Stabili abbandonati, Maratonda e Dopo di Noi, una ferita per Montalto di Castro

MONTALTO DI CASTRO (Viterbo) –  Stato di abbandono e degrado del Centro Maratonda e Dopo di Noi in località Arcipretura. “Il centro socio riabilitativo per disabili avrebbe avuto enormi potenzialità di crescita, ma così non é stato – scrive il consigliere comunale Francesco Corniglia – Fu chiuso il 14 maggio 2014 dal Sindaco Sergio Caci dopo che il nominato neopresidente di allora aveva fatto presente evidenti criticitá. Diceva il Sindaco nel comunicato stampa sul sito del Comune sette anni fa:«E’ con immenso rammarico che devo annunciare la chiusura temporanea del centro per disabili denominato Maratonda…. Questo, dopo una serie di controlli, amministrativo-contabili e strutturali che stiamo mettendo in campo su tutte le strutture pubbliche comunali. Questi fatti, unitamente alle carenze riscontrate nelle unità immobiliari dell’anzidetto centro socio riabilitativo sono già stati oggetto di una specifica denuncia….Noi ci mettiamo a disposizione delle autorità competenti: spero che anche altri lo facciano con la stessa solerzia e tranquillità». Sette anni sono una chiusura temporanea ? Non ci prendiamo in giro. Eppure immancabili negli anni sono state le promesse non mantenute alle famiglie. “Riapriremo a settembre”..quante volte é stato detto ? Ultima promessa sbugiardata quella del dicembre 2018 quando l’allora assessore ai lavori pubblici G. Corona affermava che il centro avrebbe riaperto dopo pochi mesi…. sono passati altri due anni di niente, eppure i soldi a bilancio vengono stanziati ed i lavori inseriti nel piano opere pubbliche. Una vicenda che rappresenta una ferita aperta per Montalto con una struttura che va in rovina e con attrezzature inutilizzate. Diceva il Sindaco nel 2014 che esiste una specifica denuncia, ma a me non risulta che siano stati trovati e puniti i responsabili di questa vergogna. Faccio mie le parole di un caro amico “Il centro poteva essere un’eccellenza ed un punto di riferimento a livello provinciale, aiutare molte famiglie che devono settimanalmente dirigersi verso Viterbo o Civitavecchia per fare terapie riabilitative. Doveva servire a rasserenare quei genitori che avvicinandosi alla vecchiaia si preoccupano perché non sanno a chi affidare i propri figli non autosufficienti. Potevano essere creati laboratori per insegnare nuove competenze e formare gli ospiti del centro per non lasciarli al margine del mondo del lavoro ed infine poteva dare occupazione a tante persone di Montalto che operano nel settore. Ogni volta che ci passo davanti ho la nausea a vederlo ridotto così, con tutto il potenziale che avrebbe”. Come dargli torto?”.

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