Stella al Merito del Lavoro: anno 2023. Proposte di candidature – Informativa

VITERBO- Come ogni anno, il giorno 1° maggio, festa del lavoro, si rinnovano le cerimonie per la consegna della “Stella al merito del lavoro” ai soggetti insigniti, così come previsto dalla legge 5 febbraio 1992, n. 143.
La decorazione della «Stella al merito del lavoro», istituita con il regio decreto 30 dicembre 1923, n.3167, è concessa ai lavoratori ed alle lavoratrici dipendenti da imprese pubbliche e private, anche se soci di imprese cooperative, da aziende o stabilimenti dello Stato, delle regioni, delle province, dei comuni e degli enti pubblici, nonché ai lavoratori ed alle lavoratrici dipendenti da organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro e dalle associazioni legalmente riconosciute a livello nazionale, che abbiano almeno uno dei seguenti titoli:
a) si siano particolarmente distinti per singolari meriti di perizia, laboriosità e di buona condotta morale;
b) abbiano con invenzioni o innovazioni nel campo tecnico e produttivo migliorato l’efficienza degli strumenti, delle macchine e dei metodi di lavorazione;
c) abbiano contribuito in modo originale al perfezionamento delle misure di sicurezza del lavoro;
d) si siano prodigati per istruire e preparare le nuove generazioni nell’attività professionale.
L’istruttoria delle proposte di conferimento di detta onorificenza per la selezione dei candidati meritevoli è curata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Le proposte di candidatura per l’anno 2023, ferma restando l’osservanza dei requisiti previsti dalla suddetta legge 5 febbraio 1992, possono essere inoltrate, seguendo le modalità già in uso, dalle aziende, dalle organizzazioni sindacali ed assistenziali o direttamente dai lavoratori interessati, alle Direzioni Interregionali del Lavoro e agli Ispettorati Territoriali del Lavoro aventi sede nei capoluoghi di Regione diversi da quelli su cui insistono gli IIL, entro e non oltre il termine tassativo del 14 ottobre 2022.

Le proposte di conferimento relative ai lavoratori italiani all’estero, di cui all’art. 5 della legge in argomento, dovranno essere presentate alla rappresentanza diplomatica o all’Ufficio consolare di riferimento.

Le candidature dovranno essere corredate dai seguenti documenti in carta semplice:
1) Autocertificazione relativa alla nascita;
2) Autocertificazione relativa alla cittadinanza italiana;
3) Attestato di servizio o dei servizi prestati presso una o più aziende fino alla data della proposta o del pensionamento, indicando l’attuale o l’ultima sede di lavoro ;
4) Attestato relativo alla professionalità, perizia, laboriosità e condotta morale in azienda;
5) Curriculum vitae;
6) Autorizzazione da parte dell’interessato al trattamento dei dati personali (artt. 13-14 Regolamento (UE) 2016/679);
7) Residenza, recapito telefonico ed e-mail ove disponibile.

Le attestazioni di cui ai punti 3) e 4) ed eventualmente il curriculum vitae di cui al punto 5) possono essere anche contenuti in un documento unico rilasciato dalla Ditta presso cui il lavoratore presta servizio.

Per ogni eventuale informazione, il candidato potrà rivolgersi direttamente all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Roma.

 

 

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