A Castel d’Asso una “particolare” Domenica delle Palme (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO-
CASTEL D’ASSO- Con La Domenica delle Palme, si ricorda l’entrata trionfante di Gesù a Gerusalemme, inizia la Settimana Santa, durante la quale si ripercorrono con varie rievocazioni, gli ultimi giorni della vita terrena di Cristo.
L’episodio rimanda alla celebrazione della festività ebraica di Sukkot o “Festa delle Capanne” dove i fedeli salivano al tempio portando in mano un mazzetto di rami d’albero: la palma, il mirto e il salice; attualmente sostituito con un ramoscello d’olivo.
A Castel d’Asso, nella chiesetta intitolata a S. Maria Mater Amabilis, Don Gianni dopo aver benedetto i ramoscelli d’ olivo nel prato antistante l’ingresso, alla presenza di un nutrito gruppo di fedeli, con una breve simbolica processione, sono entrati in chiesa per la Santa Messa.
Con meraviglia dei presenti, si è unito al corteo una famiglia di pellegrini, con una bimba di tre anni e un bimbo di uno, dal sorriso coinvolgente, provenienti dalla Germania, percorrendo la Via Francigena, erano diretti a Roma per la Santa Pasqua.
Avevano trascorso la notte presso l’Ospitale del Pellegrino, via San Pellegrino, n.49, nel cuore del quartiere medievale, dove dal mese di marzo a fine settembre, la Parrocchia di Santa Maria Nuova offre ospitalità.
La liturgia della domenica è stata arricchita dalla lettura del “Passio” (la descrizione degli avvenimenti a Gerusalemme nella Settimana Santa) e don Gianni, sempre attento a cogliere il significato profondo dei momenti liturgici, ha sottolineato con la lettura della poesia “The donkey, l’Asino” di Gilbert K.Chesterton il ruolo dell’umile animale che entra trionfante a Gerusalemme portando in groppa Cristo, come metafora del più vilipeso degli esseri umani, possa trovare il riscatto e la sua gloria, nel servire in silenzio il Signore.
Anche i grandi artisti, hanno rappresentato questo passaggio con un dipinto: Giotto, nel ciclo di affreschi dedicato alle “Storie di Gesù e di Maria”, nella Cappella degli Scrovegni a Padova, ha raffigurato l’asinello crociato amiatino, mentre porta in groppa Gesù che entra a Gerusalemme.
Al termine e dopo aver condiviso un momento conviviale, la famiglia dei pellegrini ha posato per la foto ricordo accanto al cippo dei 100 km e apposto il timbro ufficiale sulle loro credenziali, ha salutato affettuosamente e ricomposto zaini ed il carrellino per il trasporto dei figlioli, sotto una leggera pioggia, sono partiti alla volta della città Santa.