Sutri, la replica del vice sindaco: “I cittadini hanno bisogno di serietà ed informazioni corrette”

SUTRI (Viterbo) – Riceviamo dal vicesindaco di Sutri, Luigi di Mauro e pubblichiamo: “I consiglieri Vettori e Amori mi accusano di aver fatto bere acqua all’arsenico per due mesi ai cittadini sutrini senza avvisarli tramite ordinanza di non potabilità. Nonostante le risposte alle interrogazioni e le spiegazioni date, i due hanno voluto procedere con denunce alla Procura della Repubblica, sui social e sui media dando notizie evidentemente alterate che omettono alcuni passaggi per avallare una tesi che non poggia su alcun fondamento. I due consiglieri sono avvezzi ad alterare la realtà e strumentalizzare i fatti per denigrare l’operato dell’Amministrazione. Per questo motivo abbiamo deciso di non replicare alle loro provocazioni ma quando si toccano temi così delicati che riguardano la sicurezza dei cittadini non si può più tacere. I due consiglieri muovono le loro accuse basandosi sui valori riscontrati dalle analisi interne commissionate dal Comune alla ditta Hydrocon che, come previsto dall’art 7 del D.lgs 31/2001, hanno finalità essenzialmente preventive e devono servire all’ente gestore per monitorare costantemente i valori non solo dell’arsenico ma della potabilità generale delle acque che, se non conformi, devono essere migliorati attraverso i dovuti interventi. Le ordinanze vanno emesse solo su indicazione della ASL, come previsto dal art. 8 del D.lgs 31/2001, e solo se il sindaco o chi ne fa le veci è consapevole che non potrà apportare i correttivi necessari nel più breve tempo possibile.
Prima di entrare nel merito dei fatti va anche premesso che i valori dei livelli di arsenico nelle acque registrati sia dalla ASL che dalla Hydrocon danno margini di errore di alcune unità (per fare un esempio se il valore è pari a 11 μg/L. o 13 μg/L. potrebbe in realtà essere pari a 10 μg/L.o 8 μg/L). Pertanto, prima di emettere ordinanza i tecnici devono effettuare manovre e lavaggi per tentare di riportare i valori ai livelli minimi previsti qualora non ci si riuscisse si emette ordinanza di non potabilità.
C’è anche da dire che solo un’esposizione cronica ad arsenico può avere effetti sulla salute e a concentrazioni molto alte ben oltre i 10 μg/L.
Nel nostro caso, mi viene contestato di non avere emesso ordinanza di non potabilità delle acque perchè l’analisi della Hydrocon, ditta che opera per conto del Comune, al 31 dicembre 2019 sull’acqua erogata dagli impianti, presentava valori pari a 13 μg/L sull’impianto Condotti, pari a 10 μg/L sull’impianto Bettini e pari a 11 μg/L sull’impianto Pian della Jella, valori vicinissimi al limite massimo consentito per legge di 10 μg/L; ciononostante, il 31 gennaio, i tecnici hanno sostituito il filtro dell’impianto di via dei Condotti ed hanno operato con manovre su impianto Pian della Jella.
Mi viene ulteriormente contestato di non avere emesso ordinanza di non potabilità delle acque perchè le analisi della Hydrocon, ditta che opera per conto del Comune, secondo le rilevazioni effettuate in data 13 febbraio (in un arco di tempo di un mese e mezzo), risultava che l’acqua erogata dall’impianto Condotti presentava un valore pari a 15 μg/L, che l’acqua erogata dall’impianto Bettini avesse un valore pari a 13 μg/L e che l’acqua erogata dall’impianto Pian della Jella riportasse un valore pari a 19 μg/L.
Lo stesso giorno, il 13 febbraio, veniva sostituito il secondo filtro all’impianto dei Condotti e il 18 febbraio veniva sostituito il filtro a Pian della Jella (infatti dalle analisi ASL del 17 febbraio i valori di arsenico erano inferiori ad 1 μg/L Impianto condotti, 11 μg/L impianto Bettini, 14 μg/L impianto Pian della Jella) ma, considerando che da alcuni giorni i cittadini serviti dall’impianto Condotti lamentavano che dai rubinetti sgorgava acqua non trasparente e che, nonostante i ripetuti interventi, il problema non si risolveva ho provveduto il 21 febbraio ad emettere ordinanza cautelativa n°3 di non potabilità delle acque, chiedendo alla ASL di effettuare delle analisi per conoscere le cause della colorazione dell’acqua che risultava essere causata da un eccessivo accumulo di ferro e manganese ma non di arsenico. Ho provveduto, poi, a revocare quella ordinanza il 25 marzo, a seguito della trasmissione da parte della ASL di conformità di tutti i valori dopo i prelievi effettuati dalla stessa in data 19 febbraio.
Inoltre, il 25 febbraio, stando ai valori trasmessi dalla ASL, ho emesso ordinanza n. 4 di non potabilità delle acque impianto Campo Sportivo/Bettini.
Il 21 febbraio, il Comune richiedeva immediate analisi di riscontro alla ASL dopo sostituzione filtri a Condotti e Pian della Jella.
Dalla documentazione in possesso dell’ufficio preposto risultava, a sostegno di quanto sopra affermato, che: è stata trasmessa via PEC alla ASL l’avvenuta sostituzione dei filtri impianto via dei Condotti; il 13 febbraio via PEC sono arrivate all’ufficio preposto le certificazioni dei materiali filtranti da parte della ditta incaricata; il 14 febbraio veniva inviato il preventivo spesa per sostituzione materiali filtranti pian della Jella e Bettini.
Da tutto questo si evince che è assolutamente falso che io non abbia emesso ordinanze per comunicare ai cittadini la non potabilità delle acque, in quanto ho immediatamente agito su indicazione della ASL e in via cautelativa e che basandoci sui valori interni riscontrati dalla Hydrocon ci si è attivati immediatamente per ordinare i materiali per la sostituzione dei filtri e che nell’attesa arrivassero sono state effettuate dai tecnici manovre e lavaggi per correggere e riportare i valori nella norma (valori per altro di poco superiori al limite massimo). Altro che titoli sensazionali che vogliono far intendere che l’Amministrazione per due mesi ha fatto bere acqua con arsenico senza avvisare la cittadinanza. Altro che la demagogia dei due consiglieri, i quali dovrebbero ben sapere, considerando che si sono candidati a governare la città, che i valori dell’arsenico variano di giorno in giorno e per questo necessitano di continuo monitoraggio e aggiustamento soprattutto se quei valori sono vicini al limite consentito. Non dico questo a mia discolpa ma perché è la pura verità. Tutto questo è avvenuto nel corso della piena emergenza COVID 19, periodo molto difficile che ha visto l’Amministrazione impegnata quotidianamente ad affrontare problemi inediti e gravissimi. Speculare su questo è indegno. In tutta sincerità: ho assunto l’incarico di vice sindaco alla scadenza del bilancio (dicembre 2019) quindi ho dovuto operare fino al mese di luglio 2020 senza più soldi in cassa e utilizzando i dodicesimi consentiti dalla legge. Ciononostante, non abbiamo trascurato le emergenze e lavorato sulla nuova programmazione mettendo in primo piano proprio la questione dell’acqua, tanto che abbiamo previsto in bilancio 50mila euro in più per garantire la sostituzione dei filtri tutto l’anno e interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sugli impianti e su la rete idrica.
Infatti ad oggi risulta che: con ordinanza n° 17 del 10 aprile sono state revocate le ordinanze n.4 del 25 febbraio e n.14 del 26 marzo relative agli impianti Bettini e Pian della Jella in seguito ai valori trasmessi dalla ASL il 4 aprile dai quali risultava a Pian della Jella un valore 10 μg/L, impianto Bettini 4 μg/L; dalle analisi della ASL dell’8 giugno risulta che i valori di arsenico all’impianto Bettini sono pari a 10 μg/L e quelli dell’impianto Condotti sono pari a 1 μg/L e che dalle analisi della Hydrocon del 04 agosto risultano questi valori: impianto Pian della Jella 3 μg/L, impianto Bettini 9 μg/L, impianto Condotti 7 μg/L.
Cosa hanno da dire su questo i consiglieri Matteo Amori e Alessio Vettori? Non credo che i cittadini di Sutri, in momenti così difficili, abbiano bisogno di un’opposizione che altera la realtà per denigrare l’operato dell’Amministrazione; i cittadini hanno bisogno di verità e la verità è data dagli atti formali e dai documenti conservati negli uffici comunali.
Piuttosto il consigliere Matteo Amori, paladino della legalità e dei diritti dei cittadini, ci dica dove stava quando era in maggioranza con il cognato vice sindaco ed ha fatto stare per ben 9 mesi i cittadini di Sutri senza acqua potabile. Egli può consultare, se non se ne è reso conto attraverso un accesso agli atti a cui è avvezzo, l’ordinanza n° 10 del 23 luglio di non potabilità dell’acqua per gli impianti di Pian della Jella, Condotti e Bettini per arsenico con concentrazioni superiori alla norma e l’ordinanza di non potabilità n.15 del settembre 2019 per concentrazioni superiori alla norma di fluoruri e coliformi revocate entrambe solo dopo ben 6 mesi di acqua non potabile il 6 dicembre 2019 o anche l’ordinanza n.17 del 18 luglio 2019 che vietava l’utilizzo di acqua potabile per impianti di Pian della Jella e Condotti per concentrazioni di arsenico superiori alla norma revocata con ordinanza n.21 dell’ottobre 2019, quindi ben dopo tre mesi in cui la cittadinanza non ha potuto utilizzare acqua potabile e i valori sono rientrati non perché sono stati sostituiti i filtri ma per aver apportato “correttivi necessari”, probabilmente lavaggi dei filtri tanto che, con ordinanze n.22 e 23 del novembre 2019 ha dovuto vietare di nuovo l’uso di acqua potabile agli impianti Condotti e Bettini”.

 

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