Svolta la cerimonia congiunta del Giuramento del 26° Corso Allievi Marescialli dell’Esercito Italiano e dell’omologo Corso Allievi Marescialli dell’Aeronautica Militare

di GIUSEPPE INTAGLIATA-

VITERBO- Si è svolta questa mattina, presso l’aeroporto Tommaso Fabbri, sede dei Regimenti dell’Aviazione Esercito e della Scuola Allievi Marescialli dell’Aeronautica, la cerimonia congiunta del Giuramento del 26° Corso Allievi Marescialli dell’Esercito Italiano “Fermezza” e dell’omologo Corso Allievi Marescialli dell’Aeronautica Militare, “Gladius II”.

Una cerimonia molto sentita e partecipata, eccezionalmente svolta in forma congiunta, dove hanno giurato fedeltà alla Repubblica Italiana ed alle sue istituzioni 140 Allievi Marescialli dell’Esercito Italiano e 135 dell’Aeronautica Militare.  La cerimonia si è svolta alla presenza dei vertici della Difesa e delle Forze Armate, di numerose autorità civili, militari e religiose. Presenti il ministro della Difesa, Guido Crosetto, il generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, Capo di Stato Maggiore Aeronautica militare, il Generale di Corpo d’Armata, Carlo Lamanna, Comandante di COMFORDOT,  il Generale di Squadra Aerea Silvano Frigerio, il Col. Fabrizio Barone, comandante Scuola sottufficiali Esercito, il Generale C.A. Rosario Aiosa, Medaglia d’oro al valor militare, il Col. Gianluca Spina, comandante della Smam.  Le fasi salienti della cerimonia sono state scandite dalle note di una Banda Musicale mista composta da componenti di Esercito Italiano e Aeronautica Militare. Il Comandante della Scuola Marescialli AM, Col. Gianluca Spina, e il Comandante della Scuola Sottufficiali dell’Esercito, Col. Fabrizio Barone hanno letto le due formule di Giuramento, suggellate dall’emozionante grido de “Lo giuro”, vibrato all’unisono dai due Corsi giuranti e dal sorvolo di una formazione di elicotteri TH-500, HH-139 e HH-101 dell’Aeronautica Militare.

“Quello di oggi è un impegno morale intimo che avete preso nei confronti del Paese e della propria coscienza, un impegno che costituisce la base su cui impostare e costruire la propria vita e la propria identità di militare, un concentrato di valori che sia da esempio per i propri colleghi, ma anche per tutti gli italiani che cercano nelle istituzioni militari il luogo dove porre la propria fiducia e affidare la propria sicurezza”, ha detto il Col. Spina nel suo intervento. “Sarete presto a fianco di chi è impegnato nella difesa degli spazi aerei nazionali, nelle operazioni all’estero, nelle missioni di trasporto umanitario o di soccorso alle popolazioni colpite dalle calamità naturali. Affrontate quest’impegno con lealtà e nei momenti difficili che arriveranno ricordate delle sensazioni che state provando e dei principi che vi abbiamo trasmesso durante il vostro percorso formativo”.

A seguire, ha preso la parola il Col. Barone che, rivolgendosi ai giovani allievi, li ha esortati ad essere “coraggiosi, non solo fisicamente ma soprattutto moralmente, quel coraggio a cui dovete attingere a piene mani per prendere le decisioni difficili che inevitabilmente affronterete. Siate curiosi e affamati di conoscenza, è l’unico modo per poter essere sempre parte della soluzione dei problemi operativi che vi si presenteranno. Le aspettative che l’Esercito ripone in voi sono tante e ambiziose, sono certo che vi dimostrerete all’altezza di chi vi ha preceduto, sono certo che la vostra fermezza vi guiderà lungo il cammino del dovere e dell’onore”.

La cerimonia è poi proseguita con il Battesimo del 26° Corso Marescialli dell’AM – che ha preso appunto il nome di “Glaudius II” – impartito dal Vescovo della Città di Viterbo, S.E.R. Mons. Orazio Francesco Piazza, e con la successiva “benedizione del Gagliardetto” che, dalle mani del Presidente Capo dei Sottufficiali, Graduati e Militari di Truppa per l’Aeronautica Militare, 1° Luogotenente Mario Bonaventura, è passato a quelle del Padrino del Corso, 1° M.llo Raffaele Esposito, e a sua volta al Capo del Corso.  A seguire, la lettura della Preghiera della Patria da parte del Capo Corso del Corso giurante dell’Esercito, già denominato “Fermezza” all’atto dell’incorporamento.

Il ministro Guido Crosetto ha salutato tutti i presenti ed ha detto: “Ci troviamo a Viterbo, città storica che dal 1965 è testimonianza della crescita di tanti ragazzi e ragazze. Oggi sono qua davanti a voi, allievi Marescialli dell’Esercito e dell’Aeronautica e alle vostre famiglie che vi guardano con orgoglio perchè è l’inizio per voi di una nuova vita che vi porterà a diventare parte di una famiglia diversa dalla vostra, ma che vi tratterà con il massimo rispetto, la famiglia della Difesa”. Il ministro Crosetto ha poi evidenziato la scelta difficile fatta: servire il Paese e farlo con la propria vita. “Vi dirò le cose che ho già detto a Taranto ai vostri colleghi della Marina e dei Carabinieri: nessuno vi chiede di essere eroi, vi chiede di essere giusti, di essere pronti a capire cosa è bene e cosa è male perchè non ogni giorno della vostra vita, ma quelle poche volte in cui vi troverete a scegliere cosa è giusto e cosa è sbagliato, dovete essere pronti a farlo perchè quella decisione rappresenta lo Stato, la Repubblica. Un cittadino comune rappresenta se stesso, voi rappresentate lo Stato, la Repubblica. Vi troverete sulle spalle la storia di persone che hanno dedicato la vita per questo Paese. Cercate la forza nell’amicizia e nei rapporti che instaurerete tra di voi, nell’ispirazione di altri, nella divisa che portate. Oggi sono qua perché oggi siete voi il centro di questo evento. Sono onorato di rappresentare uno Stato che oggi si inchina a tutti voi per la scelta che avete fatto. Il futuro, la libertà e la democrazia degli Stati stanno nelle mani delle Forze Armate. A voi affido questo, una parte del mio e vostro futuro. Grazie! Viva l’Esercito, via l’Aeronautica, viva la Forza Armata e viva l’Italia”.

 

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