La Poesia di Domenico Cipriano

di LORENA PARIS-
Questo martedì, dedico volentieri la mia rubrica ai versi di un poeta contemporaneo e che molti di voi sicuramente conoscono,
Domenico Cipriano.
È uscito, da poco, il suo ultimo libro:
“La Grazia dei Frammenti” che vi consiglio di non perdere, così come vi consiglio di visitare il suo sito:
www.domenicocipriano.it
Vi trascrivo qui sotto
alcune sue considerazioni sulla Poesia, che io condivido pienamente, una sua poesia e la mia lettura in audio.
“La poesia fa sì che il pensiero e la nostra visione del mondo diventino arte attraverso l’espressione linguistica, ed è per questo che è parte innegabile della nostra esistenza e ci sarà sempre, come le altre forme della creatività. Credo che la poesia ci permetta ancora di collegare l’inconscio alla realtà. Per far questo, spesso, si avvale del ricordo, o di ciò che ne resta rielaborato dentro di noi, nei luoghi, nelle cose e nei desideri. Poesia, quindi, che rimanda alla realtà ma che diventa anche uno scavare nella memoria, personale e collettiva,
non un crogiolandosi in essa,
ma un’elaborazione continua della riflessione sul nostro divenire, senza perdere di vista la nostra origine,
gli incontri, i rapporti umani, gli affetti
e i sentimenti profondi, nonché i luoghi e
il loro significato…”
D. Cipriano
(per Sofia)
C’è sempre un risarcimento
un ciottolo di selce levigato
una disposizione del carbonio che scintilla
o il fuoco addomesticato
a sedimentare la memoria del cosmo. L’istante
dove spunta l’inizio dei pensieri
la nascita.
Ci saranno dissolvenze, la grazia di frammenti
provenienti da lontano, nelle foto
nei diagrammi dei ricordi. Solo una scena si ripete
sbucando da un’epoca scolpita
nel tepore di un’auto in partenza, in un viso trasformato.
Un dettaglio marginale – sepolto o inaccessibile –
che compensa l’angoscia
la distanza sconfinata dalle stelle.
D. Cipriano
Ascolta la poesia dalla voce di Lorena Paris