“Premio Paternesi”: unire le arti nello straordinario contesto di Palazzo Doebbing

SUTRI ( Viterbo) – La vitalità di Palazzo Deobbing è ormai caratteristica stessa del luogo della cultura per Sutri e la Tuscia: la mostra omaggio al maestro Alessio Paternesi, la prima organizzata dopo la sua scomparsa, sta diventando veicolo di incontri, iniziative, occasioni d’arte da celebrare.
Le note di prova eseguite poco prima della serata al Premio Efebo hanno così colpito Monica Paternesi, figlia dell’artista, da pensare e proporre un incontro tra musica e parole, diventato
certezza venerdì scorso, 25 ottobre, nell’ambito del Beethoven Festival Sutri; la presenza, sempre questa estate, del consigliere regionale Daniele Sabatini ha ufficializzato idea e progetto, consolidato nel Premio Paternesi voluto dalla Regione Lazio.
La sala conferenze, ingentilita dalle opere di Paternesi e dallo spettacolo incorniciato dalle
finestre che mostrano da un lato la meraviglia della collina e dall’altro la poesia dei tetti sutrini, ha ospitato un incontro fatto di parole e musica. Le note al violino, selezionate dal maestro Anna Lisa Bellini tra i talenti del liceo musicale Santa Rosa da Viterbo, proposte dai fratelli Gabriele e Matteo Lucarelli, sia solisti che in duo, tra sonate e una cabeza hanno donato la giusta atmosfera, creando un dialogo tra arti. Il sindaco Matteo Amori ha ringraziato relatori e numerosi presenti in sala “Per una nuova occasione nell’omaggiare la cultura e il maestro Paternesi, grazie al proficuo legame tra il Beethoven festival e l’amministrazione, impegnata a ristrutturare altri importanti edifici sutrini che saranno fruibili e a disposizione della cittadinanza”.
Una nuova giornata organizzata e presenziata dal consigliere delegato alla cultura e al talento, Claudia Mercuri, che dopo aver salutato e precisato con vanto la forte presenza femminile al tavolo, ha ricordato il Premio Efebo da cui è nato questo evento: “Così da donare al maestro una nuova vita raccontata e condivisa, diventando promozione attraverso il suo carattere identitario, come di tutti i nostri ambasciatori, in grado di raccontare perfettamente il territorio”; tra questi Francesco Cozza Caposavi, che ha confermato il dialogo con il Vesconte di Bolsena.
Un percorso promosso dalla famiglia dell’artista, come confermato dalla figlia Monica Paternesi: “Spero che potremo fare altro insieme, e sono certa che lo faremo, perché la cultura è legata alla capillarità. Questa estate sono rimasta affascinata dalla musica suonata nelle sale della mostra, le note sono un segno e la loro unione dà vita ad arte amplificata all’ennesima potenza”.
Parole importanti per Anna Lisa Bellini: “Sono onorata di essere qui per far proseguire la strada al Beethoven festival, una sinergia che unisce l’arte di Paternesi con la bellezza di questo luogo, ispirato dalla fede, dove siamo rinati e ancora più carichi . Tra i protagonisti in cartellone i nostri giovani talenti del territorio oltre ai nostri grandi ospiti. Invito tutti ai concerti, che sono ad ingresso libero, per la prima volta in 23 anni, grazie al supporto dell’amministrazione Amori”.
Per concludere il viaggio tra arte, note e attualità il forte messaggio della professoressa Sonia Melchiorre (Unitus): “Lavorando con i giovani devo sempre trovare una lingua nuova, attraverso immagini e musica; ho organizzato la mostra del maestro Paternesi all’Università, forte dei racconti ascoltati da Alessio, dedicati ai viaggi, delineati nella passeggiata nel bellissimo complesso di Santa Maria in Gradi. Le arti comunicano con la nostra rete neuronale, facendo appello a passioni ed emozioni: per questo faccio ascoltare linguaggi diversi ai ragazzi, partendo da Haendel e arrivando a Bach o Beethoven ripreso da artisti contemporanei, stimolando il desiderio di ascoltare qualcosa che non ascolterebbero e facendogli fare un viaggio di 300 anni”, ha concluso, donando ai presenti lo stesso ascolto destinato agli studenti.
La particolare giornata è stata arricchita da due chicche: una all’interno della sala conferenze, sempre legata al dialogo, stavolta con la città di Pittsburgh, omaggiata dal sindaco attraverso una targa che sarà consegnata al primo cittadino americano da Dick Coleman, discendente dalla famiglia sutrina Fornaciari, rappresentata dal cugino Luciano, divisa a metà tra il ramo emigrato negli States e quello tornato alle proprie radici. Il sindaco Amori ha confermato l’intenzione di avviare il gemellaggio annunciato da tempo e dalla storia stessa.
Un altro importante atto è stato compiuto, sempre venerdì 25 ottobre, dagli studenti delle terze classi dell’I.C. Tommaso Silvestri di Trevignano, coinvolti in una visita al Museo di Palazzo Doebbing, scaturita in una caccia al tesoro silenziosa che ha combinato la didattica tradizionale in un’attività giocosa, molto gradita e partecipata dai ragazzi, realizzata in memoria dell’indimenticabile Domenico Antinori, scomparso giovanissimo, che per il museo ha lavorato con tanta passione.




“Calici e Capolavori”: vino e arte al Museo di Palazzo Doebbing di Sutri

SUTRI ( Viterbo) – Sutri, uno dei “Borghi più belli d’Italia”, ospiterà, la sera di sabato 24 agosto 2024, l’evento intitolato “Calici e capolavori: vino e arte al Museo di Palazzo Doebbing“. L’evento, che avrà inizio alle ore 19:30, si svolgerà nel giardino e nel terrazzo di Palazzo Doebbing, oggi Museo e un tempo sede vescovile.

Qui le opere d’arte e il gusto per il buon bere si incontrano. Il visitatore potrà immergersi tra creazioni meravigliose e vedute mozzafiato, con un buon vino da gustare e la magia di una serata d’estate.

Ad accompagnare i calici ci penseranno i vari prodotti dell’Azienda agricola Cavazza di Sutri. Si gusteranno ottime etichette da scegliere tra le tante cantine presenti, quali FossMarai, Moscone, Mingazzini, Cantine Capitani, Murales, Terre Etrusche, Elios e Tenute Olivieri.

Il Museo di Palazzo Doebbing resterà aperto per l’occasione, permettendo ai visitatori di esplorare le sale espositive, ammirando la collezione permanente di Arte Sacra e Arte Antica, oltre alla mostra temporanea “Di terra, di aria, di luce”, dedicata all’artista Alessio Paternesi.

Si tratterà di una serata da non dimenticare, capace di coniugare, in un mix perfetto ed equilibrato, la cultura, l’arte, la spensieratezza e la convivialità.

Prenotazioni online su www.eventi.archeoares.it




Sutri, a Palazzo Doebbing la mostra “Alessio Paternesi: di terra, di luce, di aria. Antologica”

SUTRI ( Viterbo) – Oltre cento opere tra dipinti e sculture per una grande mostra celebrativa su Alessio Paternesi, tra i più celebrati artisti del panorama dell’arte italiana e orgoglio della Tuscia viterbese, a un anno dalla sua scomparsa.

Il museo del Palazzo Doebbing torna a occupare uno spazio importante nel panorama dell’arte con questa Antologica dedicata al maestro di Civita Castellana, amico di Sebastian Matta: “Alessio Paternesi: di terra, di luce, di aria. Antologica”, dal 9 marzo al 3 novembre.

“La mostra nasce dal desiderio di mettere in dialogo i profondi legami che uniscono l’opera di Alessio Paternesi alla terra di Tuscia, luogo dei suoi natali dove, dopo aver lungamente peregrinato

per il mondo, il maestro era tornato a vivere quasi come in una culla filiale”, spiega il direttore del Museo di Palazzo Doebbing Pietro Paolo Lateano. “Di questi luoghi, così ricchi di cultura antica, le creazioni contemporanee dell’artista sono permeate e profondamente riconoscibili.

Paternesi ha usato con grande abilità tutte le tecniche artistiche ad iniziare dalla materia plastica, la terra delle crete di Tuscia, declinando i suoi modelli nelle forme apparentemente semplici, ma infinitamente cariche di espressività, delle erme o dei bronzetti.

Si coglie nella sterminata produzione di Paternesi una ricerca continua verso la perfezione, anelito di immortalità e profondo attaccamento alla realtà terrena. Le sue opere sono la dimostrazione di una pluralità di stili e tecniche pienamente padroneggiate che troviamo solo in Picasso.

In “Di terra, di luce, di aria” per la prima volta si espone tutto il paradigma creativo del maestro, con creazioni che vanno dalla grafica alla scultura in argilla o in bronzo, dagli altorilievi fino alla pittura ad olio ed acrilico. Opere di dimensioni variegate, a testimonianza di una scacchiera compositiva che accosta tutti gli assiomi figurativi di cui Paternesi dispone.”

La mostra “Di terra, di luce, di aria” si completa con due opere eccezionali, ad oggi inedite, che Alessio Paternesi ha donato negli anni settanta del secolo scorso a Sutri.

Le due opere saranno conservate nell’auditorium del museo di Palazzo Doebbing che, in occasione di questa Antologica, verrà intitolato al maestro.

“I lavori di Paternesi, ricchi di atmosfera, struggenti, dove l’intensa vibrazione cromatica tanto somiglia ai nostri paesaggi sutrini, sono opere di rara poesia che coniugano l’elegante raffinatezza di una narrazione con un solido virtuosismo tecnico”, dichiara il sindaco di Sutri Matteo Amori.

“Trasparenze, velature, forti sovrapposizioni, tracciano un racconto di una storia d’amore con il luogo, con magiche foreste inghiottite dalla nitidezza di una tavolozza coloristica di pigmenti puri.

Le infinite gradazioni di verde dei suoi “Giardini incantati”, le sculture, la grafica, tutte esposte per la prima volta insieme in questa Antologica, sono la testimonianza di un ritrovamento, di un riconoscimento di territori già abitati, di paesaggi familiari.

Il colore, la materia declinate in tutte le forme, concorrono a produrre un nuovo capitolo nella millenaria storia di Sutri, complessa e poetica come quella di Paternesi.

Paternesi è figlio della Tuscia e le sue opere vogliamo restino a paradigma del lavoro e dell’affetto vicendevole che nutriva per Sutri e che tutti i Sutrini tributano alla sua figura di uomo e di artista.

Per il pubblico specializzato o per semplici appassionati, la mostra è un’occasione imperdibile.”

La mostra “Alessio Paternesi: di terra, di luce, di aria. Antologica”, ideata da Claudia Mercuri, consigliere alla Cultura del Comune di Sutri, e organizzata da Archeoares con il patrocinio della Regione Lazio, della Provincia di Viterbo, della Camera di Commercio di Rieti e Viterbo e del Comune di Civita Castellana, sarà inaugurata sabato 9 marzo, alle ore 17:00; resterà visitabile dal giovedì alla domenica, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00, fino a domenica 3 novembre 2024.




“Donna, Vita, Libertà”: il Museo di Palazzo Doebbing inaugura una nuova mostra  

SUTRI ( Viterbo) – Il Museo di Palazzo Doebbing di Sutri, sorto all’interno della suggestiva ex sede vescovile, riapre le sue porte. La struttura, che da sola vale una visita, ha visto l’alternarsi di una serie di mostre dal grandissimo valore artistico e culturale. “Donna, vita, libertà” è la nuova esposizione che verrà inaugurata domenica 17 dicembre 2023, alle ore 18.00.

La mostra è organizzata dalla società Archeoares, con la curatela del direttore Pietro Paolo Lateano. Inoltre è realizzata grazie al supporto del Comune di Sutri e con il patrocinio di Amnesty International – Italia.

“Donna, vita, libertà” nasce da un’idea dell’Associazione di volontariato Pizzicarms che, da circa 15 anni, è attiva nel campo della difesa dei diritti umani. L’Associazione, a tutela dei soggetti maggiormente vulnerabili, è presieduta dal giornalista, scrittore e documentarista Giuseppe Carrisi. L’esposizione affronta, infatti, la tematica dei diritti negati alle donne iraniane, in linea con le proteste successive alla morte di Mahsa Amini, arrestata a causa della mancata osservanza della legge sull’obbligo del velo e deceduta, poi, in circostante sospette.

La prima sezione comprende opere di Lorenzo Mattotti, artista poliedrico che spazia tra fumetto, pittura, illustrazione e cinema d’animazione, e di Gianluca Costantini, disegnatore attivista che combatte le sue battaglie attraverso la sua arte. Continua con le opere delle iraniane Majid Bita, Hanieh Ghashshaei e Melika Saeeda, di Antonio Amato, nato a Messina, e di Marjan Vafaeian, nata a Teheran. Di origini parigine, poi, è Niknaz Khalouzadeh. Alla lista si sommano Roshi Rouzbehani, un’illustratrice iraniana che vive a Londra, e Syd Fini, anch’esso nato in Iran. E ancora, brilla Ugo Panella che iniziò la sua lunga carriera come fotogiornalista. Si ammirano, inoltre, le creazioni di Zeynab Nikche.

Il percorso prosegue con un’altra sezione composta da Stefano Cianti e la sua “La libertà negli occhi”, con Simona Benetti che espone “Azada” e con Rita Sargenti che presenta “Violazione”.  “Il Velo”, invece, è l’opera firmata Antonella Rossano, e “Segni di libertà” quella di Massimo Andreani. Si aggiunge, poi, Xenia Miranda, nata in Colombia, e Stefano Todini, dalla vicina Tarquinia.

La mostra presenta, inoltre, anche un’ulteriore sezione che include le opere di Aurelio Bruni: egli denuncia la repressione sociale e morale che molte donne sono costrette a subire. Luigi Fondi invita al percorso di emancipazione femminile, nonché all’antidoto per non ridursi come i manichini che popolano i suoi quadri. E ancora, Riccardo Sanna parla di una “porta”, di un varco, un’apertura verso un futuro ignoto ma auspicalmente migliore. Ilaria Castellani Perelli ci mette in guardia dal pericolo delle “distorsioni” della mente, mentre Massimo Federici racconta il bisogno di sentirsi vivi, liberi e pensanti. Gianpiero Nucciarelli dedica l’intera serie alle donne e ai loro corpi divenuti strumento di protesta; Giuseppe Rossi, invece, chiama in causa anche la Resistenza. Se Dariush Sangelaji indaga la vita attraverso la regola geometrica, Adrian Zamic crea opere d’arte tramite materiale di scarto. Chiude la visione ottimistica e fiduciosa di Ludovica Iuè.

La mostra temporanea, in corso fino al 25 febbraio, è accompagnata, come sempre, dalla fascinosa sezione permanente di Arte Sacra e Arte Antica. In tal senso, brilla l’Efebo, la statuetta in bronzo del I sec d.C., nonché il simbolo indiscusso di Sutri.

Il museo di Palazzo Doebbing sarà aperto da giovedì a domenica, dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 15:00 alle ore 18:00. Inoltre, nel periodo natalizio, resterà visitabile tutti i giorni dal 26 dicembre al 7 gennaio. È anche possibile acquistare in anticipo i biglietti online tramite il sito archeoares.it

 




Una Sala del Museo di Palazzo Doebbing a Sutri Intitolata a Domenico Antinori

di REDAZIONE-

SUTRI (Viterbo)- La memoria di Domenico Antinori, un giovane di 22 anni che lavorava presso il museo di Sutri, sarà onorata con l’intitolazione di una sala di palazzo Doebbing. Domenico ha perso la vita il 5 marzo scorso in un tragico incidente stradale sulla Braccianese a Manziana.

Il sindaco di Sutri, Matteo Amori, ricorda con affetto il giovane definendolo “un ragazzo speciale” la cui passione per l’arte, la storia e la dedizione nel condividere la conoscenza lo avevano reso un autentico custode del patrimonio culturale locale.

L’amministrazione comunale di Sutri ha scelto di onorare la memoria di Domenico dando il suo nome a una delle sale del museo di palazzo Doebbing. Questo gesto simbolico servirà a mantenere vivo il ricordo di Domenico e la sua dedizione al patrimonio culturale della zona.

L’intitolazione ufficiale della sala avverrà domenica prossima, 10 settembre, alle 18:30, con l’apposizione di una targa commemorativa. La targa riporta un toccante messaggio: “E se, camminando per il museo di palazzo Doebbing, un raggio di sole entrerà dalle finestre, è il sorriso di Domenico Antinori, che ieri accendeva queste stanze e oggi illumina il cielo della Tuscia.”




Sutri, a Palazzo Doebbing la presentazione della nuova DMO “Extra Tuscia Experience”

SUTRI ( Viterbo) – Il prossimo venerdì 12 maggio, alle ore 18:00, presso Palazzo Doebbing a Sutri, sarà presentata la nuova DMO “Extra Tuscia Experience”.

La nascita di questo soggetto è stata promossa a seguito della vittoria di un avviso pubblico regionale dedicato: il progetto è stato presentato dal Comune di Sutri come capofila, quello di Mazzano e da alcuni soggetti privati.

La DMO è uno strumento ad uso dei territori per la promozione degli stessi e dei servizi offerti da chi è interessato ad operare nel turismo. Extra Tuscia Experience prevede, fin dalla presentazione del progetto, di mettere in opera numerose iniziative volte alla crescita turistica legata a cultura, eventi e natura sia sul territorio dei comuni aderenti sia nelle aree limitrofe. L’obiettivo generale dell’iniziativa è quello di contribuire alla crescita del sistema turistico territoriale e alla creazione di ricchezza e opportunità per imprese e cittadini.

Tutte le imprese del territorio e i cittadini interessati potranno assistere gratuitamente alla presentazione di questo importante strumento turistico e offrire il proprio contributo al fine di permettere alla DMO di rispondere in maniera adeguata e coerente alle richieste del territorio.




Il Museo di Palazzo Doebbing e il Parco Archeologico di Sutri aperti anche di lunedì fino a settembre

SUTRI (Viterbo)-  A partire da lunedì 20 giugno 2022, il Museo di Palazzo Doebbing e il Parco Archeologico di Sutri saranno accessibili anche di lunedì fino a settembre 2022.

L’orario di visita al Museo e al Parco Archeologico seguirà per i lunedì estivi lo stesso orario continuato già in vigore per gli altri sei giorni della settimana.

Il Museo di Palazzo Doebbing, con la sua ricca sezione permanente e con il nuovo allestimento artistico temporaneo “Eccentrici e solitari”, sarà quindi visitabile dal lunedì alla domenica dalle ore 10:00 alle ore 19:00, con ultimo ingresso garantito alle ore 18:30. Lo stesso orario sarà applicato alle visite al Parco Archeologico di Sutri.

Si rammenta che il Mitreo, incluso nella visita al Parco, segue orari di visita distinti con ingressi ogni 20 minuti per un massimo di 15 persone alla volta. Il Mitreo è accessibile tutti i giorni infrasettimanali, dal lunedì al martedì, dalle 10:20 alle 15:00, con ultimo ingresso alle ore 14:40. Mentre per il fine settimana il Mitreo potrà essere visitato dalle 10:20 alle ore 17:00 con ultimo ingresso alle ore 16:40.

Tutte le strutture possono essere visitate con il Sutripass, il biglietto unico appositamente pensato per l’antichissima città di Sutri. Maggiori informazioni sul sito www.archeoares.it

La mostra “Eccentrici e solitari” attualmente allestita nelle sale del Palazzo Doebbing è ideata da Vittorio Sgarbi e realizzata da Contemplazioni con il sostegno di Intesa San Paolo. La visita della mostra è inclusa nel ticket di ingresso al Museo di Palazzo Doebbing e nel Sutripass.




“Eccentrici e solitari”: il 29 aprile al Museo di Palazzo Doebbing la lectio magistralis per la stampa di Vittorio Sgarbi

“Eccentrici e solitari.” 29 aprile ore 11:00 presso Museo di Palazzo Doebbing. In occasione dell’inaugurazione della mostra Eccentrici e solitari (che si terrà il 29 aprile presso il Museo di Palazzo Doebbing), il professore Vittorio Sgarbi terrà solo per la stampa una lectio magistralis dove percorrerà i principali capolavori esposti.
L’immancabile appuntamento è fissato per Venerdì 29 aprile alle ore 11:00 presso il Museo di Palazzo Doebbing in Piazza del Duomo a Sutri. In tale occasione, il professore racconterà lo spirito della mostra e presenterà gli artisti esposti. Dalle pitture perturbanti di Fortunato Duranti alle esperienze  più eccentriche e inaspettate del nostro tempo. Ci si potrà, così, immergere nella vita dei protagonisti dell’esposizione. Uomini e donne liberi, visionari, eccentrici. Fuori da ogni corrente prestabilita e dentro un universo solitario, nel quale arte e vita si fondono, e li confondono. La mostra, ideata da Vittorio Sgarbi e prodotta da Contemplazioni, è stata possibile grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo.




Sutri abbraccia Bolsena: biglietto a prezzo ridotto per visitare Palazzo Doebbing e la Casa Museo Palazzo Cozza Caposavi

SUTRI (Viterbo) – Un biglietto a prezzo ridotto per visitare reciprocamente i due musei; convegni, mostre e festival incrociati. Il museo di Palazzo Doebbing incontra la Casa Museo Palazzo Cozza Caposavi. Sutri abbraccia Bolsena, per un museo diffuso e per andare oltre, verso il percorso concreto che supera un eterno incastellamento. Tuscia come regione e come entità da promuovere nella sua interezza, annullando il campanilismo che, da sempre, privilegia i singoli centri rispetto all’immagine, alla Bellezza e alle potenzialità di una terra antichissima. Questo il fulcro della conferenza stampa tenutasi questa mattina a Bolsena, a Palazzo Cozza Caposavi alla presenza del deputato e sindaco di Sutri, Vittorio Sgarbi, di Francesco Cozza Caposavi, direttore dell’omonimo Palazzo, di Gianpaolo Serano, amministratore di Archeoares, del sindaco di Bolsena, Paolo Dottarelli, e della soprintendente per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale, Margherita Eichberg. La collaborazione tra due importanti case dell’arte italiana è sancita. “Da soli ci metteremmo vent’anni a costruire ciò che insieme riusciremo a fare in due anni. Noi abbiamo Sgarbi come Schumacher e abbiamo la Ferrari, questa terra e la sua Bellezza”, commenta Cozza Caposavi”. “La Tuscia come regione, come immagine integra e splendente, che frequento dagli anni ’70, fin dalla mia giovane età, nella meraviglia di tanti paesi, tra cui Bagnoregio, Bomarzo e Viterbo, patria della straordinaria Macchina di Santa Rosa, sospesa nella sua Bellezza in nome della paura della malattia. Andare oltre i frammenti. La Bellezza diventa ricchezza”, specifica Sgarbi, ideatore del museo sutrino ormai giunto alla quarta stagione espositiva e vicino alle oltre 40mila presenze totali dall’apertura, inserito costantemente tra le rassegne stampa dei principali giornali e telegiornali italiani e capace di ospitare opere di maestri assoluti come Tiziano, Ligabue, Guttuso, Rousseau e molti altri.

 




Mostra Palazzo Doebbing a Sutri, Sgarbi: “Circa mille visitatori dall’8 maggio”

SUTRI ( Viterbo) – Circa 1000 visitatori dall’8 maggio, giorno dell’inaugurazione, a fine a mese alla nuova mostra del museo di Palazzo Doebbing e oltre 2000 al Parco Regionale dell’Antichissima Città di Sutri, nei trentuno giorni di maggio. Nonostante il momento di grande fragilità dovuto alle restrizioni contro il Covid che hanno generato un clima di costante incertezza e di rinuncia alla vita, la città riprende a vivere dalla sua identità, capace di fondere arte e natura. Numeri molto incoraggianti per Sutri e per una ripresa che in altre parti del nostro Paese non appare, purtroppo, così scontata.

“Non posso che compiacermi che la rinascita della città si manifesti attraverso un crescente amore per le arti”, commenta il sindaco Vittorio Sgarbi, “che non riguarda soltanto le istituzioni, ma i cittadini, e i tanti sensibili, tra i quali pittori e scultori che hanno scelto di venire a vivere in questa bellissima città, aperta, discreta e protettiva”. “Luci e ombre a Sutri. Da Mattia Preti a Depero”, alla cui inaugurazione, nel rispetto delle normative previste per il contrasto al Covid, hanno partecipato circa duecento persone e alcuni importanti nomi delle istituzioni e della Cultura, come il ministro del Turismo Garavaglia, Moni Ovadia, Paolo Portoghesi e Andrea Bocelli, insigniti della cittadinanza onoraria di Sutri, raccoglie oltre 200 opere per mettere in luce e togliere dall’ombra alcuni artisti notevoli e poco conosciuti. Dai celebrati Mattia Preti e Fortunato Depero, ad artisti trascurati, a cui riconoscere onore e merito, come Julius Evola, Tullio Garbari, Alberto Magri, classici “eretici” del Novecento, a cui si affiancano le “rivelazioni” di Casimiro Piccolo, Jean-Pierre Velly e Ottavio Mazzonis, e i contemporanei Rosa Maria Estadella, Marilena Manzella, Agostino Arrivabene, Cesare Inzerillo, Cristian Avram, quest’ultimo già sapiente a soli 26 anni. Sono presenti anche due artiste lungamente attive a Sutri, Nora Kersh e Tiziana Rivoni




Palazzo Doebbing a Sutri, il sindaco Sgarbi: “Nel periodo giugno-ottobre 4108 biglietti staccati”

SUTRI ( Viterbo) – Riceviamo dal sindaco Vittorio Sgarbi e pubblichiamo: “L’emergenza Covid non ferma il cammino della grande arte a Sutri. Il museo di Palazzo Doebbing aumenta, infatti, il numero di visitatori rispetto allo scorso anno: 4108 i biglietti staccati nel 2020, rispetto ai 3593 del 2019, prendendo come riferimento il periodo giugno – ottobre. L’esposizione “Incontri a Sutri. Da Giotto a Pasolini” – la terza in successione dal 2018, quando è stato inaugurato lo spazio espositivo del Palazzo Doebbing di Sutri – che raccoglie opere di importanti maestri come Giotto, Kantor, Catel, Gherardo delle Notti e i preziosi ori degli artigiani longobardi, per citarne alcuni, è interamente finanziata da Intesa Sanpaolo, con cui il Comune di Sutri ha stretto un legame duraturo e prestigioso”.