Sutri, al Caffè Letterario il racconto delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata in un documentario inedito di Paolo Cobelli

SUTRI (Viterbo) – Il Presidente Mattarella in occasione del 10 febbraio ha dichiarato: “Il Giorno del ricordo contribuisce a farci rivivere una pagina tragica della nostra storia recente, per molti anni ignorata, rimossa o addirittura negata: le terribili sofferenze che gli italiani d’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia. Queste terre, con i loro abitanti, alla fine della Seconda Guerra mondiale, conobbero la triste e dura sorte di passare, senza interruzioni, dalla dittatura del nazifascismo a quella del comunismo. Quest’ultima scatenò, in quelle regioni di confine, una persecuzione contro gli italiani, mascherata talvolta da rappresaglia per le angherie fasciste, ma che si risolse in vera e propria pulizia etnica, che colpì in modo feroce e generalizzato una popolazione inerme e incolpevole. La persecuzione, gli eccidi efferati di massa – culminati, ma non esauriti, nella cupa tragedia delle Foibe l’esodo forzato degli italiani dell’Istria della Venezia Giulia e della Dalmazia fanno parte a pieno titolo della storia del nostro Paese e dell’Europa”. Paolo Cobelli, 20 anni studente in Giurisprudenza, prossimo ospite del Caffè Letterario, ha evidenziato proprio alcune parole del Presidente Mattarella per descrivere il senso del suo documentario “Andata e Ritorno” che verrà proiettato per la prima volta in pubblico al Caffè Letterario di Colle Diana, il 16 Febbraio alle ore 17:30. Alla sua realizzazione hanno partecipato tra gli altri Massimiliano Greco alle riprese e montaggio e Gabriele Anselmi, di cui sono le musiche originali.

Il cortometraggio è incentrato sui sul racconto intervista dei suoi nonni Iginio e Liliana, esuli fiumani. Mezz’ora per ripercorre tutta la loro vicenda da esuli, la loro vita da bambini, a Fiume, i ricordi della loro famiglia e della guerra. Poi la vicenda delle foibe, che vede coinvolti i padri di entrambi. Il lungo esodo che li strappa dalla loro terra e li porta a Roma, dove hanno vissuto la dura esperienza dei campi profughi prima di cominciare una nuova vita lontano da casa. Paolo ha voluto intraprendere questa strada, creando un documento visivo, per il riconoscimento e per preservare l’identità dei suoi nonni, spinto dal desiderio di conservare e raccogliere i ricordi di quella che è stata una delle pagine buie della nostra storia.

Ospite dell’incontro sarà Antonio Ballarin, presidente dell’associazione “Federesuli” , figlio anch’egli di profughi istriani e, che porterà la sua testimonianza e i racconti di tutta la vicenda storica, portando alla luce le ragioni e i drammi di quei drammatici momenti.

Sarà presente anche Liliana Gigante, testimone diretta della vicenda.

Appuntamento il 16 Febbraio alle ore 17,30 al Caffè letterario di Colle Diana a Sutri

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