Osservatorio sul Precariato. I dati di luglio 2023

Pubblicati i dati di luglio 2023

LA DINAMICA DEI FLUSSI. Complessivamente le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati fino a luglio di quest’anno sono state 5.063.000, in leggerissima flessione rispetto allo stesso periodo del 2022 (-0,6%). Tale  flessione è dovuta agli andamenti delle assunzioni di contratti in somministrazione (-7%), a tempo indeterminato (-6%) e in apprendistato (-3%).

Per le altre tipologie contrattuali si registra una leggera crescita: lavoro intermittente +3%, stagionali +2% e tempo determinato +2%.

Le trasformazioni da tempo determinato nel corso nei primi sette mesi del 2023 sono risultate 471.000, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2022 (+5%). Contemporaneamente le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo sono risultate in flessione (-18%).

Le cessazioni fino a luglio del 2023 sono state 3.909.000, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-2%). Concorrono a questo risultato i contratti a tempo indeterminato (-7%), i contratti in somministrazione (-7%) e i contratti in apprendistato (-5%). In controtendenza risultano i contratti a tempo determinato (+1%), i contratti stagionali (+3%) e quelli di lavoro intermittente (+3%).

 

LE AGEVOLAZIONI AI RAPPORTI DI LAVORO

Le attivazioni di rapporti di lavoro incentivati nel corso dei primi sette mesi del 2023 – considerando quindi sia le assunzioni che le variazioni contrattuali – presentano complessivamente una variazione pari al -3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In particolare, gli esoneri contributivi totali per i giovani e le donne hanno registrato un’importante flessione rispetto allo stesso periodo del 2022: su ciò ha influito la circostanza che la Commissione europea ha autorizzato solo a giugno la concedibilità degli esoneri in oggetto.

L’agevolazione “Decontribuzione Sud” segna ancora una crescita (+5%) confermandosi come l’agevolazione di maggior impatto, quantomeno per il numero di dipendenti coinvolti.

LA CONSISTENZA DEI RAPPORTI DI LAVORO

Il saldo annualizzato, vale a dire la differenza tra i flussi di assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi, identifica la variazione tendenziale su base annua delle posizioni di lavoro (differenza tra le posizioni di lavoro in essere alla fine del mese di marzo rispetto al valore analogo alla medesima data dell’anno precedente).

A luglio 2023 si registra un saldo positivo pari a 478.000 posizioni di lavoro, confermando sostanzialmente il livello costantemente osservato da febbraio (tra 450.000 e 500.000 unità).

Per il tempo indeterminato la variazione risulta pari a +369.000 unità mentre per l’insieme delle altre tipologie contrattuali la variazione è pari a +109.000 unità (dettagliatamente: +36.000 per i rapporti a tempo determinato, 31.000 per gli intermittenti, +30.000 per gli apprendisti, +15.000 per gli stagionali e -1.000 i somministrati).

FOCUS RAPPORTI IN SOMMINISTRAZIONE

Nel report è presente una tavola che espone la disaggregazione degli andamenti dei rapporti di somministrazione distinguendo tra quelli a tempo indeterminato e quelli a termine (questi ultimi includono sia i contratti a tempo determinato che stagionali).

Nel corso dei primi sette mesi del 2023, rispetto al corrispondente periodo del 2022, le assunzioni in somministrazione sono aumentate per i contratti a tempo indeterminato (+6%) mentre sono diminuite significativamente quelle a termine (-8%). Anche per le cessazioni si rileva un aumento per i contratti a tempo indeterminato (+9%) e una flessione per i contratti a termine (-8%).

Il conseguente saldo annualizzato –   e quindi la variazione tendenziale – è risultato negativo a luglio 2023 (-1.100), esito algebrico di una tendenziale flessione delle posizioni di somministrazione a tempo indeterminato (-4.000) e di un incremento di quelle a termine (+3.000).

IL LAVORO OCCASIONALE

La consistenza dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO) a luglio 2023 si attesta a poco più di 18.000 unità, in aumento del 18% rispetto allo stesso mese del 2022 confermando un trend in atto dall’inizio del 2023 l’importo medio mensile lordo della remunerazione effettiva risulta pari a 299 euro, anch’esso in tendenziale incremento.

Per quanto attiene ai lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF), a luglio 2023 essi risultano circa 9.000, in diminuzione dell’8% rispetto a luglio 2022; l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 179 euro.

I dati completi sono consultabili sulla home page del sito istituzionale dell’Inps (www.inps.it) nella sezione Dati e analisi/Osservatori Statistici, report dal titolo “Osservatorio sul precariato”.




Inaugurata l’Agenzia Inps di Roma San Giovanni

ROMA – Si è tenuta stamattina l’inaugurazione dell’Agenzia Inps di Roma San Giovanni. Al taglio del nastro hanno partecipato le autorità locali e numerosi cittadini. Per l’Inps erano presenti il Commissario straordinario Dott.ssa Micaela Gelera, il Direttore Generale Vincenzo Caridi, la Direttrice di Coordinamento Metropolitano di Roma Dott.ssa Nunzia Minerva e il Direttore della Filale Metropolitana di Roma Flaminio Dott. Marcello Mastrojeni. Presenti anche le autorità del Municipio I e VII e il Vicegerente della Diocesi di Roma, Monsignor Baldassare Reina.

Con l’inaugurazione della nuova sede dell’Agenzia territoriale di Roma San Giovanni, in via dei Laterani 34/36, l’Inps, già da oggi, offre un prezioso punto di riferimento a una delle zone più estese della Capitale – a livello demografico e territoriale – sia per la consulenza, sia per l’erogazione dei servizi in materia di pensioni, invalidità civile, malattia, disoccupazione, assegno unico universale e tutte le altre prestazioni erogate dall’Istituto. La nuova Agenzia copre un bacino di utenza pari a circa trecentomila abitanti, corrispondente a CAP rientranti in territori di pertinenza in prevalenza del I e VII Municipio.

Il Commissario straordinario dell’Inps, Micaela Gelera, ha commentato: “Ringrazio innanzitutto chi ha lavorato per l’apertura di questa nuova sede. Come saprete, l’Inps è all’avanguardia nella digitalizzazione, ma allo stesso tempo è fondamentale accogliere tutti i cittadini, ciascuno con i propri bisogni, all’interno delle nostre sedi. L’inaugurazione di questa Agenzia lega il passato, il presente e il futuro, tra tradizione e innovazione nel segno dell’inclusione. Le sedi di prossimità dell’Istituto come quella di San Giovanni permettono all’Inps di essere vicino al cittadino nelle scelte più complesse della propria vita.”

Per il Direttore Generale Inps, Vincenzo Caridi “l’apertura dell’Agenzia di Roma San Giovanni permette di abbattere le barriere fisiche, sociali e digitali tra l’Istituto e i cittadini. L’Inps ha 125 anni ma guarda al futuro, garantendo la prossimità al cittadino con l’apertura di nuove sedi come questa.”

“Sono da poco arrivata a dirigere la DCM Roma e devo dire che ho trovato massima collaborazione da parte di tutti per l’apertura di questa nuova sede. Ringrazio i funzionari, i dirigenti e il Direttore della Filiale Metropolitana di Roma Flaminio, Marcello Mastrojeni, per lo sforzo compiuto affinché anche questa importante area metropolitana della Capitale possa avere un’Agenzia a servizio dei cittadini” ha dichiarato la Direttrice del Coordinamento Metropolitano di Roma dell’Inps, Nunzia Minerva.

Dopo i rappresentanti istituzionali dell’Inps sono intervenuti Claudia Santoloce, Assessore alle Politiche Sociali del Municipio I di Roma, e Silvia Pieri, Assessore al Bilancio del settimo municipio di Roma. Infine, Monsignor Reina ha benedetto i nuovi locali dell’Agenzia.

All’Agenzia di Roma San Giovanni sono stati assegnati 50 dipendenti dell’Istituto per gestire un carico di 45.000 domande di pensioni (gestione privata); 100.000 domande di trattamenti connessi alla variazione lavorativa, che includono NASPI e prestazioni a sostegno della famiglia quali Maternità, Congedi parentali e Assegno unico; 6.000 domande di Invalidità civile e prestazioni socio-sanitarie; 17.000 richieste di appuntamenti, accessi fisici agli sportelli e linee INPS.




INPS a Pavia, Capitale della cultura d’impresa 2023

MILANO – L’innovazione come chiave per generare valore e supportare cittadini e imprese. Questo il tema dell’evento “INPS a Pavia, Capitale della cultura d’impresa 2023. L’innovazione a supporto delle imprese” che si è svolto questa mattina presso l’Auditorium Vittorio Necchi, sede Assolombarda di Pavia, nell’ambito delle celebrazioni per i 125 anni dell’INPS e all’interno degli eventi legati a Pavia Capitale della Cultura d’impresa 2023. L’iniziativa è servita anche a presentare ad aziende e stakeholders del territorio la nuova piattaforma unica OMNIA-IS, illustrandone la strategia di fondo, con un focus sul fronte dei pagamenti diretti.

L’evento è stato introdotto da Francesco Caracciolo, Vice Direttore generale di Assolombarda e Direttore sede Assolombarda Pavia, cui sono seguiti i saluti istituzionali di Fabrizio Francassi, Sindaco di Pavia, e Francesca De Carlini, Prefetto di Pavia. Tra gli interventi anche quello, in videocollegamento, del Commissario straordinario INPS, Micaela Gelera, del Direttore provinciale INPS di Pavia, Alfredo Cucaro Santissimo, il Direttore centrale ammortizzatori sociali Inps Maria Sciarrino, e il Direttore Area Lavoro e Previdenza di Assolombarda, Valeria Innocenti.

“Le sfide che abbiamo davanti- commenta Maria Sciarrino, Direttore centrale ammortizzatori sociali Inps- sono quelle dell’innovazione, della semplificazione e dell’apertura all’immediata soddisfazione dei nostri iscritti, cittadini e aziende. Penso sia questa la dimensione più importante, la possibilità di rendere sempre immediatamente accessibili le informazioni e le prestazioni ai nostri cittadini”.

Per Valeria Innocenti, direttore Area Lavoro e Previdenza di Assolombarda, “il rapporto tra Inps e imprese è sicuramente positivo, di interlocuzione e di risoluzione delle problematiche contingenti. Dal nostro punto di vista- spiega- dei miglioramenti sono possibili e la procedura Omnia che è stata presentata oggi va in questa direzione. Serve razionalizzare e digitalizzare alcuni processi andando incontro alle esigenze dell’utenza-impresa che ha bisogno di certezze per poter operare su un mercato sempre più competitivo. Quindi gli aspetti legati alle prestazioni, in particolare quelle degli ammortizzatori sociali, sono sicuramente cruciali e in questa direzione bisognerà andare anche su altri temi fondamentali, come il Durc”.




Daniela Bizzarri scrive all’Inps: “Mi hanno fatto il ricalcolo della pensione senza alcuna spiegazione”

VITERBO – Riceviamo da Daniela Bizzarri, ex consigliera comunale e pubblichiamo la lettera aperta indirizzata al Direttore Sede INPS di Viterbo, Vittoria Romeo, a direttore sede inps di Latina, Mauri Maurizio ed al Presidente Nazionale INPS, Pasquale Tridico.  Oggetto: Pensione 051-400000615587 Cat. ET Bizzarri Daniela.  In data 25 luglio 2023 dall’Agenzia INPS di Latina mi arriva una raccomandata che aveva per oggetto rideterminazione della pensione sopra citata. Il ricalcolo è stato fatto dal 2020 al 2023, senza nessuna spiegazione nè motivazione del perché, se non il fatto che dovevo rendere 2.688,56 in 5 rate a partire dal mese corrente.

Per quanto sopra descritto, faccio presente quanto segue: in data 03/05/2019 ho perduto mio marito Boni Giuseppe, e quindi mi sono recata al patronato con tutti i documenti che hanno poi determinato la mia pensione. Vi ci sono voluti 4 anni per capire che i conteggi non erano esatti? Preciso inoltre che già dal mese scorso mi erano state detratte 97 euro, sempre senza saperne il motivo.

Quindi 4 anni per capire, ma subito 5 rate per averle.

Preciso che anche io sono pensionata, e in forza della reversibilità mi sono trovata circa 350 euro in meno che da quello che sono riuscita a capire sono tutte ritenute. Perché? Io ho versato contributi per 42 anni e mezzo e questo è il risultato?

Questo è uno schiaffo al cittadino onesto che paga le tasse e rispetta le regole e le leggi.

Mi chiedo e vi chiedo: è possibile scrivere lettere di questo tenore senza una minima spiegazione su come, quando e perché? Ma non provate un attimo di vergogna? Anche il Patronato non è stato in grado di darmi nessun ragguaglio in merito.

Inoltre già dal mese di ottobre avete fatto la prima trattenuta di circa 400 euro sul netto della mensilità.

E’ una questione inaccettabile, per questo ho anche inviato una missiva al Presidente della Repubblica, e sarà mia premura inviare tutto quanto in mio possesso alla stampa locale, regionale e nazionale.

Certamente non vi degnerete di rispondere, ma potete contare sul fatto che la cosa non finisce qui e fatevi anche un’altra domanda : la gente muore di fame, non si cura, i nonni mantengono i figli etc. Questa domanda se la dovrebbe fare pure la politica tutta, quando si accorge che la gente sempre meno va a votare, ma soprattutto le persone iniziano purtroppo a delinquere”.

In fede

Bizzarri Daniela




L’assegno unico universale

L’Assegno Unico e Universale (AUU) è una misura di sostegno economico alle famiglie introdotta a decorrere dal 1° marzo 2022 dal Decreto legislativo 230/2021 (e successive modifiche) e attribuita per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni di età (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili.
L’AUU è definito unico in quanto finalizzato alla semplificazione e al contestuale potenziamento degli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità, e universale in quanto è garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia massima prevista.
L’importo spettante varia in base alla condizione economica del nucleo familiare sulla base di ISEE valido al momento della domanda, tenuto conto dell’età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli.
Maggiori informazioni sono disponibili nella sezione Assegno unico e universale per i figli a carico appositamente dedicata sul sito istituzionale.

Nei primi sette mesi di competenza dell’anno 2023, hanno ricevuto l’Assegno Unico e Universale 6,2 milioni di nuclei familiari, per un totale di 9,7 milioni di figli.
Sono stati erogati 10,4 miliardi di euro, che si aggiungono ai 13,2 miliardi di erogazioni di competenza del 2022.

Le date dei pagamenti
Per i pagamenti relativi al secondo semestre 2023, per agevolare le famiglie che percepiscono l’AUU e rispondere alle esigenze di certezza dei tempi di erogazione, l’Inps ha concordato con la Banca d’Italia le date dei pagamenti delle rate da luglio a dicembre del corrente anno (vedi comunicato stampa del 10 luglio 2023).
Il pagamento della prima rata della prestazione avverrà di norma nell’ultima settimana del mese successivo a quello di presentazione della domanda. Nella stessa data, sarà accreditato anche l’importo delle rate spettanti nell’ipotesi in cui l’assegno sia stato oggetto di un conguaglio, a credito oppure a debito.
I beneficiari interessati dal conguaglio saranno comunque avvisati con mail o SMS e potranno verificare il dettaglio del calcolo sul sito Inps o rivolgendosi all’ente intermediario di fiducia.

Integrazione del Reddito di Cittadinanza con l’AUU
Il decreto-legge n. 48 del 4 maggio 2023, convertito con modificazioni dalla legge 3 luglio 2023, n. 85, ha modificato il quadro normativo di riferimento per i nuclei familiari percettori del Reddito di Cittadinanza (RdC).
I nuclei che includono figli minori, disabili e anziani ultrasessantenni, continueranno a percepire il Reddito di Cittadinanza sino al 31 dicembre 2023. In tal caso, permane il diritto all’integrazione AUU su RdC, che viene corrisposta sulla carta RdC unitamente al Reddito, senza soluzione di continuità.
I nuclei familiari che non comprendono figli minori, ultrasessantenni o soggetti disabili, invece, al raggiungimento della settima mensilità di erogazione della prestazione saranno sospesi dal beneficio, salvo eventuale presa in carico dai servizi sociali se in contesti di fragilità.
In ogni caso, la sospensione del RdC non comporta per tali nuclei la perdita del diritto all’AUU, del quale viene garantita la continuità fino al compimento del 21° anno da parte dei figli a carico, se sussistono i requisiti previsti dalla legge (es. figli studenti, tirocinanti ecc.).
Per i predetti nuclei sussiste il diritto alla percezione dell’AUU fino a dicembre 2023. Tali somme sono corrisposte dall’Inps a valere sulla medesima carta RdC. In tali casi, si fa inoltre presente che l’importo che verrà erogato dall’Istituto è calcolato sulla base della disciplina prevista dall’articolo 4 del decreto legislativo 230/2021 e non saranno più applicate le decurtazioni previste dalla legge per la contestuale presenza delle due misure (AUU ed RdC), calcolate sulla base della scala di equivalenza.
Anche per le rate di gennaio e febbraio 2024, per le quali la prestazione RdC sarà cessata per tutti i percettori, il pagamento dell’AUU avverrà in misura piena sempre sulla carta RdC.
Nell’ipotesi di cui sopra, nell’eventualità in cui il nucleo familiare già percettore di RdC dovesse presentare una nuova domanda di AUU, il pagamento avverrà con la modalità di pagamento prescelta in domanda (bonifico bancario, libretto postale ecc.), a decorrere dal mese successivo a quello della presentazione della domanda di AUU.
Per ulteriori dettagli e approfondimenti, si rinvia al messaggio Inps n. 2896 del 7 agosto 2023, consultabile sul sito internet dell’Istituto.

Domande con ISEE difforme
In applicazione della normativa vigente, il calcolo dell’importo mensile spettante a titolo di AUU per i figli a carico viene effettuato dall’Inps tenendo conto del valore dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente).
A fronte di un totale di oltre 6,2 milioni di domande complessivamente presentate nelle annualità 2022 e 2023, la presenza di attestazioni ISEE con omissioni o difformità è – a oggi – molto contenuta e riguarda circa 66.000 istanze.
Si tratta, dunque, di poco più dell’uno per cento delle famiglie già beneficiarie dell’assegno, che sono state invitate a regolarizzare la propria posizione entro e non oltre il prossimo 31 dicembre (messaggio Inps n. 2856 del 1° agosto 2023).
A riguardo, tenendo conto anche delle possibili difficoltà connesse al periodo estivo, con il messaggio n. 2913 dell’8 agosto, l’Istituto ha reso noto che la rideterminazione delle rate di AUU con importo al minimo – analogamente a quanto accade in assenza di ISEE – viene posticipata alla mensilità del prossimo novembre, garantendo così alle famiglie coinvolte un lasso di tempo maggiore per la regolarizzazione dell’ISEE.
Questo impegno dell’Inps si incardina in un’attività che permette, ogni mese, di erogare la misura a più di 6 milioni di famiglie con quasi 10 milioni di figli.

Nuovo servizio proattivo per i neogenitori
A partire dal mese di settembre 2023, in occasione della nascita di un figlio, l’Istituto invierà, ai genitori che hanno dato il consenso a ricevere comunicazioni proattive dall’Inps, una e-mail per invitarli a presentare la domanda per richiedere l’assegno unico universale o per integrare il beneficio già percepito per altri figli a carico.
Il nuovo servizio è erogato tramite la Piattaforma di Prossimità finanziata dal PNRR, che consente di rilevare le nuove nascite come evento abilitante per il diritto all’AUU.
Si ricorda che per ricevere contenuti personalizzati e servizi in modalità proattiva da parte dell’Inps, si può accedere dal sito istituzionale alla propria area MyINPS, all’interno della quale, cliccando su “Vai ai tuoi consensi”, si può prendere visione di tutte le informazioni a riguardo nella sezione “Adesione ai servizi proattivi” ed eventualmente aderire cliccando su “Acconsento”.

La video guida
Come fare per aggiornare e integrare la domanda in caso di variazioni nel nucleo familiare e per modificare la modalità di pagamento?
Lo spiega la video guida sull’Assegno unico e universale la quale, utilizzando un linguaggio semplice e immediato, anticipa le indicazioni per orientare ogni genitore nella gestione autonoma della domanda con istruzioni personalizzate sulle integrazioni e variazioni necessarie a sbloccarne la lavorazione o il pagamento.
La video guida è disponibile nell’area personale MyINPS.
Accedendo con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS, è sufficiente integrare o aggiornare i propri contatti (almeno cellulare ed e-mail) e aderire ai servizi proattivi fornendo all’Inps il consenso per il trattamento dei dati personali: sarà così possibile ricevere una notifica sms/e-mail nel momento in cui la video guida viene depositata con avviso nella propria area MyINPS.
Per maggiori informazioni consultare la scheda informativa Video guida per genitori richiedenti Assegno unico e universale, disponibile nella sezione “INPS Comunica” del sito istituzionale.

 




Cassa Integrazione Guadagni: a luglio 2023 autorizzate 28,6 milioni di ore

Le ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate nello scorso mese di luglio sono state 28,6 milioni, il 2,7% in meno rispetto al precedente mese di giugno (29,4 milioni) e il 28,7% in meno rispetto a luglio 2022, nel corso del quale erano state autorizzate 40,1 milioni di ore.

CIG ordinaria

Per quanto riguarda le singole tipologie d’intervento, le ore di cassa integrazione ordinaria autorizzate a luglio 2023 sono state 18,5 milioni. Anche nel precedente mese di giugno erano state autorizzate poco meno di 18,5 milioni di ore: di conseguenza, la variazione congiunturale è di appena lo 0,2%. A luglio 2022, le ore autorizzate sono state quasi 16 milioni, con una variazione tendenziale del +16%.

CIG straordinaria

Il numero di ore di cassa integrazione straordinaria autorizzate a luglio 2023 è di 9,3 milioni, di cui 2,8 milioni per solidarietà, con un decremento del -34,5% rispetto a quanto autorizzato nello stesso mese dell’anno precedente (14,2 milioni di ore). Nel mese di luglio 2023, rispetto al mese precedente (10,3 milioni di ore), si registra una variazione congiunturale pari al -9,6%.

CIG in deroga

Gli interventi in deroga autorizzati nel mese di luglio 2023 sono stati pari a poco più di 19mila ore. La variazione congiunturale rispetto al mese precedente (260 ore) registra un incremento pari al 7.289,6%. A luglio 2022 le ore autorizzate in deroga erano state 171mila, con una variazione tendenziale del -88,8%.

Fondi di solidarietà

Il numero di ore autorizzate a luglio 2023 nei fondi di solidarietà è pari a 777mila e registra un incremento del 19% rispetto al mese precedente (653mila ore). Nel mese di luglio 2022 le ore autorizzate sono state 9,8 milioni, con una variazione tendenziale del -92,1%.




Montefiascone, inaugurato l’ufficio postale “Polis” con a disposizione i servizi Inps

MONTEFIASCONE ( Viterbo) – Taglio del nastro per il rinnovato ufficio postale “Polis” di Montefiascone, in via Dante Alighieri.

La sede è stata inaugurata oggi, lunedì 31 luglio, alla presenza del sindaco di Montefiascone Giulia De Santis e del Direttore Provinciale dell’Inps di Viterbo Vittoria Romeo.

Per Poste Italiane, oltre alla direttrice dell’ufficio di Montefiascone Cristina D’Amario, sono intervenuti Giuseppe Iannaccone, Responsabile Attività Piccoli Comuni in ambito Relazioni Istituzionali, e Ombretta Tardani, Responsabile Risorse Umane provinciale.

Oltre ai locali completamente rinnovati secondo la tipologia “Polis”, la più importante novità sottolineata nel corso della piccola cerimonia di inaugurazione è che presso gli sportelli dell’ufficio postale di Montefiascone sono già disponibili i servizi “INPS” per i pensionati, i quali possono richiedere il cedolino della pensione, la certificazione unica e il modello “OBIS M”, che riassume i dati informativi relativi all’assegno pensionistico.

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Montefiascone Giulia De Santis: “È un risultato atteso quello di oggi e motivo anche di grande soddisfazione per l’Amministrazione Comunale che ha sempre rappresentato le esigenze della comunità cittadina, tenendo conto dei bisogni del territorio. Siamo felici di vedere riaperto, dopo i lavori di ristrutturazione, l’Ufficio Postale di Via Dante Alighieri e siamo anche orgogliosi che Poste Italiane abbia inserito Montefiascone tra i primi comuni interessati dal progetto “Polis”, una iniziativa quest’ultima che ha il suo cardine nella presenza capillare dei servizi postali ed è soprattutto in linea con i valori di inclusione e vicinanza ai cittadini e alle comunità che Poste da sempre pone al centro della propria mission. Nel ringraziare l’Azienda nel suo complesso, ci tengo a sottolineare come la costante e proficua collaborazione di Poste con il Comune che rappresento è stata, e sono convinta sarà anche nel futuro, una sinergia fondamentale per garantire un contributo importante nell’offerta di servizi per i nostri cittadini.”

In provincia di Viterbo i nuovi servizi INPS sono già disponibili anche in altri quattro uffici (Orte Stazione, Carbognano, San Lorenzo Nuovo e Bassano in Teverina) e dalla prossima settimana sono previste nuove implementazioni che interesseranno, come da Progetto “Polis”, ulteriori uffici postali operativi in comuni del territorio viterbese al di sotto dei 15.000 abitanti.

“Per richiedere i servizi a sportello o nelle sale dedicate – spiega Cristina D’Amario direttrice dell’ufficio postale di Montefiascone – basta presentare all’operatore un documento di identità e il codice fiscale e seguire le indicazioni dell’operatore per ottenere quanto richiesto”. 

Con il progetto” Polis”, Poste Italiane punta a trasformare gli uffici postali di 7mila comuni al di sotto dei 15mila abitanti in uno sportello unico che renderà semplice e veloce l’accesso a una molteplicità di servizi della Pubblica Amministrazione. Il progetto prevede anche una serie di interventi di tipo strutturale finalizzati a migliorare il comfort ambientale e facilitare l’accesso ai servizi: nuovi arredi, riorganizzazione più funzionale degli spazi, sportelli con altezze ribassate per agevolare tutti i segmenti di clientela, postazioni di lavoro ergonomiche per favorire posture corrette, nuovi impianti di illuminazione a led, nuovi impianti per la gestione del microclima interno.

Compresa la sede di Montefiascone, sono cinque gli uffici postali nella provincia di Viterbo già operativi nella tipologia Polis” e quattro quelli attualmente interessati dai lavori di ristrutturazione, Castiglione in Teverina, Caprarola, Vejano e Bassano Romano.

L’ufficio postale di Montefiascone rimarrà aperto anche durante il mese di agosto con orario estivo dal lunedì al venerdì dalle 08.20 alle 13.35 e il sabato dalle 8.20 alle 12.35. Dal 28 agosto sarà di nuovo disponibile secondo il consueto orario continuato fino alle 19.05 e il sabato sempre fino alle 12.35.

ufficio postale Polis




Bando reclutamento medici luglio 2023

VITERBO – La direzione provinciale Inps di Viterbo intende procedere con il reclutamento di medici iscritti all’Ordine dei medici al fine di assicurare il servizio di visite medico di controllo (di seguito denominato Vmc).

I medici svolgeranno il servizio in aggiunta ai medici già operanti e inseriti nella lista speciale ad esaurimento di cui all’art. 1 del D. M. 15 luglio 1986 per un periodo massimo di SEI mesi rinnovabili solo una volta e dovranno garantire la copertura delle due fasce orarie giornaliere: dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18 per i lavoratori pubblici, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 per i lavoratori privati.

Il servizio consiste essenzialmente nello svolgimento a domicilio delle Vmc disposte dall’Inps, d’ufficio e/o su richiesta del datore di lavoro, nei confronti dei lavoratori pubblici e privati residenti e/o domiciliati per l’evento di malattia nell’ambito territoriale della provincia di Viterbo.

Ai sensi dell’art. 1 del D. M. 18/04/1986 l’incarico non comporta la costituzione di un rapporto di lavoro dipendente con l’Istituto bensì una collaborazione fiduciaria di natura esclusivamente libero professionale al di fuori di qualsiasi vincolo gerarchico.

La domanda, redatta su apposito modello e secondo le modalità indicate nel bando, potrà essere presentata entro e non oltre il 21/07/2023.

Il bando di reclutamento e il modello di disponibilità potrà essere reperita all’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Viterbo.

Il Direttore

Vittoria Romeo




INPS: nel 2022 oltre 76mila lavoratori domestici in meno rispetto a 2021 (-7,9%)

ROMA-  Nel 2022 i lavoratori domestici con contributi all’Inps sono stati 894.299, il 7,9% in meno rispetto al 2021 (-76.548 lavoratori). Lo rileva l’Inps. La flessione si presenta dopo gli incrementi del biennio 2020-2021 dovuti ad una spontanea regolarizzazione di rapporti di lavoro per consentire ai lavoratori domestici di recarsi al lavoro durante il periodo di lockdown e all’entrata in vigore del decreto “Rilancio” (D.L. n. 34 del 19/05/2020) che ha regolamentato l’emersione di rapporti di lavoro irregolari.

Fino al 2019, il trend decrescente del numero complessivo dei lavoratori domestici è simile tra maschi e femmine, anche se la composizione per genere evidenzia una netta prevalenza di donne, il cui peso è aumentato nel tempo raggiungendo nel 2019 il valore massimo degli ultimi sei anni (88,6%). Con l’incremento di lavoratori del biennio 2020-2021, il peso delle donne è diminuito e nel 2022 si attesta all’86,4%, mentre gli uomini, scendendo nel 2022 sotto le 122mila unità, fanno registrare un decremento di oltre il 18% rispetto al 2021.

Il Nord-Ovest è l’area geografica con il maggior numero di lavoratori (30,8%), seguita dal Centro con il 27,2%, dal Nord-Est con il 20,3%, dal Sud con il 12,4% e dalle Isole con il 9,3%.

La regione con il maggior numero di lavoratori domestici è la Lombardia con 174.613 lavoratori (19,5%), seguita dal Lazio (13,8%), dall’Emilia Romagna (8,8%) e dalla Toscana (8,7%). In queste quattro regioni si concentra poco più della metà dei lavoratori domestici in Italia.

La composizione dei lavoratori per nazionalità evidenzia una forte prevalenza di lavoratori stranieri (69,5% del totale), anche se nel 2022 il numero dei lavoratori stranieri è diminuito dell’8,4% rispetto all’anno precedente. Si registra anche una diminuzione dei lavoratori italiani (-6,6%).

La maggior parte dei lavoratori domestici (316.817 lavoratori, pari al 35,4% del totale) proviene dall’Europa dell’Est; seguono i 272.583 lavoratori di cittadinanza italiana (30,5%), quelli provenienti dal Sud America (7,8%) e quelli dall’Asia Orientale (6,8%).

Prevale la tipologia di lavoro “Colf” con il 52% del totale dei lavoratori, contro il 48% della tipologia “Badante”. La tipologia “Colf” è prevalente tra i lavoratori italiani e quasi tutti i lavoratori stranieri, ad eccezione di quelli provenienti dall’Europa dell’Est, dall’Asia Medio Orientale e dall’America Centrale, in cui prevale la tipologia “Badante”.

La classe d’età “50-54 anni” è quella con la maggior frequenza tra i lavoratori domestici, con un peso pari al 17,2% del totale, mentre il 21,4% ha un’età pari o superiore ai 60 anni e solo l’1,9% ha un’età inferiore ai 25 anni.

L’analisi dei dati sulle retribuzioni nel 2022 evidenzia che il gruppo più numeroso è nella classe retributiva 13mila euro e oltre (130.478 lavoratori). Si tratta del 14,6% del totale.

Le donne in media hanno una retribuzione più alta rispetto agli uomini. Il 46,5% degli uomini si colloca sotto i 5mila euro l’anno, contro il 39,7% delle donne.




Inps -bando reclutamento medici, aprile 2023

VITERBO – La direzione provinciale Inps di Viterbo intende procedere con il reclutamento di medici iscritti all’Ordine dei medici al fine di assicurare il servizio di visite medico di controllo (di seguito denominato Vmc).

I medici svolgeranno il servizio in aggiunta ai medici già operanti e inseriti nella lista speciale ad esaurimento di cui all’art. 1 del D. M. 15 luglio 1986 per un periodo massimo di quattro mesi rinnovabile e dovranno garantire la copertura delle due fasce orarie giornaliere: dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18 per i lavoratori pubblici, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 per i lavoratori privati.

Il servizio consiste essenzialmente nello svolgimento a domicilio delle Vmc disposte dall’Inps, d’ufficio e/o su richiesta del datore di lavoro, nei confronti dei lavoratori pubblici e privati residenti e/o domiciliati per l’evento di malattia nell’ambito territoriale della provincia di Viterbo.

Ai sensi dell’art. 1 del D. M. 18/04/1986 l’incarico non comporta la costituzione di un rapporto di lavoro dipendente con l’Istituto bensì una collaborazione fiduciaria di natura esclusivamente libero professionale al di fuori di qualsiasi vincolo gerarchico.

La domanda, redatta su apposito modello e secondo le modalità indicate nel bando, potrà essere presentata entro e non oltre il 26/04/2023. Il bando di reclutamento e il modello di disponibilità potrà essere reperita all’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Viterbo.

 

 




Lazio, difensore civico incontra presidente Inps

Scopo dell’incontro, per Marino Fardelli, la possibilità di forme di collaborazione sulle attività della difesa civica a tutela del cittadino nelle pratiche che coinvolgono l’Istituto.

Venerdì 17 marzo si è svolto un incontro tra il Difensore civico del Lazio, Marino Fardelli, e il Presidente dell’INPS, Pasquale Tridico: obiettivo, la possibilità di ipotizzare forme di collaborazione e un coinvolgimento istituzionale nelle attività a beneficio dei cittadini che attivano l’Istituto della Difesa Civica.

Negli ultimi anni, infatti, numerosi cittadini si sono rivolti all’Ufficio del Difensore Civico della Regione Lazio e agli altri Uffici dei Difensori Civici delle Regioni e delle Province Autonome Italiane, presentando richieste d’intervento per questioni legate al loro rapporto con l’INPS, ha spiegato Marino Fardelli. Tra le tante funzioni del Difensore civico, appare di particolare importanza la collaborazione con gli uffici periferici dello Stato che erogano servizi essenziali in materia previdenziale. Dunque, “siamo consapevoli – così Fardelli – che una implementazione della già fattiva cooperazione con le numerose Agenzie dell’Istituto presenti sul territorio nazionale non possa che migliorare il dialogo con i cittadini e ottimizzare l’accesso ai servizi e le prestazioni offerte”.

“Occorre evidenziare – prosegue il Difensore civico del Lazio – che il 99% delle richieste d’intervento che giungono all’Ufficio riguardano istanze indirizzate dai cittadini ai competenti uffici INPS, alle quali non è stata data una soddisfacente risposta”.
Segnalati infine da Fardelli, tra i vari aspetti di interesse, anche quelli legati allo SPID (deleghe per il rilascio) e inoltre il fatto che qualche difensore civico si trova alle prese con questioni legate a pratiche delle pensioni privilegiate degli appartenenti delle Forze dell’Ordine.

La proposta finale del Difensore civico del Lazio per ottimizzare la collaborazione tra gli Uffici regionali e Provinciali del Difensore civico e le varie Agenzie territoriali dell’Istituto, si articola in quattro punti: un incontro istituzionale tra il Presidente dell’INPS e il Coordinamento Nazionale dei Difensori Civici Italiani da tenersi in occasione della prossima riunione del Coordinamento Nazionale (aprile/maggio 2023); la stipula di una convenzione quadro-protocollo di intesa tra il Coordinamento Nazionale e il Presidente dell’INPS per incrementare e perfezionare la collaborazione tra le parti; l’organizzazione di una giornata di studio a Roma nel mese di settembre 2023 sul tema della difesa civica e la Pubblica Amministrazione; l’istituzione di una linea diretta tra l’Istituto e gli Uffici del Difensore civico regionale o provinciale, finalizzata a risolvere, per vie brevi e informali, la segnalazione del cittadino.

 




Inps: accertamento dell’esistenza in vita dei pensionati che riscuotono all’estero

A partire dal 20 marzo 2023, i pensionati residenti in America, Asia, Estremo Oriente, Paesi scandinavi, Stati dell’Est Europa e Paesi limitrofi riceveranno da Citibank N.A. – l’Istituto di credito che attualmente esegue i pagamenti al di fuori del territorio nazionale per conto dell’Inps – i moduli di richiesta di attestazione dell’esistenza in vita, da restituire alla banca entro il 18 luglio 2023.

I pensionati, pertanto, avranno quattro mesi a disposizione per attestare l’esistenza in vita e potranno avvalersi di numerosi soggetti qualificati autorizzati ad attestare l’esistenza in vita ai sensi delle legislazioni locali. Nei casi in cui il pensionato non possa produrre l’attestazione standard, Citibank N.A. accetta le certificazioni di esistenza in vita rilasciate da autorità locali, quali testimoni accettabili, le cui liste, distinte per Aree geografiche, sono consultabili nel sito di Citibank N.A. alla pagina web dedicata.

Qualora l’attestazione non sia prodotta, il pagamento della rata di agosto 2023 avverrà in contanti presso gli sportelli Western Union e, in caso di mancata riscossione personale o di mancata produzione dell’attestazione entro il 19 agosto 2023, il pagamento della pensione sarà sospeso a partire dalla successiva rata di settembre 2023.

Il processo di accertamento dell’esistenza in vita per gli anni 2023 e 2024, per i pensionati residenti in Europa, Africa e Oceania, prenderà invece avvio dal 20 settembre 2023.

Nel messaggio Inps n. 794 del 23 febbraio 2023, sono riportate tutte le modalità per l’attestazione dell’esistenza in vita da parte dei pensionati.

La campagna di verifica prevede, infatti, diversi sistemi che, utilizzati in modo combinato, garantiscono l’efficacia dell’accertamento e consentono di limitare i possibili disagi ai pensionati, contribuendo ad assicurare la correttezza dei flussi di pagamento e nello stesso tempo costituiscono un valido strumento di prevenzione e contrasto al fenomeno dell’indebita percezione delle prestazioni.

In particolare, l’Inps e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, hanno condiviso un progetto che prevede la possibilità per i pensionati di rapportarsi con gli uffici consolari tramite un servizio di videochiamata, descritto in dettaglio nel messaggio 794/2023. I pensionati, per rendere operativo tale servizio, sono invitati ad indicare l’indirizzo di posta elettronica e il recapito telefonico nel modulo di attestazione dell’esistenza in vita da inviare a Citibank N.A.

La modalità di attestazione dell’esistenza in vita tramite videochiamata si aggiunge ma non sostituisce le consuete modalità, che prevedono la presenza fisica del pensionato presso un soggetto qualificato cd. testimone accettabile abilitato ad avallare la sottoscrizione del modulo di dichiarazione dell’esistenza in vita, e potrà essere utilizzata anche dagli operatori di patronato accreditati come testimoni accettabili, abilitati al Portale Agenti.

Sul portale internet dell’Istituto è consultabile un’apposita pagina dedicata, intitolata Accertamento esistenza in vita dei pensionati che riscuotono all’estero, contenente informazioni aggiornate sul processo di verifica dell’esistenza in vita dei pensionati che riscuotono all’estero.




Inps prosegue sul percorso di valorizzazione del patrimonio immobiliare in funzione economica e sociale

L’INPS, nell’ambito del piano operativo di razionalizzazione del proprio patrimonio immobiliare, prosegue lungo il percorso di valorizzazione delle proprie strutture dislocate sul territorio nazionale, secondo logiche di efficienza economica e di potenziamento della funzione sociale. In questa linea rientra il recente accordo, tra l’Istituto e il Ministero di Giustizia, con il quale l’Inps ha ceduto in locazione al Tribunale di Messina, due piani dell’immobile di via Capra, per un canone annuo congruito dall’Agenzia del Demanio.

Lo stabile è di circa 1.300 mq, moderni e cablati per rispondere alle attuali esigenze informatiche e tecnologiche. L’immobile ospiterà ancora per un breve periodo anche gli uffici dell’Inps.

L’intera struttura sarà successivamente data in locazione e venduta all’Amministrazione giudiziaria. A questo scopo, l’INPS, ha già avviato le attività propedeutiche al definitivo rilascio dell’immobile e procederà, nel corso del 2023, alla ristrutturazione di uno stabile in via Argentieri, insieme ad ulteriori 18 beni sul territorio nazionale.

L’operazione immobiliare, che ha interessato la città di Messina, si colloca infatti nella più ampia strategia di efficientamento delle risorse immobiliari che l’INPS sta portando avanti da alcuni anni, anche creando sinergie con altre amministrazioni pubbliche, centrali e territoriali.




Civ, presentato il documento generale d’indirizzo

Il Consiglio d’Indirizzo e Vigilanza (CIV) dell’INPS ha presentato stamane, a Palazzo Wedekind, il Documento generale d’indirizzo che analizza i processi di trasformazione sociale ed economica in atto nel tentativo di offrire all’Italia un Istituto preparato alle sfide del futuro.

Il presidente del CIV, Roberto Ghiselli, aprendo i lavori ha evidenziato le tematiche all’ordine del giorno nell’agenda del Paese. Tra i temi trattati, l’invecchiamento della popolazione, la crescita dei soggetti non autosufficienti, la lotta alla povertà, il mercato del lavoro frammentato e caratterizzato da contratti discontinui. “L’INPS – ha spiegato Ghiselli – sarà chiamato a muoversi, nei prossimi anni, tra le nuove esigenze di welfare, in uno scenario in costante mutamento in cui le maglie della protezione sociale sono destinate a estendersi”.
La qualità del servizio – ha ricordato Ghiselli – passa anche attraverso un rapporto più evoluto fra l’Istituto, i Patronati e gli intermediari, “soggetti che svolgono ruolo fondamentale nel nostro paese. Le tecnologie non sostituiscono le competenze che un luogo di presa in carico delle esigenze dei cittadini può avere. INPS deve garantire servizi efficienti e un accesso semplice alle informazioni”.

Uno spunto raccolto dal Ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone, che ha rimarcato l’importanza della dimensione territoriale e delle reti di contatto: “sui territori si colma il deficit tecnologico. C’è una parte della nostra cittadinanza che il tema della digitalizzazione non lo sente proprio e non lo sentirà mai come esigenza, fosse anche per ragioni anagrafiche. Ecco allora che il richiamo alla collaborazione con patronati e professionisti diventa importante per raggiungere l’interesse generale della collettività”.
Valutando il Documento d’indirizzo presentato dal CIV, Calderone ha parlato di un atto sfidante: “Le transizioni in atto, specie nel mondo del lavoro, coinvolgono la dimensione e il ruolo dell’Istituto nel quadro del sistema-paese – ha precisato il Ministro – La grande sfida è gestire con efficienza, trasparenza, sensibilità e lungimiranza questa fase storica”.
Calderone ha quindi apprezzato i servizi pro-attivi varati dall’Istituto, richiamando l’importanza di un approccio dinamico e di vicinanza a cittadini e imprese: “Ho apprezzato il richiamo a ciò che l’Istituto ha fatto durante la pandemia. Ho sempre detto, in ogni occasione, che ogni processo definito con successo per gli intermediari, è andato bene perché c’è stato un funzionario dell’INPS che ha seguito il percorso e ha disposto le autorizzazioni”.

Il Presidente dell’INPS, Pasquale Tridico, è intervenuto in chiusura dei lavori, evidenziando come il Documento d’indirizzo debba rappresentare la guida dell’Istituto, “che conferma l’impegno profuso dall’intera struttura nell’innovazione, nell’equità e per la solidarietà”. Tridico ha ricordato l’impulso dato negli ultimi anni all’innovazione e alla trasparenza: con l’aumento dei controlli e l’interoperabilità delle banche dati, la costituzione di una Direzione Antifrode capace di operare in ottica preventiva, il progetto degli open data e – da ultimo – il lancio del nuovo portale. “Nel 2022 il sito dell’INPS, che permette l’accesso a 400 prestazioni e servizi, è stato visitato 792 milioni di volte, con una media di 66 milioni di visualizzazioni mensili. Numeri eccezionali, che attestano l’importanza strategica della nostra presenza digitale, valorizzata da un portale concepito in una logica di proattività, semplificazione e accessibilità”.
Tridico si è soffermato sulla volontà di riconoscere prestazioni e servizi ai cittadini: “uno sforzo, quello di raccogliere i diritti inespressi, che è stato sperimentale e che si sta rivelando di successo grazie agli investimenti fatti. In ambito tecnologico abbiamo più che raddoppiato l’impegno finanziario: oggi la spesa è di 520 milioni di euro, cui vanno aggiunti i circa 189 milioni riconosciuti dal PNRR”.
Un passaggio, infine, sul personale INPS e sull’ingresso di nuovi funzionari, ormai in dirittura d’arrivo: “Ci saranno 5.300 assunzioni nel 2023, segneranno l’ingresso di migliaia di giovani e aumenteranno le competenze digitali della nostra organizzazione”.

Le conclusioni, affidate a Guido Lazzarelli, vice-presidente del CIV, sono seguite agli interventi di Walter Rizzetto (Presidente Commissione Lavoro della Camera), Alessandro Canelli (Comitato Direttivo ANCI), Paolo Ricotti (Presidente raggruppamento patronati CE.PA), Walter Marani (Presidente raggruppamento patronati C.I.P.L.A.) e Rosario De Luca (Presidente nazionale Ordine dei Consulenti).




Nuovo sito INPS, da oggi informazioni e servizi sono a portata di mano

È online il nuovo sito web dell’INPS realizzato per rendere più accessibili le informazioni e i servizi offerti dall’Istituto e garantire una user experience sempre più fluida ed intuitiva ai propri utenti, in linea con le direttive Agid.
La nuova architettura del sito è stata disegnata e organizzata attraverso un processo di coprogettazione con gli utenti, a cui sono state indirizzate interviste, survey e test di usabilità.

I contenuti del nuovo sito sono stati organizzati in quattro macrocategorie per minimizzare la complessità e rendere l’esperienza utente più semplice e intuitiva:
• Pensioni e Previdenza
• Lavoro
• Sostegni, Sussidi e Indennità
• Imprese e Liberi professionisti.

Il nuovo sito web dispone di uno strumento di feedback, “Ti piace il nuovo portale”, per raccogliere continuamente i commenti degli utenti e orientare il processo di rinnovamento verso il miglioramento continuo dei servizi offerti.

“Il lancio del nuovo sito web testimonia l’impegno dell’INPS a creare un futuro sempre più innovativo, introducendo tecnologie all’avanguardia come il machine learning e l’intelligenza artificiale per adattare l’offerta e la navigazione al comportamento unico di ogni utente. Un futuro in cui la tecnologia al servizio delle persone farà la differenza!”, ha dichiarato Pasquale Tridico Presidente dell’INPS.

Per approfondimenti è possibile consultare il messaggio n. 661 del 14 febbraio.




Libretto di Famiglia e Contratto di Prestazione occasionale

La legge di bilancio 2023 introduce importanti novità per quanto riguarda il Libretto Famiglia e il Contratto di Prestazione occasionale. In particolare, dall’1° gennaio 2023, è previsto:

l’aumento a 10.000 euro per anno civile del limite di compenso erogabile dall’utilizzatore nei confronti dei prestatori di lavoro;
l’accesso al Contratto di prestazione occasionale per gli utilizzatori che hanno fino a 10 lavoratori subordinati a tempo indeterminato;
il superamento dei precedenti limiti che imponevano alle imprese del turismo di occupare solo particolari categorie di lavoratori.
Per le imprese agricole sono introdotte forme semplificate di utilizzo delle prestazioni di lavoro occasionale a tempo determinato. Il nuovo regime specifico prevede, tra l’altro, l’inoltro della Comunicazione Obbligatoria di assunzione al competente Centro per l’impiego.
“L’INPS sta lavorando per adeguare i sistemi informativi alle novità normative, con progressivi aggiornamenti a decorrere dal 1° gennaio 2023 e per completare le modifiche della sezione dedicata alle imprese del turismo entro questo mese” ha annunciato Vincenzo Caridi – Direttore generale dell’INPS.




Assegno Unico Universale: Da marzo a novembre 2022 erogati 11,6 miliardi di euro per 9,5 milioni di figli

È stato aggiornato oggi l’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale (AUU) che contiene al suo interno anche i dati relativi all’AUU destinato ai nuclei percettori di Reddito di Cittadinanza (RdC).
L’Osservatorio fornisce un quadro completo delle essenziali informazioni statistiche sui beneficiari della misura e sui relativi valori economici con riferimento al periodo marzo-novembre 2022 (https://www.inps.it/dati-ricerche-e-bilanci/osservatori-statistici-e-altre-statistiche/dati-cartacei-auu).
Per il periodo di osservazione sono stati erogati complessivamente alle famiglie assegni per 11,6 miliardi di euro. La spesa relativa ai nuclei non percettori di RdC risulta pari a 11,1 miliardi di euro, in riferimento a una platea di circa 5,6 milioni di richiedenti e 9,1 milioni di figli beneficiari di almeno una mensilità; gli importi medi mensili sono risultati pari a 233 € per richiedente e a 146 € per figlio.
I nuclei percettori di RdC con almeno una mensilità della prestazione integrata dall’assegno unico sono 493mila, con riferimento a circa 835mila figli a carico, di cui circa 480mila appartenenti in via esclusiva a nuclei percettori di RdC. Per essi si è proceduto al calcolo dell’integrazione dell’AUU sottraendo, dall’importo teorico dell’assegno spettante, la quota di Reddito di cittadinanza relativa ai figli che fanno parte del nucleo familiare; l’importo medio mensile di tale integrazione è risultato pari a 166 € per nucleo.
Per i nuclei non percettori di RdC, circa il 47% degli assegni pagati per figlio si riferisce a beneficiari appartenenti a nuclei con ISEE inferiore ai 15mila euro; circa il 23% dei figli, invece, appartiene a nuclei familiari che non hanno presentato ISEE. Per essi, con riferimento al mese di novembre, l’importo medio per figlio, comprensivo delle maggiorazioni applicabili, va da poco meno di 50 € (per chi non presenta ISEE o supera i 40mila euro) a 195 € per le classi di ISEE fino a 15mila euro. Si ricorda che l’importo base dell’assegno per ciascun figlio minore, in assenza di maggiorazioni, va da un minimo di 50 €, in assenza di ISEE o con ISEE pari o superiore a 40mila euro, ad un massimo di 175 € per ISEE fino a 15mila euro.
A partire dal 1° marzo 2023, sarà più semplice ricevere l’Assegno Unico e Universale (AUU) per i figli a carico. Infatti, l’INPS proseguirà in automatico il pagamento per chi già ne usufruisce.
Solo chi richiede l’AUU per la prima volta dovrà presentare domanda, mentre chi deve segnalare variazioni potrà aggiornare l’istanza in corso, tramite la procedura on line disponibile sul sito www.INPS.it,
Le prossime mensilità di gennaio e febbraio 2023 saranno calcolate in base all’ISEE 2022, oppure facendo riferimento ad ISEE 2023 se già presente.
Da marzo, l’importo sarà determinato in base all’ISEE 2023 ovvero, in mancanza di ISEE 2023, l’assegno sarà calcolato con riferimento ai valori minimi previsti dalla norma, salvo conguaglio con tutti gli arretrati in caso di presentazione dell’ISEE entro il 30 giugno.
Si ricorda che attraverso il sito INPS è possibile accedere all’ISEE precompilato (https://servizi2.inps.it/servizi/IseePrecompilato/home.aspx), completo delle informazioni riferite ai familiari maggiorenni che, con la propria identità digitale, potranno autorizzare il dichiarante all’uso dei propri dati.




INPS: Prestazioni a sostegno della famiglia

ROMA – Aggiornamento all’anno 2021

ASSEGNI AL NUCLEO FAMILIARE
Rispetto all’anno precedente il 2021 ha segnato una sostanziale stabilità del numero di beneficiari di assegni al nucleo familiare tra i lavoratori dipendenti del settore privato. Per questa categoria di lavoratori, dal 1° aprile 2019, la domanda di Assegno per il Nucleo Familiare dei dipendenti privati di aziende non agricole deve essere presentata direttamente dal lavoratore all’Inps in modalità telematica e questo cambiamento potrebbe aver determinato, vista la gestione diretta da parte dell’Istituto, un maggior rigore sulla concessione della prestazione. Per le altre categorie si rileva nel 2021 una flessione del numero di beneficiari rispetto all’anno 2020 più accentuata degli anni passati.
Analizzando la distribuzione per area geografica, nel 2021, la maggior parte dei beneficiari tra i lavoratori dipendenti del settore privato e tra i lavoratori domestici si è distribuita nelle regioni del Nord, mentre le restanti tipologie si sono concentrate nel Mezzogiorno: in particolare il 76,0% dei beneficiari dei lavoratori agricoli si è concentrato nelle regioni del Sud dell’Italia.
L’importo medio annuo dell’assegno nel 2021 per i lavoratori agricoli è risultato pari a 1.811 euro e si è confermato più alto rispetto alle altre tipologie di lavoratori. Inoltre, l’importo medio si conferma costantemente più elevato per il genere maschile, tranne per i pensionati del settore privato per i quali risulta pari a 740 euro/anno per le donne e 524 euro/anno per gli uomini.

CONGEDI DI MATERNITA’ E PATERNITA’ E CONGEDO PARENTALE
Nel 2021, il numero di beneficiarie di indennità di maternità tra i lavoratori dipendenti del settore privato (compresi i lavoratori agricoli), che hanno iniziato nell’anno a percepire l’indennità, si è mantenuto pressoché costante rispetto all’anno precedente, dopo che nel 2020 era fortemente diminuito rispetto al 2019 (-6,5%); in controtendenza il numero di beneficiarie tra i lavoratori parasubordinati per i quali si registra un aumento negli ultimi tre anni. Anche tra le altre categorie di lavoratori nell’ultimo anno di analisi, si sono registrate lievi variazioni rispetto all’anno precedente.
Nel 2020 e nel 2021, a causa della diffusione della pandemia da COVID-19 e in conseguenza dei provvedimenti di sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole, si sono succeduti più interventi normativi che hanno introdotto i “congedi COVID-19”, destinati in alcuni casi solo ai lavoratori dipendenti, in altri anche ai lavoratori della Gestione separata e ai lavoratori autonomi.
Tra i lavoratori dipendenti, i beneficiari di congedi parentale e congedi Covid-19 sono stati circa 304mila con in media 52,5 giornate autorizzate di congedo parentale e 8,9 di congedi Covid; mentre i lavoratori autonomi che hanno beneficiato complessivamente dei congedi sono stati circa 1.400 e i lavoratori contribuenti alla Gestione separata circa 1.000.
Il 62% dei beneficiari (circa 18.000) di congedi Covid-19 dell’anno 2021 tra i lavoratori dipendenti del settore privato sono donne e risiedono al Nord; complessivamente il 19% di uomini (circa 5.300) è ricorso a questa tipologia di congedo, solo il 4% di uomini risiede nelle regioni del Centro e del Sud dell’Italia.

PERMESSI PER LEGGE 104 E CONGEDO STRAORDINARIO
Per ciascuna delle tipologie di permesso esaminate, l’andamento del numero dei beneficiari, è tendenzialmente crescente fino al 2020 e sostanzialmente stabile nel 2021.
Nel prolungamento dei congedi parentali e nei congedi straordinari, c’è una prevalenza marcata di beneficiari di genere femminile pari rispettivamente al 77% e al 58%, mentre per le altre prestazioni emerge una sostanziale parità tra i due generi.

BONUS ASILO NIDO E FORME DI SUPPORTO PRESSO LA PROPRIA ABITAZIONE
Per entrambe le tipologie di Bonus (Bonus asilo nido e delle forme di supporto presso la propria abitazione) il numero di beneficiari e l’importo medio percepito sono cresciuti negli anni, anche in virtù dell’evoluzione normativa.
Le due tipologie si differenziano sia nel numero di beneficiari sia nell’importo erogato: infatti, mentre il bonus asilo nido viene erogato in base al numero di mensilità pagate, nelle forme di supporto presso la propria abitazione è previsto un contributo annuo per i minori impossibilitati a frequentare gli asili nido. Per l’anno 2020 si osserva un andamento particolare poiché sia il numero di beneficiari, sia il numero medio di mensilità pagate hanno subito una flessione a causa dei provvedimenti intrapresi per fronteggiare la pandemia da Covid-19, che hanno determinato la chiusura degli asili nido.

Di seguito il report INPS