Giubileo 2025: l’Agenzia del Demanio illumina la Vela a Tor Vergata

ROMA – Il 24 dicembre l’Agenzia del Demanio accenderà le luci sulla suggestiva “Vela di Calatrava” a Tor Vergata. Un contributo per accogliere il Giubileo di Roma 2025, per restituire alla Città Eterna una luce speciale che non lascia ombre di abbandono. Un’installazione luminosa cambierà colore con l’avanzare della sera, darà risalto all’opera come un simbolo di speranza per la rigenerazione del territorio.
“L’illuminazione artistica della vela vuole simboleggiare il percorso del sole, della luna e delle stelle. Gli astri scandiscono il ritmo del tempo, delle stagioni e delle nostre vite e da sempre guidano il viaggiatore, pellegrino, verso la meta”, dichiara il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme. “Il gioco di luci inizierà con toni caldi, simili a quelli del tramonto, per evolversi verso una luce bianca che richiama quella di una luna crescente. La tonalità si raffredderà progressivamente, diventando più chiara e fresca, fondendosi armoniosamente con il materiale della struttura, passando attraverso sfumature di celeste e blu per evocare l’immagine del cielo stellato fino a diminuire d’intensità e spegnersi. L’installazione è alimentata con energia da fonti rinnovabili”.
La celebre “Vela”, opera dell’architetto spagnolo Santiago Calatrava, famosa per l’audace struttura alta circa 75 metri è anche la più grande opera incompiuta d’Italia per la cui costruzione sono stati necessarie tonnellate di ferro. La Vela si staglia nel cielo di fronte al paesaggio dei colli romani, che ancora oggi offrono una visione pastorale che prolunga la passeggiata archeologica del Parco dell’Appia Antica. Nella sua trasformazione dopo l’intervento di riqualificazione dell’Agenzia del Demanio, assume una funzione iconica per imponenza e luminosità e sarà circondata da un sito permeabile aperto a cittadini, turisti e pellegrini. Tra la Vela e il palasport, grande arena anch’essa completata con gradonate che può ospitare 8mila posti a sedere e fino a 12mila in piedi, si apre un immenso spazio coperto, sostenuto da archi rampanti che richiamano la storia dell’architettura, le volte romane e gli antichi contrafforti con un susseguirsi di spazi, luci e ombre quasi a riprendere lo spirito del barocco espresso dai maestri del ‘600, restituendolo in un “barocco contemporaneo”. Nello sviluppo futuro, lo spazio sottostante la Vela sarà oggetto di un’operazione di riforestazione, dando avvio a uno dei più importanti progetti di rigenerazione urbana sostenibile, che sarà realizzato in partenariato pubblico privato, dove il filo conduttore sarà un verde urbano riconsegnato ai cittadini, con infrastrutture di benessere, laboratori di ricerca e formazione. Queste sono le destinazioni finora concordate sul tavolo tecnico con tutte le istituzioni interessate, a partire dalla Regione Lazio, il Comune di Roma e il Municipio, l’Agenzia del Demanio.
Gli investimenti realizzati dall’Agenzia del Demanio su questo compendio di oltre 49 ettari, acquisito dalla stessa Agenzia con legge di bilancio per l’anno 2021, superano i 70 milioni di euro e sono stati previsti dal dl 13 del 2023. Una straordinaria occasione per creare attrattività e valore culturale, economico e sociale. Un intervento che contribuirà a valorizzare anche l’area circostante grazie a una intensa collaborazione con le istituzioni locali, le amministrazioni del territorio, le università e i centri di ricerca.




Immobili dello Stato: concessioni, l’Agenzia del Demanio mette a bando 11 edifici

ROMA – Case cantoniere, una stazione ferroviaria, un’ex Casa del Popolo, una caserma e un faro della costiera amalfitana tra gli 11 beni che l’Agenzia del Demanio propone in concessione a privati tramite bandi pubblicati oggi sul sito www.agenziademanio.it

Si tratta della seconda tranche del 2024 dei bandi di concessione di immobili di proprietà dello Stato che l’Agenzia pubblica due volte l’anno, a luglio e a novembre, nell’ambito delle attività legate ai Progetti a Rete. Sono iniziative di rigenerazione di edifici del patrimonio dello Stato grazie alle quali l’Agenzia del Demanio affida beni ai privati affinché li valorizzino dal punto di vista economico, sociale e culturale, coniugando i temi del turismo, della cultura, dell’ambiente e della mobilità dolce, stimolando lo sviluppo dei territori.

Questi progetti si inseriscono in una più ampia strategia di gestione degli edifici pubblici, integrata con il territorio, che l’Agenzia ha avviato per promuovere interventi di rigenerazione urbana, riqualificare e valorizzare il patrimonio immobiliare dello Stato e, in questa nuova visione, i privati e gli enti svolgono un ruolo essenziale.

La concessione di valorizzazione permette all’Agenzia di affidare gli edifici dello Stato, fino a un massimo di 50 anni, a investitori italiani ed esteri in grado di farsi carico del loro recupero, riuso e buona gestione, sottraendoli al degrado e assicurandone la fruizione pubblica. Gli immobili proposti nei bandi sono distribuiti su tutto il territorio nazionale e rappresentano varie tipologie di edifici pubblici di valore storico e identitario.

Di seguito l’elenco dei beni a bando:

Ex caserma De Amicis a Sulmona (AQ) in Abruzzo (rete Dimore)
Ex casa cantoniera a Irsina (MT) in Basilicata (rete Cammini e Percorsi)
Ex casello ferroviario a Montescaglioso (MT) in Basilicata (rete Cammini e Percorsi)
Faro di Capo d’Orso a Maiori (SA) in Campania (rete Fari, Torri ed Edifici Costieri)
Ex stazione Vico Pitocco a Vico nel Lazio (FR) nel Lazio (rete Cammini e Percorsi)
Parte dell’ex Casa del fascio a Lentini (SR) in Sicilia (rete Cammini e Percorsi)
Fabbricato in Piazza Purgatorio a Sciacca (AG) in Sicilia (rete Cammini e Percorsi)
Ex casa del Popolo a Mazzarino (CL) in Sicilia (rete Cammini e Percorsi)
Magazzini sotto l’ex chiesa del Collegio a Siracusa in Sicilia (rete Cammini e Percorsi)
Ex casa cantoniera di Rigali a Gualdo Tadino (PG) in Umbria (rete Cammini e Percorsi)
Ex casa cantoniera di Mengara a Gubbio (PG) in Umbria (rete Cammini e Percorsi)
I bandi sono pubblicati nella sezione Gare e Aste del sito www.agenziademanio.it e la scadenza per presentare l’offerta è alle ore 12.00 del 14 maggio 2025. Oltre ai bandi è possibile visionare tutta la documentazione a supporto: la Guida al bando, la Guida al PEF, il Dossier Progetti a Rete e le schede di presentazione dei beni.

Nel corso degli anni, sono stati selezionati progetti innovativi in grado di ripensare l’uso del patrimonio pubblico non utilizzato, assicurandone la tutela e la funzione pubblica attraverso nuove attività, tra cui ospitalità, eventi culturali, ricreativi, sportivi, iniziative sociali, di presidio, scoperta del territorio, legate alla promozione dell’arte, della cultura e dei prodotti locali. Da quando ha preso il via l’iniziativa dei Progetti a Rete, l’Agenzia ha affidato in concessione oltre 50 immobili, molti dei quali sono già strutture riqualificate e aperte al pubblico.

Tutte le info sono disponibili sul sito web dell’Agenzia alla pagina dedicata

https://www.agenziademanio.it/it/in-evidenza/valorepaeseitaliabandi/




Isole Pontine: intesa per riqualificare il faro di Capo Negro sull’isola di Zannone

LATINA- Agenzia del Demanio, Ente Parco Nazionale del Circeo, Carabinieri del Reparto di Biodiversità di Fogliano e Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche hanno firmato un protocollo per la gestione e la riqualificazione del Faro sull’isola pontina.

È stato sottoscritto il protocollo d’intesa per la gestione e la riqualificazione del Faro di Capo Negro sull’isola di Zannone (LT), attualmente utilizzato in parte dalla Marina Militare e in parte dai Carabinieri Forestali. L’intesa tra l’Agenzia del Demanio, l’Ente Parco Nazionale del Circeo, i Carabinieri del Reparto di Biodiversità di Fogliano (LT) e il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna, prevede il recupero del Faro con il consolidamento della struttura di accesso, l’efficientamento energetico, la messa in sicurezza e il restauro degli spazi interni. L’accordo definisce, inoltre, i rapporti di collaborazione tra i diversi Enti per la realizzazione degli interventi di ristrutturazione. Il Provveditorato Interregionale per le OO.PP. assumerà la funzione di stazione appaltante e curerà l’intera gestione delle opere, dalla progettazione, all’affidamento ed esecuzione dei lavori, fino al collaudo.

Al termine dei lavori, l’Ente Parco Nazionale del Circeo, che finanzia gli interventi in base alla convenzione con il Comando Carabinieri per la tutela della Biodiversità e Parchi, potrà utilizzare gli spazi consegnati in uso governativo ai Carabinieri per le proprie attività di ricerca, studio e divulgazione.

“Con questo progetto, come Ente Parco abbiamo avviato il recupero di un pezzo straordinario del patrimonio storico e paesaggistico della nostra splendida terra – afferma il Commissario Straordinario del Parco Nazionale del Circeo, Emanuela Zappone – Una iniziativa che ho inteso avviare fin dall’inizio del mio insediamento insieme al Direttore Stefano Donati, perché riteniamo abbia un grande significato e valore, trovando sin da subito la piena collaborazione e disponibilità interistituzionale. Ringrazio tutte le istituzioni e gli enti coinvolti in questo percorso volto a dare seguito a uno dei diversi progetti finanziati ma mai avviati da parte dell’Ente Parco e che meritano di essere realizzati a beneficio dell’intera collettività e del patrimonio naturalistico della nostra terra”.

“Il Provveditorato alle OO.PP. Lazio, Abruzzo, Sardegna conferma la propria vocazione ad operare anche in contesti difficili ma rilevanti, come il Faro di Zannone” – dichiara Carlo Guglielmi, Responsabile dell’ Ufficio 3 – Tecnico I per la Regione Lazio, del Provveditorato interregionale per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna.

“L’impegno dell’Agenzia del Demanio è riqualificare il patrimonio pubblico in chiave sostenibile, al fine di creare valore economico, sociale, ambientale e culturale per il territorio, a beneficio dei cittadini e delle comunità locali – sottolinea il Direttore Regionale Lazio dell’Agenzia del Demanio, Maria Antonietta Brizzo – Grazie al lavoro sinergico portato avanti da tutti gli attori coinvolti riusciremo a recuperare un bene emblematico della costa delle isole pontine, riportandolo al suo antico splendore”.

Il progetto, inserito nel Programma di interventi di efficientamento energetico, mobilità sostenibile, mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici degli Enti Parchi Nazionali 2020 finanziato dal Ministero dell’Ambiente rappresenta per il Reparto Carabinieri Biodiversità di Fogliano “un’opportunità per la gestione e la riqualificazione del Faro di Capo Negro. La struttura infatti consentirà di riprendere, grazie anche alla presenza del personale Carabinieri Forestale, le attività di sorveglianza, controllo, monitoraggio e ricerca su fauna e flora già intraprese in passato. Pertanto, si condivide pienamente l’operato di tutte le istituzioni e gli enti coinvolti che si sono resi disponibili ad attuare l’iter necessario per il raggiungimento di tale obiettivo”.

Il Faro di Capo Negro si trova nella parte settentrionale dell’isola di Zannone, nell’arcipelago ponziano, all’interno del Parco Nazionale del Circeo ed è inserito nella normativa comunitaria di tutela naturalistica.

 

 

AGENZIA DEL DEMANIO




Mobilità sicura e sostenibile: accordo Agenzia del Demanio e ACI per destinare immobili e aree in disuso alla formazione, la ricerca, la sperimentazione

ROMA – Utilizzare aree e immobili in disuso per creare centri di ricerca, sperimentazione e formazione nell’ambito della sicurezza stradale e della mobilità sostenibile, rigenerando i territori. Con l’accordo sottoscritto oggi dal Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme e dal Presidente dell’Automobile Club d’Italia (ACI) Angelo Sticchi Damiani, il patrimonio dello Stato potrà essere riqualificato per creare nuovi servizi e strutture per diffondere la cultura della sicurezza stradale attraverso la creazione di centri per l’educazione alla guida sicura, per la sperimentazione di prototipi per la mobilità intelligente, sostenibile e inclusiva, per fornire nuovi servizi ai cittadini, creando valore e sviluppo nei territori.
Secondo i termini dell’accordo, i due enti pubblici si impegnano a individuare sul territorio nazionale immobili e aree statali che per posizione, dimensioni e caratteristiche rispondano alle necessità logistiche dell’ACI e a valutare gli strumenti di legge più opportuni (vendita, locazione o concessione) per realizzare strutture adatte a diffondere la cultura della sicurezza stradale. Sulle aree individuate potranno sorgere infrastrutture e uffici per servizi ai cittadini nell’ambito dell’educazione stradale e della mobilità sostenibile, anche in collaborazione con altre organizzazioni (università, scuole, associazioni di settore e della società civile, ecc.), e centri di formazione e ricerca per la produzione di prototipi e sperimentazione dell’intelligenza artificiale per la realizzazione di veicoli a guida autonoma e lo sviluppo di soluzioni di mobilità per le persone con disabilità. Un’iniziativa in grado di generare un impatto positivo per accrescere il valore economico dei beni e delle aree e del territorio su cui insistono, in sintonia con il contesto urbanistico e l’identità culturale, creando indotto occupazionale e sociale, nel rispetto dei principi di sostenibilità, della tutela dell’ambiente, del minor consumo di suolo, dell’efficienza energetica.
“Creare valore economico, sociale, ambientale e culturale con gli immobili dello Stato è la nostra missione. L’Accordo di collaborazione tra due enti pubblici è la prova che si possono trovare soluzioni e connessioni di reciproco interesse, in questo caso per destinare i beni dello Stato a favore dell’educazione, dell’innovazione, della ricerca, dello sviluppo e rigenerazione dei territori”, ha sottolineato il Direttore dell’Agenzia del Demanio Alessandra dal Verme. “E’ l’occasione per utilizzare i beni pubblici come strumento per creare nuove funzioni e servizi di pubblica utilità, per attrarre competenze e generare opportunità occupazionali”.
Per il Presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, “L’accordo di oggi testimonia l’impegno di ACI rivolto alla ricerca di sempre nuove strade e collaborazioni con lo scopo di favorire con ogni mezzo una maggiore diffusione della cultura della sicurezza stradale nel nostro Paese. Attraverso questa intesa, siglata con l’Agenzia del Demanio, potremo collaborare a individuare e ottimizzare degli immobili da riqualificare e che possano essere destinati alla realizzazione di ulteriori attività nel campo della sicurezza e dell’innovazione tecnologica, oltre a favorire anche un possibile accrescimento del valore degli immobili stessi. Si tratta, quindi, di un progetto che affianca quelli storicamente portati avanti da ACI che da sempre si occupa di questi temi, mettendo a disposizione le proprie conoscenze e un patrimonio di presenza e capillare diffusione sul territorio. Siamo felici di collaborare con l’Agenzia del Demanio per dare al nostro Paese un’ulteriore possibilità di crescita e di sviluppo in un settore strategico per l’Italia.”
L’Accordo, che ha una durata di tre anni ed è prorogabile per completare le attività avviate, prevede l’istituzione di un Tavolo Tecnico di Attuazione con il compito, tra l’altro, di fornire supporto di natura tecnico-giuridica, svolgere funzioni di raccordo tra gli uffici centrali e periferici dei due enti, monitorare l’attuazione e il raggiungimento degli obiettivi, definire le iniziative per la valorizzazione dei beni individuati anche sotto forma di partenariato pubblico–privato.




Rigenerazione urbana: l’agenzia del demanio presenta i beni candidati al concorso internazionale “Reinventing cities”

ROMA – Valorizzare gli immobili pubblici attraverso progetti di rigenerazione urbana e ambientale, in linea con i principi di sostenibilità, resilienza e inclusività. Sono i temi al centro dell’evento “Reinventing Cities: l’Agenzia del Demanio e la rigenerazione sostenibile del patrimonio immobiliare pubblico”, che si terrà il 27 febbraio alle 10:00 presso l’Acquario Romano, in piazza Manfredo Fanti.

L’Agenzia del Demanio è il primo ente pubblico, diverso da un Comune, a partecipare al concorso globale di architettura e design urbano Reinventing Cities, un progetto di C40, la rete mondiale di circa cento sindaci impegnati sul contrasto alla crisi climatica, che affronta la necessità di un nuovo modello di progettazione delle città, individuando soluzioni innovative e sostenibili anche in risposta all’emergenza energetica e sociale.

L’evento, al quale interverranno i sindaci e assessori delle città coinvolte nel progetto, personalità del mondo accademico, i vertici dell’Agenzia del Demanio e di C40, sarà occasione per presentare ufficialmente i complessi immobiliari candidati dall’Agenzia:

Milano – Ex Scuola Via Zama
Venezia – Forte Sant’Andrea
Venezia – Compendio Casa Madonna di Nicopeja
Bologna – Ex Caserma Perotti
Roma – Ex Casa del Fascio
Palermo – Ex Chimica Arenella

Si tratta di immobili sottoutilizzati per i quali le pubbliche amministrazioni non hanno manifestato interesse per usi istituzionali ma che si prestano a essere valorizzati attraverso progetti di rigenerazione e trasformazione urbana a zero emissioni, anche in partenariato pubblico-privato.

Nei prossimi mesi saranno organizzati cinque eventi locali nel corso dei quali saranno illustrate le specificità dei beni, i requisiti dei bandi e i criteri per la loro riqualificazione a una platea di operatori, investitori, stakeholder, cittadinanza attiva e stampa

I giornalisti interessati a partecipare all’evento, in presenza o in streaming, devono accreditarsi scrivendo alla email dg.relazionimedia@agenziademanio.it entro le ore 14.00 del 26 febbraio indicando nome, cognome, testata e numero di tessera professionale. A coloro che parteciperanno da remoto sarà fornito il link per seguire la conferenza.




L’Agenzia del demanio promuove la riqualificazione del complesso ex C.R.I. di Fara in Sabina

ROMA- Se ne parla da anni e recentemente la vicenda è finita di nuovo agli onori delle cronache: è la storia dell’abbandono dell’Ex Preventorio Maraini e dell’Ex Preventorio Iolanda di Savoia che dagli anni 20 fino a fine secolo sono stati al servizio della Croce Rossa. In realtà le due spettacolari costruzioni non sono sole e fanno parte di un grande complesso immobiliare di circa diciotto ettari nei pressi del centro storico di Fara in Sabina, in provincia di Rieti: questo il bene al centro della proposta di valorizzazione dell’Agenzia del Demanio.

Un progetto in fase avanzata di studio e che sarà presentato all’International Hotel Investment Forum di Berlino (IHIF), fiera internazionale dedicata all’industria dell’ospitalità, in programma dal 3 al 5 maggio nella capitale tedesca. Due gli appuntamenti del 4 maggio: i partner di ITA-ICE, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, presenteranno la proposta durante un evento/seminario organizzato da AICA, l’Associazione Italiana Confindustria Alberghi, nella cornice dello spazio Italia Hospitality, e, nel pomeriggio dello stesso giorno, agli investitori presso l’ambasciata Italiana a Berlino.

IL PROGETTO NEL DETTAGLIO

L’Ex Preventorio Maraini e l’Ex Preventorio Iolanda di Savoia e tutta la zona diventeranno il centro di un hub che risponda alle necessità del territorio e che possa ospitare attività collaterali e di tipo commerciale, in modo tale da rendere sostenibile il gigantesco progetto. Talmente “gigantesco” da essere stato diviso in tre blocchi distinti che riguardano l’ex Preventorio Maraini e l’ex Preventorio Iolanda di Savoia, gli edifici principali che occupano la maggior parte della superficie dell’intero complesso, e gli ulteriori fabbricati e spazi esterni.

L’ex Preventorio Maraini, grazie alla sua posizione dominante sul paesaggio naturale circostante e dei suoi spazi di pregio, ha una chiara vocazione turistica. L’idea è quindi quella di realizzare una struttura alberghiera di alto livello, al momento assente nel territorio comunale. I punti di forza sono il grande giardino legato al fabbricato principale, perfetto per ospitare eventi e l’area verde che potrebbe portare alla realizzazione di campi sportivi. Ma anche l’uliveto che potrebbe essere a disposizione degli ospiti della struttura e – allo stesso tempo – sfruttato per la produzione di olio, attività simbolo del territorio. Il tutto recuperando anche percorsi storici e di pellegrinaggio esistenti in queste zone.

L’ex Preventorio Iolanda di Savoia, invece, è in posizione più isolata ma allo stesso tempo facilmente raggiungibile: perfetto per una Residenza Sanitaria per Anziani o per altri usi legati all’attività espositiva. La zona dove sorge questo edificio risponde fra l’altro perfettamente ai criteri delle cosiddette “stazioni climatiche”, cioè località turistiche molto ambite per chi cerca benessere psico-fisico. E la configurazione degli interni rende facile realizzare differenti tipologie di camere, in grado di rispondere a qualsiasi esigenza di privacy e condivisione dei futuri residenti, che potranno accogliere eventuali ospiti e visitatori nei differenti spazi comuni esterni e interni.

Il territorio circostante, invece, si presta perfettamente a ospitare un mix funzionale di servizi pubblici e privati. La viabilità già esistente permette poi con poca spesa la realizzazione di una strada pubblica, già collegata con la rete esistente. Da qui la possibilità di realizzare un’estensione delle attività socio-culturali già concentrate in questa parte della città. Un mix funzionale, di natura pubblica e privata, di notevole interesse che porterebbe alla realizzazione di un polo culturale, con all’interno dell’ex casa del medico spazi per laboratori e ricerca, localizzato nell’area destinata a verde pubblico; un parco per la realizzazione di un roseto comunale come luogo di tutela e valorizzazione dell’assetto naturalistico del territorio e al contempo ritrovo per il tempo libero; un polo didattico e unitamente commerciale, per enfatizzare la vocazione agraria e turistica del Comune, con ristorante e negozio per i prodotti tipici.

Insomma tre elementi unici, che si completano a vicenda, per un progetto di rara bellezza di rigenerazione urbana e sociale che Agenzia del Demanio e Comune di Fara in Sabina presentano agli investitori, attraverso il recupero del patrimonio esistente e la salvaguardia ambientale.




Ricostruzione post sisma: firmata convenzione con l’Agenzia del Demanio per 39 interventi sulle caserme

La convenzione sottoscritta oggi tra il Commissario Straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016, Giovanni Legnini e il Direttore della Struttura per la Progettazione di beni ed edifici pubblici dell’Agenzia del Demanio, Filippo Salucci, affida alla Struttura dell’Agenzia la progettazione e il monitoraggio di 39 interventi su caserme e strutture demaniali da ricostruire in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, indicati dall’Ordinanza speciale in deroga n.27 firmata lo scorso 14 ottobre dal Commissario Legnini.

Gli edifici coinvolti si trovano in vari Comuni e sono soprattutto caserme danneggiate dal sisma che in alcuni casi oltre al ruolo strategico, hanno anche un particolare valore architettonico-artistico. La Struttura per la Progettazione dell’Agenzia Demanio si occuperà delle fasi preliminari, di project management, di supporto tecnico e monitoraggio con l’obiettivo di rendere il processo più snello e coordinato possibile, garantendo allo stesso tempo i più alti standard di sicurezza sismica ed efficienza energetica. A coordinare gli interventi dell’ordinanza resta comunque il Tavolo permanente istituito e presieduto dal Commissario Legnini.

 




L’ Agenzia del Demanio ad Anci 2021 con transizione digitale e rigenerazione sostenibile

L’Agenzia del Demanio partecipa alla XXXVIII Assemblea Annuale dell’Anci intitolata “Rinasce l’Italia, i Comuni al centro della nuova stagione” e che quest’anno si tiene a Parma dal 9 all’11 novembre. Il programma della Fiera prevede, come sempre, gli interventi delle massime autorità istituzionali e numerosi momenti di discussione e confronto in cui sindaci, amministratori, rappresentanti politici si ritrovano per confrontarsi e condividere esperienze, idee e progetti. Al centro del dibattito di quest’anno le principali questioni che coinvolgono i Comuni italiani, a partire dalle tematiche strategiche che riguardano la gestione delle conseguenze della pandemia e il sostegno alla ripresa economica, l’amministrazione dei fondi del PNRR come potente motore di sviluppo del Paese, il ruolo dei Comuni nel futuro dell’Italia.

Quest’anno la fiera, circa sedicimila metri quadrati di superficie, ospita oltre 100 stand e l’Agenzia del Demanio dedica il suo spazio espositivo alle tematiche più attuali che orientano la programmazione e la pratica di rigenerazione e rifunzionalizzazione degli immobili pubblici: la transizione digitale ed ecologica. La fiera è infatti occasione per presentare il percorso di innovazione intrapreso negli ultimi anni dall’Agenzia verso la costruzione del Patrimonio Digitale con l’adozione e l’applicazione del metodo BIM e di strumenti innovativi messi in campo, come “UpDate” una piattaforma digitale per gestire, amministrare e manutenere gli immobili che basa il suo funzionamento sulla raccolta “intelligente” dei dati, sulla loro condivisione e interoperabilità. Altro focus è sulle iniziative di riqualificazione e riuso promosse dall’Agenzia del Demanio, in sinergia con le Istituzioni e gli Enti territoriali, per massimizzare il valore dei beni, puntando ad una gestione sostenibile ed efficiente, ma anche al recupero di aree verdi e di spazi urbani non utilizzati con funzioni oggi necessarie e apprezzate dalle comunità, evitando ulteriore consumo di suolo. La rigenerazione del patrimonio pubblico quindi come dimensione in cui prendersi cura del futuro e alimentare il rinnovamento degli spazi pubblici, grazie anche alle tecnologie disponibili, in cui possano stabilizzarsi modelli di vita e di lavoro più sicuri ed evoluti, capaci di coniugare l’efficienza e la competitività con il rispetto e la salubrità dell’ambiente e delle comunità, e più in generale con il benessere sociale.




MiBACT, Agenzia del Demanio, ENIT e Difesa Servizi S.p.A presentano “Valore Paese Italia”

ROMA – Il Sottosegretario al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Lorenza Bonaccorsi, insieme al Direttore dell’Agenzia del Demanio, Antonio Agostini, al Presidente di Enit – Agenzia Nazionale del Turismo, Giorgio Palmucci, e all’Amministratore Delegato di Difesa Servizi Spa, Fausto Recchia, hanno presentato oggi Valore Paese Italia, il progetto nazionale di promozione del turismo sostenibile connesso alla valorizzazione del patrimonio pubblico di immobili di interesse storico-artistico e paesaggistico, che si propone di contribuire allo sviluppo economico e sociale dei territori italiani, grazie al partenariato pubblico-privato.

Valore Paese Italia è stato annunciato nella Sala Spadolini del Mibact alla presenza anche di altri partner istituzionali che dal principio hanno supportato l’iniziativa: Ministero dell’Ambiente, Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, Fondazione FS, Invitalia, Ifel, Istituto per il Credito sportivo, Anas e Anci. E’ un progetto trasversale e integrato che, anche alla luce della crisi economia generata dall’emergenza sanitaria degli ultimi mesi, mira a potenziare l’offerta turistico-culturale e a valorizzare i luoghi in senso diffuso tramite l’ideazione e la realizzazione di circuiti nazionali di eccellenza a sostegno del Sistema Italia.

Si tratta di progetti turistico-culturali legati alla mobilità lenta e sostenibile, al turismo ferroviario, alla rete delle case cantoniere, alla rete dei borghi, al filone tematico degli osservatori astronomici e metereologici, delle riserve e dei siti naturali e paesaggi culturali UNESCO, lungo i quali valorizzare i patrimoni immobiliari pubblici. A tal fine, per l’attuazione delle iniziative, verranno individuate differenti modalità d’affidamento e di valorizzazione dei beni, anche in funzione dei differenti strumenti a disposizione degli Enti che partecipano con immobili di proprietà.

Alcune iniziative sono avviate da tempo come per esempio i Progetti a Rete, iniziative complesse, a carattere nazionale, di recupero e riuso del patrimonio pubblico, articolate attorno ad un tema specifico caratterizzante il network. Tra questi di grande successo è il progetto Fari Torri ed Edifici costieri dell’Agenzia del Demanio e di Difesa Servizi, che punta al recupero e riuso di beni pubblici situati lungo la costa a fini turistico-culturali. Ci sono poi il progetto Dimore, per la valorizzazione di edifici di grande valore storico-artistico e di siti di pregio ambientale e paesistico e, dal 2017, si è aggiunta l’iniziativa Cammini e Percorsi dedicata alla riqualificazione dei beni pubblici situati lungo cammini storicoreligiosi e percorsi ciclopedonali attraverso l’insediamento di nuove attività a supporto al viaggiatore lento.

Si tratta di iniziative ideate e già avviate dall’Agenzia del Demanio che, come promotore e coordinatore dei progetti legati al brand Valore Paese Italia, ha annunciato di aver individuato nuovi cluster di immobili che nelle prossime settimane metterà a disposizione del mercato attraverso gli strumenti del Project Financing, della Concessione di valorizzazione e della concessione dedicata agli under 40, le start up e il terzo settore.

L’Agenzia in questo momento di crisi del Paese consolida così sempre di più il suo ruolo di operatore di sviluppo economico, ponendosi come collettore di una programmazione coordinata di iniziative esemplari che rafforzino la collaborazione pubblico-privato e soprattutto la sinergia con gli altri partner istituzionali. L’Agenzia Nazionale del Turismo, grazie a questo nuovo progetto, mira a ridefinire la geografia dell’ospitalità ed istituzionalizzare forme diverse di accoglienza, per intercettare operatori e investitori specializzati e interessati ad una ricettività alternativa.

Attraverso la valorizzazione di beni del patrimonio pubblico sarà possibile implementare un turismo diffuso e facilitare l’accesso a destinazioni meno conosciute dove manca una ricettività anche di piccole dimensioni: favorendo forme di partenariato pubblico/privato sarà possibile infatti incrementare l’interesse degli utenti verso nuove modalità di esperienza culturale e turistica e di valore economico. All’interno di questo contesto, Difesa Servizi Spa – società in house del Ministero della Difesa- continuerà, nella fase iniziale del Progetto Valore Paese Italia, il percorso di valorizzazione della “rete” fari in uso alla Marina Militare, iniziato già nel 2015, secondo un modello di lighthouse accommodation, rispettoso del paesaggio e dell’ambiente.

La Difesa, pur garantendo l’operatività della struttura di sicurezza della navigazione (il segnalamento del faro), intende concedere alla collettività la possibilità di poter fruire di spazi e luoghi dalla bellezza e panoramicità esclusive. I fari sono predisposti per accogliere attività turistiche, ricettive, insieme ad iniziative ed eventi di tipo culturale, sociale, sportivo e per la scoperta del territorio. Nel contempo la Società ha già poste in essere le attività propedeutiche per verificare, con le varie articolazioni del Ministero della Difesa, la disponibilità di ulteriori beni, al fine di sviluppare nuove “reti”.

Come quella di centri sportivi, molti dei quali sono allocati all’interno delle città, alcuni in prossimità dei centri storici, con l’idea di realizzare un contesto in cui, oltre allo sport, si possa coniugare la cultura e la cura dell’ambiente, o quella Museale, per consentire in modo diffuso la fruizione di tutto il patrimonio storico culturale, che la Difesa custodisce. L’utilizzo di un unico brand, Valore Paese Italia, permetterà quindi di riunire diverse reti tematiche associate e di attivare un sistema di azioni strutturate e coordinate, una piattaforma comune anche per informare su incentivi alle imprese e forme di supporto economico-finanziario e fiscale, a livello nazionale e in linea con la Programmazione Europea.




Fino al 30 settembre l’Agenzia del Demanio ricerca 50 professionisti della PA per la Struttura Nazionale

C’è tempo ancora fino alla fine del mese di settembre per inviare la propria candidatura all’Agenzia del Demanio che ha avviato la procedura per la ricerca di personale altamente qualificato, già di ruolo delle Amministrazioni pubbliche, da assegnare in via temporanea alla nuova Struttura Nazionale per la progettazione di beni ed edifici pubblici.

Sono 50 i profili professionali tecnici e amministrativi di grande esperienza che l’Agenzia intende reclutare dal mondo della PA per rendere immediatamente operativa la Struttura che si occuperà di fornire, su richiesta delle Amministrazioni centrali e territoriali, servizi di progettazione al fine di favorire lo sviluppo e l’efficienza degli investimenti pubblici.

Per i profili tecnici si ricercano laureati in ingegneria, architettura, geologia o archeologia che abbiano maturato 10 o più anni di esperienza nello sviluppo, gestione, coordinamento e direzione di progettazioni complesse, nonché significative esperienze nell’interlocuzione con i principali soggetti e organi istituzionali di riferimento.

Per le posizioni amministrative è invece richiesta la laurea in Economia o Giurisprudenza con 10 o più anni di esperienza maturata nello sviluppo, gestione, coordinamento, direzione di attività e progetti di particolare complessità o rilevanza.

Le candidature devono essere presentate entro le ore 23:59 del 30 settembre 2020.

Tutti i dettagli dell’avviso sono consultabili su www.agenziademanio.it nella sezione Lavora con noi. (vig)