Deposito Nazionale Rifiuti Radioattivi: Avviata la Valutazione Ambientale Strategica nella Tuscia

di REDAZIONE-

VITERBO- Il Ministero dell’Ambiente ha dato il via al processo per la realizzazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, un progetto che interessa particolarmente la Tuscia, dove sono state individuate ben 21 aree potenzialmente idonee, il numero più alto rispetto a qualsiasi altra provincia italiana. La Basilicata, con Matera, segue con 7 siti.

Questa settimana, gli enti territoriali coinvolti hanno ricevuto i documenti ufficiali per l’avvio dell’iter relativo alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS). Il Ministero ora analizzerà la proposta della Carta Nazionale dei Siti Idonei, includendo una possibile realizzazione dell’impianto nella provincia di Viterbo, dove la concentrazione di aree idonee rende tale ipotesi altamente probabile.

Gli enti locali, tra cui la Provincia di Viterbo, hanno a disposizione 45 giorni per inviare un rapporto preliminare al Ministero. Durante il consiglio provinciale del 29 novembre, il presidente Alessandro Romoli ha delineato il ruolo che Palazzo Gentili svolgerà nella vicenda. Romoli ha sottolineato che il territorio è chiamato a partecipare attivamente alle consultazioni: “Riprenderemo le osservazioni già fatte, aggiungendo nuovi elementi. È una questione che ci preoccupa, ma il nostro approccio non è dettato da pregiudizi, bensì da dati oggettivi che ci portano a opporci alla realizzazione del deposito”. Intanto giunge però una buona notizia: il progetto per l’impianto di biometano ad Arlena di Castro non si farà. E’ lo stesso Romoli a darne notizia durante il consiglio provinciale. “All’esito della conferenza dei servizi accogliamo con soddisfazione la bocciatura dell’impianto. La provincia ha avuto un ruolo decisivo, ottenendo un risultato importante per il territorio e ribadendo il principio dell’autosufficienza nella gestione dei rifiuti”. La contrarietà all’opera era stata espressa anche da numerosi comuni, preoccupati per il traffico di mezzi pesanti che avrebbe attraversato i loro territori per raggiungere il sito.

Nonostante questa buona notizia, cresce invece la preoccupazione per l’avvio della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) relativa alle aree idonee a ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. La Tuscia, già protagonista nella gestione di rifiuti e di impianti energetici, teme un ulteriore aggravio sul proprio territorio, alimentando il dibattito sull’equità nella distribuzione di infrastrutture di rilevanza nazionale.




“Il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e la Tuscia: una scelta impossibile”, convegno in Provincia

VITERBO – Il 15 ottobre alle ore 9.00 si terrà a Palazzo Gentili il convegno indetto dalla Provincia di Viterbo e dai Comitati e dalle Associazioni della Tuscia dal titolo “Il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e la Tuscia: una scelta impossibile”.

L’incontro fra enti locali, associazioni di categoria ed esponenti politici della provincia avrà lo scopo di affrontare le tematiche riguardanti l’identificazione delle aree potenzialmente idonee per lo stoccaggio dei rifiuti nucleari nella Provincia di Viterbo e prendere una chiara posizione di contrasto a questa scelta. Non può essere permessa un’operazione così invasiva e distruttiva per il territorio provinciale.

Un messaggio univoco ed unitario che va nella direzione della salvaguardia di un territorio a forte vocazione agricola, naturalistica, turistica e culturale. Lo stravolgimento che si verrebbe a determinare con la nascita di un deposito di scorie nucleari avrebbe un impatto devastante in tutta la Tuscia con una ricaduta socioeconomica importante nel lungo termine.

Ad organizzare il convegno, indetto dalla Provincia di Viterbo, sono i comitati per la salvaguardia del territorio di Corchiano e della Tuscia, Montalto Futura, Maremma Viva, Verde Tuscia, le associazioni Italiana Cultura e sport (sez. Viterbo), Italia Nostra (sez. Tarquinia) e Pro loco Gallese, il Sovrano Militare Ordine di Malta e il Biodistretto della Via Amerina e delle Forre.

Il presidente della Provincia Pietro Nocchi commenta: “La Provincia si è presa da subito l’impegno di portare avanti questa battaglia attraverso un profondo lavoro di coordinamento, di concerto con la Regione Lazio, tra le associazioni di categoria e gli enti locali. Abbiamo già espresso a più riprese la nostra contrarietà alla realizzazione dell’opera attraverso delibere ed interventi mirati.”

“L’obiettivo di questo importante incontro” – prosegue Nocchi – “è quello di far sentire la voce del territorio, mettendo in evidenza tutte le criticità evidenti ed oggettive per questa scelta che abbiamo per l’appunto definito “impossibile”.  Ringrazio già da ora tutte le associazioni di categoria, i relatori, i sindaci della provincia, ma soprattutto tutti gli esponenti della politica che hanno aderito all’invito. Una unione di intenti che va oltre gli schieramenti politici e che dimostra ancora una volta come si possa lavorare all’interno di un percorso di dialogo e condivisione, per affrontare e risolvere i bisogni e le esigenze della nostra comunità. “

Provincia di Viterbo

Parteciperanno:

I Sindaci della Provincia di Viterbo, Associazioni di categoria, Massimiliano Valeriani Assessore Regionale – Assessore Politiche Abitative, Urbanistica, Ciclo dei rifiuti e impianti di trattamento, Smaltimento e Recupero; Enrico Panunzi: Consigliere della Regione Lazio; Francesco Battistoni: Sottosegretario Mipaaf; Roberta Lombardi: Assessora Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale Regione Lazio (M5 Stelle); Mauro Rotelli: Deputato (FDI), Commissione Trasporti; Umberto Fusco: Senatore (Lega); Bruno Astorre: Senatore (PD)

Relatori:
Avv. Francesco Rosi
: Comitato Maremma Viva; Prof. Angelo Di Giorgio: Comitato Montalto Futura; Prof. Umberto Monarca: Università di Foggia; Dott. Daniele Maras: Sovraintendenza Archeologica – Etruria Meridionale; Avv. Xavier Santiapichi; Avv. Angelo Annibali; Dott. Famiano Crucianelli: Biodistretto della Via Amerina e delle Forre); Giorgio Grani: Giovani Confagricoltura; Luca Balletti: Federalberghi

Programma dell’incontro:
9 – 9.10
Saluto del Presidente della Provincia
Presentazione dell’incontro
9.10 – 10.00
Interventi dei referenti istituzionali
10:10 – 10.25
Quadro normativo – Attinenza del Programma Nazionale di smaltimento dei rifiuti radioattivi ROSI
10.25 – 10.40
Programma Nazionale – Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI)-DI GIORGIO

Le osservazioni per il Seminario Nazionale- Tematiche di ordine generale:

10.40 – 10.50
Metodologia CNAPI – ordine di idoneità  SANTIAPICHI
10.50 – 11.00
Stato di salute nella Provincia di Viterbo – indagini epidemiologiche DI GIORGIO
11.00 – 11.10
Gli effetti sull’economia: Prof. Umberto Monarca
11.10 – 11.20
Osservazioni sulle aree archeologiche : DANIELE MARAS

11.20 – 11.30  Coffee break

Le osservazioni per il Seminario Nazionale – Tematiche di ordine specifico:
11.30 – 11.40
Osservazioni dei Comuni delle aree interne ANNIBALI
11.40 – 11.50
Osservazioni dei Comuni del Biodistretto CRUCIANELLI
11.50 – 12.00
Sintesi e conclusioni sulle osservazioni ROSI DI GIORGIO

12.00 – 13.15
TAVOLA ROTONDA – LA POSIZIONE DELLA PROVINCIA DI VITERBO: UNA STRATEGIA UNITARIA

Presidente della Provincia

Moderatori: ROSI, DI GIORGIO

Partecipanti: Sindaci, comitati e associazioni di categoria

13.15
Conclusioni – Saluti