Torna a Roma la Festa dei Piccoli Comuni, domenica 13 novembre 2022

Per la sesta edizione della Festa dei Piccoli Comuni del Lazio, Viale delle Magnolie, all’interno della splendida cornice capitolina di Villa Borghese, sarà scenario di musiche, eventi, sapori e animazione, nel segno della grande realtà dei piccoli borghi. Questa festa, organizzata dall’Ufficio di Scopo per i Piccoli Comuni della Regione Lazio in collaborazione con Legambiente, mira a far conoscere quei Comuni del Lazio con meno di 5.000 abitanti che coprono due terzi del territorio. Un caleidoscopio di storie e culture, tutte da scoprire e assaporare grazie anche alla presenza dei protagonisti e testimoni di ciascun territorio: artigiani, piccole aziende, bande musicali e gruppi folkloristici. Un vero e proprio viaggio tra le curiosità e i segreti custoditi nei borghi, e tra le meraviglie ambientali che ciascun territorio custodisce.

La ricchezza del territorio regionale torna quindi a raccontarsi e mostrare il suo patrimonio culturale nel cuore della Capitale. La festa promossa nuovamente da Cristiana Avenali responsabile Piccoli Comuni della Regione Lazio, è stata in questi ultimi 5 anni un tratto caratterizzante delle azioni dell’amministrazione regionale nei confronti di queste realtà, Regione che si è distinta nel panorama nazionale per le politiche di sostegno e di rilancio della Piccola Grande Italia. Basti pensare a bandi dedicati con cui vengono finanziate opere proposte dalle amministrazioni, alla diffusione di tanti nuovi sportelli postamat, al prossimo arrivo di una intera flotta di scuolabus elettrici, al nuovo enorme protagonismo per le più piccole delle istituzioni locali: tutti tasselli determinanti per fare in modo che con scelte di sostenibilità ambientale, aumenti ancor di più la qualità della vita per chi abita o frequenta questi luoghi, e perché anche dal rafforzamento di 255 fantastici paesi, possa passare la transizione ecologica del Lazio.

Il Programma della giornata
Tornano così a raccontarsi le ricchezze del territorio regionale, mostrando il loro patrimonio culturale e animando, con un ricco programma di eventi, spettacoli e
concerti tutta la giornata di domenica 13 novembre dalle ore 9 alle 18. Dalle 10.30 con l’inizio degli spettacoli ci sarà modo di ascoltare le musiche proposte dalle Bande Musicali “Concezio Colandrea” di Borbona (RI), quella di Cineto Romano (RM), la Little Big Band di Colonna (RM), lo spettacolo musicale del Complesso Bandistico “La Diana” di Cervara di Roma (RM), della Banda Musicale di Licenza (RM) e di Montopoli Sabina (RI), della Filarmonica “G. Verdi” di Casaprota (RI) del Gruppo folkloristico “Le Marie” APS “Donne del Vicolo” di Poli (RM).
Sfileranno poi il Corteo storico medievale, i figuranti storici di Vicovaro (RM), il Corteo Storico di Gavignano (RM) e dalle 14.30 alle 17.00, si svolgerà lo spettacolo degli Sbandieratori di Carpineto Romano (RM). Durante tutta la giornata sarà possibile partecipare a un vero e proprio percorso del gusto, da uno stand all’altro, attraverso il quale i partecipanti cammineranno attraverso un atlante vivo e colorato dei sapori del Lazio.

Laboratori
Non è finita qui, il programma si arricchisce con la proposta dei Laboratori delle Tradizioni. La possibilità di toccar con mano e conoscere da vicino l’artigianato locale, dalla storia del costume alla produzione artigianale della pasta di Rocca Sinibalda (RM) per arrivare a riveder le stelle con il laboratorio astronomico di Rocca di Cave, che guiderà tutti i partecipanti all’osservazione dello Spazio.

Hanno aderito i seguenti comuni: Allumiere (RM), Ausonia (FR), Bassiano (LT), Bomarzo (VT), Borbona (RI), Campoli Appennino (FR), Carpineto Romano (Rm), Casaprota (RI), Casperia (RI), Castel San Pietro Romano (RM), Castel Sant’Elia (VT), Castelliri (FR), Cerreto Laziale (RM), Cervara di Roma, Cineto Romamo (RM), Civitella San Paolo (RM), Collalto Sabino (RI), Collegiove (RI), Collepardo (Fr), Colonna (RM), COMUNI LAGO TURANO (Ascrea, Castel di Tora, Colle di Tora, Paganico Sabino) (RI), Coreno Ausonio (FR), Falvaterra (FR), Filacciano (RM), Filettino (FR), Fumone (FR), Gallese (VT), Gavignano (FR), Greccio (RI), Licenza (RM), Longone Sabino (RI), Maenza (LT), Marta (VT), Monteflavio (RM), Montelanico (RM), Monteleone Sabino (RI), Monteleone Sabino (RI), Montopoli Sabina (RI), Montororio Romano (RM), Nemi (RM), Nerola (RM), Nespolo (RI), Pescosolido (FR), Poggio Catino (RI), Poli (RM), Ponzano Romano (RM), Prossedi, (LT), Rocca di Cave (RM), Rocca Sinibalda (RI), Roviano (RM), Sambuci (RM), Sant’Andrea del Garigliano (FR), Sant’Oreste (RM), Selci (RI), Toffia (RI), Tolfa (RM), Vallepietra (RM) Vicovaro (RM), Vivaro Romano (RM).




Legambiente vince il ricorso al TAR contro la realizzazione della discarica di Magliano Romano

MAGLIANO ROMANO- La sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio dà ragione a Legambiente che ricorreva ad aprile scorso, contro il parere favorevole sulla valutazione di impatto ambientale espresso dalla Regione Lazio per la realizzazione di una nuova grande discarica per rifiuti indifferenziati a Magliano Romano.

“Le ragioni dell’ambiente hanno prevalso e la valutazione di impatto ambientale, con cui veniva consentita la realizzazione della discarica di Magliano, decade con questa decisione delle giustizia amministrativa – commentano Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio e Stefano Ciafani presidente nazionale di Legambiente -. Il nostro impegno nel contrapporci ad ogni nuova discarica e ogni nuovo inceneritore continua incessante, perché abbiamo un mondo tecnologico che ruota intorno al concetto di economia circolare, pronto a generare tutte le fasi industriali necessarie a trasformare i rifiuti in risorse, senza più riempire il territorio di rifiuti e l’aria di inquinamento da incenerimento. Un ringraziamento al gran lavoro dell’avvocato Andrea Farì che ha costruito e portato a termine il ricorso, al comune di Magliano e al sindaco Francesco Mancini che, insieme ai Sindaci dell’area Cassia-Tiberina-Flaminia, non ha mai mollato di un centimetro in una battaglia sacrosanta, e al grande impegno di tutti gli avvocati del nostro Centro di Azione Giuridica che in ogni territorio sono impegnati nel faticoso lavoro di contrasto giuridico alle scelte sbagliate nella gestione del ciclo dei rifiuti”.

La discarica era stata proposta in un invaso di 890mila metri cubi della “Idea 4” a poche centinaia di metri dall’abitato di Magliano Romano, comune, come tanti del quadrante nord della Città Metropolitana di Roma, estremamente virtuoso nella gestione dei rifiuti tanto da essere stato premiato peraltro più volte da Legambiente come comune riciclone e che secondo gli ultimi dati del Catasto Rifiuti Ispra, aveva superato nel 2020 il 75% di Raccolta Differenziata.

 




Mobilitazione davanti al canile comunale in via delle Industria organizzato da Legambiente Animahelp

TERRACINA- Grande successo oggi del sit in di mobilitazione svoltosi davanti al Canile Comunale in Via delle Industrie n.64 organizzato da Legambiente AnimalHelp e regolarmente autorizzato, con oltre 200 partecipanti circa venuti anche da fuori città e da fuori provincia. Continua a crescere in modo davvero straordinario anche la petizione “No alla Chiusura del Canile Comunale di Terracina” sulla piattaforma CHANGE.ORG che è arrivata a quasi 20.000 firme così come la raccolta firme cartacee che sta raggiungendo il migliaio di firme in una settimana con uno sforzo davvero encomiabile di tutti i volontari animalisti impegnati.
Dopo una mobilitazione di questa entità le Istituzioni (Comune e ASL) dovranno dare risposte adeguate, soprattutto alla luce del fatto che Legambiente ha presentato in riunione lo scorso 5 ottobre e poi subito dopo inviato via PEC all’attenzione del Sub Commissario incaricato un verbale di riunione e la bozza di protocollo di intesa sulle attività (totalmente gratuite per il Comune!) da mettere in campo per supportare le adozioni e il benessere dei cani e le sterilizzazioni (soprattutto della popolazione felina appartenente alle Colonie Feline censite dalla ASL Latina) e migliorare il benessere degli animali con una presenza più consistente di volontari di Legambiente AnimalHelp presso il Canile.
Inoltre è stata inviata via PEC sempre all’attenzione del Sub Commissario incaricato una proposta di campagna di adozione di Legambiente Terracina AnimalHelp denominata “TIRATE FUORI LE ZAMPE!” e ci aspettiamo di essere autorizzati formalmente già a partire da domenica prossima a poter entrare nel canile, almeno nella piazzola di ingresso, in modo da poter facilitare il processo di adozione e garantire accoglienza agli adottanti senza intralciare le normali attività degli operatori del canile.
“Oggi abbiamo ribadito, insieme a centinaia di cittadini, associazioni e volontari animalisti, gruppi cinofili e guardie zoofile, e a qualche esponente di partito più sensibile alla causa animalista, che non accetteremo la chiusura anche temporanea del canile con eventuale trasferimento dei cani in canili privati e non accetteremo la chiusura del canile sanitario (che impatterebbe gravemente sui programmi di sterilizzazione e in generale su tutte le emergenze sanitarie degli animali in città) e al fine di sventare questo rischio è stata comunque avviata nei giorni scorsi una prima azione legale, impegnando anche il nostro Centro di Azione Giuridica di Legambiente. Inoltre vogliamo maggiori risorse pubbliche da dedicare, chiedendo la revisione/integrazione del bando di gara, a nostro avviso insufficiente per garantire tutela e benessere animale, e chiedendo un cronoprogramma efficiente di interventi di adeguamento della struttura che rispettino le prescrizioni autorizzative ma evitando ai cani e ai gatti presenti nel Canile lo stress del trasferimento, come già accaduto in passato, quando durante alcuni lavori di manutenzione i cani sono stati spostati ma solo all’interno del canile. Le petizioni, sia quella on-line che quella cartacea vanno avanti senza soluzione di continuità così come le prossime mobilitazioni programmate e si fermeranno solo davanti ad un atto formale e riconosciuto che veda Comune ed ASL prendere concreti impegni di spesa e avvio operativo e soddisfacente del servizio di gestione. Inoltre ci aspettiamo come Legambiente di essere finalmente ammessi, dopo mesi dalla richiesta, al Canile, come da obbligo di legge nazionale e regionale e che siano presi in considerazione il Protocollo di Intesa inviato via PEC e la Campagna di Adozione proposta e inviata via PEC. Chiederemo una autorizzazione specifica per essere presenti già a partire dalla prossima domenica dalle 10 alle 12, in base alla disponibilità dei nostri volontari, nella piazzetta all’ingresso, senza impattare sulle attività degli operatori, per supportare le adozioni, sia fisiche che a distanza, accogliere i donatori e impegnarci per migliorare il benessere e le condizioni di vita dei cani e dei gatti presenti nel Canile” dichiarano Anna Giannetti, Presidente del Circolo Legambiente Terracina, Consigliere Nazionale dell’Associazione e Dirigente del Raggruppamento Guardie Ambientali Zoofile Volontarie di Legambiente per la Provincia di Latina e Stefania Curati, Referente di Legambiente Terracina AnimalHelp.




Puliamo il Mondo, enorme successo di volontariato per il grande evento di Legambiente

Puliamo il Mondo, enorme successo di volontariato per il grande evento di Legambiente: oltre 18.000 volontari in 110 appuntamenti nel Lazio e già 120 tonnellate di rifiuti raccolti “Una marea gialla è tornata a invadere Roma e il Lazio, con migliaia di volontari in azione per raccogliere i rifiuti abbandonati e rendere più bello e vivibile il territorio”

Puliamo il Mondo, la maggior iniziativa mondiale di volontariato, si sta svolgendo ovunque anche a Roma e nel Lazio, dove migliaia di persone stanno indossando guanti e cappellini gialli, imbracciando ramazze e sacchi per ripristinare città, litorali, parchi e paesi. Con oltre 18.000 volontari in più di 110 appuntamenti si va verso l’ennesimo nuovo record di partecipanti e di quintali di rifiuti raccolti che, solo in questo fine settimana superano già le 120 tonnellate complessive nella Regione.

“Una marea gialla di migliaia di volontari è tornata a invadere Roma e il Lazio, in una festosa giornata di volontariato, in azione per il bene della collettività – commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – non ci stancheremo mai di ringraziarli uno a uno di cuore tutti questi volontari, per la fatica fatta e per la grande voglia di costruire insieme un mondo diverso. Quest’anno dal centro di Roma alle spiagge di tutta la costa, nei capoluoghi e nei piccoli paesi fino alle pendici del Monte Terminillo o le dune di Capocotta, i circoli, insieme a tante altre associazioni, amministrazioni locali, gruppi di protezione civile, parchi, aziende, sono tornati a dar vita alla più grande azione di volontariato del nostro territorio, che è senza alcun dubbio anche la miglior risposta possibile al degrado e alla presenza di rifiuti nella Capitale e in ogni angolo del Lazio, contro la quale noi non ci arrenderemo mai”.

Il “giallo Legambiente” ha colorato nel fine settimana Roma a Viale Gottardo con le associazioni del territorio, le rive del Tevere sotto il ponte della Scienza davanti al Gazometro con i volontari di EY e la partecipazione di Cristiana Avenali responsabile contratti di fiume della Regione, il Parco “Rosa Raimondi Garibaldi” con il circolo “Garbatella”, le strade di Monteverde e Trastevere con il circolo “Ilaria Alpi”, il Pincio nel cuore della Capitale, il Parco dell’Insugherata con il circolo “Ecoidea”, Villa Ada con i circoli “Gemme” e “Mondi Possibili”, il sentiero Trilussa, il parchetto dei “Fornaciari” con il comitato “Valle dell’Inferno”, il Campus Bio-Medico University of Rome con Ente Regionale RomaNatura. E fuori dalla capitale Puliamo il Mondo è arrivato a Frosinone in Largo Turriziano con il circolo “il cigno” a Rieti per la pulizia lungo i sentieri del Terminillo con il circolo “Centro Italia”, lungo la Via Francigena con “Legambiente Artemisio” di Velletri, a Stimigliano con le pulizie del circolo “Bassa Sabina e a Formia con il circolo “Sud Pontino”. E poi ancora, a Civita Castellana insieme a Legambiente “Lago di Vico”, a Roviano con il Comune e i volontari, a Capocotta sulla spiaggia con “Legambiente Litorale Romano”, a Fiumicino con il circolo e la Croce Rossa locale. Tanti sono i momenti di volontariato che continueranno anche nelle prossime settimane, da quella al Porto di Sperlonga con il circolo “Luigi di Biaso” per la pulizia dei fondali in collaborazione con diving center ASD o quelle dei circoli di Tivoli, Anzio e Terracina e tanti ancora.

Per trovare altri appuntamenti dove partecipare visitare www.puliamoilmondo.it
Le iniziative a Roma si sono svolte in collaborazione con AMA Spa.




Legmbiente e 150 dipendenti EY insieme per l’edizione 2022 di Puliamo il Mondo

In occasione dell’edizione 2022 di “Puliamo il Mondo”, prosegue il progetto #betterWorld, lanciato da Legambiente ed EY nel 2019 con l’obiettivo di rafforzare i legami tra colleghi, migliorare l’ambiente lavorativo e creare un ecosistema in cui l’efficienza professionale vada di pari passo con la sostenibilità ambientale.

Al centro di questa edizione il messaggio “PER UN CLIMA DI PACE”, con l’intento di dimostrare come cittadini, volontari e comunità aziendali possano mostrare e sostenere una società che promuove la pace e il rispetto della diversità, rifiutando la guerra, ogni forma di violenza, di odio e discriminazione.




Conclusa Riciclaestate nel Lazio, la campagna di Legambiente e Conai

Poco più della metà dei comuni costieri raggiunge il 65% di raccolta differenziata

PUBBLICATI I RISULTATI DEL QUESTIONARIO SOTTOPOSTO AI BAGNANTI
Solo il 20,4 % dei cittadini coinvolti non ha dubbi su come fare la raccolta differenziata, appena il 34 % sa come conferire correttamente un giocattolo rotto e per il 45,1% sul sito web dei comuni costieri le modalità di raccolta differenziata non sono chiare

Nel Lazio si è conclusa la seconda edizione di RICICLAESTATE, campagna itinerante di Legambiente, con il contributo del CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi), con l’obiettivo di sensibilizzare e far comprendere l’importanza di una corretta raccolta differenziata e di come sia fondamentale l’economia circolare, anche durante la stagione balneare, lungo la costa. La campagna che ha preso il via a luglio partendo da Fiumicino e si è conclusa a Fondi al termine dell’estate. Ha toccato quasi le località costiere del Lazio, dove oltre ad attività ludico-educative in spiaggia, coinvolgendo migliaia di piccoli e grandi bagnanti, è stata un insieme di appuntamenti per ragionare su una raccolta differenziata di qualità. Con l’occasione dell’iniziativa sono state analizzate le percentuali di raccolta differenziata dei comuni costieri: 10 in provincia di Roma, 12 in provincia di Latina e 2 in provincia di Viterbo, secondo dati ISPRA: dei 24 comuni costieri laziali sono 13, il 54,2% quelli che hanno raggiunto e superato nel 2020 il 65% di raccolta differenziata come previsto dalla legge. Il valore più alto per la percentuale di raccolta differenziata è del comune di Fondi (LT) con 84,10%, seguito da Itri (LT) con il 79,70% e Fiumicino (RM) con il 77 %. Il valore più basso è quello delle isole di Ponza (LT) al 10,90% e Ventotene (LT) con il 24,30%.

“Guardando le percentuali di differenziata dei comuni costieri, emerge come sul litorale ci siano molti risultati estremamente positivi ma anche troppe lacune da colmare attraverso una maggior informazione trasparente, da rendere più chiara e accessibile alla cittadinanza e al turismo – Roberto Scacchi, presidente Legambiente Lazio – per rendere i cittadini protagonisti delle buone pratiche di raccolta e miglioramento nella gestione del ciclo dei rifiuti. Progetti come RiciclaEstate sono quindi sempre più importanti, e grazie a questi momenti, la nostra associazione grazie al sostegno del CONAI, riesce a colmare in parte il deficit di formazione che emerge dai questionari raccolti. Ai Comuni chiediamo di lavorare di più e meglio nel programmare altri momenti del genere durante tutto l’anno, per poter costruire reale e positivo cambiamento in ciascun territorio”.

Durante le iniziative infatti Legambiente ha sottoposto ai cittadini un questionario con alcune semplici domande sulla raccolta differenziata. Il 94,1 % pensa che sia importante promuovere la raccolta differenziata, l’85,4% dichiara di fare sempre la raccolta differenziata e il 12,6 % qualche volta, solo 1,9% dichiara di non farla mai. Sui dubbi che la cittadinanza può avere nelle modalità di raccolta le risposte non sono state altrettanto positive: solo il 20,4% dice di non aver nessun dubbio su come fare la raccolta differenziata, il 62,1% qualche volta è dubbioso e il 17,48% ha sempre dubbi su dove conferire i rifiuti. Con un piccolo quiz nel test si è appurato che solamente il 34 % sa come conferire correttamente un giocattolo rotto, il 67% butta bene la carta unta, il 66% un tappo a corona, poco più della metà il 54,4% un bastoncino di legno, il 67% conferisce il sacchetto biodegradabile nel contenitore giusto. Monitorando l’accessibilità dei piani e metodi di raccolta differenziata dei 24 comuni costieri laziali visitando i siti istituzionali, su 14 di questi è presente il calendario relativo alla raccolta differenziata per le utenze domestiche, mentre nei restanti 10 cioè non è presente alcun calendario oppure è poco chiaro.

“La presenza a RiciclaEstate è ormai una tradizione per CONAI, da molti anni impegnato nel supportare le aree del Centro-Sud e del sensibilizzarle alla necessità di una raccolta differenziata ben fatta – afferma Fabio Costarella, Responsabile progetti territoriali speciali CONAI – E’ il cittadino a fare il primo passo del circolo virtuoso del riciclo, con una raccolta differenziata di qualità: un impegno che richiede continuità e che – non ci stanchiamo di ripetere – non va dimenticato durante i periodi di vacanza. Molti Comuni del Mezzogiorno raggiungono ormai risultati di raccolta paragonabili a quelli del Nord del Paese: siamo sicuri che RiciclaEstate ha contribuito a mantenere alti i loro standard qualitativi, e a migliorare quelli delle realtà che si stanno impegnando per migliorare le loro performance”.




Nasce a Roma il laboratorio civico per il monitoraggio delle acque del Lazio di Legambiente

ROMA- Presentati oggi gli strumenti che danno vita al nuovo LABORATORIO CIVICO PER IL MONITORAGGIO DELLE ACQUE DEL LAZIO di Legambiente, inaugurati, durante la conferenza stampa finale di Goletta Verde 2022, alla presenza di Stefano Ciafani presidente nazionale dell’associazione, Giorgio Zampetti direttore generale, Nunzio Cirino amministratore nazionale, Serena Carpentieri vicedirettrice, Andrea Minutolo responsabile scientifico, Roberto Scacchi presidente regionale, insieme a volontari e tecnici dell’associazione.

“Da oggi nel Lazio esiste un nuovo strumento di contrasto all’inquinamento delle acque, si tratta del nostro laboratorio per analisi delle acque che sarà disposizione della cittadinanza, delle istituzioni, degli studenti e degli enti di ricerca che ne faranno richiesta – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -. Attraverso il laboratorio vogliamo dare continuità durante tutto l’anno alle analisi delle Golette e nelle acque interne, investigando sui punti critici e mettendocela tutta per il miglioramento ambientale che, in chiave di qualità dell’acqua, vuol dire sviluppo sostenibile con le green e blue economy e tutela di un bene sempre più prezioso”.

Il laboratorio è realizzato con il contributo della Regione Lazio, nell’ambito dell’ “Avviso pubblico dedicato a Comuni del Lazio e Enti, per le iniziative culturali, sociali e turistiche nel territorio della Regione Lazio” di LAZIOcrea S.p.A. Sarà in funzione a Roma nella sede regionale di Legambiente in Via Firenze 43 dove, con la strumentazione presentata, si potranno effettuare analisi chimico-fisiche e microbiologiche, nelle acque interne e su mari e laghi, per molteplici parametri, come Escherichia Coli, Enterococchi Intestinali, Domanda Chimica di Ossigeno, Fosfati e Nitrati.

Per tutte le informazioni scrivere a laboratorio@legambientelazio.it




Legambiente goletta verde e dei laghi. Su 82 punti inquinati nelle coste italiane, 15 sono nel Lazio

ROMA – Si è svolta stamattina a Roma, la conferenza stampa finale di Goletta Verde e Goletta dei Laghi 2022 di Legambiente nella quale si è ripercorso il viaggio delle campagne estive dell’associazione e fatto il quadro complessivo dei risultati delle analisi che hanno riguardato la presenza in acqua di microrganismi di origine fecale come Escherichia Coli ed Enterococchi Intestinali. Su 82 punti inquinati in tutte le coste italiane, ben 15 arrivano dai prelievi effettuati nel Lazio: la foce del Marta a Tarquinia, la spiaggia sotto Via Aurelia km 64 a Santa Marinella, la foce del Tevere a Roma, quelle del Canale Crocetta a Pomezia, del Rio Torto e del Rio Grande ad Ardea. Foce Verde e quella del Rio Martino a Latina, il mare sotto Via Gibraleon e Viale Europa a San Felice Circeo, la foce del Sant’Anastasia a Fondi, la spiaggia corrispondente al civico 469 di Via Pilestra a Sperlonga, la Foce del Rio Santa Croce a Formia, del canale a sud della Darsena e del Rio Recillo a Minturno. Dei 42 prelievi oltre i limiti nei laghi d’Italia, 7 sono della nostra Regione: 1 ciascuno sui laghi di Fondi, Sabaudia, Fogliano, Albano e Bracciano, 2 sul Lago di Bolsena; nessuna criticità sui Laghi del Salto, Turano e Canterno, critica la situazione sul Lago di Vico non per i valori microbiologici ma soprattutto per l’apporto eccessivo di nutrienti provenienti dai settori agricoli.

“In troppi punti della nostra Regione siamo evidentemente ancora indietro sulla corretta depurazione e nell’intercettare gli scarichi abusivi – commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -, rispetto al quadro nazionale, dal Lazio emerge infatti una situazione difficile, migliorata sui laghi ma con criticità croniche lungo il litorale romano e quello del viterbese e un sostanziale peggioramento nella porzione meridionale lungo la provincia di Latina. Come è giusto che sia, in tanti, tra amministratori, enti locali e parchi regionali, si sono messi a disposizione quest’anno per approfondire ulteriormente le criticità che sono emerse durante le nostre campagne. Da oggi però, insieme ai percorsi virtuosi come contratti di fiume o barriere acchiappa plastiche, vogliamo dotare il Lazio di un nuovo strumento di contrasto all’inquinamento delle acque: si tratta del nostro laboratorio per analisi delle acque che sarà disposizione della cittadinanza, delle istituzioni, degli studenti e degli enti di ricerca che ne faranno richiesta. Attraverso il laboratorio vogliamo dare continuità durante tutto l’anno alle analisi delle Golette, investigando sui punti critici e mettendocela tutta per il miglioramento ambientale che in chiave di qualità dell’acqua, vuol dire sviluppo sostenibile con le green e blue economy e tutela di un bene sempre più prezioso”.

Durante la conferenza stampa sono state infatti presentate le strumentazioni del nuovo Laboratorio Civico Permanente per il Monitoraggio delle Acque di Legambiente Lazio. Il laboratorio è stato finanziato da LAZIOcrea S.p.A. nell’ambito dell’ Avviso pubblico dedicato a Comuni del Lazio e Enti, per le iniziative culturali, sociali e turistiche nel territorio della Regione Lazio , sarà in funzione a Roma presso la sede regionale di Legambiente in Via Firenze 43, e effettuerà analisi chimico-fisiche e microbiologiche, nelle acque interne e su mari e laghi, sui parametri di balneabilità come Escherichia Coli e d Enterococchi Intestinali e sui parametri di qualità complessiva delle acque interne come la Domanda Chimica di Ossigeno, Fosfati e Nitrati.

Foto e video Golette e video-scheda bilancio finale >>> https://bit.ly/3QF4OZd
Per ripercorrere il viaggio delle Golette >>> https://golettaverde.legambiente.it/

I risultati delle due campagne sono stati resi noti questa mattina nel corso della conferenza stampa tenutasi nella sede di Legambiente a Roma: intervenuti tra gli altri Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente, Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, Andrea Minutolo, responsabile scientifico di Legambiente, Katiuscia Eroe, responsabile Energia di Legambiente. Con loro, Simone Togni, presidente dell’ANEV, Andrea Porchera, relazioni istituzionali e comunicazione di Renexia, Riccardo Piunti, presidente del CONOU, Alessandro Augello, presidente di AIPE, Andrea Di Stefano, responsabile progetti speciali di Novamont.
LEGA




Piano Rifiuti Roma, Legambiente “Scritto per giustificare in qualche modo la necessità dell’inceneritore”

ROMA – Riceviamo da Legambiente e pubblichiamo: “Presentato il Piano Rifiuti di Roma dal Sindaco Gualtieri che prevede un recupero di materia da raccolta differenziata del 51% al 2030 (con RD al 65%) e al 54,9% al 2035 (con RD al 70%) e una riduzione a 1.550.000 entro il 2030 e a 1.520.000 al 2035. Il recupero di organico per la generazione di biometano e compost sarebbe invece di 219.000 t al 2030, pari al 25% appena del riciclo complessivo: pochissimo, se si ricorda che già nel 2019 proprio nella capitale si raccoglievano oltre 250.000 t di organico e che in tutte le città virtuose la percentuale di organico è ben oltre un terzo del riciclo complessivo.

“Questo è un piano per giustificare in qualche modo la necessità di costruire un inceneritore e bruciare seicentomila tonnellate di rifiuti all’anno, con buona pace del contrasto alle emissioni climalteranti, dell’economia circolare e dell’ambiente – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -. Infatti è evidente come si pongano obiettivi ridicoli di recupero ed economia circolare, messi là chiaramente da chi vuole a tutti i costi costruire l’inceneritore. Sulla raccolta differenziata si piazza l’asticella al 65% e poi 70% per poi far crollare le tonnellate totali recuperate, al di sotto del 55%; come una resa all’idea che i romani non siano in grado di fare una buona differenziata e con percentuali che tra dieci anni, non sarebbero neanche lontanamente vicine a quelle che già oggi vengono raggiunte da due terzi del Lazio e da tante grandi città italiane virtuose. Appare poco sfidante l’obiettivo di riduzione di soli 8 punti percentuali in 11 anni, peraltro non è mai citato un passaggio a tariffa puntuale che in termini di riduzione è tra i migliori strumenti. Completamente assurdo è il traguardo immaginato sul recupero dell’organico: secondo questo piano infatti, tra 10 anni si recupererà meno organico di quanto se n’è raccolto nel 2019, giustificando in modo forzato, anche una necessità impiantistica per la biodigestione anaerobica, per la quale basterebbero gli impianti a Cesano e Casal Selce e che invece dovrebbe almeno triplicare, secondo i numeri che la Capitale dovrebbe invece porsi come obiettivo. Non c’è traccia di tecnologie come quelle che avevamo chiesto, nuove per Roma ma già ampiamente consolidate altrove, e niente neanche nel contrasto all’enorme impatto negativo dei rifiuti edili non solo, illegalmente conferiti nel circuito dei rifiuti urbani”.

Legambiente e CGIL, avevano infatti presentato nelle scorse settimane le loro proposte per la chiusura del ciclo dei rifiuti di Roma, con il documento “Roma Capitale Circolare”, dove, al contrario di quanto oggi si legge sul piano, venivano ipotizzati impianti di recupero delle materie tessili, delle terre di spiazzamento, dei PAP (Prodotti Assorbenti per la Persona), delle plastiche miste, dei RAEE, con tanti impianti di riciclo grazie ai quali non sarebbe necessario alcun nuovo inceneritore, insieme a obiettivi di riduzione sotto il 1.500.000 di t/anno e una raccolta differenziata al 72%. “Abbiamo posto numeri sfidanti e chiesto scelte importanti di diffusione impiantistica – conclude Scacchi -, dimostrando quanto tutto ciò sarebbe volano di green economy e lavoro, con metodo scientifico, realismo e nel pieno solco dell’economia circolare chiesta dall’Europa, che di certo non finanzierà alcun inceneritore e anzi chiederà conto delle emissioni che potrà sprigionare. Questo piano va in tutt’altra direzione rispetto a quella della sostenibilità ambientale, e cerca di nascondere in maniera goffa, l’inutilità reale della costruzione di un inceneritore dentro Roma, che noi continueremo a contrastare nelle prossime settimane e mesi”.




Cgil di Roma e Lazio e Legambiente Lazio presentano: “Roma capitale circolare le proposte sulla chiusura del ciclo dei rifiuti a Roma”

ROMA-  Questa mattina, CGIL ROMA E LAZIO e LEGAMBIENTE LAZIO hanno presentato “Roma Capi- tale Circolare – le proposte per la chiusura del Ciclo dei Rifiuti di Roma”, documento realizzato con un lavoro comune che in queste settimane, il più grande dei sindacati e la maggiore delle associazioni ambientaliste, hanno costruito insieme per raccontare le grandi possibilità dell’economia circolare e dare un contributo con il quale fermare il progetto di realizzazione dell’inceneritore di Roma grazie a numeri ed alternative concrete, verso il prossimo autunno, durante il quale si concluderà il percorso con gli Stati Generali dell’economia circolare di CGIL Roma e Lazio e Legambiente Lazio.

“Abbiamo costruito queste nostre proposte per la chiusura del ciclo dei rifiuti con una nuova sinergia tra le nostre grandi organizzazioni, perché Roma si merita il meglio, anche nelle scelte verso l’economia circolare – dichiarano i rappresentati di CGIL e Legambiente -; e lo abbiamo fatto con una foto- grafia di quanto accaduto nei primi 9 mesi di vita della giunta Gualtieri, e soprattutto con visioni di scenario sia in chiave impiantistica, che di governance del ciclo e di generazione di nuovo lavoro. Grazie a numeri e tecnologie provenienti dal mondo del lavoro e dell’ambientalismo scientifico, d’ora in avanti è in campo un percorso serio per la gestione dei rifiuti, saldamente centrato nella circular economy e nel solco della transizione ecologica, dove non ha spazio alcun nuovo inceneritore. Da domani e per le prossime settimane e mesi proseguiranno appuntamenti di ascolto e confronto con i cittadini, con esperti del mondo ambientalista e industriale, con i territori e gli stakeholders, perché possano nascere altre idee che integrino e migliorino quanto presentiamo e per dotare la capitale della migliore tecnologia e soluzione disponibile. Verso gli stati generali dell’economia circolare che vogliamo costruire nel prossimo autunno, chiediamo di attivarsi al mondo associativo, a quello universitario e della ricerca, a quello dell’impresa, in un grande concorso di idee che metta a disposizione di Roma quanto di meglio si possa immaginare”

Dallo studio della situazione attuale emerge quanto la percentuale di differenziata reale sia ben al di sotto del 45% raccontato e fermo invece a meno del 39%, di come la cifra extra costi indotti dalla ennesima crisi sia pari a circa 20 milioni di euro, ma anche di quanto siano lontani, ben 11 e 33 punti, gli obiettivi programmatici della stessa Giunta sulla differenziata al 2026 e 2035. Le proposte pre- sentate partono da una riduzione del 12% di produzione totale rifiuti, un piano per la Raccolta Differenziata al 72% per non mancare gli obiettivi europei e 6 nuovi capitoli di differenziata da intercettare nei circuiti dei RAEE, dei PaP, del Tessile, del recupero delle terre di spazzamento, di una nuova filiera per le plastiche miste e del recupero di scarti da edilizia comunemente abbandonati nell’indifferenziata. Grazie a queste nuove frazioni, insieme alla riduzione e all’aumento della RD si arriva secondo lo studio, a contenere i rifiuti indifferenziati residui in appena 228.589 t/anno, da gestire con gli impianti in esercizio e con le nuove e future tecnologie di gestione finale che ne permetteranno il futuro ridimensionamento. E insieme a tutto ciò, sono state presentate le azioni per gestire al meglio il medio periodo, a partire dalla costituzione di una grande Multiutility dell’Economia Circolare Regionale: tutti elementi straordinariamente positivi anche per la creazione di lavoro, basti pensare che la nuova occupazione attivabile è pari a 386 posti di lavoro ogni 10.000 t di rifiuti sottratti all’incenerimento.




Legambiente Terracina ha organizzato uno degli eventi nazionali in occasione de “La Presa della Battigia”

TERRACINA- Riceviamo e pubblichiamo: “Legambiente Terracina in qualità di Associato del Coordinamento Nazionale Mare Libero ha organizzato uno degli eventi nazionali, insieme a quelli di Genova, Rimini, Marina di Massa, Viareggio, Tirrenia, Roma, Pozzuoli, Procida, Castellaneta Marina, Marina di Camerota, in occasione de “La Presa della Battigia”, evento che si terrà a Terracina Giovedì 14 luglio, alle ore 11.30 presso la Spiaggia Libera antistante la Ex Proinfantia – Viale Circe angolo via Basilicata (per info 3491412199).

Vogliamo ricordare a tutti i cittadini e i turisti, nel massimo rispetto dei gestori dei lidi in concessione, che il Demanio marittimo è diritto di tutti e non privilegio di pochi e pertanto sarà distribuito un vademecum per i fruitori della battigia che illustrerà gli aspetti normativi e regolamentari che tutelano l’uso del demanio pubblico.

Vogliamo impegnarci affinchè ci sia il 60% di spiagge libere in ciascun Comune, le concessioni siano disciplinate in modo da tutelare anche i fruitori e non solo i gestori, ci sia dovunque tutela dei diritti dei bagnanti e tutela della costa e affinchè le associazioni ambientaliste, come Legambiente, possano prendere parte ai processi partecipativi politico-amministrativi a tutti i livelli, con particolare riferimento, per Terracina, al redigendo Piano di Utilizzazione degli Arenili (PUA) comunale. Inoltre vogliamo maggiore vigilanza e controlli diffusi e costanti da parte delle forze dell’ordine sul rispetto della normativa e delle ordinanze e ringraziamo fin da ora la Capitaneria di Porto di Terracina- Guardia Costiera e il Comandante TV Lorenzo Tempesti per il consueto sostegno a tutte le iniziative di sensibilizzazione in ambito demaniale”.




Dossier Mare Monstrum di Legambiente sulle illegalità lungo la costa: Lazio sesta peggior Regione nel 2021

Dossier Mare Monstrum di Legambiente sulle illegalità lungo la costa: Lazio sesta peggior Regione nel 2021 con 4.565 illeciti penali e amministrativi, 12,6 per ogni km di costa. 1.779 denunciati, 2.913 sanzioni e 689 sequestri.

Nelle classifiche per tipologia di reati, Lazio sesta per abusivismo edilizio con 2.178 reati, nona per la pesca abusiva con 611 illeciti e seconda per maladepurazione con 1.709 illeciti

Presentato oggi il dossier Mare Monstrum di Legambiente su abusivismo edilizio, inquinamento, pesca illegale con i numeri dell’aggressione criminale alle coste e al mare. Il Lazio è al sesto posto tra le Regioni con maggior numero di illeciti nel 2021: sono infatti 4.565 illeciti penali e amministrativi, ben 12,6 per ogni km di costa. Le persone denunciate sono state 1.779, 2.913 le sanzioni comminate e 689 i sequestri.
Tra gli illeciti, sono 2.178 quelli per abusivismo edilizio lungo le coste e 611 reati sono quelli relativi alla pesca illegale. Ben 1.709 gli illeciti riguardanti la maladepurazione che portano il Lazio al secondo posto assoluto tra le peggiori Regioni per questa categoria.

“Con il dossier Mare Monstrum torniamo a denunciare l’enorme numero di illegalità commesse lungo le coste, con cemento illegale, pesca abusiva e maladepurazione nel nostro territorio – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – e purtroppo il Lazio continua ad essere la peggior Regione dopo le cinque a tradizionale presenza mafiosa, in questa poco ambita classifica. In particolare spicca come scarichi illeciti e mancata depurazione possano mettere a dura prova la qualità del nostro mare; in tal senso c’è da rafforzare la rete di tutela, salvaguardia e denuncia degli ecoreati contro il mare, ma anche gli strumenti positivi che si possono e si devono continuare a mettere in campo così come si sta facendo in questi anni, a partire dalla costruzione e realizzazione di percorsi di contratto di fiume”.

Oltre 12 reati per chilometro di costa nel 2021 tra i quali, in termini assoluti, sono quelli del cemento illegali i più presenti. “Siamo di fronte – conclude Scacchi – a un’aggressione continua contro il litorale che avviene peraltro, anche contro ogni logica di adattamento del territorio al clima che cambia, e che deve portare invece ad allentare la morsa del cemento per garantire sicurezza alle persone, tutela della biodiversità e resilienza dei territori costieri”.

Legambiente ritornerà tra pochi giorni ad approfondire questi temi e non solo, con l’arrivo nel Lazio della storica campagna Goletta Verde, l’imbarcazione ambientalista che farà tappa a Civitavecchia e Fiumicino, tra il 6 e l’8 luglio.




Incendio a Malagrotta. Diossine e polveri da combustione, Legambiente “Allarme per la qualità dell’aria”

ROMA- Dopo l’incendio a Malagrotta, Legambiente fa appello alla cittadinanza del quadrante occidentale di Roma e a quella di Fiumicino perché siano mantenute tutte le precauzioni indicate già dalle autorità.

“L’incendio è un durissimo colpo per la gestione del ciclo dei rifiuti di Roma e comuni vicini, per la qualità ambientale dell’aria e la salute delle persone – commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – ma anche per il comparto agricolo territoriale a causa della conseguente ricaduta al suolo degli inquinanti. A tutti, in particolar modo a quanti vivono o lavorano nella porzione occidentale della Capitale e a Fiumicino, chiediamo di mantenere tutte le precauzioni indicate dalle autorità, nel tener chiuse le finestre, spenti i condizionatori e indossare se necessario le mascherine. La colonna di fumo disperde sempre di più le sue micropolveri da combustione e le diossine, e man mano si fermerà grazie allo sforzo enorme messo in campo nel domare l’incendio. Uno sforzo altrettanto importante deve essere quello dei comuni, Roma in testa, nel trovare le immediate soluzioni di conferimento delle frazioni indifferenziate che arrivavano al trattamento meccanico biologico di Malagrotta, ma anche nel porre all’orizzonte un ciclo nuovo che non deve ripartire sotto nuvole di rifiuti inceneriti, ma può nascere solo nel solco dell’economia circolare. Confidiamo poi nell’impegno di Arpa Lazio, per la pubblicazione dei risultati dei monitoraggi in corso che dovranno riguardare, dalle prossime ore, anche i suoli agricoli del quadrante; così come confidiamo nello sforzo degli inquirenti sulle indagini per individuare le cause che hanno portato a questo ennesimo evento disastroso nel ciclo dei rifiuti, e se arriveranno procedimenti giudiziari, Legambiente presenterà immediatamente la propria richiesta di costituzione come parte civile”.




Legambiente Terracina a Mi Manda Rai Tre

TERRACINA- Riceviamo da Legambiente Terracina e pubblichiamo: “Domenica 8 maggio dalle 9.00 alle 10.20 nel programma di Rai tre, MI MANDA RAI TRE, condotto da Federico Ruffo, Legambiente Terracina, insieme a Legambiente nazionale, rappresentata dal Vice Presidente nazionale Edoardo Zanchini, e Latina Oggi, rappresentata dal Capo redattore della cronaca giudiziaria Graziella Di Mambro, ha parlato della mancanza di spiagge libere a Terracina e le condizioni del nostro litorale, con abusi edilizi e opacità gestionali.

Con il giornalista Stefano Maria Sandrucci si sono percorse tutte le criticità del nostro litorale, con particolare riferimento al mancato rispetto della percentuale del 50% prevista dalla Legge regionale n.8 del 2015 e dal Regolamento Regionale n.19 del 2016 e alla mancata individuazione degli ambiti per la corretta distribuzione delle spiagge libere che ad oggi sono concentrate davanti a residence e campeggi con ingressi chiusi e spesso sono in condizioni di mancata pulizia e controllo, senza servizi di salvamento, con nessun accesso facilitato per anziani e disabili, senza adeguati spazi e servizi per i cani, gravemente erose con ripascimenti nulli, e spesso con illegittimi pre-posizionamenti di ombrelloni da parte dei residenti o dei concessionari.

La questione era stata già sollevata da Legambiente nel 2020 con un flash mob che fece molto discutere https://www.lanuovaecologia.it/giu-le-mani-dalle-spiagge-libere-oggi-flash-mob-a-terracina/ a seguito del quale si era aperta una vera e propria vertenza sui dati relativi alle spiagge libere presso la Regione Lazio, avendo l’Amministrazione Comunale presentato un proprio conteggio difforme da quello di Legambiente e della Regione Lazio, con particolare riferimento al rispetto delle percentuali di spiagge libere regionali e degli ambiti omogenei, visto anche i finanziamenti ottenuti dalle Amministrazioni dalla Regione Lazio per la cura e i servizi da offrire per le spiagge libere. L’anno scorso il nostro Circolo durante l’estate aveva proceduto ad una raccolta empirica dei dati relativi alle spiagge libere, misurando metro per metro il litorale sabbioso, arrivando a confermare, con pochissimo scarto, il calcolo già proposto in Regione Lazio, lanciando anche un concorso fotografico “Trova la spiaggia libera e segnalala a Legambiente”, che ha permesso di identificare molti tratti critici del nostro litorale.

Inoltre sempre nello stesso servizio si è affrontato, con Graziella Di Mambro, caporedattore della cronaca giudiziaria di Latina Oggi, unico giornale cartaceo della Provincia, il nodo delle inchieste sul litorale, con la Polizia Giudiziaria della Guardia Costiera e dei Carabinieri impegnati in una serie di indagini complesse e articolate sul demanio costiero da parte della Procura di Latina che prefigurano diverse ipotesi di reato evidenziando una possibile commistione tra interessi pubblici e privati e una serie di violazioni di norme urbanistiche e paesaggistiche, in assenza di una pianificazione aggiornata degli arenili, che hanno portato anche a sequestri preventivi di alcuni stabilimenti balneari e addirittura violazioni del rispetto delle leggi sul lavoro, con aziende che sembrerebbero riconducibili a consiglieri comunali, incaricate dalla stessa Amministrazione, per mezzo del suo Ente Strumentale- Azienda Speciale, di gestire il servizio di bagnini.

“Ringraziamo Rai3 e in particolare il Programma Mi Manda Rai 3 di Francesco Ruffo e Legambiente nazionale, nella persona di Edoardo Zanchini, vicepresidente, per questa opportunità, così come ringraziamo Latina Oggi e il caporedattore della cronaca giudiziaria Graziella Di Mambro per la sua disponibilità, e per aver proposto un confronto aperto e libero anche con l’Amministrazione, nella persona del Sindaco, anche se vogliamo rimarcare che, a differenza di quanto affermato durante il servizio, l’Amministrazione non avrebbe dovuto attendere il nuovo PUA regionale della scorsa estate (dopo decenni di mancata pianificazione comunale che ha generato più di un problema sul nostro litorale) per mettersi in regola con la percentuale di spiagge libere, ma avrebbe dovuto invece rispettarla già a partire dalla legge e regolamento regionale del 2016, cominciando – ad esempio- a non dare più concessioni ai privati. Inoltre vogliamo che siano rivisti gli ambiti di distribuzione della percentuale di spiagge libere per renderli più omogenei e che sia reso pubblico il dettaglio dei tratti di spiaggia libera e la loro distribuzione e tutti i servizi di accesso, affinchè analogamente alle spiagge in concessione, siano chiaramente individuabili dalla cittadinanza e dai turisti e dotate dei servizi di base, come accesso facilitato, cestini per i rifiuti, fontanelle, servizi di salvamento, per anziani, disabili e animali, ma soprattutto vogliamo la rendicontazione dell’utilizzo nel dettaglio, euro per euro, dei fondi regionali distribuiti per la corretta gestione e fruizione delle spiagge libere negli ultimi 5 anni, (per quest’anno i fondi ammontano a 98,250 euro per 5,870 metri lineari di spiaggia). Inoltre siamo molto contenti che proprio pochi giorni dopo la venuta di Rai3 pubblicizzata sulla nostra pagina facebook, l’Amministrazione si sia decisa a pubblicare lo schema di contratto e il capitolato speciale d’appalto per la manutenzione straordinaria delle discese a mare nei tratti liberi cittadini, solo un caso? E comunque ci aspettiamo che si passi velocemente ad emettere il bando di gara ed assegnare al più presto l’appalto, visto che siamo già a metà maggio e la stagione balneare è praticamente iniziata! Nonostante le indagini e le mancanze attuali, noi continuiamo a credere che il nostro litorale sabbioso di 11,7 chilometri, nonostante il gravissimo abusivismo costiero che lo ha deturpato, possa tornare ad essere un paradiso di natura e legalità, premiando tutti coloro che lo tutelano e lo utilizzano al meglio. Dichiara Anna Giannetti, Presidente del Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” e Consigliere Nazionale dell’Associazione.

IL LINK AL SERVIZIO “TUTTI AL MARE”: https://www.raiplay.it/video/2022/05/Tutti-al-mare—Mi-manda-Rai-Tre—08052022-6024316b-357a-4e08-975f-3132f5fd1903.html

IL LINK ALLA PUNTATA DELL’8 MAGGIO (al minuto 0042:04): https://www.raiplay.it/video/2022/05/Mi-manda-Raitre—Puntata-del-08052022-26bde2ba-ccb6-4afa-9ba9-5d1a426eb113.html




Legambiente Terracina lancia una petizione su piattaforma Change.Org

Terracina (LT) –

Legambiente Terracina, da sempre molto attiva sulla vicenda Proinfantia, e costituenda parte civile nel processo nella prossima udienza del processo del 21 aprile, ha lanciato una petizione popolare sulla piattaforma CHANGE.ORG per spingere il Comune di Terracina e la Regione Lazio, individuate come parti offese nella ordinanza di rinvio a giudizio della Procura della Repubblica di Latina per ipotesi di reato di lottizzazione abusiva e altri reati commessi, a costituirsi parti civili.

Legambiente Terracina, coadiuvata dal Centro di Azione Giuridica di Legambiente Lazio e da Legambiente Nazionale, si è fin dall’inizio impegnata per scongiurare la imponente lottizzazione costiera, fino al sequestro del lotto poi confermato dal Tribunale del Riesame e aveva chiesto audizione in Commissione Urbanistica Regione Lazio per provare a rappresentare tutte le problematiche legate al quadro di recepimento normativo della Legge n.7 sulla rigenerazione urbana a Terracina, giudicandolo pericolosamente carente e rischioso, impegnandosi poi nella revisione del PTPR, purtroppo constatando una carenza di tutela per la fascia costiera di Terracina, fino alla predisposizione dell’atto di costituzione di parte civile nella udienza del processo dell’11 gennaio poi rinviata al 21 aprile prossimo, , pubblicando diverse dichiarazioni e comunicati stampa. Durante l’ultimo anno sono state molteplici le fonti di preoccupazione sul versante edilizio per Legambiente  (ARTICOLO), a Terracina, città turistica ma già gravata da uno storico abusivismo edilizio, da un litorale ormai cementificato, da un pesante indice di consumo di suolo e da una cronica carenza di verde e parcheggi.

“Come forse molti ricorderanno, l’allora Vicesindaco e Assessore all’Urbanistica Pierpaolo Marcuzzi, rinviato a giudizio nello stesso processo Proinfantia per rivelazione di segreto d’ufficio e oggi ancora agli arresti domiciliari per altre ipotesi di reato, mi aveva pesantemente attaccato, in qualità di Presidente del Circolo locale di Legambiente impegnata nella vicenda, durante il Consiglio Comunale straordinario dedicato proprio alla vicenda Proinfantia del 25 gennaio 2021. La Procura di Latina, in seguito al sequestro e dopo mesi di indagine aveva deciso di rinviare a giudizio i vertici della società, il tecnico progettista, un funzionario e dirigente comunali e l’ex Vice Sindaco e Assessore all’Urbanistica, confermando tutte le risultanze delle indagini, scaturite anche da nostre analisi e segnalazioni. In questi giorni di attesa per l’udienza prossima del processo Proinfantia del 21 aprile, udienza in cui ci auguriamo venga accolta la nostra richiesta di costituzione di parte civile, non avrei mai pensato di dover leggere sugli organi di informazione che il Comune di Terracina invece si appresta, quasi provocatoriamente a mio avviso, a rilasciare autorizzazioni per un nuovo progetto, e della stessa Società costruttrice i cui vertici sono sotto processo, sullo stesso lotto sequestrato, mentre il Sindaco pro-tempore Roberta Tintari, non ha mai confermato finora, pur sollecitata da più parti, la sua partecipazione in rappresentanza del Comune come parte civile al processo. Qualche giorno fa l’azione meritoria del nostro Circolo è stata perfino menzionata da una interrogazione al Consiglio e alla Giunta Regionale, fatta sull’argomento Proinfantia dal Consigliere Regionale Marco Cacciatore, Presidente della Commissione Urbanistica Regionale, interrogazione in cui si chiedeva, tra l’altro, alla Regione Lazio di costituirsi anch’essa parte civile nel processo” dichiara Anna Giannetti, presidente Circolo Legambiente Terracina e Consigliere Nazionale della Associazione.

TESTO E LINK ALLA PETIZIONE

Link alla petizione

Al Sindaco pro-tempore di Terracina Roberta Tintari e la sua Giunta e al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e alla sua Giunta di costituirsi parte civile nel procedimento penale istruito in relazione alla vicenda Proinfantia avanzando la richiesta risarcitoria per i danni subiti in conseguenza dei fatti occorsi, nei termini temporali e nelle modalità previste dalla legge.

PERCHÈ

Come noto, in conseguenza del sequestro dell’area Proinfantia di Terracina, un pregiato lotto costiero con un immobile storico da sempre adibito ad usi sociali ed una delle ultime aree verdi rimaste davanti ad un litorale cementificato, per il quale il Comune di Terracina aveva autorizzato con Permesso di Costruire n. 6726 del 22 dicembre 2020, la costruzione di un impattante lottizzazione residenziale, la Procura della Repubblica di Latina aveva disposto un rinvio a giudizio dei vertici della Società proponente, di tecnici progettisti, di funzionari e dirigenti comunali e dell’assessore all’urbanistica con ipotesi di reato di lottizzazione abusiva e altri reati connessi, identificando il Sindaco pro-tempore di Terracina e il Presidente pro-tempore della Regione Lazio come parti offese. La prima udienza presso il Tribunale di Latina dell’11 gennaio scorso si è conclusa con un rinvio al prossimo 21 aprile.

A quanto si è appreso dalle notizie apparse ultimamente sugli organi di informazione, la stessa Società proponente ha nel frattempo sottoposto una nuova istanza con un nuovo progetto per ottenere un nuovo permesso di costruire sullo stesso lotto ancora sequestrato e il Comune di Terracina ha già provveduto a rilasciare una nuova autorizzazione paesaggistica, in previsione di un prossimo Permesso di Costruire e questo ha sicuramente preoccupato la cittadinanza.

L’art. 74 del Codice di Procedura Penale prevede che “…l’azione civile per le restituzioni e il risarcimento del danno di cui all’art. 185 c.p. può essere esercitata nel processo penale dal soggetto al quale il reato ha recato danno ovvero dai suoi successori universali nei confronti dell’imputato…” il Comune di Terracina  e la Regione Lazio sono stati direttamente danneggiati dal reato ipotizzato di lottizzazione abusiva, sia sotto il profilo del danno patrimoniale che di quello non patrimoniale.

L’art. 91 ss c.p.p. riconosce agli enti esponenziali la possibilità di intervenire nel processo per far valere i diritti e le facoltà attribuiti alla persona offesa dal reato; tra le finalità di tutela riconosciute al Comune di Terracina e alla Regione Lazio rientra quella di garantire il territorio e l’ambiente dei propri cittadini.

 

 




Mobilità sostenibile a Roma, Legambiente e CdQ “Tor De’ Cenci-Spinaceto” all’incontro pubblico

Legambiente, insieme al Comitato di Quartiere “Tor de’ Cenci-Spinaceto” ha tenuto oggi nel quartiere Mezzocammino, presso la Parrocchia San Giovanni XXIII, l’appuntamento VALORIZZIAMO IL NOSTRO QUARTIERE, RIPARTIAMO DAL MEZZO PUBBLICO, per tornare a chiedere che su questo territorio, attraversato dai binari della Roma-Lido, venga realizzata in Via Trafusa, la Stazione attesa da oltre 10 anni dagli abitanti del quadrante urbano. La stazione “fantasma” ancora non esiste nonostante una conferenza di servizi del 2007-2008 ne avesse approvato il progetto, nonostante fosse prevista da piano regolatore e da convenzione tra Comune e consorzio di Mezzocammino, e nonostante i fondi economici grazie ai quali può essere finanziata, siano in attesa di essere utilizzati.

All’appuntamento sono intervenuti tra gli altri Cristiana Avenali responsabile Contratti di Fiume e Piccoli Comuni della Regione Lazio, Guido Basso presidente del Comitato di Quartiere “Tor de’ Cenci-Spinaceto” e Roberto Scacchi Presidente di Legambiente Lazio, che hanno dichiarato “Torniamo a chiedere la realizzazione della Stazione Mezzocammino sulla Roma Lido e lo facciamo in particolar modo, con la diffusione della raccolta firme che abbiamo lanciato lo scorso settembre durante la settimana europea della mobilità sostenibile. A Roma sono più le auto immatricolate che le patenti e la qualità dell’aria è in condizione critica: è assurdo che si attenda questa fermata da oltre dieci anni, nonostante sia evidente la sua importanza strategica per un territorio di oltre settantamila abitanti e con progetto approvato e risorse pronte a finanziarlo. In questo momento di enorme cambiamento per la Roma Lido e di necessario rilancio della linea verso la trasformazione in Metromare, questa vicenda surreale va chiusa a vantaggio dello sviluppo di mobilità pubblica e del miglioramento della qualità dell’aria chiediamo a tutti i comitati dei quartieri territoriali e ai cittadini di spingere verso l’epilogo positivo, con la diffusione e il sostegno alla raccolta firme”.

Il modulo per la raccolta firme può essere stampato e riconsegnato a LEGAMBIENTE LAZIO (Via Firenze 43, Roma), al COMITATO DI QUARITERE TOR DE’CENCI (c/o Centro Anziani di Tor de’ Cenci – Via Vittorio Veltroni, 104 Roma), oppure mandando la scansione per email a posta@legambientelazio.it o quartierisud@gmail.com




Dossier Comuni Ricicloni nel Lazio

Dossier Comuni Ricicloni nel Lazio. Podio delle materie maggiormente recuperate: l’Organico rappresenta il 34% della differenziata, seguito da Carta e Cartone al 26% e il Vetro al 15,7%. “Verso l’economia circolare sono fondamentali i biodigestori anaerobici per l’organico, nel Lazio ne avremo bisogno per la gestione di un milione di tonnellate annue di organico, da trasformare in biometano e compost”

Dal dossier presentato in questi giorni nell’ambito dell’Ecoforum regionale di Legambiente, ecco il podio delle prime tre frazioni merceologiche per tonnellate recuperate: in testa l’Organico che rappresenta il 34% della differenziata complessiva, seguito da Carta e Cartone al 26% e dal Vetro al 15,7%. Quarta è la plastica al 5,7% il cui problema però è rappresentato dal volume sviluppato.

“Per avviare l’economia circolare del Lazio bisogna puntare sugli impianti per la gestione delle frazioni più presenti nel ciclo, a partire dai biodigestori anaerobici per la frazione organica – commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – ed è per questo che abbiamo voluto concludere il nostro Ecoforum visitando proprio il primo impianto di questo genere attivato nella nostra Regione ad Anzio”. Con la presenza di un gruppo di rappresentanti dell’associazione ambientalista tra i quali il presidente nazionale Stefano Ciafani, Legambiente Lazio ha concluso infatti questa edizione dell’Ecoforum con una visita al biodigestore anaerobico di Anzio biowaste, che trasforma in biometano e compost 35.000 t annue di organico. Dal dossier di Legambiente emerge però che la quantità complessiva dell’organico raccolto nell’ultimo anno preso in considerazione, è pari a ben 502.341 t, dato relativo a una raccolta differenziata regionale al 52%.

“La più pesante delle frazioni continuerà a salire sia in termini percentuali che in peso assoluto – continua Scacchi – e in uno scenario di crescita della percentuale di differenziata, considerando anche i materiali monouso compostabili sempre più presenti sul mercato e nelle nostre vite, avremo bisogno nei prossimi anni di biodigestori anaerobici per la gestione di un milione di tonnellate annue di organico nel Lazio, più della metà del fabbisogno impiantistico è necessario nella città di Roma. Con questa consapevolezza chiediamo a tutti i Comuni e agli ambiti territoriali vasti di presentare progetti in tal senso, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e in particolare del bando per l’economia circolare che scadrà nelle prossime settimane”.

Le tonnellate e le percentuali di materie differenziate, per frazione merceologica nel Lazio
fonte: Catasto Nazionale Rifiuti ISPRAOrganico  502.341 t – 34%
Carta e Cartone 383.885 t – 26%Vetro 231.629 t – 15,7%Plastica 84.148 t – 5,7%Ingombranti misti 69.236 t – 4,7%Rifiuti da Costruzione e Demolizione 44.334 t – 3%Legno 40.167 t – 2,7%Pulizia Stradale e Recupero 35.927 t – 2,4%Metallo 23.834 t – 1,6%RAEE 22.175 t – 1,5%Tessili 13.149 t – 0,9%Selettiva 3.020 – 0,2%
Altro – 22.930 t – 1,6%




Ecoforum Lazio: Spigno Saturnia migliore di 26 Comuni “Rifiuti Free”

Dossier Comuni Ricicloni e Rifiuti nel Lazio di Legambiente. Spigno Saturnia (LT) quest’anno è il migliore dei 26 Comuni “Rifiuti Free” nella Regione, 5 sono in provincia di Frosinone, 4 di Latina, 5 di Rieti, 3 di Viterbo e 8 nella Città Metropolitana di Roma

La differenziata nel Lazio è al 52,4%: tra le provincie la miglior percentuale al 60,1% è a Frosinone, seguono Latina e Viterbo al 58,8%, poi Rieti al 57,1%, chiude la Città Metropolitana di Roma con il 50,4%.

Nell’ambito dell’Ecoforum regionale che si sta svolgendo nel Lazio in questi giorni, è stato presentato il Dossier Comuni Ricicloni e Ciclo dei Rifiuti nel Lazio di Legambiente: i dati che l’associazione ambientalista ha raccolto dal Catasto Nazionale Rifiuti di ISPRA 2020, le hanno permesso di premiare 26 comuni “Rifiuti Free” (quelli con indifferenziato procapite annuo inferiore a 75kg) ecco l’elenco:

BASSIANO (LT)
CERRETO LAZIALE (RM)
COLLE SAN MAGNO (FR)
CORCHIANO (VT)
COTTANELLO (RI)
FONTE NUOVA (RM)
GERANO (RM)
MAGLIANO ROMANO (RM)
MENTANA (RM)
MONTASOLA (RI)
MONTE ROMANO (VT)
MORRO REATINO (RI)
NORMA (LT)
PIGLIO (FR)
POGGIO MOIANO (RI)
SANT’AMBROGIO SUL GARIGLIANO (FR)
SCANDRIGLIA (RI)
SELCI (RI)
SPIGNO SATURNIA (LT)
ROCCA SANTO STEFANO (RM)
ROCCAGORGA (LT)
VALLECORSA (FR)
VALLINFREDA (RM)
VICOVARO (RM)
VILLA SANTA LUCIA (FR)
VITORCHIANO (VT)

Tra loro il Comune migliore in assoluto per quest’anno è Spigno Saturnia che, tra tutti, ha la maggior percentuale di differenziata oltre l’86%.

“Questi Comuni sono le migliori esperienze in assoluto di raccolta e gestione del ciclo dei rifiuti dell’anno – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – a loro va il nostro premio e, al loro fianco, proseguiremo nell’intenso lavoro di moltiplicazione delle buone pratiche, rivolgendoci e incoraggiando quanti ancora non hanno raggiunto ottimi risultati. Anche su scala provinciale, la percentuale di differenziata racconta un impegno importante di tante amministrazioni locali che va moltiplicato su ciascun territorio, perché ovunque si superi il 65% che la norma nazionale poneva come obiettivo da traguardare oltre dieci anni fa; nelle ampie differenze tra le province del Lazio poi, emerge chiaramente l’ultimo posto della Città Metropolitana di Roma dove i numeri delle tantissime esperienze virtuose, vengono trascinati verso il basso dal macigno dei pessimi risultati della Capitale”.

Dall’analisi dei dati della differenziata per territori infatti, con un dato regionale del 52,4%, emerge un quadro con la miglior performance per la Provincia di Frosinone al 60,1% Frosinone, seguono Latina e Viterbo al 58,8%, poi Rieti al 57,1%, chiude la Città Metropolitana di Roma con il 50,4%. Mentre tra i 203 Comuni Ricicloni che hanno raggiunto e superato il 65% di differenziata, durante l’Ecoforum Legambiente ha premiato i primi 3 sopra i 50.000 abitanti, i primi 10 tra 5.000 e 50.000 abitanti, i primi 10 sotto i 5.000 abitanti, i primi 10 per i maggiori incrementi rispetto all’anno precedente:

Tutti i premi dell’Ecoforum regionale 2020

I primi 3 comuni sopra i 50.000 abitanti per %RD:
1. VELLETRI – 79%
2. TIVOLI – 77,3%
3. FIUMICINO – 77%

I primi 10 comuni tra 5.000 e 50.000 abitanti per %RD:
1. FONDI – 84,07%
2. VITORCHIANO – 82,31%
3. CASTELNUOVO DI PORTO – 80,39%
4. ITRI – 79,74%
5. CASTEL MADAMA – 79,73%
6. ALBANO LAZIALE – 79,40%
7. MENTANA – 79,24%
8. MORLUPO – 79,01%
9. LANUVIO – 78,92%
10. MANZIANA – 78,88%

I primi 10 comuni sotto 5.000 abitanti per %RD:
1. SPIGNO SATURNIA – 86,0%
2. NORMA – 84,8%
3. ORIOLO ROMANO – 83,7%
4. SANT’AMBROGIO SUL GARIGLIANO – 83,1%
5. CANALE MONTERANO – 82,9%
6. MONTE ROMANO – 81,9%
7. CORCHIANO -81,8%
8. ROCCA SANTO STEFANO – 81,0%
9. VALLECORSA – 80,2%
10. FARNESE – 80,1%

I primi 10 comuni per le migliori variazioni positive tra 2019 e 2020:
1. CELLERE dal 4,6% al 71,1%
2. TORRICE dal 6,9% al 72,1%
3. VALLINFREDA dal 16,5% al 71,2%
4. MONTEROMANO dal 42,3% al 81,9%
5. BASSIANO dal 42,0% al 79,9%
6. ORTE dal 44,1% al 75,0%
7. CIVITAVECCHIA dal 40,4% al 66,3%
8. VALLECORSA dal 54,7% al 80,2%
9. MARANO EQUO dal 44,5% al 69,2%
10. GIULIANO DI ROMA dal 47% al 70,1%

Premio speciale per le migliori esperienze di raccolta degli oli vegetali esausti conferito dal consorzio Renoils ai comuni di CASTROCIELO, ROCCA CANTERANO, FILACCIANO e all’Ente ROMANATURA

I premi sono stati conferiti durante la seconda giornata dell’Ecoforum che si è svolta il 16 febbraio a Roma, alla quale erano presenti tra gli altri CRISTIANA AVENALI responsabile Piccoli Comuni e Contratti di Fiume della Regione Lazio, SABRINA ALFONSI assessore all’ambiente di Roma Capitale, NICOLA RIITANO responsabile scientifico Legambiente Lazio, MARCO TAMMARO responsabile Laboratorio T4RM di ENEA, LAURA BRAMBILLA responsabile nazionale Comuni Ricicloni di Legambiente, FABIO COSTARELLA responsabile Progetti Speciali Conai , TIZIANA DELL’ORTO segretario generale EY foundation onlus, ENNIO FANO presidente Renoils, MAURIZIO GUBBIOTTI presidente di RomaNatura, MARCO LUPO direttore generale Arpa Lazio, MASSIMO MEDUGNO direttore generale Assocarta, CARMINE PAGNOZZI direttore tecnico Biorepack, PAOLO RINALDI amministratore delegato Easy Energia Ambiente, MARIA DOMENICA BOIANO direttrice regionale di Legambiente.