A palazzo Brugiotti la presentazione del libro “Pier Paolo Pasolini un’anima divisa in due. L’arte di essere diverso INTERMEDIAedizioni”

VITERBO- Venerdì 22 novembre alle 16.30 nella Sala delle Assemblee di Palazzo Brugiotti, sede della Fondazione Carivit di Viterbo, Rosella Lisoni presenta il suo libro: Pier Paolo Pasolini un’anima divisa in due. L’arte di essere diverso INTERMEDIAedizioni.

In dialogo con lei Anna Maria Fausto e Pietro Benedetti con le sue performance.
L’evento, il quarto della rassegna Di grandi uomini, di grandi donne e di invisibili a cura di Rosella Lisoni è promosso da La Torre della Tuscia
e gode del patrocino dell’Università degli Studi della Tuscia e della Fondazione Carivit.
Un lungo viaggio nella vita, nell’opera e nella poetica di Pier Paolo Pasolini, con uno sguardo attento alla poesia, al cinema, al sentimento del sacro che avvolge quasi tutta la sua opera.
L’universo femminile, i luoghi del cuore, i viaggi fisici e interiori volti alla ricerca di sé e al raggiungimento di quell’altrove difficile da raggiungere.
Un’attenzione particolare sarà rivolta alla Tuscia, al rapporto profondo e  importante che l’intellettuale del secolo scorso ebbe con questo territorio in cui visse negli ultimi cinque anni della sua vita. Luogo di luce, di pace, di infinita bellezza, il paesaggio della Tuscia ricordava a Pasolini il suo amato Friuli, la vita semplice e vera, il mondo contadino con i suoi ritmi e le sue tradizioni.
Un dialogo sincero e poetico tra l’autrice e Pier Paolo Pasolini in cui vengono messe a fuoco le sue origini, la sua infanzia, il suo coraggio e la sua “disperata vitalità”.
La Torre della Tuscia



Terzo incontro per la rassegna “Di grandi donne, di grandi uomini e di invisibili”

VITERBO – Venerdì 15 novembre alle ore 16.30 nella Sala Conferenze del Museo della Ceramica della Tuscia, Palazzo Brugiotti di Viterbo, si terrà il terzo incontro della rassegna Di grandi donne, di grandi uomini e di invisibili a cura di Rosella Lisoni, promossa da La Torre della Tuscia, con patrocinio della Fondazione Carivit e dell’Università degli Studi della Tuscia.

Sarà Alberta Aureli ha presentare il suo libro La Scomparsa edito da Solferino, in dialogo con Rosella Lisoni, con letture di Alfonso Prota e Miranda Bocci.

Una discesa negli angoli oscuri della nostra anima, la descrizione di un distacco dal mondo.

Nel 2017, in un laboratorio in via di San Francesco a Ripa, a Roma, il fisico quantistico Donato Lupi, studioso delle relazioni tra esperienza, corpo e mate- ria, realizzò una camera per le spettroscopie. La uti- lizzò con un abbondante campione di persone che avevano in comune uninclinazione allapatia, con lidea di misurare il processo di depotenziamento del- la materia corporea, fino al suo completo dissolver- si. Portando quindi a un ideale compimento la ricer- ca alla quale Ettore Majorana si stava dedicando fino al 1938, prima della sua misteriosa scomparsa.

È questa la premessa a La scomparsa, romanzo d’esordio di Alberta Aureli edito da Solferino ne i Pavoni la collana diretta da Teresa Ciabatti.

Il romanzo, un noir introspettivo, narrato in prima persona, è il resoconto tragico e a volte comico della crisi esistenziale di una giovane donna impegnata a far luce sui desideri e sulle aspettative ancora possibili della propria esistenza. Un passo dopo l’altro, intenta in un percorso interiore e in uno esteriore nelle strade e nei quartieri di Roma che attraversa, rimette insieme i pezzi del suo passato recente e quelli del passato più antico, finché inatteso si manifesta un vecchio compagno di scuola, Dodi, che la attira in un misterioso laboratorio di spettroscopia, dove sta studiando la possibile correlazione tra la tendenza umana all’apatia e il depotenziamento della materia corporea. Così, nel tentativo di creare un mondo metaforico e fantastico, l’autrice ci avvicina ai disagi e alle solitudini del nostro tempo costruendo una storia di allontanamento dal mondo dagli esiti inaspettati.




Spazio Corsaro, domenica 10 novembre, ospiterà “I Corti di Pier Paolo Pasolini” di Rosella Lisoni

CHIA (Viterbo) – Domenica 10 novembre alle ore 17.00 Rosella Lisoni, studiosa dell’opera di Pier Paolo Pasolini, presenterà a Chia (Vt), “I Corti di Pier Paolo Pasolini” con letture di Francesca Pandimiglio.

L’ evento che si terrà presso la sede di Spazio Corsaro, avra’ come focus il cinema onirico, visionario del grande regista del secolo scorso, un cinema in cui i colori, le ambientazioni surreali, fanno presagire un cambiamento di rotta nella sua filmografia.

Il tema della vita, così tragicamente intrecciato a quello della morte è il fil rouge che lega i tre cortometraggi:

  • La terra vista dalla luna (1966)
  • Che cosa sono le nuvole (1968)
  • La sequenza del fiore di carta (1968)

Già con La terra vista dalla luna (1966), episodio di Le Streghe, Pasolini era approdato ad una dimensione fantastica della storia affermando infatti “essere vivi o essere morti è la stessa cosa”. Favola surreale e comica al contempo, priva di una dimensione temporale: “C’era una volta…una fantastica favola…assai surreale e colorata e da Totò e Ninetto ben interpretata” Favola in cui la vita e la morta e si sovrappongono, si uniscono quasi fossero due facce della stessa medaglia.

Tornato dal Marocco lavorerà ancora con Ninetto e Totò per l’altro episodio di Capriccio all’italiana dal titolo Che cosa sono le nuvole (1968) con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, Adriana Asti e Domenico Modugno, lo splendido netturbino che getta i manichini nella discarica permettendo loro di scoprire e ammirare la bellezza delle nuvole e del creato. Un attimo prima di morire scopre la “stupenda meraviglia del creato”. La vita e la morte si intrecciano nuovamente come se l’una rimandasse all’altra. Teatro, musica, pittura, poesia in un cortometraggio che è pura opera poetica.

La sequenza del fiore di carta (1968) sempre con Ninetto Davoli, ora nella parte di Riccetto, e’ un episodio [del Vangelo] estremamente misterioso che ha dato adito a numerose contraddittorie. Nella Storia, suggerisce il regista, non si può essere sempre innocenti e la mancanza di coscienza porta a essere colpevoli, per questo la voce di Dio incita Riccetto a sapere, ad essere cosciente. Ninetto Davoli però, non e’ in grado di capire perché, come il fico è immaturo, innocente, per questo Dio lo condanna facendolo morire.

Vita, morte, musica, teatro, pittura, sentimento del sacro saranno questi i temi che Rosella Lisoni analizzerà tratteggiando un ritratto del regista che volge il suo sguardo”tra carne e cielo”.




“Premio internazionale Omaggio a Pasolini”: Rosella Lisoni riceve il premio eccellenza alla carriera edizione 2024

Rosella Lisoni ha ricevuto il Premio eccellenza alla carriera edizione 2024 “Premio internazionale Omaggio a Pasolini”. Il premio è insignito del Patrocinio delle Associazioni Cenacolo Internazionale “Le Nove Muse”, Associazione “Culturalmente Toscana e dintorni”, “Union Mundial de Poetas por la Paz y por la Libertad”, “CIESART”,. Rosella Lisoni ha ottenuto il premio eccellenza alla carriera, considerati  i suoi eccellenti meriti letterari e il suo prestigioso percorso culturale. Il premio sarà consegnato venerdì 17 Maggio 2024 alle ore 18:00, presso la Sala riservata Ristorante Pommidoro Piazza dei Sanniti 44/46 ROMA. La Cerimonia di Conferimento del Premio Eccellenza alla Carriera, che vedrà momenti di approfondimento sulla figura di Pier Paolo Pasolini – cui il Premio è dedicato – e intermezzi musicali, prevede, a chiusura, una cena conviviale.