Scomparsa di Nicola Cruciani, il cordoglio della Provincia di Viterbo

VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo: “È con sincero dolore che l’Ufficio di Presidenza della Provincia di Viterbo ha appreso della scomparsa del Dott. Nicola Cruciani, ex Vice Segretario Generale della Provincia di Viterbo in pensione.

Chi ha avuto la fortuna e l’onore di collaborare con il Dott. Cruciani, lo ricorda come un lavoratore instancabile, generoso e intellettualmente onesto.

Grande conoscitore delle normative della pubblica amministrazione, il Dott. Cruciani è stato anche membro del Comitato di Controllo per il quale ha analizzato migliaia di atti pubblici.

Alla famiglia del Dott. Cruciani e a tutti i suoi cari giunga il cordoglio del Presidente della Provincia di Viterbo, del personale dell’Ufficio di Presidenza e dell’Ente tutto”.




Stage estivo di Kali Kalasag, presenti due delegazioni della Provincia di Viterbo

ROMA – L’evento si è svolto a Fonte Nuova ( Roma) presso la palestra Red Gym, con l’ ultimo incontro colletÝvo prima della pausa di agosto. Hanno partecipato una delegazione di Civita Castellana e una di Nepi; è stata l’occasione per confrontarsi con altro atleti provenienti da varie citta, che praticano la stessa disciplina sportiva.
Il programma della matÝnata è stato un breve riscaldamento che ha introdotto alla parte più atÝnente del KALI KALASAG, in particolare si è approfondito con il Maestro Vito LetÝeri il Palm Stick (letteralmente “bastoncino da palmo/mano”); Il Palm stick può essere utilizzato per esercitare pressioni e amplificare l’efÏcacia delle leve articolari.
In poche parole, è un rafforzativo di alcune tecniche marziali.
Lo scopo è quello di utilizzate questo strumento come difesa.
Ovviamente nel Palm stick, se non si apprendono alcune tecniche di arti marziali e si ha una discreta preparazione tecnica, resta un semplice e inutile bastoncino.
Lo stage estivo si concluso con un ringraziamento da parte degli organizzatori.




Servizio formazione professionale: preoccupazioni sulla futura formula di gestione

VITERBO- Riceviamo e pubblichiamo: “I dipendenti del Servizio Formazione Professionale, con CCNL Formazione Professionale con CTI della Provincia di Viterbo, a seguito dell’assemblea auto-convocata ed organizzata presso la Sala Mostre della Provincia in data 4 luglio 2024, esprimono le proprie preoccupazioni sulla futura formula di gestione che il Consiglio dovrà scegliere per superare l’attuale gestione a titolarità diretta.
Il personale tutto, in sede di assemblea, ha sottoscritto un documento che è stato inoltrato a tutte le figure Istituzionali della Provincia, della Regione Lazio, delle OOSS di riferimento, nel quale esprime preoccupazione in merito all’eventuale perdita del loro ventennale status lavorativo di dipendenti del Servizio Formazione Professionale in quanto la scelta di uno strumento di gestione diverso da quello dell’Istituzione Formativa, vedi Azienda Speciale e/o Partecipata, comporterebbe un aggravio di costi aziendali insostenibile, che ricadrà esclusivamente sulla qualità del servizio erogato nei confronti dei circa 500 allievi frequentanti i corsi autorizzati e finanziati dalla Regione Lazio, in svolgimento presso i quattro CPFP della Provincia.
Infine i dipendenti del Servizio Formazione Professionale auspicano che la Provincia di Viterbo consolidi quanto di buono realizzato ad oggi in termini di formazione erogata garantendo, nella scelta che è chiamata ed effettuare, efficacia, efficienza ma soprattutto economicità”.
I dipendenti del Servizio Formazione Professionale della Provincia di Viterbo




Cantieri tra Tuscania e Montalto, Astral accetta di chiuderli nei fine settimana estivi su richiesta del Presidente della Provincia Romoli

L’obiettivo è garantire la normale e sicura viabilità nei weekend, quando tantissimi utenti percorrono le arterie provinciali per andare al mare. 

La Provincia di Viterbo continua a monitorare la complessa situazione lungo le strade tra Tuscania e Montalto di Castro, dove la fila interminabile di cantieri sequenziali per la realizzazione di impianti fotovoltaici comporta pesanti ripercussioni sulla viabilità. Il Presidente della Provincia Alessandro Romoli ha dunque sollecitato Astral S.p.A., che a sua volta ha accolto la richiesta di emanare una propria ordinanza per chiudere i cantieri almeno nel fine settimana quando la strada è percorsa da tanti utenti diretti al mare. L’ordinanza di Astral S.p.A., richiesta dalla Provincia, permetterà dunque la normale viabilità su due corsie il sabato e la domenica.

La Provincia di Viterbo ha assunto l’impegno di richiedere l’ordinanza ad Astral – competente sui cantieri in questione per conto della Regione Lazio – ieri mattina durante un tavolo tecnico che si è svolto a Montalto di Castro. All’incontro hanno partecipato tutte le istituzioni e gli enti coinvolti: oltre alla Provincia di Viterbo, rappresentata dal capo di gabinetto Manuel Alejandro Mechelli e dai responsabili del settore viabilità e ambiente, anche il Comune di Montalto di Castro e la Polizia Locale.

Tanti sono infatti gli utenti che in queste settimane hanno riscontrato pesanti disagi e criticità di sicurezza nel percorre le strade in questione dove si susseguono oltre 10 cantieri, autorizzati dalla Regione Lazio e realizzati da Astral, con semafori semoventi ad alternare il traffico su una sola corsia. Ecco perché già lo scorso 23 aprile il Presidente della Provincia di Viterbo, Alessandro Romoli, si è recato in località Quartuccio a Montalto di Castro per un sopralluogo insieme ad alcuni residenti della zona. A quel primo incontro hanno fatto seguito due tavoli tecnici presso la Sala Consiliare della Provincia di Viterbo ai quali hanno partecipato il Comune di Montalto di Castro e una delegazione di residenti.

In quelle occasioni è stata decisa una linea comune in merito ai problemi connessi alla viabilità. Lo stesso Presidente Romoli, a seguito del terzo tavolo tecnico di ieri, si è fatto portavoce delle necessità e delle giuste lamentele dei residenti della zona, inviando ad Astral S.p.A. una nota ufficiale per chiederle la rimozione dei cantieri almeno durante il fine settimana, quando il traffico sulle strade della zona aumenta per le limitrofe località marittime.

Astral S.p.A. ha risposto in maniera positiva alla richiesta del Presidente Romoli: la società provvederà dunque nei prossimi giorni ad emanare un’ordinanza interna per decretare la chiusura dei cantieri nei fine settimana estivi. Allo stesso tempo la Provincia di Viterbo lunedì procederà anch’essa a una propria ordinanza per decretare preventivamente l’interruzione dei cantieri il sabato e la domenica sulle strade provinciali SP 4 e SP 105, che a breve verranno interessate dagli stessi lavori.

Non solo. La situazione dei cantieri per la realizzazione di impianti fotovoltaici nell’area risulta particolarmente fastidiosa se si considera che oltre il 78 per cento dell’energia da fonti rinnovabili autorizzata a livello regionale viene già prodotta all’interno del territorio della Provincia di Viterbo.

“Lo abbiamo detto più volte e lo ribadiamo con ancora più forza: è ora che le altre province del Lazio facciano la propria parte perché la produzione di energia rinnovabile non può ricadere interamente sulle spalle della Tuscia – commenta il Presidente Alessandro Romoli –. Ecco perché in settimana contatteremo nuovamente la Regione per chiederle che riconosca il viterbese come un territorio non più idoneo ad ospitare impianti fotovoltaici. Non tollereremo più né disagi alla circolazione né deturpazioni del nostro ambiente. Abbiamo già fatto molti ricorsi al Tar contro la Regione Lazio, la maggior parte dei quali vinti: non esiteremo ad andare avanti su questa linea per difendere il nostro territorio. È ora che da Roma inizino ad ascoltare la voce della Tuscia”.




Giovani e Inclusione: concluso il ciclo di incontri sulla Fisioanalisi nei Centri Provinciali di Formazione Professionale

VITERBO – Si è concluso con successo il ciclo di incontri sulla Fisioanalisi organizzato nell’ambito del progetto “VIVACE: Vita, Inclusione, Valori, Attività, Crescita, Empowerment”, promosso dalla Provincia di Viterbo all’interno del programma più ampio “G.A.M.E. UPI: tutti in gioco, nessuno escluso”.
Grazie alla presenza del Prof. Giuseppe Mastrodicasa, esperto di Fisioanalisi, gli studenti dei Centri Provinciali di Formazione Professionale di Viterbo, Capranica e Civita Castellana hanno avuto l’opportunità di partecipare a lezioni che hanno permesso loro di approfondire questa disciplina innovativa.
Durante gli incontri, il Prof. Mastrodicasa ha non solo illustrato i principi fondamentali della fisioanalisi, ma ha anche selezionato alcuni studenti da ogni centro per essere concretamente sottoposti alla terapia. Questi studenti hanno partecipato a sessioni pratiche finalizzate a migliorare la postura e a risolvere specifiche problematiche fisiche, sperimentando direttamente i benefici della fisioanalisi.
Questo ciclo di incontri si inserisce perfettamente nel contesto del progetto VIVACE, che mira a sensibilizzare alla pratica sportiva, promuovere uno stile di vita sano e costruire una società più inclusiva. Finanziato dal Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale, il progetto VIVACE rappresenta un’importante iniziativa per la crescita e l’empowerment dei giovani.
Ma cos’è esattamente la fisioanalisi? È una disciplina che esplora il corpo umano nella sua totalità, analizzando l’interazione tra mente, corpo e ambiente. Attraverso esercizi specifici e una corretta postura, la fisioanalisi mira a migliorare il benessere fisico e mentale, promuovendo uno stile di vita sano e attivo.
L’incontro con il Prof. Mastrodicasa ha rappresentato un’opportunità preziosa per gli studenti dei Centri Provinciali di Formazione Professionale, permettendo loro di approfondire una disciplina di grande interesse nel campo della salute e del benessere. La Provincia di Viterbo continua a impegnarsi per offrire agli studenti occasioni di crescita e formazione che possano arricchire il loro percorso educativo e professionale.
Provincia di Viterbo




Impianto per lo smaltimento dei rifiuti marini, Romoli: “Una nuova vittoria per la tutela ambientale della Tuscia”

VITERBO – Riceviamo dalla Provincia di Viterbo e pubblichiamo: “Un’importantissima vittoria per la tutela ambientale della Tuscia. La Provincia di Viterbo, ha fatto nuovamente valere le proprie ragioni innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) del Lazio riuscendo insieme ai ricorrenti – Comune di Tuscania, Tarquinia e Tessennano e ad alcuni privati – a far annullare tutti gli atti relativi all’impianto per lo smaltimento dei rifiuti marini.

Il Tar del Lazio, con una sentenza pubblicata oggi, ha infatti accolto i ricorsi presentati da tre Comuni della Tuscia e da alcuni residenti e imprenditori della zona contro il provvedimento con il quale la Regione Lazio – nel maggio 2023 – aveva rilasciato alla società privata Med Sea Litter Italia S.r.l. parere di compatibilità ambientale per realizzare ad Arlena di Castro un impianto per lo smaltimento di rifiuti provenienti dal mare e dalle spiagge.

Il Tribunale amministrativo ha infatti riconosciuto le motivazioni della Provincia e dei Comuni ricorrenti, che insieme hanno dimostrato come i provvedimenti autorizzativi rilasciati dalla Regione Lazio presentassero vizi sostanziali e procedimentali.

Il Tar del Lazio, al termine di un lungo procedimento giudiziario fortemente attenzionato anche dall’opinione pubblica, ha dato dunque ragione ai Comuni ricorrenti e alla Provincia di Viterbo.

La sentenza riconosce anche il ruolo della Provincia, cui compete in ossequio ai poteri previsti dall’art. 197 T.U.A. l’individuazione “…delle zone idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti, nonché delle zone non idonee alla localizzazione di impianti di recupero e di smaltimento dei rifiuti”).

Inoltre si richiama come, con la delibera consiliare n. 12 del 19 gennaio 2024, la Provincia ha emanato la proposta di piano provinciale di gestione dei rifiuti, mediante la quale ha sancito che l’intero territorio del Comune di Arlena di Castro è caratterizzato dalla presenza di vincoli non superabili (definiti come “fattori escludenti”) per la realizzazione delle discariche.

L’impianto del resto ricade in un’area dichiarata dal Ministero della Cultura di notevole interesse pubblico con l’effetto che la Regione dovrà valutare il progetto alla luce dei vincoli paesaggistici istituiti e delle specifiche posizioni dei Comuni limitrofi nonché del ruolo della Provincia in merito alla localizzazione degli impianti.

“Ancora una volta la Provincia di Viterbo ha difeso il proprio territorio e paesaggio – ha commentato Alessandro Romoli, Presidente della Provincia di Viterbo -. L’area della Tuscia all’interno della quale si voleva realizzare la discarica è stata dichiarata di notevole interesse pubblico e ha una forte vocazione agricola, turistica e naturalistica che non poteva e non potrà mai essere compromessa. Non solo, deve passare anche un altro messaggio a tutti i livelli della politica nazionale: la Provincia di Viterbo non è la discarica di nessuno, né delle altre province del Lazio né del resto d’Italia”.




Successo del Cooking Show nel Progetto “VIVACE” della Provincia di Viterbo

VITERBO- Venerdì 3 maggio presso la Scuola Alberghiera di Viterbo, i giovani talenti della ristorazione hanno preso parte a un emozionante Cooking Show all’interno del progetto “VIVACE: Vita, Inclusione, Valori, Attività, Crescita, Empowerment” promosso dalla Provincia di Viterbo, nell’ambito del programma più ampio G.A.M.E. (Giovani, Autodeterminazione, Movimento, Empowerment) organizzato dall’Unione delle Province d’Italia.
Divisi in tre squadre e guidati da chef professionisti, gli studenti hanno dato vita a una vera e propria sfida culinaria, mettendo in mostra il loro talento e la loro creatività nell’arte della cucina. Al centro dei loro piatti, i prodotti tipici della Tuscia, testimoni autentici della storia e delle tradizioni della nostra terra.
L’iniziativa del Cooking Show non è solo una competizione culinaria, ma un’opportunità per i giovani di esprimere la propria passione per la gastronomia e di sviluppare competenze fondamentali nel settore della ristorazione. Attraverso questa esperienza, il progetto VIVACE mira a promuovere valori di inclusione, crescita personale e sviluppo delle abilità culinarie tra i giovani.
La giuria, composta da esperti del settore e da Dirigenti della Provincia di Viterbo, ha valutato i piatti delle squadre sulla base di criteri quali l’esposizione/presentazione, la scelta del tema, l’impiattamento e il gusto. Dopo una competizione accesa e appassionante, la squadra Rosa si è aggiudicata il primo posto, seguita dalla squadra Tiffany e dalla squadra Blu, che hanno entrambe ottenuto il secondo posto ex aequo.
Il progetto VIVACE, insieme al programma G.A.M.E., si impegna a coinvolgere, divertire e unire i giovani, offrendo loro opportunità concrete di crescita e di realizzazione personale attraverso lo sport, la creatività e l’inclusione sociale.

Le Squadre:
SQUADRA ROSA
Chef: Edoardo Belsole
Membri: Alessandro Serafini, Electra Cionco, Marijus Yanusas, Leonardo Nobili
Menu: Pianura, Mare e Montagna
SQUADRA BLU
Chef: Kristian Gabrielli
Membri: Filippo Marchetti, Gioia Caneponi, Riccardo Tundo
Menu: Sapori di Terra
SQUADRA TIFFANY
Chef: Giorgia Chilelli
Membri: Tommaso Cuomo, Ilary Giuliani, Ardzhan Yumer, Vittorio Prota
Menu: Armonia di Colori




La Provincia di Viterbo ottiene tre finanziamenti dal MIT per la progettazione di interventi di messa in sicurezza del dissesto idrogeologico

VITERBO- Le aree di intervento sono la SP Valle del Tevere, la SP Vasanellese e la SP Trevinanese – Il Presidente Romoli: “Ancora una volta i nostri progetti meritevoli di finanziamento”. Ancora una volta il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (MIT) ha deciso di finanziare la progettazione per gli interventi di messa in sicurezza e mitigazione del dissesto idrogeologico presentati dalla Provincia di Viterbo: l’Ente provinciale è infatti risultato beneficiario di tre distinti finanziamenti.

Nel mese di gennaio la Provincia di Viterbo ha presentato la propria candidatura relativa a tre diversi progetti per accedere al Fondo Progettazione Enti Locali (FPEL) del MIT. Tutti e tre sono stati inseriti dal Ministero all’interno della graduatoria pubblica nazionale, il che significa che il MIT li ha ritenuti meritevoli di finanziamento.

Nello specifico, gli interventi che verranno progettati con i fondi del MIT sono di messa in sicurezza e mitigazione del dissesto idrogeologico delle aree lungo la SP 19 Valle del Tevere, lungo la SP 30 Vasanellese e lungo la SP 51 Trevinanese. Quest’ultima progettazione verrà coordinata di concerto con la Provincia di Siena.

“La Provincia di Viterbo si conferma un Ente in grado di presentare progetti e proposte curate nei minimi dettagli che vengono sistematicamente finanziate dalle Istituzioni sovraordinate – commenta il Presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli -. Tutto ciò denota grande capacità di organizzazione, di progettazione e di conoscenza sia del territorio che del funzionamento della macchina amministrativa”.

“Per questo ennesimo successo non posso non ringraziare tutto il personale del settore tecnico guidato dal dirigente Ingegnere Umbro Pasquini – continua il Presidente Romoli -. La Provincia c’è, è presente sul territorio ed è in grado di incidere positivamente sulla Tuscia con un’ampia progettazione dei lavori”.




“Il CUSTODE …S.O.S. PERSONA” intervento di supporto psicologico per gli Agenti Polizia Penitenziaria

di MARIELLA ZADRO-

VITERBO- Presentato questa mattina, presso la Sala Conferenze dell’Amministrazione Provinciale, il progetto di supporto psicologico per gli Agenti della Polizia Penitenziaria.
Un progetto promosso dalla Diocesi di Viterbo attraverso l’Ufficio Pastorale della Salute, in sinergia con l’Amministrazione Provinciale di Viterbo e in collaborazione con il sindacato autonomo della Polizia Penitenziaria e l’Istituto Psycomentis di Roma.

Ha moderato l’incontro don Emanuele Germani, direttore dell’ufficio comunicazione della Diocesi, porgendo i saluti al prefetto Gennaro Capo, al questore Fausto Vinci, al comandante provinciale della Guardia di Finanza Carlo Pasquali, Enrico Panunzi vice presidente del consiglio regionale, i consiglieri comunali Umberto Di Fusco e Alessandra Troncarelli, ai quali si è aggiunto il consigliere regionale Daniele Sabatini.

Il presidente della Provincia Alessandro Romoli, dopo aver salutato le autorità intervenute e i presenti, tra i quali una classe di alunni del liceo “Mariano Buratti”, ha ringraziato il vescovo Francesco Piazza per aver accettato il progetto che risulta essere la prima esperienza fattiva a sostegno agli Agenti di Polizia Penitenziaria.

Il vescovo Piazza, alla luce degli eventi di cronaca registrati negli ultimi periodi all’interno delle carceri, ha evidenziato l’importanza del progetto che vuole tutelare ruoli e funzioni.
In particolare si è soffermato sul ruolo degli Agenti che sono persone con una grande responsabilità istituzionale che deve essere supportata da un aiuto psicologico.

“Il Custode-S.O.S. Persona” ecco il progetto che si svolgerà in cinque incontri a porte chiuse nella sala della Curia Vescovile alla presenza di personale specializzato, come ha riportato la dott.ssa Loredana Petrone.

“Ottimo il sostegno piscologico per il personale che lavora nel carcere. Non dimenticare mai che ogni persona è una persona umana con le sue relazioni e le sue emozioni . Solo con la condivisione si possono sciogliere i nodi e migliorare le relazioni. Questo progetto offre ai lavoratori delle carceri un supporto ad un lavoro molto delicato, ma spesso marginale”.
A seguire l’intervento della progettista Maria Paola Angelini: progetto che nasce da un’esperienza fatta visitando Pianosa. È una piattaforma “Guardare, toccare e gustare, una Sanità nuova “che vuole riempire una via da tracciare. Il progetto si è sviluppato dal 2019 nelle case di cura. Ora entriamo nelle carceri dove troviamo un soggetto: la sofferenza che è persona da tutelare, rispettare e aiutare”.
Presente tra i relatori Luca Floris, vice segretario regionale Lazio SAPPE che ha ringraziato gli organizzatori del progetto.
“Stiamo parlando di persone. Persone che condividono gli stessi ambienti. Per l’opinione pubblica il carcere è un muro e i problemi sono all’interno della struttura. Nel nostro ambiente, il dialogo e l’ascolto sono pressoché inesistenti.
Al termine don Gianluca Scrimieri, direttore dell’ufficio diocesano della Pastorale della Salute ha concluso soffermandosi sul l’obiettivo principale del progetto: raggiungere un benessere pisicomentale, fisico e spirituale .

 




Presentazione del progetto “Vivace” in Provincia

VITERBO- Il 12 marzo, alle ore 13.00, presso la Sala del Consiglio della Provincia di Viterbo è convocata una conferenza stampa per la presentazione del progetto “VIVACE” nell’ambito dell’iniziativa “GAME UPI, tutti in campo, nessuno escluso”.

Si tratta di un progetto sviluppato dall’Unione delle Province d’Italia (UPI), finanziato dal Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale, per promuovere nelle Province eventi di sport di comunità che sappiano sensibilizzare ad uno stile di vita sano, favorire la diffusione della partecipazione alla pratica sportiva e alle attività che sviluppano le attività motorie dei giovani con disabilità e delle loro famiglie. Il tutto per costruire una società più inclusiva, appunto, dove nessuno sia escluso o lasciato indietro.

GAME UPI vedrà impegnate venti Province, tra cui quella di Viterbo, che insieme ad associazioni sportive, enti sociali e scuole metteranno in campo per tutto il 2024 iniziative volte a favorire un percorso di conoscenza e crescita sociale attraverso lo sport e la promozione della salute. Sarà prevista inoltre la partecipazione di squadre che si troveranno a competere nei Giochi Interprovinciali Senza Frontiere in attività competitive e meno competitive aperte a tutti.

Alla conferenza stampa interverranno il Presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli, il Vicepresidente della Provincia di Viterbo Pietro Nocchi, il Consigliere provinciale delegato alla rete scolastica e alla formazione professionale Eugenio Stelliferi, il Direttore di UPI Lazio Gaetano Palombelli e il Dirigente del settore finanziario della Provincia di Viterbo Patrizio Belli.

Saranno presenti alla conferenza stampa anche i rappresentanti dei partner del progetto: I.I.S. “Alessandro Farnese” Istituto di Istruzione Superiore, ITS Agroalimentare, Juppiter Sport ASD, Ente Parco Monti Cimini – Riserva Naturale Lago di Vico, Centro Sportivo Educativo Nazionale e UPI Lazio.

 




Al via i lavori commissionati dalla Provincia di Viterbo di riasfaltatura della SP Calcatese

Il Presidente Alessandro Romoli: “Investire sulle strade significa investire sulla sicurezza dei cittadini e sullo sviluppo logistico, economico e turistico della Tuscia”.

Continua il progetto di riqualificazione delle strade della Tuscia. Questa mattina sono infatti iniziati i lavori commissionati dalla Provincia di Viterbo per il rifacimento dell’asfalto della SP 79 Calcatese, nel comune di Calcata.

I lavori si stanno concentrando su un tratto di strada ammalorato di quasi un chilometro e mezzo, nello specifico dal chilometro 2+878 al chilometro 4+178. L’intervento di riasfaltatura permetterà dunque una completa riqualificazione del tratto, garantendo massime condizioni di sicurezza per gli utenti della strada e comfort alla guida.

Al termine dei lavori di rifacimento dell’asfalto, la Provincia di Viterbo procederà anche al rifacimento della segnaletica orizzontale.

“Si tratta di un intervento di straordinaria importanza dal momento che la SP Calcatese rappresenta un’arteria fondamentale che collega la Tuscia alla Provincia di Roma – commenta il Presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli -. Investire sulle strade significa investire sulla sicurezza dei cittadini e sullo sviluppo logistico, economico e turistico del viterbese. Un ringraziamento particolare va dunque al settore strade della Provincia e al consigliere con delega alla viabilità, trasporti e lavori pubblici Maurizio Paolzzi per aver seguito l’intera vicenda fin dalla fase progettuale”.




Provincia di Viterbo contro il deposito nazionale di scorie nucleari: arcia di Protesta il 25 Febbraio

di REDAZIONE-

VITERBO- Il presidente di Palazzo Gentili, Alessandro Romoli, ha annunciato che la provincia di Viterbo parteciperà alla marcia di protesta contro il deposito nazionale di scorie nucleari, insieme a tutti gli amministratori e i consiglieri. Questa manifestazione mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e a esprimere la chiara opposizione del territorio al deposito nazionale.

L’iniziativa, promossa dal Biodistretto della via Amerina e delle forre, vedrà la partecipazione di oltre 60 realtà associative il 25 febbraio. Quattro distinti cortei partiranno da altrettanti comuni – Gallese, Corchiano, Vignanello e Vasanello – per convergere al punto di arrivo al monumento naturale Pian Sant’Angelo-azienda agricola Pratesi.

I cortei avranno orari di partenza differenti, con un punto intermedio alla stazione ferroviaria di Corchiano. Romoli ha sottolineato che tutti gli amministratori e il consiglio provinciale saranno presenti, partendo da uno dei quattro comuni.

L’iniziativa ha raccolto il sostegno di numerose realtà locali, inclusi 16 comuni, 25 associazioni, 11 biodistretti, 5 comitati, 2 fondazioni e una società sportiva. Su 51 siti idonei individuati da Sogin per il deposito nazionale, ben 21 si trovano nella Tuscia, rappresentando il 42% del totale, in un territorio che costituisce solo l’1% della superficie nazionale. Il presidente del Biodistretto della via Amerina e delle forre, Famiano Crucianelli, ha ribadito l’opposizione ferma alla presenza del deposito nucleare nella regione, sottolineando i rischi ambientali e sociali che comporterebbe.




Il Tar del Lazio dà ragione ancora una volta alla Provincia di Viterbo e ribadisce il principio comunitario di “chi inquina, paga”.

VITERBO- Con la sentenza del 24 gennaio 2024, il Tar del Lazio ha infatti rigettato il ricorso presentato dal Comune di Civitavecchia e confermato, quindi, il pagamento di un benefit ambientale aggiuntivo del 5 per cento da parte di quegli Enti e società che, come in questo caso, non riescono ad essere autosufficienti nel recupero e smaltimento dei propri rifiuti e li conferiscono in impianti che rientrano nell’Ambito territoriale ottimale (Ato) di Viterbo.

Il Tar ha confermato la norma contenuta sia nel piano regionale dei rifiuti del 2020 che nel DGR 448/2022: entrambi gli atti confermano l’obbligo di pagamento di un benefit del 5 per cento da corrispondere al Comune e alla Provincia dove risiedono gli impianti di smaltimento ai quali gli Enti, appartenenti a un altro Ato, conferisco i loro rifiuti.

Si legge nella sentenza come dal primo gennaio 2022 è posto, pertanto, a carico dell’Ato deficitario, e quindi a carico dei singoli Comuni che decidono di avvalersi di impianti posti al di fuori dell’Ato di loro pertinenza, l’incremento di costo del 5 per cento per il conferimento di rifiuti urbani indifferenziati o derivanti dal loro trattamento, in favore dell’Ato ricevente.

La prescrizione ha efficacia transitoria in quanto operante “nelle more dell’autosufficienza di ciascun ambito”, e risulta conforme alle disposizioni di legge nazionale che all’art. 199, comma 3, lett. h), del d.lgs. 152/2006 prevede un sistema di “premialità” per gli ambiti territoriali più meritevoli.

Alla luce della disposizione regionale, il Comune di Civitavecchia, non essendo autosufficiente nello smaltimento dei propri rifiuti all’interno del proprio Ato, da anni conferisce i propri rifiuti presso l’impianto di Monterazzano a Viterbo. Motivo per il quale, si vede costretto a dover pagare un benefit del 5 per cento, aggiuntivo rispetto alle tariffe già previste, sia al Comune di Viterbo che alla Provincia di Viterbo.

Nel 2022, però, il Comune di Civitavecchia ha proposto ricorso al Tar del Lazio contro il piano di rifiuti regionale e la delibera regionale con lo scopo di far dichiarare la disposizione illegittima e conseguentemente non corrispondere l’incremento previsto. Nel procedimento giudiziale che ne è conseguito, la Provincia di Viterbo è stata rappresentata e difesa da un collegio difensivo costituito dai legali interni Paolo Felice e Marta Dolfi e dall’avvocato del libero foro Cesare Cardoni.

Con la sentenza del 24 gennaio il Tar del Lazio ha rigettato il ricorso presentato dal Comune di Civitavecchia e confermato il pagamento da parte dello stesso del benefit del 5 per cento che verrà corrisposto al Comune di Viterbo e alla Provincia di Viterbo, che si stanno facendo carico dello smaltimento non solo dei propri rifiuti ma anche di quelli dei comuni fuori Ato.

“Sono soddisfatto di questa sentenza e ringrazio i legali che hanno rappresentato la Provincia – ha commentato il Presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli -. Viterbo non può diventare la discarica del Lazio e chi manda i propri rifiuti da noi, perché non in grado di smaltirli autonomamente, deve necessariamente pagare una tariffa aggiuntiva per il disagio che provoca”.

“L’auspicio – ha aggiunto il Presidente Romoli – è che la conferma da parte del Tar del Lazio del pagamento di questo benefit costituisca da incentivo per gli altri comuni e province del Lazio affinché diventino anche loro, come la Tuscia, autosufficienti nel recupero e smaltimento dei propri rifiuti. La Provincia di Viterbo lo è ed è ora che anche le altre raggiungano lo stesso livello di efficienza”.




Provincia: approvato il Bilancio per il 2024

di REDAZIONE-

VITERBO- Il Consiglio provinciale ha dato il via libera al bilancio dell’ente presieduto da Alessandro Romoli, con una netta affermazione di 8 voti favorevoli e 5 astensioni dall’opposizione. Per l’anno 2024, il presidente e la maggioranza composta da Forza Italia e Partito Democratico hanno deciso di concentrarsi su due temi chiave: strade e scuole, proponendo diversi interventi di rilevanza pubblica.

Per quanto riguarda le strade, la Provincia ha stanziato 6 milioni di euro, una somma consistente destinata a finanziare opere strategiche per il territorio. Tra queste, la riapertura dell’arteria tra Civita Castellana e Castel Sant’Elia, il completamento del ponte tra Vulci e Canino, e interventi di manutenzione e asfaltatura. Inoltre, il presidente Romoli ha annunciato che il ponte sulla Litoranea è pronto per essere riaperto.

Nel capitolo scuole, sono previste attese manutenzioni a Palazzo Gentili, tra cui retrofitting su tetti, impianti e interventi straordinari nei licei. Inoltre, sono in programma la creazione di nuove aule ad Orte e la copertura dell’Itis di Viterbo, con la costruzione di nuove palestre ad Acquapendente e Nepi, il completamento di quella di Montalto e aggiustamenti anche all’Orioli. Fondamentali saranno gli interventi di adeguamento antisismico del Savi e del Ruffini nel capoluogo. Queste iniziative sono finanziate grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

Con i proventi di bilancio, infine, verranno sistemati gli ascensori dell’Orioli e del Colasanti, oltre alle alberature di tutti gli istituti della Provincia. Il bilancio, che comprende questo pacchetto di interventi, sarà nuovamente esaminato in aula il prossimo venerdì, quando sarà sottoposto all’approvazione dell’assemblea dei sindaci.




In tribunale per una buca stradale: richiesto risarcimento di oltre 9mila euro a Comune e Provincia di Viterbo

di REDAZIONE-

VITERBO- Un cittadino di San Martino al Cimino ha deciso di portare Comune e Provincia di Viterbo in tribunale dopo essere caduto a terra a causa di una buca stradale. L’udienza è programmata per il 17 gennaio davanti al giudice di pace, e l’uomo sta cercando un risarcimento danni che supera i 9mila euro.

L’incidente risale al 12 agosto 2016, quando l’uomo afferma di essere caduto in via Umbria, mentre si dirigeva al Balletti Park Hotel. Sostiene che la presenza di una buca sull’asfalto al civico 6/A sia stata la causa della sua caduta.

L’uomo responsabilizza sia il Comune che la Provincia per l’incidente e ha presentato una richiesta di risarcimento danni di 9.102 euro. Questa cifra potrebbe variare durante il processo, a seconda delle valutazioni in corso, oltre agli interessi e alla rivalutazione monetaria, con spese legali a carico delle amministrazioni.

La giunta comunale ha riconosciuto l’importanza di difendere gli interessi pubblici e ha autorizzato la sindaca Chiara Frontini a comparire in tribunale, rappresentata dall’avvocato Giovanni Romito di Albano Laziale. L’udienza sarà un momento cruciale per stabilire la responsabilità e decidere l’esito del risarcimento danni richiesto dal cittadino.




Smaltimento rifiuti ad Arlena di Castro, Romoli: “Il Tar dà ragione alla Provincia di Viterbo”

VITERBO – Il Tribunale amministrativo regionale (Tar) del Lazio dà ragione alla Provincia di Viterbo che ha richiesto l’accoglimento della sospensiva del PAUR formulata dai ricorrenti Comune di Tessennano, Comune di Tarquinia e Impresa Stucchi – La Piantata: è stato infatti sospeso il provvedimento con cui la Regione Lazio aveva dato il via libera alla realizzazione ad Arlena di Castro di un impianto per il recupero e smaltimento dei rifiuti marini.

La Provincia di Viterbo si è sempre opposta alla realizzazione dell’impianto, posizione emersa con forza nel corso del Consiglio provinciale del 27 giugno 2023. Nelle scorse settimane, inoltre, in sede giudiziale l’Ente ha espresso le proprie ragioni supportando il Comune di Tessennano e gli altri ricorrenti tra cui anche il Comune di Tuscania.

Nello specifico, i ricorrenti avevano chiesto al Tar del Lazio di sospendere il Provvedimento Autorizzativo Regionale Unico (Paur) in attesa dell’udienza di merito, già fissata per il prossimo 3 aprile, con cui la Regione Lazio aveva definito il procedimento amministrativo consentendo la realizzazione dell’impianto ad Arlena di Castro da parte di un soggetto privato. Il Tar ha dato ragione ai ricorrenti, sospendendo il Paur della Regione Lazio fino al giorno dell’udienza.

“Abbiamo vinto una piccola ma significativa battaglia – ha commentato il Presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli –, perché è opportuno che la questione sia adeguatamente approfondita alla luce anche della proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico dell’area in questione da parte della Soprintendenza. Continueremo ad opporci con ogni mezzo legale alla realizzazione ad Arlena di Castro dell’impianto per lo smaltimento dei rifiuti marini. Questa discarica alla Tuscia non serve”.




Provincia, consiglio provinciale e assemblea dei sindacati convocate il 29 dicembre

VITERBO – E’ stata convocata una seduta del Consiglio provinciale a palazzo Gentili in sessione ordinaria in prima convocazione il giorno venerdì 29 dicembre 2023 alle ore 9.30 presso la Sala Mostre di Palazzo Gentili (Viterbo, via Saffi n. 49). Si informa che in caso di seduta deserta di prima convocazione, il Consiglio provinciale si riunirà in seconda convocazione il giorno sabato 30 dicembre 2023 alle ore 9.00.

In trattazione il seguente Ordine del giorno:

1. Comunicazioni del Presidente;
2. Approvazione verbali seduta precedente;
3. Ratifica Decreto 210 del 15/11/2023 – variazione al Bilancio di previsione 2023/2025- ai sensi degli art. 42 comma 4 e 175 comma 4 del TUEL;
4. Revisione ordinaria delle partecipazioni societarie possedute al 31/12/2022 dalla Provincia di Viterbo e ricognizione dello stato di attuazione del piano di razionalizzazione in ottemperanza all’art. 20 del D.Lgs. N. 175/2016. Approvazione;
5. Stato dell’arte sull’attuazione del programma nazionale per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi e la realizzazione del deposito nazionale-parco tecnologico (DN-PT). Mozione di indirizzo.

Si informa che è stata convocata anche l’Assemblea dei Sindaci per il giorno venerdì 29 dicembre 2023 alle ore 11.30 in prima convocazione. In caso di seduta deserta l’Assemblea dei Sindaci si riunirà in seconda convocazione il giorno sabato 30 dicembre 2023 alle ore 11,00 presso la “Sala Consiglio” sita al piano I della sede della Provincia via Aurelio Saffi n. 49, per ” Stato dell’arte sull’attuazione del programma nazionale per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi e la realizzazione del deposito nazionale-parco tecnologico (DN-PT). Mozione di indirizzo”.

 




Provincia, Romoli: “Impedita la realizzazione di un impianto eolico a Montalto”

VITERBO – Riceviamo dal presidente della provincia di Viterbo, Alessandro Romoli e pubblichiamo: “Quella di ieri è stata una giornata significativa per la Tuscia e per l’importante battaglia ambientale che il territorio in maniera compatta sta portando avanti da anni. La Provincia di Viterbo è infatti riuscita a far valere le proprie ragioni innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) del Lazio e a impedire che a Montalto di Castro, in un’area dalla forte vocazione agricola, venisse realizzato un rilevante impianto eolico costituito da quattro aerogeneratori da 150 metri di altezza ciascuno.

La vicenda parte dallo scorso novembre quando una società privata, interessata a installare pale eoliche a Montalto di Castro, ha fatto ricorso al Tar contro una delibera regionale di maggio della Regione Lazio chiedendone la sospensione. Delibera che, a chiare lettere, dice che nella Provincia di Viterbo non si possono realizzare altri impianti in aree di particolare pregio o destinate all’agricoltura. Questo perché la Tuscia fa già ampiamente la propria parte dal momento che oltre il 78 per cento dell’energia da fonti rinnovabili autorizzata a livello regionale viene già prodotta nel viterbese.

In un’ottica di tutela ambientale, la Provincia di Viterbo non poteva quindi in nessun modo permettere che un’altra vasta area agricola del proprio territorio venisse sacrificata per lasciare spazio a un ulteriore impianto eolico. Ecco perché l’Ente, tramite i legali interni, si è costituito in giudizio e ha evidenziato come la società privata, tra l’altro, abbia presentato il ricorso di gran lunga oltre i termini previsti dalla legge.

Il Tar del Lazio ieri si è espresso accogliendo tutte le osservazioni avanzate dalla Provincia di Viterbo e ha respinto la richiesta di sospensione della delibera regionale presentata dalla società. Che in sintesi significa che ad oggi la società in questione non potrà realizzare l’impianto eolico a Montalto di Castro.

“Abbiamo tutelato il territorio – ha commentato il Presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli – perché la realizzazione dell’impianto avrebbe comportato un’evidente criticità ambientale per l’alta Tuscia”.

“Sia ben chiaro: la Provincia di Viterbo crede nell’energia pulita – ha aggiunto il Presidente Romoli -, ma la produzione nel Lazio non può ricadere quasi interamente sulle nostre spalle. La Tuscia produce già il 78,08 per cento dell’energia da fonti rinnovabili autorizzata dalla Regione, è arrivato quindi il momento che anche le altre Province facciano la propria parte. Per fare un termine di paragone, secondo la delibera regionale Roma ne produce solo il 6,58 per cento, Latina il 13,7, Frosinone l’1,64 e Rieti non ne produce per niente. Siamo dunque disposti ad ospitare impianti in aree dismesse, industriali o da bonificare. Ma non accetteremo più di sacrificare altre zone destinate all’agricoltura per ospitare impianti ad alta occupazione di terreni”.