Comune di Viterbo e commercianti del centro storico, insieme per il rilancio del cuore della città

VITERBO- Si è svolto nel pomeriggio di ieri 16 aprile, a Palazzo dei Priori, un incontro tra l’amministrazione comunale, rappresentata dalla sindaca Chiara Frontini, dagli assessori al bilancio e ai LLPP Elena Angiani e Stefano Floris, dal consigliere delegato alle attività produttive Marco Nunzi, e una delegazione di circa 40 commercianti del centro storico di Viterbo, rappresentativi delle principali vie e piazze cittadine. L’obiettivo della riunione è stato quello di affrontare, in maniera concreta e condivisa, le problematiche legate al commercio nel centro storico e di porre le basi per un percorso di rilancio duraturo e partecipato.

Al termine di un confronto franco e costruttivo, nel corso del quale i commercianti hanno rappresentato le criticità permanenti e l’amministrazione ha illustrato le iniziative già messe in campo, è stato deciso di individuare dei rappresentanti dei commercianti delle varie zone del centro, che si riuniranno periodicamente per monitorare le criticità, proporre soluzioni e coordinare le iniziative.

Tra le misure concrete discusse e condivise:
• La questione parcheggi: l’amministrazione ha ribadito l’impegno a introdurre un’ora gratuita di parcheggio per chi effettua acquisti nel centro storico, già prevista nel programma di governo, e finanziare la misura nel più breve tempo possibile; si impegnata a valutare la possibilità di estendere l’iniziativa a due ore o la gratuità a prescindere dall’acquisto.
• Un rafforzamento della comunicazione degli eventi cittadini, che sarà resa più efficace e soprattutto più tempestiva, permettendo così ai commercianti di organizzarsi per tempo e partecipare attivamente alle iniziative.
• L’avvio di una campagna promozionale dedicata al centro storico, con l’obiettivo di valorizzarne l’identità, le attività e l’unicità dell’esperienza di acquisto in un contesto ricco di storia e cultura.
• L’integrazione del punto di arrivo dei bus turistici, includendo anche piazza del Teatro, così da favorire un accesso più diretto e immediato al cuore commerciale della città, a beneficio di visitatori e attività commerciali.

Un ulteriore potenziamento delle politiche di sicurezza integrata e del piano di decoro urbano.
Tra i progetti di medio lungo termine, oltre quelli proposti e già cantierati dall’amministrazione, è emersa da parte dei partecipanti la proposta di realizzare un museo diffuso delle Macchine di Santa Rosa nel centro storico. L’amministrazione sarà ben lieta di valutare la fattibilità della proposta.

All’unanimità è emersa la necessità, non negando le difficoltà esistenti, di promuovere un’inversione di tendenza nell’immagine del centro storico, troppo spesso protagonista solo di una narrazione negativa, che ignora le positività esistenti. Parimenti, i commercianti hanno condiviso la necessità di un impegno, da parte della categoria, di un maggior coordinamento anche per la realizzazione di iniziative condivise provenienti dai commercianti stessi, oltre quelle provenienti dal Comune e dagli operatori culturali e turistici. “Come sindaca ringrazio i commercianti per il senso di responsabilità, la collaborazione e la volontà di lavorare insieme – ha sottolineato Chiara Frontini a conclusione dell’incontro -. Solo attraverso un dialogo costante e azioni condivise possiamo restituire centralità e vitalità al nostro centro storico, motore culturale, sociale ed economico di Viterbo”.

Comune di Viterbo
I Commercianti del Centro Storico di Viterbo




Incontro a Palazzo dei Priori con i commercianti del centro storico

di REDAZIONE-

VITERBO- L’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Chiara Frontini punta a rilanciare il centro storico. In quest’ambito si colloca l’incontro di questo pomeriggio a Palazzo dei Priori con oltre 40 commercianti del centro storico per un confronto costruttivo e concreto. “Un incontro positivo con i rappresentanti del commercio nel cuore pulsante della città – scrive la sindaca sui social- È stato deciso di individuare dei rappresentanti dei commercianti delle varie zone del centro per affrontare insieme criticità, proporre soluzioni e coordinare le iniziative. Abbiamo discusso in merito alla proposta della prima ora gratuita dei parcheggi per chi acquista in centro, la necessità di una comunicazione coordinata sugli eventi, una campagna promozionale dedicata e nuovi punti di approdo per i bus turistici su Piazza del Teatro. Su una cosa siamo stati tutti d’accordo: vogliamo cambiare la narrazione sul centro storico, da problema a risorsa viva della città! Grazie ai commercianti per l’impegno e la collaborazione dimostrata. Insieme si può”.




La sindaca Frontini fa visita ai commercianti del centro

di REDAZIONE-

VITERBO- La sindaca Chiara Frontini con alcuni rappresentanti della giunta comunale ha fatto visita stamani ad alcuni commercianti del centro, partendo da Porta Romana, dove è stato posizionato un albero di Natale. Insieme alla prima cittadina c’erano gli assessori Katia Scardozzi, Elena Angiani ed il consigliere Umberto Di Fusco. Hanno portato un saluto ai commercianti, che hanno voluto incontrare per avere un momento di confronto, raccogliendo le loro  problematiche e le loro proposte. A piazza Fontana Grande, intanto, trionfo di cuori, che hanno attirato l’attenzione di alcuni turisti, che si sono messi in posa per immortalare il momento.




I commercianti del centro storico e Fratelli d’Italia chiedono un consiglio comunale straordinario per le problematiche del centro (VIDEO)

di ANNA MARIA STEFANINI-

VITERBO-I commercianti del centro storico dicono “no”, con Fratelli d’Italia, ad alcune iniziative prese dal Comune e chiedono un consiglio comunale straordinario aperto ai cittadini.

Il giorno 28 novembre 2024, alle ore 14,30, presso il bar “Amaris”, in piazza Dante Alighieri, 23, si è tenuta la conferenza stampa convocata dal Circolo di Fratelli d’Italia Viterbo. Tema dell’incontro, cui sono intervenuti anche i commercianti, sono state le problematiche relative al centro storico. Molti i cori di dissenso riguardanti le iniziative natalizie, la chiusura di alcune strade del centro e altre proposte per risolvere le problematiche formulate dal Comune.
In piazza Dante, ci sono, fra gli altri, Laura Allegrini, il coordinatore comunale di FdI Luigi Buzzi, i consiglieri comunali Gianluca Grancini, Pietro Amodio, Matteo Achilli ; ci sono anche Donatella Salvatori e Riccardo Ponzio di Gioventù nazionale. Tanti i commercianti presenti, dai titolari di bar, ristoranti a storici negozi del Corso Italia, via Garibaldi e del centro in generale.

La capogruppo di Fratelli d’Italia analizza alcune problematiche relative al centro storico con decisione:

“Chiederemo alla sindaca di non chiudere il traffico a porta Romana per le festività; chiederemo anche che la prima ora di parcheggio sia gratuita, un indennizzo per i commercianti per i lavori nel centro storico. È necessario inoltre rivedere la viabilità del centro e una pulizia straordinaria delle vie”. I commercianti sono d’accordo su queste proposte e rilevano la mancanza di taxi, la necessità di un decoro urbano, di iniziative al centro che non siano le bancarelle che vendono fritti e tolgono lavoro ai bar e ristoranti locali. I presenti hanno voluto sottolineare i problemi relativi alla sicurezza e ai parcheggi, questioni sulle quali da tempo si dibatte.

Morbidelli, che è titolare di un negozio di orologi via Saffi, ha affermato che, secondo lui, il programma elettorale della Sindaca è stato disatteso su alcuni temi. “Servono soluzioni concrete per l’immediato – ha detto – perché è le persone hanno necessità dei posti auto e certe comodità.”

Buzzi ha aggiunto:”Il centro storico è un bellissimo gioiello che non brilla, con troppe serrande abbassate. C’è bisogno di una visione chiara ed omogenea per rilanciare un centro che ha punti di forza incredibili e riportare residenti in zona.”. Sono intervenuti molti commercianti che hanno esposto le loro preoccupazioni e i loro disagi.
Emanuele Fioretti, del ristorante Il Richiastro ha sottolineato:“Dobbiamo capire che questa città è bella e non serve fare cose incredibili. È però trascurata e non siamo assolutamente pronti alle chiusure al traffico.

Infine è stata lanciata una proposta accolta subito dai commercianti: “Chiederemo un consiglio comunale straordinario aperto ai cittadini per affrontare i problemi del centro storico”.
I commercianti del centro storico presenti all’incontro hanno deciso di andare insieme in Comune per far sentire le loro ragioni e sono stati ricevuti a palazzo dei Priori dalla sindaca Chiara Frontini.

 




Viterbo, Fdi: “Appoggiamo la Petizione dei commercianti”

VITERBO – Riceviamo dal Gruppo FDI Viterbo e pubblichiamo: “La petizione dei commercianti del centro storico ci trova assolutamente concordi nell’ oggettivo esame della situazione del commercio a Viterbo e nelle soluzioni che vengono proposte.

Non ci sembra questo il periodo più adatto a sperimentazioni sulla viabilità. In particolare e’ noto che il nostro gruppo non condivide la disposizione delle casette che riducono ad una sola corsia la viabilità e taglia così il centro in due proprio mentre ci sono tanti altri disagi dovuti ai numerosi cantieri.

Indispensabile quindi pensare a misure che incentivino gli acquisti in centro da subito e non a festività terminate. Si può pensare ai parcheggi interamente gratuiti o magari alla prima ora gratuita. Il target scelto per il Natale con eventi per di più dedicati a bambini non sembra possa incentivare il commercio del centro. Invitiamo quindi la Sindaca e gli assessori e i delegati competenti a ripensare le disposizioni e, comunque, riproporremo in bilancio la necessità di ristori per quelle attività che hanno sofferto per i lavori”.

 




La sindaca Chiara Frontini incontra residenti e commercianti del centro storico

di ANNA MARIA STEFANINI-

VITERBO- Un fiume di domande, richieste di chiarimenti, parole, per un confronto aperto e costruttivo. Alle ore 19, dopo una giornata particolarmente ricca di conferenze, impegni ed eventi istituzionali, la sindaca Chiara Frontini ha incontrato commercianti e residenti del centro storico per affrontare insieme a loro tematiche fondamentali per la città; sicurezza, mobilità, impiego pubblico della tassa di soggiorno, progetti, degrado, recupero.
Il bar di piazza della Morte in cui si è svolto il dibattito era stracolmo. A promuoverlo, Giulio Della Rocca. Presenti anche Emanuele Aronne ed Eros Marinetti del Consiglio Comunale.
Fra i tanti interventi, quello dello psicologo Stefano Scatena, residente nel centro storico di Viterbo, che ha affermato:” Il problema n.1 è che il centro si sta spopolando. Ci sono solo Bed and breakfast. Se una città non è vissuta nel centro storico, non c’è possibilità di miglioramento. Durante la movida, ci si sentiva paradossalmente più sicuri. Prima, passavano due poliziotti in divisa fra i giovani. C’era almeno una percezione di sicurezza.”
Sara, che vive in centro, che a breve inaugurerà un negozio nel cuore di Viterbo, i cui figli frequentano scuole del centro, ha detto che certamente il comune dovrebbe fare di più per il decoro del centro storico. Spaccio, delinquenza, furti: le problematiche ci sono.

La Sindaca ha evidenziato: “Nessuno si nasconde dietro i problemi e siamo qua per affrontarli. Io vivo in centro. Abbiamo varato un piano di recupero pubblico per la ristrutturazione di edifici storici. Non possiamo pensare che il viterbese, che si è trasferito in periferia nelle nuove case moderne, torni nel centro storico, ora.
Bisogna investire sugli universitari con specifiche strutture e attirare qui turisti con un target sociale alto che possano e vogliano fare investimenti.” “Ci sono tuttavia imprenditori che investono – ha proseguito la Sindaca- Alcuni negozi chiudono; altri aprono. I soldi che arrivano sono per progetti specifici.”
Il dibattito è proseguito ben oltre le 20, con domande sugli investimenti e sui parcheggi per i residenti (si è fatto riferimento ad esempio al ponte del Paradosso dove ci sono pochi posti). La Sindaca ha risposto in modo chiaro a tutte le domande.
“Ascoltare la voce di chi vive in centro quotidianamente è fondamentale per cercare di trovare insieme – cittadini e amministratori – le soluzioni ai problemi più importanti”.
Sul mercatino di Natale, Chiara Frontini ha ricordato:
“Se la nostra amministrazione è stata eletta, è perchè l’altra non piaceva alla maggior parte delle persone. Prima al Sacrario c’erano “i tendoni da circo”; quest’anno ci sono casette di legno, con prodotti locali, food.”.

Il professor Mattioli ha voluto approfondire con la Sindaca il tema della sicurezza, della mobilità (il centro bloccato per ztl, lavori per il PNRR). Le questioni da affrontare sono molte e parlarne apertamente, in un confronto costruttivo, può certamente porre le basi per una necessaria riqualificazione del centro storico della città.




Viterbo, Ciambella: “L’amministrazione Frontini pensa alla bellezza, mentre i commercianti chiudono”

VITERBO – “L’amministrazione Frontini pensa alla bellezza, mentre i commercianti chiudono. Bisogna dare risposte a chi investe sulla città, per questo insieme ai volontari dell’associazione Per il Bene Comune abbiamo incontrato alcuni commercianti del centro storico e con loro presentato una petizione in consiglio comunale”.

Sono ben 53 le firme raccolte nella petizione dei commercianti che Luisa Ciambella, capogruppo di Per il Bene Comune in consiglio comunale a Viterbo, ha presentato nell’ultima assise cittadine nell’intenzione di sensibilizzare l’amministrazione comunale a non rimanere immobile rispetto alle difficoltà che stanno attraversando molti titolari di negozi e attività economiche del centro storico.

“L’amministrazione Frontini – spiega Ciambella – resta insensibile al grido di dolore dei commercianti del centro storico. Bisogna supportare ciò che resta del tessuto economico del centro. Non considerando prioritaria la loro sopravvivenza si rischia di avere da qui a qualche mese una città rimessa a nuovo ma deserta dal punto di vista della vitalità commerciale. Non accogliere il grido di disperazione dei commercianti sarebbe imperdonabile anche alla luce del periodo storico di grande difficoltà che stiamo vivendo”

“Ringrazio i commercianti che in questi giorni ho avuto modo di incontrare per aver sollecitato la petizione che ho presentato in consiglio comunale – afferma il capogruppo -. Siamo vicini alle loro preoccupazioni: non è possibile che il perdurare dei lavori comprometta l’attività dei commercianti e oltretutto una volta terminati spariranno anche i già pochi posti auto nella zona di via Matteotti. Poi ci sono i problemi di sicurezza che affliggono molte zone del Centro”.

“Peccato – conclude Luisa Ciambella – che il sindaco Frontini di fronte a questa complessa situazione non ha fornito risposte. Pur non essendo presente all’avvio dei lavori del consiglio il suo vice, Antoniozzi, aveva annunciato al risposta del primo cittadino che, puntualmente, una volta rientrata in aula, non c’è stata. Mi auguro che di fronte alle firme dei commercianti e alla necessità di risposte concrete il Comune faccia la sua parte, noi continueremo a stare sempre dalla parte dei cittadini per il bene comune di tutti, senza lasciare indietro nessuno”.

Di seguito il testo della petizione sottoscritta dai commercianti del Centro Storico

Gent.mo Sindaco e Consiglieri Comunali

Siamo un gruppo di commercianti ed imprenditori che svolgono la loro attività nel centro cittadino ricompreso fra Via Matteotti, Piazza della Rocca, via della Cava e San Faustino e in generale nell’area complessiva del Centro Storico di Viterbo.

Ci troviamo ad operare in una zona storica e di pregio del Centro Storico dove, purtroppo, avvertiamo quotidianamente un clima di insicurezza generale aggravato nelle ore serali per diverse circostanze, tra le quali la scarsa illuminazione delle strade e dei vicoli. Altrettanto, seppur riscontrabile il servizio di controllo attivo delle forze di polizia, in alcune ore della giornata – per naturali ragioni di personale e altre dislocazioni della città – la presenza delle forze dell’ordine non risulta sempre continua. Non mancano “episodi di tensione” quasi quotidiani che, seppur solo in alcuni casi richiedono l’intervento delle Forze dell’Ordine, aumentano la situazione di pericolosità della zona e conseguente disagio sia per gli operatori commerciali, sia per i clienti e gli abitanti.
Vorremmo evidenziare, inoltre, come i lavori di ammodernamento di alcune aree sopracitate (in particolare di via Matteotti) che si stanno protraendo ormai da mesi abbiano influito negativamente sulle nostre attività commerciali. Alla situazione contingente si aggiunge anche la preoccupazione di evidenti problematiche legate alla conclusione dei lavori di riqualificazione urbana che potrebbero, a nostro avviso, rendere anche difficile l’intervento dei mezzi di emergenza o delle Forze dell’Ordine in determinate aree del Centro.

In ragione di quanto sopra esposto CHIEDIAMO, oltre ad una celere conclusione dei lavori, maggiore sicurezza delle zone del Centro Storico potenziando l’illuminazione e la sorveglianza quotidiana coadiuvata anche da mezzi elettronici. Per quanto riguarda i disagi subiti dalle attività commerciali siamo certi che non vorrà disilludere, quanto molte volte annunciato, riguardo i ristori per le attività del Centro.

Si chiede inoltre la fruibilità dei parcheggi di piazza della Rocca almeno a tariffa agevolata per clienti e gestori.




Mancata erogazione dei ristori ai commercianti del centro storico, interviene la Lega

VITERBO – Riceviamo dalla Lega Viterbo e pubblichiamo: “Il rifiuto del sindaco Frontini alla concessione di ristori ai commercianti, dà la misura esatta della distanza, dell’indifferenza e, oseremmo dire, della supponenza di questa amministrazione nei confronti dei bisogni e delle difficoltà dei cittadini. Questa è l’amministrazione del dialogo e del confronto, ci hanno detto, ma l’unico scambio in cui si riesce immaginarli è quello con sé stessi, concentrati di fronte a uno specchio, a decantare le proprie lodi, senza possibilità di critica. Si chiama autocelebrazione e ci pare l’esercizio quotidiano di questa amministrazione, insieme a quello della caccia alla scusa di giornata nel disperato tentativo di continuare a tenere steso sugli occhi della gente quel telo, oramai lacero, che copre a stento l’inadeguatezza al ruolo che rivestono. Frontini ha detto no all’emendamento all’assestamento di bilancio che la Lega ha presentato per dare 100 mila euro di ristori a chi ogni mattina alza la saracinesca del proprio negozio e deve fare i conti con la crisi e ora anche con i cantieri e le chiusure non programmate e non comunicate, per non farsi dimezzare gli scontrini. La misura non è sostenibile, ha spiegato il sindaco. Un rigore della spesa che pare usare un po’ come le pare. L’attenzione ai conti pubblici non le ha impedito di assumere tre segretarie esterne, anziché utilizzare il personale già in servizio nell’ente, caricando sul Comune, e sulle tasche dei cittadini, altri tre stipendi per un costo di circa 70 mila euro all’anno per personale. Non si è fatta pregare nemmeno per aprire i cordoni della spesa e buttare al vento 500 mila euro per un Natale  “diffuso”, così tanto che nessuno l’ha praticamente visto. Più che diffuso, potremmo dire disperso. I conti pubblici sono magri se c’è da dare i ristori ai commercianti, ma sono belli grassi se bisogna spendere in targhe, passerelle, convegni e cotillon: ben 50 mila euro sono a disposizione delle spese della sindaca per eventi vari. Una cosa, però, per i commercianti del centro storico è rimasta: la vicinanza. La sindaca gliel’ha assicurata. Una bella parola, la vicinanza. E se sapranno fare come lei, che sulle parole ha costruito la sua fortuna, diventando sindaco, i commercianti non avranno nulla da temere, riusciranno sicuramente a far quadrare pure i conti. Nella città possibile pure le chiacchiere fanno i miracoli”.




La sindaca Frontini incontra associazioni turistiche e operatori del centro storico di Viterbo

di REDAZIONE-

VITERBO- La sindaca Frontini ha incontrato le associazioni turistiche e gli operatori del centro storico di Viterbo per discutere delle sfide e delle prospettive del turismo nella città. Il meeting si è tenuto nell’ufficio della sindaca e ha visto la partecipazione anche dei consiglieri Marco Nunzi e Ugo Poggi.

La proloco di Viterbo, rappresentata dalla presidente Irene Temperini, definisce l’incontro “costruttivo” e sottolinea l’importanza di confrontarsi sulle criticità e le difficoltà, ma anche sulle opportunità future.

Al centro delle discussioni c’è il tema del turismo cittadino e delle prospettive per i prossimi mesi e anni. La proloco fornisce alcune informazioni interessanti emerse durante l’incontro: negli ultimi mesi si è riscontrato un calo delle presenze turistiche rispetto agli anni precedenti, a causa dell’aumento dei viaggi all’estero, limitati negli ultimi tre anni a causa della pandemia di Covid-19, e dell’incremento di 138 nuove strutture ricettive, tra b&b e case vacanze, soltanto nell’ultimo anno. Il comune di Viterbo conta attualmente 419 b&b, principalmente concentrati nel centro storico.

Inoltre, la sindaca ha illustrato i numerosi progetti previsti per il centro storico, con un investimento complessivo di oltre 70 milioni di euro provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e da fondi europei. I progetti riguarderanno la riqualificazione di diverse aree, tra cui l’ex tribunale di piazza Fontana Grande, l’ex Zaffera, l’ex chiesa degli Almadiani, Sant’Orsola, l’ex Lazzaretto, il cinema Genio, le ex scuderie di Sallupara e la pensilina del Sacrario.

La proloco informa inoltre che dopo l’evento di Santa Rosa, gli uffici dell’assessorato alla cultura si trasferiranno nei locali comunali di via Cavour, che ospiteranno anche un front office animato dagli studenti dell’Università della Tuscia.

Infine, entro dicembre sarà introdotto un regolamento comunale riguardante gli spazi esterni dei locali, negozi, bar e ristoranti per garantire una maggiore attenzione all’estetica. È importante ricordare che nel centro storico si applicano le norme del vincolo paesaggistico imposto dalla Soprintendenza.




A Bracciano in programma la Festa di Primavera, domenica 7 maggio

BRACCIANO ( Roma) – Torna a Bracciano la tanto attesa manifestazione, “Festa della Primavera” , evento florovivasitico e non solo. Domenica 7 magggio, l’Assocazione Commercianti con il patrocinio del comune di Bracciano, ha organizzato un cartellone con molte iniziative diversificate, che oltre a mettere in luce il comparto floreale, saranno di natura enogastronomica e artigianale.  Ci saranno molti stand, verranno effettuate attività ludiche e laboratori per i bambini, con negozi aperti , musica e spettacoli.  Il centro di Bracciano, quindi, sarà ancora una volta protagonista grazie al lavoro dell’ Associazione Commericanti. ”  Ci teniano a portare avanti una manifestazione che è giunta all’undicesima edizione  – spiega Beatrice Dominici –  con la collaborazione dei commercianti, propositivi e determinati, e grazie all’amminstrazione comunale, siamo riusciti a trovare un’intesa perfetta affinchè questo evento sia il fiore all’occhiello della città” .   Una manifestazione che si annuncia interessante, anche per scoprire la creatività di molti operatori nel settore del florovivaismo che arriverano a Bracciano per offrire un tripudio di colori e fantasia.

 




Lavori piazza del Plebiscito, la sindaca Frontini aggiorna i commercianti su tempistiche interventi

VITERBO – Lavori per il rifacimento della pavimentazione di piazza del Plebiscito, la sindaca Chiara Frontini ha incontrato e ascoltato i commercianti delle vie interessate dagli interventi in corso e di quelli che partiranno una volta terminata questa prima fase. A Palazzo dei Priori, insieme alla prima cittadina, anche l’assessore ai lavori pubblici Stefano Floris. Presenti inoltre i consiglieri De Alexandris, Di Fusco e Nunzi. “È stato un incontro utile e propositivo, necessario per fare un primo punto della situazione a pochi giorni dall’apertura del cantiere – ha sottolineato la sindaca Frontini -. Quest’amministrazione è abituata a coinvolgere, informare e ascoltare cittadini e commercianti. Oggi abbiamo incontrato i proprietari delle attività commerciali di via Roma, piazza del Plebiscito e via San Lorenzo per confrontarci su questa primissima fase di lavori. Capire eventuali difficoltà. La scorsa settimana li abbiamo raggiunti personalmente “porta a porta” per consegnare dei volantini informativi con le principali indicazioni su provvedimenti riguardanti chiusure al traffico, modalità e tempistiche dei lavori. Come abbiamo già ribadito in altre occasioni – prosegue Frontini – il passaggio pedonale sarà sempre garantito, così come sarà garantito l’accesso agli esercizi commerciali. A questo proposito, l’amministrazione, proprio per garantire la piena visibilità degli ingressi delle attività commerciali, sta inoltre predisponendo una cartellonistica da collocare lungo il cantiere, per la quale è stato già richiesto agli stessi negozianti il logo identificativo delle singole attività commerciali. Stiamo mettendo in atto tutte le misure possibili per mitigare i disagi – aggiunge la sindaca – ma se si vogliono i lavori di miglioramento per la città questi passano da cantieri, non c’è altro modo; le buche non si tappano senza cantieri, le opere strategiche non si realizzano senza cantieri: il nostro lavoro è fare il massimo per ridurre i disagi al minimo. E questo incontro è stato convocato anche per questo. Per ascoltare e monitorare la situazione insieme ai commercianti. Ci aggiorneremo nei prossimi giorni”.

“I lavori stanno procedendo spediti, come da cronoprogramma – ha aggiunto l’assessore Floris -. Come previsto sono iniziati lo scorso 3 aprile e si concluderanno al massimo entro il prossimo 1 agosto. Proprio per limitare il più possibile i disagi alle attività che insistono nella zona interessata, abbiamo deciso di procedere in due fasi. La prima è quella che interessa l’area compresa tra l’inizio di via Roma, lato antistante la chiesa di Sant’Angelo in Spatha, fino all’intersezione con via Cavour, i cui lavori sono già in corso e termineranno verosimilmente tra un mese e mezzo. Solo una volta ultimata questa prima fase, si procederà con l’altra, che interesserà invece l’area compresa tra l’intersezione con via Cavour e l’inizio di via San Lorenzo. Faremo il possibile per chiudere queste prime due fasi entro il prossimo luglio”.

“Un incontro utile quello organizzato dalla sindaca Frontini, soprattutto dal punto di vista informativo – ha sottolineato Erika De Santis, Ottico De Santis, commerciante presente all’incontro insieme ad altri colleghi – . Era già tutto chiaro dai giorni scorsi, ma ho trovato corretto voler ribadire alcuni aspetti legati alla tempistica dei lavori. Va riconosciuto l’impegno dell’amministrazione di voler coinvolgere noi commercianti e la volontà di limitare i nostri disagi. Sono molto contenta che si stia lavorando per migliorare e riqualificare la nostra città”.

“I commercianti sono favorevoli ai miglioramenti della città e alle buone iniziative – spiega Ramona Arcangeli, Oldtown Store -. Una comunicazione tempestiva per noi è fondamentale, abbiamo fatto investimenti con largo anticipo per programmare una buona primavera/estate, stagione che arriva dopo un lungo periodo di restrizioni legate al COVID. Il timore di veder calare le vendite è negli occhi di tutti noi commercianti. Rimarremo in contatto con la sindaca per valutare e monitorare insieme la situazione, sperando che la nostra preoccupazione possa sparire perché ripagata da un incremento turistico e da gente intenzionata a fare acquisti”.

Tutti gli aggiornamenti sul procedere degli interventi verranno forniti attraverso i canali istituzionali del Comune, ovvero il sito www.comune.viterbo.it e la pagina Fb Comune di Viterbo Informa, e attraverso gli organi di informazione.




Niente mercatino di Natale, gli ambulanti pronti ad un sit-in di protesta

di REDAZIONE-

VITERBO- Quest’anno, dopo tanti anni, non ci sarà il mercatino di Natale al Sacrario, di fronte all’ex chiesa degli Almadiani. I commercianti non volevano spostarsi su via Marconi e piazza della Repubblica, come, invece, voleva fare l’amministrazione Frontini ed alla fine hanno preferito rinunciare piuttosto che spostarsi dalla tradizione postazione. In tutto sono 18 famiglie di ambulanti che quest’anno non avranno gli introiti del mercatino di Natale. “L’amministrazione viterbese “ha passato la scopa” per togliere di mezzo le attività che evidentemente disturbano, costringendo 18 ambulanti (storici fondatori del mercatino di Natale) a restare a casa – scrivono gli ambulanti in una nota – Il Goia Fenapi nella persona di Vincenzo Cardenia (membro del direttivo nazionale Goia Fenapi delegato al comune di Viterbo) fa chiarezza sulla vicenda e pone alcune domande all’amministrazione.
In merito ad alcune dichiarazioni della sindaca con le quali affermava che gli ambulanti partecipando al bando erano consenzienti, rispondiamo che chi ha partecipato al bando lo ha fatto prevalentemente per mantenere i requisiti previsti dalle leggi nazionali in materia di commercio su aree pubbliche.
Quando il comune ha deciso di prorogare i termini del bando, la nostra associazione ha provveduto a divulgare l’offerta sul territorio nazionale attraverso i nostri canali in segno di collaborazione totale, purtroppo c’è stata una scarsa risposta dovuta alla profonda crisi che attanaglia la microimpresa italiana, dopo la pandemia e il caro gasolio non è facile pensare a nuovi investimenti anche perché è molto difficile reperire fondi.

Il comune in fase organizzativa non ha invitato nessuna associazione di categoria nonostante almeno la nostra si è sempre mostrata aperta al dialogo, pertanto abbiamo provato un certo senso di sgomento, eppure la sindaca Frontini in campagna elettorale era una assidua frequentatrice dei nostri mercati, aveva mostrato sensibilità verso la categoria e aveva promesso progetti ambiziosi per la riqualificazione dei mercati, ci aveva affascinati così tanto che decidemmo di sostenerla pur essendo una associazione che raramente sostiene una sola parte politica.
Tornando al discorso del mercatino di Natale chiediamo alla sindaca perché ha relegato gli ambulanti in via Marconi spostandoli da piazza del Sacrario, nonostante da parte degli ambulanti c’è stata tutta la volontà ad affrontare qualsiasi sacrificio per restarci? Dalle prime testimonianze ci risulta che al posto dei 18 stand degli ambulanti è stato installato un piccolo alberello di Natale artificiale, inoltre abbiamo saputo che da programma in piazza del Sacrario nei sabati e nelle domeniche, giorni con maggiore affluenza di pubblico, saranno posizionati degli stand per la degustazione dei vini, in tal proposito faccio un altra domanda, ci sono interessi del marito della sindaca con i sommelier?
Concludo rinnovando l’appello all’amministrazione di fare un piccolo passo indietro per ridare il lavoro a 18 famiglie, nel caso contrario il Goia Fenapi, con i suoi associati si renderà promotore di sit-in dimostrativi (con regolari comunicazioni alla questura) durante lo svolgimento dell’evento natalizio. È un momento tragico per i piccoli commercianti e non intendiamo perdere la speranza per poter almeno sacrificarci per il nostro lavoro”.

Vincenzo Cardenia
Goia Fenapi




Montefiascone, la sindaca De Santis ringrazia i commercianti

MONTEFIASCONE (Viterbo) – La Sindaca di Montefiascone Giulia De Santis invia ai commercianti di Montefiascone una breve nota informativa: “Ritengo necessario fare un pubblico ringraziamento a tutti gli esercizi commerciali del centro storico che, in questi giorni, hanno abbellito il proprio negozio in occasione dell’estate Montefiasconene e della Fiera del Vino. Alcuni proprietari hanno sistemato le proprie attività, ì propri locali chiusi, riaprendo le saracinesche proprio per l’occasione. Ed un grazie anche a chi aprirà i negozi sfitti del corso Cavour per ridargli vita in questi giorni. A tutti loro un grande grazie da parte dell’Amministrazione Comunale; una comunità ha bisogno della collaborazione di tutti per tornare a splendere e queste testimonianze sono preziose e lodevoli. GRAZIE”.




La sindaca Frontini ha tenuto ieri riunione con i commercianti del centro storico: il 30 luglio la notte bianca

di REDAZIONE-

VITERBO- Ieri sera la neo sindaca Chiara Frontini ha tenuto una riunione con i commercianti del centro storico, che hanno rilanciato le attività dell’associazione Facciamo Centro. “Dopo l’esenzione totale della TOSAP, abbiamo pianificato la Notte Bianca in centro per sabato 30 Luglio e raccontato come intendiamo rilanciare la parte storica della città, integrando l’approccio dei vari settori: decoro e pulizia, turismo, cultura ed eventi, sicurezza e prevenzione sociale, rigenerazione urbana” – ha scritto la sindaca, che ha concluso dicendo: “Condividendo le azioni con gli operatori economici, possiamo essere più incisivi: insieme si va lontano”. Ha, quindi, evidenziato di aver tenuto il coordinamento dato che “serve una visione comune e condivisa per poter realizzare i programmi”. Ha annunciato che ogni lunedì mattina alle 8 ci sarà l’incontro con gli assessori e i dirigenti competenti in materia per affrontare le problematiche, vedere le cose che non vanno e trovare la soluzione. “Decoro urbano, turismo, eventi, sociale, rigenerazione urbana e pianificazione urbanistica. Questi gli obiettivi” – ha rimarcato. Infine, per promuovere il turismo e portare i turisti a Viterbo facendoceli restare per qualche giorno, ha aggiunto come sia fondamentale che la città si ponga al centro di un territorio più ampio. “Da Viterbo le persone devono poter visitare anche gli altri paesi della Tuscia” – ha affermato. Ha poi affrontato il tema della sicurezza dicendo come già dalla prossima settimana ci sarà una riunione del comitato ordine e sicurezza per parlare di un piano di sicurezza straordinario per il centro storico. “Stiamo lavorando anche con il comandante della Polizia locale Mauro Vinciotti – ha ricordato- per fare in modo che il lavoro dei vigili possa essere prolungato fino alla mezzanotte anziché fino alle 22 come è adesso”. Per quanto concerne la programma culturale la sindaca ha detto che già è al lavoro l’assessore alla cultura Alfonso Antoniozzi e come la programmazione  riguarderà tutto il centro storico, da piazza del Teatro in poi e non più soltanto una parte specifica. Infine, per quanto riguarda il piano del commercio ha detto che per questa estate resterà ancora il vecchio piano, ma da qui a fine anno prevede una sua revisione. Infine, sulla chiusura del centro storico, la sindaca Frontini ha specificato che più di chiusura si parlerà di pedonalizzazione, ma se ne riparlerà tra cinque anni, perché prima devono essere create le condizioni. Però, nel frattempo, si potranno programmare delle pedonalizzazioni nei fine settimana o per alcuni eventi.




Il centro cittadino si sta spopolando: la rabbia dei commercianti

Di WANDA CHERUBINI
VITERBO- Il centro cittadino si sta sempre più spopolando e l’impennata dei contagi nella Tuscia non ha di certo aiutato i commercianti, alle prese con i pagamenti di bollette rincarate, affitti, ma con sempre meno introiti dalla vendita dei loro prodotti. “La situazione è critica sia per via del Covid che della mancanza di politiche locali e di liquidità. Le persone spendono per i tamponi e non hanno soldi per altro, a parte quelli per la spesa – afferma Stefania Scuderi del negozio S.S. abbigliamento di via Matteotti – La gente purtroppo non gira, la mattina c’è la desolazione e giusto il pomeriggio si vede qualcuno per la strada”. Cosa vorrebbe dalla futura amministrazione comunale? “Vorrei che la futura amministrazione rispettasse quello che promette in campagna elettorale”.
Dello stesso avviso Maurizio Jadicicco, del negozio di calzature in via del Corso, che spiega così la crisi in atto: “Dipende da un insieme di concause. La situazione è sotto gli occhi di tutti. Le restrizioni anti Covid hanno reso tutto più difficile. E’ anche necessaria una rivitalizzazione del centro storico”. Il proliferare della grande distribuzione può aver aggravato il quadro economico in cui versano i negozi del centro? “Non bisogna fare una guerra tra dentro e fuori le mura. Le cose possono andare in parallelo. Il fuori le mura deve andare bene come il dentro, ma bisogna attrezzare il centro storico in maniera adeguata. Oggi tutte le città sono in difficoltà, ma qui manca una maggiore attenzione per la cura del centro storico. Del resto, sono problematiche che ci portiamo avanti da anni. Il proliferare dei grandi centri commerciali ha influito negativamente perché non c’è stato un adeguato sviluppo turistico ed una città come Viterbo di questo ne può risentire in modo ancora maggiore”. Cosa vorrebbe che facesse la nuova amministrazione una volta eletta? “La nuova amministrazione sa già benissimo quello che si deve fare per far rilanciare il centro storico, altrimenti i negozi continueranno a soffrire e pure l’offerta a sua volta ne soffrirà. Bisogna rompere questo circuito”.
Anche per un antico esercizio commerciale, quale il negozio Bizzarri in via del Corso, che vende prodotti dolciari, cioccolata, spezie, liquori e prodotti tipici locali, aperto a Viterbo nel lontano 1930, la situazione non è di certo rosea. A parlare è Filippo Purchiaroni: “Mezza Viterbo è a casa con il Covid, altri vi restano per paura, anche dovuta a un certo terrorismo mediatico. La gente ha paura di uscire. Ci siamo fermati a Natale. Dopo l’Epifania c’è stato uno stallo. Gennaio non è stato mai un mese importante per le vendite, ma adesso ancora di più. E non è una situazione solo del nostro centro storico, ma un po’ generalizzata. Speriamo di riuscire presto a superare questo stallo”. Cosa chiederebbe al futuro sindaco? “Il centro storico è un discorso complesso e tutte le amministrazioni in campagna elettorale si riempiono la bocca di programmi e poi tutto resta nel totale abbandono. Il centro storico ha bisogno di decoro urbano. Per esempio, utilizzando il bonus delle facciate, farei fare il restyling delle facciate dei palazzi. Poi si potrebbero mettere dei fiori per abbellire, insomma è necessaria l’ordinaria amministrazione che non è stata mai fatta, come pulire il guado dei piccioni, ma anche i cittadini dovrebbero avere più senso civico”. E dal punto di vista commerciale? “Dal lato commerciale serve un grande piano di marketing di Viterbo e della Tuscia. Le bellezze ci sono, facciamole conoscere di più per un giovamento economico di tutti. Sarebbe il caso che ci fosse un sindaco non ostaggio dei partiti, ci vuole un sindaco decisionista. Lasciamolo fare 5 anni, portiamo avanti un’idea per cui i cittadini l’hanno votato e cerchiamo di far sviluppare la città”.




Protesta commercianti, Procaccini (Fdi): “Garantire riaperture progressive in sicurezza”

ROMA – “Le chiusure ad oltranza delle attività commerciali senza adeguati ristori e senza prospettive, rappresentano il fallimento delle politiche dei governi Conte e Draghi di fronte all’emergenza economica. Piuttosto che il rispetto delle prescrizioni sanitarie, si continua a perseguire il criterio dei codici ateco. Ogni palestra, ristorante, bar o esercizio commerciale è diverso dall’altro per ampiezza, tipologia, disponibilità di spazi all’aperto, etc… Possibile che questo non conti nulla? D’altra parte, ricordo bene quando si utilizzarono i protocolli dell’Inail per fornire agli esercenti le indicazioni per svolgere la propria attività, nel rispetto dell’emergenza sanitaria e dei clienti. Inducendo gli imprenditori ad adeguarsi e costringendoli ad investire ingenti risorse economiche. Poi, il governo ha cambiato linea, dimostrando di non avere alcuna fiducia nella capacità degli italiani di adeguarsi alle regole che pure aveva loro fornito. Ecco perché mi sento di fornire il sostegno e la solidarietà alla protesta dei commercianti e delle categorie che oggi e mercoledì scenderanno in piazza a Roma in due diverse manifestazioni ”. 

Lo afferma l’europarlamentare di FDI-ECR, Nicola Procaccini. 

“Queste categorie meritano di essere ascoltate, il governo deve adoperarsi per garantire progressive riaperture in sicurezza. Ristoratori, gestori di palestre e impianti sportivi, commercianti, partite iva sono stremati da mesi di chiusure attuate senza tenere in alcun conto le esigenze di un settore importante per la nostra economia. A decine di migliaia di commercianti e professionisti sono stati garantiti rimborsi ridicoli, in percentuali minime rispetto al fatturato perso, e per molti di loro c’è anche la beffa di essere ancora in attesa dei rimborsi della cassa integrazione anticipata ai rispettivi dipendenti”, conclude Procaccini. 




#sostienici anche a Natale, al via il secondo atto della campagna a favore di commercianti e famiglie bisognose

MONTALTO DI CASTRO ( Viterbo) – Continuano le attività dell’amministrazione comunale a sostegno delle attività commerciali e delle famiglie più bisognose. «Dopo essere partiti con il progetto #sostienici – commentano gli assessori al commercio e turismo Giovanni Corona e Silvia Nardi – stiamo mettendo in piedi un’iniziativa parallela, sempre come strumento di supporto alle attività di Montalto e Pescia, e che servirà anche come contrasto alla crisi economica e sociale.

La fase due partirà dall’8 dicembre, sarà concentrata nel periodo natalizio si chiamerà ‘#sostienici anche a Natale’ e consisterà nell’addobbo floreale delle vie principali del paese: i due viali al centro a Montalto e i due Borghi a Pescia Romana. Ma non solo: cercando di coinvolgere le realtà sociali del territorio, verranno distribuiti dei Christmas Box nelle varie attività del posto dove il cittadino che vorrà potrà acquistare un prodotto in più lasciando un buono da inserire nell’apposito contenitore in favore delle famiglie bisognose. Al termine dell’iniziativa le Christmas Box verranno raccolte e le donazioni utilizzate per aiutare, con l’ausilio dei servizi sociali, chi ne avrà più bisogno, acquistando all’interno delle attività del paese».

Con la campagna #Sostienici l’amministrazione ha partecipato al bando della Regione Lazio per ottenere un “contributo a sostegno di iniziative natalizie, lotta alla povertà e contrasto alla crisi economica.

«Un doppio sostegno a commercianti e famiglie – concludono Corona e Nardi  – che  vuole fungere da ulteriore chiamata a raccolta per la nostra comunità, che insieme al comune si stringe per combattere, facendo fronte comune, la terribile pandemia del Covid-10».




Confesercenti, decreto ristori bis: contributo a fondo perduto ai commercianti su aree pubbliche

VITERBO – L’art. 1 del D.L. 9.11.2020, n. 149 (c.d. “decreto ristori-bis”), ha rideterminato, aumentandole di un ulteriore 50%, le percentuali di spettanza riportate in Allegato 1 al D.L. n. 137/2020 (c.d. “decreto ristori”) 

per gli operatori del settore economico individuato dal codice ATECO 561041-gelaterie e pasticcerie ambulanti con domicilio fiscale o sede operativa nelle aree del territorio nazionale individuate da ordinanze del Ministero della Salute come “zone arancioni” o “zone rosse” (caratterizzate rispettivamente da uno scenario di elevata o massima gravità e da un livello di rischio alto), che hanno diritto ad ottenere un contributo a fondo perduto in quanto interessati dalle misure restrittive introdotte con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 24 ottobre 2020.

Le attività aventi diritto al contributo inserite nell’Allegato 1 sono, come è noto:

Elenco 1

561041-Gelaterie e pasticcerie ambulanti 150,00%

561042-Ristorazione ambulante 200,00%

Al fine di sostenere gli operatori dei settori economici interessati dalle misure restrittive introdotte con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 novembre 2020, il “decreto ristori-bis” ha riconosciuto inoltre un contributo a fondo perduto anche a favore degli ulteriori soggetti aventi partita IVA attiva alla data del 25 ottobre 2020 i quali dichiarino, ai sensi dell’art. 35 del dPR n. 633/72:

– di svolgere come attività prevalente una di quelle riferite ai codici ATECO riportati nell’Allegato 2 al decreto;

– di avere il domicilio fiscale o la sede operativa nelle “zone rosse” (caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto) individuate con ordinanze del Ministro della salute.

Le attività aventi diritto al contributo inserite nell’Allegato 2 sono:

Elenco 2

47.81.01 Commercio al dettaglio ambulante di prodotti ortofrutticoli 200%

47.81.02 Commercio al dettaglio ambulante di prodotti ittici 200%

47.81.03 Commercio al dettaglio ambulante di carne 200%

47.81.09 Commercio al dettaglio ambulante di altri prodotti alimentari e bevande nca 200%

47.82.01 Commercio al dettaglio ambulante di tessuti, articoli tessili per la casa, articoli di abbigliamento 200%

47.82.02 Commercio al dettaglio ambulante di calzature e pelletterie 200%

47.89.01 Commercio al dettaglio ambulante di fiori, piante, bulbi, semi e fertilizzanti 200%

47.89.02 Commercio al dettaglio ambulante di macchine, attrezzature e prodotti per l’agricoltura; attrezzature per il giardinaggio 200%

47.89.03 Commercio al dettaglio ambulante di profumi e cosmetici; saponi, detersivi ed altri detergenti per qualsiasi uso 200%

47.89.04 Commercio al dettaglio ambulante di chincaglieria e bigiotteria 200%

47.89.05 Commercio al dettaglio ambulante di arredamenti per giardino; mobili; tappeti e stuoie; articoli casalinghi; elettrodomestici; materiale elettrico 200%

47.89.09 Commercio al dettaglio ambulante di altri prodotti nca 200%

A tal proposito, evidenziando come per “sede operativa” debba intendersi “il luogo dove viene effettivamente svolta l’attività imprenditoriale, che può coincidere o no con la sede legale e deve essere regolarmente comunicato alla Camera di Commercio competente”, non possiamo che ritenere che gli operatori del commercio su aree pubbliche che si riconoscano nei codici Ateco sopra elencati (elenco 2) abbiano diritto a percepire il contributo a fondo perduto sia quando abbiano il domicilio fiscale nelle zone rosse, sia quando esercitino l’attività in uno o più posteggi (sedi operative) siti nelle stesse zone.

Ricordiamo, comunque, che:

– Il contributo a fondo perduto spetta a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019 (a tal proposito anticipiamo che l’Associazione, ritenendo necessaria la revisione del criterio previsto – in quanto il vincolo alla condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019 non è applicabile per molti soggetti, non prestandosi a cogliere il reale calo di attività derivante dalle misure restrittive adottate – si è mossa segnalando al Governo l’opportunità di intervenire prevedendo adeguati “periodi di riferimento” differenziati, che colgano, per settori, i reali scostamenti finanziari meritevoli di considerazione).

– Il contributo spetta anche in assenza dei requisiti di fatturato ai soggetti riportati negli elenchi sopra riportati che hanno attivato la partita IVA a partire dal 1° gennaio 2019.

– Per i soggetti che hanno già beneficiato del contributo a fondo perduto di cui all’art. 25 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (c.d. “decreto rilancio”), convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, che non abbiano restituito il predetto ristoro, il contributo è corrisposto dall’Agenzia delle entrate mediante accreditamento diretto sul conto corrente bancario o postale sul quale è stato erogato il precedente contributo. Va però evidenziato che per i commercianti su aree pubbliche il cui domicilio fiscale non risulti in zona rossa vi è l’esigenza che almeno una sede operativa risulti essere collocata in zona rossa, in quanto nel caso di specie l’ottenimento del contributo non dipende solo dal genere di attività esercitata, ma anche dal luogo in cui essa si esercita; l’Associazione verificherà se per tali soggetti occorra presentare comunque un’istanza in cui si faccia rilevare la sussistenza di una sede operativa in zona rossa, al fine di evitare che l’accreditamento diretto del contributo venga vanificato da problematiche di tipo operativo.

– Per i soggetti che non hanno presentato istanza di contributo a fondo perduto di cui all’art. 25 del decreto-legge n. 34 del 2020 (c.d. “decreto rilancio”), il contributo è riconosciuto previa presentazione di apposita istanza esclusivamente mediante la procedura web e il modello approvati con il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 10 giugno 2020; il contributo non spetta, in ogni caso, ai soggetti la cui partita IVA risulti cessata alla data di presentazione dell’istanza. Con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate vanno definiti i termini e le modalità per la trasmissione delle istanze e ogni ulteriore disposizione per l’attuazione della disposizione. Al momento non è stato approvato alcun provvedimento che definisca termini e modalità per la trasmissione delle istanze. Si dovrebbe comunque trattare della procedura web e del modello approvati con il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 10 giugno 2020 adeguatamente aggiornati. Dall’istanza presentata dovrà risultare la sussistenza del domicilio fiscale o almeno di una sede operativa nelle zone rosse.

Facciamo presente infine, ove servisse, che ovviamente il contributo a fondo perduto previsto dal “decreto ristori” (DL n. 137/2020) per la ristorazione ambulante (Ateco 561042) e per gelaterie e pasticcerie ambulanti (Ateco 561041) prescinde dalle zone in cui ha il domicilio

fiscale o la sede operativa l’azienda, tranne per ciò che concerne l’aumento del 50% della percentuale di spettanza del contributo per le sole gelaterie e pasticcerie ambulanti (Ateco 561041), che per aver diritto a tale aumento devono necessariamente avere domicilio fiscale o sede operativa nelle zone arancioni o rosse.

Rimane da risolvere il problema del diritto ai “ristori” per chi svolga l’attività di commercio su aree pubbliche in qualità di fierista, attività non consentita in tutto il territorio nazionale fin dall’entrata in vigore del DPCM del 18 ottobre scorso. Chi svolga tale attività nelle “zone gialle” e non abbia diritto al ristoro previsto per le varie tipologie di commercio su aree pubbliche in relazione all’attività prevalentemente esercitata e/o con riferimento a zone con scenario ad elevata o massima gravità (“zone arancioni o rosse”) rimane fuori dal campo di applicazione del contributo.

La Confesercenti sta prodigandosi da settimane perché tale diritto sia riconosciuto con riferimento ai codici Ateco previsti per il commercio ambulante in collegamento con una dichiarazione dell’interessato che autocertifichi il proprio diritto a partecipare a fiere nei vari Comuni ove tali manifestazioni sono state istituite e tuttavia sono sospese ai sensi dei provvedimenti del Governo in vigore.li”.