Talete spa riceve cartella esattoriale dall’agenzia delle Entrate per 787 mila euro

VITERBO- Riceviamo e pubblichiamo: “Talete S.p.A., gestore del Sistema idrico integrato dell’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) 1 Lazio Nord-Viterbo, ha ricevuto una cartella esattoriale dall’Agenzia delle Entrate per un importo di 787mila euro, in seguito a una Determinazione della Regione Lazio del dicembre 2023. Tale somma riguarda il recupero delle anticipazioni sui canoni consortili. Di conseguenza, gli enti pubblici con cui Talete ha rapporti commerciali legati al Sistema idrico integrato stanno subendo pignoramenti presso terzi, arrecando un grave danno alla società, già in una situazione economico-finanziaria critica.
Questa ingiunzione di pagamento arriva in un momento delicato, in cui l’Ente di Governo dell’Ato (EGATO) 1 e Talete S.p.A. sono impegnati in un progetto complesso per individuare un partner privato tramite una gara a doppio oggetto. Tale iniziativa ha l’obiettivo di risolvere le difficoltà gestionali e finanziarie storiche, acuite dalla frammentazione del Sistema idrico e dagli elevati costi di potabilizzazione delle risorse idriche locali.
EGATO 1 ha ripetutamente sollecitato la Regione Lazio a considerare l’unificazione degli ATO o il trasferimento dell’ATO 1 all’interno dell’ATO 2, per superare la condizione di “ATO debole” e garantire una gestione efficiente del servizio, ma finora non ha ricevuto risposte concrete.
Inoltre, Talete è destinataria di fondi del PNRR per investimenti strategici nella modernizzazione delle infrastrutture idriche. Tuttavia, l’attuale peggioramento della situazione finanziaria rischia di compromettere la realizzazione di tali interventi fondamentali.
Alla luce della gravità della situazione, EGATO 1 ha deciso di intraprendere un’azione legale a supporto di Talete, chiedendo la sospensione della cartella esattoriale. Il Tribunale di Viterbo discuterà la richiesta di sospensiva il prossimo 17 ottobre. Nel frattempo, EGATO 1 chiede alla Regione Lazio di sospendere immediatamente ogni azione coattiva e di bloccare l’efficacia della cartella di pagamento, impedendo ulteriori pignoramenti presso terzi da parte dell’Agenzia delle Entrate.
EGATO 1 ribadisce infine la necessità di un incontro urgente con la Regione Lazio per risolvere in modo condiviso le problematiche legate ai canoni consortili del Sistema idrico integrato”.

Ente di Governo dell’Ato (EGATO) N.1 Lazio Nord Viterbo




Ingresso di privati in Talete, i Comuni ricorrenti rinunciano al ricorso al Tar

VITERBO – Riceviamo da EGATO Lazio Nord Viterbo e pubblichiamo: “Trasformazione della natura societaria di Talete S.p.A., i Comuni di Viterbo, Tarquinia, Vasanello, Monte Romano e Soriano nel Cimino rinunciano al ricorso sollevato dinanzi al Tar del Lazio.

Dopo una lunga interlocuzione con la Presidenza dell’Egato (Ente di governo dell’ambito territoriale ottimale) n. 1 Lazio Nord Viterbo, i Comuni ricorrenti hanno infatti rivisto le proprie posizioni a riguardo.

La vicenda è iniziata nel settembre 2022, quando i sopracitati Comuni avevano presentato ricorso al Tar del Lazio per chiedere l’annullamento degli atti di orientamento dell’Egato con cui, di comune accordo con la stragrande maggioranza dei Comuni della Tuscia, si avviava il percorso per cambiare la forma di gestione del Servizio Idrico Integrato: obiettivo della nuova politica, tutt’ora in corso, è quello di trasformare Talete S.p.A. in una società mista a prevalente capitale pubblico per superare le difficoltà di gestione del servizio.

Con l’approvazione da parte dell’EGATO dell’atto di Orientamento/Indirizzo n° 125 del 14.11.2023 è stata ampiamente espressa e confermata la volontà della Conferenza di questo A.T.O. di portare avanti un percorso che consenta alla Talete S.p.A. di garantire continuità della gestione, con la possibilità di realizzare un necessario piano di interventi finalizzati alla ottimizzazione e all’efficientamento del servizio reso ai nostri cittadini utenti.

A dicembre la presidenza dell’Egato Lazio Nord Viterbo ha anche inviato una lettera ai cinque comuni ricorrenti facendo presente che il ricorso da loro presentato al Tar, oltre a non essere motivato nei fatti, avrebbe comportato anche un ulteriore dispendio di risorse pubbliche ai danni dei cittadini.

Dopo una lunga e attenta riflessione, i cinque comuni ricorrenti hanno rivisto le proprie posizioni e deciso di rinunciare al ricorso presentato al Tar del Lazio. Il tribunale amministrativo ha dunque dichiarato il ricorso improcedibile.

La rinuncia da parte dei Comuni di Viterbo, Tarquinia, Vasanello, Monte Romano e Soriano nel Cimino al contenzioso amministrativo dimostra che la decisione adottata dall’Egato Lazio Nord Viterbo e dagli altri comuni della Provincia di Viterbo di procedere alla modifica della natura societaria di Talete S.p.A. era giusta e che su questo punto, finalmente, c’è ora l’unanimità dei Comuni della Tuscia”.




Unione Province del Lazio, Romoli: “Giusta l’abolizione degli Egato”

ROMA – L’Unione delle Province del Lazio accoglie con favore la scelta del Consiglio regionale di abrogare la legge 14 del 2022 che disciplinava gli Enti di governo d’ambito territoriale ottimale per la gestione integrata dei rifiuti urbani.

“Nella scorsa legislatura – commenta il Presidente Romoli – le Province avevano sottolineato che occorreva evitare la creazione di ulteriori enti per la gestione di funzioni che ben potevano essere esercitate dagli enti locali, attraverso il rafforzamento delle loro strutture tecniche.”

“L’abrogazione della legge del 2022 – conclude Romoli – deve essere l’occasione per procedere rapidamente alla ridefinizione delle funzioni delle Province, della Città metropolitana e dei Comuni in materia di rifiuti e di ambiente, facendo in modo che ogni ambito provinciale dei rifiuti diventi autosufficiente attraverso scelte condivise dagli enti locali e dalla Regione. A questo fine chiediamo al Presidente Rocca e all’Assessore Ghera un incontro per avviare da subito un confronto sul riassetto della disciplina dei rifiuti nel Lazio.”




La questione rifiuti a Viterbo e la fine degli Egato: polemiche sulla gestione della nuova giunta di centrodestra

di REDAZIONE-

VITERBO- Nel corso dell’ultimo consiglio comunale straordinario sull’ampliamento della discarica di Monterazzano, la consigliera comunale del Partito Democratico, Alessandra Troncarelli, ha sottolineato l’importanza dell’azione del consigliere regionale Enrico Panunzi nel tutelare Viterbo e la Tuscia in materia di rifiuti. Secondo Troncarelli, l’autosufficienza delle province dipendeva dagli enti di governo dell’Ato, gli Egato, che agivano come organi di controllo e filtro per situazioni come quella della discarica di Monterazzano. Tuttavia, la nuova giunta di centrodestra, guidata da Francesco Rocca, ha deciso di annullare gli atti e chiudere gli Egato, suscitando perplessità sulla sua politica riguardante i rifiuti.

Troncarelli ha espresso la sua delusione per questa decisione, sostenendo che durante la precedente amministrazione di Zingaretti erano stati trovati dei compromessi per gestire l’emergenza rifiuti. La consigliera ha criticato la mancanza di una risposta politica chiara da parte dell’amministrazione Rocca riguardo ai rifiuti. Inoltre, ha sollevato il dubbio su come il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione, Daniele Sabatini, possa agire coerentemente con la posizione della sua maggioranza, che si oppone alla discarica, dato che ora la destra è al governo.

Troncarelli ha ricordato che durante l’amministrazione di Zingaretti e il Partito Democratico, la destra criticava costantemente senza proporre soluzioni concrete. Ora, con la destra al potere, sembra esserci una mancanza di chiarezza e concretezza nell’affrontare l’emergenza dei rifiuti.




Polemica tra Partito Democratico e Fratelli d’Italia sugli Egato

di REDAZIONE-

VITERBO – Una forte disputa è emersa tra il Partito Democratico (PD) e Fratelli d’Italia (FdI) riguardo agli Egato, gli enti di governo dell’Ato (Ambito territoriale ottimale). Istituiti nel 2022 dalla Regione Lazio sotto la guida di Nicola Zingaretti, questi enti, con personalità giuridica di diritto pubblico e autonomia organizzativa, sono stati recentemente annullati dalla giunta di centrodestra guidata da Francesco Rocca.

Durante IL Consiglio straordinario sull’ampliamento della discarica di Monterazzano di ieri mattina, PD e FdI si sono scontrati aspramente, lanciandosi reciproche accuse. I rappresentanti del PD sostengono che gli Egato fossero necessari per gestire l’emergenza rifiuti nel Lazio, sostenendo che avrebbero consentito una regolamentazione efficace della situazione, data la mancanza di impianti di smaltimento nel territorio. Dall’altra parte, FdI ha definito gli Egato “stipendifici senza alcuna concreta funzione pratica, tantomeno di controllo”.

Enrico Panunzi, consigliere regionale del PD, ha dichiarato che gli Egato erano strumenti chiave per affrontare l’emergenza rifiuti e coordinare le azioni in modo efficace. Alvaro Ricci, capogruppo Pd in consiglio comunale,  ha sottolineato il ruolo degli Egato nel piano regionale dei rifiuti e la gestione del sistema ambientale, accusando FdI di aver preso una decisione dannosa annullandoli.

D’altro canto, Laura Allegrini, consigliera comunale di FdI, ha criticato duramente gli Egato, sottolineando i costi elevati per la presidenza e i membri del consiglio di amministrazione di ciascun ente. Ha enfatizzato l’assenza di un ruolo pratico o di controllo per questi organismi.




Egato, Leodori: “Assemblee aggiornate a febbraio”

ROMA-“Al fine di liberare dalla discussione elettorale la costituzione degli Egato, Enti importanti che come prevedono le norme nazionali e regionali, hanno il compito fondamentale della gestione integrata del ciclo dei rifiuti secondo criteri di efficienza, sostenibilità ambientale e autosufficienza, sono rinviate le convocazioni dei Sindaci per la loro costituzione. Per evitare polemiche e strumentalizzazioni le assemblee per gli Egato mancanti saranno aggiornate dopo il voto del prossimo 12 febbraio. Il nuovo consiglio regionale, se lo riterrà opportuno, interverrà sulla remunerazione degli Organismi direttivi”. Lo dichiara in una nota il Presidente Vicario della Regione Lazio, Daniele Leodori.




Rifiuti, Regione: “Saranno i sindaci del Lazio a nominare i vertici degli Egato”

ROMA – “La Giunta regionale ha solamente convocato le assemblee dei sindaci dei Comuni di ciascun Egato, così come stabilisce la recente legge approvata dal Consiglio regionale, che impone di procedere a tale atto entro 60 giorni. Saranno poi i sindaci a nominare il presidente e il consiglio direttivo dell’Egato all’interno della rispettiva assemblea. Pertanto, non si comprendono le dichiarazioni e le proteste di alcune forze politiche, che accusano la Regione di procedere alla nomina dei vertici degli Egato.

La Giunta regionale non farà alcuna nomina, ma saranno esclusivamente i sindaci del Lazio a scegliere i propri rappresentanti all’interno dei rispettivi Egato”.

Lo precisa in una nota la Regione Lazio.




Il comune di Acquapendente approva l’Egato

Con Deliberazione della Giunta, il Comune di Acquapendente approva “ Verbale n. 131 del 12/11/2022 avente per oggetto Ente di Governo dell’Ambito Territoriale Ottimale n. 1 Lazio Nord – Viterbo (abbreviato EGATO 1) – Giudizio presso TAR Lazio contro il Comune di Viterbo + altri”. Eccone il testo Ufficiale: “Premesso che: – Con ricorso del 22 settembre 2022 il Comune di Viterbo (unitamente ai comuni di Tarquinia, Vasanello, Monte Romano e Soriano nel Cimino) ha impugnato dinnanzi al TAR del Lazio l’atto di orientamento n. 116/2022 dell’Egato 1 (in cui sono richiamati anche gli atti di indirizzo 113 e 114 del 28 aprile 2022 del menzionato ente) con il quale l’ente ha disposto l’avvio delle procedure (tramite bando di gara) per la selezione di un partner privato (nella misura massima del 40%) che assuma la qualità di socio di minoranza all’interno della Talete Spa al fine di garantire un efficiente gestione del servizio idrico integrato; Considerato che: – La decisione assunta dall’EGATO 1 è stata adottata dalla conferenza dei Sindaci di detto ente (cui fa parte anche il Comune di Acquapendente) al fine di porre rimedio alla situazione di crisi finanziaria in cui versa la società di gestione del servizio idrico integrato (Talete Spa) ed al fine di garantire un adeguato servizio in un settore essenziale; – La mancata attuazione delle misure adottate dall’EGATO 1 potrebbe determinare una irreversibile crisi della società Talete Spa. Con voti unanimi favorevoli, espressi per alzata di mano DELIBERA 1. Di dare mandato all’Ente di Governo dell’Ambito Territoriale Ottimale n. 1 Lazio Nord – Viterbo di costituirsi e resistere nel giudizio promosso avverso l’atto di orientamento n. 116/2022 al fine di salvaguardare e tutelare degli interessi del Comune di Acquapendente, affinché vengano adottate tutte le misure necessarie per garantire una efficiente gestione del servizio idrico integrato. Inoltre, stante la necessità e l’urgenza di assicurare l’invio della proposta entro i tempi tecnici; Con voti favorevoli espressi per alzata di mano DELIBERA Di rendere il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134 comma 4 del d. lgs. N. 2”.




Rifiuti, Fdi Lazio: “Legge Egato è propaganda con rischio poltronificio”

ROMA- “Fdi ha espresso voto contrario alla Legge che istituisce gli Enti di Governo degli ATO. E’ questo un provvedimento tardivo, emanato a quasi dieci anni di distanza dal primo insediamento di Zingaretti, che non apporterà alcun contributo fattivo alla soluzione dell’emergenza rifiuti a Roma e nel Lazio. Dopo un decennio d’inerzia, il Presidente della Regione ha forzato la mano per portare rapidamente in Aula il testo, senza consentire il necessario approfondimento in Commissione Rifiuti, senza ascoltare Comuni ed Enti Locali, addirittura spostando il tema in Commissione Bilancio a seguito di forti contrasti in seno alla maggioranza. La fretta con cui è stata approvata denuncia la funzione elettorale di questa normativa e c’è il concreto timore che i Consigli Direttivi degli ATO siano l’approdo di tanti non eletti o non candidati. La Giunta Pd –M5Stelle sa bene che i tempi di attuazione saranno molto lunghi, che le risorse stanziate sono insufficienti ed i costi andranno a gravare sulla TARI, che gli EGATO resteranno una scatola vuota come il Piano Rifiuti Regionale, basato su percentuali di raccolta differenziata illusorie, sconfessato dal sindaco Gualtieri e dal Governo anche esso a trazione Pd- M5Stelle. Dopo essersi sottratto a qualsiasi scelta sia sugli impianti che sulla loro ubicazione, così come sulle politiche di riduzione e riciclaggio dei rifiuti, dopo essersi nascosto nello stucchevole rimpallo con Roma Capitale a guida Raggi, Zingaretti chiude la sua esperienza di governatore presentando un testo irricevibile, per tentare di uscire dall’angolo delle responsabilità sia del dispendio di pubblico denaro per smaltire i rifiuti fuori regione, che del degrado ambientale prodotto dalla immondizia non raccolta”. Così in un comunicato i consiglieri regionali del Lazio di Fdi.

 




Rifiuti, Zingaretti. “Approvazione legge Egato importante risultato legislatura”

ROMA- “L’approvazione della legge sugli Egato rappresenta un altro importante risultato di questa legislatura. Con questo provvedimento completiamo il processo di riforma del sistema dei rifiuti nel Lazio, individuando responsabilità, competenze e ambiti di gestione per garantire sostenibilità, trasparenza ed efficienza al settore dei rifiuti. La Regione, quindi, fornisce norme chiare e regole certe, ma resta fondamentale l’impegno di tutte le istituzioni per la realizzazione degli impianti necessari ad assicurare la chiusura dell’intero ciclo dei rifiuti, secondo principi di prossimità e autosufficienza”. Così in una nota il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.