Oggi, 4 settembre, Santa Messa del Vescovo Fumagalli a Santa Rosa

di REDAZIONE-

VITERBO-Questa mattina, alle ore 10,30, il Vescovo di Viterbo, Mons. Lino Fumagalli celebrerà la S.Messa in onore di Santa Rosa presso il monastero di S.Rosa. La diretta streaming è sul nostro giornale e sulle pagine Fb di Diocesi informa.




Santa Rosa 2020, celebrata oggi la S. Messa per i facchini e il sodalizio

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- Questo pomeriggio, alle 18,30,  il Vescovo di Viterbo, Mons. Lino Fumagalli ha celebrato, presso il santuario di Santa Rosa, la Santa Messa  per i facchini di Santa Rosa e il Sodalizio. Dopo la lettura del Vangelo secondo Matteo, il Vescovo nella sua omelia ha sottolineato il senso di tristezza presente in città, nella chiesa che risplendeva dei colori bianchi dei facchini. “Come chiesa e città sentiamo la mancanza di quest celebrazioni, ma vi auguro che sia una pausa di silenzio e di riflessione, che ci aiuti a preparare meglio interiormente il prossimo trasporto e ci aiuti a comprendere quanto il nostro rapporto con Santa Rosa sia forte. Mi sono chiesto più volte quale sia il sentimento interiore, l’animo dei facchini appena vanno sotto la Macchina in attesa della voce tonante che esclama: “Sollevate e fermi!” I facchini sono indubbiamente consapevoli del pericolo e del rischio a cui vanno incontro, ma c’è il loro cuore, una profonda consapevolezza che c’è Santa Rosa che li protegge e che per questo non devono avere paura. Credo che questo insegnamento dobbiamo rinnovarlo oggi. Non abbiate paura nel sollevare la Macchina, nel trasportarla e deporla poi davanti alla basilica. Questo senso della protezione di Santa Rosa è nella mentalità dei facchini e sono sicuro che accompagna tutta la loro vita. E’ un rapporto particolare che si instaura tra loro e Santa Rosa. Estendiamo questo rapporto a ogni settore della nostra vita”. Il Vescovo ha, quindi, sottolineato la grande forza di Rosa, una testimonianza scandalosa per i tempi, essendo donna, povera, non dotta che ha osato predicare il Signore per le vie di Viterbo e come questo deve invitarci a riflettere sull’amore di Dio. Il Vescovo Lino ha evidenziato come il coraggio di sfidare le istituzioni del tempo ecclesiastici e civili Rosa lo abbia preso dalla consapevolezza dell’amore del Signore, che ci ha detto: “Venite a me ed io vi sosterrò”. La base della vita di Santa Rosa è la fiducia nel Signore. Rosa ci dice di non avere paura. Il Signore ci dice: “Io sono con te sempre e sono sostegno e alimento della speranza. Oggi abbiamo bisogno di questa speranza. La pandemia, questo virus subdolo, ha distrutto in pochissimo tempo le nostre certezze, la nostra stessa organizzazione ospedaliera. Questo virus ci ha fatto capire come l’economia non sia l’unico fattore di civilità. Molti hanno perso il lavoro, molti lo perderanno. Avremo una generazione di poveri impensabili, dei papà che chiedono ai loro figli di lasciare l’università per trovarsi un lavoro. Forse dobbiamo fondare le nostre certezza su altri valori e realtà. La pandemia ci ha fatto toccare con mano che se siamo uniti riusciamo a risolvere le difficoltà. A Viterbo abbiamo avuto una solidarietà impensabile.  In questo contesto la pandemia ha lasciato reazioni generose di molti. Se riusciamo a far sì che questo spirito di solidarietà diventi uno stile condiviso sempre avremo un futuro migliore”. Infine, rivolgendosi di nuovo ai facchini, il Vescovo Lino ha affermato: “Non abbiate paura. Insieme diamoci da fare tutti per andare incontro alle emergenze attuali e future. Sentite la Santa vicino e sentite quello che ci dice a voi e noi. Confidiamo nel Signore, non abbiate paura mai”. Con un “Evviva Santa Rosa” si è conclusa la toccante cerimonia religiosa.




Santa Rosa 2020, la Messa per i figuranti del corteo storico

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- Si è celebrata questo pomeriggio, alle ore 18,30, la S. Messa per i figuranti del centro storico presso il santuario di Santa Rosa, presieduta dal Vescovo, Mons. Lino Fumagalli. Una messa contingentata, per via del Coronavirus, ma molto sentita. Il vescovo Lino ha esordito chiedendo a Santa Rosa di poter essere come Lei, nei nostri tempi, in questi momenti difficili: sale della terra e luce nel mondo. “Chiediamo perdono – ha affermato il Vescovo Lino –  se questa testimonianza non sempre emerge nella nostra vita”. Dopo la lettura del Vangelo, secondo Matteo, il Vescovo nella sua omelia ha detto: “Quest’anno le festività di Santa Rosa acquistano una modalità tutta diversa. Ci manca oggi la processione con il cuore ed il corteo storico e domani il trasporto della Macchina. Indubbiamente ne sentiamo la mancanza, ma questo ci aiuterà ad apprezzarle di più il prossimo anno. Il corteo di Santa Rosa che accompagna il cuore e lo fa per le vie della nostra città è un po’ il ripetere quello che Santa Rosa ha compiuto in 8 mesi (dal 23 giugno 1250 al 6 marzo 1251). Nonostante questa brevità e la penuria di notizie storiche, Santa Rosa rifulge per Viterbo e non solo, come in tantissime nazioni dell’America Latina e con numerose sue immagini in tante chiese. Tutto ciò dimostra come la devozione a S. Rosa sia trasversale tra i vari secoli e le varie età della vita”. Il Vescovo Lino ha poi riferito di voler suggerire per il prossimo anno di far inserire nel corteo storico anche qualche abito di oggi, di giovani, adulti ed anziani. “Il corteo storico non può ignorare questo tempo” – ha affermato aggiungendo: “Domandiamoci se la devozione alla Santa ci abbia aiutato ad imitarla per essere sale e luce nella nostra comunità. Sale è ciò che dà sapore, dà significato alla nostra vita. Ma il sale conserva anche cose buone. All’interno della nostra Chiesa Santa Rosa ce lo insegna: una ragazza non colta, di famiglia povera, ha sfidato il suo tempo per essere portatrice di verità e valori: “Religiosi ritornata all’amore di Dio!”, questo il significato del Crocifisso che portava in processione. Ed è un amore, quello di Dio, che è per tutti. E all’interno di una società divisa Santa Rosa è stata l’elemento di concordia, di pace, ma ha anche  richiamato al dovere di essere costruttori di una società migliore contro le infiltrazioni della corte di Federico II. E’ stata sale e luce ed il suo insegnamento ancora oggi colpisce. Io chiedo che non solo ci colpisca, ma ci attragga in modo che possiamo essere continuatori di quei valori religiosi e civili che hanno ispirato Santa Rosa e che Lei ci ha lasciato”.

Il Vescovo Lino si è, quindi, riferito al periodo difficile che stiamo vivendo: “Viviamo in un contesto difficile dal punto di vista economico e sociale. La recente tromba d’aria ha scoperchiato completamente alcune case ed aziende agricole e ha peggiorato per molti la situazione già difficile. Forse dobbiamo aprire gli occhi. Io lo faccio. In 10 anni, nel tratto che faccio per andare a casa, posso dirvi le attività che hanno aperto e chiuso. Le statistiche purtroppo in questo senso coglieranno nel segno: ci dicono che molte attività non riapriranno. Molte famiglie non riescono a pagare le bollette, gli affitti, non riescono a mangiare e, soprattutto, nei riguardi dei bambini provo sempre una grande tenerezza quando mi dicono che non hanno le scarpe per andare a scuola. Questa è la situazione in cui vive Viterbo e peggiorerà purtroppo. Santa Rosa riempiva il suo grembiule con quello che aveva per darlo ai poveri, rimanendo Lei stessa senza mangiare. Il padre, accortosi di ciò, le chiese di aprire il grembiule, ma vi trovò solo petali di rosa. L’amore condiviso rende bella e profumata la vita e mi fa piacere che tante immagini riportino questo gesto, quasi a ricordarci che siamo chiamati a condividere ciò che abbiamo con chi non ha nulla. Condividere le cose significa dare un prestito a Dio, che Lui ci restituirà tutto con interessi favorevoli. E Rosa ce lo ha dimostrato. Cerchiamo di essere sale della terra e luce nel mondo”.




Santa Rosa, oggi la Santa Messa per i figuranti del corteo storico

di Redazione –

VITERBO – Oggi, 2 settembre, la città onora il cuore incorrotto di Santa Rosa patrona della Città di Viterbo. Con oggi iniziano i tre giorni di festa e preghiera che culmineranno con la giornata del 4 settembre memoria di Santa Rosa.

Questo pomeriggio alle 18.30 il Vescovo Lino Fumagalli presiedera in basilica la Santa Messa per i figuranti del corteo storico. Diretta streaming sul nostro quotidiano online e social sui canali della diocesi.




Acquapendente, celebrata l’annuale messa dell’Aido in ricordo dei donatori di organi

ACQUAPENDENTE ( Viterbo) – Curata logisticamente con la consueta puntualità e precisione nel rispetto norme Covid 19 dalla collaboratrice parrocchiale Beatrice Menchinelli, si è svolta Domenica mattina la cerimonia religiosa voluta dalla Sezione Aido di Acquapendente del Presidente Enzo “Tramontana” Rappoli per festeggiare coloro che, con la donazione dei loro organi, rivivono in altre persone. Una semplice messa alle ore 11 presso la Basilica Concattedrale del Santo Sepolcro celebrata dal viceparroco Don Benjamin per ricordare Mauro Sugaroni, Alfredo Rocchi, Andrea Pifferi, Renzo Neri, Mirella Serafinelli, Fabio Berti. E’ spettato al collaboratore parrocchiale Mario Riondato leggere la “Preghiera del Donatore” a fine celebrazione: “Signore Iddio, Tu che dall’alto vedi le miserie e le sofferenze umane, Tu che hai sacrificato Tuo Figlio per la salvezza dell’Umanità, Tu che hai fatto l’uomo libero, libera me dall’egoismo e concedimi di rendere ai fratelli sofferenti ciò che Tu mi hai dato. Fa che una parte di me, dopo la mia morte, renda felici altri esseri colpiti da malattie e bisognosi di trapianti. Dammi la gioia di donare, come ha fatto Tuo Figlio in croce, almeno una parte del mio corpo, perché possa rendermi utile nel diffondere l’amore, la speranza, la pace”.

Ad un ora dall’inizio della celebrazione è arrivato il messaggio liturgico domenicale del Parroco Don Enrico Castauro “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa sottolinea, “Domanda Gesù: “la gente chi dice che io sia?” Il mondo, verrebbe da dire con un sorriso, non cambia mai! La gente che dice. Le tante chiacchiere, giudizi, immagini che facciamo su questo o su questa: sappiamo sempre, con certezza, chi sono gli altri: eppure, diceva Agostino: “factus sum mihi magna questio”.Gli altri ci vedono, noi ci vediamo: ma chi siamo? Se ci mettiamo a nudo scopriremo di essere figli di un Padre misericordioso che altro non attente che di rivestirci della veste più bella, di darci i calzari e fare festa perché ci siamo ritrovati tornando, a fatica, a casa.Anche su Gesù: si diceva. È questo, è quello. Da sempre, proprio perché ha affascinato uomini e donne di ogni tempo, di Gesù si hanno tante immagini. Il Vangelo di oggi ci insegna che la comunità dei credenti, il popolo Santo e fedele di Dio: la Chiesa, conosce davvero chi è Gesù perché è lo Spirito che a Lei lo ha rivelato. Preghiamo oggi per il nostro Santo Padre papà Francesco”.




Anniversario della morte di Norveo Fedeli, il 4 giugno una messa in sua memoria

di Redazione –

VITERBO – Un anno dall’omicidio di Norveo Fedeli, il commerciante viterbese barbaramente ucciso nella sua boutique di via San Luca il 3 maggio 2019. Giovedì 4 giugno, alle ore 18,30, nella chiesa di San Francesco a Viterbo, sarà celebrata una messa in sua memoria. Non è stato possibile dar vita alla celebrazione religiosa il giorno dell’anniversario della morte di Norveo, causa emergenza Coronavirus. Chi volesse essere vicino alla famiglia di Norveo può farlo il 4 giugno, alle ore 18,30, presso la chiesa di San Francesco.




Acquapendente, prima domenica di funzioni religiose alla presenza dei fedeli

ACQUAPENDENTE ( Viterbo) – Domenica indimenticabile per tutti i fedeli aquesiani: ben sette funzioni religiose all’aperto nel giro di due ore ed mezza: ore 09.00 (Sagrato San Francesco e Via Verdi Zona Poggio Fico), ore 10.00 (Via Raffaello Zona Valle del Pesce, Località Carmine, Trevinano) ore 11.00 (Via XXV Aprile e Sagrato Duomo), ore 11.30 Torre Alfina. “Oggi – sottolinea il Parroco Don Enrico Castauro durante l’omelia delle ore 11.00 fuori della Concattedrale Basilica del Santo Sepolcro – sono riprese anche nella Nostra Parrocchia del Santo Sepolcro le celebrazioni eucaristiche con la presenza del popolo. Considerato che ci troviamo nella fase di convivenza con il virus, è necessario, da parte di tutti una buona dose di responsabilità ed educazione civica. Dopo due mesi, abbiamo detto con forza che “sine dominico vivere non possumus ”(martiri di Abitene 304 dopo cristo). Non possiamo vivere, senza celebrare il giorno del Signore. Questo ribadisco ancora una volta con molta attenzione e prudenza: atteggiamento che, mai come in questo tempo, saranno segno di carità verso il prossimo. Sono stati e purtroppo sono ancora i giorni della prova. La preghiera e la vicinanza concreta ai più bisognosi: il senso del dovere e l’amore per la famiglia siano il nostro stile di vita per vedere nascere da questo inverno una nuova primavera”. Altro passo in avanti parrocchiale a partire da Domani verso la normalità : “Da Lunedì 25 Maggio”, sottolinea il Parroco, “si celebrerà dopo più di due mesi una Santa Messa feriale con il popolo. Appuntamento alle ore 18.00 presso la Basilica Concattedrale del Santo Sepolcro. Da Lunedì 1 Giugno messa feriale con il popolo nelle Frazioni di Trevinano e Torre Alfina”.

 

 

 

 

 




Prima messa con i fedeli nella Basilica della Madonna della Quercia

VITERBO – Il primo passo. Oggi è stato fatto il primo passo con la prima messa aperta al popolo di Dio dopo due mesi e mezzo di sospensione. Un’emozione particolare aleggiava in Basilica stamattina. Tutti con la mascherina, molti con i guanti, commozione e tanta compostezza…pari solo alla gran voglia di ricominciare a condividere come comunità e come famiglia la parola di Dio e l’eucarestia. Un sorriso timido al posto di un abbraccio, una mano sul cuore invece del segno di pace, la comunione data da Don Massimiliano sulle mani. Per noi è stato un segno impossibile da non cogliere che il dono della messa si sia ricominciato a condividere con il popolo di Dio proprio oggi, nel giorno in cui cento anni fa veniva alla luce Papa Giovanni Paolo II, il Papa venuto da lontano…Quello stesso Papa che con la Bolla Qui non sine del 27 marzo 1986 soppresse le diocesi di Tuscania Montefiascone Bagnoregio  Acquapendente e stabilì che i relativi territori fossero aggregati alla Diocesi di Viterbo. Con la stessa bolla Papa Wojtyla nominò Patrona della Diocesi Maria Santissima con il titolo di “Madonna della Quercia”. Una giornata di grazia dai molteplici significati che dopo settimane in cui comunque siamo rimasti vicini alla comunità trasmettendo sempre tutti i giorni in streaming le Sante Messe ed il Santo Rosario, ci regala la speranza e la fiducia che, con gradualità e consapevolezza, con forza e responsabilità, ricominceremo a vivere con serenità e condivisione la nostra vita da cristiani.

 




Pasqua, la messa del vescovo Fumagalli in diretta anche sul portale dell’Ente Nazionale Sordi

VITERBO – La diocesi di Viterbo è lieta di comunicare, che la Santa Messa di Pasqua celebrata in diretta dal Vescovo Mons. Lino Fumagalli alle ore 10 dalla Chiesa Cattedrale di Viterbo, verrà trasmessa in aggiunta ai consueti canali social e in streaming, anche sul canale YouTube della sezione ENS (Ente Nazionale Sordi) di Viterbo con il servizio di interpretariato in Lis per permettere ai fratelli sordi di fruire della funzione religiosa in un momento in cui è importante che il conforto della Parola di Dio soprattutto in questo tempo difficile di pandemia possa arrivare proprio a tutti.




Domenica delle Palme, la S. Messa con il Vescovo Lino: “Stiamo vivendo un momento difficile. Viviamolo non come condanna, ma come opportunità”

di WANDA CHERUBINI –

VITERBO – Oggi, domenica delle Palme, il Vescovo di Viterbo, Lino Fumagalli ha celebrato la S. Messa presso la chiesa cattedrale di Viterbo. Una domenica delle Palme particolare, date le restrizioni per evitare il contagio da Coronavirus, che vedono tutte le persone a casa, quindi, senza la possibilità di prendere parte di persona alle celebrazioni per questa Settimana Santa. Fortunatamente, in aiuto ci viene la tecnologia e, quindi, ognuno, dalle proprie abitazioni, ha potuto comunque assistere alla S.Messa con il Vescovo, trasmessa in streaming su Internet, su Facebook ed in tv. Il Vescovo Lino, nella sua omelia, ha detto: “Ci sono due momenti nel Vangelo di oggi: quello dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme, dove trova una folla festante che veniva da più parti con canti ed invocazioni che acclamano il messia. Gesù si presenta al dorso di un asino, come un messia diverso da quello atteso. Un re pacifico in sostegno di poveri e degli ultimi. Questo ingresso festante turba Gerusalemme, mette in imbarazzo i buon pensanti, i farisei, propone un messianesimo non politico. Saranno proprio queste persone che grideranno “Sia crocifisso, liberaci Barabba”. Il Vescovo ha, quindi, invitato tutti ad ad affidarci al Signore con fiducia ed a disporci a vivere con Lui questi giorni, lasciandoci trasformare dal suo amore per noi. “Apriamoci al dono che scaturisce dalla morte e Resurrezione del Signore – ha proseguito il Vescovo Lino – per vivere da risorti e portare la vita nuova in un mondo spesso ripiegato su se stesso e privo di luce. Sono consapevole che viviamo in un momento difficile e ne è testimonianza anche questa celebrazione in una cattedrale vuota, anche se si estende e comprende le nostre famiglie, forse anche di più di quelle che può contenere questa cattedrale,  ora collegate. Stiamo vivendo un momento difficile. Viviamolo non come condanna, ma come opportunità. Permettiamo al Signore di alimentare la nostra fiducia e speranza. Impegniamoci tutti nelle prescrizioni date. Rispettiamole. E’ il nostro atto d’amore a Dio, Signore della vita. Uniti e concordi supereremo il momento presente con una vita più sobria ed essenziale, meno centrata sull’attenzione a noi stessi e più aperta alla condivisione con gli altri. Per un futuro in cui la conoscenza di noi dovrà essere parte attiva e responsabile”.

Il Vescovo Lino ha poi ringraziato tutti coloro che spendono la loro vita nell’aiutare i più deboli, a partire dagli operatori sanitari, medici, infermieri, la Protezione civile, i volontari. “Un pensiero – ha poi proseguito – a coloro che sono chiusi nelle loro case, alle famiglie con i bambini costretti a stare a casa nonostante queste belle giornate di sole,  agli anziani, che non possono vedere i loro familiari, i loro nipoti ed ai malati, che non possono avere il conforto delle proprie famiglie ed, infine, ai tanti defunti, che hanno chiuso la propria esistenza terrena senza il conforto dei loro cari, nella completa solitudine. Per tutti una preghiera”.

Il Vescovo Lino ha poi ripreso le parole del Signore: “Coraggio, non abbiate paura, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo. Queste parole sostengano le nostre speranze e il nostro impegno a servizio dei fratelli”.




Tarquinia, domenica 5 aprile messa in diretta social

TARQUINIA ( Viterbo) – Questa domenica, alle ore 11:00, torna in diretta l’attesissimo appuntamento con la Santa Messa. Trasmessa sui canali Facebook e Youtube di Mediapress Web Television, la celebrazione sarà officiata nella Chiesa di San Giovanni Gerosolimitano da don Augusto Baldini. Anche stavolta fondamentale l’impegno della Diocesi Civitavecchia-Tarquinia e di Mediapress, oltre che la collaborazione di lextra.news ed il supporto di numerose testate locali. L’appuntamento domenicale con la Santa Messa in streaming, giunto alla quarta edizione, tiene per ogni celebrazione migliaia di persone incollate a smart tv e dispositivi mobili, e si conferma un importante momento di aggregazione sia della comunità cristiana che dell’intera collettività tarquiniese, che in questo incontro con la chiesa locale trova un momento di riscoperta delle tradizioni e di unità.
L’appuntamento è per le ore 11:00 sui canali social di Mediapress.

 




Diocesi di Viterbo, le messe in diretta social

di Redazione –

VITERBO – Oggi, domenica 29 marzo, il vescovo Lino Fumagalli celebrerà la santa messa festiva dal Santuario della Madonna Liberatrice. Nel pomeriggio, alle 17, verrà trasmesso il santo rosario dal santuario della Madonna della Quercia che si concluderà con l’atto di affidamento a Maria.

La celebrazione avverrà a porte chiuse. Gli appuntamenti si ripeteranno ogni domenica, fino al perdurare delle restrizioni del decreto ministeriale relative all’emergenza Coronavirus.

SEGUI LE DIRETTE SU FACEBOOK




Basilica di Santa Rosa, la S. Messa con il Vescovo Lino e la benedizione fuori dal Sagrato con il cuore di S. Rosa

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- Si è svolta questa mattina in diretta Facebook la S. Messa officiata dal Vescovo di Viterbo, Lino Fumagalli in diretta dal Santuario di Santa Rosa in Viterbo, alla presenza del sindaco di Viterbo, Giovanni Arena e di Suor Francesca, Madre superiora della suore Alcantarine. “Usciremo da questo tunnel se lavoreremo concordi” hadetto il Vescovo Lino prima della celebrazione eucaristica. Il Vescovo nella sua omelia ha detto: “Stiamo vivendo una Quaresima particolare, prima della partecipazione attiva alla celebrazione eucaristica con le persone, tanto che non avremo neanche le celebrazioni pasquali. Questo non toglie che siamo preparati a percorrere un cammino di Pasqua e a unirci con i nostri sacerdoti che celebrano tutti i giorni l’Eucarestia.  Riceviamo una luce nuova sul senso della vita e l’impegno nella storia. Non è solo una questione morale, ma anche esistenziale. La vita cambia radicalmente se rimaniamo innestati a Cristo. La luce ci dice una duplice realtà: siamo amati di un amore infinito, che è l’amore di Dio per noi. Non siamo stati noi ad amare per primi e la prova è che non ci ha negato suo Figlio.  Ma già nell’Antico testamento il Profeta Isaia ci dice: “Può una mamma dimenticarsi del proprio bambino? Anche se ciò avvenisse, Io Iavè, non mi dimenticherà mai di noi”. L’altra realtà della luce è che siamo resi capaci di un amore senza limiti, se veniamo innestati in Cristo ci rende capaci di amare senza limiti fino al dono della vita- Chi fa esperienza di questo amore infinito sente il bisogno di concretizzarlo nella vita di ogni giorno, in modo efficace ed efficiente, creando le condizioni di una società migliore. In questo periodo difficile per tutti abbiamo toccato con mano come queste qualità siano presenti: ad esempio i medici , gli infermieri e gli operatori sanitari. A loro va il nostro grazie e la nostra vicinanza. Pensiamo ai tanti volontari, che portano la spesa, i farmaci e il conforto fino a gesti semplici di chi invia il pranzo al Pronto soccorso, a chi dice di portare le vetture nella propria officina, per avere riparazioni gratuite. Ci auspichiamo che in questa vocazione ed amore senza limiti coordini la nostra volontà. In questo modo, possiamo andare avanti senza limiti. Le critiche limiterebbero le poche ferie che già abbiamo”. Ha quindi concluso il Vescovo: “Che ci sia sempre la luce nel nostro cuore e che vediamo sempre in ogni persona la luce del Risorto che è amore”.

Al termine della cerimonia, il Vescovo Lino è uscito sul Sagrato insieme al sindaco Arena ed ha invocato la benedizione della nostra Santa Patrona, con il reliquario contenente il cuore di S. Rosa, su tutta la città affinché si esca presto dall’emergenza Coronavirus.

 




A Castel d’Asso don Mariano Pelliccioni celebra la S. Messa con la preghiera di canonizzazione del Beato Domenico

L’Associazione Amici del Beato Domenico (Barberi) della Madre di Dio ha come scopo principale di far conoscere la santità eroica di questo Passionista viterbese missionario in Inghilterra a metà del XIX secolo. Per questo ogni ultimo Venerdì del mese si riunisce per celebrare l’Eucaristia. Venerdì 31 gennaio 2020 alle ore 16 nella Chiesa di S Maria di Castel d’Asso (incrocio St Castel d’Asso – St Ponte del Diavolo) don Mariano Pelliccioni celebra la S Messa, seguita dalla recita del S Rosario con la preghiera per la Canonizzazione del Beato Domenico Barberi. Con questa iniziativa il Gruppo di Preghiera “Beato Domenico” vuole impetrare le Grazie dal Signore per portare a termine il processo di Canonizzazione del nostro “Meco della Palanzana” (come era soprannominato). Ciò non aggiunge nulla alla sua santità, ma diventerà uno stimolo ed un esempio di dedizione ai fratelli (ed ai fratelli separati), di dialogo ecumenico, di tolleranza e di unione tra i popoli per questi tempi di contrasti, divisioni ed egoismo.
Ancora oggi tanti segni testimoniano l’attualità del suo Messaggio: la recente canonizzazione del suo più illustre convertito San J. H. Newman (alla presenza del Principe ereditario Charles), il processo di canonizzazione di Ignatius Spencer (zio di Sir Wiston Churchill ed antenato della principessa Diane) da lui portato nella Congregazione Passionista e da lui designato suo successore della fiorente missione inglese, il continuo pellegrinaggio di sacerdoti e laici, cattolici ed anglicani convertiti nei luoghi viterbesi della sua umile infanzia, il rinnovarsi del pellegrinaggio dei fedeli viterbesi in Inghilterra al santuario dove è venerato il suo corpo vicino Liverpool.