Svolto il tavolo per la pace in piazza San Carluccio a Viterbo

VITERBO – Organizzato dal Tavolo della Pace di Viterbo e ARCI, nell’ambito della manifestazione RESIST, mercoledi 3 maggio, in piazza San Carluccio, si è tenuto l’incontro pubblico dal titolo “Per vincere la Pace”.
Dopo le introduzioni della presidente dell’Arci provinciale Cipriana Contu e del portavoce del Tavolo Mario Di Marco, ha portato il saluto della sindaca Paolo Moricoli, consigliere comunale delegato alla Fraternità, quindi sono iniziati gli interventi di Sergio Bassoli, coordinatore nazionale della Rete Italiana Pace e Disarmo e di Raffaella Bollini, vice presidente nazionale dell’ARCI, responsabile delle relazioni internazionali.
tavolo per la paceMolti i temi e i concetti esposti in più di 2 ore dai relatori, tra cui i seguenti.
La pace non è presente nel linguaggio politico, tanto meno in un suo programma: siamo forse rassegnati a vivere in una società militarizzata, con una economia di guerra (fabbriche di armi e munizioni) che utilizza risorse pubbliche altrimenti destinate a beni e servizi per le popolazioni? La guerra in Ucraina (tra le 59 censite nel 2022 nel mondo) non è solo l’aggressione di un paese indipendente da parte di uno imperialista, ma è una guerra per procura tra NATO e Russia che mette a rischio l’intera Umanità. Dov’è l’Europa? Dove sono i suoi valori fondanti avviati con il processo di Helsinki? Un generale clima di odio si sta espandendo come olio tra i popoli: occorre fermare le armi e dare spazio alla diplomazia, alla politica, al dialogo, nel rispetto di tutte le parti.
Oggi la politica non ha un progetto, un’idea, un’immagine di dove andare: vive di emergenze, di continue crisi create dalla struttura stessa della società. E’ un sistema che genera crisi economica, tavolo per la pace 10finanziaria, sociale, sanitaria, ambientale…
Dobbiamo trovare un altro modo di essere nel mondo, nel rapporto con la natura e con gli altri esseri umani: occorre mobilitare tutte le forze positive per costruire alternative, cercando di coordinarci come sta avvenendo con Europe for Peace, che unisce un arcipelago di realtà europee grandi e piccole, promotrice della marcia del 5 novembre ‘22 a Roma e ora sostenitrice della Perugia-Assisi prevista per il 21 maggio prossimo. Infine si è discusso dell’attuale raccolta firme per il referendum contro l’invio delle armi in Ucraina e di quella per la legge di iniziativa popolare per la Difesa Civile Popolare Nonviolenta che inizierà il 2 giugno prossimo.

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