Svolta la celebrazione eucaristica al cimitero di San Lazzaro officiata dal Vescovo Lino (VIDEO)

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- Oggi, 2 novembre in occasione della commemorazione dei defunti, si è svolta, sul sagrato della Chiesa del Cimitero “San Lazzaro”, alle ore 15, la celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo Lino Fumagalli con tutti i parroci della città.Presenti l’assessore comunale Patrizia Notaristefano e suor Francesca Pizzaia, madre superiora delle suore Alcantarine del monastero di Santa Rosa.  Il Vescovo Lino nella sua omelia ha detto: “Il ricordo dei nostri defunti, dei nostri sacerdoti, vescovi e diaconi defunti è un’espressione di fraternità, quella comunione di vita e d’amore che ci ha unito sulla terra e che continua ora e diventa da parte nostra preghiera perché il Signore li porti con sè in Paradiso, ma percepiamo anche la loro preghiera per noi e questa realtà la Chiesa la chiama comunione dei Santi ed è bello perchè ci dice che c’è un legame tra noi che viviamo sulla terra e coloro che sono in attesa di incontrare il Signore e di coloro che lo hanno già incontrato e vivono nella luce eterna. Questa comunione dei Santi ci aiuti a comprendere che non siamo soli. La festa di Ognissanti ci ha ricordato che abbiamo degli amici che ci accompagnano in questo segmento di vita. Oggi gli stessi defunti pregano per noi perché possiamo anche noi occupare quel posto preparato dal Signore” . Il Vescovo Lino ha, quindi, proseguito la sua omelia pensando ai quasi 200 mila fedeli della nostra chiesa di Viterbo. “Dovremmo tutti noi pensare un pochino di più  che c’è una dimensione che toglie ogni orientamento stabile, ogni certezza su cui basare la nostra preghiera. C’è la vita eterna, la morte non spaventa, ma è maestra di vita. Se pensiamo di più all’incontro con Dio vivremo meglio sulla terra, più liberi dal tornaconto, dal pensare a noi stessi, dal pianificare progetti di vita che sono sempre incerti se non coincidono con quelli del Signore, liberi dal preoccuparci del futuro. Santa Teresa diceva: “Tutto passa, Dio solo resta e resta un Dio che è amore, che ha dato la vita per noi che gli eravamo ostili. La croce è il gesto d’amore supremo”. Il vescovo ha posto poi l’accento sull’indifferenza di questo tempo: “Madre Teresa diceva che la realtà peggiore della nostra epoca non è l’odio, ma l’indifferenza. Gli occhi della fede incontrano l’indifferenza e creano le basi di un mondo, di un presente e di un futuro migliore. Papa Francesco diceva: “Non lasciamoci rubare la speranza”. Questo nostro stare insieme in questo luogo ci insegna tanto. Si respira tanta pace, serenità, una dimensione diversa dove tutto passa e Dio solo resta e con lui i legami di fraternità che siamo riusciti a tessere. Impariamo questa lezione. In questo luogo cessano gli affanni e ci prepariamo all’incontro con il Signore. Impariamo la lezione del cimitero, che ci aiuti a vivere meglio in un mondo dilaniato dalle difficoltà ed incertezze. E’ quanto chiediamo al Signore e ci impegniamo a fare come frutto di questa celebrazione” .

(Foto e video di MARIELLA ZADRO).

 

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