Strada provinciale Cassia Cimina, la lettera inviata al Prefetto da Claudio Cianchella

VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta al Signor Prefetto di Viterbo, da parte di Claudio Cianchella: “Gent.mo Dr. Antonio Cananà, Le iscrivo quale Cittadino di questo meraviglioso Paese e come suol dirsi “utente della strada”, metodico fruitore della Strada Provinciale Cassia Cimina, ove ahimè, alcuni segmenti della strada ricordano i celebri “tratturi antichi” o le epiche “mulattiere”.

Già nell’andato 2021 iscrissi che, da tempo memorabile, i conducenti di autoveicoli si esercitavano ed esibivano in “slalom” sulla Cassia Cimina, oserei dire “acrobazie automobiliste”, onde evitare “buche e crateri” disseminati su alcuni tratti della progressiva chilometrica del percorso che unisce Viterbo-Ronciglione e viceversa, ove le improvvisate e rare manutenzioni che vengono effettuate, a volte peggiorano lo stato del “manto stradale” , ovvero “la classica toppa” diviene peggiore del buco!

Sono fortemente motivato ed esortato nel sostenere, che codesta Istituzione nell’incontro del 18 gennaio 2018 con l’ANAS, Amministrazione Provinciale, Polizia Stradale ed ASTRAL, convocati legittimamente ed opportunamente da codesta Autorità , vennero illustrate le condizioni delle strade che interessano il territorio provinciale per eventuali interventi finalizzati primariamente alla prevenzione e sicurezza per i cittadini, normativa che evoca piacevolmente anche l’art.10 del D.P.R. nr.39 del 5 febbraio 1953, ove sono deliberate le modalità di ripartizione delle somme della Tassa Automobilistica ed eventuali emolumenti delle sanzioni, per la manutenzione delle strade in proporzione della superficie e della lunghezza delle medesime!

Quale cittadino conducente di autoveicolo di questa stupenda Repubblica, non debbo e tantomeno omettere, di rappresentare le pessime condizioni della anzidetta Strada Cassia Cimina e non solo, per conoscere la destinazione dei proventi delle tassazioni elencate, ovvero se gli utili delle imposte sono stati utilizzati compiutamente o sono stati destinati ad altri interventi o peggio ancora dispersi in altri territori od altre attività!

Signor Prefetto …

Lei quale Autorità Provinciale per la Sicurezza Pubblica e legittimo Rappresentante del Governo nella Provincia di Viterbo, sicuramente interverrà efficacemente, come peraltro avvenuto nel periodo in riferimento (2021), per evitare e prevenire che le situazioni di pericolo illustrate nella premessa, possano degenerare in incidenti con danni alle cose o malauguratamente alle persone.

In particolare, Le chiediamo di evitare che gli utenti-conducenti della strada possano soffrire la “Sindrome della Selva Cimina” che i Romani, oltre duemila anni or sono, descrissero insidiosa ed oscura come quelle cosiddette Barbare-Germaniche!

Che il Futuro ci sia Amico …”.

Claudio Cianchella

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