di DIEGO GALLI –
Nuova protesta a piazza della Rocca per la Rete degli Studenti Medi, stavolta scesa in strada contro il ritorno delle prove scritte, decisione giunta il 31 gennaio da parte del Ministero dell’Istruzione.
I ragazzi e le ragazze intervenuti hanno da subito ribadito come lo stesso Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha da poco affermato di essere dalla loro parte con le parole: “Doveroso ascoltare la voce degli studenti”.
Come spiegato da Bianca Piergentili, tra le organizzatrici della manifestazione, quelle che i ragazzi chiedono non è la totale eliminazione della prova di maturità, ma una sua rimodulazione. “In questi due anni di DAD non siamo stati preparati a sufficienza – ha spiegato – Il lockdown ci ha alienati, amplificando le disuguaglianze e le differenze che viviamo nel mondo della scuola”.
Come sottolineato dagli altri interventi, in questi ultimi mesi di pandemia le ricerche hanno confermato che per il 70% degli studenti è stato diagnosticato un calo dell’attenzione. Allo stesso modo, è più che tangibile il problema della mancanza di insegnanti, molti finiti in quarantena e senza un sostituto che potesse preparare i maturandi alle loro prove.
“Questo sistema è malato – hanno continuato – ma evidentemente, per loro, va bene così. Si preferisce tornare alla normalità ignorando i nostri problemi”.
“Proprio ora – ha concluso Bianca Piergentili – a Roma un corteo di studenti si sta dirigendo verso gli uffici del ministero per chiedere ascolto, per avere una prova che valuti tutto il nostro percorso. Perchè abbiamo diritto a un esame sensato e giusto e se non ci ascolterete, dimostrete di essere voi gli immaturi, non noi”.