di WANDA CHERUBINI –
VITERBO – Oggi, domenica delle Palme, il Vescovo di Viterbo, Lino Fumagalli ha celebrato la S. Messa presso la chiesa cattedrale di Viterbo. Una domenica delle Palme particolare, date le restrizioni per evitare il contagio da Coronavirus, che vedono tutte le persone a casa, quindi, senza la possibilità di prendere parte di persona alle celebrazioni per questa Settimana Santa. Fortunatamente, in aiuto ci viene la tecnologia e, quindi, ognuno, dalle proprie abitazioni, ha potuto comunque assistere alla S.Messa con il Vescovo, trasmessa in streaming su Internet, su Facebook ed in tv. Il Vescovo Lino, nella sua omelia, ha detto: “Ci sono due momenti nel Vangelo di oggi: quello dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme, dove trova una folla festante che veniva da più parti con canti ed invocazioni che acclamano il messia. Gesù si presenta al dorso di un asino, come un messia diverso da quello atteso. Un re
pacifico in sostegno di poveri e degli ultimi. Questo ingresso festante turba Gerusalemme, mette in imbarazzo i buon pensanti, i farisei, propone un messianesimo non politico. Saranno proprio queste persone che grideranno “Sia crocifisso, liberaci Barabba”. Il Vescovo ha, quindi, invitato tutti ad ad affidarci al Signore con fiducia ed a disporci a vivere con Lui questi giorni, lasciandoci trasformare dal suo amore per noi. “Apriamoci al dono che scaturisce dalla morte e Resurrezione del Signore – ha proseguito il Vescovo Lino – per vivere da risorti e portare la vita nuova in un mondo spesso ripiegato su se stesso e privo di luce. Sono consapevole che viviamo in un momento difficile e ne è testimonianza anche questa celebrazione in una cattedrale vuota, anche se si estende e comprende le nostre famiglie, forse anche di più di quelle che può contenere questa cattedrale, ora collegate. Stiamo vivendo un momento difficile. Viviamolo non come condanna, ma come opportunità. Permettiamo al Signore di alimentare la nostra fiducia e speranza. Impegniamoci tutti nelle prescrizioni date.
Rispettiamole. E’ il nostro atto d’amore a Dio, Signore della vita. Uniti e concordi supereremo il momento presente con una vita più sobria ed essenziale, meno centrata sull’attenzione a noi stessi e più aperta alla condivisione con gli altri. Per un futuro in cui la conoscenza di noi dovrà essere parte attiva e responsabile”.
Il Vescovo Lino ha poi ringraziato tutti coloro che spendono la loro vita nell’aiutare i più deboli, a partire dagli operatori sanitari, medici, infermieri, la Protezione civile, i volontari. “Un pensiero – ha poi proseguito – a coloro che sono chiusi nelle loro case, alle famiglie con i bambini costretti a stare a casa nonostante queste belle giornate di sole, agli anziani, che non possono vedere i loro familiari, i loro nipoti ed ai malati, che non possono avere il conforto delle proprie famiglie ed, infine, ai tanti defunti, che hanno chiuso la propria esistenza terrena senza il conforto dei loro cari, nella completa solitudine. Per tutti una preghiera”.
Il Vescovo Lino ha poi ripreso le parole del Signore: “Coraggio, non abbiate paura, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo. Queste parole sostengano le nostre speranze e il nostro impegno a servizio dei fratelli”.