Regione, Coldiretti Lazio: “Bando kiwi inadeguato”

ROMA- “Oltre il 50% delle piccole aziende non riuscirà a presentare le domande a causa delle importanti criticità emerse dal bando della Regione Lazio, per gli interventi compensativi destinati alle imprese agricole che hanno subito danni alle produzioni di kiwi e alle piante di actinidia. I criteri attuati limitano fortemente il numero di imprese che rispondono ai requisiti richiesti”. Così il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri, che in merito ha scritto all’assessore all’Agricoltura, Giancarlo Righini.

La maggior parte delle aziende piccole, che producono più colture, non riuscirà a superare il 30% del reddito totale previsto dal bando e quindi per loro sarà impossibile accedere ai fondi previsti per il settore. Il calcolo della Produzione Lorda Vendibile, infatti, non viene effettuato sul 30% della perdita della produzione dei kiwi, ma sul 30% della redditività generale dell’azienda, che quindi non riuscirà ad arrivare alla soglia pervista per ottenere il finanziamento, soprattutto nel caso di piccole imprese agricole.

“Una situazione che rischia di compromettere ulteriormente – prosegue Granieri – quella che è una vera e propria eccellenza del nostro territorio, che nel 2004 ha ottenuto il riconoscimento Igp e rappresenta il primo Pil del Lazio. Chiediamo quindi all’assessore regionale all’Agricoltura, Giancarlo Righini di intervenire urgentemente per sanare le criticità emerse e mettere risorse regionali che a nostro parere non possono essere inferiori ai 5 milioni”.

Una filiera strategica quella dei kiwi per il Lazio, che prima dell’insorgere della morìa, aveva un giro economico stimato di oltre 280 milioni di euro, con 140 mila giornate lavorative. La situazione è precipitata a partire dal 2016, quando, soprattutto l’area pontina, dove sono circa 9.500 gli ettari coltivati, è stata colpita dalla problematica denominata “Moria del kiwi”, che ha interessato inizialmente l’apparato radicale, provocando deperimento generale della pianta, portandola in breve tempo alla totale essiccazione, senza fare differenza di cultivar o di età dell’impianto.

Nel 2022 la produzione è scesa a 560 mila quintali, con 112 milioni di euro di ricavati e 84 mila giornate di lavoro, andamento che ha ovviamente subito ulteriori crolli negli anni successivi.

Si stima che i danni calcolati per le province di Roma e Latina siano di oltre 220 milioni di euro.

Nel 2021 la Regione Lazio ha pubblicato un bando dedicato al settore, volto alla concessione di contributi alle imprese agricole gravemente danneggiate, con 3,9 milioni di euro. A poco sono serviti poi i soli 2 milioni di euro e le misure stanziate dal fondo di solidarietà attraverso il DL 63 del 15 maggio 2024.

 




Kiwi, Regione chiede al ministero 215 mln di euro per la “moria” del 2023

ROMA- La Giunta regionale del Lazio, presieduta da Francesco Rocca, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Giancarlo Righini, ha dato il via libera alla delibera attraverso la quale si richiede al ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste l’approvazione della proposta di declaratoria di eccezionalità dei danni causati dalla calamità “Moria del kiwi” nell’anno 2023 nelle province di Latina e Roma per un importo complessivo di 215.267.099,60 euro così suddivisi:

• Per i Comuni della Provincia di Roma (Ardea, Colonna, Lanuvio, Montecompatri, Pomezia, San Cesareo, Velletri e Zagarolo) è stato stimato un danno complessivo di 50.038.560 di euro e di 10.306.000 alle strutture aziendali

• Per la provincia di Latina, nei Comuni interessati (Cisterna di Latina, Aprilia, Sabaudia, Pontinia, Priverno, Sezze, Cori, Sermoneta, Terracina, Fondi e Sperlonga) i danni alle produzioni agricole sono stati valutati in 113.103.000 di euro mentre i danni alle strutture aziendali ammontano a 41.819.539 euro.

“Con questo provvedimento, sollecitato anche dal vicepresidente della commissione Agricoltura, Vittorio Sambucci – spiega l’assessore Righini – rispettiamo un impegno preso con le aziende del territorio che, solo per lo scorso anno, hanno lamentato un calo della produzione di circa il 50%. Era nostro dovere introdurre tutte le azioni necessarie per tutelare un settore che è leader italiano con circa 9mila ettari di terreno coltivato. È nostra intenzione dare seguito a questa richiesta di declaratoria, che è sicuramente una boccata d’ossigeno per tante imprese, ma che necessita di interventi più strutturali per fare fronte alle problematiche, come quella dei cambiamenti climatici, che hanno messo in ginocchio tante produzioni locali”.

 




Kiwi, Regione chiede al Ministero 215 milioni di euro per la “moria” del 2023

ROMA – La Giunta regionale del Lazio, presieduta da Francesco Rocca, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Giancarlo Righini, ha dato il via libera alla delibera attraverso la quale si richiede al ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste l’approvazione della proposta di declaratoria di eccezionalità dei danni causati dalla calamità “Moria del kiwi” nell’anno 2023 nelle province di Latina e Roma per un importo complessivo di 215.267.099,60 euro così suddivisi:

• Per i Comuni della Provincia di Roma (Ardea, Colonna, Lanuvio, Montecompatri, Pomezia, San Cesareo, Velletri e Zagarolo) è stato stimato un danno complessivo di 50.038.560 di euro e di 10.306.000 alle strutture aziendali

• Per la provincia di Latina, nei Comuni interessati (Cisterna di Latina, Aprilia, Sabaudia, Pontinia, Priverno, Sezze, Cori, Sermoneta, Terracina, Fondi e Sperlonga) i danni alle produzioni agricole sono stati valutati in 113.103.000 di euro mentre i danni alle strutture aziendali ammontano a 41.819.539 euro.

“Con questo provvedimento, sollecitato anche dal vicepresidente della commissione Agricoltura, Vittorio Sambucci – spiega l’assessore Righini – rispettiamo un impegno preso con le aziende del territorio che, solo per lo scorso anno, hanno lamentato un calo della produzione di circa il 50%. Era nostro dovere introdurre tutte le azioni necessarie per tutelare un settore che è leader italiano con circa 9mila ettari di terreno coltivato. È nostra intenzione dare seguito a questa richiesta di declaratoria, che è sicuramente una boccata d’ossigeno per tante imprese, ma che necessita di interventi più strutturali per fare fronte alle problematiche, come quella dei cambiamenti climatici, che hanno messo in ginocchio tante produzioni locali”.




Crisi del settore kiwi, Coldiretti Lazio: “Bene stanziamento di cinque milioni di euro”

ROMA – “Lo stanziamento di 5 milioni di euro è importante per affrontare la crisi del settore dei kiwi. Una filiera fortemente compromessa nella nostra regione, a causa della moria dei registrata soprattutto nell’area dell’Agro Pontino. Ora è importante determinare subito il danno per arrivare alla delibera della Regione che dichiari lo stato di calamità e procedere con la sospensione dei mutui”. È quanto afferma il presidente della Coldiretti Lazio, David Granieri, nel commentare positivamente l’annuncio del Ministro dell’Agricoltura e Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida.

“La filiera dei kiwi rappresenta il primo Pil del Lazio – prosegue Granieri – una vera eccellenza per il territorio, che ha ottenuto il marchio Igp. Una produzione che è in grado di creare un indotto economico notevole per la nostra regione. Questo stanziamento dimostra un’attenzione del ministro Lollobrigida ad un problema per il quale ci stiamo battendo da sempre”.

In questi anni Coldiretti Lazio ha ripetutamente lanciato l’allarme sulla moria dei kiwi, che ha già compromesso il raccolto di quasi il 90% delle aziendedanneggiando piante presenti su una superficie di oltre 6 mila ettari sugli oltre 9 mila ettari totali, con oltre 4 milioni di quintali di kiwi raccolti all’anno, per un valore che supera i 500 milioni di euro annui. 

 

 




Kiwi, Coldiretti Lazio chiede stato di calamità e Psr semplificato in Audizione Commissione Regionale

VITERBO – “I nostri produttori di kiwi stanno vivendo una situazione devastante che rende inevitabile lo stato di calamità, un atto necessario per dare un sostegno alle aziende colpite. E’ fondamentale puntare ad una sottomisura 4.1 del Psr più snella. Nel Piano di Sviluppo Rurale attuale permangono molte lacune con vecchie misure ormai inefficaci. Quello che serve è una semplificazione burocratica, come sosteniamo da sempre”. Così il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri, presente oggi insieme al presidente della federazione provinciale di Latina, Daniele Pili, all’audizione dell’VIII Commissione Agricoltura convocata dal presidente Vittorio Sambuci alla Regione Lazio, proprio sulla moria dei kiwi che ha colpito duramente soprattutto l’Agro Pontino e Roma.

“Il nuovo Psr – prosegue Granieri – dovrà essere uno strumento semplificato, con meno sottomisure, ma più snelle e poderose, tali da consentire il reinserimento delle aziende colpite dalla moria dei kiwi. Riteniamo necessario destinare a progetti di filiera, come quelli del kiwi, i soldi dei Gruppi d’Azione Locale (Gal). Bisogna tutelare un settore che rappresenta il primo Pil del Lazio e che non può essere sottostimato. Ringraziamo il presidente della Commissione Agricoltura, Vittorio Sambuci per l’attenzione mostrata a questa seria problematica”. 

In questi anni Coldiretti Lazio ha ripetutamente lanciato l’allarme sulla moria dei kiwi, che ha già compromesso il raccolto di quasi il 90% delle aziende danneggiando piante presenti su una superficie di oltre 6 mila ettari sui circa 9 mila ettari totali. Numeri che sono destinati a crescere ulteriormente, mettendo definitivamente in ginocchio un settore, che nell’Agro Pontino e a Roma rappresenta una delle piantagioni principali, con oltre 4 milioni di quintali di kiwi raccolti all’anno, per un valore che supera i 500 milioni di euro annui.

“Parliamo di un prodotto che rappresenta una vera eccellenza per il territorio conclude Granieri – che ha ottenuto il marchio Igp, non possiamo permetterci di rischiare di mettere una produzione che è in grado di creare un indotto economico notevole per la nostra regione”.




Battistoni (FI): “Italia tra i leader mondiali per produzione kiwi. Lavoriamo per migliorare gestione del rischio”

“Nel Dl sostegni 2 abbiamo stanziato 105 milioni di euro per l’incremento del Fondo di solidarietà nazionale previsto dal d. lgs. 102 del 2004; si tratta di un primo passo necessario per ristorare i danni a produzioni, strutture e impianti produttivi delle aziende colpite dalle gelate e brinate dell’aprile 2021, che hanno compromesso tantissime produzioni ortofrutticole, specie al centro ed al nord Italia”.
Così il senatore Francesco Battistoni, sottosegretario alle politiche agricole, alimentari e forestali nel suo intervento ai lavori della tavola rotonda sulla gestione del rischio nella Filiera dell’Actinidia, organizzato dal Mipaaf attraverso Ismea.
“Annovero – ha ricordato il sottosegretario con delega all’ortofrutta –, tra le cose positive, la battaglia che stiamo conducendo in Europa per la nuova PAC relativamente all’aumento dall’1 al 3% della dotazione nazionale per pagamenti diretti per la gestione del rischio climatico. Se andrà in porto, sarà un risultato significativo, che ci permetterà di affrontare i prossimi anni con più marginalità di ristoro”
“L’Italia – ha concluso il senatore di FI –, con oltre 520 mila tonnellate e quasi 25 mila ettari coltivati, di cui 6500 a biologico, è il terzo produttore mondiale di kiwi, dietro soltanto alla Cina ed alla Nuova Zelanda. Questi dati fanno parte del nostro patrimonio agricolo, sarà nostro compito tutelare queste produzioni mettendo gli agricoltori nelle condizioni di poter lavorare al meglio”.




Kiwi, Onorati: “La Regione Lazio impegnata nel reperimento di risorse in bilancio”

ROMA – “Come Regione Lazio stiamo seguendo con molta attenzione la problematica della “moria del kiwi”, che coinvolge in modo prevalente il territorio della provincia di Latina, storicamente vocato alla produzione dell’actinidia. In particolare, stiamo lavorando sul Bilancio di previsione per reperire le risorse necessarie a sostenere il comparto colpito dal fenomeno patologico. Come noto, la problematica è allo studio della comunità scientifica impegnata a isolare le cause esatte della moria, che sinora – lo ricordiamo – non sono completamente note”.

Così in una nota l’Assessore all’Agricoltura, Promozione della filiera e della cultura del cibo, Ambiente e Risorse Naturali della Regione Lazio, Enrica Onorati.

“Già nel mese di agosto abbiamo richiesto e ottenuto dalla Ministra Bellanova l’istituzione di un gruppo di lavoro in seno al Servizio Fitosanitario nazionale volto a coordinare le attività di ricerca; nonché l’inserimento del punto all’ordine del giorno della Commissione Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni. – aggiunge Onorati –  In questi giorni la Direzione Regionale Agricoltura sta costituendo un tavolo di coordinamento regionale al quale prendono parte i funzionari del Servizio Fitosanitario, i tecnici del Crea, dell’Università della Tuscia e che vedrà il coinvolgimento di esperti degli Ordini professionali. Come Regione Lazio, quindi, stiamo operando in una duplice direzione. Da un lato il supporto alle attività di ricerca e di indagine e, dall’altro, il sostegno economico al comparto produttivo danneggiato per il quale è, in primo luogo, l’esigenza di dimensionare con esattezza i danni dichiarati attraverso una approfondita indagine conoscitiva e di monitoraggio sul campo. – conclude l’assessore regionale – Questo lavoro di reperimento di risorse va in sinergia con le sollecitazioni pervenute in queste settimane da parte di consiglieri, amministratori locali, agricoltori e organizzazioni di categoria, sensibili a questa gravosa problematica del comparto produttivo del kiwi in cui l’Italia è terza nel mondo per quantitativi di produzione e la regione Lazio concorre con il 33% delle terre coltivate sull’intero territorio nazionale”.




Moria di kiwi: da Coldiretti Lazio sos alla Regione: “Subito fondi ai produttori”

ROMA- Ingenti i danni per i produttori causati dalla moria di kiwi che ha distrutto oltre il 30 per cento delle coltivazioni estese tra Latina e Roma. “La Regione Lazio deve intervenire subito stanziando i fondi alle aziende che hanno perso gran parte del raccolto a causa della moria di kiwi, per poter procedere al reimpianto necessario a ripristinare le piantagioni. Ci vorrà molto tempo per tornare ai normali livelli di produzione. La perdita subi​ta è considerevole e hanno bisogno di essere supportati dalle istituzioni”.E’ l’appello del presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri, alla Regione Lazio e all’assessore all’Agricoltura, Enrica Onorati.

 

Un problema che Coldiretti sta seguendo sin dalle prime segnalazioni arrivate da parte dei produttori, che avevano portato alla sollecitazione di un incontro alla Pisana già lo scorso agosto. Dopo il quale ne sono seguiti altri in commissione e la Regione ha avviato uno ricerca che sta coinvolgendo oltre al servizio fitosanitario, anche alcune Università italiane, per individuare la causa del problema, che sta compromettendo seriamente la produzione.

“Non possiamo permetterci di mettere a rischio la produzione di un’eccellenza per il nostro territorio – conclude Granieri- che ha ottenuto anche il marchio Igp. I nostri produttori hanno bisogno di liquidità immediata per far fronte alla grave perdita economica che hanno subito a causa del calo della produzione. La moria di kiwi ha compromesso oltre il 30 per cento del raccolto. Si tratta di aziende che nella maggior parte dei casi si occupano solo di quella produzione che rappresenta l’unica fonte di guadagno. Questa situazione avrà conseguenze molto pesanti in termini economici su produttori già vessati dalla crisi determinata dalla pandemia”.

Un settore strategico per l’economia laziale, quello della coltivazione dei kiwi, che a Latina rappresenta una delle piantagioni principali con oltre 12 mila ettari di terreno coltivati, circa il 60 per cento della superficie coltivata e oltre 4 milioni di quintali di kiwi raccolti all’anno, per un valore di oltre 500 milioni di euro annui.




Agricoltura, Onorati: “Messe in campo azioni per contrastare la moria del kiwi”

ROMA – “Dopo il tavolo di coordinamento regionale del 1 settembre, alla presenza del direttore Mauro Lasagna, del dirigente del servizio fitosanitario regionale, del Crea e dell’Università della Tuscia, oggi si è tenuto in Regione Lazio l’incontro con le associazioni di categoria  e tecnico-professionali sulla questione della moria dei kiwi nel Lazio Abbiamo già messo in campo alcune azioni. L’impegno assunto è quello proprio di attivarci con fondi dedicati alla ricerca, alla mappatura e ad azioni sperimentali. Ho personalmente scritto alla ministra Bellanova per chiedere l’istituzione di una cabina di regia nazionale al fine di coordinare le attività di ricerca già in essere nelle regioni coinvolte. Inoltre abbiamo chiesto al servizio fitosanitario nazionale di istituire un gruppo di lavoro dedicato al fenomeno ed entro settembre ci sarà una prima riunione di questo tavolo tecnico nazionale. Abbiamo, in ultimo, avanzato come Regione Lazio la richiesta d’inserimento di un punto all’odg della Commissione delle politiche agricole presso la Conferenza Stato Regioni”.

Lo ha dichiarato a margine dell’iniziativa in Regione Lazio, l’Assessore all’Agricoltura, Promozione della filiera e della Cultura del cibo, Ambiente e Risorse naturali, Enrica Onorati.




Unitus, ricerca sulla produzione di kiwi per evitare dannose perdite di prodotto

VITERBO – I professori Giorgio Mariano Balestra ed Angelo Mazzaglia dell’Università della Tuscia, DAFNE, insieme a colleghi portoghesi, hanno pubblicato in questi giorni sulla rivista scientificaHYPERLINK “https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fpls.2020.01022/full?utm_source=FRN&utm_medium=EMAIL_IRIS&utm_campaign=EMI_FRN_ARTICLEPUBLISHED_FOLLOWERS&utm_content=ARTICLE_TITLE” \t “_blank” \o “Vai all’articolo scientifico in inglese” Frontiers in Plant Science uno studio che mette in luce i meccanismi alla base della tolleranza a Pseudomonas syringae. La batteriosi del kiwi, è una malattia causata al batterio Pseudomonas syringae pv actinidiae (Psa) che dal 2008 sta causando danni per centinaia di milioni di euro in Italia (leader mondiale nella produzione ed esportazione dei frutti di kiwi) ed in tutte le altre aree del mondo dove si producono questi frutti, ed il gruppo di ricerca di patologia vegetale dell’Università della Tuscia, è particolarmente attivo su questa tematica. Le ricadute pratiche di questa ricerca sono molteplici ed importanti. Individuare selezioni tolleranti a Psa nel germoplasma di Actinidia è di estrema importanza per sviluppare cultivar di kiwi in grado di resistere al batterio e quindi di essere coltivate su una superficie che, a livello nazionale oggi è di circa 25.000 ettari, ed in continua espansione. Per dare un’idea del danno economico diretto di Psa in Italia, nel 2015, la produzione commercializzabile di frutti di kiwi a polpa verde era di 560.000 tonnellate e di 14.600 per i frutti di kiwi a polpa gialla; nel 2019 è stata complessivamente meno di 320.000 tonnellate. Parliamo quindi di perdite per decine di milioni di euro e quindi, questi risultati della ricerca pubblica sono di particolare aiuto per sviluppare nuove cv e migliorare i redditi dei produttori. La ricerca ha evidenziato alcuni aspetti fondamentali nelle risposte di resistenza a Psa e ad un altro batterio, Pseudomonas syringae pv. actinidifoliorum (Pfm) anch’esso dannoso su piante di Actinidia studiando le risposte metaboliche e molecolari a Psa e Pfm. Alla fine dello studio, le piante di A. chinensis inoculate artificialmente con Psa presentavano la popolazione batterica più alta, mentre nelle piante di A. arguta inoculato con Psa e Pfm, c’erano meno batteri e meno sintomi. Per gli aspetti molecolari, dopo l’inoculazione artificiale con i batteri, i geni coinvolti nelle risposte di difesa ai patogeni si sono attivati nelle piante di A. arguta risultando quindi più tolleranti alle infezioni da Psa e Pfm rispetto alle piante di A. chinensis.