Polizia di Stato: misure di prevenzione adottate per garantire la sicurezza pubblica

VITERBO – Nel corso dell’ultima settimana è stata proficuamente rafforzata l’attività di prevenzione svolta dalla Polizia di Stato con l’obiettivo di assicurare la sicurezza e l’incolumità pubblica e di contrastare la commissione dei reati. Nel periodo di riferimento sono stati adottati numerosi provvedimenti da parte della Questura di Viterbo nei confronti di soggetti riconducibili alle categorie di pericolosità sociale contemplate dalla normativa vigente.

Al termine di accurate istruttorie, curate da personale della Divisione Polizia Anticrimine, nell’ambito dei poteri attributi al Questore nella sua veste di Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza, sono stati emanati 6 provvedimenti di Divieto di ritorno, sia nel capoluogo che in altri comuni della provincia, per periodi della durata compresa tra i due ed i quattro anni, 5 misure di Avviso orale, 1 D.A.CUR (Daspo urbano – Divieto di accesso alle aree urbane), 2 Ammonimenti per atti persecutori e violenza domestica e 3 D.A.SPO (Divieto di accesso alle manifestazioni sportive), uno dei quali irrogato fuori contesto. Quest’ultima misura di prevenzione, di natura atipica, introdotta nel 2019 con il c.d. Decreto sicurezza bis, rappresenta uno strumento attraverso il quale viene impedito l’accesso agli impianti sportivi a quei soggetti che, negli ultimi cinque anni, si siano resi responsabili di alcune tipologie di reati, anche se realizzati al di fuori dello stadio o di un palazzetto dello sport, che potrebbero causare possibili gravi ripercussioni sull’ordine e sulla sicurezza pubblica.

Nella fattispecie destinatario del provvedimento, per la durata di tre anni, è risultato un quarantacinquenne residente in Provincia conosciuto come appartenente alla tifoseria organizzata viterbese, gravato da numerosi precedenti penali ed in precedenza raggiunto da Avviso orale, condannato nell’ultimo quinquennio per i delitti di rapina, estorsione e porto abusivo di armi. Dopo una minuziosa ricostruzione dei fatti, compiuta dagli operatori della Questura di Viterbo, inoltre non potranno accedere e partecipare alle competizioni sportive per un periodo di uno e due anni due giovani calciatori appartenenti alle compagini juniores under 19 “Pro Alba Canino” e “Maremmana” che, in occasione dell’incontro disputatosi lo scorso 15 marzo presso l’impianto sportivo “Gorizio Piermattei” di Canino, avevano dato vita ad una violenta colluttazione nell’ambito della quale si scambiavano calci e pugni.

Rimane sempre alta l’attenzione della Polizia di Stato per garantire il regolare e corretto svolgimento di tutte le gare e gli eventi sportivi che si svolgono nell’ambito della provincia di Viterbo.




Alla guida con patente falsa, scoperto dalla Polizia di Stato

VITERBO – A seguito dell’attività di indagine svolta dalla Polizia di Stato conseguente ad un incidente stradale con lesioni avvenuto sulla Strada Provinciale Canepinese, gli operatori della Sezione Polizia Stradale di Viterbo hanno scoperto che la patente di uno dei conducenti era falsa.

Avendo nutrito sin da subito sospetti sulla genuinità del documento esibito sul luogo del sinistro, gli agenti hanno svolto ulteriori accertamenti, coinvolgendo anche il personale specializzato nell’individuazione del falso documentale acclarando che il conducente non aveva mai conseguito la patente e che stava utilizzando il falso titolo abilitativo da oltre un anno.

Lo stesso, oltre a subire il fermo amministrativo del proprio veicolo, è stato sanzionato per guida senza patente.




Polizia, intensa l’attività svolta per contrastare la violenza di genere

VITERBO – Prosegue senza sosta l’intensa attività della Polizia di Stato finalizzata alla tutela delle vittime di violenza domestica e di genere. Dall’inizio dell’anno sono state, infatti,
numerose le denunce trattate dagli investigatori della Squadra Mobile della Questura di
Viterbo per codici rossi che hanno portato a denunciare all’Autorità giudiziaria diverse
persone per i reati di violenza sessuale, atti persecutori, maltrattamenti in famiglia e
lesioni aggravate.
Sono sempre simili sono le storie portate all’attenzione dei poliziotti in cui le
persone offese riferiscono di relazioni difficili con episodi di violenza e di gelosia al
momento della separazione, sfociate poi in atti persecutori nei confronti dell’ex partner.
Come accaduto in una delle ultime denunce nella quale una donna ha raccontato di aver
subito maltrattamenti durante anni di convivenza ricevendo insulti, minacce ed
aggressioni.
Al termine della tormentata relazione la ragazza ha continuato a ricevere con insistenza chiamate e contatti tramite social, oltre a ritrovare spesso l’ex compagno nei
luoghi da lei frequentati. La vittima è stata poi anche aggredita in pieno centro dall’uomo
riportando alcune lesioni. Nei confronti dell’aggressore è scattata così la misura del
Divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa con l’applicazione
del braccialetto elettronico.
Nell’attività complessivamente svolta dalla Sezione specializzata per i Reati
contro la persona della Squadra Mobile diretta dal dott. Roberto Proietti i procedimenti
penali instaurati e le successive indagini svolte hanno consentito di eseguire, da inizio
anno, 6 misure cautelari, tra cui un Allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento e 4 Divieti di avvicinamento con l’applicazione del braccialetto
elettronico. Inoltre è stato eseguito un provvedimento di custodia cautelare agli arresti
domiciliari per il reato di violenza sessuale, mentre un procedimento riguardante il
delitto di atti sessuali su minore si è concluso con l’ordine di esecuzione per la carcerazione definitiva a carico di un soggetto residente nella provincia viterbese.




Polizia, presentato il report “8 Marzo – Giornata internazionale della donna”

VITERBO – Oggi, presso la Direzione Centrale Polizia Criminale, ufficio interforze del
Dipartimento della Pubblica Sicurezza, è stato presentato il report di analisi “8 Marzo –
Giornata internazionale della donna”, elaborato dal Servizio Analisi Criminale, che
esamina, attraverso l’elaborazione degli elementi acquisiti dalla Banca dati delle Forze
di polizia, la tematica della violenza di genere e della relativa azione di contrasto. Nel
2024 gli omicidi con vittime donne sono stati 113, 99 delle quali in ambito
familiare/affettivo; di queste, 61 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner.
Dati, questi, tra i più bassi dell’ultimo decennio, che testimoniano il forte impegno
della società per la sensibilizzazione sul fenomeno e, in particolare, delle Forze di polizia
per l’attenta e costante attività di prevenzione. L’attenzione che le donne e gli uomini in
uniforme rivolgono a combattere questo odioso fenomeno è testimoniata dal costante
incremento delle misure adottate per prevenire possibili reati e garantire sicurezza alle
vittime di violenza: nel 2024 sono quasi raddoppiati gli Ammonimenti del Questore
(+94%) e più che triplicati gli allontanamenti del maltrattante dalla casa familiare
(+224%).
Il trend dei reati sentinella, pur se in costante aumento, potrebbe testimoniare il
risultato di una crescente consapevolezza delle vittime, che denunciano più di prima
confidando nell’operato delle Istituzioni, grazie anche all’introduzione di misure
legislative atte a garantire loro maggiore tutela e sostegno. Questo e molto altro il
contenuto del Report in parola che, realizzato attraverso lo studio e l’analisi dei dati
acquisiti dalla Banca Dati delle Forze di polizia, confrontati con le informazioni fornite
dai presidi territoriali di Polizia di Stato ed Arma dei Carabinieri, offre una ricostruzione
particolareggiata della violenza di genere nel periodo 2019 – 2024, soffermandosi sul biennio 2023-2024, con approfondimenti incentrati su età e nazionalità delle vittime e
sulle relazioni intercorrenti con gli autori, nonché su altri aspetti caratterizzanti i
principali reati, tra cui i c.d. “reati sentinella” che, spesso già parte integrante della
violenza di genere, possono costituire un campanello d’allarme.
Il documento contiene poi approfondimenti sulle mutilazioni genitali e sulla
violenza assistita. Vi sono anche inserite alcune storie con protagoniste donne vittime di
violenza di genere, le cui vicende, pur ispirandosi a fatti realmente accaduti, sono
volutamente rese anonime e romanzate, ma rispecchiano il fenomeno e ne sono
testimonianza. In appendice, da ultimo, per una maggior consapevolezza sul fenomeno
ed una maggiore aderenza al territorio, sono riportati i dati dell’ultimo triennio,
disaggregati a livello provinciale, relativi ad alcune delle fattispecie di reato prese in
esame.




Rissa al Sacrario, intervento della Polizia di Stato

VITERBO – Momenti di tensione durante una serata dello scorso fine settimana, nel centro
storico del capoluogo in piazza del Sacrario, quando si è verificata una violenta rissa
che ha coinvolto diversi cittadini stranieri. L’episodio, che ha destato allarme tra i
presenti, ha visto l’intervento immediato delle forze dell’ordine.
Un equipaggio della Polizia di Stato, giunto sul posto in pochi istanti, ha subito
individuato tre dei presunti responsabili, un cittadino di nazionalità ucraina e due di
nazionalità dominicana, mentre gli altri partecipanti alla rissa sono riusciti ad
allontanarsi rapidamente facendo perdere le proprie tracce. I tre stranieri sono stati
denunciati all’Autorità giudiziaria in stato di libertà per il reato di rissa.
Proseguono gli accertamenti dei poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e
Soccorso Pubblico della Questura di Viterbo finalizzati alla ricostruzione completa
dell’evento criminoso e all’identificazione degli altri soggetti coinvolti, anche tramite
la visione delle immagini riprese dalle telecamere di sicurezza presenti nella zona.




Spaccio davanti scuola, arrestata 46enne

VITERBO – Nel rispetto dei diritti della persona indagata e della presunzione di innocenza, per
quanto risulta allo stato, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si
comunica quanto segue.
Nella tarda mattinata dello scorso 10 marzo una volante della Polizia di Stato,
durante l’ordinario servizio di controllo del territorio finalizzato alla tutela degli obiettivi
sensibili quali scuole e istituti di istruzione, ha notato una donna nel parco adiacente
l’ingresso dell’Istituto Comprensivo Statale “Pietro Vanni”, che ospita studenti della
scuola primaria e secondaria di primo grado, ubicato nella via Carlo Cattaneo di questo
capoluogo. L’atteggiamento ha destato sospetto ai poliziotti dell’Ufficio Prevenzione
Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Viterbo in quanto alla loro vista la
persona è andata a nascondersi dietro un albero.
Gli operatori, quindi, dopo aver effettuato una veloce manovra di inversione,
hanno raggiunto e fermato la donna. La perquisizione personale effettuata ha consentito
di rinvenire diverse dosi di sostanza stupefacente del tipo eroina già confezionate e
pronte per la vendita, occultate all’interno della sua borsetta.
Anche la successiva perquisizione domiciliare permetteva di reperire un bilancino
di precisione ed altro materiale idoneo al confezionamento della droga. La donna, già
nota per diversi precedenti specifici, è stata arrestata per detenzione di sostanze
stupefacenti ai fini di spaccio, reato aggravato dalla circostanza della vicinanza ad un
istituto scolastico.
Il parco in questione era da tempo sotto osservazione da parte degli equipaggi
della Polizia di Stato, anche a seguito delle segnalazioni pervenute da cittadini residenti
preoccupati per il crescente via vai di persone sospette, anche in orari in cui i bambini
frequentano l’area giochi. Su disposizione del magistrato della Procura della Repubblica
di Viterbo, la 46enne viterbese è stata accompagnata nella sua abitazione e sottoposta
alla misura cautelare degli arresti domiciliari, in attesa dell’odierna udienza di convalida
presso il Tribunale di Viterbo.




Tenta di portare via una bambina dal passeggino, il padre interviene e la donna lo aggredisce

di Redazione –

VITERBO – Paura per una famiglia – padre, madre e bambina di due anni – nella serata di venerdì, intorno alle 20, nei pressi del bar in piazza del Plebiscito, a Viterbo.

Secondo quando accaduto, una donna avrebbe tentato di portare via la piccola dal passeggino. Il padre, resosi conto del gesto, è intervenuto. La donna, di risposta, lo avrebbe colpito con un pugno per poi fuggire.

Sul caso indaga la squadra mobile. Al vaglio le telecamere di videosorveglianza, poste in zona e le testimonianze dei presenti.




La Polizia prega per Papa Francesco sotto la sua finestra al Policlinico Gemelli

ROMA- Un’alba di fede e vicinanza ha illuminato la mattina del 26 febbraio 2025, quando un folto gruppo dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato (ANPS) e gli Operatori di Volontariato della sezione di Nettuno si sono messi in viaggio verso Roma. Partiti dall’Istituto di Polizia di Nettuno prima dell’alba, avevano una missione speciale: pregare sotto la finestra del Policlinico Gemelli, dove Papa Francesco è ricoverato.

Giunti nel piazzale dell’ospedale, i rappresentanti della Polizia di Stato si sono raccolti in preghiera, un momento solenne guidato da Medea Canta , funzionario in quiescenza, che ha recitato la preghiera del Giubileo scritta dal Santo Padre. L’atmosfera era carica di emozione: il silenzio del mattino, interrotto solo dalle parole della preghiera, ha unito tutti in un gesto di affetto e vicinanza spirituale.

La presenza di tante divise sotto la finestra del Papa non è passata inosservata. Numerose televisioni nazionali ed estere, già presenti al Policlinico per seguire il ricovero del Pontefice, si sono avvicinate al gruppo per documentare il momento. Tra le interviste particolarmente rilasciate, ha colpito quella del Presidente ANPS Francesco Elviretti , che ha spiegato il significato profondo del gesto: “Potevamo pregare da casa, tanto il Signore ci avrebbe sentito ugualmente. Ma venire qui è solo per far sentire la nostra vicinanza al Santo Padre. Lui che sta sempre vicino a tutti, oggi noi siamo qui per augurargli una pronta guarigione” .

Dopo il momento di preghiera al Gemelli, il gruppo ha proseguito il suo cammino verso Piazza San Pietro, continuando a pregare per la salute del Pontefice. Lì, un gruppo di prelati, commosso dal gesto degli agenti, ha voluto onorarli con un atto simbolico: sorreggere il labaro dell’Associazione per una foto ricordo, suggellando così un momento di fede e fratellanza.

L’iniziativa dell’ANPS e degli Operatori di Volontariato della Polizia di Stato è stata un segnale forte di affetto verso un Papa che, nel corso del suo pontificato, non ha mai mancato di dimostrare la sua vicinanza agli uomini e alle donne in divisa. La loro preghiera sotto la sua finestra è stata più di un semplice gesto: è stata una testimonianza di fede, un modo per restituire al Santo Padre quella vicinanza che lui stesso ha sempre donato agli altri.

Ora, mentre il mondo attende notizie sulla salute del Papa, resta l’immagine potente di quelle divise in raccoglimento sotto la sua finestra, un simbolo di speranza e di unità che ha toccato il cuore di molti.




Incidenti con fuga nella Tuscia: rintracciati e denunciati dalla Polizia di Stato di Viterbo

VITERBO – Ennesimo episodio di fuga ed omissione di soccorso a seguito di incidente stradale rilevato e perseguito dalla Polizia di Stato di Viterbo con la denuncia all’Autorità Giudiziaria dell’automobilista responsabile.
Nell’ultimo anno sono stati diversi i casi di automobilisti che, sia per evitare conseguenze di tipo
penale e amministrativo codificate dalle vigenti normative, sia per nascondere lo stato di alterazione
per l’uso di droghe o alcool oppure per sfuggire a verifiche sul regolare possesso dei documenti
necessari alla guida, dopo avere provocato un sinistro stradale, si sono allontanati senza curarsi
delle condizioni degli occupanti degli altri veicoli e, quindi, dell’obbligo di prestare i primi soccorsi.
L’ultimo caso risale alla fine dello scorso mese di gennaio quando a seguito di un tamponamento
che ha coinvolto due autovetture all’incrocio tra la strada Canepinese e la Strada Cassia Cimina, il
conducente della vettura responsabile dell’incidente si era allontanato senza prestare soccorso alla
controparte bisognosa di cure mediche.
Le immediate ricerche avviate dalla Polizia Stradale sulla base degli indizi raccolti sul luogo del
sinistro e dalla denuncia sporta dalla vittima, alla quale era stato diagnosticato un trauma guaribile
in 14 giorni, consentivano di risalire al responsabile dell’evento che veniva identificato e denunciato
all’autorità giudiziaria per fuga dal luogo dell’incidente ed omissione di soccorso, con ritiro immediato della patente di guida. Determinanti, ai fini dell’individuazione, sono state le dichiarazioni della vittima che aveva sentito pronunciare al conducente in fuga, il luogo che avrebbe dovuto raggiungere in tutta fretta. La ricostruzione minuziosa del percorso effettuato dal fuggitivo e i riscontri ottenuti sul luogo in cui lo stesso si era poi effettivamente presentato, consentivano agli investigatori di stringere il campo su un soggetto che veniva poi effettivamente riconosciuto dalla vittima attraverso individuazione fotografica. Lo stesso, soggetto noto alle forze dell’ordine, si è giustificato sostenendo di essere in ritardo ad un appuntamento e di non ricordare nulla dell’incidente stradale.
La vicenda testimonia l’importanza di mantenere un corretto comportamento sulla strada in special
modo riguardo all’obbligo di fermarsi, prestare soccorso e fornire assistenza alle eventuali vittime. I
comportamenti omissivi sul luogo del sinistro non fanno altro che aggravare la posizione del
conducente così come dimostrato dalla frequente casistica trattata dalla Polizia di Stato che, anche
grazie all’ausilio delle tecnologie in dotazione, ha consentito di rilevare e risolvere, negli ultimi mesi,
oltre dieci casi di incidenti con fuga del conducente dal luogo del sinistro.




Polizia, arrestata 44enne responsabile di numerosi furti in diverse gioiellerie italiane

VITERBO – Nella giornata di ieri personale della Polizia di Stato Squadra Mobile, unitamente a personale della Polizia di Frontiera e del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, ha tratto in arresto presso l’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Roma Fiumicino una 44enne di nazionalità peruviana, destinataria di due Mandati di Arresto Europeo.

La donna, in concorso con altri due sudamericani, nel mese di aprile 2023 si era resa autrice di un furto di ingente valore presso una nota gioielleria di Viterbo. In particolare, i tre malviventi fingendosi interessati all’acquisto di argenteria e monili, avevano distratto la commessa e sottratto con destrezza un anello del valore di circa 17.000 euro.

Le indagini successive hanno consentito di individuare gli autori a cui sono stati attribuiti anche ulteriori furti con le medesime modalità presso note gioiellerie del Nord e del Centro Italia. Per i reati commessi i due complici venivano tratti in arresto mentre la donna si rendeva irreperibile.

Gli ulteriori accertamenti investigativi effettuati dal personale della Squadra Mobile della Questura di Viterbo e del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia di Roma hanno consentito di localizzare la ricercata in Spagna nella città di Madrid e di richiedere l’emissione di un provvedimento di arresto europeo. La sudamericana, fermata in territorio spagnolo con la collaborazione della polizia locale, appena giunta a Fiumicino è stata tradotta presso la Casa Circondariale “Rebibbia” di Roma per essere sottoposta alla misura cautelare in carcere.




Rissa in campo, Daspo di due anni a quattro calciatori

VITERBO – Emessi dalla Polizia di Stato quattro DASPO nei confronti di altrettanti giovani calciatori appartenenti agli allievi provinciali under 17 del Tarquinia e del Tolfa calcio che, in occasione dell’incontro disputatosi lo scorso 19 gennaio presso l’impianto sportivo “Bonelli” di Tarquinia, avevano preso parte ad una rissa connotata da estrema gravità e violenza.
I ragazzi non potranno accedere e partecipare alle competizioni sportive per un periodo di due anni.
In particolare, poco dopo la conclusione della partita, un momento di tensione sugli spalti tra sostenitori delle due squadre originava un tafferuglio sul terreno di gioco: spintoni e pugni tra i ragazzi, fino all’intervento dei dirigenti e dei tecnici presenti in campo.
La minuziosa ricostruzione dei fatti, curata dagli operatori della Polizia di Stato della Digos e della Divisione Anticrimine, ha consentito l’identificazione dei quattro minori responsabili e la conseguente emissione dei provvedimenti di D.A.S.P.O. con i quali il Questore di Viterbo ha vietato per due anni ai giovani calciatori violenti l’accesso ai luoghi in cui si svolgono incontri di calcio di ogni ordine e grado, dalle competizioni internazionali a quelle delle serie minori italiane.
Rimane sempre alta l’attenzione della Polizia di Stato per garantire il regolare e corretto svolgimento di tutte le gare e gli eventi sportivi che si svolgono nell’ambito della provincia di Viterbo.




Polizia di Stato: misure di prevenzione adottate per garantire la sicurezza pubblica

VITERBO – Nei primi giorni del nuovo anno l’intensificazione dell’attività di prevenzione svolta dalla Polizia di Stato finalizzata a garantire la sicurezza dei cittadini e a contrastare la commissione di reati ha portato all’adozione di numerosi provvedimenti da parte della Questura di Viterbo nei confronti di persone ritenute pericolose per l’ordine pubblico.

In particolare, al termine di accurate istruttorie curate dal personale della Divisione Polizia Anticrimine, sono stati emessi 10 provvedimenti dell’Avviso Orale e 16 misure del Rimpatrio con foglio di via obbligatorio con Divieto di ritorno, sia nel capoluogo che in diversi comuni della provincia, per periodi della durata compresa tra i due e i quattro anni.

E’ stato altresì sottoposto alla misura della Sorveglianza Speciale per 3 anni con Obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria due giorni alla settimana un soggetto, già in passato ritenuto responsabile del reato di atti persecutori nei confronti della sua ex compagna, a seguito di accoglimento della relativa proposta da parte della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Roma.

Ulteriori 3 istanze di applicazione di Sorveglianza Speciale sono al vaglio della citata Autorità giudiziaria, 2 delle quali nei confronti di soggetti resisi responsabili a più riprese di reati comuni e l’altra all’indirizzo di un individuo ritenuto autore di delitti di violenza di genere rientranti in quelli afferenti al “Codice Rosso”.




Tuscania, divieto di ritorno per quattro sospetti di furti in abitazione

VITERBO – Nella mattinata del decorso 20 dicembre una segnalazione pervenuta al Numero Unico di Emergenza 112 riferiva di alcune persone che, a Tuscania, si aggiravano presso talune abitazioni con atteggiamento sospetto. All’arrivo dei militari della locale
Compagnia dei Carabinieri, i soggetti fuggivano a bordo di un’autovettura tentando di
eludere il controllo.
Tuttavia, a seguito delle note di ricerca diramate via radio dagli operanti e di alcune segnalazioni da parte di utenti della strada che rilevavano la presenza di una automobile che viaggiava in modo pericoloso, i sospetti – poi identificati in tre cittadini stranieri di origine sudamericana ed uno di nazionalità italiana tutti domiciliati a Roma – venivano bloccati dai Carabinieri di Montefiascone e denunciati in stato di libertà allacompetente Autorità giudiziaria per il reato di resistenza a pubblico ufficiale. Nella circostanza, gli stessi confessavano di trovarsi a Tuscania per effettuare dei sopralluoghi
propedeutici alla consumazione di alcuni furti, che sarebbe dovuta avvenire nello stesso
pomeriggio.
Nella giornata dello scorso 7 gennaio, nell’ambito dei poteri attributi dalla normativa vigente al Questore quale Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza, sonostati adottati, all’esito di un’accurata attività istruttoria condotta da personale della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Viterbo, quattro provvedimenti della misura di prevenzione personale del Divieto di ritorno nel Comune di Tuscania. In
particolare, dagli accertamenti è emerso il quadro di persone dedite alla commissione di
reati contro il patrimonio, contro la persona ed in materia di stupefacenti, oltre che prive
di qualsivoglia legame con il territorio nel quale sono state sorprese a delinquere.
Acclarata la pericolosità sociale così estrinsecata, non sarà più consentito agli
stessi di tornare in quel Comune per un periodo di quattro anni. La violazione del provvedimento questorile integra una specifica fattispecie di reato, contemplata dal Codice delle leggi antimafia, punita con la pena della reclusione da sei a diciotto mesi e con la multa fino a 10.000 euro.




Viterbo: Scassinate tre casette di Natale in via Marconi, interviene la polizia

di REDAZIONE-

VITERBO – Durante la notte tra venerdì 3 e sabato 4 gennaio, tre casette di Natale in legno situate in via Marconi, a Viterbo, sono state forzate da alcuni malviventi. Le strutture, allestite per le festività natalizie, ospitano principalmente attività di vendita di cibo e dolci.

I ladri, tuttavia, non hanno trovato un bottino sostanzioso: sarebbero riusciti a sottrarre solo 6 euro e qualche dolciume. Una scoperta amara per i commercianti, che questa mattina hanno trovato le serrature forzate. Sul luogo dell’accaduto sono intervenute le volanti della polizia per effettuare i necessari rilievi e avviare le indagini con l’obiettivo di identificare i responsabili dell’atto vandalico.




Prefettura, intensificati i controlli durante le festività

VITERBO – Si è riunito oggi il Comitato di Ordine e Sicurezza Pubblica per definire le linee guida delle attività di vigilanza e prevenzione sul territorio in vista delle prossime festività natalizie. L’incontro, presieduto dal Prefetto di Viterbo, ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine. In occasione delle festività, è stata pianificata l’attività di controllo del territorio nelle aree maggiormente frequentate da cittadini e turisti, con particolare riferimento al Comune capoluogo. Saranno effettuati controlli mirati nei principali luoghi di aggregazione, nei mercatini natalizi e lungo le vie commerciali, con l’obiettivo di garantire ordine pubblico e sicurezza. La Polizia Locale di Viterbo collaborerà attivamente, contribuendo, con le modalità che saranno condivise in un imminente Tavolo tecnico presso la Questura di Viterbo, ad un’azione coordinata per tutelare il benessere della comunità.

Particolare attenzione sarà poi riservata al contrasto dei furti in abitazione, con un’intensificazione delle attività investigative e dei pattugliamenti nelle aree residenziali della provincia. Grazie a un rafforzamento della sinergia tra le diverse forze di polizia, si punta a garantire un’efficace prevenzione.




Controlli alle armi in Provincia, denunce e sequestri della Polizia di Stato

VITERBO – Nel rispetto dei diritti della persona indagata e della presunzione di innocenza, per quanto risulta allo stato, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue. Nella decorsa settimana la Polizia di Stato ha intensificato le attività di controllo in materia di armi, denunciando tre uomini per detenzione abusiva e illegale di armi e uno di questi anche per ricettazione.

In particolare, gli operatori della Squadra Mobile e della Divisione Polizia Amministrativa della Questura di Viterbo eseguivano in un’abitazione ubicata nel comune di Civita Castellana il ritiro cautelare d’urgenza di una carabina, un fucile da caccia e una pistola con il relativo munizionamento. Gli approfondimenti investigativi consentivano di appurare l’omessa denuncia delle predette armi presso tale domicilio da parte del proprietario che, pertanto, veniva denunciato in stato di libertà all’Autorità giudiziaria per il reato di detenzione abusiva di armi.

In un’altra situazione i poliziotti della Squadra Mobile venivano a conoscenza della detenzione illegale di alcune armi da parte di un uomo residente a Ronciglione. Gli operatori si recavano prontamente presso l’abitazione del soggetto e procedevano ad effettuare una perquisizione ai sensi dell’articolo 41 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza che portava a scoprire l’esistenza di una camera blindata occultata da una libreria, al cui interno venivano rinvenute e successivamente sequestrate due pistole, due fucili da caccia e una carabina ad aria compressa. Gli accertamenti svolti confermavano l’omessa denuncia all’Autorità competente delle predette armi con conseguente deferimento del titolare per il reato di detenzione illegale di armi.

Infine, gli Agenti della Squadra Mobile, nel corso di un’ulteriore perquisizione domiciliare a Sutri, estesa poi anche all’autovettura in uso al detentore, sequestravano due fucili da caccia con 46 cartucce. Le successive verifiche consentivano di appurare che tali armi risultavano provento di furto, motivo per cui l’uomo veniva denunciato per i reati di ricettazione e detenzione illegale di armi.




Viterbo, straniero senza fissa dimora denunciato ed espulso dalla Polizia

VITERBO – Nella giornata di ieri un sedicente cittadino di nazionalità nigeriana gravitante nel capoluogo viterbese senza fissa dimora e privo di regolare titolo di soggiorno è stato accompagnato da personale della Polizia di Stato al Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Palazzo San Gervasio (PZ) al fine di poter procedere alla sua espulsione dal Territorio Nazionale.

Lo stesso, già conosciuto dalle Forze dell’Ordine in quanto protagonista di frequenti intemperanze, nella mattinata di ieri si era presentato all’Ospedale “Belcolle” brandendo un tondino di ferro con il quale ha minacciato anche gli operatori della Squadra Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Viterbo, intervenuti per contenerlo.

Lo straniero si era già reso protagonista nella serata dello scorso 24 novembre del danneggiamento della porta di ingresso dei locali siti in via Maresciallo Mariano Romiti che ospitano gli uffici della Divisione Polizia Amministrativa.

L’uomo, denunciato in stato di libertà all’Autorità giudiziaria per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento aggravato, è stato accompagnato al centro, previo nulla osta del magistrato, con decreto di trattenimento del Questore di Viterbo al fine di dare esecuzione al provvedimento di rimpatrio emesso nei suoi confronti dal Prefetto di Viterbo.




Materiale esplodente, gioiellerie e sale giochi: controlli amministrativi della Polizia di Stato

VITERBO-Nel corrente mese di novembre personale della Polizia di Stato ha sottoposto a controllo amministrativo attività ed esercizi pubblici operanti in questa provincia sulla base di specifiche autorizzazioni di Polizia.
Oggetto delle verifiche fabbriche, depositi ed esercizi di minuta vendita di materiale esplodente, in particolare artifizi pirotecnici di categoria IV e V (fontane, batterie), in vista dell’avvicinarsi delle festività di fine anno. Il controllo è stato rivolto al rispetto delle prescrizioni dirette alla salvaguardia della pubblica incolumità e, tra queste, in particolare quelle in materia di diponibilità massima di materiale pirotecnico, di stoccaggio dello stesso, della tracciabilità e della regolamentare etichettatura.
Le verifiche effettuate dal personale della Divisione Polizia Amministrativa della Questura di Viterbo sono state poi estese alle oreficerie ed alle sale gioco e scommesse con un particolare focus sul rispetto delle prescrizioni rivolte all’adozione di misure di difesa passive, nonché della loro conformità ai più innovativi standards richiesti dalla normativa vigente per la prevenzione dei reati contro il patrimonio. Nelle sale il controllo è stato esteso anche agli avventori.
Nello specifico, in una di queste è stata sorpresa nell’atto di utilizzare una macchina da gioco una persona sottoposta alla misura di prevenzione del Daspo Willy, provvedimento che viene applicato a coloro che si rendono autori di reati o condotte illecite in locali pubblici o esercizi analoghi ovvero in locali di intrattenimento e svago.
Il summenzionato cliente è stato denunciato all’Autorità giudiziaria in stato di libertà per la violazione di cui all’articolo 13-bis del Decreto Legge 14/2017 e successive modifiche.
Si rammenta che al destinatario del Daspo Willy è vietato l’accesso nei luoghi suddetti così come è vietato lo stazionamento nelle immediate vicinanze degli stessi.
Continueranno ancora nelle prossime settimane nell’intera provincia mirati controlli amministrativi alle attività in possesso di licenza di Polizia finalizzati a verificare lo scrupoloso rispetto della normativa vigente di settore.