La sosta del Pellegrino al Fontanile del Roncone. Tante sorprese per i pellegrini della Via Francigena

di FEDERICO USAI
Quanti sono i viterbesi che andando a San Martino hanno notato che qualcosa è cambiato all’altezza della fontana posta alla fine di Via della Grotticella all’incrocio con strada Roncone ? Certamente molti e il cambiamento è nato da un cittadino che ama la sua città e le sue tradizioni, Antonio Obino.

Antonio Obino

Una decina di anni fa, Antonio Obino era consigliere comunale e abitando su strada Roncone a Viterbo notò tante persone che salivano percorrendo quella strada. Informandosi si rese conto che erano i pellegrini della via Francigena, personaggi che venivano da tutto il mondo e prima di proseguire il loro viaggio si fermavano a bere alla Fontana del Roncone. Questa è una fontana che ha una storia che risale al 1584 quando il legato di papa Alessandro Farnese, per rendere più agevole la Strada Cimina ( che passava per S.Martino al Cimino) , fece costruire un ponte ( detto ponte di Roma) che scavalcava un altro fosso, quello della Mazzetta, e un Fontanile, detto appunto del Roncone. Il Ponte di Roma si trovava all’altezza dell’incrocio attuale tra Via della Grotticella e Via Cima. Il Fontanile è quello ancora oggi in funzione all’incrocio tra la Strada Sammartinese e la Strada Roncone; guardando attentamente tra le pietre di cinta, risistemate, è visibile la bocca con foro da cui defluiva originariamente l’acqua.
Antonio Obino, imprenditore conosciuto da molti a Viterbo, guardando questa fontana e pensando alla sua storia, si è reso conto che era in stato di completo abbandono tutto ciò che la circondava. Quindi ha contattato l’Amministrazione Comunale con la consigliera Alessandra Croci e  Cinzia Chiulli iniziando così l’iter per ridare lustro ad un luogo che appartiene alla storia di Viterbo.

Alessandra Croci
Alessandra Croci
Cinzia Chiulli
Cinzia Chiulli

Sia Alessandra Croci che Cinzia Chiulli sono tra le artefici dell’accoglienza ai Pellegrini della via Francigena con un progetto che prevede il dono di una pietra con il suo nome al pellegrino in cammino lungo la via Francigena, una volta arrivato a Viterbo. Ricordiamo che circa quattro anni fa nacque un progetto grazie  ad  Alessandra Croce, allora presidente dell’Associazione Via Francigena in Tuscia, che chiese a tutti i commercianti di dare una buona accoglienza ai pellegrini che arrivavano a Viterbo. Cinzia Chiulli, ceramista con studio a San Pellegrino, aderì subito a questa richiesta con un’idea particolare, invece di fare sconti sui suoi manufatti pensò di regalare un’emozione :gratuitamente i pellegrini apponendo la loro firma su una pietra la avevano , una volta lavorata, come regalo prima di lasciare la città
Ma torniamo all’avventura della “ Sosta del Pellegrino “ alla Fontana del Roncone ideata, pensata e realizzata in due settimane da Antonio Obino che ha visto sia la sistemazione dell’area sopra la fontana con la staccionata e le panchine in legno che un manifesto in tre lingue e foto di Francesco Biganzoli con le indicazioni per un concorso fotografico che consiste nello scattare un selfie alla sosta della Fontana del Pellegrino della Via Francigena per poi spedirlo a “viafrancigena@comune.viterbo.it” per partecipare all’estrazione di un soggiorno gratuito di due giorni per due persone e assistere al trasporto della Macchina di S.Rosa che si terrà il 3 settembre.
Da imprenditore con il supporto dell’amministrazione comunale e l’aiuto di altri imprenditori tra i quali : Servizi per il Verde, Scuola Paritaria J.J.Rousseau,l’Istituto di Vigilanza Privata di Marcoccia e la Panta CZ, e con la collaborazione volontaria di Priscilla Mattioli, garden designer, Cinzia Chiulli, ceramista, Roberto Innocenzi, Falegname,Flavia Bronchini, traduttrice e Myprintservice,stampatori , ha realizzato il sogno di un cittadino amante della propria città e delle tradizioni.

Il concorso che darà modo ai tantissimi pellegrini che passano per la Strada del Roncone di abbeverarsi alla Fontana del Pellegrino, farsi un selfie, partecipare al concorso e conoscere e far conoscere la nostra Macchina di S.Rosa nel mondo.
Lo scorso anno sono passati più di undicimila pellegrini lungo la Via Francigena , numeri reali tratti da un questionario da loro compilato, prima del covid sono stati più di diciottomila ed ora un po’ per volta stanno aumentando. Dobbiamo ,quindi, ringraziare un privato cittadino, alcuni volontari e il Comune di Viterbo a nome dei pellegrini della via Francigena che partendo da Canterbury percorrendo gli ultimi cento chilometri prima di arrivare a Roma, passando per Viterbo, incontrano un’oasi di pace che ha il nome “ La sosta del Pellegrino “.

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