“Sovranismo, le radici e il progetto”: presentato il libro curato da Gianni Alemanno

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- Questa sera, presso il Borgo di Bagnaia, è tornata in campo l’associazione Tuscia Sociale, fondata nel 2008 dal suo presidente Claudio Taglia. L’occasione è stata la presentazione del libro “Sovranismo, le radici e il progetto”, un volume contenente ben 43 autori, curato da Gianni Alemanno, presente stasera insieme ad Emanuele Ricucci (Libero Quotidiano, scrittore ed assistente di Vittorio Sgarbi) e l’avvocato Giorgio Ciardi, già delegato alla Sicurezza del comune di Roma. Ha moderato l’incontro Umberto Ciucciarelli, che ha esordito dicendo: “A Viterbo non si faceva qualcosa di culturalmente interessante da tempo. Vogliamo con oggi iniziare un ciclo di incontri  culturali e politici con un nome che tutti conosciamo, Gianni Alemanno. Nel 2019 curò l’uscita di un libro, che oggi riproponiamo, un insieme di riflessioni antecedenti al periodo che stiamo vivendo”.

L’avvocato Ciardi ha detto: “In questi anni ci siamo ritrovati con Gianni ed altri amici ed insieme abbiamo concorso alla scrittura di questo volume. La questione è questa: ci sono coloro che indicano nel sovranismo qualcosa di negativo, ma essi stessi sono più sovranisti di noi. Basta guardare alle questioni inerenti il mondo bancario e finanziario. Parliamo di una sovranità che sfugge a qualsiasi controllo sociale. E’ stata messa in discussione la sovranità popolare. Dobbiamo riappropriarci del nostro destino a livello di singoli, comunità e nazione. Il perimetro è quello della nazione. Noi siamo per un’Europa federale con Stati che mantengono la loro autonomia. Dobbiamo non dimenticarci delle nostre peculiarità e dobbiamo sapere riproporle. Dobbiamo individuare una strada originale nostra”.

La parola è, quindi, andata a Ricucci che ha spiegato come questo momento faccia riflettere molto sugli uomini, visto che “la battaglia più importante è quella contro l’autoannullamento degli uomini. L’attentato che viene fatto oggi -.ha proseguito – è all’identità delle persone. In tutto ciò il sovranismo raccontato da Alemanno è meravigliosamente reale. Il sovranismo può realizzarsi come atto del recupero della sovranità nazionale, ma anche come idea del recupero dell’individuo”.

Claudio Taglia ha riferito come Tuscia Sociale, quando è nata, doveva essere una sorta di amplificatore del territorio. “La serata di oggi con Gianni Alemanno è una tappa importante, la prima a cui seguiranno tante altre sulle politiche nazionali – ha riferito – Una nazione senza confini non è niente. Il sovranismo deve avere un ambito nazionale e la nazione senza sovranità non è nazione. Nel 2019 c’erano altri tempi, poi è venuta la pandemia. Poi vedremo come è nata e perché. Intanto sono riusciti a dividere gli italiani. Il sovranismo è importante perché? Come si sconfigge il globalismo? Io ritengo che un’arma è la sovranità monetaria, come anche la sovranità legata alle infrastrutture. C’è poi l’importanza della scuola e la sanità con la centralità del paziente”.

E’ stata, quindi, la volta di Gianni Alemanno, che ha affermato: “E’ la prima volta che presentiamo questo libro dopo la pausa Covid anche se è stato scritto nel 2019 da tanti autori diversi. Abbiamo avuto solo conferme, anche se ci sono state controffensive. Noi siamo in una pandemia partita dalla Cina che non ci dice come è partita o come è stato generato questo virus. E mentre la Cina non ce lo dice è scandaloso che l’Oms non ha fatto nulla per contrastare la pandemia e spesso ha confuso tutto il mondo”. Poi sul vaccino anti Covid ha detto: “Al di là delle posizioni di ognuno di noi noi non abbiamo più strutture nazionali dal punto di vista della sanità e farmaceutica per vagliare i dati di Big Pharma.  Tra l’altro ci dicono che tra 56 anni ci daranno i risultati per sapere se questo vaccino sia andato bene”. Poi Alemanno ha parlato del trattato del Quirinale firmato tra Italia e Francia. “Gli italiani non sanno nulla di questo trattato e quanto vada a far perdere la sovranità  economica e politica alla nostra nazione. Non c’è nessun problema che si possa risolvere senza una riappropriazione di sovranità da parte del nostro popolo. Noi ci siamo impoveriti perché abbiamo ceduto sistemi industriali, svenduto la nostra sovranità monetaria. Il populismo denuncia un problema, il sovranismo spiega perché accade questo. Tutto questo avviene per una fatto specifico italiano: dal 1945 siamo una colonia e abbiamo pagato il prezzo di questa  subordinazione a tutti questi poteri. Il sovranismo mette insieme pezzi della nostra storia. Se non usciamo da questa condizione di sudditanza non riusciremo a dare un destino e benessere al nostro popolo. Oggi ci hanno tolto non solo gli ideali, ma anche il benessere. Oggi aumenta il numero dei milionari mentre sprofonda sempre di più nella povertà il ceto medio.  Dobbiamo riacquisire una sovranità nazionale. La proposta che viene da questo libro con 43 autori è quella di mettere insieme nel sovranismo le nostre radici storiche, l’insegnamento dei nostri padri, la volontà di dare una proposta in positivo rispetto alle proteste che vengono dal nostro Paese”. Alemanno ha anche parlato dell’importanza del presidenzialismo, dato che “non c’è sovranità nazionale senza sovranità popolare e il garante non può essere che eletto da popolo”.  Sul Pnrr ha poi detto: ” Il Pnrr è un’ennesima truffa del parlamento europeo. Se per caso ritardiamo con i progetti noi dovremmo restituire dei soldi  che neanche andremo a ricevere”. Ha poi guardato ai prossimi appuntamenti elettorali, ovvero le elezioni regionali: “A gennaio Zingaretti probabilmente si dimetterà. Dobbiamo prepararci molto bene. A gennaio poi si vota per il Quirinale. Sono contrario all’ipotesi che possa essere Draghi. Tra un anno poi avremo le elezioni politiche e sicuramente sono importanti anche le europee. Bisogna esserci al parlamento europeo. Dovremo fare in modo che un centro destra fortemente radicato nei piani sovranisti sia in grado di vincere le elezioni e governare l’Italia. Rimbocchiamoci le maniche. Questo è il nostro momento”.

 

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