Mariastella Gelmini a Viterbo per Calenda: “Isoliamo gli estremismi per salvare il Paese“

di SIMONE CHIANI-
VITERBO – L’attuale ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Mariastella Gelmini, ex ministro dell’Istruzione, ha fatto visita al Bistrot del Teatro di Viterbo per un incontro organizzato in ottica delle elezioni politiche ormai imminenti. L’arrivo del ministro è stato infatti accompagnato da dal “terzo polo“, Azione di Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi, al grido: “Andiamo casa per casa a prenderci i voti“.E’ la componente “viterbese” della fazione politica moderata, rappresentata da Giacomo Barelli e Felice Casini, a moderare l’evento. Presenti anche i candidati del Terzo Polo: Valentina Grippo, Filippo Rossi, Alessandro Sterpa, Emanuela Capodaglio e Marietta Tidei. “Un punto di partenza per dar vita al Partito della Nazione – Italia sul Serio” scrivono i segretari provinciali di Azione e Italia Viva.
Ed è proprio parlando di elezioni che decide di esordire il ministro Gelmini: “È una campagna elettorale rapida, ma colgo una grande partecipazione attorno alla figura di Calenda, Italia Sul Serio, Italia Viva. – sostiene positiva – Con Mara Carfagni abbiamo accolto l’invito di Calenda per Azione, e devo dire che questa scelta ogni giorno mi vede sempre più convinta. Da parte del centrodestra vedo riforme incomprensibili.”
“Questo paese ce la può fare solo se ha il coraggio di cambiare – continua – e per farlo non serve lo slogan nel talk show, ma un lavoro duro in Parlamento per cambiare i fondamentali di questo Paese“.
Poi, parlando di PNRR e guerra russo-ucraina, specificando il buon lavoro svolto dal Governo Draghi e recriminando l’inspiegabile epilogo, ammette: “Se ciò è stato possibile è perché c’è stato Mario Draghi, e sono orgogliosa di aver fatto parte di questo Governo.”
Riguardo al tema di bollette e energia, invece: “Costi che pesano sulle tasche delle imprese. Ma questo problema si conosceva già prima della caduta di Draghi. Quello che non capisco è come, di fronte a un’emergenza simile, invece di dare una mano all’Europa, si preferiscono i comizi in spiaggia. Si tratta di partiti che hanno precipitato l’Italia nell’instabilità. Non si può affrontare una campagna elettorale con questo tasso di ipocrisia e cialtronaggine.”
“Non si può più giocare con il futuro di questo Paese – tuona ancora il ministro, in vista del voto imminente – promettendo programmi miracolosi. E questo vale sia per Salvini/Meloni che per Letta.
Il voto del 25 di settembre è uno spartiacque: dobbiamo utilizzare al meglio il tempo che ci separa da quella data. E ricordiamo alle persone che il voto è un dovere, non un diritto. Per noi è un punto di partenza.”
“Non è questa una stagione ordinaria, nella quale le coalizioni di destra o sinistra sono in grado di reggere un Governo – alludendo alla nuova possibilità del Terzo Polo in opposizione ai classici partiti, continua – se il centrodestra vince, quel Governo non dura più di un anno, perché ci sono troppe spaccature interne. Isoliamo gli estremismi e le tifoserie da stadio, scegliamo il riformismo. Non c’è tempo per litigare: prima bisogna salvare il Paese.“
“Sono convinta che creeremo un partito destinato a durare, per arginare i populismi – conclude – che quell’elettorato a cui non piacciono Meloni e Salvini abbia nel terzo polo la sua casa e il suo punto di riferimento. Le persone stanno comprendendo e non si fidano più. Sono convinta che i risultati arriveranno, che questo è il tempo di Carlo Calenda, di Matteo Renzi e dell’Italia sul Serio.”