Mamma investita con il passeggino, bambino di due mesi trasferito al “Gemelli”

di Redazione –

BASSANO ROMANO ( Viterbo) – Momenti di paura nel pomeriggio odierno a Bassano Romano, dove una mamma con un passeggino è stata investita da un’auto. Il piccolo di due mesi, per precauzione, è stato trasferito all’ospedale Gemelli di Roma. Fortunatamente, nessuno dei due è in gravi condizioni.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e le forze dell’ordine per i dovuti rilievi.




Incidente Mortale a Monte Romano: perde la Vita il Maresciallo Roberto Cattaneo

di REDAZIONE –

MONTE ROMANO ( Viterbo) –  Un grave incidente avvenuto nella giornata di ieri sull’Aurelia bis ha provocato la morte di Roberto Cattaneo, maresciallo dell’Esercito. Il tragico scontro tra un’auto e una moto, avvenuto intorno alle 17, ha causato ferite gravissime al motociclista, che è deceduto nella notte presso il policlinico Gemelli di Roma.

L’incidente è avvenuto in circostanze ancora da chiarire e secondo le prime ricostruzioni potrebbero essere coinvolte indirettamente più auto. La moto di Cattaneo è andata distrutta nell’impatto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri per i rilievi e i vigili del fuoco, mentre il traffico ha subito pesanti rallentamenti, con lunghe code sia in entrata che in uscita da Monte Romano.
Roberto Cattaneo è stato trasportato d’urgenza con l’eliambulanza al policlinico Gemelli in condizioni disperate, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico. Purtroppo, le ferite riportate si sono rivelate troppo gravi e non è stato possibile salvargli la vita.

La comunità è in lutto per la perdita di Cattaneo, un valoroso maresciallo dell’Esercito, mentre le indagini per chiarire la dinamica dell’incidente proseguono.

 

 

 

 




Roma, Isola Tiberina-Gemelli, Bertucci: “Struttura di assoluto valore medico-scientifico”

ROMA – “Roma e la Regione tutta, grazie all’intervento della Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs, possono di nuovo godere dei benefici di una struttura non soltanto di importanza strategica, ma anche di assoluto valore medico-scientifico, storico e culturale”.

Con queste parole Marco Bertucci, presidente della Commissione Bilancio del Consiglio Regionale del Lazio, ha salutato un anno di attività della nuova gestione dell’ospedale Isola Tiberina-Gemelli, durante l’evento di presentazione di questi primi 12 mesi di lavoro che si è tenuto in data odierna.

“Essere qui insieme al presidente del Consiglio Regionale Antonello Aurigemma conferma la forte volontà della nostra amministrazione di essere al fianco dell’ospedale e del personale in questo nuovo percorso, nell’ottica di fornire risposte sempre più concrete alla cittadinanza, che chiede una sanità efficiente ed efficace, come sta dimostrando di essere l’Isola Tiberina-Gemelli, il tutto operando in sinergia, come in questo caso, anche con le strutture private, che possono essere supporto e valore aggiunto per tutti i cittadini, anche in previsione del prossimo giubileo”, prosegue Bertucci.

Del resto, numeri e progetti confermano la strada virtuosa intrapresa dalla nuova gestione. “In un anno si sono svolti 3105 parti, la creazione di sei centri di eccellenza specialistici diretti da professionisti di rilievo nazionale e il conseguente ampliamento dell’offerta clinica per i pazienti e molto altro: un rilancio vero e concreto dello storico ospedale romano, che si unisce ad iniziative ad alto impatto sociale. Penso al progetto San Bartolomeo, nato in collaborazione con la Comunità di Sant`Egidio e Fondazione Deloitte e dedicato ad assicurare percorsi di cura a pazienti italiani e stranieri in condizioni di fragilità sociale, con particolare attenzione alle zone di guerra: sono state 1600 le prestazioni erogate. Il mio plauso e i migliori auguri di buon lavoro vanno al direttore generale e amministratore delegato di Gemelli Isola dottor Daniele Piacentini”, chiude il presidente della Commissione Bilancio Marco Bertucci.




Incendio nel carcere minorile di Casal Del Marmo, poliziotto ricoverato al “Gemelli”

ROMA – I detenuti questa notte hanno incendiato alcune celle dell’Istituto penale per minorenni di Roma ‘Casal del Marmo’. Durante i soccorsi degli agenti di Polizia Penitenziaria in servizio intervenuti per evitare il peggio, uno dei Poliziotti è stato aggredito ed è ora ricoverato all’ospedale ‘Gemelli’.

Ciro Di Domenico, Coordinatore Regionale della FP CGIL Polizia Penitenziaria, esprime profonda preoccupazione ed indignazione: “La notte scorsa un violento incendio, scatenato da alcuni detenuti, ha provocato devastazioni ingenti. Il nostro personale ha agito con coraggio e prontezza, evitando tragedie maggiori e spostando i detenuti in luoghi sicuri, nonostante il rischio personale. Durante queste operazioni di soccorso, un collega della Polizia Penitenziaria è stato gravemente aggredito ed è attualmente ricoverato all’Ospedale ‘Gemelli’. Questo atto di violenza gratuita è inaccettabile e mette in luce la crescente pericolosità all’interno dell’istituto. Non è il primo incendio causato dai detenuti di Casal del Marmo. Già nei mesi scorsi, altri incendi causati sempre da detenuti, hanno causato l’intossicazione ed il ricovero di altri Poliziotti.”
Mirko Manna, della FP CGIL Nazionale, sottolinea l’urgenza di rivedere le politiche e le procedure attuali: “Questo evento critico evidenzia la necessità di misure immediate, tra cui il trasferimento dei detenuti più problematici, simile a quanto già previsto per gli adulti. È fondamentale rivedere la normativa sulla detenzione dei giovani adulti, che attualmente consente loro di rimanere nelle strutture minorili fino ai 25 anni. Questo limite di età sembra non adeguato alla gestione della popolazione carceraria minorile e solleva seri interrogativi sull’efficacia del sistema penitenziario minorile attuale. La nostra priorità rimane la sicurezza del personale e dei detenuti, nonché l’impegno per un sistema penitenziario equo e funzionale. Chiediamo al Ministro Nordio e al Presidente San Germano responsabile del settore minorile, di intervenire prontamente per affrontare questa situazione critica.” sistema penitenziario incapace di garantire la sicurezza nelle carceri, a partire dalla garanzia dovuta a chi in carcere ci lavora per difendere la Legge”.



L’Ospedale Gemelli Isola Tiberina lancia il progetto San Bartolomeo in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio e Deloitte

Roma – Ampliare e facilitare l’accesso ai servizi sanitari alle persone con particolari fragilità, favorendo l’inclusione sociale e il diritto alla salute. Questo l’obiettivo del progetto San Bartolomeo, lanciato oggi dall’Ospedale Gemelli Isola Tiberina, in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio e con Deloitte e Fondazione Deloitte.

L’iniziativa è stata presentata presso l’Aula Magna dell’Ospedale Gemelli Isola Tiberina alla presenza di: Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità, Giovanni Leonardi, Segretario Generale del Ministero della Salute, Paolo Nusiner, Presidente del Gemelli Isola Tiberina, Daniele Piacentini,  Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gemelli Isola Tiberina, Sergio Alfieri, Consigliere di Amministrazione dell’Ospedale Gemelli Isola Tiberina, Gennaro Capalbo, Direttore Sanitario del Gemelli Isola Tiberina, Marco Impagliazzo, Presidente della Comunità di Sant’Egidio, Giusi Lecce, medico referente del progetto della Comunità di Sant’Egidio, Fabio Pompei, CEO di Deloitte Italia e Guido Borsani, Presidente della Fondazione Deloitte.

Il progetto si fonda sui principi guida del diritto alla salute, l’equità nell’accesso alle cure, l’inclusione sociale e la solidarietà. L’obiettivo è quello di poter offrire ulteriori servizi clinico-assistenziali e aumentare la platea dei beneficiari.

Al fine di garantire un’assistenza dedicata, i pazienti vengono accompagnati nelle fasi di individuazione del bisogno e prenotazione dell’appuntamento e facilitati grazie a un sistema di supporto che prevede anche servizi come la mediazione linguistica.

La “fase pilota” del progetto è iniziata nel gennaio 2023 e da allora più di 170 utenti hanno avuto accesso agli ambulatori di Ginecologia, Ostetricia, Senologia e Odontoiatria. I servizi clinici sono rivolti a persone provenienti da più di 30 Paesi (es. Perù, Ucraina, Siria) colpiti da conflitti o da altre emergenze, persone per le quali è difficile, se non impossibile, accedere alle cure, e a cittadini italiani in condizioni di fragilità.

“Il progetto San Bartolomeo vuole essere l’espressione chiara dei valori di umanità, accoglienza e ospitalità che, da sempre, muovono coloro che operano nell’ambito della sanità cattolica, proprio perché sono alla base della missione che, nel corso dei secoli scorsi, ha portato numerosi e illuminati (ma direi anche coraggiosi) cattolici ad impegnarsi per creare e gestire strutture di cura e assistenza ai malati.” ha dichiarato Paolo Nusiner, Presidente dell’Ospedale Gemelli Isola Tiberina. “L’iniziativa nasce proprio con questa ambizione e, in tale contesto, si è rivelata fondamentale la collaborazione con due partner d’eccellenza come la Comunità di Sant’Egidio e Deloitte, con cui condividiamo uno dei principali valori che guida il progetto, ovvero quello dell’inclusione sociale”.

“Nell’ascolto delle persone che si sono rivolte ai centri della Comunità di Sant’Egidio”, afferma Marco Impagliazzo, Presidente della Comunità di Sant’Egidio, “abbiamo rilevato un bisogno di informazione e di aiuto relativo alla salute: molti tra loro non avevano avuto accesso ai servizi sanitari da molto tempo e presentavano diverse patologie, anche gravi, non adeguatamente trattate. E’ quindi assolutamente necessario sostenere e accompagnare chi è più fragile nel suo percorso di cura. Il Progetto San Bartolomeo, frutto di una positiva sinergia tra Sant’Egidio, il Gemelli Isola Tiberina e Deloitte, vuole essere una risposta solidale per difendere la salute, la prevenzione e l’accessibilità alle cure. Speriamo che iniziative simili si possano moltiplicare allargando il numero di persone che in questo modo potranno usufruire del diritto, che è di tutti i cittadini, alla salute”.

“Vogliamo affrontare le grandi sfide sociali del nostro tempo attraverso iniziative concrete”. ha sottolineato Fabio Pompei, CEO di Deloitte Italia. “Con la partecipazione al Progetto San Bartolomeo il nostro network ribadisce questo impegno, puntando a promuovere un equo accesso a cure di qualità per tutti, a prescindere dallo stato socio-economico, dal genere di appartenenza, dalla provenienza geografica. Già da tempo, a livello globale, stiamo sviluppando collaborazioni tra soggetti appartenenti a diversi settori per affrontare le disparità presenti nei sistemi sanitari nel mondo. Crediamo fortemente in questi progetti ad alto impatto sociale per continuare a essere attori protagonisti di un cambiamento imprescindibile”.




Civita Castellana, bambina di nove anni cade dal balcone di casa

di Redazione –

CIVITA CASTELLANA ( Viterbo) – Una bambina di 9 anni è precipitata dal balcone di casa, a Civita Castellana. L’incidente è avvenuto nel pomeriggio di sabato 4 febbraio.

La piccola è stata trasportata in eliambulanza al Policlinico “Gemelli” di Roma. I parametri vitali sono nella norma ed è tenuta sotto osservazione.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri per i dovuti rilievi del caso.




É in prognosi riservata il bambino azzannato da un cane

di Redazione –

ROMA – Resta in prognosi riservata il bambino di cinque anni, originario di Gallese, azzannato al collo da un cane.
Ricoverato all’ospedale “A. Gemelli” di Roma, è intubato e sedato a causa di una lesione cervicale.
Venerdì pomeriggio, il piccolo avrebbe preso in braccio il cane di famiglia per giocare e l’animale avrebbe avuto una reazione non prevedibile.