Acquapendente, il pugnalone di via del Carmine

ACQUAPENDENTE (Viterbo) – I gialloverdi di Via del Carmine (anno di nascita 1986) hanno trionfato nel 2006 alla Festa dei Pugnaloni. Con il bozzetto del compianto artista Giulio Bartolomei con messaggio “Hanno trovato acqua su marte! In questo sfruttato e squilibrato mondo molte terre e persone muoiono di sete. Ormai il petrolio non è più un problema: il vero problema è la mancanza d’acqua ! Scienziati spiritosi han dichiarato, dopo aver dissipato miliardi su miliardi, che su Marte tracce d’acqua hanno trovato ! E comuni persone, spiritose anch’esse, hanno così ridendo argomentato che l’acqua potremmo portarla giù e così dissetar l’umanità che ha sete e toglier dalla terra le sue crepe perché rinasca il verde”. Sempre con bozzetto di Bartolomei arriva un secondo posto nel 2004. Tre volte salgono sull’ultimo gradino del podio: 1995 (bozzetto Silvia Bartolomei), 2001-2003 (bozzetto Giulio Bartolomei), Due i quarti posti: 1998-1999 con bozzetti di Giulio Bartolomei. Due i quinti posti : 2002 (bozzetto di Giulio Bartolomei), 2014 (bozzetto di Silvia Marignoli). Due i sesti posti: 1997 (bozzetto Silvia e Giulio Bartolomei), 2010 (bozzetto di Roberto Sugaroni). Questi gli anni da non classificati: 1987, 1988, 1989, 1990, 1991, 1992, 1993. 1994, 1996, 2000 (bozzetto Giulio Bartolomei-capogruppo Giuliano Cencini), 2005 (bozzetto Giulio Bartolomei-capogruppo Giuliano Cencini), 2007 (bozzetto Giulio Bartolomei-capogruppo Giuliano Cencini), 2008 (bozzettista Giulio Bartolomei-capogruppo Francesco Zamperini), 2009 (bozzettista Giulio Bartolomei-capogruppo Francesco Zamperini), 2011 (bozzetto Roberto Sugaroni-capogruppo Francesco Zzamperini), 2012 (bozzetto Stefano Paioletti-capogruppo Celeste Cirilli), 2013 (bozzettista Silvia Marignoli-capogruppo Giulia Pieri), 2014 (bozzetto Silvia Marignoli-capogruppo Giulia Pieri), 2015 (bozzetto Paolo Peverini-capogruppo Giulia Pieri), 2016 (bozzetto Paolo Peverini-capogruppo Giulia Fumasoli), 2017 (bozzetto Rachele Venturelli-capogruppo Gloria Fumasoli), 2018 (bozzetto Malgosia Levittoux-capogruppo Gloria Fumasoli e R.Criaanti), ed infine, lo scorso anno bozzetto Gianmarco Tomassetti capogruppo Gloria Fumasoli.




Presentati i risultati del progetto “Minipugnalone Rsa Acquapendente”

ACQUAPENDENTE (Viterbo) – La Dottoressa Monica Putano Alias Bisti (Assistente sociale Coordinatore), la Psicologa Dottoressa Linda Scipio (Psciologa) Eleonora Lozzi (Educatore Professionale), Sara Scapigliati (terapista occupazionale) hanno presentato i risultati ufficiali del progetto “Minipugnalone Residenza Sanitaria Assistita Acquapendente” iniziato nel Sabato antecedente la Domenica delle Palme e terminato da pochi giorni : “In ricorrenza dell’annuale Festa di Mezzo Maggio”, sottolineano, “in onore della Madonna del Fiore, si celebra l’antica liberazione dal dominio del tiranno Barbarossa. L’avvenimento si manifesta con l’esposizione dei Pugnaloni: grandi pannelli disegnati e poi interamente ricoperti di petali di fiori, foglie, ed altri materiali vegetali. La tecnica è quella del mosaico. Gli ospiti hanno desiderato ricreare dei mini-Pugnaloni riguardanti delle tematiche da loro scelte ed elaborate basandosi sui loro vissuti emotivi interni alla struttura. Le tematiche da loro scelte sono state cinque: 1) Amore (la raffigurazione della forma di amore più puro: una madre che abbraccia un figlio); 2) Unione (una mano che impugna un aquilone con i colori della bandiera della pace ed una colomba che vola per rappresentare l’unione tra le persone); 3) Solidarietà (due uomini che tengono insieme una corona di rosario per rappresentare la fede come fulcro della solidarietà); 4) Comprensione (il volto di una donna con una mano che accarezza che accarezza il viso rappresenta l’aiuto ed il sostegno per combattere l’isolamento); 5 ) Amicizia (due bambini uno di fronte all’altro che si sfiorano la mano sotto un albero). E’ stato spiegato ai pazienti molti dei quali non originari di Acquapendente, il tipo di lavoro da dover svolgere portandoli a conoscenza della storia del periodo e del modo di realizzazione della tradizione del paese. La risposta è stata positiva. Si sono dimostrati motivati ed è nato uno scambio di idee e conoscenze tra di loro da cui sono state elaborate le varie tematiche. Sono stati creati dei pannelli in cartone (formato A4) con apposito sostegno su cui è stata prodotta una base di lavoro. C’è stata la ricerca e la valutazione del materiale adeguato a tutti. Tre gli obiettivi raggiunti: a) Collaborazione, condivisione del lavoro e scambio di conoscenze relative alla tradizione del paese; b) Condividere anche all’interno della struttura l’impegno impiegato nella realizzazione del progetto: c) Alleviare la tensione causata dal delicato periodo che stiamo vivendo e sentirsi protagonisti di un progetto tangibile.”




Pugnaloni di Acquapendente, gruppo Torre San Marco

ACQUAPENDENTE (Viterbo) – uNato nel 1966 il gruppo bianco-blu della Torre San Marco ha trionfato sei volte alla Festa dei Pugnaloni: 1968 (bozzettista Pietro Marziali), 1969 (bozzettista Pietro Marziali), 1972 (bozzettista Pietro Marziali), 1990 (bozzettisti Vittore Arcangeli e Daniele Squarcia), 1999 (bozzettisti Vittore Arcangeli e Daniele Squarcia), 2013 (bozzettista Dorella Colonnelli) con il messaggio “Corre il tuo occhio sulle scene di una meravigliosa storia, la luce e i colori danno forma a quel grande evento miracoloso che ci grida la verità: credi e continua a costruire la tua vita può essere cambiata ogni sofferenza può essere vinta, nessuna oppressione può trattenere la forza della libertà”. Ben dieci i secondi posti: 1967 (bozzettista Pietro Marziali), 1969 (bozzettista Mariano Marziali), 1970 (bozzettista Pietro Marziali), 1973 (bozzettisti Pietro e Mariano Marziali), 1974 (bozzettisti Pietro e Mariano Marziali), 1989 (bozzettista Vittore Arcangeli), 1991 (bozzettista Vittore Arcangeli), 1995 (bozzettista Vittore Arcangeli), 1997 (bozzettisti Vittore Arcangeli e Daniele Squarcia), 2011 (bozzettista Dorella Colonnelli), 2015 (bozzettista Dorella Colonnelli). Ben cinque i terzi posti: 1971 (bozzettista Pietro Marziali), 1985 (bozzettista Vittore Arcangeli), 1993 (bozzettisti Vittore Arcangeli e Daniele Squarcia), 1996 (bozzettista Vittore Arcangeli), 2019 (bozzettista Dorella Colonnelli). Dieci i quarti posti : 1978 (bozzettista Renzo Neri), 1980 (bozzettisti Renzo Neri e Pietro Marziali), 1981 (bozzettista Giuseppe Ciacci) 1984 (bozzettista Vittore Arcangeli), 1986 (bozzzettistaVittore Arcangeli), 1992 (bozzettista Vittore Arcangeli), 2004 (bozzettista Vittore Arcangeli), 2005 (bozzettista Vittore Arcangeli), 2017 (bozzettista Dorella Colonnelli). Tre i quinti posti: 1966 (bozzettista Pietro Marziali), 1977 (bozzettista Pietro Marziali) 1981 (bozzettista Pietro Marziali e Renzo Neri). Sette i sesti posti: 1982 (bozzettisti Pietro Marziali e Renzo Neri), 1983 (bozzettista Vittore Arcangeli), 1988 (bozzettista Vittore Arcangeli), 2003 (bozzettisti Vittore Arcangeli e Daniele Squarcia), 2006 (bozzettista Vittore Arcangeli), 2008 (bozzettista Martina Muzi).2014 (bozzettista Dorella Colonnelli). Questi gli anni da fuori classifica: 1975, 1976, 1979, 1987, 1994, 1998, 2000 (bozzettisti Vittore Arcangeli e Daniele Squarcia capogruppo Roberto Luaricella), 2001 (bozzettisti Vittore Arcangeli e Daniele Squarcia bozzettista Roberto Lauricella), 2002 (bozzettisti Vittore Arcangeli e Daniele Squarcia capogruppo Michele Lanzi), 2007 (bozzettista Vittore Arcangeli capogruppo Marcello Poponi), 2009 (bozzettista Martina Muzi-capogruppo Marcello Poponi), 2010 (bozzettisti Martina Muzi e Letizia Pallotta capogruppo Marcello Poponi), 2011 (bozzettista Dorella Colonnelli – capogruppo Marcello Poponi), 2012 (bozzettista Dorella Colonnelli-capogruppo Marcello Poponi), 2016 (bozzettista Dorella Colonnelli-capogruppo Marcello Poponi), 2018 (bozzettista Dorella Colonnelli-capogruppo Marcello Poponi).




“Pugnaloni in casa”, domenica le premiazioni delle migliori

ACQUAPENDENTE ( Viterbo) – Di seguito pubblichiamo le 26 fotografie dell’evento “Pugnaloni da casa” scelte dalla Pro Loco di Acquapendente. Domenica 17 verranno premiate le migliori.




Per i “Pugnaloni di casa” quello della piccola Agnese

ACQUAPENDENTE ( Viterbo) – La Pro Loco aquesiana del Presidente Fabio Vitali ha presentato ufficialmente il primo mosaico floreale che prenderà parte all’evento “Pugnaloni di Casa”. A realizzarlo la piccola Agnese di 4 anni con la preziosissima collaborazione della madre Minnie Liao “Un infinito grazie”, sottolinea il Presidente, “per il lavoro svolto dalla famiglia Liao. Visto che ci hanno inviato due elaborati la commissione ha scelto questo per la partecipazione (fotografia) utilizzando l’altro come sorta di dono virtuale per la Festa della Mamma. La Commissione stà esaminando tutti gli elaborati pervenutoci entro Sabato.. Dopodiché verranno tutte pubblicate sui nostri social (Facebook e Instagram) in forma anonima. Le opere che riceveranno più reactions su entrambi i canali, verranno elette migliori (ed annunciati gli autori) la domenica dei Pugnaloni, ovvero il 17 maggio 2020.




Pugnaloni di Acquapendente, il gruppo Ruganella

ACQUAPENDENTE (Viterbo) – I viola-nero del Gruppo Rugarella (anno di nascita 1990), si sono aggiudicati la “Festa dei Pugnaloni” nel 2018. Con bozzettista Luca Lombardelli ed il messaggio “Dipingi la tua esistenza con i colori della speranza, e quando il fato plasmerà intono a te una grigia cornice, le tue tinte risulteranno ancora più vivide”. Interessanti i piazzamenti ottenuti. Due i secondi posti: 1994 (bozzettista Valentina Pelo), 2012 (bozzettista Luca Lombardelli). Sempre griffati Lombardelli i due terzi posti: 2000-2004. Un quarto posto nel 2009. Quattro i quinti posti: 1993 (bozzettista Valentina Pelo), 2005-2007-2010 (bozzettista Luca Lombardelli). Questi gli anni in cui non sono avvenuti piazzamenti: 1991-1992-1995-1996-1997-1998-1999-2001 (bozzettista Luca Lombardelli-capogruppo Marco Macchiesi), 2002 (bozzettista Luca Lombardelli-capogruppo Marco Macchiesi), 2003 (bozzettista Luca Lombardelli-capogruppo Marco Macchiesi), 2006 (bozzettista Luca Lombardelli-capogruppo Marco Macchiesi), 2008 (bozzettista Luca Lombardelli-capogruppo Luca Macchiesi), 2011 (bozzettista Luca Lombardelli-capogruppo Luca Del Segato), 2013 (bozzettista Luca Lombardelli.capogruppo Luca Del Segato), 2014 (bozzettista Luca Lombardelli-capogruppo Luca Del Segato), 2015 (bozzettista Luca Lombardelli-capogruppo Luca Del Segato), 2016 (bozzettista Luca Lombardelli-capogruppo Luca Del Segato), 2017 (bozzettista Luca Lombardelli-capogruppo Luca Del Segato), 2019 (bozzettista Luca Lombardelli-capogruppo Francesca Del Segato).




Acquapendente, i pugnaloni del gruppo Porta della Ripa

ACQUAPENDENTE (Viterbo) – Nati nel 1963 i giallo-nero del Gruppo Porta della Ripa hanno trionfato ben sei volte alla “Festa dei Pugnaloni”: 1971 (bozzettisti Domenico Creti, Renzo Chiovelli, Nicola Pioli, Luigi Rosati) 1973 (bozzettista Domenico Creti), 1986 (bozzettista Paolo Rossi), 1989 (bozzettista Paolo Rossi), 2012 (bozzettista Fabrizio Nardini e messaggio di A.S. Byatt “Un uomo è la storia dei suoi respiri e dei suoi pensieri, azioni, atomi e ferite, amore, indifferenza, avversione, del suolo che ha nutrito lui e i suoi predecessori, delle pietre e la sabbia dei luoghi, a lui familiari, delle battaglie lungamente taciute e dei tormenti della coscienza. Strutture, anguste cornici imprigionano, incatenano le nostre vite ed ambiti miseri: l’idea e l’impulso ad agire ci indicano la strada per il riscatto della nostra libertà di uomini”) che concede il bis nel 2014 con la citazione di T.S.Eliot (si allega fotografia) “Qui non c’e acqua, solo roccia, Roccia e niente acqua, montagne di roccia prive d’acqua, se ci fosse acqua ci fermeremmo e potremmo bere. Alcuni la chiamano Acquapendente da una manifesta caratteristica del luogo e per l’abbondanza dell’acqua che gli abitanti dicono lì sgorghi (traduzione di Pietro Paolo Biondi). Aqua fons vitae: la linfa che torna a fluire nelle fibre ormai morte dell’albero si fa fiume indomito e impetuoso che sovrasta e sbaraglia la fortezza immota e ne invade i ciechi recessi, gli oscuri varchi che non conducono ad alcun luogo, spazza via il potere insensato, torna a sgorgare dalle fonti a lungo prosciugate”. Otto i secondi posti : 1972 (bozzettisti Carlo Consoli, Corrado Consoli, Domenico Creti), 1977 (bozzettista Mario Vinci), 1981 (bozzettista Paolo Rossi), 1982 (bozzettista Paolo Rossi), 1987 (bozzettista Paolo Rossi), 2002 (bozzettista Lavinia Sugaroni), 2009 e 2010 (bozzettista Fabrizio Nardini). Quattro volte raggiungono il terzo posto: 1963 (bozzettista Renato Ciacci), 2007-2008-2011 (bozzettista Fabrizio Nardini).Sei volte il gruppo ha raggiunto il quarto posto : 1974 (bozzettisti Carlo e Corrado Consoli), 1975 (bozzettista Renzo Chiovelli), 1983 (bozzettista Paolo Rossi), 1988-1991 (bozzettista Paolo Rossi), 2013 (bozzettista Fabrizio Nardini). Cinque volte al quinto posto : 1980-1985 (bozzettista Paolo Rossi), 1996-1998 (bozzettista Cesare Goretti), 2003 (bozzettista Lavinia Sugaroni). Tre infine i sesti posti : 1979-1984 (bozzettista Paolo Rossi), 2001 (bozzettista Lavinia Sugaroni). Fuori dai migliori sei negli anni 1990. 1992,1993,1994,1995, 1997, 1999, 2000 (bozzettisti Cesare Goretti, Paolo Rossi, Roberto Sugaroni capogruppo Mario Vichi), 2004 (bozzettista Lavinia Sugaroni-capogruppo Mario Vichi), 2005 (bozzettista Lavinia Sugaroni – capogruppo Mario Vichi), 2006 (bozzettista Lavinia Sugaroni – capogruppo Mario Vichi), 2015 (bozzettista Fabrizio Nardini-capogruppo Jscopo Santelli), 2016 (bozzettista Fabrizio Nardini – capogruppo Jacopo Santelli), 2017 (bozzettista Fabrizio Nardini-capogruppo Jacopo Santelli), 2018 (bozzettista Fabrizio Nardini – capigruppo Alessandro Pasquini e Francesco Del Segato) ed, infine, lo scorso anno (bozzettista Fabrizio Nardini – capigruppo Alessandro Pasquini e Francesco Del Segato).




I Pugnaloni di Acquapendente, il gruppo di Costa San Pietro

ACQUAPENDENTE (Viterbo)- Seppur non ottenendo mai un trionfo i verde-nero del Gruppo Pugnalonistico Costa San Pietro ci sono tolte svariate “soddisfazioni piazzamento” alla Festa dei Pugnaloni. Il più importante arriva nel 2009 con il terzo posto firmato dalla bozzettista Tiziana Lombardelli (si allega fotografia) . Grazie allo stupendo mosaico floreale firmato a quattro mani da Rachele Venturelli ed Angelo Vitali arriva un 4° posto nel 2014. Ben tre i quinti posti: 2015 (bozzettisti Angelo Vitali-Viola Buzzi), 2017 (bozzettisti Andrea Zucca-Diego Giamo) 2018 (bozzettisti Andrea Zucca e Diego Giamo). Un sesto posto infine nel 2004 (bozzetto Andrea Zucca). Queste le Edizioni in cui il Gruppo è inserito fuori dai migliori sei:1999, 2000 (bozzettista Andrea Zucca-capogruppo Roberto Marelli), 2001 (bozzettiste Rosa Mazzuoli e Sara Santelli-capogruppo Roberto Marelli), 2002 (bozzettista Federica Bernardoni – capogruppo Roberto Marelli), 2003 (bozzettista Cesare Goretti-capogruppo Roberto Marelli), 2004 (bozzettista Andrea Zucca-capogruppo Mirko Todini), 2005 (bozzettista Cristina Antonini-Davide Sarchioni – capogruppo Mirko Todini)), 2006 (bozzettisti Federico Del Croce-Sara Savelli, capogruppo Mariano Rocchi), 2007 (bozzettisti Federico Del Croce e Sara Davelli . capogruppo Mariano Rocchi), 2008 (bozzettista Federico Del Croce-capogruppo Mariano Rocchi), 2010 (bozzettista Tiziana Lombardelli-capogruppo Annalisa Zucca), 2011 (bozzettisti Angelo Vitali e Viola Buzzi-capogruppo Annalisa Zucca), 2012 (bozzettisti Angelo Vitali e Viola Buzzi – capogruppo Annalisa Zucca), 2013 (bozzettista Angeli Vitali-capogruppo Annalisa Zucca), 2015 (bozzettisti Rachele Venutrelli ed Angelo Vitali-capogruppo Annalisa Zucca), 2016 (bozzetto Angelo Vitali-capogruppo Annalisa Zucca), 2019 (bozzetto Alessio Saleppico-capogruppo Annalisa Zucca).




Acquapendente, tra i gruppi dei Pugnaloni c’è Acquaviva

ACQUAPENDENTE (Viterbo) – Con il Gruppo Acquaviva (bozzettista , capogruppo inizia ufficialmente la presentazione dei quindici Gruppi dei Pugnaloni che parteciperanno all’Edizione 2020 dei festeggiamenti in onore della Madonna del Fiore. Nati nel 1987 i colori bianco-arancio hanno ottenuto due successi assoluti nella loro carriera: 1988 e 1996 (si allega fotografia) grazie ai bozzetti del binomio Moreno Arcangeli-Ennio Luzzi. Sempre con Arcangeli arriva un secondo posto nel 2001 con messaggio “La sua immagine: simbolo di forza, dominio, oppressione. Infranto dalla delicatezza di un fiore”. Tre i terzi posti: 1989, 1994, 1997. Due i quarti posti: 1987 e 2008 con quest’ultimo a firma di Tiziana Lombardelli: “Morto inespressivo è l’universo intero….Abbandonati i valori cardine del mondo…. Persa è la speranza di un futuro Vero…. L’egoismo umano da padrone è giunto al fondo…. Solo il desiderio e l’orgoglio del pensiero…. Danno vita e colore a tutto il mondo…. Sgorghi da te il nettare e ci indichi il sentiero…. Risplenda la Luce della vita nel profondo…. Fede….Speranza….Carità”. Un quinto posto nel 1991 ed, infine, un sesto nel 2005 con ancora bozzetto di Tiziana Lombardelli con messaggio “Acqua siamo noi, da un’antica sorgente veniamo, FIUMI siamo noi, se i torrenti si mettono insieme; VITA nuova c’è, quando “LEI” è in mezzo a noi….”. Questi gli anni in cui il gruppo non entra in classifica ufficiale:1990 – 1992-1993-1995-1999-2000 (bozzetto Moreno Arcangeli-capogruppo Andrea Colonnelli), 2002 (bozzetto collettivo di Gruppo-capogruppo Andrea Colonnelli), 2003 (bozzetto Debora Rappuoli-Capogruppo Andrea Colonnelli), 2004 (bozzetto Moreno Arcangeli-capogruppo Andrea Colonnelli), 2006 (bozzetto Moreno Arcangeli-capogruppo Andrea Colonnelli), 2007 (bozzetto Tiziana Lombardelli-capogruppo Andrea Mazzuoli), 2009 (bozzettista Federico Del Croce-capogruppo Andrea Mazzuoli), 2010 (bozzettista Federico Del Croce-capogruppo Amdrea Mazzuoli), 2011 (bozzettisti C.Nardini-F.Medori-E.Arcangeli- capogruppo Andrea Mazzuoli), 2012 (bozzettista Arcangelo Mazzuoli-capogruppo Andrea Mazzuoli), 2013 (bozzettista Moreno Aecangeli-capogruppo Andrea Mazzuoli), 2014 (bozzettisti Emma e Moreno Arcangeli- capogruppo Andrea Mazzuoli), 2015 (bozzetto Moreno Arcangeli-capogruppo Andrea Mazzuoli), 2016 (bozzetto Moreno Arcangeli-capogruppo Andrea Mazzuoli), 2017 (bozzettista Moreno Arcangeli-capogruppo Andrea Mazzuoli), 2018 (bozzettista Riccardo Polacco-capogruppo Andrea Mazzuoli), 2019 (bozzettista Andrea Mazzuoli-capogruppo Riccardo Polacco).




Coronavirus, ad Acquapendente cancellata la festa per la Madonna del Fiore

ACQUAPENDENTE (Viterbo) – Fede e laicità all’unisono più stupendamente insieme anche se solo unicamente virtualmente. Perché questi cupi giorni Conoravirus hanno cancellato definitivamente la Festa la Madonna del Fiore aquesiana. In attesa della presentazione ufficiale delle iniziative solo a carattere social-network di Pro Loco, Parrocchia Santo Sepolcro e Comune di Acquapendente che ci faranno compagnia fino a Domenica 17 Maggio, non si inchinano al Covid 19 il solito annuale caleidoscopio di emozioni. A partire dal “primo polmone che respira origine miracolo” secondo una ritualità ben precisa . Che ci porta dietro nel tempo fino al 1166 quando il piccolo centro viveva sotto il dominio imperiale del Governatore di Federico Barbarossa. Desiderosi di ribellarsi ed affidarsi al dominio della Chiesa, trovarono il soccorso nella intercessione della Santa Vergine che si manifestò in un miracolo in un vigna fuori dall’allora Porta di Santa Vittoria. Dr fronte ad una cappella contenente l’Immagine Sacra, due lavoratori della terra nel discorrere sulla rivolta sottolineavano come la stessa sarebbe andata a buon fine, quanto il ciliegio secco davanti a loro fiorisca in quel mese di Maggio. Stupefatti di fronte all’avverarsi di tutto questo, narrarono dell’evento invitando il popolo a recarsi nel luogo per far voto di ribellione al tiranno e darsi in mano alla Chiesa. Poche ore dopo il miracolo la Santa Vergine venne in sogno all’eremita Alberto da Bretagna che dimorava nella Chiesa di Santa Vittoria. Su invito della Stessa, si recò a trovare Papa Alessandro Terzo, raccontando gli eventi accavallatisi nel giro di poche ore. Il Santo Padre scrisse subito ai fuoriusciti da Siena, di Lucca (Tolomei), di Pisa ed Orvieto per andare a liberare Acquapendente. Che con l’aiuto degli aquesiani portarono a termine la missione. Il popolo decise quindi di indire ogni anno una solenne Festa a metà Maggio, portando in processione “pungoli” ossia attrezzi di ferro simili alla spatola, infilati su un lungo bastone che gli fa da manico adornati di fiori. L’arnese che aveva il duplice scopo di ripulire l’aratro dalle incrostature di terra durante l’aratura e di punzecchiare i buoi per farli procedere speditamente nel lavoro, si trasformò nel primo ventennio dello scorso secolo in qualcosa di più laico : il “secondo polmone” chiamato Pugnalone. Ossia grandi quadri (mt 2.60 x mt 3.60) eseguiti ogni anno da gruppi di giovani su bozzetti di artisti locali con l’utilizzo di petali di fiore di ogni tonalità, foglie verdi e secche, aghi di pino, infiorescenze di noce ed altro materiale vegetale. Purtroppo non avverrà questo rituale anche in questo 2020. Ma forse con maggiore passione degli anni effettueremo ciò che il virus non può impedirci. Grazie alla collaborazione del nostro corrispondente da Acquapendente Giordano Sugaroni, racconteremo la dei Gruppi Acquaviva, Barbarossa, Corniolo, Corte Vecchia, Costa San Pietro, Porta della Ripa, Porta Romana, Rugarella, Sant’Anna, Santo Sepolcro, Torre Giulia de Jacopo, Torre San Marco, Via del Carmine, Via del Fiore, Via Francigena che non potranno scendere nell’agone gara. A loro, unicamente a loro, a partire da oggi dedichiamo la rubrica “Per non dimenticare”. Buon Pugnaloni a tutti lo stesso.




Museo della Città, già pronta una mostra. “In attesa di riaprire, ci vediamo sui social”

ACQUAPENDENTE (Viterbo)- Tre sedi espositive lungo un unico asse viario che coincide con l’attraversamento urbano della Via Francigena. La Torre Julia de Jacopo, maniero medievale, che oggi ospita le collezioni ceramiche arcaiche e rinascimentali più pregevoli del territorio. La Pinacoteca di San Francesco, situata negli ambienti dell’antica sagrestia dell’omonima chiesa, comprensiva anche di ostensori, calici, reliquiari e oggetti liturgici, databili al XVII e XVIII secolo. E, non da ultimo, il Palazzo Vescovile con le sale affrescate e le suggestive carceri.

Tanto basta a fare del Museo della Città, Civico e Diocesano, di Acquapendente un epicentro di cultura a 360 gradi. In attesa di poter riprendere collaborazioni e attività didattica per studenti, ma anche quella di approfondimento per esperti di settore e poi le visite turistiche per tutte le età, è possibile fruire della vivacità social della struttura, presente su Facebook, Twitter, Linkedin, Pinterest ed Instagram, oltre che all’interno della rete del Sistema Museale del Lago di Bolsena, ed attiva tra contest e challenge nazionali.

“Mai come ora – spiega Andrea Alessi che, oltre ad essere direttore scientifico del museo dal 2016, è anche coordinatore editoriale della rivista scientifica ‘Biblioteca & Società’ e docente di Storia dell’Arte Moderna con all’attivo numerose partecipazioni a mostre internazionali – questi strumenti tornano utili per ridurre le distanze. La mia idea di museo è quella di un luogo vivo e vivace, dinamico e moderno, oltre che integrato con il territorio. Un contenitore di eventi che, i numeri crescenti lo confermano, attira un pubblico sensibile a questo tipo di offerta culturale.

A gradirla è un target da tutta Italia. La maggior parte dei visitatori proviene da Roma, alcuni dei quali legati al percorso della Via Francigena. Per tutti, però, la visita si rivela una sorpresa. Anche grazie ai social e ai mezzi di comunicazione come il nostro nuovo sito possiamo intercettare un flusso di visitatori nazionale, in aggiunta a quello su scala provinciale proveniente da un territorio al confine tra Lazio, Umbria e Toscana. Un vero e proprio mercato della cultura”.

Non è, dunque, un caso se nei giorni scorsi il Museo della Città, l’unico di pertinenza comunale, è stato inserito nell’elenco delle nove strutture meritevoli di visita virtuale in provincia di Viterbo dal Ministero dei Beni e della Attività Culturali e del Turismo e in grado di dimostrare che “La Cultura non si ferma!”. “Orgoglioso di partecipare a questa bella iniziativa nazionale”, il direttore, impegnato anche prima del Covid-19 nel progetto di promozione della cultura museale.

“Non appena sarà possibile anche con ingresso contingentati – anticipa – inaugureremo ‘I Giardini di Piero’, collettiva già allestita, che nasce come omaggio artistico all’indiscusso talento di Alessio Paternesi, tra i più grandi esponenti del ‘900 italiano, che ha dedicato parte della sua ricerca creativa allo studio di Piero della Francesca. Dopo ‘Sindrome di Stendhal’, una collettiva articolata su due sedi, Pinacoteca e Palazzo Vescovile, che oltre alle opere del Maestro, ospiteranno anche l’omaggio di Riccardo Sanna, Paolo Crucili e Luigi Fondi ”.

Per ulteriori informazioni:
0763.730065 – museodellacittacquapendente@gmail.com
https://museodellacitta.eu/




Acquapendente, ordine del giorno per ripristino del Pronto Soccorso, con guardia anestesiologica h24

ACQUAPENDENTE ( Viterbo) – Riceviamo e pubblichiamo l’ordine del giorno sull’ospedale di Acquapendente: “Il territorio dell’Alta Tuscia è considerato, per le sue caratteristiche socio-demografiche e territoriali, area interna con peculiarità sia di zona montana che di zona rurale, così come riconosciuto dalla Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI).

Questo territorio, ormai da lungo tempo, esprime un disagio profondo nei rapporti con le istituzioni centrali, in termini di carenze strutturali e marginalità delle risorse disponibili, con particolare riferimento ai servizi legati alla sanità, i trasporti, l’istruzione, le poste e telecomunicazioni.

I territori rurali e montani vedono i cittadini che si considerano e si percepiscono di serie B rispetto ai loro omologhi che vivono nelle città. Il livello e la qualità dei servizi evidenzia un sostanziale depauperamento, sia in termini qualitativi che quantitativi, e questo è in qualche modo tra le cause principali dello spopolamento.

La sanità rappresenta il settore che prioritariamente può rappresentare elemento di coesione e aiuto alla popolazione residente, salvaguardando e migliorando i livelli di qualità e sicurezza, anche attraverso la revisione dei criteri per il mantenimento dei presidi ospedalieri.

E’ fondamentale pertanto agire prioritariamente sul diritto fondamentale alla salute salvaguardando i livelli di qualità e sicurezza, la revisione dei criteri di mantenimento dei presidi ospedalieri.

Viceversa se si continuerà sulla strada di chiudere reparti nei presidi ospedalieri, svalutando e dequalificando le strutture e obbligando i cittadini a grandi spostamenti per fruire dei servizi sanitari, si minerà in maniera importante la possibilità per questi territori di rinascere a nuova vita.

Quella dell’Ospedale di Acquapendente è una lunga storia, precedente all’istituzione del Sistema Sanitario Nazionale, avvenuta con la legge 23 dicembre 1978, n. 833, che ha dato attuazione all’art. 32 della Costituzione italiana che sancisce il “diritto alla salute” di tutti gli individui. Negli anni seguenti a questa legge, l’Ospedale di Acquapendente è stato una struttura sanitaria di buon livello, rispondente alle necessità del territorio, con momenti anche di eccellenza. La popolazione dell’Alta Tuscia ha un buon ricordo di quel periodo.

Poi a un certo punto sono iniziate le difficoltà per la sanità ormai “regionalizzata”, ed è subentrato un modello di gestione “aziendalista” che ha sempre meno tenuto conto della effettiva realtà dei territori, penalizzando le situazioni più marginali, che per ovvi motivi non potevano avere i “numeri” per reggere il confronto. Ciò ha portato alla riduzione o alla chiusura di alcuni importanti servizi (esempio: Ostetricia e Ginecologia). Nonostante la “visione aziendalista” il Sistema Sanitario Regionale del Lazio ha accumulato un debito consistente che ha portato l’11 luglio del 2008 al Commissariamento, con un disavanzo annuale che ammontava a circa 2 miliardi. Oggi per la prima volta si è chiuso in attivo il consuntivo e i punteggi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) sono di 30 punti sopra la soglia di adempienza e il 29 gennaio 2020 la Regione Lazio ha ottenuto il via libera dalla Conferenza Stato-Regioni all’uscita dal commissariamento.

Dal 2008 i Presidenti della Regione Lazio che si sono succeduti, in qualità di Commissari, hanno dovuto rendere conto al Governo nazionale circa il rientro di quel debito e ciò ha tolto risorse e condizionato negativamente la programmazione in campo sanitario. Dieci anni fa, nel 2010, veniva emanato il Decreto 80 dalla giunta Polverini, che metteva fine all’Ospedale di Acquapendente, riconvertendolo in Centro Clinico Assistenziale Distrettuale (CeCAD) e con la trasformazione del Pronto Soccorso in Punto di Primo Intervento e la chiusura della Chirurgia.

Il 18/01/2013 il Consiglio Comunale di Acquapendente approvava all’unanimità un ordine del giorno in cui si chiedeva, in applicazione del “Decreto Balduzzi”, il riconoscimento di ospedale “in zona disagiata”, chiedendo così il pieno ripristino del Pronto Soccorso con guardia anestesiologica, l’implementazione dell’attività chirurgica in Day Surgery, il mantenimento della Medicina Generale e della diagnostica di base. Nel 2014 la Giunta Regionale Zingaretti proponeva per Acquapendente una Casa della Salute, rivedendo successivamente questa posizione, istituendo l’Ospedale di Zona Disagiata con decreto del Commissario ad acta n. U00368/2014. Con delibera del Commissario straordinario della Asl di Viterbo n. 898 del 14/10/2014 la struttura sanitaria di Acquapendente stata riconfigurata come “presidio ospedaliero di zona particolarmente disagiata”.

Con questo atto in linea teorica l’ospedale è salvo ma nella pratica continuano i problemi, per la carenza di personale ed attrezzature e per il blocco dei lavori di ampliamento della struttura.
Negli ultimi anni buona parte degli impegni presi, anche pubblicamente, dalla ASL non sono stati mantenuti e continua una situazione di precarietà e di incertezza che non giova all’operatività dell’ospedale, che è ben lontana da quella di un tempo.

Chiediamo perciò che si adottino tempestivamente le misure organizzative idonee a garantire il rispetto formale e soprattutto sostanziale del ruolo strategico ed indefettibile riconosciuto all’Ospedale di Acquapendente per l’intero, ampio e disagiato, bacino di utenza affidatogli nel contesto del Sistema Sanitario Regionale e Provinciale.

Nel territorio dell’Alta Tuscia il “diritto alla salute” riconosciuto dalla Costituzione deve essere garantito e rispettato.

Perciò deve esserci corrispondenza tra come si chiamano le cose e la realtà dei fatti. Posto che un Pronto Soccorso ad Acquapendente c’è ed è essenziale ed ineludibile che ci sia, questo deve essere degno di questo nome, con personale e mezzi adeguati e dunque deve essere rimesso e mantenuto nelle condizioni di svolgere il ruolo vitale che gli è proprio perché se così non fosse, il cittadino si troverebbe esposto, oltre che ad una inaccettabile violazione di un diritto di rango costituzionale, anche ad un altrettanto inaccettabile potenziale pericolo.

CONSIDERATO CHE

La Costituzione italiana, in modo esplicito, protegge la salute come “diritto fondamentale dell’individuo” e come “interesse della collettività. Il diritto alle cure, quale emanazione funzionale del diritto alla salute di ogni individuo (ex art. 32 della Costituzione) prevale su ogni altro interesse, ed è indisponibile al legislatore.

Lo Stato ha l’obbligo di erogare «livelli» di prestazioni da garantire a «tutti i cittadini» per assicurare «condizioni e garanzie di salute uniformi per tutto il territorio nazionale» (1).

Gli strumenti dell’uguale esercizio dei diritti costituzionali sono i livelli essenziali delle prestazioni. In altri termini: esiste un livello minimo essenziale (uguale per tutti e su tutto il territorio nazionale) di tutela del diritto alla salute come diritto a ricevere determinate prestazioni sanitarie che, pur in un sistema caratterizzato da un livello di autonomia regionale e locale decisamente accresciuto e, alla luce dei fatti, inadeguato, vi è l’obbligo di assicurare.
Tale livello minimo essenziale non tollera lesioni perché costituisce nucleo irriducibile del diritto alla salute protetto dalla Costituzione (Corte Costituzionale, tra le altre sentenze 509/00, ma prima 267/98 e 309/99).

Il legislatore pone le norme necessarie per assicurare a tutti, sull’intero territorio nazionale, il godimento di prestazioni garantite come contenuto essenziale di tali diritti, senza che la legislazione regionale possa limitarle o condizionarle (Corte Costituzionale, sentenza n. 282 del 2002).

TENUTO ALTRESI’ CONTO CHE

I provvedimenti prot. n. 21781 del 19.3.2020 e prot. n. 26222 del 9.4.2020 emessi dalla Direzione Sanitaria Aziendale della ASL Viterbo, in quanto incidenti negativamente sulla organizzazione dell’unità di Pronto Soccorso dell’Ospedale di Acquapendente e sulla presenza di personale medico anestesista, hanno compromesso l’operatività della unità stessa con conseguente pregiudizio della capacità del servizio di pronto soccorso ad operare nelle condizioni di emergenza proprie della funzione ad esso demandata, secondo standards e tempistiche idonee a garantire la gestione e messa in sicurezza delle criticità sanitarie che si dovessero presentare.

Tale indirizzo manifesta una chiara confliggenza, sia con le norme nazionali del D.M. 70/2015, sia con i successivi provvedimenti commissariali ed organizzativi sulla scorta delle cui disposizioni la stessa ASL annovera ad Acquapendente una unità di Pronto Soccorso operativa h24 (peraltro nella provincia presente, oltre che ad Acquapendente, solo presso gli Ospedali di Viterbo, di Civita Castellana e di Tarquinia).

Le succitate decisioni assunte dalla Direzione Sanitaria si pongono peraltro in aperto contrasto anche con le norme emergenziali di cui al D.L. 9 marzo 2020 n. 14, emanate su scala nazionale dal Governo in ragione della gestione della contingente emergenza sanitaria ed in funzione della quale è stato previsto ed autorizzato un reclutamento straordinario di personale medico e sanitario per potenziare la capacità delle strutture sanitarie in funzione dell’emergenza Covid-19, senza pregiudicare la capacità delle stesse di fronteggiare correttamente le altre emergenze alla cui gestione tali strutture – in primis quelle di pronto soccorso già operative – sono e devono rimanere deputate.

CHIEDIAMO

1) l’immediato e pieno ripristino del Pronto Soccorso, con guardia anestesiologica tutti i giorni e per 24 ore al giorno. Se ciò non avverrà i rappresentati istituzionali del territorio hanno il dovere di difendere i diritti fondamentali dei cittadini che rappresentano anche compiendo azioni legali;

2) la definizione del ruolo dell’Ospedale di Acquapendente, in modo chiaro ed operativo, nel contesto della programmazione sanitaria regionale;

3) l’impegno della ASL di Viterbo per fare in modo che a quanto enunciato corrispondano sempre azioni concrete e verificabili, secondo una tempistica ben definita”.




Acquapendente, il sindaco Ghinassi: “L’amministrazione sta approvando azioni per il recupero della piena funzionalità del PS”

ACQUAPENDENTE ( Viterbo) – Il Sindaco di Acquapendente  Angelo Ghinassi informa la popolazione venerdì mattina in merito agli aggiornamenti sulla questione del Pronto Soccorso e dell’Ospedale ; “ L’Amministrazione Comunale sta approntando varie azioni in merito al recupero della piena funzionalità del Pronto Soccorso e più in generale dell’Ospedale di Acquapendente. C’è un’iniziativa di tipo amministrativo con uno scambio di corrispondenza con la ASL di Viterbo, dalla quale finora non sono venute risposte soddisfacenti. Nello stesso ambito c’è un’iniziativa nei confronti della Regione Lazio, a cui si chiede un tavolo di lavoro che porti a una programmazione che dia maggiori certezze ed anche una comunicazione al Ministro Speranza, a cui si chiede di dare maggiore attenzione alle strutture sanitarie delle “zone disagiate” per non discriminare i territori più marginali. Si è cercata poi la maggiore condivisione possibile, chiedendo ed ottenendo il sostegno di tutti i gruppi consiliari del nostro municipio e di tutti i Comuni del territorio. C’è poi, non meno importante, un’azione di tipo legale sul ripristino della piena funzionalità del Pronto Soccorso, con la stesura, su cui si sta lavorando, di un ricorso al TAR, che sarà depositato nei prossimi giorni. La buona notizia è che tutti i Comuni del territorio e la Comunità Montana Alta Tuscia Laziale aderiranno al ricorso, a dimostrazione e conferma del fatto che quello dell’ospedale non è solo un problema degli aquesiani. Nei prossimi giorni vi terremo informati”.




Acquapendente, il museo del Fiore ha festeggiato la 50esima giornata mondiale della Terra

ACQUAPENDENTE (Viterbo) – Seppur con porte serrate causa restrizioni Covid 19, il Museo Naturalistico del Fiore ha voluto festeggiare a suo modo la 50° giornata mondiale della terra (Earth day) a cinque anni dall’accordo sul clima di Parigi e dalla Lettera enciclica Laudato si. Entrando nella maratona virtuale con il taccuino “Acqua, fango, polvere e sassi” “Siamo nel pieno di una crisi”, sottolinea il Direttore Dottor Gianluca Forti, “in un pianeta malato e sovrasfruttato e offriamo il nostro sguardo e le nostre proposte didattiche e giocose per riavvicinarci alla bellezza della natura, per riconoscere le mille interrelazioni che li circondano, per ragionare ed agire con la propria testa, nella speranza di contribuire a modelli nuovi e sostenibili. Per scaricare la pubblicazione clicca su http://www.museodelfiore.it/?page_id=782” Pennellate d’autore sui contenuto dello stesso, “ Quale può essere, oggi, il valore aggiunto di una didattica in natura e con la natura, che superi l’angustia della frammentazione di tempi e saperi? In un contesto culturale che acquisisce sempre maggiore consapevolezza della complessità e intersettorialità dei processi naturali, si può investire su metodologie didattiche di tipo pratico che abituino bambini e ragazzi a riconoscere le mille interrelazioni che li circondano, oltre che a ragionare ed agire con la propria testa (E. Morin diceva: “meglio una testa ben fatta che una testa ben piena”)? Questo Taccuino sulle Scienze della Terra fa parte di un gruppo di tre (gli altri sono dedicati all’ambito naturalistico – ecologico e a quello storico – antropologico), apparentemente “tematici” ma in realtà strutturati con ricorrenti collegamenti trasversali e interdisciplinari e completati da schede di lavoro fotocopiabili per i ragazzi. Per consentire a tutti (insegnanti e ragazzi) di lavorare efficacemente, abbiamo pensato a tanti diversi tipi di attività (disegno, scrittura creativa, giochi, costruzione di modelli, classificazioni, simulazioni, risoluzioni di problemi ecc.), individuali o di gruppo, per ognuna delle quali suggeriamo, in maniera adattabile, un certo contesto di apprendimento (sul sentiero, nel museo, a scuola, a casa). Ciò contribuirà a modificare la visione settoriale che spesso noi tutti abbiamo dei vari luoghi, a moltiplicare le opportunità didattiche ed educative, ad accrescere il senso di appartenenza”.




Acquapendente, riapre la libreria

ACQUAPENDENTE (Viterbo) – “Finalmente riapre la libreria ad Acquapendente … e c’è da essere contenti per questo segno che ci avvia ad una nuova normalità”. Queste le parole raggianti del Dottor Gianluca Forti, Direttore del Museo Naturalistico del Fiore : “ Un libro aiuta, fa compagnia, arricchisce, forma, ti fa viaggiare..” sottolinea lo stesso, “Ci uniamo all’iniziativa della BIBLIOTECA COMUNALE che da settimane sta mettendo a disposizione di tutti libri gratuitamente in cassette davanti alla biblioteca e all’ingresso del palazzo comunale. Il Museo del fiore con la Libreria Il Girasole vi invitano a portare e prendere libri nelle ceste. Il museo può e li porta … e metterà a vostra disposizione le sue pubblicazioni da oggi … e le metterà a disposizione anche on line per chi non è ad Acquapendente … in attesa di potervi riospitare nel nostro bello e ricco territorio. Per chi volesse invece contribuire alle attività on line del museo … può andare in questi giorni di chiusura presso la Libreria Il Girasole o fare un ordine on line su www.etul.it e acquistarle. A che serve prende, chi può da’”.

 




Il giocatore di calcio aquesiano Nicholas Pagliacci sta combattendo contro il Coronavirus

ACQUAPENDENTE ( Viterbo) – Il giocatore di calcio aquesiano Nicholas Pagliacci sta vincendo la sua personalissima battaglia contro l’avversario più difficile: il Covid 19. In un momento di pausa calcistica forzata ha deciso infatti di andare a combattere in prima linea per contrastare l’emergenza sanitaria in atto in una zona calda d’Italia. Orgogliosissimi di Lui il babbo Angelo (allenatore della Virtus Acquapendente), la madre Tiziana, la sorella ed i parenti più stretti. Che hanno da subito ammirato la volontà di una scelta meravigliosamente altruistica. Gongola il Presidente della Virtus Acquapendente Bruno Bacchi di cui Nicholas è vice capitano: “Per una piccola squadra di Seconda Categoria come la Nostra”, sottolinea, “che al di là della previsioni più rosee della vigilia stà dimostrando di poter lottare fino alla fine per la vittoria Campionato in questi giorni di stop forzato ammira un gesto di grande coraggio e nobiltà d’animo da parte del nostro “Bluk”. Ci uniamo a Lui in un grande abbraccio. E, perché no, facciamo un enorme bocca in lupo affinchè segni il goal più importante della sua carriera: per lui e per tutti Noi. In attesa di riabbracciarlo, buona fortuna”.,




Acquapendente e Coronavirus, le linee guida del comune

ACQUAPENDENTE (Viterbo) – Con Deliberazione di Giunta N°34 il Comune di Acquapendente determina le linee di indirizzo per la gestione dei contratti in essere in questo periodo di emergenza epidemiologica da Covid-19. Ecco il testo ufficiale: “ Vista la delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020, con la quale è stato dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili; Visto il D.L. 23.02.2020 n. 6 e s.m.i. recante misure urgenti in maniera di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19; Considerato: che con il diffondersi del virus COVID-19, il Presidente del Consiglio dei Ministri, con decreti vari – ultimo dei quali il D.P.C.M. del 1° aprile 2020 – ha disposto misure per il contrasto e per il contenimento del diffondersi del virus stesso e misure di informazione e prevenzione sull’intero territorio nazionale; – che tra le varie misure di contrasto al diffondersi dell’epidemia, tra le principali risultano esserci la sospensione dei servizi educativi di ogni età, le attività didattiche di ogni ordine e grado e tutte le attività produttive industriali e commerciali, tranne quelle specificatamente indicate; – che, anche a livello regionale, il Presidente della Regione Toscana ha emanato delle ordinanze atte a contrastare e contenere sul territorio regionale la diffusione del virus COVID-19; Tenuto conto che, la sospensione di tutte le attività sopra indicate e, più genericamente, di quelle non permesse, si sta riverberando inevitabilmente sugli appalti e concessioni in essere, nonché su tutte le altre categorie di contratti che prevedono delle prestazioni nei confronti del Comune e/o dei cittadini/utenti; Richiamato l’art. 107 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 “Codice dei contratti pubblici”: Considerato che: “1. In tutti i casi in cui ricorrano circostanze speciali che impediscono in via temporanea che i lavori procedano utilmente a regola d’arte, e che non siano prevedibili al momento della stipulazione del contratto, il direttore dei lavori può disporre la sospensione dell’esecuzione del contratto, compilando, se possibile con l’intervento dell’esecutore o di un suo legale rappresentante, il verbale di sospensione, con l’indicazione delle ragioni che hanno determinato l’interruzione dei lavori, nonché dello stato di avanzamento dei lavori, delle opere la cui esecuzione rimane interrotta e delle cautele adottate affinché alla ripresa le stesse possano essere continuate ed ultimate senza eccessivi oneri, della consistenza della forza lavoro e dei mezzi d’opera esistenti in cantiere al momento della sospensione. Il verbale è inoltrato al responsabile del procedimento entro cinque giorni dalla data della sua redazione. 2. La sospensione può, altresì, essere disposta dal RUP per ragioni di necessità o di pubblico interesse, tra cui l’interruzione di finanziamenti per esigenze sopravvenute di finanza pubblica, disposta con atto motivato delle amministrazioni competenti. Qualora la sospensione, o le sospensioni, durino per un periodo di tempo superiore ad un quarto della durata complessiva prevista per l’esecuzione dei lavori stessi, o comunque quando superino sei mesi complessivi, l’esecutore può chiedere la risoluzione del contratto senza indennità; se la stazione appaltante si oppone, l’esecutore ha diritto alla rifusione dei maggiori oneri derivanti dal prolungamento della sospensione oltre i termini suddetti. Nessun indennizzo è dovuto all’esecutore negli altri casi. 3. La sospensione è disposta per il tempo strettamente necessario. Cessate le cause della sospensione, il RUP dispone la ripresa dell’esecuzione e indica il nuovo termine contrattuale. 4. Ove successivamente alla consegna dei lavori insorgano, per cause imprevedibili o di forza maggiore, circostanze che impediscano parzialmente il regolare svolgimento dei lavori, l’esecutore è tenuto a proseguire le parti di lavoro eseguibili, mentre si provvede alla sospensione parziale dei lavori non eseguibili, dandone atto in apposito verbale. Le contestazioni dell’esecutore in merito alle sospensioni dei lavori sono iscritte a pena di decadenza nei verbali di sospensione e di ripresa dei lavori, salvo che per le sospensioni inizialmente legittime, per le quali è sufficiente l’iscrizione nel verbale di ripresa dei lavori; qualora l’esecutore non intervenga alla firma dei verbali o si rifiuti di sottoscriverli, deve farne espressa riserva sul registro di contabilità. Quando la sospensione supera il quarto del tempo contrattuale complessivo il responsabile del procedimento dà avviso all’ANAC. In caso di mancata o tardiva comunicazione l’ANAC irroga una sanzione amministrativa alla stazione appaltante di importo compreso tra 50 e 200 euro per giorno di ritardo. 5. L’esecutore che per cause a lui non imputabili non sia in grado di ultimare i lavori nel termine fissato può richiederne la proroga, con congruo anticipo rispetto alla scadenza del termine contrattuale. In ogni caso la sua concessione non pregiudica i diritti spettanti all’esecutore per l’eventuale imputabilità della maggiore durata a fatto della stazione appaltante. Sull’istanza di proroga decide il responsabile del procedimento, sentito il direttore dei lavori, entro trenta giorni dal suo ricevimento. L’esecutore deve ultimare i lavori nel termine stabilito dagli atti contrattuali, decorrente dalla data del verbale di consegna ovvero, in caso di consegna parziale dall’ultimo dei verbali di consegna. L’ultimazione dei lavori, appena avvenuta, è comunicata dall’esecutore per iscritto al direttore dei lavori, il quale procede subito alle necessarie constatazioni in contraddittorio. L’esecutore non ha diritto allo scioglimento del contratto né ad alcuna indennità qualora i lavori, per qualsiasi causa non imputabile alla stazione appaltante, non siano ultimati nel termine contrattuale e qualunque sia il maggior tempo impiegato. 6. Nel caso di sospensioni totali o parziali dei lavori disposte dalla stazione appaltante per cause diverse da quelle di cui ai commi 1, 2 e 4, l’esecutore può chiedere il risarcimento dei danni subiti, quantificato sulla base di quanto previsto dall’articolo 1382 del codice civile e secondo criteri individuati nel decreto di cui all’articolo 111, comma 1. 7. Le disposizioni del presente articolo si applicano, in quanto compatibili, ai contratti relativi a servizi e forniture.”; Viste ed applicate le norme del codice civile in materia di obbligazioni e contratti: – l’art. 1256 c.c. (impossibilità definitiva ed impossibilità temporanea) che prevede che l’obbligazione si estingua quando per una causa non imputabile al debitore, la prestazione diventa impossibile ovvero, se l’impossibilità è solo temporanea, il debitore, finché essa perdura non sia responsabile del ritardo nell’adempimento; tuttavia l’obbligazione si estingue se l’impossibilità perdura fino a quando il debitore non può essere più ritenuto obbligato ad eseguire la prestazione ovvero il creditore non ha più interesse a conseguirla; – l’art. 1458 c.c. (Effetti della risoluzione) secondo il quale la risoluzione del contratto per inadempimento ha effetto retroattivo tra le parti, salvo il caso di contratti ad esecuzione continuata o periodica, riguardo ai quali l’effetto della risoluzione non si estende alle prestazioni già eseguite. La risoluzione, anche se è stata espressamente pattuita, non pregiudica i diritti acquistati dai terzi, salvi gli effetti della trascrizione della domanda di risoluzione;
– l’art. 1463 c.c. (Impossibilità totale) che prevede che la parte liberata per la sopravvenuta impossibilità della prestazione dovuta non possa chiedere la controprestazione e debba restituire quella che abbia già ricevuta, secondo le norme della ripetizione dell’indebito; – l’art. 1464 c.c. (Impossibilità parziale) che prevede che quando la prestazione di una parte è divenuta solo parzialmente impossibile, l’altra parte abbia diritto ad una corrispondente riduzione della prestazione e da essa dovuta e possa recedere dal contratto qualora non abbia un interesse apprezzabile all’adempimento parziale;; – l’art. 1655 c.c., (nozione appalto) che disciplina contratto d’appalto mediante il quale una parte assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, il compimento di un’opera o di un servizio verso un corrispettivo in denaro; Visto gli artt. 107, comma 3, “Funzioni e responsabilità della dirigenza” e art. 109, comma 2, “Conferimento di funzioni dirigenziali”, del Decreto Legislativo n. 267/2000,: Art. 107, comma 3. Sono attribuiti ai dirigenti tutti i compiti di attuazione degli obiettivi e dei programmi definiti con gli atti di indirizzo adottati dai medesimi organi, tra i quali in particolare, secondo le modalità stabilite dallo statuto o dai regolamenti dell’ente: a) la presidenza delle commissioni di gara e di concorso; b) la responsabilità delle procedure d’appalto e di concorso; c) la stipulazione dei contratti; d) gli atti di gestione finanziaria, ivi compresa l’assunzione di impegni di spesa; e) gli atti di amministrazione e gestione del personale; f) i provvedimenti di autorizzazione, concessione o analoghi, il cui rilascio presupponga accertamenti e valutazioni, anche di natura discrezionale, nel rispetto di criteri predeterminati dalla legge, dai regolamenti, da atti generali di indirizzo, ivi comprese le autorizzazioni e le concessioni edilizie; g) tutti i provvedimenti di sospensione dei lavori, abbattimento e riduzione in pristino di competenza comunale, nonché i poteri di vigilanza edilizia e di irrogazione delle sanzioni amministrative previsti dalla vigente legislazione statale e regionale in materia di prevenzione e repressione dell’abusivismo edilizio e paesaggistico-ambientale; h) le attestazioni, certificazioni, comunicazioni, diffide, verbali, autenticazioni, legalizzazioni ed ogni altro atto costituente manifestazione di giudizio e di conoscenza; i) gli atti ad essi attribuiti dallo statuto e dai regolamenti o, in base a questi, delegati dal sindaco. Art. 109, comma 2: 2. Nei comuni privi di personale di qualifica dirigenziale le funzioni di cui all’articolo 107, commi 2 e 3, fatta salva l’applicazione dell’articolo 97, comma 4, lettera d), possono essere attribuite, a seguito di provvedimento motivato del sindaco, ai responsabili degli uffici o dei servizi, indipendentemente dalla loro qualifica funzionale, anche in deroga a ogni diversa disposizione. Visto l’art. 48 del D.L. n. 18 del 17 marzo 2020, rubricato “Prestazioni individuali domiciliari” 1. Durante la sospensione dei servizi educativi e scolastici, di cui all’art 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, disposta con i provvedimenti adottati ai sensi dell’art.3 c. 1 del D.L. del 23 febbraio 2020 n.6, e durante la sospensione delle attivita’ sociosanitarie e socioassistenziali nei centri diurni per anziani e per persone con disabilita’, laddove disposta con ordinanze regionali o altri provvedimenti, considerata l’emergenza di protezione civile e il conseguente stato di necessita’, le pubbliche amministrazioni forniscono, avvalendosi del personale disponibile, gia’ impiegato in tali servizi, dipendente da soggetti privati che operano in convenzione, concessione o appalto, prestazioni in forme individuali domiciliari o a distanza o resi nel rispetto delle direttive sanitarie negli stessi luoghi ove si svolgono normalmente i servizi senza ricreare aggregazione. Tali servizi si possono svolgere secondo priorita’ individuate dall’amministrazione competente, tramite coprogettazioni con gli enti gestori, impiegando i medesimi operatori ed i fondi ordinari destinati a tale finalita’, alle stesse condizioni assicurative sinora previsti, anche in deroga a eventuali clausole contrattuali, convenzionali, concessorie, adottando specifici protocolli che definiscano tutte le misure necessarie per assicurare la massima tutela della salute di operatori ed utenti. 2. Durante la sospensione dei servizi educativi e scolastici e dei servizi sociosanitari e socioassistenziali di cui al comma 1 del presente articolo, le pubbliche amministrazioni sono autorizzate al pagamento dei gestori privati dei suddetti servizi per il periodo della sospensione, sulla base di quanto iscritto nel bilancio preventivo. Le prestazioni convertite in altra forma, previo accordo tra le parti secondo le modalita’ indicate al comma 1 del presente articolo, saranno retribuite ai gestori con quota parte dell’importo dovuto per l’erogazione del servizio secondo le modalita’ attuate precedentemente alla sospensione e subordinatamente alla verifica dell’effettivo svolgimento dei servizi. Sara’ inoltre corrisposta un’ulteriore quota che, sommata alla precedente, dara’ luogo, in favore dei soggetti cui e’ affidato il servizio, ad una corresponsione complessiva di entita’ pari all’importo gia’ previsto, al netto delle eventuali minori entrate connesse alla diversa modalita’ di effettuazione del servizio stesso. La corresponsione della seconda quota, sara’ corrisposta previa verifica dell’effettivo mantenimento, ad esclusiva cura degli affidatari di tali attivita’, delle strutture attualmente interdette, tramite il personale a cio’ preposto, fermo restando che le stesse dovranno risultare immediatamente disponibili e in regola con tutte le disposizioni vigenti, con particolare riferimento a quelle emanate ai fini del contenimento del contagio da Covid-19, all’atto della ripresa della normale attivita’. 3. I pagamenti di cui al comma 2 comportano la cessazione dei trattamenti del fondo di integrazione salariale e di cassa integrazione in deroga laddove riconosciuti per la sospensione dei servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e dei servizi degli educatori nella scuola primaria, o di servizi sociosanitari e socioassistenziali resi in convenzione, nell’ambito dei provvedimenti assunti in attuazione del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6 e con ordinanze regionali o altri provvedimenti che dispongano la sospensione dei centri diurni per anziani e persone con disabilita’. Ritenuto che l’emergenza epidemiologica in atto integri una circostanza speciale (quale causa imprevedibile o di forza maggiore) che impedisce in questa fase che alcuni contratti in essere siano eseguiti totalmente o parte, o che addirittura comporti la richiesta di prestazioni non prevedibili al momento della stipulazione del contratto; Ritenuto, pertanto, per le motivazioni sin qui riportate di esprimere le seguenti linee di indirizzo ai Responsabili di Area, affinché procedano, senza indugio al riesame di tutti i contratti in essere che prevedono delle prestazioni nei confronti del Comune e/o dei cittadini/utenti, in particolare per quelli che hanno subito dei periodi di interruzione e/o sospensione, al fine di valutare le opportune azioni da intraprendere, in particolare: – riparametrare e rideterminare, ove possibile, la prestazione sinallagmatica facente capo al Comune in qualità di committente; – procedere al pagamento dei corrispettivi sin qui maturati e, nel caso di mancata rideterminazione di cui al capoverso precedente, con contestuale riproporzionamento degli importi dovuti, comunicare al contraente la sospensione di fatturazione, per poi procedere con gli atti conseguenti nei confronti dei soggetti affidatari; Dato atto che, trattandosi di mero atto di indirizzo, non si dà luogo all’acquisizione di pareri ai sensi dell’art. 49 del D. Lgs. 18.08.2000, n. 267; Visto il T.U. sull’ordinamento degli enti locali, approvato con D.Lgs. 267/2000; Visto lo Statuto dell’Ente, Con voti unanimi, resi ai sensi di legge; D E L I B E R A

Per le motivazioni espresse in premessa, da intendersi qui interamente riportate quale parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, di: 1) esprimere le seguenti linee di indirizzo ai Responsabili di Area, affinché procedano, senza indugio al riesame di tutti i contratti in essere che prevedono delle prestazioni nei confronti del Comune e/o dei cittadini/utenti, in particolare per quelli che hanno subito dei periodi di interruzione e/o sospensione, al fine di valutare le opportune azioni da intraprendere, in particolare: o riparametrare e rideterminare, ove possibile, la prestazione sinallagmatica facente capo al Comune in qualità di committente; o procedere al pagamento dei corrispettivi sin qui maturati e, nel caso di mancata rideterminazione di cui al capoverso precedente, con contestuale riproporzionamento degli importi dovuti, comunicare al contraente la sospensione di fatturazione, per poi procedere con gli atti conseguenti nei confronti dei soggetti affidatari; 2) Disporre la pubblicazione della presente Deliberazione nella relativa sezione del sito istituzionale dell’Ente, Amministrazione Trasparente, ai sensi del Decreto Legislativo n. 33/2013; 3) Significare che, contemporaneamente alla pubblicazione all’Albo Pretorio, il presente atto verrà comunicato ai Capigruppo consiliari ai sensi dell’art. 125 del D. Lgs. 267/2000; Successivamente, Attesa l’urgenza di provvedere, al fine di espletare tempestivamente i consequenziali provvedimenti; Ai sensi e per gli effetti dell’art. 134, comma 4, del D.Lgs n° 267/2000; di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile.




Acquapendente, pubblicato il secondo modulo per richiedere una seconda erogazione dei buoni spesa

ACQUAPENDENTE (Viterbo) – Il Comune di Acquapendente ha pubblicato il secondo modulo per richiedere una seconda erogazione dei buoni spesa : “È stato pubblicato”, sottolinea il primo cittadino, “ un secondo modulo per richiedere una seconda erogazione di buoni spesa.
Le modalità di invio sono le stesse di prima, o per email o nella cassetta della posta nell’androne del C omune, dove sono disponibili anche i moduli.
Questa è la domanda che devono presentare quelli che sono già risultati beneficiari:http://www.comuneacquapendente.it/…/Modello-di-domanda-2.doc Resta invariata la possibilità di fare domanda, con il precedente modulo, per tutti coloro che ne hanno bisogno e che non l’hanno ancora fatta. Sul sito del Comune sono scaricabili entrambe i moduli.
http://www.comuneacquapendente.it/…/e-il-momento-della-sol…/