Sanità, D’Amato: “Plauso a Sant’Eugenio per primo intervento di chirurgia robotica”

ROMA – “Voglio rivolgere un plauso per il primo intervento di chirurgia robotica eseguito presso l’ospedale Sant’Eugenio di Roma. L’intervento per la resezione dello stomaco per tumore è durato oltre due ore e tutto si è svolto perfettamente. Un plauso a tutta l’equipe medica, chirurgica, infermieristica, tecnica e di ogni altra figura coinvolta dell’ospedale Sant’Eugenio”.

Lo ha dichiarato l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.




Roma, D’Amato: “Ennesima notte di follia in ospedale, necessari posti di Polizia”

ROMA – “Non è possibile assistere ancora all’ennesimo episodio di violenza, stavolta un ladro che devasta il pronto soccorso dell’ospedale Santo Spirito. Qualche giorno fa un gruppo di teppisti ha assaltato il San Camillo.  È ora di dire basta. Rivolgo un appello al neoministro Matteo Piantedosi, conoscendo la sua attenzione alla materia già come Prefetto di Roma, affinché nella sua nuova veste metta in cima alle priorità l’apertura dei posti di Polizia  negli ospedali per la tutela degli operatori e dei pazienti”.

Lo dichiara l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato.




Roma, D’Amato: “Solidarietà a donna ricoverata questa notte a San Giovanni”

ROMA – “Ringrazio la comunità professionale dell’ospedale San Giovanni per la presa in carico con amore e professionalità della donna vittima di violenza questa notte a Roma. Basta con la violenza, basta con la violenza sulle donne” lo dichiara l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

“Bisogna condannare a voce alta questi avvenimenti e mettere in atto azioni per contrastarle. Ringrazio gli operatori e i professionisti del nostro Pronto Soccorso – ha detto il direttore generale dell’ospedale, Tiziana Frittelli – impegnato in prima linea anche in queste circostanze. Abbiamo un apposito protocollo per l’accoglienza delle vittime di violenza, che individua uno specifico percorso clinico-assistenziale che prevede accesso e spazi riservati e l’istituzione della figura “rosa”, infermiera/ostetrica che accompagna la “paziente” durante tutto l’iter clinico, diagnostico e terapeutico. Vorremmo non doverlo più attivare questo percorso. Condanniamo fermamente quanto accaduto”.




Tarquinia “cammina” per l’Ospedale: alla festa del running del 18 settembre anche una passeggiata a scopo benefico

TARQUINIA (Viterbo)- Sono già arrivate le prime iscrizioni, e l’appuntamento con la 10km del Mare a Tarquinia Lido si fa sempre più vicino: ma mentre i runner scalpitano in attesa del 18 agosto (preiscrizione obbligatoria per la gara competitiva, tempo limite il 15 settembre 2022), arrivano altri dettagli sulla mattinata di sport che si vivrà nella località balneare quella domenica.
Come da tradizione dell’appuntamento con questa festa del running – saltata per due anni a causa della pandemia – affianco all’appuntamento agonistico ce ne sarà uno non competitivo che porterà aspiranti corridori o passeggiatori dal lungomare di Tarquinia Lido all’Oasi naturale delle Saline e ritorno, in un percorso di circa 6 km.
La novità è che il ricavato delle iscrizioni di questa divertente camminata sarà devoluto dall’organizzazione della 10 km del Mare all’Ospedale di Tarquinia, nella speranza che possa essere utile all’acquisto di materiale di vario tipo richiesto dalla quotidiana attività di dottori e personale sanitario della struttura.
Un’opportunità resa possibile dal supporto garantito all’evento dal Comune di Tarquinia e dagli sponsor privati che sostengono l’evento: Remax Best Tarquinia, Camping Riva dei Tarquini – Parco Avventura, Tamuré, Camping Tuscia Tirrenica, ISLA, Azienda Muscari Tomajoli, Apicoltura Ercolani, Namo, Podere Giulio, Riva Blues, Mirtilli e Merletti, Azienda Barucca, Tipografia Almo, Edilizia Conti, Capolinea Caffé, Fratelli Elisei, Parati Etruria.




Acquapendente, da ottobre al via il progetto di qualificazione diagnostica presso il nosocomio

ACQUAPENDENTE (Viterbo) – “A partire dal mese di Ottobre al via progetto di qualificazione diagnostica presso l’Ospedale di Acquapendente”. A comunicarlo la Direttrice Generale della ASL Viterbo Daniela Donetti “Al termine dei lavori necessari all’adeguamento dei locali”, sottolinea, “verrà posizionata ed entrerà in funzione una nuova Tac multistrato di ultima generazione. In tutto e per tutto analoga a quella già funzionante presso la struttura sanitaria Andosilla di Civitacastellana, consentirà alla struttura l’acquisizione di immagini veloci di migliore qualità, più facilmente interpretabili, con la possibilità di ricostruzione di immagini multiplanari di risonanza nonché di immagini tridimensionali. Garantiremo un incremento di comfort del paziente secondo una logica progettuale iniziata nel mese di Marzo con la dotazione presso la struttura sanitaria di Montefiascone di due mammografi mobili e di un fisso. Un mese prima della progettualità aquesiana verrà potenziata quella di Belcolle con un mammografo fisso. L’investimento globale su queste grandi apparecchiature sfiora il milione di Euro”.

 




Civita Castellana, entrata in funzione oggi la nuova tac multistrato all’ospedale Andosilla

CIVITA CASTELLANA ( Viterbo) – A partire da ieri, presso l’ospedale Andosilla di Civita Castellana, è entrata in funzione la nuova tac multistrato di ultima generazione.

La tecnologia messa a disposizione dei professionisti falischi è stata acquisita grazie a un finanziamento regionale di circa 230mila euro.

La nuova tac, rispetto alla strumentazione precedente, consente l’acquisizione di immagini veloci di migliore qualità, più facilmente interpretabili, con la possibilità di ricostruzione di immagini multiplanari (come la risonanza), nonché di immagini tridimensionali.

Queste ultime, in particolare, sono utili per l’esecuzione di esami di secondo livello, come la colonscopia virtuale che viene eseguita a Civita Castellana, dove è possibile navigare virtualmente nel colon, o nei vascolari, come lo studio TC delle coronarie o di vari distretti corporei, o ortopedici, al fine di pianificare gli interventi chirurgici protesici.

L’apparecchiatura, infine, garantisce un incremento di comfort del paziente, durante tutto il tempo di esecuzione dell’esame e si aggiunge al nuovo mammografo fisso di ultima generazione operativo Marzo con in finanziamenti Pnrr.

“Il percorso avviato di potenziamento e di ammodernamento del parco tecnologico aziendale – commenta il direttore generale della Asl di Viterbo, Daniela Donetti – ci porta oggi a tagliare un ulteriore traguardo importante, con l’attivazione della tac multistrato a Civita Castellana. Un macchinario identico, al termine dei necessari lavori di adeguamento dei locali, verrà messo in funzione presso l’ospedale di Acquapendente entro il mese di ottobre. Tra marzo e maggio, invece, avevamo dotato la struttura sanitaria di Montefiascone di due mammografi mobili e di uno fisso. Un ulteriore mammografo fisso sarà installato a Belcolle entro il prossimo mese di settembre. Per un investimento globale su queste grandi apparecchiature che sfiora il milione di euro”.

Il potenziamento del parco tecnologico procede parallelamente al rafforzamento necessario del personale radiologico in dotazione alle strutture sanitarie della provincia, per garantire una adeguata offerta di salute in relazione alla domanda espressa dal territorio. Nei giorni scorsi sono stati assunti 4 nuovi radiologi: il primo dei quali entrerà in servizio domani, il secondo il primo di agosto e gli altri due nelle settimane successive.




Acquapendente: conferito incarico di responsabile della Diagnostica per immagini al dott. D’Adduzio

Con Deliberazione 1118 la Asl Viterbo ratifica conferimento incarico quinquennale di Responsabile della U.O.S. Diagnostica per Immagini Acquapendente al Dottor Roberto D’Adduzio. Il professionista ha appena terminato l’incarico professionale di consulenza, di studio e di ricerca, ispettivo di verifica e di controllo denominato “Diagnostica Integrata della Patologia Toracica e Muscoloscheletrica” presso la struttura sanitaria di Belcolle. Spetterà a D’Adduzio qualificare ulteriormente il piano di lavoro portato avanti con immensa professionalità per 30 anni dal Dottor Arturo Bigerna fresco pensionato. Entrato nel cuore di tutta la popolazione aquesiana anche e sopratutto per la sua profonda umanità




Roma, Panunzi (Pd): “Tra gli interventi più significativi il progetto del nuovo ospedale di Acquapendente”

ROMA – “Un altro passo in avanti verso il nuovo ospedale di Acquapendente”. Esprime soddisfazione il consigliere regionale del Pd Enrico Panunzi, dopo la nota diffusa dalla Regione Lazio sull’approvazione da parte della Giunta della delibera del piano decennale da 98 milioni di euro in materia di investimenti in edilizia sanitaria ex art. 20, legge 11 marzo 1988, n. 67, terza fase, denominato “stralcio 1.B.2_B.2” “Investimenti straordinari per l’ammodernamento strutturale, tecnologico ed organizzativo del servizio sanitario della Regione Lazio”, “Con atti amministrativi concreti stiamo dando forma e sostanza all’annuncio fatto ad agosto 2021, sul progetto da 37,2 milioni di euro per il nuovo presidio ad Acquapendente – prosegue il vice presidente della X commissione –. Gli interventi previsti nel piano decennale rafforzeranno la rete territoriale, migliorando i servizi e avvicinando sempre di più il sistema sanitario alle persone. In questa direzione si muove il progetto di un nuovo moderno presidio ad Acquapendente, che andrà a migliorare la qualità dell’assistenza in un’area periferica lontana dai grandi centri. Ringrazio l’assessore regionale alla sanità Alessio D’Amato, per la vicinanza alla provincia di Viterbo e per il lavoro che sta portando avanti. Un lavoro fatto di cose concrete e di promesse mantenute, che stanno cambiando in meglio il volto della sanità regionale”.




Acquapendente, la minoranza chiede un consiglio comunale aperto per lo studio di fattibilità del nuovo ospedale

ACQUAPENDENTE (Viterbo) – L’equipe di lavoro gruppo consiliare di minoranza (fotografia) ha reso noto un documento sull’Ospedale di Acquapendente : “Ormai conoscete la posizione della minoranza in ordine al completamento dell’ Ospedale anche”, sottolineano, “come sede unificata di tutti i servizi sanitari come pure siete al corrente della posizione della maggioranza circa la realizzazione di un Nuovo Ospedale sede anche ( oppure solo??) di ospedale di Comunità e casa di Comunità. Atteso ciò, con qualche giorno di ritardo, vi comunichiamo che in data 27 aprile 2022 abbiamo protocollato una comunicazione avente ad oggetto: ” Richiesta di un Consiglio Comunale APERTO per l’ esame dello studio di fattibilità del nuovo Ospedale” Perchè lo abbiamo fatto? E perchè adesso? Abbiamo ritenuto importante procedere con tale richiesta essendo venuti a conoscenza della delibera n. 636 del 11 aprile 2022 con la quale il Direttore Generale della ASL di Viterbo approvava la determinazione con la quale il servizio di ingegneria ASL proponeva – lo studio di fattibilità tecnico economico per la realizzazione del nuovo presidio ospedaliero di Acquapendente; – la trasmissione alla Regione Lazio per i provvedimenti di competenza; – l’ AVVIO della PROCEDURA di AMMISSIONE al FINANZIAMENTO e – la presa d’ atto che la spesa complessiva veniva aumentata ad euro 37.293.594,18 ( con un incremento di oltre 7 milioni rispetto all’ importo, già corposo, indicato in campagna elettorale) Per questi importantissimi motivi (nonchè di RECENTISSIMA pubblicazione) abbiamo ritenuto importante inoltrare la richiesta di un Consiglio Comunale, invitando il Sindaco, nella sua espressa qualifica di massima Autorità Sanitaria sul territorio a richiedere tutti gli atti e documenti sopra indicati al fine di sottoporre la questione al Consiglio Comunale in SEDUTA APERTA, attesa l’ importanza sotto un duplice profilo: assistenziale ( ovviamente!!!) ed urbanistico




Sanità, D’Amato visita le stanze famiglie SMA del Sant’Andrea

ROMA – L’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, accompagnato dal Direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea, Adriano Marcolongo, questa mattina ha visitato le stanze di degenza pediatrica dedicate ai piccoli pazienti con patologie neuromuscolari e alle loro famiglie.

Un reparto nel reparto, ristrutturato per rendere spazi e arredi funzionali alla mobilità complessa dei piccoli degenti affetti da SMA o altre patologie neuromuscolari. Due stanze, per un totale di 4 posti letto, al panoramico IX piano della struttura capitolina che affaccia sul parco di Veio, modificate e ampliate per corrispondere ai massimi standard di accessibilità e funzionalità, accoglienza e umanizzazione.

Un progetto realizzato grazie alla sinergia tra le équipe ortopedica e pediatrica, rispettivamente dirette dagli ordinari dell’Università Sapienza Andrea Ferretti e Pasquale Parisi, e Famiglie SMA. L’Associazione, presieduta da Anita Pallara e impegnata dal 2001 nella ricerca e nell’assistenza a favore dei bambini affetti da atrofia muscolare spinale, ha supportato l’ospedale nella ristrutturazione, sostenendo anche i costi degli arredi delle stanze. Fondamentale è stata la spinta propulsiva di Luca Labianca, l’ortopedico che, intervenendo chirurgicamente sulle malformazioni della colonna, segue i pazienti dalla fase diagnostica al post operatorio, in stretta collaborazione con colleghi pediatri, anestesisti e fisiatri.

“Il Lazio è una regione all’avanguardia nello screening neonatale e stiamo investendo nel futuro della sanità laziale con nuove strutture, nuove tecnologie, nuovi programmi di assistenza – commenta l’Assessore D’Amato – mantenendo sempre come faro della nostra programmazione l’impegno per la realizzazione di luoghi di assistenza più accoglienti, vivibili e rassicuranti, soprattutto per i più fragili”.

“Un ambiente familiare, una propria stanza fuori casa, progettata per soddisfare le esigenze funzionali dei nostri piccoli ospiti – sottolinea il Direttore Marcolongo – ma anche quelle di natura psicoemotiva, così importanti per affrontare serenamente un percorso di cura che a volte è più lungo e difficile.”




Roma, D’Amato: “Sul caso di Matteo Valentini, chi sa parli”

ROMA – “Desidero rilanciare l’appello dei familiari e degli amici di Matteo Valentini per ricostruire la dinamica del caso. Chi sa o ha visto qualcosa chiami la Polizia. Il giovane è tenuto in coma farmacologico presso la terapia intensiva del DEA del Policlinico Umberto I, l’ospedale più importante di Roma, con un costante monitoraggio della pressione endocranica. I medici del Policlinico Umberto I si stanno adoperando in maniera appropriata per la gestione clinica del caso. Ai familiari mando un abbraccio ideale auspicando che venga fatta piena luce sull’intera dinamica dei fatti”.

Lo dichiara l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.




Policninico Umberto I, inaugurata nuova risonanza magnetica e nuova radioterapia

ROMA – L’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, la Rettrice di Sapienza Università di Roma, Antonella Polimeni e il Direttore generale del Policlinico Umberto I, Fabrizio d’Alba inaugurano la nuova Risonanza Magnetica 3 Tesla Magnetom Vida installata presso la I Clinica Medica (piano -2) del Policlinico.

e la nuova Radioterapia che si trova in Radiologia Centrale, edificio 26 al piano – 1.

Entrambi i servizi sono già funzionanti ed operativi.

La Risonanza Magnetica 3 Tesla Magnetom Vida ha avuto un finanziamento scheda 73 – fondi D.G.R. 861 del 19/12/2017 – ex art. 20 L.67/88. Ed un costo di € 850.000, va a sostituire un macchinario in funzione dal 1998. In Radioterapia i due acceleratori ora sostituiti erano stati messi in funzione dal 2003. La Fornitura di n. 2 Acceleratori Lineari Elekta modello Versa HD di cui uno mono-energia ed uno multienergia comprensivi di Sistema Record & Verify e sistemi dosimetrici ha avuto un finanziamento fondi ex D.G.R. 258 del 16/06/2015 ed un costo di € 4.200.000.

Particolare cura è stata rivolta all’umanizzazione dei servizi. In particolare, nella Radioterapia dove sono state utilizzate foto di luoghi delle cinque province della Regione Lazio. Immagini scelte in considerazione delle bellezze naturali, dei colori e delle emozioni suscitate da luoghi e colori.

“Il covid ci lascia un insegnamento ovvero la necessità di ridisegnare la sanità rafforzando la rete territoriale e facilitando l’accesso a tutti i cittadini anche tramite la digitalizzazione dei servizi. Inauguriamo questi nuovi macchinari di ultima generazione che faranno fare un salto nella qualità del servizio offerto, garantendo una maggiore velocità delle prestazioni” ha commentato l’Assessore Alessio D’Amato.

“L’attenzione alle persone, il desiderio di partecipare alla crescita del territorio sono da sempre i principi che animano l’azione della Sapienza e del Policlinico Umberto I. Oggi abbiamo rafforzato la nostra capacità di diagnostica e di prevenzione per confermare che lo spirito di servizio verso la comunità passa anche per un concetto di salute e di benessere come conquista attraverso un lavoro e un impegno quotidiano. Un percorso che per noi significa studio e formazione e questi macchinari di nuova generazione vanno ad implementare il parco tecnologico a disposizione dei nostri studenti di area medica” dichiara la Rettrice Antonella Polimeni.

“Essere riuscito a rinnovare la Radioterapia e la Risonanza magnetica portando a termine iter molto complessi mi rende particolarmente lieto perché ritengo siano questi gli elementi che qualificano le strutture. Servizi e macchinari tecnologicamente avanzati mediante i quali è possibile innalzare la qualità dei percorsi di presa in carico dei pazienti, in particolare quelli oncologici” conclude il Direttore generale Fabrizio d’Alba.




Si è costituito il comitato Amici del Sant’Anna

RONCIGLIONE (Viterbo) – Riceviamo e pubblichiamo: “Abbiamo costituito ufficialmente il Comitato Amici del Sant’Anna. Visto il grande interesse dei cittadini verso le tematiche socio/sanitarie che stiamo portando avanti da molto tempo, abbiamo ritenuto opportuno dotarci di uno Statuto e di un Regolamento anche per essere ascoltati ufficialmente presso la Regione Lazio, la Asl e i comuni che rappresentano la Bassa Tuscia.
In questo modo vogliamo dare un “maggior valore” e porre una “maggiore attenzione” verso quelle problematiche e quei temi che riteniamo importanti, come il servizio di primo soccorso h24 presso l’Ospedale ronciglionese.
Al contempo il riconoscimento del nostro Comitato ci permetterà di organizzare alcune raccolte fondi atte ad acquistare macchinari e strumentazioni utili da donare all’Ospedale S.Anna. L’emergenza Covid ha ben dimostrato a tutti i cittadini quanto sia importante avere un Ospedale funzionante a “pochi passi da casa”.
Noi ribadiamo che ci sono tutti i presupposti affinché la Regione Lazio riconosca il S.Anna come presidio ospedaliero di area disagiata e questo consentirebbe a tutti i cittadini della Bassa Tuscia -e non solo- di avere un ospedale con un Pronto Soccorso presidiato h24, posti letto, possibilità di piccoli interventi chirurgici in Day o Week Surgery, indagini radiologiche e tanto altro ancora.
Abbiamo chiesto alla Commissione Sanità della Regione Lazio di essere ascoltati; siamo in attesa di essere convocati: vi terremo aggiornati”.

Il Comitato Amici del Sant’Anna
Fabio Troncarelli
Alessio Vettori
Antonio Tosi
Marco del Nero
Antonio Moretti
Mauro Mengarelli
Gianfranco Pani
Carlo Todini
Francesco Virgili




Sanità Lazio, De Vito (Misto): “Critica la situazione della rete ospedaliera, D’Amato si attivi per risolvere”

ROMA- “ Sta diventando critica la situazione della rete ospedaliera nel Lazio, in particolare a Roma. Al normale flusso di pazienti che necessitano di ricovero, si sta aggiungendo anche il numero dei malati Covid e le strutture non sembrano in grado di sopportare ulteriore carico. Non è possibile leggere sugli organi di stampa di cittadini in attesa di ricovero da oltre 24 ore e che il loro numero sia addirittura tale da poter riempire un intero nosocomio di vaste proporzioni. Questa criticità si ripercuote anche sul servizio di soccorso tramite ambulanze poiché non essendo possibile liberare la barella con la quale arriva il paziente, per carenza di lettighe all’interno del nosocomio, viene di fatto impedito al mezzo di tornare in circolazione in caso di nuove emergenze”. Lo dichiara Francesca De Vito, consigliera al Gruppo Misto della Regione Lazio.  “Una situazione che purtroppo non mi sorprende ma mi addolora. Più volte ho chiesto, sollecitato, presentato atti per ottenere una diversa gestione. E’ stata bocciata dalla maggioranza in consiglio regionale la mia mozione con la richiesta di riapertura del San Giacomo, al centro di Roma. Una struttura che oggi sarebbe stata di vitale importanza e che avrebbe potuto alleggerire il carico che invece sta portando al collasso altri ospedali. Inoltre – continua – ho ripetutamente rappresentato la problematica legata al servizio Ares118 senza ricevere alcuna risposta. Della quarta ondata di contagi si parlava ormai da tempo, eppure si stanno verificando situazioni già in emergenza, materiali per i tamponi che cominciano a scarseggiare come anche i dispositivi di protezione individuali. Ci si poteva organizzare prima, si potevano utilizzare soldi pubblici per assunzioni di personale che scarseggia in quasi tutte le nostre strutture, si potevano riaprire reparti chiusi da tempo e invece si va in giro ad inaugurare o progettare qualcosa di nuovo la cui utilità è tutta da dimostrare”

“Avrei avuto piacere di poter chiedere chiarimenti direttamente all’assessore alla Sanità, ma l’audizione da me richiesta ormai più di due mesi fa non è mai stata programmata. Comprendo che, soprattutto in questo periodo, la sua attività sia frenetica – conclude De Vito – ma visti i risultati forse sarebbe meglio rivedere con calma tutta la sua strategia”




Ospedale di Orvieto: nuova Tac di ultima generazione

ORVIETO – Alla presenza dell’Assessore regionale alla Salute e Welfare, Luca Coletto, è stata inaugurata questo pomeriggio al “Santa Maria della Stella” di Orvieto la nuova apparecchiatura TAC di ultima generazione, preceduta dall’incontro con i Sindaci dell’Orvietano per illustrare le iniziative e i progetti di efficientamento dei servizi territoriali e ospedalieri.

Con la nuova TAC l’Ospedale di Orvieto ha acquisito una importante tecnologia che consentirà di migliorare e potenziare le prestazioni diagnostiche del nosocomio. L’apparecchiatura infatti si aggiunge al precedente strumento che sarà utilizzato per esami di Pronto Soccorso come: lo studio dell’encefalo o della struttura ossea per valutare la presenza di eventuali fratture.
Tecnicamente, la nuova TAC a 64 strati, è in dotazione alla struttura complessa di Radiologia diretta dal Dr. Ugo Ciammella e consente diagnosi più accurate oltre ad individuare patologie di piccole dimensioni a livello di tutti i distretti esaminati (cranio-torace-addome) ma anche studi più approfonditi dei vasi sanguigni (embolia polmonare, studio del circolo intracranico in caso di sospetto ictus).
Essendo in grado di esaminare nello stesso tempo 64 strati di tessuto, anziché 16 come l’apparecchiatura che era attualmente in uso, la nuova TAC è anche più veloce ed impiega minor tempo ad analizzare le varie strutture così da essere accettata meglio anche da pazienti pediatrici o claustrofobici.

Contestualmente alla nuova TAC sono stati presentati anche i progetti di riqualificazione del “Santa Maria della Stella”, ovvero: la ristrutturazione ed ampliamento del Pronto Soccorso, gli interventi di riqualificazione della Terapia Intensive e, la prossima apertura di un Hospice Adulti.
Presenti: il direttore sanitario e il direttore amministrativo della Usl Umbria 2, Simona Bianchi e Piero Carsili, il direttore del Distretto di Orvieto, Massimo Marchino, la Responsabile Direzione Medica di presidio Margarete Tockner, i responsabili delle Unità Operative e dei Servizi ospedalieri.

A portare i saluti istituzionali è stata il Sindaco di Orvieto, Roberta Tardani che ha ricordato di aver puntualmente rappresentato alla Regione Umbria e all’Assessore alla Salute, Coletto i bisogni del nostro territorio in termini di organico, organizzazione del lavoro ed investimenti strutturali, ricevendo ampie rassicurazioni e le prime risposte. “C’è tuttavia una grandissima esigenza dei cittadini ad avere risposte puntuali e in tempi rapidi per la parte sanitaria sia in sede ospedaliera che in sede di medicina del territorio da prevedere nell’ambito del PSR – ha evidenziato – quindi proseguirà il nostro impegno istituzionale nel perorare le necessarie soluzioni per servizi territoriali efficienti come richiede la connotazione demografica della nostra realtà”. Nel ringraziare l’Assessore alla Salute, i Sindaci e tutti gli operatori del Santa Maria della Stella, il Sindaco ha aggiunto che è stato avviato un “percorso da condividere insieme per rafforzare il ruolo di emergenza-urgenza del nostro ospedale nella rete regionale”.

Ad illustrare i vari progetti in cantiere è stato il Direttore Generale dell’Azienda Usl Umbria 2, Massimo De Fino il quale, smentendo chi sosteneva un ridimensionamento dell’attività del “Santa Maria della Stella”, ha elencato i dati relativi al periodo 2019, 2020 (comprendente la gestione nel periodo Covid che ha comportato una riduzione fisiologica del 30% senza però compromettere l’erogazione di tutte le urgenze) e 2021 che dimostrano non solo la tenuta dei ricoveri provenienti anche da fuori regione ma una intensa attività in campo chirurgico che, ad ottobre 2021 supera di gran lunga quella dell’anno precedente.
Relativamente al pronto soccorso la statistica 2021 prodotta dalla Usl per il nosocomio di Orvieto attesta un miglioramento dell’appropriatezza delle prestazioni laddove si sono abbassati i codici “bianchi” e “verdi”, mentre i “gialli” e “rossi” sono in linea con il 2019 e 2020.
Anche i risultati del Servizio 118 rientrano nella norma mentre particolarmente positiva è risultata l’attività ambulatoriale il cui numero è sovrapponibile ai dati del 2020 e superiore a quelli del 2019. Principio di appropriatezza confermato anche per l’attività dell’area ginecologia/maternità.
Per la voce Liste di attesa da mesi è stato abbassato il trend che, ad Orvieto come in altri presidi della regione, sta scendendo grazie anche ad una attività straordinaria domenicale e/o seralr. In tal senso, dal 21 novembre prossimo, sono già programmate tre giornate di visite domenicali durante il periodo novembre/dicembre.
E ancora, dall’indagine Agenad sulle performance regionali in periodo Covid emerge che l’Umbria durante la pandemia ha affrontato puntualmente le varie criticità mantenendo tuttavia invariate le prestazioni alle persone più fragili.
Quanto al rapporto tra prestazioni erogate e da erogare sempre in rapporto alle figure professionali dedicate, il Direttore Generale ha annunciato l’assunzione di due neurologi per la stroke unit che consentiranno l’autonomia del presidio per la diagnosi neuroelettrofisiologica; a breve, saranno assunti anche tre nuovi gastroenterologi.
L’Usl sta investendo, inoltre, sulla formazione delle nuove figure assunte in Radiologia individuando una figura dedicata alla senologia che si formerà l’Ispro di Firenze.
“Un ospedale quello di Orvieto che funziona – ha concluso De Fino – ovviamente manca ancora del personale medico come cardiologi e chirurghi, ma purtroppo questo è un problema che riguarda tutta l’Italia, tuttavia stiamo provvedendo cercando anche di fidelizzare i nuovi assunti a restare ad Orvieto”. Sempre ad Orvieto saranno investiti 10 milioni di euro per lavori, parte dei quali già effettuati ed altri da effettuare. Entro dicembre saranno attivati 5 posti di Hospice Adulti che temporaneamente troverà posto nell’ambito del presidio (precisamente nell’area ex day surgery) e che si inquadra come progetto a completamento dell’ottimo livello di assistenza oncologica e domiciliare.

Ad illustrare il progetto di trigenerazione della gestione dell’efficienza impiantistica dell’Ospedale di Orvieto sono stati gli Ing.ri Marco Tagliaferri e Fabio Sperta che hanno parlato di un processo tecnologico che, con un solo macchinario, permette di produrre energia elettrica, termica e frigorifera.
Un progetto che rispetto agli impianti tradizionali riduce il consumo di combustibile con risparmio energetico e riduzione di emissioni. La trigenerazione consente infatti di coprire il fabbisogno di consumi elettrici in modo costante durante l’arco dell’anno ed un risparmio di energia annuo di circa il 15% rispetto al prelievo da rete. Tale risparmio è economicamente quantificabile in circa 205 mila euro con una diminuzione di -825 tonnellate di CO2 nell’ambiente.
Il progetto del nuovo Pronto Soccorso è stato spiegato dall’Ing. Edoardo Filippetti come un progetto di cornice per un Ospedale territoriale che parte della rimozione delle criticità degli attuali ingressi per rendere più agevole l’arrivo al servizio da parte degli utenti. L’attuale Pronto Soccorso situato al primo livello con una rampa di accesso particolarmente faticosa, lascerà il posto alla creazione di una struttura che filtrerà gli accessi espandendosi alle potenzialità di un’area al piano terra per la creazione di un unico Pronto Soccorso in cui si arrivi con una gestione separata e diversificata dei flussi e con grande attenzione alla questione dell’accessibilità. L’intervento è reso possibile da un finanziamento nell’ambito del Piano nazionale di riorganizzazione e potenziamento della rete ospedaliera legata all’emergenza Covid.

Da parte degli addetti ai lavori, Cesare Magistrato – Direttore S.C. Pronto Soccorso ha accolto con favore il progetto ribadendo che l’emergenza Covid ha fatto emergere le carenze strutturali del presidio ospedaliero, ed ha raccomandato che Orvieto abbia un ruolo preminente nel sistema dell’emergenza urgenza.
Sempre con riferimento al Pronto Soccorso, Tommaso Ciacca – Direttore S.C. Anestesia e Rianimazione ha messo in risalto che si tratta di un intervento fondamentale in quanto, quello di Orvieto, specie per chi arriva dalle grandi vie di comunicazione come l’Autostrada, è il primo ospedale di una vasta area che attraversa il territorio nazionale.
Anche Massimo Buononato – Direttore S.C. Chirurgia Generale e d’Urgenza ha osservato che un Pronto Soccorso non può prescindere da una buona chirurgia d’urgenza e che la criticità del numero dei chirurghi già oggi costringe gli operatori a lavorare con ritmi serrati al di sopra delle possibilità.
Massimo Bracaccia – Direttore del Dipartimento di Medicina, ha però comunicato l’arrivo nelle ultime settimane di 2 specialisti neurologi e l’attivazione del laboratorio di neuroelettrofisiologia, l’avvio degli ambulatori per alcune malattie degenerative e, relativamente all’area medica per l’attivazione Hospyce, la disponibilità di 4 figure in regime ordinario per dare continuità assistenziale. Anche per la Telemedicina è stato selezionato un cardiologo specializzato ed è stata implementata la dotazione di specialisti della rete di gastroentereologica.
Ugo Ciammella – Direttore S.C. Radiologia ha evidenziato, infine, l’importanza della seconda Tac perché metterà il reparto in condizione di non fermarsi più in caso di guasti tecnici, eliminando quindi inutili perdite di tempo sulle patologie cardiodipendenti e gli ictus in particolare.

A conclusione dell’incontro, l’Assessore regionale Luca Coletto ha parlato di “importanti novità per l’Ospedale di Orvieto” ed ha annunciato l’odierna “delibera di approvazione della figura apicale del direttore di presidio dell’ospedale che è un presidio importante nella rete regionale”. Coletto ha parlato anche della gestione dell’emergenza Covid in Umbria che ha ricevuto vari apprezzamenti dai livelli nazionali.
Sulla carenza di Medici datata sin dal 2010, l’Assessore alla Salute ha ricordato che, ancorché molto apprezzati all’estero lo sono molto meno in Italia e questo ha prodotto negli anni un trasferimento di giovani medici preparati in altri Paesi. Altro errore è stata l’introduzione del numero chiuso nelle facoltà di medicina che ha provocato gravi danni per la programmazione futura del turnover.
“Agiremo a livello ministeriale d’intesa con il Ministro Speranza – ha però annunciato Coletto – perché non è giusto che il conto lo paghino pazienti e medici. Le aperture domenicali sono essenziali per ripulire le liste di attesa. Tra due settimane sarà on line la piattaforma per garantire la massima trasparenza nella gestione delle liste d’attesa. Lo scorso anno a questo scopo vennero assegnati 500 mln di euro a tutta Italia da spendere tra novembre e dicembre, cosa praticamente impossibile così che sono stati ribaltati sul 2021 e riguardano anche le visite domiciliari. Da parte della Regione c’è ampia disponibilità ad invertire la tendenza e a rendere i reparti attrattivi”.
“Cambierà anche la programmazione dell’emergenza-urgenza con la completa disponibilità di un elicottero per l’Umbria – ha aggiunto – mancano anche molti infermieri tanto che le case di riposo hanno dovuto limitare gli accessi. In sanità aumentando l’offerta aumenta la domanda quindi il punto di equilibrio è l’appropriatezza dei ricoveri. Verrà implementata la circolarità delle informazioni sanitarie fra tutte le strutture ospedaliere, pianificando la rete degli ospedali che devono colloquiare con i servizi territoriali e delocalizzando la lettura dei referti per ottimizzare i tempi di trattamento dei pazienti. Investimenti e progettualità ci sono e c’è grande operosità per il territorio. Chi dice il contrario è obnubilato. Orvieto sarà conosciuta oltre che per le bellezze del suo territorio anche per l’efficienza del suo ospedale”.

Al termine dell’incontro, l’inaugurazione vera e propria della nuova TAC è stata preceduta dalla visita all’area radiologica dell’Ospedale, recentemente riqualificata per ospitare tale strumentazione.




Ospedale di comunità ad Acquapendente, interviene la lista “Insieme per cambiare”

ACQUAPENDENTE ( Viterbo) – Il sindaco di Acquapendente ha annunciato che verrà costruito un nuovo Ospedale e la lista Immagina Aquesio della candidata Alessandra Terrosi lo ha immediatamente plaudito. Di diverso avviso la Lista  “Insieme per cambiare”. Con la candidata a Sindaco Federica Friggi che ha espresso la propria opinione durante un incontro svoltosi presso il chiostro di San Francesco: “La Nostra lista civica ha a cuore il servizio sanitario del territorio, e la struttura ospedaliera presente, perché crede fermamente che il diritto alla salute sia un diritto fondamentale di ogni cittadino. Tuttavia, per pura propaganda elettorale, spesso si gioca con la salute di questi ultimi.  Magicamente compaiono progetti di venti anni fa la cui realizzazione è rimasta sopita ed ora, guarda caso a pochi giorni dalle elezioni comunali, sembra imminente. Ormai da giorni, sulle testate giornalistiche locali, è protagonista la notizia che ad Acquapendente verrà costruito un Ospedale di Comunità. Le future generazioni ringraziano, ma quelle attuali non hanno diritto alla salute? Nel caso che si concretizzi questo progetto, la nuova struttura la vedremo nel 2030. Se invece si lavorasse sulla struttura esistente basterebbe un anno. O la lista avversaria dimostra che per 9 anni nessuno si ammalerà, oppure dovremo pensare che vivono un bel momento ludico. Le malattie non aspettano, la Regione sì. Naturalmente accogliamo di buon grado ogni nuovo progetto in grado di fornire maggiori servizi alla comunità. Tuttavia si ritiene, realisticamente, che la realizzazione non sia così immediata e scontata, dato che si propone l’apertura di una nuova struttura, dopo che sono stati decurtati posti letti e depotenziati i servizi. Pertanto, si ringrazia la Regione Lazio e l’Assessore preposto per l’impegno profuso ed il riguardo avuto per il nostro territorio ed i nostri cittadini, ma tenuto conto dei tempi non brevi per la realizzazione della nuova struttura nella Zona industriale di Acquapendente, sempre che ciò avvenga, riteniamo indispensabile chiedere che si proceda al completamento della struttura esistente così da poter accogliere in essa i vari servizi territoriali (consultorio e CSM) dislocati in varie strutture private per i quali si pagano esosi canoni di locazione. Chiederemo, sin da subito, un confronto finalizzato alla risoluzione dei problemi strutturali non più rinviabili, di dare seguito ai lavori da tempo sospesi e del conseguente potenziamento delle prestazioni sanitarie nella parte nuova del presidio, ubicato nel centro storico di Acquapendente. Chiediamo un investimento maggiore nella sanità territoriale con il rafforzamento dei servizi offerti ed un impegno straordinario, al fine di reperire nuove professionalità e completare i concorsi. Tutto ciò al fine di far compiere alla struttura un reale salto di qualità, in modo che si affermi come effettivo punto di riferimento per i territori dell’Alta Tuscia Laziale e delle vicine Umbria e Toscana”.




Contributi all’ospedale di Acquapendente, Terrosi: “Grande soddisfazione”

ACQUAPENDENTE ( Viterbo) – Alessandra Terrosi, candidato sindaco per Immagina Aquesio, esprime grande soddisfazione per la notizia del nuovo ospedale di Acquapendente nell’ambito della riorganizzazione del sistema territoriale della Asl viterbese e ringrazia la Regione Lazio, il presidente Zingaretti, l’assessore D’Amato, il consigliere Panunzi e la direttrice generale Asl Donetti per questo nuovo impegno nel potenziare un servizio imprescindibile per i cittadini. Per Acquapendente e il suo territorio è fondamentale poter contare su una struttura moderna ed efficiente. Costruire la sanità del futuro significa migliorare la qualità dei servizi e dell’assistenza sanitaria per tutti, in particolar modo nei territori periferici, necessità che in tempi odierni non sono più rinviabili.




Bambino azzannato da un cane, lesionate le vie respiratorie

di Redazione –

GALLESE ( Viterbo) – Nel primo pomeriggio di ieri, a Gallese, un bambino di circa sei anni è stato azzannato da un cane. Portato in ospedale e sottoposto ad una serie di cure, è successivamente tornato a casa.
Le sue condizioni si sono, tuttavia, aggravate nelle ore seguenti, tanto che i genitori lo hanno riportato in tarda serata al pronto soccorso di Belcolle.
Il bimbo presentava difficoltà a respirare. Intubato, è stato trasportato con l’eliambulanza all’ospedale “Gemelli” di Roma.