Sparatoria a Montalto di Castro: salgono a due gli indagati, entrambi tunisini senza fissa dimora.

di REDAZIONE-

MONTALTO DI CASTRO (Viterbo)- L’inchiesta sulla sparatoria avvenuta a Montalto di Castro continua senza sosta. Al momento, sono stati identificati due sospettati, entrambi cittadini tunisini senza fissa dimora, che sono stati iscritti nel fascicolo di indagine per tentato omicidio e concorso in tentato omicidio. Attualmente, entrambi gli indagati sono liberi, anche perché, essendo nomadi, sembrano essersi resi irreperibili.

La sera del primo luglio, nei boschi della Marina, un uomo di 30 anni è stato colpito all’addome da un colpo di arma da fuoco. Gli agenti della squadra mobile di Viterbo e del commissariato di Tarquinia, coordinati dalla pm Valentina Zavatto della procura di Civitavecchia, stanno conducendo indagini approfondite. Dopo aver effettuato un sopralluogo e una perquisizione sul luogo della sparatoria, hanno esaminato attentamente tutti i possibili nascondigli degli indagati, a cominciare da quello dell’uomo da cui è partito il colpo. L’obiettivo principale è trovare prove, indizi e soprattutto l’arma utilizzata, che al momento risulta ancora dispersa.

La vittima, gravemente ferita, è stata portata al pronto soccorso di Tarquinia. Un automobilista ha trovato il 30enne in mezzo alla strada, lungo la strada provinciale tra Montalto di Castro e Tarquinia, e lo ha trasportato in ospedale, dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico di emergenza. Dopo quasi una settimana, l’uomo rimane ricoverato ma fuori pericolo, poiché il proiettile non ha colpito organi vitali. Gli è stata prognosticata una guarigione di 40 giorni.

Fin dall’inizio, gli investigatori hanno ipotizzato che si trattasse di un regolamento di conti avvenuto nei boschi lungo la strada delle Murelle, al di fuori del centro abitato di Montalto Marina. Si tratta di una zona con presenza di spacciatori che dormono in tende tra i cespugli e che distribuiscono dosi per la movida del litorale.

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