Terremoto, sciame sismico in provincia di Parma e a Spoleto

di Redazione –

Alle 13.06 di venerdì, è stata registrata la scossa finora più forte dello sciame sismico, di magnitudo 4.2, nel comune di Parma. L’epicentro è stato localizzato nel comune di Calestano, a una profondità di 20,7 chilometri. Prima di questa, le scosse più forti erano state di magnitudo 3.4  Non si segnalano danni a persone o cose. Uno sciame sismico si è verificato anche a Spoleto, in provincia di Perugia. Sono state registrate diverse scosse, la più forte di 3.5.




Sciame sismico nell’Italia centrale: apprensione per una serie di scosse

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VITERBO – Un persistente sciame sismico ha colpito l’Italia centrale per l’intera giornata di ieri, generando preoccupazione nelle comunità locali. Dopo le scosse più rilevanti avvertite mercoledì sera in Umbria e nell’alta Tuscia, la terra ha continuato a tremare, sebbene in modo meno intenso. Fortunatamente, le scosse non hanno superato la magnitudo 2, evitando di essere percepite dalla popolazione.

L’Instituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma ha registrato almeno una trentina di piccoli terremoti nell’area tra l’Umbria e l’Alto Lazio. Questa serie di scosse è la continuazione di quelle più significative di mercoledì sera. In particolare, nella Tuscia, le scosse più avvertite hanno avuto epicentri a Castel Viscardo e Allerona, in provincia di Terni. La prima, di magnitudo 2,2 alle 21:01, è stata seguita da una più intensa alle 21:06, di magnitudo 3,6, con epicentro ad Allerona.

Durante la notte, la zona di Spoleto è stata particolarmente colpita, con almeno 13 scosse registrate con magnitudo superiore a 2. La più intensa, di magnitudo 3, è stata registrata alle 3:23, aumentando la tensione in una notte già caratterizzata da fenomeni sismici. Le autorità locali, compresa la Protezione Civile, sono in stato di allerta costante, pronte a rispondere prontamente a eventuali emergenze.

 

 




Tornano a scuola gli studenti dell’alta Tuscia dopo lo sciame sismico

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BOLSENA (Viterbo)- Dopo l’agitazione causata dallo sciame sismico dei giorni scorsi nella zona del lago di Bolsena, gli studenti dei comuni dell’alta Tuscia stanno tornando a scuola. L’ultimo terremoto registrato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia è avvenuto alle 10,30 di domenica 1 ottobre, con epicentro a San Lorenzo Nuovo e una profondità di sei chilometri, e ha avuto una magnitudo pari a 2.

Per gli studenti che frequentano le scuole a nord della provincia, questa è una giornata di ritorno alla normalità dopo la chiusura precauzionale avvenuta venerdì scorso. Fortunatamente, sembra che lo sciame sismico stia gradualmente diminuendo. Tuttavia, la situazione rimane sotto stretta sorveglianza da parte dei comuni e della protezione civile.

Da giovedì, la zona è stata scossa da decine di terremoti, con la maggior parte di essi che hanno avuto epicentro a San Lorenzo Nuovo. La scossa più forte è stata registrata il 28 settembre alle 21,27, con una magnitudo di 3,1. Sono stati segnalati anche terremoti a Bolsena e Acquapendente, ma non sono stati rilevati sismi in queste due località dal venerdì precedente, rispettivamente alle 22,50 e alle 21,54, quando sono state registrate due scosse con magnitudo 1,6.

Nonostante la situazione sembri migliorare, le autorità locali e la protezione civile continueranno a monitorare attentamente la zona per garantire la sicurezza dei residenti e degli studenti.




Sciame sismico intorno al lago di Bolsena

di REDAZIONE –

BOLSENA ( Viterbo) – Un intenso sciame sismico ha colpito la zona intorno al Lago di Bolsena, con oltre sessanta scosse registrate finora. I comuni di San Lorenzo Nuovo, Bolsena e Acquapendente sono stati i principali epicentri.

L’attività sismica ha preso avvio alle 18:51 di giovedì 28 settembre, con una scossa di magnitudo 1,4 situata a un chilometro da San Lorenzo Nuovo e a dieci chilometri di profondità. Le scosse più recenti sono state registrate il venerdì 29 settembre alle 13:22, 14:07 e 14:27, con magnitudini rispettivamente di 1,6, 1,5 e 2,0 e epicentro a Bolsena.

Nonostante una mattinata tranquilla senza scosse sismiche registrate a partire dalle 6:31, i sindaci dei comuni di San Lorenzo Nuovo, Bolsena, Acquapendente, Gradoli e Grotte di Castro hanno precauzionalmente deciso di chiudere le scuole. Le quattro scosse più intense, avvertite dalla popolazione che in alcuni casi è scesa nelle strade e nelle piazze, hanno avuto tutte epicentro a San Lorenzo Nuovo, con magnitudo 3,1 alle 21:27 di giovedì, 2,8 alle 19:50 e 2,6 sia alle 19:54 che alle 21:52.

Va sottolineato che non sono stati segnalati danni significativi. Il sindaco di Bolsena, Paolo Dottarelli, ha commentato l’evento definendolo un “sciame sismico lunghissimo” e ha aggiunto che la maggior parte delle scosse è stata di bassa intensità, eccezion fatta per alcune avvertite dalla popolazione. Le scuole sono state chiuse per precauzione, ma la situazione sembra ora sotto controllo e priva di rischi immediati.




Sciame sismico nel lago di Bolsena: scuole chiuse e paura tra i residenti

Il lago di Bolsena continua ad essere scosso da un persistente sciame sismico, con decine di scosse verificatesi durante la notte tra giovedì 28 e venerdì 29 settembre e anche durante la mattinata. L’epicentro di queste scosse si trova tra San Lorenzo Nuovo e Bolsena, secondo quanto rilevato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.

Oggi, venerdì 29 settembre, le scuole sono rimaste chiuse a San Lorenzo Nuovo, Bolsena e Acquapendente a causa della situazione sismica in corso. Il sindaco di San Lorenzo, Massimo Bambini, ha dichiarato che “purtroppo lo sciame sismico sta continuando, l’ultima scossa qualche minuto fa. Pertanto ritengo opportuno tenere chiuse le scuole di ogni ordine e grado. Speriamo che queste continue scosse terminino quanto prima”.

Anche il comune di Bolsena ha emesso un’ordinanza di chiusura delle scuole, considerando il rischio continuo di scosse e possibili evacuazioni. La prima scossa è stata registrata ieri alle 11:52 a Bolsena, con una magnitudo di 1,5. Successivamente, a partire dalle 18:51, è iniziato uno sciame sismico con epicentro principalmente a San Lorenzo Nuovo. La scossa più intensa è stata registrata alle 21:27 con una magnitudo di 3,1 e una profondità di sei chilometri, sempre a San Lorenzo Nuovo. Una scossa di magnitudo 1,8 è stata registrata anche ad Acquapendente alle 20:32 di ieri, e anche qui le scuole sono rimaste chiuse oggi.

Nonostante le numerose scosse di magnitudo superiore a 2, non sono stati segnalati danni significativi. Tuttavia, la popolazione ha avvertito le scosse e in alcuni casi è scesa in strada per precauzione. Le autorità continuano a monitorare la situazione sismica e adottano misure precauzionali per garantire la sicurezza dei residenti.




Terremoto ai Campi Flegrei, scossa di magnitudo 4.2 nella notte

di Redazione –

Terremoto ai Campi Flegrei. Una scossa di magnitudo 4.2 è stata avvertita alle ore 3.35 in maniera chiara in alcuni quartieri del capoluogo partenopeo.
L’ipocentro è stato localizzato a circa 3 km di profondità. Al momento non si hanno notizie di danni a persone o cose.
“A Napoli, da Fuorigrotta al Vomero, dalla Riviera di Chiaia a Capodimonte, in molti sono stati svegliati dal movimento tellurico durato diversi secondi, oltre che dalle sirene degli allarmi che si sono messe in azione”.
Ripresa, inoltre, la circolazione ferroviaria da Napoli, dopo uno stop imposto per consentire una verifica della rete.




Terremo di magnitudo 4.6 in Molise

di Redazione –

Un terremoto di magnitudo 4.6 si è verificato ieri sera in provincia di Campobasso, con epicentro nel Comune di Montagano.
La forte scossa, avvenuta alle 23:53 del 28 marzo, è stata avvertita in un’area molto vasta che va da Pescara a Napoli, fino in Puglia.
Non si registrano danni a persone o cose.

 




Sciame sismico, il Sindaco Ghinassi esprime preoccupazione circa i progetti geotermici

ACQUAPENDENTE (Viterbo) – Nota di Angelo Ghinassi, Sindaco di Acquapendente.

Lo sciame sismico che sta incidendo sul nostro territorio in queste ultime settimane va tenuto sotto stretta osservazione.

I nostri cittadini sono preoccupati per via dei numerosi progetti di geotermia che stanno nascendo nella nostra area geografica e soprattutto per la centrale geotermica che il Governo ha autorizzato lo scorso luglio sul Comune di Castel Giorgio.

Abbiamo la necessità che le istituzioni rivedano i percorsi autorizzativi, tornino a valutare l’incidenza sismica di questa nostra terra, ascoltino le istanze che questo territorio ha da dire.

Ricordo che la Regione Lazio ha espresso parere contrario al progetto di Castel Giorgio, con motivazioni serie e dettagliate senza essere presa in considerazione.

Il rischio è che l’eventuale inizio delle perforazioni possa aggravare la situazione sismica che sta diventando, purtroppo, un punto fermo.

Anche sul nostro Comune incide un progetto che sta all’interno un iter autorizzativo molto avanzato. Abbiamo paura, siamo preoccupati.

La nostra città ha bisogno di ben altro rispetto ad una ipotetica trivellazione quotidiana.