ROMA- “Lo sport rappresenta uno strumento di pace, dialogo e integrazione, e insegna al valore della disciplina e del sacrificio. Credo che si debba riportare l’attività sportiva alla sua originaria funzione, superando i criteri dello scontro, degli interessi economici e della violenza verbale”. Lo ha affermato il Segretario del Dicastero delle Cause dei Santi e vicepresidente del comitato etico del Consorzio Universitario Humanitas, S. E. Mons. Fabio Fabene, in occasione del convegno “Prevenzione, attività motoria e risparmio economico per lo Stato: triade inscindibile per il futuro”, che si è tenuta il 20 novembre a Roma alla Camera dei deputati.
L’iniziativa, promossa dal Consorzio Universitario Humanitas e dalla Mida Academy, con il patrocinio del Coni, dell’Ospedale Cristo Re di Roma e del Gruppo Giomi, è nata con l’obiettivo di promuovere una maggiore consapevolezza sociale e giovanile sui benefici che un corretto stile di vita e l’attività fisica possono portare non solo alla salute individuale, ma anche alla sostenibilità economica del paese.
Per il presidente del Coni, Giovanni Malagò, che è intervenuto in collegamento, i temi proposti dal convegno “sono i nostri argomenti. Bisogna sostenere e promuovere, soprattutto in termini di comunicazione, quanto sia importante l’attività motoria per cercare di aiutare i conti dello Stato e per potere sostenere al tempo stesso la qualità di vita delle persone”.
Per l’ex schermitrice e più volte campionessa olimpica e del mondo, Valentina Vezzalli “lo sport è insito di valori e di effetti benefici mentali e fisici. Inoltre, a livello di socialità permette ai giovani di poter integrarsi fra loro dal vivo e non come accade purtroppo oggi attraverso le tecnologie, ognuno a casa propria e seduti davanti a un computer”.
Presente anche il Gruppo sportivo della Fiamme Oro, da sempre attento al tema. “Come Fiamme Oro da sempre sosteniamo lo sport, pensiamo che lo sport possa essere un ottimo strumento di prevenzione, sicurezza pubblica e legalità”, ha dichiarato il direttore dell’Ispettorato assistenza, attività sociali e sportive della Polizia di Stato, Francesco Montini, “Lo dimostrano le nostre 39 sezioni giovanili sparse sul territorio, in cui si insegnano ai ragazzi il rispetto delle regole, il rispetto dell’avversario e a comportarsi in maniera corretta, oltre alla legalità e alla sicurezza. Pensiamo inoltre, che lo sport possa essere anche uno strumento di tutela sanitaria”.
L’evento, voluto dal Consiglio Direttivo del Consorzio universitario Humanitas , rappresentato dal Prof. Avv. Minieri, dal Prof. Nicola Illuzzi, dal Dott. Vincenzo Aloisantoni, l’On. Francesco Zicchieri e dalla Dott.ssa Gabriella Nasi, e che è stato sostenuto dal deputato Massimo Ruspandini, che ha permesso di ospitare l’evento alla Camera, è parte di un nuovo progetto formativo volto a coinvolgere attivamente i giovani nel ruolo di portavoce per un futuro più sano e consapevole, mettendo in risalto il loro potenziale come promotori del cambiamento all’interno della società. “L’appuntamento è nato per sensibilizzare i giovani e la società alla pratica sportiva”, ha dichiarato la direttrice del dipartimento Scienze Motorie e dipartimento della PA e delle Imprese, Antonella Minieri, “Lo sport non è solo prezioso alleato per la salute e il benessere dell’individuo ma anche portatore di valori umani e quindi importante per combattere le diseguaglianze sociali”. Per il direttore generale del Consorzio Universitario Humanitas, Antonio Attianese “l’elemento innovativo di questo progetto è di mettere insieme professionisti qualificati e competenti per garantire questa triade importante tra movimento, salute e risparmio economico per lo Stato”.