Svolta la processione del Cristo morto a Viterbo

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- Una processione del Cristo morto quella che alle 21,30 di oggi ha presso il via dalla chiesa del Gonfalone fino a piazza San Lorenzo in forma ridotta, ma pur sempre molto sentita e partecipata dalla popolazione. Sulla scalinata di palazzo dei Papi è stata messa in scena la crocifissione con una rappresentanza dei figuranti e con il Vescovo Lino Fumagalli che ha detto ai presenti: “Lo abbiamo fatto con devozione, gratitudine e con forte speranza. Vorrei proporvi due pensieri velocissimi: il primo che ci viene da una Santa umbra, Angela di Foligno, facciamola tutti l’esperienza questa sera:  guardiamo il crocifisso  e sentiamo le parole che Gesù ha detto: Dio guardami bene, ti ho voluto bene sul serio e non a parole. Un amore che dona la vita e vale sempre. Dio è fedele al suo amore e questo è motivo di fiducia e di speranza per il presente e per il futuro. Spesso ci chiediamo quale sarà il nostro futuro, non lo sappiamo, ma siamo certi dell’amore di Dio, che dà vita, fiducia in noi stessi, che ci fa ritrovare se vogliamo la forza di cambiare e rinnovarci. Guardiamo la croce, dieci secondo di silenzio: Dio guarda in me, ti ho voluto bene sul serio e non a parole”. Poi il Vescovo Lino ha evidenziato quando sia difficile perdonare ed ha posto l’attenzione in Ucraina: “Ci sono vite spezzate, centinaia di bambini il cui sogno di vita è  stato interrotto bruscamente”. Ha parlato di “scelte scellerate” che sono pagate dalla povera gente ed ha aggiunto: “Il Signore continua a soffrire davanti a tutto ciò, ma dobbiamo essere portatori di fiducia e speranza perché  l’ultima parola è l’amore di Dio per noi. Cerchiamo di portare questo amore agli altri, non solo a parole”.

 

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