Standing ovation al Musical “Quanto sei bella Roma” in scena a San Martino al Cimino

di MARIA ANTONIETTA GERMANO –

SAN MARTINO AL CIMINO ( Viterbo) – Vuoi per la ricchezza delle scenografie e dei costumi, vuoi per la bravura degli attori e del corpo di ballo, vuoi per le canzoni popolari romane e per l’abile ed accurata regia di Mario Cutigni che moltissimi spettatori hanno avuto la sensazione di essere al Teatro Sistina di Roma e non nel delizioso paese di San Martino al Cimino, in piazza dell’Oratorio, a ridosso dell’austera chiesa abbaziale, dove in verità hanno assistito allo straordinario e spassoso Musical dal titolo ‘Quanto sei bella Roma’, ovvero: ‘Il Marchese del Grillo’. Un evento eccezionale, commovente e ironico che sabato 30 e in replica domenica 31 luglio ha fatto il pieno e ha ottenuto lunghissimi e calorosi applausi e udite, udite, anche a gran voce una richiesa di bis. Lo strepitoso spettacolo presentato da Enrica De Angelis e Gianni Ambrosini e introdotto da Giulia Marchetti torna in replica sabato 6 e domenica 7 agosto, alle ore 21.15.

Protagonisti assoluti sul palcoscenico, trasformato nella Roma papalina ottocentesca, gli attori della Compagnia Sammartinese Danilo Morucci: Sebastian Serafini nelle vesti del Marchese del Grillo, Gianni Ambrosini in quelle del fedele servitore Ricciotto e Simone Morucci sulla sedia papale di Pio VII, accompagnati dalle magnifiche voci dei cantati solisti Fabio Ciambella e Francesca Filippi che hanno riproposto alcune canzoni popolari famose in tutto il mondo tra cui: ‘Quanto sei bella Roma (canta se la vuoi cantà)’ composta da Cesare Andrea Bixio (1934), ‘Roma nun fa’ la stupida stasera’, Ciummachella di  Armando Trovajoli.

Applausi a tutti gli altri attori della Compagnia che hanno partecipato con passione e impegno al musical:  Enrica De Angelis (Camilla); Federico Genova; Stefano Cenani; Rita De Angelis (la Marchesa); Marisa Delle Monache (la Contessa); Elena Fornai (Genuflessa); Simone Morucci; Gianni Luniti; Simone Andrea Marchi; i piccolini Rachele Marini e Mario De Angelis; Antonio Marcucci.

Un plauso anche al Coro e  Balletto della Compagnia Sammartinese, ai ballerini della Scuola di Viterbo ‘Le stelle di Cristina’ e del ‘Nuovo Centro Danza e Fitness’ Viterbo con Alessio Giorni.

Tecnico audio e suono: Roberto  Bernabucci con Angelo Morucci e Maria Chiara De Angelis

Trama Il marchese del Grillo – Siamo nella Roma papalina, 1809. Il marchese Onofrio del Grillo, nobile romano alla corte di papa Pio VII, trascorre le sue giornate nell’ozio più completo, frequentando bettole e osterie, coltivando relazioni amorose con popolane e tenendo un atteggiamento ribelle agli occhi di sua madre e della parentela conservatrice, bigotta e autoritaria. Il suo principale passatempo, che lo rende famoso in tutta la città, è costituito da innumerevoli scherzi e beffe, nei quali è sempre accompagnato dal fedele Ricciotto, da una madre affezionata e conservatrice, da una parente povera di nome Genuflessa, da una sorella (con un alito terribile) sposata e con un figlio adolescente, che si reca costantemente dal cappellano di famiglia a confessare le sue frustrazioni. Un incontro casuale con il povero carbonaio alcolizzato Gasperino, suo perfetto sosia, consente di scampare inconsapevolmente ad una condanna a morte arrivata per lui dal pontefice e sospesa in extremis. Gli scherzi nei confronti di mendicanti, papi e consanguinei, proseguono fino al giorno in cui Napoleone invade lo Stato Pontificio ed i francesi occupano Roma. L’incontro con una bella donna straniera ed un ufficiale dell’armata napoleonica gli fanno pensare di abbandonare Roma per Parigi. Il viaggio però viene interrotto. Il pontefice Pio VII ritorna sul trono, finge di condannare a morte il marchese, sostituito per furbizia dal carbonaio Gasperino, ma infine lo perdona e gli concede la grazia. Tutto torna come prima, e il povero Gasperino, sosia del marchese, riprende la sua vita di misera, felice di esser scampato alla morte in una vita di ricchezza.

Spettacolo promosso dalla Parrocchia di San Martino Vescovo, in collaborazione con la Confraternita del SS. Rosario e l’appoggio del Balletti Park Hotel.

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