FISASCAT: Sviluppo del territorio o deposito di rifiuti radioattivi?

VITERBO –  Riceviamo e pubblichiamo. La Fisascat Cisl di Viterbo vuole esprimere la sua forte preoccupazione per l’aver classificato alcune località del nostro territorio come idonee allo stoccaggio di rifiuti radioattivi.

Il nostro territorio ha problemi economici-occupazionali molto seri: sono anni che siamo alle prese con una crisi economica profonda dalla quale si stava uscendo a piccoli passi e con estrema difficoltà; oggi, il Coronavirus (che ha causato dolore a molte famiglie che piangono i propri cari malati o deceduti), di cui gli effetti economici-occupazionali devono ancora palesarsi completamente, ha annullato i risultati che faticosamente si stavano raggiungendo.

La Fisascat, insieme a tutta la Cisl di Viterbo, si sta adoperando affinchè si trovino delle soluzioni per rilanciare il nostro territorio. Un territorio che può sollevarsi puntando su quanto di più importante possiede.

Dobbiamo avere infrastrutture migliori che permettano di far conoscere le bellezze del nostro territorio: collegamenti ferroviari e stradali migliori con la capitale e con il porto di Civitavecchia.

Dobbiamo capire quanto i centri storici di molte località viterbesi possono dare se soltanto venissero valorizzati a dovere. Civita di Bagnoregio, ad esempio, è riuscita ad entrare in circuiti turistici prima impensabili. Il quartiere medioevale di Viterbo (il più grande d’Europa!), il Palazzo Papale, il parco archeologico di Vulci, le tombe etrusche di Tarquinia, le località lacustri, le località costiere, Torre Alfina, il Parco dei Mostri di Bomarzo, i territori attraversati dalla via Francigena e tantissime altre località, che sarebbe troppo lungo elencare, possiedono risorse ancora non del tutto espresse. Il turismo, infatti, può offrire ampi margini di lavoro e progresso per il nostro territorio. Un turismo ecosostenibile, in armonia con l’ambiente, con la comunità e le culture locali, che trasformi i nostri luoghi e i suoi abitanti in beneficiari dello stesso.

Il termalismo è la carta in più che il nostro territorio può giocare rispetto alle provincie limitrofe. Dobbiamo, a riguardo, attivarci per un veloce e definitivo recupero delle ex terme INPS.

Come espresso nella Piattaforma per il rilancio da poco presentata, “turismo vuol dire arte, archeologia, enogastronomia, cultura, natura, bioagricoltura, armonia con l’ambiente, con la comunità e le culture locali ecc., elementi che la nostra provincia possiede in quantità e di alta qualità! Vanno, però, ripensate in un’ottica eco-friendly, incentivate, promosse, connesse in un sistema integrato”.

Dopo anni, finalmente, abbiamo intrapreso la strada giusta per poter sfruttare le risorse a nostra disposizione e le modalità con le quali farlo.

Non conosciamo nel dettaglio i criteri con i quali sono stati individuati i territori da destinarsi allo stoccaggio dei rifiuti nazionali radioattivi. Fra l’altro siamo in buona compagnia: oltre al viterbese ci sono località di assoluta valenza turistica come il senese, il grossetano e la provincia di Matera. Conosciamo, però, gli effetti negativi che possono scaturire a livello turistico, economico, occupazionale, sociale e ambientale. Dobbiamo scegliere: sviluppo del territorio, così come pensato nelle intese raggiunte nelle ultime settimane, o diventare un deposito di rifiuti radioattivi. Continuare il percorso intrapreso, ancora lungo e tortuoso, ma dalle enormi potenzialità di crescita, o rassegnarsi a diventare un territorio marginale e isolato.

Abbiamo molta strada da fare affinchè la nostra provincia possa risollevarsi; il ventaglio di offerte che possiamo offrire a riguardo, però, è ampio, ricco e di qualità. Non vanifichiamo gli sforzi, seppur ancora insufficienti, fatti finora.




Territorio, forum ambientalista sezione Etruria: “Il regalo della Befana? L’ipotesi di depositi di rifiuti radioattivi nella provincia”

VITERBO – Riceviamo da Forum Ambientalista e IN Onlus sezione Etruria e pubblichiamo: “Siamo stati cattivi, non vi è dubbio, se la Befana ci ha portato, dopo il carbone, anche questo regalo.

Davanti alla sofferente situazione ambientale e sanitaria del territorio, e con l’ipotesi di ulteriori tre centrali, un inceneritore, un megabiodigestore, infierire proponendo la localizzazione nella stessa area di depositi di rifiuti radioattivi è tanto irresponsabile da rasentare un inquietante sadismo, e lascia intravedere la più completa indifferenza nello svendere un’intera comunità che, evidentemente, considerata di serie B, è ritenuta sacrificabile in nome di uno sviluppo tutto finalizzato a realizzare profitto per pochi piuttosto che tutela della salute e lavoro pulito per i più.

Italia Nostra Onlus, sezione Etruria, e Forum Ambientalista dichiarano sin da ora la propria netta contrarietà che provvederanno a  mettere per iscritto con le osservazioni che saranno inviate entro i tempi stabiliti.

La notizia è molto articolata, poiché il soggetto responsabile della localizzazione, realizzazione e dell’esercizio del Deposito nazionale destinato allo smaltimento a titolo definitivo dei rifiuti radioattivi e del Parco Tecnologico, è Sogin S.p.A. (società di Stato incaricata del decommissioning degli impianti nucleari), che ha preparato la proposta, tenendo conto dei criteri previsti nella Guida Tecnica n. 29 dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) elaborati sulla base degli standard dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA).

La proposta delle Aree Potenzialmente Idonee, con l’ordine della idoneità delle aree identificate sulla base delle caratteristiche tecniche socio-ambientali, entra ora nella fase di consultazione, e sarà di fondamentale importanza al fine di scongiurare l’incombere sul territorio di questa vera e propria sciagura, che ognuno per il proprio ruolo tenga alta l’attenzione dell’opinione pubblica sulla condotta di quanti sono chiamati a decidere.

L’Italia con ben due referendum, ha deciso che non voleva impianti nucleari, anche per la criticità insita nella gestione di questo tipo di rifiuti, nella consapevolezza, suffragata da decine di studi scientifici, che non sarebbe stato possibile, ospitare un deposito di rifiuti radioattivi e dormire sonni tranquilli.

Facciamo appello a tutti, Enti locali, amministratori, cittadini e associazioni, a visitare il sito web dedicato – www.depositonazionale.it – e iniziare sin da subito a lavorare per porre in evidenza le gravi criticità ambientali, sanitarie ed economiche per cui la proposta avanzata risulta irricevibile per questo territorio.

Ospitare un deposito di rifiuti radioattivi, è un fardello davvero troppo grande per l’Alto Lazio, le cui caratteristiche corrispondono, peraltro, a molti dei criteri di esclusione sulla base dei quali la Sogin sostiene di aver elaborato la proposta; per questo dovranno essere valutare attentamente tutte le opzioni e non soltanto quelle che risultano economicamente convenienti”.

 




Rifiuti porta a porta, mercoledì 6 gennaio regolare il servizio di ritiro

VITERBO – Mercoledì 6 gennaio, giorno dell’Epifania, la raccolta dei rifiuti porta a porta avverrà regolarmente, in base al calendario di ogni singola zona. Il centro comunale di raccolta di Grotte Santo Stefano sarà chiuso.

 




Righini, Fdi, rifiuti Lazio: “Riparte la costosa spedizione in altre regioni”

“Anche nel 2021 saremo costretti a spendere centinaia di milioni di euro in soldi pubblici per finanziare l’ennesima edizione del giro d’Italia e d’Europa dell’immondizia che il Lazio non riesce a smaltire. E’ questo, nemmeno troppo sottinteso, il messaggio di Capodanno che l’assessore Valeriani manda ai cittadini del Lazio annunciando l’ennesimo accordo stipulato dall’amministrazione Zingaretti per smaltire 70.000 tonnellate di rifiuti nostrani in Abruzzo. E se ci saranno meno sacchetti sui marciapiedi dovremo dire grazie alla disponibilità del governatore Marsilio (Fdi) e alla sua giunta di centrodestra. A niente è servito il tanto celebrato Piano Rifiuti Regionale recentemente approvato alla Pisana, perché come più volte evidenziato da Fdi, il PRR non ha nessun valore progettuale, dal momento che non fornisce indicazioni tecniche precise ne sulla tipologia impiantistica da realizzare, ne sulle metodologie di trattamento e smaltimento dei rifiuti, ne sull’organizzazione della raccolta. E non ha nemmeno alcun valore di indirizzo politico, poiché il tiepido e generico ambientalismo di questo testo, infarcito di riferimenti a diverse teorie sul ciclo dei rifiuti e ad alcune utopiche previsioni sulla riduzione futura della quantità e sull’incremento della differenziata nei grandi centri urbani, non ha spostato di un millimetro l’immobilismo del sindaco Raggi, né il ministro Costa dirà qualcosa a lei o a Zingaretti dato che remano tutti sulla barca di Conte”. Così in un comunicato Giancarlo Righini consigliere Regionale del Lazio di Fdi.

 

 




Rifiuti a Roma, nel 2019 1.688.345 tonnellate di rifiuti, differenziata al 45,4%

Ambiente al Centro verso la Roma che vogliamo: Legambiente presenta i dati del ciclo dei rifiuti a Roma e il progetto per la sua RiEvoluzione, attraverso il MANIFESTO PER COSTRUIRE UN’IDEA DI FUTURO DELLA CAPITALE

Nella capitale prodotti nel 2019 1.688.345 tonnellate di rifiuti, 921.892 t di indifferenziata, percentuale di differenziata in crescita impercettibile al 45,4% secondo dati Ama (46,9 da calcolo Ispra)
“Il quadro complessivo della gestione dei rifiuti a Roma, in questi anni, è un vero fallimento”

Tra i municipi, il IX è il più riciclone con il 69,5% di differenziata perché la raccolta porta a porta è al 87% delle utenze, il peggiore il V Municipio con il 35,7% dove ci sono solo cassonetti

“Pubblichiamo il progetto per trasformare il disastro della Capitale in una chiave di sviluppo ambientale, perché il prossimo governo romano sia fatto da persone capaci, competenti e appassionate e parta da questa proposta: 6 pilastri per la RiEvoluzione e via gli ecomostri per fare spazio all’economia circolare”

6 PILASTRI del progetto di Legambiente per la RiEvoluzione del ciclo dei Rifiuti a Roma
1 – Estensione del Porta a Porta al 100% delle utenze domestiche
2 – Costruzione di una rete di almeno 50 Isole Ecologiche per raggiungere il rapporto di una ogni 50.000 cittadini, tutte dotate di centri di riuso
3 – Aumento della Differenziata al 70%
4 – Attuazione della Tariffa puntuale per le utenze
5 – Obiettivo di RIDUZIONE del 5% dei rifiuti totali prodotti
6 – Realizzazione di Impianti di Biodigestione Anaerobica per 400.000 tonnellate/anno di frazione organica

Si è svolto oggi l’appuntamento “Ambiente al Centro con l’Economia Circolare, verso la Roma che vogliamo” il terzo incontro della settimana dell’Ecoforum dell’associazione del cigno verde dove sono stati presentati i numeri della raccolta dei rifiuti a Roma e il progetto dell’associazione per il futuro sostenibile della Capitale.

A Roma, secondo i dati Ama, nel 2019 sono stati prodotti 1.688.345 tonnellate di rifiuti urbani totali, 921.892 tonnellate di indifferenziata, e la percentuale di differenziata cresce in maniera impercettibile al 45,4% (46,9 dato Ispra per diversità di calcolo). Tra i 15 municipi romani, è il IX il più riciclone con il 69,5% di differenziata perché la raccolta porta a porta è al 87% delle utenze, seguito dal X al 64,5% con estensione del PaP al 70% delle utenze; il peggiore è il V Municipio con il 35,7% proprio perché ci sono solo cassonetti e niente raccolta PaP.

“Il quadro complessivo della gestione dei rifiuti di Roma in questi anni è un vero fallimento, con tutti i numeri che continuano a confermarlo – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – è sostanzialmente ferma l’avanzata della differenziata, si torna ai cassonetti invece di aumentare la diffusione del porta a porta, non ci sono isole ecologiche in più e neanche un grammo di rifiuti romani viene gestito in impianti di Roma, perchè Roma non ha nessun impianto. Insieme a un’ampia rete di associazioni e cittadini, oggi però mettiamo in campo un progetto in sei pilastri che in uno scenario triennale, può trasformare il disastro romano in una chiave di sviluppo ambientale, diffuso, economico e sostenibile. Vogliamo che il prossimo governo romano sia fatto da persone capaci, competenti e appassionate, non da persone e politiche improvvisate, e parta da questa proposta: l’estensione del porta a porta a tutte le utenze domestiche, 50 isole ecologiche dotate di centri di riuso, differenziata al 70%, tariffazione puntuale, riduzione del 5% dei rifiuti prodotti e costruzione di una rete capillare di impianti a partire da quelli necessari per la biodigestione anaerobica di 400.000 tonnellate annue di organico. Questa è la strada da percorrere per la trasformazione virtuosa del ciclo dei rifiuti. Mettiamo in campo la nostra visione di città, invitiamo tutti all’adesione al manifesto, costruito insieme ad una rete di soggetti, associazioni e cittadini, sono già tante le sottoscrizioni ed è importante essere ancora di più, per la RiEvoluzione della Capitale”.

Insieme ai 6 pilastri, l’associazione propone nel progetto anche una serie di aree dove poter inserire impianti dell’economia circolare, partendo da un nuovo concetto di rigenerazione urbana in grado di essere volano di sviluppo, bellezza e lavoro: l’ecomostro dell’ex Penicellina sulla Tiburtina e quello del residence Bravetta, il palazzo “spogliato” di Via Tallone e l’ex oleificio arrugginito della Magliana. Così come una nuova vita per i centri Ama di Rocca Cencia e Salario.

“Vogliamo porre le basi anche per l’individuazione di aree dove costruire una moderna rete impiantistica e non follie come la possibile nuova discarica di Malagrotta. La fase industriale del ciclo deve essere costruita e, come i 32 depuratori di reflui fognari romani, deve essere diffusa, capillare e accolta positivamente; può essere poi la chiave della rigenerazione urbana e di nuovo lavoro green perchè tutto ciò va fatto in contesti degradati dove, costruire impianti moderni significa riqualificare quadranti urbani: via gli ecomostri per fare spazio agli impianti dell’economia circolare”

All’incontro che si è svolto in diretta TV su Rete Oro e sui canali social, hanno preso parte STEFANO CIAFANI presidente nazionale di Legambiente, MAURIZIO GUBBIOTTI presidente RomaNatura e CRISTIANA AVENALI responsabile contratti Fiume e piccoli Comuni Regione Lazio; sono intervenuti poi MARIA TERESA CIPOLLONE Comitato Valle Galeria Libera, AGOSTINO RE REBAUDENGO presidente Asja Ambiente Italia, VALERIO PAOLINI CNR, ENZO FAVOINO Zero Waste Europe, CRISTINA COSTARELLI vicepresidente Associazione Nazionale Presidi Lazio, CLAUDIA BRUNORI Enea responsabile divisione uso efficiente delle risorse e chiusura dei cicli.




Rifiuti, rapporto Ispra: il Viterbese ha prodotto 131.048 tonnellate di rifiuti urbani con il 54,8% di differenziata

di REDAZIONE-

VITERBO- Il rapporto sui rifiuti dell’Ispra, presentato ieri, evidenzia come la raccolta differenziata in Italia sia salita del 3,1% in un anno, ovvero ogni cittadino ha prodotto una media nazionale di 500 chilogrammi di rifiuti nell’arco dell’anno. Sempre in 12 mesi sono state prodotte circa 30 milioni di tonnellate di rifiuti urbani.  A Viterbo e provincia sono state prodotte 131.048 tonnellate di rifiuti urbani, di cui 71.859 destinate alla differenziata. La raccolta differenziata si attesta nella provincia di Viterbo al 54,8%, collocandosi in terza posizione tra le province laziali, preceduta da Rieti (58,6%), Frosinone e seguita da Latina e Roma. Nel 2019, per quanto concerne la differenziata a Viterbo e provincia, 25593 tonnellate riguardano la frazione organica, 14.209 la carta e il cartone e 12.053 tonnellate il vetro.  Sempre secondo l’indagine dell’Ispra evidenzia anche come negli ultimi cinque anni la percentuale della raccolta differenziata sia in costante crescita, passando dal 44,9% nel 2015, al 48,1% nel 2016, al 49,0% nel 2017, al 51,3% nel 2018 e al 54,8%, nel 2019.

 




Raccolta stradale straordinaria ingombranti, i prossimi appuntamenti domenica 13 e 27 dicembre

VITERBO – Raccolta stradale straordinaria ingombranti, i prossimi appuntamenti saranno domenica 13 e 27 dicembre, dalle 7 alle 10,45, al Riello, all’interno dell’area comunale (ex punto di raccolta straordinario ingombranti), con accesso da via Alessandro Volta e uscita sulla tangenziale ovest (lato opposto terminal Cotral).

Si ricorda che è possibile conferire anche la carta e il cartone. Nello specifico, saranno accettati tetrapak e poliaccoppiati in genere (confezione latte, succo di frutta, eccetera), riviste, giornali, quotidiani, libri, quaderni, volantini, fogli di carta in genere, scatole e involucro di cartone e cartoncino per alimenti come quelli di pasta, riso, tonno, dentifricio, buste biscotti, eccetera, cartoni vari e scatole, come quelle di scarpe, detersivi, giocattoli, eccetera, vaschette in cartone, scatole per la pizza, tovaglie di carta.
La carta non deve essere inserita all’interno di buste di plastica. Non saranno accettati scontrini (rifiuto indifferenziato), carta sporca (rifiuto indifferenziato), carta da forno (rifiuto indifferenziato), carta assorbente (rifiuto organico). Gli scatoloni vanno piegati.
Per quanto riguarda tutti gli altri rifiuti, si ribadiscono alcune importanti informazioni:
sarà possibile conferire piccoli elettrodomestici (R4), ovvero cellulari, piastre per capelli, phon, stampanti, stufette, aspirapolveri, fax, lampadari, tastiere e pc, calcolatrici, tablet, ventilatori. Stampanti e fax dovranno pervenire privi di cartucce inchiostro e toner. Accettati anche tubi fluorescenti, neon. Ammessi ingombranti avviabili a tmb (poltrone, divani, ombrelloni, arredi giardino in plastica, tappeti, sdraio, valigie, materassi, cuscini, manufatti e armadi in plastica, giocattoli, tendaggi), legno, ferro, sfalci e potature domestiche. Per quanto riguarda quest’ultima tipologia, ovvero sfalci e potature domestiche, si precisa e ribadisce che il servizio è rivolto alle sole utenze domestiche e saranno accettati un massimo di sei sacchi a utente.
Saranno ammessi inoltre questi rifiuti: lavatrici, lavastoviglie, scaldabagno, forni da incasso, piani cottura, asciugatrici.
Non saranno accettati: RAEE, ovvero rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (eccetto i piccoli elettrodomestici R4 sopra menzionati, lavatrici, lavastoviglie, forni da incasso, piani cottura, scaldabagno, asciugatrici). Non saranno accettati rifiuti non differenziati, secco residuo, organico, imballaggi di alcun genere (eccetto quelli in cartone, che invece potranno essere conferiti), batterie, vernici, specchi, rifiuti inerti, sanitari, presidi medico-chirurgici, medicine, lampadine, bombole a pressione, parti di veicoli a motore e natanti, porte, finestre, persiane e serrande, pannolini e pannoloni, pneumatici, oli minerali e vegetali, rifiuti di provenienza edile e ristrutturazione (guaine, isolanti, tubi pvc), liquidi infiammabili, toner, abiti usati, scarti di macellazione, panificazione e pescherie, scarti di lavorazione da parte di artigiani, commercianti, eccetera.
Si ricorda nuovamente che non saranno accettati frigoriferi, congelatori e condizionatori, tv e monitor. Non si accetteranno dispositivi di protezione individuale. Non si accetteranno rifiuti indifferenziati, ovvero piccola oggettistica all’interno di sacchi.
Si richiama inoltre l’attenzione degli utenti sull’orario dei conferimenti: il personale di Viterbo Ambiente garantirà l’accesso alla postazione fino alle ore 10,45 o fino al completo riempimento di un cassone di legno, un cassone di rifiuti ferrosi, un cassone di sfalci e due cassoni di rifiuti ingombranti (poltrone, divani, ombrelloni, arredi giardino in plastica, tappeti, sdraio, valigie, materassi, cuscini, manufatti e armadi in plastica, giocattoli, tendaggi).
Si ribadisce che sarà possibile conferire al massimo TRE pezzi per utenza. Gli armadi dovranno essere conferiti già smontati e ridotti di volumetria. Il servizio è riservato esclusivamente alle utenze del comune di Viterbo. Resta facoltà del personale addetto al presidio da parte della Viterbo Ambiente respingere tipologie di rifiuto non ammesse, ed eventuali richieste di conferimento una volta esaurita la fruibilità dei cassoni carrabili sopra riportati.
Tra le misure di sicurezza da rispettare, si ricorda che sarà consentito contemporaneamente l’ingresso di un numero di utenti pari al numero di operatori presenti. Tutti dovranno indossare correttamente la mascherina, rispettare il distanziamento personale e ogni misura di sicurezza prevista dai vari provvedimenti vigenti.
L’utenza dovrà lasciare il sito nel più breve tempo possibile, al fine di evitare aggregazione di persone anche all’esterno del sito stesso (ordinanza del sindaco n. 98 del 10/12/2020).



Rifiuti, da Regione Lazio contributo per risanamento ex discarica di Vico nel Lazio

ROMA-La Regione ha assegnato un contributo di 40.000 euro al Comune di Vico nel Lazio per la realizzazione delle attività di analisi del rischio ambientale nel sito della ex discarica comunale situata in località Orneta. Questo intervento di monitoraggio e verifica è propedeutico al completamento delle operazioni di bonifica dell’area con il recupero, la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti presenti nell’invaso.

“Le attività di analisi nella ex discarica comunale di Vico nel Lazio rientrano nel piano regionale di messa in sicurezza e risanamento dei siti inquinati, che grazie allo stanziamento di rilevanti risorse permetterà di sostenere numerosi progetti per il ripristino ambientale e la salvaguardia del territorio” dichiara Massimiliano Valeriani, assessore regionale al Ciclo dei Rifiuti.




Rifiuti: nel Lazio 1 milione di tonnellate di Frazione Organica

Legambiente: “Per gestire i rifiuti organici servono i Biodigestori Anaerobici in tutto il Lazio, cominciando da dove mancano completamente: a Frosinone e provincia e soprattutto nella Capitale dove non c’è alcun impianto”

A Frosinone e provincia serviranno 2 Biodigestori, in provincia di Latina 1 sta per essere costruito e ne servirà un’altro, a Rieti 1, a Viterbo c’è già il necessario, in provincia di Roma (senza Capitale) c’è 1 impianto e ne serviranno altri 3, a Roma non c’è niente e ne serviranno 10, se tutti di piccola taglia

“Si parta con l’economia circolare, chi si oppone ideologicamente a questi impianti, si oppone a un miglioramento ambientale evidente, a milioni di km in meno di Camion e di inquinamento prodotto, è il maggior alleato di quanti vorrebbero discariche e termovalorizzatori”.

I biodigestori anaerobici sono impianti di gestione della frazione organica dei rifiuti, possono avere capacità tra le 30.000 e 400.000 tonnellate annue, non emettono miasmi lavorando in assenza di ossigeno e trasformano i rifiuti organici in biometano e compost. Dopo le importanti prese di posizione di molti circoli di Legambiente sui territori, in particolare del circolo di Frosinone che ha espresso, in maniera chiara, il proprio convincimento a favore di impianti di biodigestione anaerobica nel territorio del capoluogo ciociaro, Legambiente Lazio, numeri alla mano, calcola di quanti impianti ci sarebbe necessità in ciascuna provincia.

“Nel Lazio viene prodotto un milione di tonnellate di rifiuti organici all’anno e per gestire l’intera frazione, servono tanti biodigestori anaerobici: perchè sono la migliore tecnologia possibile e quella che concretizza al meglio il concetto di economia circolare, – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – dovranno essere diffusi sul territorio secondo la giusta divisione tra ambiti provinciali come li ha definiti il Piano Regionale dei Rifiuti, servono a Frosinone dove il nostro circolo si espresso giustamente in maniera inequivocabile, così come altrove. Andranno fatti in aree industriali recuperando aree dismesse, senza consumo di suolo ulteriore, posizionandoli più vicino possibile ai capoluoghi o le città più grandi, per abbattere il più possibile la circolazione di camion per il trasporto dei rifiuti”.

Secondo i dati di Legambiente, nel Lazio infatti si producono 3 milioni di tonnellate annue di rifiuti urbani, almeno un terzo sono organici e quando saranno raccolti correttamente e ovunque, avremo 1 milione di tonnellate annue di frazione organica: per gestirla, nella Regione serviranno 20 impianti di biodigestione anaerobica, se tutti di piccola capacità; oggi ce ne sono solo 2 attivi a Tuscania (VT) e Anzio (RM). Sarebbero quindi necessari 2 biodigestori anaerobici a Frosinone e provincia; 2 impianti in provincia di Latina, uno dei quali è già al termine della fase autorizzativa; 1 in provincia di Rieti; nessuno in provincia di Viterbo dove già è sufficiente quello di Tuscania, 3 altri impianti in provincia di Roma (esclusa la capitale) oltre a quello già costruito ad Anzio, e infine a Roma 10 biodigestori anaerobici di piccola taglia, o di meno ma di capacità superiori. Il calcolo è stato realizzato tenendo in considerazione i dati più recenti del catasto rifiuti ISPRA e le indicazioni d’ambito arrivate con il nuovo Piano Regionale dei Rifiuti

“Questi impianti vanno fatti bene e nei luoghi giusti, in zone industriali più vicine possibile a dove i rifiuti vengono prodotti maggiormente e con una grande lungimiranza oggi per pianificare e gestire i rifiuti di domani: per fortuna la frazione dell’organico è destinata a crescere rapidamente nei prossimi anni, e la sua crescita sarà il frutto di un miglioramento della raccolta differenziata e della sostituzione delle plastiche con le bioplastiche: la capacità impiantistica va vista alla luce dello scenario che avremo in futuro. Chiunque si oppone ideologicamente a questi impianti si oppone al cuore dell’economia circolare, alla produzione sul posto del biometano che renderebbe più autosufficiente la nostra nazione dall’arrivo di gas estero, si oppone a milioni di chilometri in meno di camion e di inquinamento prodotto, ed è il maggior alleato di quanti vorrebbero discariche e termovalorizzatori”.




Raccolta stradale straordinaria ingombranti, il prossimo appuntamento domenica 22 novembre

VITERBO – Raccolta stradale straordinaria ingombranti, il prossimo appuntamento sarà domenica 22 novembre, dalle 7 alle 10,45, al Riello, all’interno dell’area comunale (ex punto di raccolta straordinario ingombranti), con accesso da via Alessandro Volta e uscita sulla tangenziale ovest (lato opposto terminal Cotral).

Si ricorda che è possibile conferire anche la carta e il cartone. Nello specifico, saranno accettati tetrapak e poliaccoppiati in genere (confezione latte, succo di frutta, eccetera), riviste, giornali, quotidiani, libri, quaderni, volantini, fogli di carta in genere, scatole e involucro di cartone e cartoncino per alimenti come quelli di pasta, riso, tonno, dentifricio, buste biscotti, eccetera, cartoni vari e scatole, come quelle di scarpe, detersivi, giocattoli, eccetera, vaschette in cartone, scatole per la pizza, tovaglie di carta. La carta non deve essere inserita all’interno di buste di plastica. Non saranno accettati scontrini (rifiuto indifferenziato), carta sporca (rifiuto indifferenziato), carta da forno (rifiuto indifferenziato), carta assorbente (rifiuto organico). Gli scatoloni vanno piegati.
Per quanto riguarda tutti gli altri rifiuti, si ribadiscono alcune importanti informazioni:
sarà possibile conferire piccoli elettrodomestici (R4), ovvero cellulari, piastre per capelli, phon, stampanti, stufette, aspirapolveri, fax, lampadari, tastiere e pc, calcolatrici, tablet, ventilatori. Stampanti e fax dovranno pervenire privi di cartucce inchiostro e toner. Accettati anche tubi fluorescenti, neon. Ammessi ingombranti avviabili a tmb (poltrone, divani, ombrelloni, arredi giardino in plastica, tappeti, sdraio, valigie, materassi, cuscini, manufatti e armadi in plastica, giocattoli, tendaggi), legno, ferro, sfalci e potature domestiche. Per quanto riguarda quest’ultima tipologia, ovvero sfalci e potature domestiche, si precisa e ribadisce che il servizio è rivolto alle sole utenze domestiche e saranno accettati un massimo di sei sacchi a utente.
Saranno ammessi inoltre questi rifiuti: lavatrici, lavastoviglie, scaldabagno, forni da incasso, piani cottura, asciugatrici.
Non saranno accettati: RAEE, ovvero rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (eccetto i piccoli elettrodomestici R4 sopra menzionati, lavatrici, lavastoviglie, forni da incasso, piani cottura, scaldabagno, asciugatrici). Non saranno accettati rifiuti non differenziati, secco residuo, organico, imballaggi di alcun genere (eccetto quelli in cartone, che invece potranno essere conferiti), batterie, vernici, specchi, rifiuti inerti, sanitari, presidi medico-chirurgici, medicine, lampadine, bombole a pressione, parti di veicoli a motore e natanti, porte, finestre, persiane e serrande, pannolini e pannoloni, pneumatici, oli minerali e vegetali, rifiuti di provenienza edile e ristrutturazione (guaine, isolanti, tubi pvc), liquidi infiammabili, toner, abiti usati, scarti di macellazione, panificazione e pescherie, scarti di lavorazione da parte di artigiani, commercianti, eccetera.
Si ricorda nuovamente che non saranno accettati frigoriferi, congelatori e condizionatori, tv e monitor. Non si accetteranno dispositivi di protezione individuale. Non si accetteranno rifiuti indifferenziati, ovvero piccola oggettistica all’interno di sacchi.
Si richiama inoltre l’attenzione degli utenti sull’orario dei conferimenti: il personale di Viterbo Ambiente garantirà l’accesso alla postazione fino alle ore 10,45 o fino al completo riempimento di un cassone di legno, un cassone di rifiuti ferrosi, un cassone di sfalci e due cassoni di rifiuti ingombranti (poltrone, divani, ombrelloni, arredi giardino in plastica, tappeti, sdraio, valigie, materassi, cuscini, manufatti e armadi in plastica, giocattoli, tendaggi).
Si ribadisce che sarà possibile conferire al massimo TRE pezzi per utenza. Gli armadi dovranno essere conferiti già smontati e ridotti di volumetria. Il servizio è riservato esclusivamente alle utenze del comune di Viterbo. Resta facoltà del personale addetto al presidio da parte della Viterbo Ambiente respingere tipologie di rifiuto non ammesse, ed eventuali richieste di conferimento una volta esaurita la fruibilità dei cassoni carrabili sopra riportati.
Tra le misure di sicurezza da rispettare, si ricorda che sarà consentito contemporaneamente l’ingresso di un numero di utenti pari al numero di operatori presenti. Tutti dovranno indossare correttamente la mascherina, rispettare il distanziamento personale e ogni misura di sicurezza prevista dai vari provvedimenti vigenti.
L’utenza dovrà lasciare il sito nel più breve tempo possibile, al fine di evitare aggregazione di persone anche all’esterno del sito stesso (ordinanza del sindaco n. 93 del 2/11/2020).



“A Vetralla rifiuti abbandonati da oltre un mese”, la segnalazione di un cittadino a Gennaro Giardino

VETRALLA ( Viterbo) – Riceviamo da Gennaro Giardino e pubblichiamo: “Rifiuti abbandonati da oltre un mese e chi di competenza ancora non provvede alla rimozione”.

A segnalarlo Nicol Peruzzi, un cittadino di Vetralla che scrive a Gennaro Giardino, già da diversi anni portavoce dei vari problemi che i cittadini segnalano nel Comune di Vetralla:

dice Peruzzi: “dopo i tanti tentativi di segnalazione dell’abbandono da parte di cittadini incivili, di due materassi, ho informato le autorità competenti e ad oggi a distanza di più di un mese ancora nessuno provvede alla rimozione”.

Per oltre un mese in località Mazzocchio Basso possiamo notare l’abbandono di due materassi, con precisione lungo un tragitto di via San Mariano, percorso più volte dai mezzi degli operatori delle raccolte di rifiuti e da chi percorre quella strada, ad oggi a distanza di più di un mese sono ancora lì sul posto (vds foto). Pertanto si presume che gli operatori preposti alla raccolta sono transitati lungo la via suddetta e non hanno ritenuto nè di raccogliere, nè di segnalare ad altri la presenza dei sopracitati materassi.

Impossibile che nessuno si sia accorto del reperto, perchè sono in posizione visibilissima.

Come portavoce dei cittadini, capisco che comunque c’è inciviltà da parte di chi abbandona rifiuti speciali avendo a disposizione un centro raccolta e queste persone andrebbero multate con sanzioni, ma è pur vero che per chi passa da quelle parti non è un buon biglietto da visita per il nostro paese, quindi chiedo alle autorità competenti di poter rimuovere tale scempio per dare decoro al nostro paese.




Raccolta stradale ingombranti, i prossimi appuntamenti domenica 8 e 22 novembre

VITERBO – Raccolta stradale straordinaria ingombranti, i prossimi appuntamenti saranno domenica 8 e domenica 22 novembre, dalle 7 alle 10,45, al Riello, all’interno dell’area comunale (ex punto di raccolta straordinario ingombranti), con accesso da via Alessandro Volta e uscita sulla tangenziale ovest (lato opposto terminal Cotral).

Si ricorda che è possibile conferire anche la carta e il cartone. Nello specifico, saranno accettati tetrapak e poliaccoppiati in genere (confezione latte, succo di frutta, eccetera), riviste, giornali, quotidiani, libri, quaderni, volantini, fogli di carta in genere, scatole e involucro di cartone e cartoncino per alimenti come quelli di pasta, riso, tonno, dentifricio, buste biscotti, eccetera, cartoni vari e scatole, come quelle di scarpe, detersivi, giocattoli, eccetera, vaschette in cartone, scatole per la pizza, tovaglie di carta. La carta non deve essere inserita all’interno di buste di plastica. Non saranno accettati scontrini (rifiuto indifferenziato), carta sporca (rifiuto indifferenziato), carta da forno (rifiuto indifferenziato), carta assorbente (rifiuto organico). Gli scatoloni vanno piegati.
Per quanto riguarda tutti gli altri rifiuti, si ribadiscono alcune importanti informazioni:
sarà possibile conferire piccoli elettrodomestici (R4), ovvero cellulari, piastre per capelli, phon, stampanti, stufette, aspirapolveri, fax, lampadari, tastiere e pc, calcolatrici, tablet, ventilatori. Stampanti e fax dovranno pervenire privi di cartucce inchiostro e toner. Accettati anche tubi fluorescenti, neon. Ammessi ingombranti avviabili a tmb (poltrone, divani, ombrelloni, arredi giardino in plastica, tappeti, sdraio, valigie, materassi, cuscini, manufatti e armadi in plastica, giocattoli, tendaggi), legno, ferro, sfalci e potature domestiche. Per quanto riguarda quest’ultima tipologia, ovvero sfalci e potature domestiche, si precisa e ribadisce che il servizio è rivolto alle sole utenze domestiche e saranno accettati un massimo di sei sacchi a utente.
Saranno ammessi inoltre questi rifiuti: lavatrici, lavastoviglie, scaldabagno, forni da incasso, piani cottura, asciugatrici.
Non saranno accettati: RAEE, ovvero rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (eccetto i piccoli elettrodomestici R4 sopra menzionati, lavatrici, lavastoviglie, forni da incasso, piani cottura, scaldabagno, asciugatrici). Non saranno accettati rifiuti non differenziati, secco residuo, organico, imballaggi di alcun genere (eccetto quelli in cartone, che invece potranno essere conferiti), batterie, vernici, specchi, rifiuti inerti, sanitari, presidi medico-chirurgici, medicine, lampadine, bombole a pressione, parti di veicoli a motore e natanti, porte, finestre, persiane e serrande, pannolini e pannoloni, pneumatici, oli minerali e vegetali, rifiuti di provenienza edile e ristrutturazione (guaine, isolanti, tubi pvc), liquidi infiammabili, toner, abiti usati, scarti di macellazione, panificazione e pescherie, scarti di lavorazione da parte di artigiani, commercianti, eccetera.
Si ricorda nuovamente che non saranno accettati frigoriferi, congelatori e condizionatori, tv e monitor. Non si accetteranno dispositivi di protezione individuale. Non si accetteranno rifiuti indifferenziati, ovvero piccola oggettistica all’interno di sacchi.
Si richiama inoltre l’attenzione degli utenti sull’orario dei conferimenti: il personale di Viterbo Ambiente garantirà l’accesso alla postazione fino alle ore 10,45 o fino al completo riempimento di un cassone di legno, un cassone di rifiuti ferrosi, un cassone di sfalci e due cassoni di rifiuti ingombranti (poltrone, divani, ombrelloni, arredi giardino in plastica, tappeti, sdraio, valigie, materassi, cuscini, manufatti e armadi in plastica, giocattoli, tendaggi).
Si ribadisce che sarà possibile conferire al massimo TRE pezzi per utenza. Gli armadi dovranno essere conferiti già smontati e ridotti di volumetria. Il servizio è riservato esclusivamente alle utenze del comune di Viterbo. Resta facoltà del personale addetto al presidio da parte della Viterbo Ambiente respingere tipologie di rifiuto non ammesse, ed eventuali richieste di conferimento una volta esaurita la fruibilità dei cassoni carrabili sopra riportati.
Tra le misure di sicurezza da rispettare, si ricorda che sarà consentito contemporaneamente l’ingresso di un numero di utenti pari al numero di operatori presenti. Tutti dovranno essere muniti dei dispositivi previsti dalle ordinanze sindacali e dai provvedimenti nazionali in essere e rispettare ogni misura di sicurezza prevista dai vari provvedimenti vigenti.
L’utenza dovrà lasciare il sito nel più breve tempo possibile, al fine di evitare aggregazione di persone anche all’esterno del sito stesso (ordinanza del sindaco n. 93 del 2/11/2020).



Incentivazione della raccolta differenziata e guerra ai trasgressori: presentata la nuova campagna informativa di Viterbo Ambiente

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- Illustrati questa mattina da Viterbo Ambiente in video conferenza le attività di comunicazione previste dall’azienda e dal Comune di Viterbo nell’ambito dell’appalto “ponte”. Tra queste anche la realizzazione del nuovo sito di Viterbo Ambiente, che dovrebbe essere attivo dalla prossima settimana. Alla conferenza in streaming sono intervenutiil sindaco Giovanni Maria Arena, Mauro Della Valle,  presidente cda Viterbo Ambiente e Claudio Torcolacci, consigliere Viterbo Ambiente. Presente anche il dirigente del settore VIII del Comune di Viterbo Eugenio Maria Monaco. Novità importanti sono state annunciate sia dal punto di vista della repressione dei comportamenti illegali nel conferimento dei rifiuti con un aumento della videosorveglianza e delle video trappole, in particolare nella zona più critica della città, quella delle isole di prossimità, la cosiddetta zona C, sia nel programma di informazione della cittadinanza con depliant, manifesti, restyling del sito viterboambiente.net e del centralino, con l’attivazione h24 di un risponditore automatico per le questioni relative al corretto conferimento dei rifiuti.

Il sindaco Giovanni Arena ha detto: “Stavo riflettendo sui primi tentativi di raccolta porta a porta nel centro storico e mi sembra preistoria, ma come allora anche oggi ritengo fondamentale la campagna di Viterbo Ambiente perché i risultati si ottengono quando c’è la partecipazione di tutti. Smaltendo con la giusta pratica i rifiuti va a diminuire anche la tassa sui rifiuti, abbattendo i costi della Tari. Questa sensibilizzazione è fondamentale perché abbiamo evidenziato delle criticità. La zona in cui si evidenziano maggiori problemi rispetto alle tre in cui è stata divista la città è la zona C delle isole di prossimità

Della Valle

dove c’è un abbandono indiscriminato dei rifiuti e ciò fa abbassare la percentuale di raccolta indifferenziata. Il nostro intendo è invertire questa tendenza, considerando che dal 2022 bisogna stare al 65% di differenziata, altrimenti rischiamo di prendere sanzioni dall’Europa”. Il sindaco ha poi annunciato come nel medio-lungo periodo l’intento sarebbe quello di togliere almeno alcune delle isole di prossimità, se non tutte, per portare la raccolta porta a porta. Del resto nella zona C vi sono circa 5 mila utenti. “Per un discorso di equità questi cittadini pagheranno un po’ di più i rifiuti, ma ne beneficeranno tutti. E’ fondamentale che il cittadino sia sempre coinvolto  e ci aiuti a segnalare anche il vicino che se ne buggera di tutte le regole a discapito di chi si comporta  correttamente. Con questa campagna di sensibilizzazione ci saranno oltre ai manifesti 6×3, degli opuscoli consegnati alle famiglie. Abbiamo anche predisposto controlli di video sorveglianza in tutte le zone critiche. Dobbiamo purtroppo iniziare a sanzionare”.

Ha preso, quindi, la parola il dirigente del Comune di Viterbo, Eugenio Monaco, che, oltre ad aver

Monaco

sottolineato l’importanza di infittire i controlli, in particolare nella zona C,  ha rimarcato come lo scorretto comportamento nel conferimento dei rifiuti abbiamo un peso economico che poi viene scaricato su tutti. Ha poi aggiunto: “L’assenza di un centro di raccolta è compensata con le raccolte itineranti che si svolgono di domenica”. Ha poi evidenziato come il contratto ponte scadrà il prossimo 30 agosto e come si cercherà di raggiungere il massimo del risultato, sia con l’informazione sia in ambito repressivo con le foto trappole e gli impianti di video sorveglianza che si stanno ripristinando.

Il presidente della Viterbo Ambiente, Mauro Della Valle ha spiegato come l’appalto ponte per la gestione dei servizi di nettezza urbana nella Città di Viterbo sia stato affidato per 12 mesi, a partire dallo scorso 1° settembre, all’Associazione Temporanea di Imprese composta da due società: Gesenu SpA, (nel ruolo di mandataria) e Cosp Tecno Service; i servizi vengono effettuati attraverso la società operativa “Viterbo Ambiente scarl”, (in continuità con il precedente appalto), proponendo offerte migliorative riferite in particolare al decoro della città. “Da settembre sono state raddoppiate le spazzatrici, ma è necessaria la collaborazione dei cittadino per raggiungere quel 65% di raccolta differenziata che la legge ci impone di raggiungere dal 2022. Ha poi posto

Torcolacci

l’attenzione sulle isole di prossimità, dove c’è anche un flusso di rifiuti provenienti dal centro, una vera transumanza dal centro storico a queste isole con discariche abusive che rimangono l’aspetto rilevante”.

Il focus della campagna è stato quindi presentato da Claudio Torcolacci, consigliere di Viterbo Ambiente. “Ci poniamo due obiettivi:  comunicare e fornire agli utenti informazioni di base per gestire concretamente il conferimento dei rifiuti nel modo corretto. Procederemo, quindi, con manifesti, ben 21 postazioni, che saranno affissi dal 27 ottobre al 22 novembre con una comunicazione molto brutale, secca. Diffonderemo poi due tipi di pieghevoli, relativi al conferimento dei rifiuti nel centro storico, nelle isole di prossimità e nei condomini. Ci saranno anche depliant  per le attività di ristorazione ed una guida bilingue sulla raccolta differenziata disponibili sul web. Ci saranno anche tre conferenza stampa. “A sei mesi – ha detto Torcolacci –  ci rincontreremo per vedere se c’è stato un atteggiamento positivo attivato da parte dell’utenza. Avremo anche gazebo informativi, uno in centro ed uno in periferia.  Sono previste iniziative pubbliche e degli incontri mirati con le associazioni ed i singoli condomini per fare un’azione informativa. L’altra parte della comunicazione è data dal sito e dal numero verde. Abbiamo un cronogramma da rispettare. Sul sito (viterboambiente.net) ci saranno anche sezioni dedicate. Per il numero verde, utilizzeremo il device per rispondere automaticamente per l’eco dizionario h 24″.

Si è poi posto l’accento nuovamente sulle isole di prossimità dove la raccolta meccanizzata porta quasi 13 kg al giorno di rifiuti, pari ad un 33 per cento del rifiuto indifferenziato. Nel comune di Viterbo la raccolta è di 11 mila 300 tonnellate annue e circa 4 mila è prodotta dalle isole di prossimità. Nel centro storico la produzione è intorno ad una tonnellata. Si producono 760 tonnellate annue con un costo di 114 mila euro. Oggi la produzione indifferenziata si attesta su 2100 kg al giorno.  L’obiettivo è quello di arrivare a una riduzione di 1100 kg al giorno per sei mesi.  Inoltre, tornando al progetto di informazione di Viterbo Ambiente, saranno previste anche attività di formazione online presso gli uffici comunali e si cercherà di coinvolgere i cittadini nel compostaggio domestico tramite la consegna di compostiere, collegate ad un corso online, al termine del quale verrà rilasciato anche un attestato di frequenza.

In merito alla riduzione delle isole di prossimità per portare il porta a porta anche nella zona C, Monaco ha rimarcato: “L’operazione non sarà indolore e si parla di medio-lungo periodo. Per arrivare al 65% della raccolta differenziata, bisogna  ridurre l’indifferenziata. Sulla questione della raccolta dei rifiuti Covid ha aggiunto: “Stiamo intervenendo ed avremo un incontro la settimana prossima per trattare la questione in ordine sanitario di queste isole di prossimità”.

Infine, sulla mancanze del servizio, Della Valle ha spiegato: “Dal 1 settembre 2020 le prestazioni che la Viterbo Ambiente ha effettuato non sono in linea con le precedenti prestazioni sulle isole di prossimità, prestazioni condivise anche in Prefettura. Questa situazione ha determinato che passiamo meno volte in settimana presso questo isole, come da contratto, quindi, c’è un servizio meno frequente, ma noi rispettiamo le linee contrattuali. Abbiamo anche fatto circa 170 segnalazioni sugli abbandoni ed abbiamo monitorato ciò che è successo durante il Covid. Non auspichiamo di certo un miglioramento indotto da un non auspicato lockdown, ma dai comportamenti virtuosi dei cittadini, altrimenti la tariffa puntale diventa una chimera”.




Vetralla, nuove casette informatizzate per la raccolta differenziata

VETRALLA ( Viterbo) – Riceviamo dall’amministrazione comunale di Vetralla e pubblichiamo: “Da questa mattina si stanno posizionando le nuove casette informatizzate per la raccolta differenziata.
Il servizio partirà non appena possibile in considerazione dell’emergenza Covid-19 e della difficoltà di distribuzione dei mastelli a domicilio per l’organizzazione del servizio porta a porta.

Tutto è pronto per la partenza.
Si ringrazia Roberto Bellucci per le foto gentilmente concesse”.




Raccolta rifiuti utenti Covid, ampliata fascia oraria recapito telefonico

VITERBO – Raccolta rifiuti, circuito con giro dedicato alle abitazioni con soggetti positivi al tampone, in isolamento o in quarantena: il numero telefonico che i cittadini devono contattare per l’attivazione del servizio, ovvero il 3387218957, è a disposizione da lunedì a sabato, dalle 8,30 alle ore 20. A seguito delle numerose richieste, si è reso necessario ampliare la fascia oraria. Al contatto telefonico sopra citato, i soggetti interessati riceveranno indicazioni in ordine a orari e giorni di effettuazione dei ritiri, da parte degli operatori preposti al servizio.

Si raccomanda l’uso del numero dedicato solo ed esclusivamente agli utenti positivi al covid19, in isolamento o comunque in quarantena obbligatoria, unici destinatari del servizio di raccolta dedicata. Si invitano pertanto tutti gli altri utenti a non utilizzare tale contatto telefonico.
Si ricordano inoltre alcune importanti informazioni. Secondo le disposizioni riportate nell’apposito provvedimento del sindaco (ord. n. 44 del 2/4/2020), i cittadini che SONO positivi al tampone, in isolamento o in quarantena obbligatoria, o quelli che con essi convivono nella stessa abitazione, devono INTERROMPERE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA, e conferire insieme tutti i rifiuti domestici nell’indifferenziato, indipendentemente dalla loro natura e includendo fazzoletti, rotoli di carta, teli monouso, mascherine e guanti.
Per il confezionamento dei rifiuti dovranno essere utilizzati almeno due sacchetti – NON COMPOSTABILI – uno dentro l’altro, o in numero maggiore in dipendenza della loro resistenza meccanica, da chiudere accuratamente e possibilmente con l’uso di nastro adesivo. Si raccomanda la massima attenzione al rispetto delle modalità di esposizione dei rifiuti.
I rifiuti dovranno essere trattenuti in casa. Vanno esposti solo ed esclusivamente DOPO aver ricevuto comunicazione dagli operatori preposti al servizio: gli utenti verranno contattati telefonicamente circa cinque minuti prima del ritiro. La chiamata da parte degli operatori arriverà da un altro numero e non da quello indicato per l’attivazione del servizio. L’operatore contatterà l’utenza telefonica comunicata alla Asl.
Solo in quel momento i rifiuti potranno essere esposti sul proprio pianerottolo, o nelle prospicienze della porta di ingresso corrispondente all’interno dell’abitazione (nel caso di stabile con più utenze, ad esempio fattispecie condominiale o simile), oppure nelle prospicienze del portone/cancello d’ingresso (nel caso di stabile con una sola abitazione o abitazione con ingresso indipendente).
Nel caso l’utente non fosse raggiungibile telefonicamente, l’operatore suonerà al citofono.
Durante l’esposizione non si dovrà avere alcun contatto con gli addetti alla raccolta. Tale operazione avverrà due volte a settimana, in una divisione di tre aree operative, in una fascia oraria compresa tra le 7 e le 20, anche nei festivi infrasettimanali.
Il circuito di raccolta, disposto dal Comune di Viterbo ed effettuato da Viterbo Ambiente, è stato attivato lo scorso 6 aprile, con ordinanza del sindaco Arena  (n. 44 del 2/4/2020).
“È necessaria la massima collaborazione da parte di tutti – ha ribadito il sindaco Giovanni Maria Arena -. Abbiamo destinato importanti risorse a questo importante servizio, utile e necessario, soprattutto in questa fase in cui si registrano numerosi casi positivi ogni giorno. Faremo di tutto per alleviare i disagi che i cittadini stanno subendo a causa del Coronavirus”.
La versione integrale dell’ordinanza è consultabile sul sito istituzionale www.comune.viterbo.it alla sezione Coronavirus > ordinanze del Comune.



Raccolta rifiuti indifferenziati provenienti da abitazioni con soggetti positivi, in isolamento o in quarantena, le info utili

VITERBO – Raccolta rifiuti, circuito con giro dedicato alle abitazioni con soggetti positivi al tampone, in isolamento o in quarantena: si ricorda che tali utenti devono richiedere informazioni sulle modalità del servizio al numero telefonico dedicato 3387218957. Tale contatto è a disposizione dal lunedì al venerdì, dalle 8,30 alle 13,30 e dalle 14,30 alle 16,30 e il sabato dalle 8,30 alle 12,30, per garantire la massima assistenza agli utenti che necessitano del circuito di raccolta dedicato.
Al contatto telefonico sopra citato, i soggetti interessati riceveranno indicazioni in ordine a orari e giorni di effettuazione dei ritiri, da parte degli operatori preposti al servizio.

Si raccomanda l’uso del numero dedicato solo ed esclusivamente agli utenti positivi al covid19, in isolamento o comunque in quarantena obbligatoria, destinatari del  servizio di raccolta dedicata, con invito a tutti gli altri utenti di non utilizzarlo in alcun caso.
Si ricorda nuovamente che, secondo le disposizioni riportate nell’apposito provvedimento del sindaco (ord. n. 44 del 2/4/2020), i cittadini che SONO positivi al tampone, in isolamento o in quarantena obbligatoria, o quelli che con essi convivono nella stessa abitazione, devono INTERROMPERE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA, e conferire insieme tutti i rifiuti domestici nell’indifferenziato, indipendentemente dalla loro natura e includendo fazzoletti, rotoli di carta, teli monouso, mascherine e guanti.
Per il confezionamento dei rifiuti dovranno essere utilizzati almeno due sacchetti, non compostabili, uno dentro l’altro, o in numero maggiore in dipendenza della loro resistenza meccanica, da chiudere accuratamente e possibilmente con l’uso di nastro adesivo. Importante raccomandazione: i rifiuti dovranno essere trattenuti in casa. Vanno esposti solo ed esclusivamente dopo aver ricevuto comunicazione dagli operatori preposti al servizio: gli utenti verranno contattati circa cinque minuti prima del ritiro. Solo in quel momento i rifiuti potranno essere esposti sul proprio pianerottolo, o nelle prospicienze della porta di ingresso corrispondente all’interno dell’abitazione (nel caso di stabile con più utenze, ad esempio fattispecie condominiale o simile), oppure nelle prospicienze del portone/cancello d’ingresso (nel caso di stabile con una sola abitazione o abitazione con ingresso indipendente).
Durante l’esposizione non si dovrà avere alcun contatto con gli addetti alla raccolta. Tale operazione avverrà due volte a settimana, in una divisione di tre aree operative, in una fascia oraria compresa tra le 7 e le 20, anche nei festivi infrasettimanali.
“È necessaria la massima collaborazione da parte di tutti – ha sottolineato il sindaco Giovanni Maria Arena -: i numeri degli utenti sono molto più alti rispetto alla prima fase. Questo servizio, utile e necessario, costa attualmente alla collettività 50mila euro al mese. Il costo aumenta con l’incremento del numero delle persone a cui il servizio stesso è rivolto. Un ringraziamento ai tecnici e agli operatori che dalla scorsa primavera sono impegnati in questo servizio, ora ancor più dei mesi scorsi”.
Il circuito di raccolta, disposto dal Comune di Viterbo ed effettuato da Viterbo Ambiente, è stato attivato lo scorso 6 aprile, con ordinanza del sindaco Arena  (n. 44 del 2/4/2020).
La versione integrale dell’ordinanza è consultabile sul sito istituzionale www.comune.viterbo.it alla sezione Coronavirus > ordinanze del Comune.



“Comuni ricicloni 2020”, Vitorchiano al primo posto nel Lazio nella sua categoria

VITORCHIANO ( Viterbo) – Vitorchiano al primo posto tra i comuni ricicloni del Lazio nella fascia di popolazione tra 5mila e 15mila abitanti. Il comune del viterbese è stato premiato il 22 ottobre 2020, nel corso della seconda giornata dell’Ecoforum di Legambiente Lazio, l’appuntamento annuale in cui vengono conferiti i riconoscimenti ai comuni che si sono distinti per il buon funzionamento della raccolta dei rifiuti solidi urbani con un’alta percentuale di differenziazione. La cerimonia, quest’anno, si è svolta in streaming per rispetto delle norme anti Covid-19.

Il risultato di Vitorchiano è merito di una percentuale di raccolta differenziata che nel 2019 è stata vicina al 76% e, dato molto importante, della limitata quantità di rifiuto secco e indifferenziato inviato in discarica. Nel corso del 2019, infatti, ogni cittadino vitorchianese ha prodotto circa 1,3 kg a settimana di rifiuto indifferenziato, corrispondenti a circa 67 kg annuali. Un numero già notevolmente inferiore rispetto ai 2,24 kg settimanali rdel 2018 (116,55 kg pro capite annui).

Ricevere questo importante riconoscimento – commenta l’assessore l’ambiente Federico Cruciani è un risultato straordinario, frutto del percorso intrapreso e degli ottimi risultati ottenuti. Un grande lavoro di squadra tra cittadini, dipendenti comunali e amministrazione. Infatti, se è vero che come amministratori abbiamo creduto nella necessità di lavorare sull’organizzazione della raccolta rifiuti, migliorandola e potenziandola progressivamente anche con l’introduzione del monitoraggio puntuale dei rifiuti prodotti, non possiamo che riconoscere sia il fondamentale lavoro dei dipendenti comunali, sia l’indispensabile attenzione giornaliera dei cittadini nei confronti delle buone pratiche ambientali, così come il regolare svolgimento del servizio di raccolta da parte degli operatori dell’impresa affidataria. Inoltre ringraziamo Legambiente e Regione Lazio per questo premio che è, innanzitutto, un attestazione di merito per il lavoro svolto e un incoraggiamento per il necessario miglioramento futuro a cui noi tutti puntiamo”.

Siamo orgogliosi di questa attestazione – aggiunge il sindaco Ruggero Grassotti arrivata in seguito a un lungo lavoro sulla raccolta differenziata e sulle buone pratiche, a partire dal monitoraggio puntuale partito proprio nel 2019. Produrre una quantità minore di rifiuto secco indifferenziato si sta infatti rivelando una sfida che tutti i cittadini hanno accettato e vinto. I buoni dati consuntivi del 2019 e finora anche del 2020 dimostrano che le novità introdotte all’inizio dello scorso anno hanno rappresentato una vera e positiva rivoluzione, condivisa proprio con i cittadini; un disegno organico volto a migliorare il sistema nel suo complesso a tutto vantaggio dei vitorchianesi”.

Oltre a tutelare l’ambiente, tutelare il nostro territorio e rispettare le regole – conclude Grassotti – tutto questo ha permesso anche di contenere gli effetti negativi dell’aumento dei costi di conferimento in discarica aumentati, per unità di peso, del 30% nel 2019 per la frazione di rifiuto secco e indifferenziato e del 13% per la frazione dell’umido organico; il risultato è un PEF rifiuti che, nonostante anche i nuovi metodi di calcolo il posto da ARERA con l’introduzione di nuove partite contabili, risulta in calo rispetto a quello dello scorso anno“.




La gestione circolare dei rifiuti nel centro Italia Una fotografia delle città e delle cinque Regioni

ROMAScattata la  fotografia alle Regioni e alle città del centro Italia  sulla gestione circolare dei rifiuti urbani La produzione di rifiuti è restata stabile nel complesso, con Marche, Emilia Romagna e Toscana che registrano un incremento e Lazio ed Umbria una diminuzione.; la raccolta differenziata è passata dal  41% al 58% tra il 2013 e il 2018( +17%), le Marche si confermano le più virtuose con il 69% di RD e una città, Ferrara, svetta con l’86%;  il tasso di riciclo, 45%, è uguale al dato nazionale. 

La gestione dei rifiuti urbani nelle città italiane ha operato grandi cambiamenti nei decenni trascorsi con lo sviluppo delle raccolte differenziate, il sistema dei Consorzi, l’affermazione di attività industriali di riciclo, ora le città per raggiungere gli obiettivi fissati dall’ Unione Europea  si trovano di fronte nuove sfide.

Per approfondire la gestione circolare dei rifiuti in 5 Regioni dell’Italia centrale (Emilia Romagna, Toscana, Marche Umbria, Lazio) e in 31 città si è svolto il quarto ed ultimo  workshop on line “Gestione circolare dei rifiuti nelle città e le nuove direttive europee” organizzato dal Green City Network, iniziativa della Fondazione per lo Sviluppo sostenibile, in collaborazione con Conai,  in cui è stato presentato il Rapporto sui rifiuti urbani e l’economia circolare nel Centro Italia.

Il Rapporto

Per la redazione del Rapporto, il Green City Network ha svolto un’indagine qualitativa a campione fra le città Capoluogo di provincia e tra quelle medie e piccole (tra i 50.000 e i 15.000 abitanti). Dal Rapporto emerge che la produzione dei Rifiuti Urbani (RU) nel corso degli ultimi anni (2013-2018) è cresciuta: a livello nazionale, nelle Regioni studiate invece è restata pressoché stabile. Le Marche registrano il maggior incremento (+39 kg/ab/anno), seguite da Emilia Romagna (+37) e Toscana (+17), Lazio e Umbria registrano una riduzione dei rifiuti rispettivamente di -24 e -2 kg/ab/anno.

Per la raccolta differenziata 2 Regioni, Lazio e Toscana, hanno una RD inferiore alla media nazionale (58%), Marche, Emilia Romagna ed Umbria superano la media nazionale con rispettivamente 69%, 67%, 63%. Tra le città, 15 hanno RD superiore alla media nazionale, con Ferrara che arriva all’ 86%, seguita da Parma e Lucca all’ 81%, mentre 9 città, tra cui Roma, hanno la RD minore del 50%, con Latina ferma al 23%. .Per quanto riguarda la raccolta differenziata delle plastica 18 Capoluoghi (su 31) hanno una performance superiore alla media nazionale (24 kg/ab) con il testa Ferrara con  53 kg/ab, seguita da Terni (43) e da Pesaro e Rimini (42). In coda c’è Rieti con 0.  Rispetto alla RD pro capite ella plastica, tra il 2013 e il 2018, l’incremento maggiore si registra a Viterbo, dove la raccolta cresce di 9 volte.  Il tasso di riciclo dei rifiuti urbani nel Centro Italiai è uguale a quello nazionale:45%. Solo le Marche con il 56% hanno raggiunto l’obiettivo previsto per il 2025 (55%), vicino al target l’ Emilia Romagna con il 54%. In coda il Lazio con il 34% che dovrà compiere lo sforzo maggiore per raggiungere l’obiettivo. Lo smaltimento in discarica è pari al 20%, con punte del 40% in Umbria.

Conclusioni e indicazioni

Dal seminario emerge che è necessario

Promuovere programmi di prevenzione della produzione di rifiuti più efficaci e realizzare anche misure di monitoraggio.

Recuperare i ritardi nella raccolta differenziata: nel Centro Italia la raccolta differenziata dei rifiuti urbani tra il 2013 e il 2018 è cresciute di 17 punti percentuali. Il valore medio è però fortemente condizionato dalla bassa performance del Lazio, che nel 2018 si è fermato al 47%, segnando tuttavia negli ultimi 5 anni la crescita più forte tra le Regioni del Centro (+17 punti percentuali). A frenare la Regione è la Città di Roma che nel 2018 ha registrato il 42,9% di raccolta differenziata, in lieve ribasso rispetto all’anno precedente.

Migliorare la qualità della RD  e ridurre gli scarti: occorre investire su informazione e coinvolgimento dei cittadini e su modelli di raccolta e cernita che assicurino la minimizzazione delle frazioni estranee e migliorino le tecniche per allargare la parte di queste frazioni che viene comunque riciclata.

Migliorare la dotazione impiantistica per il trattamento delle frazioni raccolte per incrementare il riciclo ed evitare il “nomadismo” dei rifiuti; realizzare impianti più avanzati tecnologicamente per la gestione dei rifiuti organici; alimentare il mercato delle materie prime seconde  anche utilizzando meglio gli acquisti pubblici verdi.

Al seminario sono intervenuti i rappresentanti di alcune amministrazioni:

ANCI Lazio – Riccardo Varone, Presidente; ATO Toscana Centro – Dario Baldini, Direttore Generale

Comune di Casalecchio di Reno – Barbara Negroni, Assessore Qualità ambientale e territoriale

Comune di Ascoli Piceno – Marco Fioravanti, Sindaco con delega all’Ambiente

Comune di Castelfranco Emilia – Denis Bertoncelli, Vicesindaco e Caterina Bagni, Capo di Gabinetto;  Comune di Firenze – Cecilia Del Re, Assessore all’Ambiente;  Comune di Bologna – Chiara Caranti, Responsabile Gestione ciclo rifiuti urbani; Comune di Parma – Tiziana Benassi, Assessore all’Ambiente; Comune di Rimini – Anna Montini, Assessore all’Ambiente;Comune di Tivoli – Eleonora Cordoni, Assessore all’Ambiente e Francesco Girardi, A.U. e Direttore Tecnico di ASA Tivoli SPA ; Comune di Pontassieve – Carlo Boni, Assessore all’Ambiente; Comune di Bagno a Ripoli – Enrico Minelli, Assessore all’Ambiente

RD nei Capoluoghi del Centro Italia rispetto alla media nazionale – 2018