Viterbo, emozione sotterranea nella terra degli Etruschi

VITERBO – Durante tutte le festività natalizie lo staff di Tesori d’ Etruria è pronto ad accogliere e trasportare nel mondo del fantastico e dell’immaginario bimbi e giovanissimi attraverso una vasta serie di attività e percorsi emozionali che ammaliano anche i genitori.

Nuovi appuntamenti che vanno ad arricchire l’offerta di Tesori d’ Etruria e la sua Viterbo Sotterranea, diventati ormai un vero e proprio punto di riferimento culturale e di intrattenimento di Viterbo, l’etrusca “Surna”.

Dagli itinerari storici della Viterbo etrusca e medievale, alle visite guidate emozionali che si concludono con le degustazioni a tema dei prodotti delle terre etrusche. Tra le varie ambientazioni ed attrazioni, nel cuore del centro storico, c’è la Viterbo Sotterranea dove è possibile effettuare una visita guidata nelle magiche gallerie sotto la città etrusca, proprio nel cuore del centro storico di Viterbo. La particolare ambientazione, l’ottimo gioco di luci, uniti al fascino della Viterbo Sotterranea, rendono questa visita unica agli occhi dei visitatori italiani e stranieri.

Il tour nella Città sotterranea si è anche arricchito con il “Museo dei Cavalieri Templari”: in mostra cimeli, oggetti originali, ricostruzioni e modellini che raccontano l’affascinante storia templare e il loro rapporto stretto con la città di Viterbo. Esperte guide turistiche sono pronte a trasportare, in tour, bambini e genitori. E’ un’ottima occasione per trascorrere le festività di Natale con la propria famiglia alla scoperta dei segreti sotterranei, una visita che conduce alla scoperta di questi magici luoghi in un viaggio nella storia lungo oltre 3.000 anni.

Il Museo, e il nuovo complesso monumentale sotterraneo, si possono visitare tutti i giorni, dalle 10 alle 20. Per ulteriori informazioni: “Tesori d’Etruria”, Piazza della Morte, 1 – Viterbo – Tel. 3388618856 0761220851 www.tesoridietruria.it




Sulle tracce degli Etruschi sul Monte Cimino

SORIANO NEL CIMINO (Viterbo) – 1° novembre 2024, presentazione del libro di Eugenio Benedetti Gaglio a Soriano nel Cimino, Tenuta Sant’Egidio.

“Rasnal Zilath Mexl” è l’undicesimo libro di Eugenio Benedetti Gaglio. Il volume racconta e descrive, con il supporto di studi storici e archeologici, un’ipotesi suggestiva e affascinante: gli Etruschi dopo il Mille a. C. erano di casa anche nell’entroterra dell’antica Etruria, tanto da considerare il Monte Cimino, un vulcano in origine, come luogo sacro di quelle popolazioni partite dalla lontana penisola Anatolica per giungere a insediarsi sui lidi del Tirreno. Non senza i riferimenti ai loro più vicini progenitori (gli Ittiti) e a quelli più lontani (gli Egizi).

Una ricerca nella preistoria, nella storia e nella leggenda. Fino a far spuntare un interrogativo affascinante: anche Soriano era una città Etrusca?

“Appuntamento con gli Dei ittiti ed etruschi”, come sottotitolo, è il libro edito dalla casa editrice EDP (Editions du Precurseur) del Principato di Monaco, che sarà presentato il 1° novembre alle ore 12 a Villa Benedetti, situata sul pendio del Monte Cimino alle porte di Soriano. Per l’occasione, seguirà il concerto dell’ensemble “La lira di Orfeo” con il Maestro Raffaele Pe.

A poco più di un anno dalla presentazione del precedente lavoro del Cavalier Benedetti – “Il mio Karma, c’était écrit” (Edition du Précurseur Monaco), sua ultima opera autobiografica – arriva a compimento il nuovo lavoro dell’autore, che si è rituffato nella ricerca e analisi delle testimonianze storiche a lui intimamente più vicine. Fino a ricostruire un viaggio che trova elementi di suggestione – ma non solo – tra i territori del centro Italia.

Il titolo del libro di Benedetti Gaglio prende spunto dalla definizione, la più accreditata oggi tra gli etruscologi, attribuita al supremo magistrato delle dodici città della lega Etrusca: Rasnal Zilath Mexl. Una carica ritenuta equivalente a quella del futuro console romano. “E’ il mio tributo ai Lucumoni Etruschi – ha detto il Cavalier Benedetti – che ogni anno salivano sul Monte Cimino per eleggere il loro supremo Magistrato. Lo facevano parlando una lingua ancora in parte sconosciuta, la cui interpretazione affideremo ai ragazzi dell’Associazione no profit Gestione ed Educazione Ambientale (GEA), che opera sul Monte Cimino, con la promessa di accompagnarli nel VI secolo avanti Cristo per condurli alla ricerca dei loro misteri”.

La GEA, costituita dalla figlia Azzurra Benedetti, si occupa della gestione del Bosco didattico “Tenuta di Sant’Egidio”, a Soriano nel Cimino, aperto per le visite agli studenti delle scuole di ogni ordine. Lo stesso bosco ospita, tra le altre installazioni, l’unica barca cinese esistente al mondo fuori dalla Cina (come è stato rimarcato dall’ambasciatore di Pechino, Li Ruiyu): è un vascello di marmo da cento tonnellate, donato dal governo cinese per i 70 anni del Cavalier Benedetti. È una replica esatta, in scala 1:3, della Barca di marmo dell’Imperatrice cinese Ci Xi, situata nel Palazzo d’Estate a Pechino.




Sulle tracce degli Etruschi sul Monte Cimino: presentazione del volume a Soriano nel Cimino

SORIANO NEL CIMINO (Viterbo)- “Rasnal Zilath Mexl” è l’undicesimo libro di Eugenio Benedetti Gaglio. Il volume racconta e descrive, con il supporto di studi storici e archeologici, un’ipotesi suggestiva e affascinante: gli Etruschi dopo il Mille a. C. erano di casa anche nell’entroterra dell’antica Etruria, tanto da considerare il Monte Cimino, un vulcano in origine, come luogo sacro di quelle popolazioni partite dalla lontana penisola Anatolica per giungere a insediarsi sui lidi del Tirreno. Non senza i riferimenti ai loro più vicini progenitori (gli Ittiti) e a quelli più lontani (gli Egizi).
Una ricerca nella preistoria, nella storia e nella leggenda. Fino a far spuntare un interrogativo affascinante: anche Soriano era una città Etrusca?

“Appuntamento con gli Dei ittiti ed etruschi”, come sottotitolo, è il libro edito dalla casa editrice EDP (Editions du Precurseur) del Principato di Monaco, che sarà presentato il 1° novembre alle ore 12 a Villa Benedetti, situata sul pendio del Monte Cimino alle porte di Soriano. Per l’occasione, seguirà il concerto dell’ensemble “La lira di Orfeo” con il Maestro Raffaele Pe.
A poco più di un anno dalla presentazione del precedente lavoro del Cavalier Benedetti – “Il mio Karma, c’était écrit” (Edition du Précurseur Monaco), sua ultima opera autobiografica – arriva a compimento il nuovo lavoro dell’autore, che si è rituffato nella ricerca e analisi delle testimonianze storiche a lui intimamente più vicine. Fino a ricostruire un viaggio che trova elementi di suggestione – ma non solo – tra i territori del centro Italia.

Il titolo del libro di Benedetti Gaglio prende spunto dalla definizione, la più accreditata oggi tra gli etruscologi, attribuita al supremo magistrato delle dodici città della lega Etrusca: Rasnal Zilath Mexl. Una carica ritenuta equivalente a quella del futuro console romano. “E’ il mio tributo ai Lucumoni Etruschi – ha detto il Cavalier Benedetti – che ogni anno salivano sul Monte Cimino per eleggere il loro supremo Magistrato. Lo facevano parlando una lingua ancora in parte sconosciuta, la cui
interpretazione affideremo ai ragazzi dell’Associazione no profit Gestione ed Educazione Ambientale (GEA), che opera sul Monte Cimino, con la promessa di accompagnarli nel VI secolo avanti Cristo per condurli alla ricerca dei loro misteri”.

La GEA, costituita dalla figlia Azzurra Benedetti, si occupa della gestione del Bosco didattico “Tenuta di Sant’Egidio”, a Soriano nel Cimino, aperto per le visite agli studenti delle scuole di ogni ordine. Lo stesso bosco ospita, tra le altre installazioni, l’unica barca cinese esistente al mondo fuori dalla Cina (come è stato rimarcato dall’ambasciatore di Pechino, Li Ruiyu): è un vascello di marmo da
cento tonnellate, donato dal governo cinese per i 70 anni del Cavalier Benedetti. È una replica esatta, in scala 1:3, della Barca di marmo dell’Imperatrice cinese Ci Xi, situata nel Palazzo d’Estate a Pechino.

Nota storico-biografica
Eugenio Benedetti Gaglio nasce a Catania il 22 novembre 1929. Imprenditore e filantropo, dal 2014 è stato insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Benedetti ha viaggiato per sessant’anni “oltre tutte le Cortine” (citazione di Gianni Letta), consentendo a molte primarie aziende italiane di realizzare impianti “chiavi in mano” nei più svariati settori (dal tessile all’alimentare, dal farmaceutico al metallurgico, dal chimico all’elettrotecnico) in molti Paesi stranieri. Impiantando così fabbriche a tecnologia italiana in Russia, in Cina, in Uzbekistan, in Angola e in tanti altri Paesi del mondo. Un pioniere la cui opera consente oggi ai nostri marchi e alla nostra manifattura. Per questo l’imprenditore siciliano trova ancora oggi in
quei Paesi un’accoglienza calorosa, per il credito guadagnato con le sue operazioni.
Successivamente il “Marco Polo” di Catania (definizione coniata per Benedetti dal governo cinese) si è dedicato ad opere e iniziative filantropiche e umanitarie.
Dal 2009, insieme alla moglie Anna Maria ha iniziato la collaborazione con la S.I.B. (Società Italiana di Beneficenza), istituita in Egitto nel 1864 e realizzatrice – nel 1903 – dell’Ospedale Italiano al Cairo “Umberto I” (fondato dal prozio materno di Eugenio, Empedocle Gaglio).
Benedetti ha poi esteso l’opera della S.I.B. originaria a quattro nuove fondazioni omonime: una in Italia con sede a Roma, una in Svizzera con sede a St. Moritz, una terza nel Principato di Monaco e l’ultima in Egitto. Sono riunite nel Comitato di coordinamento “S.I.B. Benedetti Foundations” per svolgere intense attività umanitarie: dal sostegno ospedaliero ai simposi e congressi scientifici.

– Per informazioni e accrediti all’evento del 1° novembre pv a Soriano nel Cimino scrivere a:
segr.fondazionisibbenedetti@gmail.com




Etruschi in mongolfiera

TARQUINIA (Viterbo)- Parte il progetto Etruschi in mongolfiera! Dal 6 al 30 agosto i visitatori delle Necropoli Etrusche di Cerveteri e Tarquinia potranno ammirare dall’alto le bellezze mozzafiato del sito Unesco. A bordo di una mongolfiera che si alzerà in volo vincolato fino a 15/20 metri, i fortunati passeggeri del suggestivo mezzo aereo apprezzeranno dall’alto le aree archeologiche nei rispettivi contesti territoriali, che spaziano tra la costa tirrenica e i monti dell’entroterra. Prima dell’ascensione in mongolfiera, grandi e piccini riceveranno dal personale del Parco una accurata descrizione topografica dei luoghi che potranno ammirare “a volo d’uccello” e un binocolo professionale per “zoomare” su monumenti ed elementi del paesaggio. L’iniziativa è gratuita e compresa nel costo del biglietto secondo le tariffe in vigore (10 euro per gli adulti, 2 euro per giovani di età compresa fra i 18 e i 25 anni, gratuito fino a 18 anni). Il biglietto “Etruschi in mongolfiera” è acquistabile solo on-line sulla piattaforma Musei Italiani all’indirizzo di seguito riportato e permetterà oltre al volo la visita alla Necropoli e al Museo archeologico Nazionale di Tarquinia o di Cerveteri. Per qualsiasi informazione è possibile scrivere all’indirizzo email pa-certa.info@cultura.gov.it. Il numero dei posti è limitato e l’acquisto dei biglietti avverrà fino a esaurimento posti. L’iniziativa, organizzata dal PACT in collaborazione con le amministrazioni comunali di Cerveteri e Tarquinia e con la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale, è stata finanziata con fondi speciali destinati ai siti Unesco dalla legge 77/2006.

SCHEDA INFO
Evento: Etruschi in mongolfiera
Dove: Parco archeologico delle necropoli di Tarquinia – Monterozzi – via Ripagretta, 01016 Tarquinia (VT)
Parco archeologico Cerite – Banditaccia – via della Necropoli, 00053 Cerveteri (Rm)
Quando: 6 – 14 agosto 2024 Tarquinia
22 – 30 agosto 2024 Cerveteri
Orari: ore 9:00 – 11:10
durata dei voli: 5 minuti.
Informazioni e contatti: pa-certa.info@cultura.gov.it
Acquisto biglietti on line e App. Musei Italiani:
Etruschi in mongolfiera – Tarquinia
Etruschi in mongolfiera – Cerveteri
https://portale.museiitaliani.it/b2c/buyTicketless/86ef556b-6b6f-489d-a002-546f4faba83b
Tipologia di visita: Etruschi in Mongolfiera – Tarquinia
Etruschi in Mongolfiera – Cerveteri
IMPORTANTE: ogni volo è aperto ad un numero massimo di 4 passeggeri. Al momento dell’acquisto dei biglietti on-line bisognerà scegliere la fascia oraria del volo preferita.

WEBSITE: https://pact.cultura.gov.it/




Pasquetta con gli Etruschi di Tuscania

Lunedì 1° aprile 2024 ore 10:30, visita guidata + degustazione. Una Pasquetta diversa, un’esperienza indimenticabile tra natura, archeologia e storia, con una visita guidata alla necropoli di Madonna dell’Olivo e al Museo Archeologico Nazionale Etrusco, accompagnate da un brindisi presso un locale del centro storico.

Costo € 15,00
Appuntamento presso l’Ufficio Turistico, piazzale Trieste
Info e prenotazioni:
3288872377
visittuscaniavt@gmail.com
Prenotazione obbligatoria entro le 18:00 del giorno prima. In caso di mancato raggiungimento di 15 partecipanti il costo potrebbe subire variazioni.




Meraviglie della Tuscia: Ferento e le rovine nascoste

di SIMONE CHIANI-

MERAVIGLIE DELLA TUSCIA – Situata a pochi passi dalla città di Viterbo, affacciata su una meravigliosa vallata condita dalle acque dei torrenti Acquarossa e Vezzarella, sorge un’antica città che in età romana ha avuto un’altissima rilevanza, la quale diede peraltro i natali a figure come Marco Otone e Flavia Domitilla (madre di Tito e Domiziano): Ferento (prima città etrusca).

Nelle vicinanze delle rovine è infatti possibile osservare una scritta che recita “Civitas splendissima”, riferendosi proprio alla importante città di Ferento.

Questo sito archeologico-paesaggistico non ha bisogno di particolari presentazioni. Quello che non tutti sanno è che intorno alle già notevoli rovine romane del sito, si trova, nascosta sotto terra e tra la natura selvatica, una quantità inimmaginabile di altre rovine, inaccessibili e inqualificabili per via della mancanza di fondi appropriati. A meno che, un giorno, un grande investitore non decida di far rinascere l’antica Ferento, gran parte del suo abitato è destinato a rimanere nascosto.

La meraviglia nella meraviglia del sito osservabile, comunque, è l’antico teatro che domina il luogo, scoperto e reso fruibile (utilizzato ancora oggi per spettacoli) dal “re archeologo” Gustavo VI Adolfo di Svezia.

Intorno all’antica città si possono anche visitare alcune necropoli, come quella di Procoietto (risalente al III secolo a. C.) e quella di Poggio della Lupa (circa un secolo più recente dell’altra).

Il sito è trattato a dovere dall’associazione culturale che se ne occupa, e viene utilizzato per numerosi, evocativi eventi di rievocazione storica e altro ancora.

Come raggiungere il luogo:

https://maps.app.goo.gl/xgMdx7ftpSFTN53N6




Gli Etruschi e l’olio, domenica 29 ottobre

TUSCANIA (Viterbo)- Non perdetevi il primo di una serie di appuntamenti legati alla coltivazione dell’olivo e alla produzione dell’olio extravergine di oliva, conosciuti nel nostro territorio fin dall’epoca etrusca.
Ripercorreremo questa affascinante tradizione visitando l’Azienda Agricola Pian di Mola di Olindo Cosimelli, passeggiando tra sentieri boscosi che si affacciano su necropoli etrusche e assistendo in diretta alla raccolta delle olive.
L’esperienza si concluderà assaggiando del genuino e gustosissimo olio locale.

Costo € 12,oo
(La tariffa comprende la visita guidata + la degustazione)

Appuntamento presso l’Ufficio Turistico, piazzale Trieste
Info e prenotazioni:
3288872377
visittuscaniavt@gmail.com
Prenotazione obbligatoria entro le 18:00 del giorno prima. In caso di mancato raggiungimento di 15 partecipanti il costo potrebbe subire variazioni.




Gli Etruschi di Vulci e l’Arte di oggi incontri al Festival ViterboImmagine2023

VITERBO- Ancora nuovi incontri con il pubblico e gli appassionati di Archeologia e Arte al Museo Nazionale Etrusco di Rocca Albornoz. Sabato 23 settembre “Parliamo di Arte contemporanea” e domenica 24 settembre “Un anno di scoperte a Vulci”, alle ore 17:00 con ingresso libero per ambedue gli eventi, saranno i temi che ci appassioneranno.
Sabato 23 settembre alle ore 17,00 Gianpiero Ascoli e Enzo Trifolelli esporranno un percorso che ci porterà dalle prime rappresentazioni della profondità nell’immagine cioè lo “Spazio”, fino ai giorni attuali per spingersi ancora oltre e oltrepassare quella linea di demarcazione che segna il confine della novità ancora da esplorare.
Stesso percorso sarà fatto nella dimensione “Tempo” partendo dalla rappresentazione nell’immagine di un tempo non espresso fino al tempo rappresentato anche come velocità.
Sarà un percorso trasversale a tutte le discipline artistiche, ma non solo, si andrà oltre là dove il Tempo e lo Spazio si incontrano e diventa lo Spazio/Tempo. Questo concetto che si va profilando come una novità nella sua rappresentazione, ci porta a esaminare nuove forme espressive artistiche.
Non deve far paura o far gridare al sacrilegio quando si parla un nuovo linguaggio.
Un linguaggio che non si rinnova è un linguaggio che non può narrare nuovi concetti; pensiamo a qualche decina di anni fa quando non usavamo alcune parole che oggi sono necessarie per esprimerci compiutamente come: Smartphone, digitale, computer, led, e molte altre ancora.
Quindi un linguaggio che non si rinnova è un linguaggio destinato a non far fiorire nuova vita, con nuovi modi per esprimersi: si comunica e si crea ancora di più. Qui ci viene incontro l’arte che va al di là del conosciuto, aprendo nuovi punti di vista, nuove prospettive e nuove realtà che finora potrebbero non essere emerse.
Ecco che questo incontro del 23 settembre, aperto al confronto con tutti i presenti, ci porta ad esplorare le idee di ciascuno di noi: artista, studioso, appassionato o curioso.
L’incontro di ViterboImmagine2023, avviene nella splendida cornice del Museo Nazionale Etrusco di Rocca Albornoz in Piazza della Rocca, 21b, che accoglie una parte dei lavori fotografici relativi alla sezione Mosso-Movimentato e FoTotempismo. Per la prima volta in assoluto 26 Artisti espongono più di 35 opere in SpazioTempismo; nuovo Concetto questo che coinvolge tutte le discipline artistiche: pittura, scultura, Digital-Art, installazioni e altro.
Inoltre al piano terra del museo è esposta una mini-personale di opere in SpazioTempismo.
Il percorso espositivo continua al Museo Monumentale Colle del Duomo di Viterbo che accoglie le opere vincitrici e ammesse del Concorso a patrocinio FIAF, di entrambe le sezioni della fotografia, e al Museo Civico Luigi Rossi Danielli che accoglie gran parte dei progetti fotografici dei 25 autori partecipanti al Circuito Plus.
Velx o Velch, Ora per noi è Vulci
Carlo Casi, direttore scientifico del Parco archeologico di Vulci, afferma: “Puntare sulla ricerca quale elemento fondamentale della valorizzazione, come il Parco sta facendo da qualche anno, sta cominciando a dare i suoi frutti e anche le scoperte che ogni anno emergono sono una tangibile testimonianza. È tutto dovuto alla stringente collaborazione tra la Soprintendenza, la Regione Lazio, il Comune di Montalto di Castro e la Fondazione Vulci”.
Domenica 24 settembre alle ore 17:00 sempre al Museo Nazionale Etrusco di Rocca Albornoz Carlo Casi ci narra “Un anno di scoperte a Vulci”, quello delle grandi novità del 2023.
Oggi, al Parco Naturalistico Archeologico di Vulci, con visite guidate, è possibile ammirare gli scavi archeologici dell’antica necropoli etrusca, le nobili tombe etrusche e i reperti esposti nel Museo.
L’incontro con il pubblico sarà interessantissimo con precisazioni e dialogo a cui Casi darà la massima esplicitazione.
Come nel precedente incontro, del 23 settembre, anche in questo caso l’ingresso al museo è gratuito sia alla conferenza sia alle mostre di ViterboImmagine2023.




Ferento.. dagli Etruschi ai Romani (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO-

FERENTO (Viterbo) –  E’ da questa mattina e si protrarrà fino alle 18,30 l’evento organizzato dall’associazione ArcheoTuscia per rivivere i fasti della Ferento etrusca e romana.
Da Viterbo, percorrendo la strada provinciale Teverina direzione Bagnoregio, al km 7 incrocio con FERENTO 2indicazione Ferento (cartello blu). Percorrere 1 km circa imboccando la strada a dx, si arriva al sito archeologico di Ferento.

Si potrà scoprire l’elegante civiltà etrusca grazie agli allestimenti didattici della cucina, alimentazione, scrittura e bellezza.

Inoltre, si potrà conoscere l’arciera dell’evo antico, la sua storia e la sua evoluzione; ci sarà la possibilità di provare la nobile arte del tiro con l’arco.
Lo Scriba spiegherà il calcolo e la scrittura romana: i numeri, l’abaco, i materiali e la tabula cerata.
Con l’Argentario impareremo la storia del denaro ed il mestiere del cambiavalute.
Nella tarda mattinata ha visitato il sito archeologico Alessandro Romoli presidente dell’amministrazione provinciale, che si è complimentato con gli organizzatori dell’evento.
Nel pomeriggio, si potrà assistere alle danze antiche con tre interventi: 16,30/ 17,30 e 18,30
E’ gradita la prenotazione al numero 328.775.02.33 o mail archeotuscia@gmail.com

 




A Ferento tornano gli Etruschi, sabato 3 giugno un giorno dedicato alla nascita dell’antica città

FERENTO (Viterbo)-  Un’intera giornata, sabato 3 giugno, nell’area archeologica di Ferento (7 km sulla Teverina) dedicata alla storia dell’antica città: dal momento im cui si è formata la comunità etrusca fino alla graduale romanizzazione vissuta nel periodo maggiore della “ civita splendidissima” ovvero l’epoca imperiale.
A illustrare la manifestazione di sabato prossimo sono stati Luciano Proietti, presidente di Archeotuscia e Simonetta Pacini coordinatrice e responsabile organizzativa, che hanno ringraziato Unindustria e l’Ance per l’ospitalità e il supporto alla manifestazione; gli sponsor Eurospin, Viterbo Ecologia, Confimprese Viterbo e il Touring club per il patrocinio. In sala presente il questore di Viterbo, dottor Fausto Vinci. Per il Comune di Viterbo, patrocinante dell’evento, è intervenuto il vice sindaco e assessore alla Cultura, Alfonso Antoniozzi, che ha tenuto a sottolineare il notevole impegno con il quale l’associazione culturale Archeotuscia, grazie ai volontari, tutela l’area archeologica dell’antica città, distrutta per vendetta dai viterbesi nel 1172 e per secoli rimasta ignorata. Anche il rappresentante della Provincia, a nome del presidente Alerssandro Romoli, si è complimentato con gli organizzatori di una manifestazione che si svolge ormai da sei anni.Il console del Touring club, Vincenzo Ceniti, ha richiamato alla memoria l’oltre mezzo secolo di stagione di spettacoli estivi, che,come tradizione, si svolgerà quest’anno da metà luglio a metà agosto.
L’appuntamento è per sabato 3 giugno La presenza dei rievocatori, dalle 10,30alle 18,30 aiuterà a comprendere e approfondire alcuni aspetti della vita, le abitudini, gli usi, i costumi e la quotidianità di una città, che nel 1° secolo dopo Cristo ebbe oltre diecimila abitanti e si estese su ben trenta ettari..
Tutti gli argomenti saranno trattati con un linguaggio semplice, attraverso un percorso diacronico, la storia del territorio e di Ferento.
Sarà possibile scoprire l’elegante civiltà etrusca, grazie agli allestimenti didattici dedicati alla cucina, all’alimentazione, alla scrittura, al mondo della guerra in Etruria antica, alla religione e moda dell’antico popolo..
Inoltre si approfondirà la conoscenza dell’arciera nell’evo antico, la sua storia e la sua evoluzione. Ci sarà la possibilità di provare anche la nobile arte del tiro con l’arco per grandi e piccini.
Si potranno comprendere i dettagli della Roma repubblicana, dove verrà proposta la tessitura con riproduzione di telaio a pesi e fuseruole del III sec. a.C. e, sarà esposta la ricostruzione della famosa groma rinvenuta a Pompei.
Si potrà inoltre osservare la lavorazione della pelle grazie alla presenza di un sutor, artigiano specializzato nella lavorazione del cuoio. Uno scriba spiegherà anche la scrittura romana ed il calcolo: i numeri, i materiali, la tabula cerata e l’abaco;
con l’argentario verrà offerta l’opportunità di imparare la storia del denaro e il mestiere del cambiavalute e tanto altro.Daranno vita all’evento ben cinque associazioni di rievocazione storica: Auxilia Legionis, Mos Maiorvm, Svodales, Cvltvs Deorvm Ostia Antica e A. C. Nereides Danze Antiche con l’organizzazione e l’assistenza di Archeotuscia odv.
Nel pomeriggio durante il prosieguo di tutte le attività i visitatori potranno assistere alle bellezze delle danze antiche con tre interventi 16;30 – 17,30 e 18,30
Archeotuscia odv– Viterbo
Internet: www.archeotuscia. com e mail: archeotuscia@gmail.com

Nota: nella foto area decumano e retro teatro in cui si svolgerà la manifestazione




Sito etrusco di Bisenzio: Seminario a cura dell’archeologo Babbi

MONTEFIASCONE (VT) – Domenica 20 Marzo la sala conferenze dell’Istituto Carlo Alberto Dalla Chiesa di Montefiascone ospiterà un seminario organizzato dal Biodistretto “Lago di Bolsena”. Dal titolo “Smarthphones e internet, la storia della buona notte ed il lago di Bolsena l’importanza della memoria e dei Beni Culturali ai tempi della società liquida e della realtà virtuale”, vedrà in qualità di relatore l’archeologo Dottor Andrea Babbi (CNR-ISPC Roma – Leiza Mainz) ideatore e Direttore del “The Bisenzio Project” membro del Comitato Scientifico del Biodistretto lago di Bolsena che si soffermerà sull’importanza della ricerca, tutela e valorizzazione del sito etrusco di Bisenzio.




Tarquinia, un percorso affascinante alla scoperta dell’antica città etrusca

TARQUINIA ( Viterbo) – Nell’ambito della manifestazione “Tarquinia Project in festa”, il 17 settembre 2022 si ripopola e prende vita la Civita di Tarquinia, sede di una delle più importanti e potenti città degli Etruschi, l’antica Tarchna, definita da Vincenzo Cardarelli “…un mistero naturale e paesistico, una grossa macchinazione della fantasia religiosa e politica degli Etruschi….” (Villa Tarantola, 1948).

A cura dell’Università degli Studi di Milano, in quattro postazioni fisse dislocate sul pianoro della Civita (90 ettari) esperti delle associazioni locali e dell’Università accompagneranno i visitatori verranno accompagnati dagli studenti-ciceroni dell’Istituto Cardarelli di Tarquinia attraverso 3 postazioni dislocate sul pianoro della Civita, dove saranno illustrate le emergenze visibili con uno sguardo sul territorio e la cultura degli Etruschi di Tarquinia fino all’incontro con Roma. I visitatori saranno accolti al punto di incontro (parcheggio) alle 15.40 per iniziare la visita al ‘complesso monumentale’ alle ore 16.00.

Nella postazione al santuario dell’Ara della Regina si potrà ammirare il più grande tempio degli Etruschi attraverso le sue numerose fasi di vita, a partire dagli inizi del VI secolo a.C. Nella storia del monumento si inseriscono i famosi Cavalli Alati e le terrecotte superstiti che fanno parte del frontone del Tempio III risalente all’inizio del IV secolo a.C. In questa postazione Massimo Legni (Studio ARCHITUTTO DESIGNER’S) proporrà ai visitatori una ricostruzione delle fasi arcaiche del tempio in realtà virtuale.

Nella postazione della Porta Romanelli si potrà apprezzare il circuito delle mura. La maestosa porta, che prende il nome dal famoso archeologo Pietro Romanelli che scavò il Pianoro nella prima metà del secolo scorso, e le mura indagate danno conto del rapporto dell’antica città etrusca con il fertile territorio retrostante.

Nella postazione del ‘complesso monumentale’ verranno illustrati due aspetti delle ricerche in corso:

– i risultati delle ricerche iniziate nel 2012 da parte dell’Università degli Studi di Milano, su incarico della Soprintendenza e in collaborazione con il Politecnico di Milano, stanno restituendo il profilo della città antica dislocata su una superficie di circa 90 ettari. La conferenza animata introdurrà i visitatori a comprendere i monumenti visibili e a posizionarli sulle cartografie antiche e moderne, sulle fotografie aeree e nel modello tridimensionale ottenuto con tecnologia LiDAR.

– i risultati di scavi e ricerche, iniziati nel 1982, che hanno permesso di far luce su numerosi aspetti della cultura e della storia etrusca, data la rilevanza di Tarquinia nel divenire di questa civiltà. Il ‘complesso monumentale’ è infatti una delle più antiche aree sacre etrusche. In questa postazione Carlo Brignola suonerà la riproduzione della tromba-lituo, da lui stesso realizzata, scoperta all’ingresso del tempio-altare nel 1985.

***

Civita aperta

Un percorso affascinante alla scoperta dell’antica città etrusca

Tarquinia | Pianoro della Civita | Statale Aurelia bis, km 6400

17 settembre 2022

Ingresso libero | I visitatori si riuniranno al punto di incontro al parcheggio alle ore 15.40| la visita inizia alle ore 16.00

Per informazioni : Ufficio Cultura Comune di Tarquinia , tel. 0766/849407 | Ufficio I.A.T. , tel. 0766/849282

 

 

S C H E D A  I N F O R M A T I V A

 

 

Titolo Civita aperta – Un percorso affascinante alla scoperta dell’antica città etrusca

a cura dell’Università degli Studi di Milano (prof. Giovanna Bagnasco Gianni)

   
Sede Tarquinia, Pianoro di Civita, Statale Aurelia bis, km 64,00
   
Periodo 17 settembre 20212
   
Orari ore 15.40 (punto di incontro al parcheggio); inizio visita ore 16.00 (‘complesso monumentale’)
   
Ingresso gratuito
   
Social Facebook: Progetto Tarquinia, Città di Tarquinia, InfoPoint Tarquinia

Instagram: tarquinia_project, citta_di_tarquinia

   
Informazioni Infopoint Tarquinia, tel. 0766/849282

info.turismo@tarquinia.net

   
Enti promotori Tarquinia Project

Comune di Tarquinia

Istituto Nazionali di Studi Etruschi e Italici

I.I.S.S. “V. Cardarelli”

Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale

Parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia

Università Agraria di Tarquinia

Università degli Studi di Milano

   
Associazioni Società Tarquiniense d’Arte e Storia

Amici delle Tombe Dipinte di Tarquinia

Studio Architettutto Designer’s

Archeologicamente ONLUS

Artetruria

Fontana Antica

           




San Valentino a Tarquinia, tra Etruschi e Medioevo

TARQUINIA (Viterbo) – Riceviamo da Laura Santinelli Docente I.C.S Montalto di Castro  e pubblichiamo: “La voglia di tornare a viaggiare e di lasciarsi conquistare dal fascino dell’arte e della storia saranno gli ingredienti per un weekend di san Valentino tutto da vivere a Tarquinia, insieme alla guida turistica Claudia Moroni. Il 12 febbraio, alle ore 14,30, con la visita guidata alle tombe dipinte della necropoli etrusca di Monterozzi (ingresso in via Ripagretta), dal 2004 sito Unesco;

il 14 febbraio (partenza alle ore 10 da Porta Tarquinia) con “La via dell’acqua”, visita guidata del centro storico seguendo la storia dell’approvvigionamento idrico della città: dalla cisterna di palazzo Vipereschi a Fontana Nova, tra fontane e fontanili. “I luoghi della cultura tornano finalmente a respirare con il passaggio del Lazio in zona gialla – afferma Claudia Moroni -. La visita alle tombe etrusche è possibile dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 17, e, quindi, invito a trascorrere il pomeriggio del 12 febbraio, immersi nell’arte, con la persona che si ama per ammirare dipinti di straordinaria bellezza, dimostrazione dell’eccellenza assoluta raggiunta dagli Etruschi nelle arti figurative. Il 14 febbraio, invece, giorno di San Valentino andremo alla scoperta della storia tarquiniese da un punto di vista particolare: quello dell’approvvigionamento idrico, visitando luoghi che hanno rivestito per secoli un’importanza fondamentale per la sopravvivenza della città. A conclusione della visita, il ristorante Arcadia, con il quale si rinnova la collaborazione, riserverà l’“aperibox”, sfiziosa e gustosa sorpresa per i partecipanti. Alle coppie, per festeggiare San Valentino, sarà inoltre riservata una promozione speciale. Queste due iniziative sono un modo per ritornare a riappropriarci dei nostri meravigliosi luoghi, osservando alcune semplici regole di comportamento per tutelare la nostra salute”. Per la prenotazione (obbligatoria) delle visite guidate è possibile chiamare al 347 6920574 o scrivere all’email claumor@hotmail.it.

 




Ischia di Castro, il Museo Civico Archeologico “Pietro e Turiddo Lotti” riapre le porte ai visitatori

ISCHIA DI CASTRO ( Viterbo) – Istituito nel 1958 come Antiquarium “Pietro Lotti”, riallestito nel 2005 e tra i primi ad aderire alla rete del Sistema Museale del Lago di Bolsena, il Museo Civico Archeologico “Pietro e Turiddo Lotti” di Ischia di Castro consente al visitatore una vera e propria immersione nella storia. Un percorso storico cronologico, un criterio didattico e una disposizione dei materiali archeologici che, dalla Preistoria al Rinascimento, sanno raccontare la grandezza di un territorio.

A reclamare attenzione sono gli strumenti in selce, il maestoso palco di Cervo Elafo e gli esemplari di arte mobiliare paleolitica provenienti dalla Grotta di Settecannelle. Tra i reperti più importanti non sfugge, poi, la collezione di sculture etrusche delle necropoli di Castro. “Si tratta – spiega la dottoressa Anna Laura, direttrice del Museo – di statue in nenfro risalenti al VI secolo a.C., realizzate a tutto tondo, che riproducono con una tecnica raffinatissima figure di animali fantastici.

La civiltà etrusca, oltre che da un rarissimo esemplare di bara lignea, è ampiamente documentata da vasi d’impasto e di bucchero, decorati secondo gusti e tecniche propri dei diversi periodi, tra i quali si distinguono la ceramica etrusco-coriniza e il bucchero pesante”. Ben rappresentati anche il periodo romano, a cui si riferiscono i resti tornati in luce nella villa rustica della Selvicciola e il periodo longobardo testimoniato dall’adiacente necropoli con i corredi funerari fatti di armi, ornamenti personali e oggetti di uso quotidiano.

Il periodo medievale è testimoniato da sculture già appartenute alla Cattedrale di San Savino di Castro e da sei affreschi del XIII secolo, provenienti dall’Eremo di Poggio Conte, suggestivo sito rupestre. Recuperati dalla Piazza Maggiore della distrutta città di Castro, capitelli e modanature appartenuti ad edifici progettati da Antonio da Sangallo il Giovane. Di notevole valore storico-artistico, gli affreschi della Chiesa di Santa Maria intus civitatem con una possente rappresentazione della Santissima Trinità.

Ad agosto ricorreranno due anni dall’inaugurazione della nuova ala del museo, riservata agli allestimenti temporanei, tenuta a battesimo dalla mostra “La Sfinge e altre creature fantastiche” curata dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale con un progetto realizzato dal Comune di Ischia e dalla Fondazione Vulci, a cui si affianca l’allestimento del Mitreo di Vulci.

Dopo la chiusura legata all’emergenza Covid-19, il Museo fino a settembre tornerà a seguire il tradizionale orario di apertura al pubblico. In particolare il martedì e il giovedì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, venerdì sabato e domenica dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19, mercoledì solo la mattina dalle 10 alle 13. In ogni caso è gradita la prenotazione telefonica. I materiali esposti possono essere ammirati anche virtualmente in questo video: https://www.youtube.com/watch?v=HT_4_blWGuU&feature=youtu.be.

 




La rivolta degli Etruschi: “Urgente avviare la fase “due conti”

TARQUINIA (Viterbo) – Riceviamo e pubblichiamo: “Gli Ho.Re.Ca. di “Rivolta degli Etruschi” al Governo: subito un “indennizzo Coronavirus” a fondo perduto o il sistema crolla. Ristoranti, agriturismi, alberghi di Tarquinia, ormai noti come “Rivolta degli Etruschi”, continuano la composta protesta per ottenere dal Governo un sostegno economico a fondo perduto per evitare il fallimento delle proprie aziende a causa dell’epidemia di Coronavirus

Dopo aver scritto al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si rivolgono al Ministro dell’economia, Roberto Gualtieri chiedendo un indennizzo pari ai costi fissi che, dal 9 marzo 2020, gravano sulle imprese, pur chiuse o, in seguito (fino a quando?), con nulla o ridotta clientela.

Si tratta di tasse (IMU, SIAE, RCF, RAI, TARSU, TARI, cartelli stradali ecc.), utenze e oneri di sanificazione e sicurezza sanitaria, che l’analisi di “Rivolta degli Etruschi”, esaminati puntuali rendiconti delle imprese, ha calcolato mediamente pari al 20% degli incassi pre-Coronavirus, oltre eventuali oneri per l’affitto del locale.

Dunque, per esempio, se un bar incassava l’anno scorso 10.000 € al mese, vuol dire che sta continuando a spendere, per costi fissi, circa 2.000 euro al mese oltre l’eventuale affitto del locale, ma… senza incassi!

Questo è quanto il Governo deve accreditare alle imprese del settore HO.RE.CA. per evitare che queste falliscano prima che, come tutti ci auguriamo, l’emergenza Coronavirus finisca. E che, di conseguenza, siano pronte a reintegrare tutti i lavoratori, ora in cassa integrazione straordinaria; e a riprendere immediatamente l’attività con le stesse funzionalità e la stessa qualità “Made in Italy” di prima, per cui il nostro Paese è indiscussa eccellenza e ambita meta internazionale.

Facciamo “due conti”: è in gioco almeno il 13% del PIL nazionale!”.

Mario Pusceddu