Sanità, sbloccate le risorse per il personale ferme dal 2017

ROMA – Ieri sono state sbloccate le risorse, pari a oltre 31,5 milioni di euro, per la quota integrativa del salario accessorio a favore del personale dirigente medico, sanitario e veterinario del Servizio sanitario regionale.

L’accordo, sottoscritto dalle organizzazioni sindacali del comparto sanità, riguarda le annualità 2019, 2020, 2021, 2022 e 2023 nell’ambito dell’incremento dei fondi contrattuali per il trattamento accessorio della dirigenza sanitaria, nel rispetto della legge 205 del 2017.

Parte di questi fondi è destinata a riequilibrare le differenze salariali tra le diverse aziende.

Si tratta di un provvedimento a sostegno della valorizzazione del personale sanitario, a partire dalle prestazioni aggiuntive per i dirigenti di Medicina d’Emergenza e urgenza operanti nei pronto soccorso degli ospedali del Lazio, a conferma del dialogo cordiale e produttivo tra la Regione Lazio e le organizzazioni sindacali.




25 novembre, più risorse per le donne in difficoltà e corsi nelle scuole contro le discriminazioni di genere

ORVIETO – Più risorse per aiutare le donne in difficoltà e per portare nelle scuole l’educazione contro ogni discriminazione di genere. Il Comune di Orvieto, capofila della Zona sociale n.12, rafforza la rete sul territorio per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere.

I progetti e le iniziative sono state illustrati presso la Nuova biblioteca pubblica “Luigi Fumi” questa mattina, sabato 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, dal sindaco Roberta Tardani e dall’assessore alle Politiche sociali, Istruzione e Pari opportunità, Alda Coppola.

Nell’ambito del Programma regionale di prevenzione e contrasto della violenza di genere, la giunta comunale nei giorni scorsi ha approvato le azioni e le attività finalizzate a contrastare il fenomeno della violenza contro le donne, alla gestione dei centri antiviolenza e dei servizi di ospitalità residenziale in collaborazione con la Rete territoriale interistituzionale di contrasto alla violenza di genere della Zona sociale n.12.

La Rete è formata, oltre che dal Comune di Orvieto, anche dalla Usl Umbria 2, dall’ospedale “Santa Maria della Stella” di Orvieto, dal Commissariato di pubblica sicurezza di Orvieto, i Carabinieri di Orvieto, il Centro per le pari opportunità della Regione Umbria e l’associazione “L’Albero di Antonia”.

Gli interventi sono stati co-progettati dal Comune di Orvieto e dall’associazione “L’Albero di Antonia”, partner del Terzo settore individuato con istruttoria pubblica. Sono 117.629 euro i finanziamenti a disposizione per le attività di cui 101.152 euro provenienti dalla Regione Umbria, circa il 50% in più rispetto alla precedente programmazione, e 16.477 euro del cofinanziamento dei Comuni della Zona sociale.

I fondi saranno utilizzati per la gestione e le attività del Centro anti violenza, per i servizi di ospitalità residenziale nella Casa di rifugio, per i programmi di empowerment e di sostegno all’autonomia delle donne e per iniziative di prevenzione e contrasto agli stereotipi di genere e della violenza degli uomini contro le donne rivolte alle scuole dei Comuni della Zona sociale. Per quanto riguarda gli istituti scolastici, gli interventi, in collaborazione con la Rete Interistituzionale, prevedono la realizzazione di azioni di formazione rivolte agli studenti, ai genitori e agli insegnanti tese a promuovere le pari opportunità uomo-donna nel rispetto delle differenze legate al genere e capaci di educare gli alunni e le alunne alla parità e all’equa distribuzione delle responsabilità sia all’interno della famiglia che nel più ampio contesto sociale.

Nel 2022 il Cav di Orvieto ha preso in carico 42 donne con cui sono stati effettuati complessivamente 193 colloqui, 555 ascolti e attivati 365 servizi. Ad oggi, nel 2023, sono 45 le donne già prese in carico.

La crescente gravità del fenomeno e i fatti di cronaca degli ultimi giorni – ha detto il sindaco Roberta Tardani – devono svuotare di ogni sterile retorica giornate come queste e impongono ormai azioni decise e nette a tutti i livelli, dal Governo al più piccolo dei Comuni. I femminicidio e le storie come quelle di Giulia Cecchettin peraltro rappresentano solo la punta dell’iceberg di casi di maltrattamentiatti persecutori e violenze verbali che subiscono quotidianamente le donne. Per quanto ci riguarda, con la nuova programmazione, abbiamo innanzitutto voluto che il Comune di Orvieto, come capofila della Zona sociale n.12, diversamente dal passato avesse un ruolo più attivo co-progettando le iniziative e attività da mettere in campo. I maggiori fondi messi a disposizione dalla Regione Umbria, che sono raddoppiati, ci consentiranno di aiutare un maggior numero di donne ma soprattutto, in anticipo e in linea con il ddl contro la violenza sulle donne recentemente approvato in Senato, ci daranno la possibilità di portare questi temi in maniera organica nelle scuole. La scuola rappresenta infatti uno spazio in cui ragazzi e ragazze compiono un percorso indispensabile di crescita personale, culturale ed emotiva ed è un luogo privilegiato in cui intervenire in un’ottica preventiva”.

È molto difficile in un momento come quello che stiamo vivendo – ha detto l’assessore alle Politiche di genere, Alda Coppola – provare a dire cose non banali e che non siano state già dette anche in modo magari più efficace. In questi giorni nelle sale cinematografiche di tutta Italia sta ottenendo grande risonanza il film di Paola Cortellesi che, con molta attenzione, crudezza ma allo stesso tempo delicatezza, affronta il tema della sopraffazione maschile in un periodo storico in cui questa era quasi una prassi, riservandoci però un finale di speranza legato al riconoscimento del diritto di voto alle donne nel 1946. Una speranza che ha poi dato il via ad un percorso giunto fino ai nostri giorni in cui il ruolo della donna si è profondamente trasformato evolvendosi ma non ancora al punto da essere completamente accettato. Troppi sono gli accadimenti che ancora oggi non riusciamo razionalmente a spiegarci – ha aggiunto – rispetto alla brutalità di certi atteggiamenti di violenza fisica, verbale e psicologica verso la donna. Perché gli episodi di violenza fisica, sempre molto cruenti, fanno certamente più rumore ma sono spesso figli di una costante violenza verbale e psicologica che ancora si perpetua in molti ambienti della nostra società, soprattutto sui luoghi di lavoro. I capisaldi educativi restano senz’altro la famiglia in primis in collaborazione con la scuola e con il mondo associativo. Sono capisaldi che però oggi vivono momenti di difficoltà al punto da dover necessariamente essere supportati da sostanziosi e concreti interventi legislativi che consentano loro di mantenere e potenziare le funzioni educative in anni particolarmente difficili in cui stanno vivendo continue trasformazioni. Serve però soprattutto una vera e concreta rivoluzione culturale, un risveglio di quelle coscienze tuttora sopite che credono di vivere ancora ai tempi del film della Cortellesi”.

L’installazione

Al termine della conferenza stampa, in Piazza Febei è stata inaugurata l’installazione “La violenza non è amore” concessa gratuitamente all’amministrazione comunale dall’autrice Anna Izzo che rimarrà visibile fino al 3 marzo 2024. La scultura monumentale – un cuore d’acciaio, rosso, simbolo di amore e vita, rinchiuso all’interno di una gabbia di 4 metri di altezza tra sbarre coperte di ruggine, trafitto e appeso ad un gancio – arriva a Orvieto dopo un viaggio iniziato nel 2021 e dopo aver toccato Città della Pieve, Fiumicino, Arezzo e San Quirico D’Orcia.

La scultura di Anna Izzo – ha spiegato la curatrice, Roberta Melasecca – è un grido scomodo e stridente che si ode anche nel silenzio più assordante e da cui non è possibile distogliere lo sguardo. Con questa rappresentazione l’artista imprime segni dolorosi alla materia, la plasma conservandone la durezza e la resistenza, ne calibra le forme ampliandole a dimensioni innaturali, costringe alla rimozione di uno stereotipato processo di narrazione basato sull’inerzia, sull’indifferenza e su strategie di occultamento e minimizzazione della violenza. Genera, in tal modo, un inusuale luogo di riflessione sui meccanismi di scomposizione e ricostruzione delle identità, sempre in progressivo divenire e in continuo confronto/scontro nei ruoli e negli ambiti sociali ed economici. La violenza non è amore afferma e suggella, con la sua evidente e inevitabile presenza, non più lo spazio di un istante nel quale riconsiderare le proprie relazioni ma una rivoluzione di pensieri ed azioni, una chiave di accesso a delle diverse politiche attive sul territorio che esulano da rappresentazioni radicate nelle convenzioni socio-culturali di un passato conosciuto e di un presente in via di definizione. Le gigantesche gabbie di Anna Izzo, alte quattro metri, a partire dalla scultura La violenza è una gabbia presentata a Capri nel 2020, sono gabbie emozionali, comportamentali e relazionali che riflettono un ordine normativo che chiude e rinchiude corpi e menti: l’artista compie, dunque, un passo verso una de-costruzione e de-consacrazione di un sistema non solo più individuale e personale ma comunitario e collettivo nel quale nuovi saranno i linguaggi, gli immaginari, le raffigurazioni, le conoscenze di una restaurata cittadinanza”.

Anna Izzo, pittrice e scultrice, nasce a Taranto ma già adolescente si trasferisce a Sorrento dove il padre gallerista la introduce nel mondo dell’arte con una importante frequentazione di artisti della scuola napoletana. Le sue opere attraversano vari materiali, ferro, bronzo, resina, in una continua ricerca estetica innovativa.

Quella che si celebra oggi – ha detto l’artista – è una giornata particolare in cui si da voce e risonanza alle donne ma in realtà ogni giorno deve essere dedicato all’eliminazione della violenza contro le donne. Per fare questo noi donne dobbiamo cambiare – ha aggiunto – dobbiamo rinunciare alla sindrome della crocerossina e cercare la felicità, quella felicità che porta al rispetto di se stessi. Nell’installazione la gabbia è la metafora di quello che avviene in nome dell’amoreil gancio è l’aguzzino che ti tiene prigionieraMa da quella gabbia si può e si deve uscire, anche con l’aiuto delle istituzioni e della società, smettendo di rimanere in silenzio perché il silenzio è complice degli aguzzini che vogliono che ci assuefiamo a questo. Questa scultura sarà lì per quelle donne che si sono ribellate e per altre che si ribelleranno vedendo il messaggio che vuole rappresentare“.




Rotelli (FdI) “Dal Governo Meloni nuove risorse a fondo perduto per le società sportive”

ROMA- Per far fronte alle difficoltà causate dal Covid-19 e dal caro energia, il Ministero dello Sport ha stanziato 58 milioni di euro a fondo perduto in favore di Associazioni Sportive Dilettantistiche e Società Sportive Dilettantistiche che gestiscono impianti sportivi e 67 milioni di euro per i gestori di impianti natatori.

Da oggi, infatti, le ASD e le SSD, potranno farne richiesta sul sito del Dipartimento per lo Sport, fino al 19 luglio.

Lo sport è un fattore fondamentale per la promozione del benessere e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini e offre, specialmente alle giovani generazioni, un momento di educazione e socialità, oltre che di inclusione e coesione.

Per questo motivo, il Governo Meloni intende utilizzare tutte le risorse disponibili per promuovere progetti che facciano crescere il valore dello Sport, specialmente nelle realtà locali, consapevole del bene comune per l’intera collettività.

Mauro Rotelli
Presidente della Commissione Ambiente, Infrastrutture e Territorio della Camera dei Deputati




PNRR: come gestire le risorse, il convegno dedicato agli enti locali al comune di Rieti

RIETI – PNRR: come gestire le risorse. Il convegno dedicato agli enti locali organizzato da We-COM e Comune di Rieti, con il patrocinio della Provincia di Rieti. Un incontro di approfondimento sulla gestione delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per permettere alle amministrazioni di progettare al meglio i propri investimenti.

Fornire una guida verso la messa a terra degli interventi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) analizzando tutte le attività necessarie a realizzare gli obiettivi delle amministrazioni e a salvaguardare le responsabilità dei singoli operatori.
È questo il focus di PNRR: come gestire le risorse, il convegno che si terrà giovedì 6 ottobre alle 9.30 presso la Sala Polifunzionale del Polo culturale di Santa Lucia a Rieti organizzato da We-COM srl, azienda con pluriennale esperienza nel settore della PA, dal Comune di Rieti e patrocinato dalla Provincia di Rieti.
Il PNRR finanziato dall’Unione Europea in risposta alla recente crisi pandemica, rappresenta un’occasione straordinaria e irripetibile per il nostro Paese per rilanciare gli investimenti, attuare importanti riforme e accelerare il processo di transizione digitale modernizzando la macchina burocratica nazionale.
Il Piano di resilienza non solo offre risorse economiche ma anche soluzioni in grado di incidere a 360 gradi sull’organizzazione, la gestione e il governo di ogni singolo Ente.
Sul tavolo dell’incontro, inoltre, si discuterà sulle regole per gli appalti PNRR, sull’impostazione amministrativo/contabile e sui controlli interni.
Interverranno Daniele Sinibaldi, sindaco di Rieti; Mariano Calisse, presidente della Provincia di Rieti; Barbara Baldacchini, aaccount manager area centro – dipartimento trasformazione digitale della Presidenza Consiglio dei Ministri; Andrea Sebastiani, assessore al Bilancio e Patrimonio del Comune di Rieti; Paola De Biaggio, dirigente al Bilancio e Patrimonio del Comune di Rieti; Lorenzo Spataro, responsabile Gare e Appalti del Comune di Riccione e Daniela Ghiandoni, dirigente Finanze e Progetti comunitari del Comune di Ancona.
“Siamo molto orgogliosi di questa iniziativa. We-COM offre quotidianamente i propri servizi e consulenze a un ampio numero di Enti su tutto il territorio nazionale accompagnandoli nel percorso della transizione digitale, della gestione e ottimizzazione dei fondi stanziati dal PNRR. Mettere a disposizione la nostra esperienza e le nostre conoscenze per guidare le PA attraverso queste importanti sfide fa parte della nostra mission aziendale ed è un obiettivo a cui teniamo particolarmente” spiega Luca Provvedi, amministratore unico di We-COM.
“Ospitare e collaborare attivamente all’organizzazione di un così importante momento di confronto è certamente un vanto per l’amministrazione comunale di Rieti. È importante, dal nostro punto di vista, non soltanto sottolineare le potenzialità del PNRR ma approfondire gli aspetti tecnici e operativi per mettere a terra davvero queste risorse. Ci auguriamo che questo momento di confronto, con esperti qualificati, possa essere utile a tutto il territorio provinciale e per questo invitiamo ad essere presenti all’evento” aggiunge l’assessore al bilancio del Comune di Rieti, Andrea Sebastiani.
Per registrarsi all’evento è sufficiente compilare il form presente sul sito www.we-com.it. L’evento è gratuito.
Ufficio stampa: Lilly Colasuonno 3913142450 – l.colasuonno@we-com.it




Viterbo, Leodori: “Con risorse europee creeremo nuovo modello di sviluppo sociale”

VITERBO – “Noi due anni fa, proprio in questi giorni, quando eravamo da poco in lockdown, abbiamo portato avanti LazioLab, perché volevamo farci trovare pronti, con programmi e idee, una volta finita l’emergenza. Queste risorse europee, che solo qualche anno fa erano inimmaginabili, ci serviranno per creare un nuovo modello di sviluppo sociale, economico e produttivo per la nostra Regione. Abbiamo sempre pensato a questo territorio come un’unione di 5 province e mai come un’identità unica e, oggi, abbiamo la necessità di cambiare questa visione. Dobbiamo recuperare il ritardo infrastrutturale e di collegamenti e legare lo sviluppo della Capitale a quello delle altre province. Vogliamo rendere il Lazio più competitivo possibile. Ma non solo competitivo, anche inclusivo. La pandemia ci ha confermato l’importanza del tessuto sociale. Due anni fa in un momento drammatico per molte famiglie ci siamo attivati e con i buoni spesa distribuiti ai Comuni, li cito come strumento d’esempio ma non è stato l’unico, siamo stati al fianco dei cittadini. Nei prossimi anni lavoreremo per la crescita, e dovremmo esser bravi a cogliere tutte le occasioni che arriveranno, ma non potremo parlare di vera crescita se non riusciremo a ridurre le diseguaglianze che la pandemia ha contributo ad acuire”.

Così il Vice Presidente della Regione Lazio, Daniele Leodori durante la presentazione ‘Per far bene, per tutti’ per illustrare la nuova programmazione 2021-2027 dei fondi europei della Regione Lazio per la città di Viterbo e la sua provincia. L’evento è in corso a Viterbo, nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università della Tuscia.




Stanziare risorse per eventuali reazioni avverse da vaccini, Itamil plaude l’iniziativa del governo

ROMA – Riceviamo e pubblichiamo: “Era solo il 10 dicembre del 2021 quanto il nostro sindacato militare Itamil chiedeva al Ministro della Difesa di “Garantire al personale militare iscritto al Sindacato Itamil Esercito con obbligo di vaccino, quanto previsto dall’articolo 210 della Legge del 25 febbraio 1992 , n. 210, recante norme in materia di Indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati, riservandosi, previa verifica dei presupposti giuridico-sanitari di agire giudizialmente in ogni sede a tutela dei propri iscritti nei riguardi dell’amministrazione difesa.”

Apprendiamo con soddisfazione – dichiara il Sindacato militare Itamil – che il Governo Draghi ha stanziato, con il decreto ristori, delle risorse per pagare chiunque abbia riportato, a causa di vaccinazioni per il Covid 19, lesioni o infermità, dalle quali sia derivata una menomazione permanente dell’integrità psico-fisica, riconoscendo il diritto a un indennizzo da parte dello Stato.

Abbiamo peraltro saputo che, tra i nostri iscritti, potrebbe esserci del personale militare che ha riportato delle infermità, in via di accertamento. Itamil si prodigherà attraverso gli studi legali convenzionati per far riconoscere ai nostri assistiti quanto dovuto.

La nostra battaglia di giustizia, così come scritto nella nostra lettera di diffida, continua anche a sostegno di coloro che sono stati sospesi dal servizio e che non percepiscono alcuna retribuzione.

NESSUNO CON ITAMIL RIMANE INDIETRO”.




Ue. Regimenti (Lega): “Con approvazione programma EU4Health da 5,1 mld più risorse per salute mentale”

ROMA- “Con l’approvazione al Parlamento europeo del programma EU4Health 2021-2027, con un bilancio di 5,1 miliardi di euro, vengono stanziate risorse importanti per la prevenzione delle malattie e la digitalizzazione dell’assistenza sanitaria, creando uno spazio europeo dei dati sanitari e, grazie agli emendamenti presentati dalla Lega, anche per proteggere la salute mentale dei cittadini europei, in un anno in cui il tasso di suicidi è drasticamente aumentato per le conseguenze della pandemia da Covid-19”. Lo ha detto l’eurodeputata della Lega e componente della commissione Sanità pubblica Luisa Regimenti, in merito all’approvazione da parte del Parlamento europeo, in Plenaria, con 631 voti favorevoli, 32 voti contrari e 34 astensioni, dell’accordo provvisorio raggiunto con il Consiglio sul programma EU4Health 2021-2027, il cui obiettivo è preparare in modo più rigoroso i sistemi sanitari dell’Ue a future pandemie e minacce sanitarie, “creando un ambiente resiliente e flessibile”.

“Un grande successo – ha sottolineato Regimenti, che ha seguito i lavori come co-relatrice per il Gruppo ID, Identità e Democrazia – perché il programma EU4Health apporterà un contributo sostanziale in quei settori in cui l’Ue può integrare le politiche nazionali. Un’opportunità unica per rafforzare i sistemi sanitari e promuovere una produzione di principi attivi farmaceutici all’interno dell’Unione europea, sfruttando la nostra eccellenza farmaceutica. Ma anche per prevenire il rischio di patologie cardiovascolari, prima causa di decesso in Europa e sostenere l’innovazione”.

“Sebbene il nuovo programma sia nato come piano di finanziamento autonomo con un budget di 9,4 miliardi di euro – ha precisato l’esponente leghista – durante i negoziati sul quadro finanziario pluriennale dell’Ue i fondi sono stati tagliati drasticamente fino a proporre una somma di 1,7 miliardi di euro. Ma la forte posizione tenuta dal team negoziale del Parlamento ha permesso di far aumentare la dotazione alla più congrua cifra di 5,1 miliardi”.

“Sarà importante, adesso, attuare programmi di formazione e di scambio per il personale medico e sanitario e creare laboratori di riferimento e centri di eccellenza dell’Unione. Ulteriori opportunità potranno arrivare dal buon utilizzo di strumenti come il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), per il miglioramento delle infrastrutture sanitarie regionali; l’Orizzonte Europa, per la ricerca e l’innovazione in campo sanitario; il RescEU, per la costituzione di scorte di forniture mediche di emergenza e il programma Europa digitale” ha concluso.

 

 

 




Kiwi, Onorati: “La Regione Lazio impegnata nel reperimento di risorse in bilancio”

ROMA – “Come Regione Lazio stiamo seguendo con molta attenzione la problematica della “moria del kiwi”, che coinvolge in modo prevalente il territorio della provincia di Latina, storicamente vocato alla produzione dell’actinidia. In particolare, stiamo lavorando sul Bilancio di previsione per reperire le risorse necessarie a sostenere il comparto colpito dal fenomeno patologico. Come noto, la problematica è allo studio della comunità scientifica impegnata a isolare le cause esatte della moria, che sinora – lo ricordiamo – non sono completamente note”.

Così in una nota l’Assessore all’Agricoltura, Promozione della filiera e della cultura del cibo, Ambiente e Risorse Naturali della Regione Lazio, Enrica Onorati.

“Già nel mese di agosto abbiamo richiesto e ottenuto dalla Ministra Bellanova l’istituzione di un gruppo di lavoro in seno al Servizio Fitosanitario nazionale volto a coordinare le attività di ricerca; nonché l’inserimento del punto all’ordine del giorno della Commissione Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni. – aggiunge Onorati –  In questi giorni la Direzione Regionale Agricoltura sta costituendo un tavolo di coordinamento regionale al quale prendono parte i funzionari del Servizio Fitosanitario, i tecnici del Crea, dell’Università della Tuscia e che vedrà il coinvolgimento di esperti degli Ordini professionali. Come Regione Lazio, quindi, stiamo operando in una duplice direzione. Da un lato il supporto alle attività di ricerca e di indagine e, dall’altro, il sostegno economico al comparto produttivo danneggiato per il quale è, in primo luogo, l’esigenza di dimensionare con esattezza i danni dichiarati attraverso una approfondita indagine conoscitiva e di monitoraggio sul campo. – conclude l’assessore regionale – Questo lavoro di reperimento di risorse va in sinergia con le sollecitazioni pervenute in queste settimane da parte di consiglieri, amministratori locali, agricoltori e organizzazioni di categoria, sensibili a questa gravosa problematica del comparto produttivo del kiwi in cui l’Italia è terza nel mondo per quantitativi di produzione e la regione Lazio concorre con il 33% delle terre coltivate sull’intero territorio nazionale”.




Erbetti (M5S): “Destinare delle risorse per uno studio scientifico su San Pellegrino non è ormai più procrastinabile”

VITERBO- Riceviamo dal consigliere comunale del M5S, Massimo Erbetti e pubblichiamo: “Ciò che emerge nelle dichiarazioni di Sindaco ed Assessore alla Cultura sembra ancora una volta avere un orizzonte temporale a brevissimo termine, mettendo in evidenza la loro necessità di vestire i panni di Babbo Natale piuttosto che quelli del buon padre di famiglia.
In questo particolare momento le risorse economiche a disposizione devono avere funzioni di investimento e non di mera spesa, anche in virtù delle recenti dichiarazioni di possibili lockdown a Natale.
Gli investimenti hanno un orizzonte temporale potenzialmente infinito e i ritorni economici e benefici alla Città sono certamente maggiori, non è moralmente accettabile impegnarsi in scommesse che potrebbero addirittura non essere fruibili non solo da parte dei turisti ma neanche dei Viterbesi.
Ecco alcuni esempi:
proiettare luci ed immagini su palazzi e chiese del centro, genera un effetto certamente apprezzato da cittadini e turisti, ma fine a se stesso senza benefici duraturi, come mettere un fiore reciso in un vaso, se le stesse risorse fossero destinate all’illuminazione permanente dell’immenso patrimonio storico della nostra città rappresentato dalla nostre fontane, l’effetto sarà altrettanto apprezzabile ma soprattutto duraturo, come piantare un albero.
Nella delibera sui proventi dell’imposta di soggiorno si destinano ancora oggi oltre 27.000€ per cartellonistica e acquisto stampati, una metodologia di promozione oramai obsoleta, sostituita da quella tecnologia ormai alla portata di tutti che sono gli smartphone, ebbene destinare delle risorse per la produzione di brevi video rappresentazioni in costume, che attivabili tramite QR Code nei pressi dei siti storici più importanti della città raccontino in modo moderno e attrattivo i fatti legati al nostro passato quali, solo a titolo di esempio; perché piazza della Morte si chiama così? Il conclave a piazza san Lorenzo, il pulpito di Santa Maria Nuova e Tommaso D’aquino, Dante Alighieri e la Chiesa di San Silvestro a Piazza del Gesù e molti altri, anche in questo caso avrebbe un ritorno di investimento maggiore e duraturo nel tempo.
E ancora a maggior respiro, i flussi turistici dimostrano che c’è una importante porzione di turisti che scelgono le loro destinazioni di vacanza consultando la lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO. Destinare delle risorse per uno studio scientifico su San Pellegrino a sostegno del suo inserimento nella citata lista, non è ormai più procrastinabile”.

 




CNA: “Soddisfatti per il trasferimento delle risorse a Fsba. Potrà essere subito erogato il sostegno al reddito dei lavoratori dell’artigianato per il mese di aprile”

VITERBO-  CNA esprime soddisfazione per il trasferimento, sul conto corrente del Fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato, delle risorse previste dal decreto Rilancio. Si tratta di una tranche di 516 milioni, con la quale Fsba potrà erogare rapidamente le prestazioni ai dipendenti delle imprese artigiane sospesi dal lavoro a causa del Covid-19.
Con queste risorse, il Fondo assicurerà il pagamento delle prestazioni per il mese di aprile, mentre per i mesi di maggio, giugno e luglio CNA stima che serviranno altri 500 milioni di euro.
“Finalmente, dopo i ripetuti appelli a sbloccare una situazione di drammatica difficoltà, si mette Fsba nella condizione di riprendere a garantire il sostegno al reddito ai lavoratori. Ci auguriamo che il prossimo accredito sia effettuato con una tempistica rispettosa delle necessità di decine di migliaia di famiglie”, è il commento di Luigia Melaragni, segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia.




CNA: “Il governo acceleri i tempi di erogazione delle risorse a Fsba per la cig artigiana”

VITERBO – “Dal 19 maggio al 26 giugno sono passati 38 giorni. Un’eternità, in tempo di crisi, per quanti magari non hanno i soldi per fare la spesa. Eppure tanti giorni sono occorsi perché una prima parte dello stanziamento per finanziare la cassa integrazione dei dipendenti delle imprese artigiane, previsto del decreto Rilancio, arrivasse nella disponibilità del Fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato, Fsba, mettendolo nelle condizioni di riprendere, finalmente, a pagare il sostegno al reddito agli oltre 600mila lavoratori ancora in attesa di percepire l’assegno di marzo e aprile. Speriamo di non dover attendere altri 38 giorni per ogni accredito successivo. Questa tempistica non è ragionevole né rispettosa delle impellenti necessità di chi da mesi è senza stipendio”. Lo afferma la CNA.

“Sollecitiamo il governo – prosegue – a sbloccare la situazione immediatamente, facilitando e accelerando i tempi di erogazione delle prestazioni connesse all’emergenza Covid-19 per il tramite di Fsba. Chiediamo altresì di trovare con urgenza risorse aggiuntive per fare fronte alle numerose domande che continuano ad arrivare e per quelle relative al mese di maggio a causa del perdurare di una crisi che – conclude la CNA – rende le risorse finora stanziate non più sufficienti”.

 

 

 

 

 

 

 




Coronavirus e ripresa dell’attività balneare: gli stanziamenti della Regione Lazio

di REDAZIONE-

VITERBO- Da domani si ritorna ad una certa normalità ed anche le spiagge si preparano ad accogliere i bagnanti seguendo le direttive anti Covid. Nella Tuscia non mancano le preoccupazioni tra i gestori dei vari stabilimenti che devono far ripartire in ritardo una stagione balneare che sarà sicuramente diversa dalle altre, con le disposizioni anti Covid che dovranno rispettare tutti. La Regione Lazio ha stanziato sei milioni di euro. Per quanto concerne il litorale viterbese, a Tarquinia andranno 327.791 euro, a Montalto di Castro 304.562 euro. Nelle aree vicine, a Civitavecchia andranno 265.461 euro, a Santa Marinella 316.683, a Ladispoli 241.905, a Cerveteri 162mila euro. Nell’area romana la distribuzione dei fondi è la seguente: Ostia, con 765mila euro, Fiumicino 457.885 euro e Sabaudia  345mila. Infine a Latina andranno  496mila euro.