Grazia di Santa Rosa, Curia vescovile: “La donna ha chiesto di rimanere anonima e di non avviare nessuna indagine”

VITERBO – Riceviamo la nota della Curia Vescovile in merito alla notizia di un “possibile evento di grazia” durante il volo del Cuore di Santa Rosa su Viterbo e pubblichiamo:

“A quanto già dichiarato in relazione ad un presunto evento di grazia di cui, durante le Feste di Santa Rosa, sarebbe stata destinataria una persona della Diocesi di Viterbo, questa Curia Vescovile si premura di comunicare che la persona in oggetto ha espresso il desiderio di rimanere nel completo anonimato e ha manifestato la volontà di non avviare nessuna indagine e alcun ulteriore procedimento, per poter vivere nella più assoluta riservatezza quanto ritiene di aver ricevuto dall’amore di Dio per intercessione di Santa Rosa”.




Procedono le operazioni di smontaggio di “Dies Natalis” sul sagrato della basilica di Santa Rosa (VIDEO)

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- Da questa mattina, intorno alle ore 9, sono state avviate le operazioni di smontaggio di “Dies Natalis” presso il sagrato della basilica di Santa Rosa. Presenti l’ideatore Raffaele Ascenzi insieme agli operai della ditta Fiorillo con Vincenzo e Mirko Fiorillo. Anche la sindaca Chiara Frontini è salita fino alla basilica per assistere allo smontaggio. Vincenzo Fiorillo ha detto che le operazioni di smontaggio si concluderanno intorno alle ore 16 di oggi. I pezzi della Macchina saranno custoditi nei capannoni della ditta Fiorillo.

Foto e video di MARIELLA ZADRO

 




Dies Natalis, domenica 15 settembre un incontro prima dello smontaggio

VITERBO – Domenica 15 settembre 2024, alle ore 21, si svolgerà l’incontro sotto Dies Natalis.
L’evento era stato rimandato a causa del maltempo, e prevede la trasmissione di alcuni filmati, l’intervento di alcuni protagonisti del trasporto e delle festività connesse, tra cui Vincenzo Fiorillo, Raffaele Ascenzi, Lorenzo Celestini, Suor Francesca Pizzaia, Angelo Sapio.

Sarà presente anche Gianfranco Pirroni con la sua fisarmonica. Daremo un affettuoso arrivederci a Dies Natalis che sarà smontata l’indomani lunedì 16 settembre 2024.



Il capofacchino Sandro Rossi torna a casa e rassicura tutti: “Mi sento un leone!”

di REDAZIONE-

VITERBO- Il capofacchino Sandro Rossi è tornato a casa dopo essere stato ricoverato a Belcolle a seguito di un infarto ed aver subito l’intervento chirurgico con l’inserimento di due stent. Rassicura tutti sulle sue condizioni di salute. Attraverso un messaggio condiviso su un gruppo social dei facchini, Rossi ha voluto informare che, dal giorno precedente, è rientrato a casa e sta completando gli ultimi giorni di recupero.

“Sto bene, anzi benissimo, anzi molto meglio di prima. Mi sento un leone e pronto a tornare al mio posto”, ha scritto Rossi, esprimendo gratitudine per i numerosi messaggi di affetto e le richieste di informazioni sulla sua salute. Ha inoltre rivolto le sue congratulazioni ai colleghi per il successo del trasporto 2024.

Il messaggio di Rossi ha portato un lieto fine a una vicenda che aveva preoccupato i facchini e la comunità cittadina.




Viterbo, Frontini: “La Fiera di Santa Rosa è tornata ad essere un grande evento cittadino”

VITERBO – La Fiera di Santa Rosa è tornata ad essere un grande evento cittadino. Un ulteriore tassello nel rilancio del centro.

Fiera di Santa Rosa, un grande successo che ha riempito le vie del centro. Dopo le emozioni di Dies Natalis, è stata la volta della tradizionale Fiera che ha fatto il tutto esaurito in via Garibaldi, via Cairoli, via Marconi, piazza del Teatro, in gran parte di piazza del Sacrario, interessando anche piazza San Faustino. Le bancarelle sono state oltre duecento compresi gli spuntisti, ovvero i commercianti ambulanti con concessioni giornaliere. E’ stato incrementato il numero degli ambulanti rispetto allo scorso anno, sostenendo anche il mercatino dei libri, quello dell’artigianato e quello del cibo.  Un ulteriore passo avanti nel rilancio del nostro bellissimo centro storico.

“Erano anni che la Fiera di Santa Rosa, come quella dell’Annunziata, calavano nei numeri e nell’offerta-afferma la sindaca Chiara Frontiniquest’anno, nonostante il giorno feriale in mezzo alla settimana, non ci sono stati spazi vuoti e anzi, è tornata piena anche via Garibaldi, che negli ultimi anni aveva sofferto tante disdette. Questo perché abbiamo avviato una riorganizzazione delle fiere, rivendendo le modalità e i luoghi di svolgimento. Le presenze di visitatori confermano che questi cambiamenti sono stati apprezzati. Un doveroso grazie al personale del settore sviluppo economico e alla polizia locale che si sono impegnati in questa riorganizzazione. Si tratta di un ulteriore passo avanti nell’attenzione al commercio e al rilancio del nostro bellissimo centro storico“.




Tempi di Dies Natalis, Chiossi: “Buona la prima!”

VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo: “Prima di parlare dei tempi di percorrenza della nuova Macchina di Santa Rosa, vorrei fare le congratulazioni all’Architetto Raffaele Ascenzi, per la meravigliosa creatura che ha regalato a Santa Rosa e ai viterbesi tutti. Un ringraziamento al mio ex alunno Massimo Mecarini per la perfetta organizzazione e soprattutto per le iniziative che, con il sodalizio, porta avanti tutto l’anno.
Un bravissimo all’altro mio ex alunno Gigi Aspromonte che, oltre ad essere stato un ottimo portiere di calcio, ha guidato in maniera perfetta tutto il trasporto.
Infine un ringraziamento particolare ai principali artefici del trasporto: i facchini di Santa Rosa che hanno dato tutto e sofferto sotto la macchina e, come sempre, hanno portato a casa la Santa.
I tempi delle varie tratte e soste di Dies Natalis sono confrontati a quelli della prima uscita di Gloria del 2015 e sono quasi tutti leggermente più alti. Segno che è stata data importanza in via prioritaria alla sicurezza del trasporto, come è giusto che sia.

Ecco la tabella dei tempi di Dies Natalis 2024.

Curiosità

Già un tempo è stato battuto dalla nuova macchina ed è il tempo di percorrenza dei facchini all’andata dal sagrato di Santa Rosa a San Sisto, 25 ‘. Segno della voglia e concentrazione dei Facchini di cominciare la prima uscita di Dies Natalis.

Unica Sosta più breve rispetto a Gloria 2015

La sosta a Piazza del Plebiscito è l’unica più breve rispetto a Gloria; 36’17” contro i 29′ di Dies Natalis, ma questa è una sosta particolare perché dipende molto dagli ospiti VIP della Prefettura e del Comune.

Sosta… anomala

Nella sosta di Piazza delle Erbe, la macchina si è fermata più del doppio di Gloria (8’47”). Dies Natalis 19’02”. segno che potrebbe esserci stato qualche problema tecnico.

Tratto… anomalo

Tratto Piazza delle Erbe – Suffragio con circa il 30% in più di tempo da parte della nuova macchina, 2’54” contro i 2’14” di Gloria. Forse c’è stata una giusta cautela in più nelle strettoie più difficoltose.

Partenza-Arrivo

La nuova macchina è partita alle 21:38, quindi oltre mezz’ora prima di Gloria, ecco perché Dies Natalis, pur con i tempi maggiori nelle tratte e nelle soste è arrivata prima a destinazione (Gloria 00:11, Dies Natalis 23:57).

Salita

Ottima priva sulla salita di Santa Rosa. Addirittura, pur essendo la prima volta, Dies Natalis va vicinissima al record di Gloria (2’25”) Dies Natalis: 2’26”.

Ricordo sempre che i tempi, che ogni anno prendo della Macchina di Santa Rosa sono solo per statistiche e curiosità per i viterbesi e che nulla hanno a che fare per come si intendono i record di discipline sportive.

Arrivederci al prossimo trasporto 2025… se Dio vuole! VIVA SANTA ROSA!”

Prof. Nuccio Chiossi




Dies Natalis davanti al Santuario di Santa Rosa fino a domenica 15 settembre

VITERBO- La Macchina di Santa Rosa, Dies Natalis, potrà essere ammirata davanti al santuario di Santa Rosa fino a domenica 15 settembre. La sera sarà illuminata. Lunedì 16 settembre si procederà allo smontaggio. Durante il tempo di permanenza della “Macchina” sul sagrato, il Santuario sarà sempre aperto anche la sera dalle ore 21.00 alle ore 23.00 per dare la possibilità ai pellegrini e ai tanti devoti della Santa, di entrare e sostare in preghiera.




Cene in piazza con i facchini: raccolti oltre 80 mila euro

di REDAZIONE-

VITERBO- Le cene in piazza con i facchini, organizzate dal Sodalizio in attesa del tradizionale trasporto della Macchina di Santa Rosa, hanno superato tutti i record di presenze e incassi nell’edizione 2024, tenutasi dal 27 al 30 agosto in piazza San Lorenzo a Viterbo. L’evento, ormai un appuntamento fisso nel calendario cittadino, ha attirato migliaia di ospiti, con un incasso record di 80mila euro. Solo nella prima serata, nonostante la pioggia e il tempo incerto, sono state mille le persone presenti, mentre il picco di affluenza è stato registrato venerdì, con una fila di persone che arrivava fino a piazza della Morte.

Il presidente del Sodalizio, Massimo Mecarini, ha espresso grande soddisfazione per il successo dell’iniziativa, sottolineando che il ricavato sarà destinato in beneficenza a diverse associazioni del territorio, tra cui l’Avis. “Questa somma così importante – ha commentato Mecarini – dimostra il grande cuore dei viterbesi. Ora, una volta detratte le spese organizzative, decideremo a chi destinare i fondi”.

Le quattro serate sono state animate da buon cibo, musica, sfilate di moda, esibizioni di danza e la presentazione della squadra di calcio Fc Viterbo. La showgirl Laura Freddi è stata la madrina della serata di martedì. Particolarmente apprezzata dai partecipanti la novità di questa edizione: un menù senza glutine e senza lattosio, che ha reso l’evento inclusivo e accessibile a tutti.

 

 

 

 




La piccola Rosa, figura dominante nella rappresentazione “La Contesa” (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO-

VITERBO- Il 2 settembre, con la rappresentazione dei fatti risalenti al 1243, organizzata a piazza San Lorenzo dai figuranti teatro medievale de “La Contesa”, si conclude la giornata dedicata al “cuore” di Santa Rosa.
Infatti, oltre alla figura dell’imperatore Federico II, il Capitano del Popolo Raniero Gatti, le popolane, nobildonne e milizie cittadine, la figura della piccola Rosina, sarà determinante per riportare la serenità al popolo viterbese.
Particolare rilevante, il corpo che oggi veneriamo, porta ben evidente la traccia di quello che dagli agiografi, era interpretato solo come una leggenda: la freccia strappata.
Nella 20ª edizione della rappresentazione lo ha sottolineato Anzillotto (cronista dell’epoca) che ha ben descritto l’evento, rappresentato da una deliziosa bambina di nome Rosa.
È qui che la leggendaria figura dimostrò il suo coraggio supportato da un messaggio divino, la fanciulla non gridò, ma armata di coraggio strappò con i denti la freccia e proseguì nella sua opera.
Per l’occasione la rievocazione è stata arricchita da alcuni momenti musicali molto emozionali, sottolineata dal rullio dei tamburi e squilli di tromba, accompagnata dai giochi di bandiere che stanno a testimoniare quanto la storia del passato è ancora molto viva negli animi della popolazione.

Video di MARIELLA ZADRO e FRANCESCA BRUTI, foto di MARIELLA ZADRO

 

 

 




Telli (Circolo Rifondazione Comunista-Sinistra Europea Viterbo) scrive alla sindaca sulla mancanza di autobus Francigena di oggi

VITERBO- Riceviamo e pubblichiamo: “Cara Chiara, ci conosciamo da una comune frequentazione nel comitato Non ce la beviamo, in cui nonostante difficoltà ed altro non è che ci possiamo considerare soddisfatti, ma tralasciamo. Vogliamo parlare di Santa Rosa e della gestione di tutto l’ambaradam? Se ti senti soddisfatta contento per te, ma credo che la cittadinanza lo sia molto meno e ti spiego: raccolta rifiuti comuni cittadini zero, salvi bar, ristoratori, fast-food chi più ne ha più ne metta, ma togliere il servizio urbano di trasporto mi sembra veramente alla fine arrivare al limite del ridicolo. Sappiamo tutti che Viterbo è una città ricchissima di parcheggi, quasi tutti a pagamento e cari, attendo una smentita se puoi. Stamani ho deciso di non prendere la macchina, inquino, occupo spazio, tanto vivo a Bagnaia e me la faccio a piedi, sono solo “4,60” km in discesa non c’è problema, ma per la salute, di tutti, si fa questo ed altro tu mi dirai fatti tuoi dove è il problema? Il problema c’era e grosso: il servizio di trasporto urbano era inesistente, in parole semplici non c’erano autobus. Mi dirai: è la festa del patrono, i servizi si fermano. Ma solo quelli comunali però, gli altri regionali o privati viaggiavano eccome. Tra parentesi stazione dei  taxi, visto che rifarmi 5 km a piedi in lieve salita e sotto il sole non è che mi rallegrasse, non pervenuti al posto loro una macchina dei carabinieri parcheggiata all’ombra. Evidentemente qualcosa che non va nell’amministrazione comunale ci deve essere, se non riuscite a far viaggiare gli autobus della Francigena dalle frazioni fino a Viterbo e ritorno e le licenze taxi sono sempre comunali o sbaglio? E al ragazzo che ha comprato 2 biglietti dell’autobus per venire a visitare Villa Lante che gli dico che l’amministrazione comunale si scusa e gli rifonde la spesa? Si scade nel ridicolo o no? A tutti quelli, in età avanzata o senza patente, che dalle frazioni volevano venire o per il mercato o per la nuova macchina ed in mancanza del trasporto urbano non sono potuti venire che gli dici? Solo scusate non volevo? Cordialmente tuo”.

Luigi Telli Segretario

Circolo Rifondazione Comunista-Sinistra Europea Viterbo




Santa Rosa, tanta gente oggi al sagrato della basilica ed alla fiera

di GIUSEPPE INTAGLIATA-

VITERBO- Tante le persone che oggi hanno passeggiato per le bancarelle della fiera di Santa Rosa ed altrettante hanno raggiunto il sagrato della basilica per ammirare “Dies Natalis”, dopo la grande emozione di ieri sera del trasporto. Una visita poi al corpo della Santa patrona ed alla sua casa per poi tornare in mezzo alla gente festante in cerca della novità della fiera di quest’anno. Come sempre molti i gadget da acquistare come le immancabili rose di stoffa con il Santino legato allo stelo, per ricordare questa giornata di festa in onore di Santa Rosa. Molti, poi, alle ore 19, hanno preso parte alla tombola di Santa Rosa in piazza della Repubblica, tenendo in mano anche più cartelle per cercare di fare cinquina e tombola.  Parte del ricavato della vendita delle cartelle sarà devoluto alle suore del monastero di Santa Rosa. Numerose le persone che fino a sera sono rimaste in centro, fermandosi a cena nei vari locali e negli street food presenti lungo la fiera.




Fiera di Santa Rosa: cestini dell’immondizia insufficienti e stracolmi

di REDAZIONE-

VITERBO- Tanta gente oggi alla fiera di Santa Rosa, che ha invaso le vie del centro piene di bancarelle di vari generi alimentari, vestiari, oggettistica, articoli per la casa, hobbistica, hi-tec, giocattoli e tanto altro. Peccato che i cestini dell’immondizia posizionati lungo le strade siano stati insufficienti, tanto che alla fine hanno strabordato con numerose cartacce per terra insieme a bottigliette d’acqua. Magari per questi eventi che richiamano tante persone sarebbe il caso di provvedere ad installare più cestini dell’immondizia per evitare questo degrado.




Santa Rosa, Rocca: “Patrimonio inestimabile di storia, cultura popolare e religiosità”

VITERBO – «È uno spettacolo entusiasmante vedere come, con il passare degli anni, lo spirito che anima i viterbesi nel voler rendere omaggio a #SantaRosa, sia sempre più vivo e radicato nei loro cuori, come se in essi fosse presente un codice genetico di “viterbesità” trasmesso dai genitori ai figli. Ciò che rende un luogo vivo e capace di resistere all’usura del tempo è proprio la comunanza di valori, sentimenti e fede religiosa di una comunità. Sono molto legato a Viterbo e

alla Macchina di Santa Rosa. La considero un patrimonio inestimabile di storia, cultura popolare e religiosità. Da parte della Regione Lazio non verrà mai meno il sostegno a tutte le iniziative che promuovano lo straordinario patrimonio culturale del nostro territorio». Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.

 

 



È il lieto inizio di Dies Natalis. La Macchina di Raffaele Ascenzi ha conquistato la città

MARINA CIANFARINI –

VITERBO – Dies Natalis è a casa.
La Macchina di Santa Rosa, ideata da Raffaele Ascenzi, si è rivelata per la prima volta alla città di Viterbo con elegante sicurezza.
Ha quasi volato lungo le vie e le piazze, con incedere sicuro e maestoso. Dies Natalis, gigante e pesantissima, sembrava danzare sulle spalle dei facchini, guidati da Luigi Aspromonte. Nei suoi occhi il desiderio di portare a compimento l’impresa, di farlo per Sandro Rossi, assente per motivi di salute. Eppure Sandro, il 3 settembre, c’è stato. Si è mostrato attraverso un messaggio. Lo ha fatto nelle vesti di un uomo premuroso che segue i suoi figli, che li sprona e li affianca, anche quando la distanza pare limitarne la vista.

Alle 21 l’attesa finisce. Al “Sollevate e fermi”, c’è chi rinnova la sua missione e coloro che respirano, per la prima volta, la fatica del trasporto. Un fil rouge unisce i presenti. “Semo tutti d’un sentimento”.
Piazza San Sisto è gremita. Dies Natalis è pronta. Arriva in gran velocità a piazza Fontana Grande. Il tempo di un lieve riposo e via verso piazza del Comune. La doppia girata. Un regalo alla città e le dediche a chi non c’è più. Ai facchini deceduti: Antonio Marinelli, Angelo Vocioni, Domenico Leonsi, Mario Morucci e Mario Ceccariglia. Alle personalità: Giovanna Bonucci, Rosanna De Marchi, Marco Curione, Walter Selva, Eva Goldoni e Albertino Casciani. L’intero trasporto è a dedicato alla Viterbo tutta e ai suoi cittadini. Un Battesimo, quello di Dies Natalis, lungamente atteso da chi Rosa la porta nel cuore. La santa bambina, che in cima alla sua torre candida e scintillante diventa imponente, orienta il volto su una città in festa.
Mentre la Macchina è ferma i Vigili effettuano un controllo a Corso Italia. Si evidenzia del distacco di materiale da un balconcino. Una persona viene ferita. Nulla di grave, il percorso è libero.
Dies Natalis, con le sue preghiere all’interno, riparte verso piazza delle Erbe e, quindi, in direzione del Suffragio. Il tratto è particolarmente stretto, vi è un lievo contatto di un candeliere con una grondaia. Si prosegue effettuando una sosta tecnica.
A piazza Verdi è un tripudio. Una scroscio di applausi accoglie la Macchina del possibile. Le grida s’elevano, l’emozione è palpabile.
Si iniziano a montare le corde per la salita. Aspromonte dà il comando, la voce comincia a cedere. La stanchezza è evidente. Viene chiesto un ultimo sforzo.
È il momento della salita, il tratto più duro. Dies Natalis arriva. “Santa Rosa fuori”.
Sono lacrime liberatorie. La coesione e la fede hanno restituito alla città un nuovo traguardo. La folla acclama, le famiglie raggiungono i loro uomini.
Le braccia si uniscono e la fatica viene soffocata.
“Mille grazie, sono fiero di voi, avete dato tutto”, commenta Aspromonte, poi una dedica particolare: “Al mio amico Baffino”. Lo sguardo è rivolto verso il cielo.
La forza è giunta anche da lì.
È Dies Natalis incantevole.

 

Foto di FEDERICO USAI e MARINA CIANFARINI




Santa Rosa, poche personalità a Palazzo dei Priori (VIDEO)

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- Poche le personalità che sono state a Palazzo dei Priori per seguire il trasporto della Macchina di Santa Rosa. In elenco vi erano una sedicina di ambasciatori stranieri, che, però, fino alle ore 21 non erano ancora arrivati in Comune. In compenso la maggior parte dei politici regionali e nazionali è stato ospite in Prefettura e in Provincia.

Il vice premier Matteo Salvini è sceso sotto la Macchina insieme a Roberto Vannacci.

Si sono visti a Palazzo dei Priori l’europarlamentare Antonella Sberna, la consigliera comunale Luisa Ciambella, la consigliera comunale Alessandra Troncarelli, la consigliera comunale Laura Allegrini, il consigliere regionale Enrico Panunzi, la madrina del trasporto, Miss Mondo Italia, Lucrezia Mangilli.

Tra gli ospiti della Provincia anche il presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, Guido D’Ubaldo, che è stato subito gentilmente accolto dal presidente della Provincia Alessandro Romoli, accompagnato da Mario Mancini, membro dell’Ucsi di Viterbo. D’Ubaldo era stato affascinato dal trasporto dello scorso anno e quest’anno non ha voluto perdersi il trasporto della nuova Macchina, che gli è molto piaciuta.

 

Presente a Palazzo dei Priori Monsignore don Fabrizio Turriziani Colonna, avvocato rotale e cappellano dell’ordine di Malta della delegazione di Frosinone, insieme all’avvocato Roberto Saccarello. Monsignor Turriziani Colonna ha detto: “La città è in subbuglio per questa festa che non è solo religiosa, ma che prende anche la tradizione, l’arte, la bellezza, l’architettura, è una protezione delle arti e una proiezione circa la dimensione più religiosa di questa Santa un po’ misteriosa ed affascinante del passato. Manifestazioni simili ci sono con Santa Rosalia a Palermo e Sant’Agata a Catania, che hanno qualcosa di simile che dura giorni e giorni e poi in Messico e Brasile e nei paesi sud America. Mi aspetto stasera un’emozione nuova, essendo nuova questa Macchina, non venendo per la prima volta a vedere il trasporto”.

Presente anche il Conte Avati, che ha detto:  “E’ impressionate la Macchina in sè. Ho visto altri due trasporti, è una meraviglia, un evento internazionale. Mia moglie ha una proprietà a Montalto di Castro. La prima volta ho visto il trasporto nel 2018, poi nel 2019 ed adesso vedremo la nuova Macchina. Questa tradizione fa parte di tradizioni cristiane radicate nel territorio, nella cultura di un popolo e sarà difficile considerare questo tipo di manifestazioni come un insulto ad altre culture”.

Sofia Rovati,  proprietaria dell’isola Bisentina, anche lei presente a Palazzo dei Priori, ha affermato: “E’ la prima volta che seguo il trasporto, sono emozionatissima, ho visto i facchini passare ed adesso aspetto la Macchina. Non sono originaria della Tuscia. Quest’anno ho seguito la Barabbata a Marta, Santa Cristina e ho voluto aggiungere Santa Rosa per concludere l’anno in bellezza. Rimango sempre molto impressionata da come la Tuscia e i viterbesi vivono le tradizioni soprattutto in un un mondo ed in un’Italia che si apre al nuovo, giustamente, ma perde molto del suo. Per cui vedere una passione che resiste e le persone che ci credono così  tanto è travolgente e coinvolgente”.

“Dies Natalis” è stata accolta da un fragoroso applauso appena giunta in piazza del Comune con le persone che hanno fatto a turno dalle finestre di Palazzo dei Priori per ammirarla e scattarsi  selfie. La Macchina ha eseguito una girata e tre quarti dedicati ai facchini scomparsi:  Antonio Marinelli, Angelo Vocioni, Domenico Leonzi, Mario Morucci detto Giacchettino e Mario Ceccariglia. E anche ai viterbesi “illustri” che ci hanno lasciato quest’anno: Giovanna Bonucci, moglie dello storico capofacchino del Pilastro, Pino Loddo), la poetessa e scrittrice Rosanna De Marchi, Marco Curione, cameramen di Provideo, il giornalista Walter Selva, la dottoressa Eva Goldoni e Alberto Casciani, figlio di Maurizio, presidente per anni di Eta Beta). Una volta che la Macchina è ripartita, i presenti sono scesi  nel cortile di Palazzo dei priori dove ad attenderli c’era un ricco buffet.

 




Tradizione ed emozione al giro delle Sette chiese dei Facchini di Santa Rosa (VIDEO)

di ANNA MARIA STEFANINI-

VITERBO – Il clima della festa entra nel vivo delle sue emozioni con un rito tradizionale che prende il nome di “Giro delle Sette Chiese” e che, come al solito, avviene nel primo pomeriggio del tre settembre. Con il cielo leggermente nuvoloso e un caldo afoso e torrido, mentre molti ragazzi e adulti sono già in attesa da ore per assistere al primo trasporto di Dies Natalis, i Facchini iniziano il loro giro. La folla lì osserva e li acclama. Addobbato con eleganti fiori rossi il balcone della Prefettura, il Palazzo Territoriale del Governo, e con fiori gialloblù, i colori di Viterbo, le finestre spalancate del Comune.
L’attesa è forse uno dei passaggi più profondi e intensi della tradizionale festa di Santa Rosa, dal 2013 patrimonio dell’Umanità. Il clima delle tradizioni legate alla festa entra nel pieno delle sue emozioni con un rito amato e faticoso, che prende il nome di “Giro delle Sette Chiese”, entrato nei modi di dire dei viterbesi, che si compie, passo dopo passo, con sudore e fede. I Facchini sono partiti da piazza Verdi. Queste le tappe.

1)Teatro dell’Unione (piazza Verdi)

La giornata inizia da lì. Tutti i Facchini convocati per le ore 13. E’ il momento in cui viene rotto il ghiaccio e rappresenta una vera e propria porta d’ingresso alla parte intensa del Trasporto. In questo momento iniziale il Sodalizio parla alla città e riceve i saluti delle autorità.

2)Piazza della Repubblica

Ci si arriva passando su via Marconi, dove avviene una breve e intensa sosta al monumento al Facchino, opera scultorea realizzata dal maestro Alessio Paternesi.

3)Chiesa di Sant’Angelo in Spatha

Da via della Sapienza, il cammino prosegue lungo il Corso Italia, via Roma e arriva fino a piazza del Comune.

4)Piazza San Lorenzo e Palazzo Papale

All’uscita, i Facchini vanno versovia San Lorenzo, fino ad arrivare al duomo. Dopo la foto di gruppo sulle scale di Palazzo papale e una breve visita al Duomo, al ritmo delle note della banda musicale di Vejano inizia, prosegue per i protagonisti del 3 settembre, il tradizionale “Giro delle Sette Chiese”.

5)Piazza della Morte

I Facchini giungono in questa piazza dove rendono omaggio a Santa Giacinta Marescotti, il cui corpo mummificato è custodito dalle monache di clausura presso il monastero di S. Bernardino. Dalle suore, ogni Facchino riceve una foglia, a ricordo di quelle di pungitopo, pianta con la quale la Santa Terziaria si flagellava.

6)Piazza S. Maria Nuova

Visita alla chiesa omonima, tra le più antiche di Viterbo, eretta intorno al 1100 in un sobrio stile romanico.

7)Piazza del Plebiscito

Passando da via Annio, i Facchini
scendono lungo via Cavour, tornando a piazza del Plebiscito.
Qui i Facchini entrano nella bella chiesa di Sant’Angelo in Spatha per un momento di raccoglimento e preghiera, passando accanto a quella che si ritiene essere la tomba della Bella Galiana.

Scendono poi al Sacrario per rendere omaggio al monumento dei Caduti delle Guerre Mondiali. Dopo la deposizione di una corona d’alloro e un profondo momento di raccoglimento, scandito dalle note del Silenzio, la marcia riprende.

8)Piazza Maria SS. Liberatrice (o della Trinità)

Dopo aver ascoltato le preghiere del Priore Agostiniano, tutti gli uomini del Sodalizio intonano “Mira il tuo popolo…”, in onore della Madonna Liberatrice, che ha assunto a Viterbo, fin dal Medioevo, una funzione di protettrice civica della comunità. E’ uno dei momenti più intensi e suggestivi del giro. Alle 16,15 è sceso un acquazzone mentre i Facchini erano alla Trinità.

8)Piazza S. Francesco

I Facchini rinnovano qui il patto d’amore verso S. Rosa, che proprio da S. Francesco trasse l’ispirazione cristiana di povertà.

9)Largo Facchini di S. Rosa

Nel Santuario dedicato a Rosa, tutto il Sodalizio rende omaggio al corpo incorrotto della Santa ricevendo, ciascun Facchino, dalle suore, una piccola immagine benedetta, poi ascoltano le esortazioni religiose del Vescovo.

10)Convento dei Padri Cappuccini

Dalle 17.30 e fino alle 19 i Facchini, insieme ai familiari si recano presso il giardino del convento, per un breve periodo di riposo. Si consuma una piccola merenda-cena. Intorno alle 19, salutati i parenti, i Facchini ascoltano le ultime raccomandazioni tecniche e gli incoraggiamenti del presidente del Sodalizio e del capo Facchino e le sue ultime indicazioni per il Trasporto. Poi i Facchini si inquadrano in formazione, per raggiungere la vicina Porta della Verità.

11)Via Mazzini

Entrando da Porta della Verità,intorno alle 20, tutti gli uomini del Sodalizio rendono un doveroso e sentito omaggio alla Chiesa della Crocetta (già S. Maria in Poggio),luogo della prima sepoltura, nella nuda terra, di S. Rosa.

12)Largo Facchini di S. Rosa

Sempre al ritmo di “..quella sera del 3” tutta la formazione “svolta” su Via di S. Rosa dove si vive un momento di grande emozione, quando i Facchini salutano parenti ed amici, seduti sugli scalini del Santuario, sollevando in alto i “ciuffi” e le “spallette”. Dalle ore 20.15: Viene percorso a ritroso tutto l’itinerario dell’imminente Trasporto,tra gli applausi di una folla commossa e ammirata.

13)Piazza S. Sisto(ore 20.30)

All’interno dell’omonima Chiesa, il Vescovo di Viterbo impartisce la benedizione “in articulo mortis” ai Facchini. La medesima cerimonia sarà ripetuta poco dopo all’aperto e ai piedi della Macchina di S. Rosa, con tutti gli uomini del Sodalizio in ginocchio e la folla stipata nella piazza in religioso silenzio.

14) Piazza S. Sisto (ore 21.00)

Indirizzo di saluto della autorità. Il sindaco “consegna” ufficialmente la Macchina di Santa Rosa nelle mani del Sodalizio, tramite il capofacchino.

 




Santa Rosa 2024: attesi ministri e ospiti di rilievo per il Trasporto della Macchina

di REDAZIONE-

VITERBO – Il trasporto della Macchina di Santa Rosa continua ad attirare l’attenzione anche al di fuori della città, con una parata di ospiti illustri attesi per il primo percorso della nuova Macchina, “Dies natalis”, per le vie del centro storico.

Questa sera, tra i presenti ci saranno i ministri Matteo Salvini e Antonio Tajani. Salvini, leader della Lega, è atteso alle 19:30; dopo un possibile saluto in Provincia, si recherà a San Sisto e in Prefettura, e non è escluso che assista anche lungo il percorso. Antonio Tajani, segretario di Forza Italia, sarà ospite del presidente della Provincia, Alessandro Romoli, a Palazzo Gentili, con la possibilità di una visita in Comune.

Tra gli ospiti anche Stefano e Serena Andreotti, figli dell’ex presidente del consiglio Giulio Andreotti, l’eurodeputato Roberto Vannacci, Antonella Sberna, vicepresidente dell’Europarlamento, e il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, al suo primo trasporto da governatore.

A Palazzo dei Priori saranno presenti vari ambasciatori, tra cui quello delle Filippine, e tre delle quattro campionesse olimpiche della spada femminile, vincitrici dell’oro ai Giochi di Parigi 2024, accompagnate dal loro fisioterapista Maurizio Iaschi, che collabora anche con il Sodalizio dei facchini.

Madrina del trasporto sarà Lucrezia Mangilli, Miss Mondo Italia, che rappresenterà l’Italia al concorso internazionale.




Santa Rosa 2024: oltre 1600 sedie in piazza del Comune

di REDAZIONE-

VITERBO- Per il trasporto della nuova Macchina di Santa Rosa, “Dies natalis”, l’edizione 2024 porta un cambiamento significativo: nelle piazze del centro storico di Viterbo non ci saranno tribune, ma solo sedie. La decisione è stata annunciata dalla sindaca Chiara Frontini, che ha spiegato come questa scelta sia stata fatta per permettere a un numero maggiore di persone, sia viterbesi che visitatori, di vivere la festa da vicino.

Posti riservati sono stati allestiti in piazza del Teatro e a porta Romana, esclusivamente per le categorie fragili. In piazza del Comune, oltre 1600 sedie sono state posizionate tra l’1 e il 2 settembre: 200 riservate a donne incinte e persone over 75, 90 per iscritti ai centri sociali, 60 per persone sorde, e altrettante per disabili motori e i loro accompagnatori. È stato inoltre previsto uno spazio riservato alla Prefettura accanto all’imbocco per via San Lorenzo.

Per i posti in piedi, è stata individuata un’area di 173 metri quadrati vicino all’arco che divide piazza del Comune da via Ascenzi, con una capienza massima di 346 persone. Una pedana dedicata ai disabili motori è stata collocata verso gli archi di palazzo dei Priori.

L’amministrazione invita tutti coloro che hanno acquistato un posto a sedere a rimanere al proprio posto e a non avvicinarsi alla Macchina durante il trasporto, per garantire a tutti la possibilità di ammirare “Dies natalis” con rispetto e civiltà.