“Infettivologia nelle marginalità”, concluso il seminario all’Unitus

VITERBO – Oggi, presso l’aula magna dell’Università degli Studi della Tuscia, si è svolto il seminario specialistico Infettivologia nelle marginalità, promosso da Across, l’Associazione dei centri per la ricerca e l’osservazione dei sistemi di salute, con il patrocinio della Asl di Viterbo, dell’ateneo viterbese e dell’Ordine dei medici della provincia di Viterbo.

Il convegno, incentrato sul ruolo dello specialista, dalla presa in carico alla gestione clinica del paziente, si è posto l’obiettivo di favorire un incontro fra le diverse professioni sanitarie che operano a contatto con le popolazioni fragili.

Dai soggetti in stato di detenzione al Dus (Disturbo da dipendenza da sostanze), fino ai soggetti con disagio psicologico e con patologia psichiatrica.

“In queste popolazioni – ha introdotto il direttore dell’unità operativa di Medicina protetta dell’ospedale Santa Rosa, Giulio Starnini (insieme a Fabrizio Ferri, responsabile scientifico dell’evento) – le infezioni da Hiv e Hcv, il disagio psichico, i disturbi del comportamento hanno prevalenze significativamente superiori rispetto alla popolazione generale. La disponibilità di terapie efficaci, maneggevoli a elevata tollerabilità, le formulazioni long acting permettono di intervenire sul singolo individuo in modo ‘tailored’, favorendo l’aderenza e la complianceIl ruolo del professionista della sanità, in questo contesto, diventa essenziale non solo per la diagnosi e la cura, ma anche per la presa in carico attraverso una rete multidisciplinare. L’ incontro di esperienze professionali provenienti da diversi contesti e territori si pone l’obiettivo di promuovere protocolli condivisi e realizzabili attraverso un concetto di salute olistico finalmente libero da stigma e pregiudizi”.

Il direttore generale della Asl di Viterbo, Egisto Bianconi, è intervenuto nella sezione degli interventi introduttivi, tra gli altri, insieme al presidente di Across, Alfredo Di Risio, al dirigente dell’area rete integrata del territorio della Regione Lazio, Marco Nuti, e al direttore della casa circondariale di Viterbo, Marco Grasselli.

“Quelli che stiamo tutti vivendo – ha detto il direttore generale della Asl di Viterbo – sono periodi storici complessi, per certi versi straordinari, all’interno dei quali si producono fenomeni preoccupanti di nuove forme di fragilità e di vulnerabilità che percepiamo molto più intensa che in precedenza. Incontri come quello di oggi, che ha visto la partecipazione dei più importanti specialisti laziali, ma anche provenienti dalle regioni limitrofe, sono importanti, perché ci aiutano a comprendere la complessità che ci circonda, ad aprirci a questi contesti e a rispondere, attraverso un approccio multidisciplinare, in maniera efficace e umana a queste nuove forme di bisogni di salute”.

L’evento è stato accreditato nell’ambito del programma nazionale di educazione continua in medicina con l’obiettivo formativo, Ecm.




Impiantistica Sportiva, a Frosinone un seminario per lo sport inclusivo e funzionale

FROSINONE – Si è svolto nel pomeriggio, presso l’Aula Consiliare del Palazzo Comunale di Frosinone, il seminario “Impiantistica Sportiva: Le strutture sportive territoriali come luoghi di sport inclusivi e funzionali”. L’incontro, organizzato dalla Regione Lazio, CONI e dal Comune di Frosinone ha visto la partecipazione di numerosi esperti, amministratori locali e operatori del settore, con l’obiettivo di riflettere sulle prospettive future e sulle necessità di rinnovamento delle strutture sportive del territorio.
Il Presidente del Consiglio Provinciale di Frosinone e dirigente di Anci Lazio, Gianluca Quadrini, ha partecipato all’evento portando i saluti del Presidente della Provincia, Luca Di Stefano e del Presidente di ANCI Lazio, Daniele Sinibaldi. Nel suo intervento, Quadrini, a sottolineato l’importanza di investire nelle infrastrutture sportive, non solo come luoghi dove si pratica sport, ma come spazi in grado di favorire l’inclusione sociale, la crescita personale e il benessere collettivo.
“È essenziale che le nostre strutture siano moderne, accessibili e inclusive, in modo che ogni cittadino, indipendentemente dalla sua condizione sociale o fisica, possa usufruire di spazi adeguati per praticare sport”.
Ha poi proseguito ribadendo che la Provincia di Frosinone è impegnata a migliorare costantemente la qualità delle proprie strutture, in linea con le necessità delle comunità locali e le politiche di sviluppo sostenibile promosse dalla Regione Lazio. “Un territorio che cresce è un territorio che investe anche nello sport, nei giovani, e nella qualità della vita. Questo seminario è un passo importante verso una progettazione consapevole e mirata”.
Quadrini ha poi ringraziato il Presidente del CONI, Riccardo Viola , per il suo intervento e per il continuo supporto alle iniziative sportive in tutta la regione. “Il CONI è un partner fondamentale per lo sviluppo delle politiche sportive e per il coinvolgimento di tutti, dai giovani agli adulti, nelle attività sportive. Il loro impegno ci permette di fare un passo in avanti verso un futuro in cui lo sport sia veramente alla portata di tutti”, ha così concluso, Gianluca Quadrini.




Il ruolo della Medical Intelligence nella tutela dell’interesse nazionale

ROMA – La Medical Intelligence assume un ruolo cruciale per la difesa dell’interesse nazionale, poiché consente di anticipare e gestire le minacce sanitarie, proteggere le infrastrutture critiche e supportare le decisioni politiche in materia di salute pubblica. Se ne è discusso nei giorni scorsi a Roma, in occasione del seminario “Il ruolo della medical intelligence nella tutela dell’interesse nazionale”, promosso dal Consorzio Universitario Humanitas e che si è tenuto nella sala del Refettorio di Palazzo di Via del Seminario,

Tra gli interventi quelli del Presidente della 4ª Commissione Difesa della Camera dei Deputati, Antonino Minardo, del Capogruppo Commissione Affari Sociali e membro Commissione Cultura della Camera dei Deputati, Simona Loizzo il Direttore Generale del Consorzio Universitario Humanitas, Antonio Attianese, e il Direttore amministrativo dell’Accademia Interuniversitaria “Sanità & Salute” del Consorzio Universitario Humanitas, Antonella Minieri. Il seminario è stato moderato dalla giornalista di Rai News 24, Antonella Alba.

Nel corso dell’appuntamento sono state affrontate le principali sfide per la regolamentazione dell’IA in ambito sanitario. Il quadro giuridico che disciplina la Medical Intelligence è complesso e in continua evoluzione, poiché deve bilanciare la necessità di proteggere la sicurezza nazionale con i diritti fondamentali dei cittadini. La Medical Intelligence può fornire un importante contributo nella gestione e analisi di situazioni complesse, di emergenze sanitarie in contesti di crisi. L’intersezione tra medicina e intelligenza artificiale (IA), spesso definita “Medical Intelligence”, sta rivoluzionando il settore sanitario, ma quali sono i principali aspetti chiave di questo connubio innovativo? Come la Medical Intelligence supporta la ricerca e l’innovazione nel settore sanitario?

In che modo la Medical può contribuire a migliorare la preparazione del Paese a future emergenze sanitarie? A questi interrogativi hanno risposto il responsabile della formazione presso l’Istituto Krysopea e Co-Direttore del Master in Medical Intelligence del Consorzio Universitario Humanitas, Manlio Scopigno, e la codirettrice del Master e docente all’Università di Roma La Sapienza, Renata Tambelli. Il seminario ha visto inoltre la partecipazione di esperti in cybersecurity, intelligenza artificiale e sicurezza nazionale, il docente di IT Governance e Big Data, Antonio Teti, e la direttrice del Master sulla deradicalizzazione presso l’Università “Aldo Moro” di Bari, Sabrina Martucci. Presente anche il professore emerito della Sapienza Università di Roma e membro del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Universitario Humanitas, Mario Morcellini.

Tra i partecipanti anche il direttore del Dipartimento Beni Culturali del Consorzio Universitario Humanitas, Gennaro Colangelo, il membro del Consiglio dell’Ordine dei Medici di Roma, Nicola Illuzzi, il Pro-Rettore Vicario dell’Università Cattolica del Graben, Salvo Latino, e il Presidente del Consiglio dell’Ordine dei Medici di Roma, Antonio Magi. L’evento ha visto inoltre la presenza del direttore generale di Confitarma, Luca Sisto, del Prefetto Marcello Cardona, Prefetto e dell’Ordinario di malattie infettive alla Saint Camillus International University of Health Sciences di Roma, Giuseppe Ippolito. Ad intervenire, infine, anche il Direttore dell’Istituto Krysopea e membro del Comitato Scientifico del Master in Medical Intelligence, Roberto Bevaqua, e il Direttore dell’Accademia interuniversitaria della Salute – Interuniversity academy of health, la Antonella Minieri, che ha evidenziato il ruolo centrale dell’Accademia per le strutture sanitarie e gli operatori sanitari medici e paramedici.

L’Accademia è una Scuola di Alta formazione, costituita dal Consorzio Universitario Humanitas con lo scopo di aggregare Istituzioni, Università, Ospedali, Strutture sanitarie, Scuole, Enti per lo sport, professori, docenti, medici, operatori sanitari e opinion maker per operare un cambiamento del paradigma culturale e scientifico sul tema salute/malattia, spostando l’accento dalla malattia alla salute, contribuendo a sviluppare azioni tese a promuovere il benessere e a sviluppare una medicina preventiva e territoriale, che valorizzino gli stili di vita improntati su una corretta alimentazione e un adeguato movimento, promuovendo una sinergia istituzionale delle diverse istituzione ad esse deputate. “In particolare”, ha spiegato Antonella Minieri, “la scuola nasce dal comune interesse e dalla sensibilità degli enti organizzatori per la formazione della classe dirigente e non dirigente sanitaria, la sfida della scuola è raccogliere è “sopperire” in certo senso alla carenza della formazione specifica ed offrire una formazione anche rivolte alle nuove frontiere sanitarie anche sul futuro medico e l’applicazione dell’intelligenza artificiale, altamente specialistica e finalizzata alla erogazione degli strumenti fondamentali per la gestione della Sanità. Il centro della Scuola di Alta formazione rappresenta svolgerà dei Master e Corsi professionalizzanti nell’ambito della sanità e l’oggetto dei corsi e dei master riguarderanno le varie branche della medicina, la parte giuridica locale, regionale, nazionale, europea ed internazionale in materia di sanità, per tutti i profili in essa ricompresi dalla organizzazione pubblica, alla regolazione e controllo delle attività private, alla disciplina delle professioni sanitarie, il regime del rapporto di lavoro dei sanitari, e la disciplina dei farmaci ed all’igiene pubblica in genere. L’Accademia incontrerà enti, università, ordini professionali e strutture ospedaliere e con l’adesione e la cooperazione degli stessi si contribuirà a raggiungere gli obiettivi attraverso: l’individuazione dei bisogni formativi, la messa a disposizione di professionisti e delle risorse qualificate, delle infrastrutture”.




Confesercenti, svolto il sesto seminario della “Rassegna Urbanistica Regionale 2025”

VITERBO – Il 25 febbraio si è svolto a “Palazzo Gentili” sede della Provincia di Viterbo il sesto seminario della “Rassegna Urbanistica Regionale 2025” dal titolo “Rigenerazione urbana e valorizzazione del sistema economico locale. Alcune misure per un territorio pianificato” promosso dall’Istituto Nazionale di Urbanistica – Sezione Lazio e dall’Ordine degli Architetti della provincia di Viterbo.

A seguito di richiesta di INU Lazio al Presidente Dr. Alessandro Romoli ed al Presidente Vincenzo Peparello, l’evento è stato patrocinato dalla Provincia di Viterbo e dalla Confesercenti CAT Viterbo.

Il coordinamento scientifico è stato curato dall’Arch. Francesco Giacobone di INU Lazio e dall’Arch. Giorgio Saraconi Presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Viterbo.

I temi affrontati hanno riguardato le logiche delle trasformazioni territoriali ed urbane che dovrebbero assumere un equilibrato rilievo nelle politiche pubbliche e contare su una pluralità di strumenti e di soggetti. In tutti gli interventi dei Relatori, sono emersi aspetti afferenti alle politiche urbane, alla rigenerazione dei tessuti urbani degradati, alla promozione dell’efficienza energetica e alla diffusione di informazioni e servizi per mezzo di nuove tecnologie.

E’ stata unanimemente condivisa la necessità di implementare azioni utili a coniugare lo sviluppo dei territori ed il mondo produttivo attraverso un costruttivo dialogo caratterizzato da una governance orizzontale dove l’approccio innovativo richiede di coniugare sviluppo locale, città e corpi intermedi all’interno di una regia che avvicini territori e Comuni, aree in ritardo e aree interne, per mezzo di progetti e strategie, in grado di valorizzare le risorse locali, favorire l’occupazione, creare servizi ed elevare la qualità della vita dei Cittadini.

In particolare, è stato sviluppato anche il tema dei piccoli Comuni ai quali va dedicata  specifica attenzione in quanto essi, per le loro caratteristiche, continuano ad essere custodi di bellezza e arte e, non stupisce come Comuni e città storiche a bassa densità demografica, esaltino più che mai l’identità locale e si configurino come luoghi in grado di offrire migliori condizioni di vita.

In conclusione, si è condiviso l’aspetto per il quale una migliore qualità urbana deve includere obiettivi economici, sociali ed ambientali, caratterizzati da un’offerta capace di assicurare interessi pubblici e privati, con una pianificazione che sappia connettere il territorio con lo sviluppo socio-economico, attraverso un’intensità d’uso sostenibile e di lunga durata.

Il settore del Turismo potrà svolgere un ruolo strategico in una aggiornata configurazione di turismo sostenibile, resiliente ed inclusivo, basato sulla implementazione dei livelli occupazionali per mezzo di misure di sistema costruite in partnership con aziende di media e piccola dimensione. Arte, cultura e accoglienza di qualità sono obiettivi primari da incentivare.

Hanno partecipato al dibattito:

Paolo Colarossi. Presidente INU Lazio

Alessandro Romoli. Presidente della Provincia di Viterbo

Pietro Garau. Presidente della BISP – Biennale dello Spazio Pubblico

Francesco Giacobone. INU Lazio

Manuela Manetti. Regione Lazio – DG Politiche per l’occupazione

Emanuele Aronne. Assessore del Comune di Viterbo

Ida Mariastella Fuselli. Assessora allo sviluppo economico del Comune di Orte

Eugenio Stelliferi. Vicesindaco del Comune di Caprarola

Alvaro Marucci. Prorettore Università della Tuscia

Vincenzo Peparello. Presidente Confesercenti CAT Viterbo

Sergio Saggini. Presidente ANCE Viterbo

Giorgio Saraconi. Presidente Ordine Architetti della Provincia Viterbo

Remo Cencioni. Studio Cencioni ATUP

Samuele Conti. Direttore dei Lavori – Intervento PNRR a Bassano in Teverina

Raimondo Chiricozzi. Presidente Comitato riapertura ferrovia Civitavecchia-Orte

I contenuti espressi nel Seminario confluiranno nell’evento conclusivo della Rassegna Urbanistica Regionale nella primavera 2025.




A Viterbo il seminario “AEO – l’Operatore Economico Autorizzato: vantaggi e benefici doganali”

VITERBO – Accesso semplificato alle operazioni doganali, facilitazioni per i controlli di sicurezza, minor controllo fisico e documentale delle spedizioni: sono solo alcune delle agevolazioni per un’azienda, illustrate nel seminario “AEO – l’Operatore Economico Autorizzato: vantaggi e benefici doganali”.

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Il seminario, organizzato dall’Ufficio delle Dogane di Viterbo in stretta collaborazione con la Camera di Commercio di Rieti Viterbo, nell’ambito delle attività previste dal Protocollo di intesa firmato nel 2023, nasce con l’obiettivo di invitare le aziende a fare domanda per l’ottenimento dello status di Operatore Economico Autorizzato, al fine di velocizzare gli adempimenti doganali per importazione ed esportazione delle merci.

L’incontro è stato aperto da Francesco Monzillo, Segretario Generale della Camera di Commercio di Rieti-Viterbo, e da Silvia Amato, Dirigente dell’Ufficio delle Dogane di Viterbo.

Gli interventi tecnici dei funzionari dell’Agenzia hanno focalizzato l’attenzione sui vantaggi dello status AEO, le prospettive della riforma doganale ed i requisiti per il rilascio. A seguire è stato presentato il case history di un’azienda locale che ha ottenuto lo status e ne ha esposto i miglioramenti pratici nell’attività commerciale.

Il seminario ha visto la partecipazione di operatori economici locali che hanno confermato il costante dialogo fra l’Agenzia e le Camere di Commercio per favorire una conoscenza più approfondita della normativa e per facilitare le attività delle aziende.




“Beni culturali e valorizzazione dei territori”, seminario online con il Lgt CC il 24 luglio

ROMA – Acli Terra, “Beni culturali e valorizzazione dei territori”, seminario online con il Lgt CC Tutela Patrimonio culturale, Roberto Lai, il 24 luglio “Beni culturali e valorizzazione dei territori” questo il tema e titolo dell’incontro seminariale online, organizzato da Acli Terra nazionale il prossimo mercoledì 24 luglio alle ore 18.00 per parlare di territori e della bellezza del nostro Paese. Ciò anche considerando il recente inserimento in Costituzione della tutela, non solo del paesaggio e delle bellezze naturali, ma anche della conservazione e promozione dell’ambiente, quest’ultimo aspetto fondamentale anche per il mondo rurale, attento com’è alla difesa e rispetto dei propri peculiari territori. Peraltro, l’Italia possiede, tra beni artistici e culturali, oltre il 70% del patrimonio culturale mondiale. Acli Terra avrà il piacere di ospitare come illustre relatore il Luogotenente (ris) dei Carabinieri, Roberto Lai, presidente dell’ANC – Associazione Nazionale Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che per 25 anni è stato in campo per il recupero e la salvaguardia di tanta bellezza e reperti storico-artistici inestimabili, attuando operazioni di altissimo livello internazionale, con il Nucleo CC per la Tutela del patrimonio artistico e culturale. Per collegarsi e seguire l’incontro inviare una mail segreteria@acliterra.it




A breve gli “Atti” del Seminario (Giornata di Studi) sul nuovo concetto artistico SpazioTempismo presso Palazzo Scacciaricci

VITERBO- Si è concluso sabato 25 maggio, oltre il tempo previsto, il primo Seminario (Giornata di Studi) sul nuovo concetto artistico SpazioTempismo. Dopo una breve ma intensa introduzione di Enzo Trifolelli e del Gallerista Silvio Merlani sono iniziati i lavori con lo storico dell’arte prof. Luca Salvatelli con alcune annotazioni di critica storica artistica “Conoscere ed Approfondire lo Spazio e il Tempo con Continuità di Rappresentazione”. L’esposizione sapiente e opportuna a toccato i punti salienti del Concetto spaziotempistico citando anche degli studiosi raramente studiati, come Pavel Aleksandrovič Florenskij.
È seguito l’intervento della curatrice Barbara Aniello, anche lei storica dell’arte e musicista, che relazionando lo SpazioTempismo con un inciso del Segno nella storia dell’arte, ha sapientemente relazionato le dematerializzazioni e ri-materializzazioni come, anche, le diverse prospettive nella disciplina musicale. Interessanti sono state le similitudini delle ampiezze e del glissando che ha fatto evidenziare e ascoltare agli intervenuti. Anche un invito è stato rivolto ai compositori musicisti a sperimentare nuove forme musicali che si ispirano al concetto spaziotempisico
Poi il sociologo/artista e scrittore Paolo Signore, ha evidenziato le ragioni e necessità presenti oggi a rappresentare nell’arte più prospettive di informazioni, sociali, comportamentali e altro dettate dal disagio sociale che si sta vivendo. Ha inoltre evidenziato il ciclo e riciclo di periodi necessari di rottura, identificando questi anni come momento necessario di cambiamenti. Concludendo; come nel passato anche oggi è l’Arte che si deve far carico di sensibilizzare sulla necessità di un cambiamento dell’attuale situazione.
L’intervento dell’esperto di immagine e fotografia, nonché direttore del CSRIT Gianpiero Ascoli, ha esposto la non correlazione tra la relatività e il tempo nell’arte. Differentemente ha indicato; che pur non potendo muoversi a velocità prossime alla luce, nell’arte è possibile rappresentare nell’arte, anche a velocita più basse, ciò che accade nelle dilatazione spazio-temporali.
Con l’intervento di Enzo Trifolelli, emerge una novità assoluta nella componete gestuale per ottenere un’opera. È stato esaminato il Gesto dell’artista che genera il Segno partendo da Claude Monet, ma anche prima con Joseph Mallord William Turner e Eugène Delacroix fino al Gesto che si fa con lo SpazioTempismo. Trifolelli indica questo nuovo Gesto; cioè muoversi nello Spazio appunto come vuole il nuovo concetto, come un Gesto che avvolge e ingloba tutti i Gesti di tutte le discipline artistiche, definendolo IperGesto.
Certamente molto c’è ancora da far emergere in superficie, esaminando il Manifesto SpazioTempismo e le opere che ne traggono ispirazione; opere che pur mantenendo la personalità, stilema e segno primario di ogni artista nella sua disciplina adottata, amplificano i messaggi che con l’opera si vuole comunicare.

 




UnitelmaSapienza affronta la storia: la stagione conflittuale degli anni settanta Primo seminario, il caso Pasolini

di FRANCESCA MACCAGLIOA-

ROMA- Giovedì scorso, nella sala conferenze di UnitelmaSapienza, si è tenuto il primo del ciclo dei sei seminari intitolato La Notte della Repubblica sul fenomeno del terrorismo politico che scosse l’Italia dalla fine degli anni sessanta all’inizio degli anni ottanta.

Roberto Sciarrone, storico e addetto stampa dell’Università, ha introdotto l’incontro. A seguire i saluti istituzionali del Magnifico Rettore, il prof. Bruno Botta, e i relatori, la prof.ssa Michela Ponzani, docente di Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di Tor Vergata, storica e divulgatrice Rai, e il politico, giornalista, scrittore e regista italiano, Walter Veltroni, che hanno presentato il delitto Pasolini. Nella sua introduzione la prof.ssa Ponzani ha ricordato che il 9 maggio, data di inizio del ciclo dei seminari, è una giornata importante per il nostro Paese, la Giornata della Memoria delle vittime del terrorismo, giorno in cui viene ritrovato il corpo senza vita di Aldo Moro a Via Caetani.

In Italia, tra il 1969 al 1982, la violenza politica e il terrorismo fecero 1.100 feriti e 350 morti. Gli anni Settanta, in particolare, furono caratterizzati dal terrorismo politico che ebbe la sua prima manifestazione con l’attentato di Piazza Fontana a Milano. Quel 12 dicembre del 1969, a pochi passi dal Duomo, in una banca esplode una bomba, diciassette, morti un centinaio di feriti È una strage. Piazza Fontana segna una cesura storica. È opportuno ricordare che due forme di terrorismo segnarono profondamente gli anni settanta. Il primo, il terrorismo nero, con la cosiddetta “strategia della tensione” e violenza diffusa, attentati con esplosivo e stragi e assenza di rivendicazioni. L’altro, il terrorismo rosso, la cosiddetta “propaganda armata” con sequestri, attentati alle cose, ferimenti, con capofila le Brigate Rosse. Tuttavia gli anni settanta non furono solo “anni di piombo”. Fu un decennio di sperimentazione straordinaria sul piano culturale e sociale. Nonostante il blocco del quadro politico in cui era impossibile una vera alternanza di governo, il Parlamento era tutt’altro che immobile: la politica del decennio, come ha ricordato anche la prof.ssa Ponzani, fu contraddistinta da una grande quantità di riforme molto significative.

L’istituzione delle Regioni come enti territoriali, lo Statuto dei lavoratori, il divorzio, il nuovo diritto di famiglia e l’avvio dell’emancipazione femminile, la regolamentazione dell’aborto, la riforma del servizio sanitario, la riforma carceraria, la legge Basaglia che chiudeva i manicomi, l’istituzione del servizio civile in alternativa a quello militare e il voto a 18 anni. Purtroppo non tutte queste riforme poterono esprimere la loro portata innovatrice, perché furono amministrate secondo le logiche del sistema dei partiti, un sistema spesso corrotto, basato su modi clientelari e sulla pratica delle tangenti, che fecero della corruzione un vero e proprio sistema di governo. In campo economico gli anni settanta furono segnati dalla crisi petrolifera, che pose fine allo sviluppo iniziato nel dopoguerra e fece comprendere che le risorse del pianeta non sono illimitate e vanno gestite in modo sostenibile. In questo clima si colloca il delitto di Pier Paolo Pasolini, il quale è stato riaperto nel 2009, ci sono state nuove indagini a seguito delle dichiarazioni di Pino Pelosi, che fu condannato per l’omicidio. Pasolini, come ha ricordato, la prof.ssa Ponzani, quando viene ucciso stava lavorando ad un romanzo importante Petrolio incompiuto. Aveva scritto articoli molto critici sul sistema politico sul Corriere della Sera, aveva cercato di raccontare che cosa fosse questo Paese, le trame occulte, quel suo “io so”, “io so chi sono i responsabili delle stragi”, a partire dalla strage di Piazza Fontana. La storica Ponzani ha chiesto a Walter Veltroni, il quale lo aveva conosciuto, così come conobbe anche Pino Pelosi, un suo ricordo.

“La prima definizione che mi viene in mente – egli afferma – era un uomo libero, libero intellettualmente, era un uomo di una profonda cultura, ricca, vasta, multiforme, era un poeta, era un romanziere, era un saggista, era un regista, era un uomo impegnato in battaglie civili, ma tutto questo lui lo faceva seguendo il filo quasi invisibile di una coerenza che non aveva altri riferimenti che non il suo pensiero. Pier Paolo Pasolini è stato un uomo scomodo, ma non scomodo come si dice adesso, scomodo in generale, perché diceva le cose che non ti aspettavi che lui dicesse, perché non era irrigimentabile, perché era un uomo di sé, di ma e di forse, era un uomo che non aveva paura di contraddirsi, era un uomo capace di prendere posizioni spiacevoli, penso per esempio alla posizione che lui prese sull’aborto, che era una posizione assolutamente non collimante con tante altre posizioni che lui aveva preso, era un uomo di grande coraggio, anche di grande inquietudine. Io l’ho conosciuto. Quando lui è morto avevo 20 anni, e mi ricordo la mattina in cui arrivò la notizia. Troverete probabilmente in rete la foto di una manifestazione che facemmo qualche settimana prima che lui fosse ucciso, lui ed io sul palco a Piazza di Spagna, perché il regime franchista, che stava finendo, aveva deciso la condanna a morte di un antifascista spagnolo. Io gli telefonai e gli dissi che noi (allora era la Federazione Giovanile Comunista) organizzavamo una manifestazione sotto la sede dell’Ambasciata di Spagna, in Piazza di Spagna, e che avremo avuto enorme piacere che ci fosse la sua voce. Lui era molto vicino al percorso che noi facevamo in quel periodo. Pier Paolo venne e prese la parola, fece un discorso molto forte. Era un uomo molto legato al valore della libertà, odiava il fascismo, ma uno della sua famiglia fu ucciso non dai fascisti. Era un intellettuale di sinistra ma era omosessuale e fu perseguitato anche a sinistra perché era omosessuale; ha sempre faticato Pier Paolo. Ha sempre dovuto fare i conti con delle ostilità, con delle durezze, dei livori, anche nel mondo culturale, non è mai stata per lui una passeggiata di salute, e, come diceva Michela Ponziani prima, nell’ultima fase della sua vita lui si era infilato in un percorso intellettuale che lo aveva portato a scrivere quel famoso articolo sul Corriere della Sera ”Io so” e diceva “Io so da intellettuale chi ha messo le bombe” e tante altre cose. E poi a immergersi nella scrittura di quel romanzo “Petrolio”, che arriverà a noi misteriosamente incompiuto, un romanzo che fin dal titolo gronda nero, per il quale lui si era messo alla ricerca. probabilmente senza neanche avere la consapevolezza di quali piedi andava pestando, si era messo alla ricerca di quello che c’era dietro di ciò che si vedeva. Lui non era un giornalista investigativo e tantomeno era, quello che oggi si definirebbe, un complottista, era però uno spirto critico che viveva quegli anni”. Il sig. Veltroni ha ricordato anche alcuni episodi che hanno caratterizzato quegli anni. Sui giornali tutti i giorni c’era la notizia di qualcuno ucciso, gambizzato, rapito, “è stato un inferno – egli dice – e la mia generazione ha visto cadere tanti amici da una parte o dall’altra durante quella guerra assurda, in cui in una stessa aula universitaria, in una stessa classe di un liceo un ragazzo di destra e di sinistra non potevano convivere, perché uno voleva eliminare l’altro, pensando di essere portatore di un pensiero unico. Tutto questo è avvenuto in un mondo separato in blocchi. Allora il mondo era rigidamente separato in blocchi e questi blocchi dovevano non interferire l’uno con l’altro e in Italia c’era un’interferenza. Questa interferenza era rappresentata dall’uomo raffigurato nella locandina di questo ciclo di seminari, seduto su questa panchina, con un giornale in mano, Aldo Moro, e da un altro uomo, che era il Segretario del Partito Comunista Italiano, che si chiamava Enrico Berlinguer, che aveva immaginato di dar vita in Italia ad un’esperienza di collaborazione tra un partito storicamente legato agli Stati Uniti e un partito che nel passato, prima di Berlinguer, invece recise quei rapporti, era stato legato all’Unione Sovietica tanto da sostenere scelleratamente l’invasione dell’Ungheria nel 1956”.

La prof.ssa Ponzani pone poi un’altra domanda al sig. Veltroni: “Che cosa noi sappiamo oggi, che cosa non sappiamo, che cosa non sapremo mai di quello che è accaduto quella notte? Tu che idea ti sei fatto di quel delitto orribile?

W.V.“L’omicidio di Pasolini, quello che io so per certo, è che non è andato come ce l’hanno raccontato. A noi cosa è stato raccontato? Immediatamente che Pasolini era stato ucciso da un ragazzo di diciott’anni che si chiamava Pino Pelosi, che Pino Pelosi era stato adescato da Pasolini che lo aveva portato prima da Pommidoro a San Lorenzo poi al Biondotevere sulla Via Ostiense, dopo si sarebbero appartati all’Idroscalo di Ostia, dove Pier Paolo avrebbe cercato (dico le cose come stanno) di violentare con un palo Pino Pelosi, e Pino Pelosi si sarebbe ribellato a questo e lo avrebbe massacrato. Storia perfetta se vuoi raccontare che un intellettuale libero è una persona che cerca di esercitare violenza su uno che sta al confine con òa minore età, perfetto per distruggere per sempre le immagini, le parole, il lavoro, il pensiero di un essere umano. Si da’ il caso che Pier Paolo Pasolini fosse un uomo con una forza atletica assolutamente incompatibile con la soccombenza che avrebbe accompagnato gli ultimi minuti della sua vita. Ci sono delle immagini anche in rete della partita di calcio che fu fatta poco prima della morte di Pier Paolo, tra la troupe di Novecento di Bertolucci e la troupe di Salò di Pasolini, e voi vedete Pasolini in una forma atletica strepitosa, giocava a calcio, era uno che ci teneva al suo fisico, credo fosse difficile che Pino Pelosi, che io ho conosciuto, potesse fargli quello che le fotografie pubblicate dall’Europeo hanno impietosamente dimostrato. Quella mattina mancava solo il circo bar all’Idroscalo, c’era tutto. Il primo a sollevare un dubbio – ha continuato Veltroni – sarà il fratello di Aldo Moro che è il giudice che si occupa per il tribunale minorile del processo a Pelosi, e scriverà nella sentenza che Pelosi non era solo. Pelosi cambierà versione diciotto volte. E in questa storia si infila di tutto. Una volta stavo presentando in una libreria un libro scritto da due avvocati sull’uccisione di Pasolini, ad un certo punto, come se avvenisse adesso, da quella porta entra Pino Pelosi, che s mette lì ed ascolta. Troverete questa cosa su Youtube, credo che ci sia, io comincio a fargli delle domande e lui dice quella che è la verità, era verso la fine della sua vita, che peraltro è finita prestissimo. E lui dice: “Io non ero solo quella notte, non avrei potuto fare da solo quello che ho fatto, ero con altri, ma non mi chieda con chi, perché non posso dirlo, perché ho una famiglia, perché non voglio che ci siano conseguenze sulla mia famiglia”. Lui, come tanti di questi, si è portato la verità nella tomba. Allora, – ha continuato Veltroni – quali sono le possibilità? Se ne sono esplorate diverse, anche giudiziariamente. Si è detto, le pizze del film Salò sono state rubate, ad un certo punto viene chiesto a Pasolini di pagare un riscatto per avere delle pizze nel suo film, e all’Idroscalo avviene la trattativa che finisce male. Tesi sinceramente, dal mio punto di vista, poco credibile.  Oppure, dietro la macchina di Pasolini e di Pelosi c’erano altre macchine che li seguivano e una volta arrivati lì lo hanno ammazzato. Gli sono passati sopra con la macchina, perché passano sopra il corpo di Pasolini. Dei testimoni raccontano di aver sentito Pier Paolo urlare “mamma, mamma!”, quindi non stava facendo una rissa uno a uno. Tu dici “mamma, mamma” se capisci che stai per essere soverchiato da una forza per te non contenibile. È stato perché lui si era infilato in questa vicenda dell’Eni, Cefis, tutte le storie legate a quello che c’era di finanziamenti occulti? E’ perché lui aveva scritto quell’articolo in cui diceva di sapere i nomi di chi aveva messo le bombe a Piazza della Loggia? È chiaro, a partire dalla sentenza di Alfredo Carlo Moro, che quella sera Pino Pelosi non era da solo. Poi che nel corso degli anni qualcuno gli abbia detto che non doveva parlare in carcere o che doveva dire certe cose invece che altre in carcere, che doveva coprire; personalmente questa è l’unica certezza che ho, che le cose sono andate in un altro modo”.

“Nel 1975 – conclude – c’era ancora il fascismo in Spagna, in Portogallo, ed erano Paesi che facevano parte dell’Occidente, poi c’erano le dittature dei Paesi dell’Est, erano tempi nei quali ciascuno in casa sua poteva fare quel che voleva, purché non fosse sovvertita quella logica. Per cui che Pier Paolo avvertisse questo pericolo è normale, è naturale. C’era un bruttissimo clima. È assai probabile che Pier Paolo sentisse di essere minacciato, sentisse che gli spazi per lui si stavano restringendo. Erano anni in cui si temeva il golpe in Italia”.

A seguire è stata trasmessa in sala una puntata del programma di Rai1 Cronache Criminali, la trasmissione che ricostruisce alcuni casi di cronaca particolarmente drammatici del nostro Paese. Nell’ordine abbiamo ascoltato i seguenti contributi: l’intervista al regista David Grieco, l’articolo di Pier Paolo Pasolini, “Cos’è questo Golpe”, l’intervista ad Alberto Moravia di Radio Blu del 1978 su Pasolini, l’intervista allo scrittore Giovanni Giovannetti che parla di Petrolio, la testimonianza del giornalista Furio Colombo, la testimonianza del ristoratore Aldo Bravi apparsa sul TG2, il programma TerzaB – Facciamo l’appello registrato il 29 maggio 1971, l’intervista all’avvocato della famiglia Pasolini, Nino Marazzita, e l’intervista a Guido Calvi.

L’incontro è terminato con alcune domande al sig. Veltroni da parte del pubblico presente in sala.

Termino questo mio articolo con l’invito a riscoprire la grande opportunità rappresentata dalla lettura cartacea. Il libro cartaceo offre al lettore più vantaggi rispetto alla lettura digitale e conserva ancora un fascino davvero unico; in questo caso l’invito è quello di approfondire la lettura delle opere di Pasolini, la sua poesia, la sua narrativa e anche la sua saggistica e la sua filmografia.

In un “frammento” inedito, datato novembre 1974, Pasolini sarebbe morto un anno dopo nello stesso mese, egli scriveva: “In tutta la mia vita non ho mai esercitato un atto di violenza né fisica né morale. C’è una sola eccezione. Si tratta di una decina d’anni fa. Per strada – era verso sera – un gruppo di fascisti mi ha aggredito. C’erano con me dei giovani compagni: ed è stata soprattutto la violenza usata contro di loro che mi ha esasperato. Abbiamo risposto con altrettanta violenza ed essi hanno battuto in ritirata. Io ho cominciato ad inseguire il più scalmanato”.




Unitus: un seminario per approfondire le disuguaglianze tra Europa e Sud America

VITERBO – Si è tenuto ieri presso l’Aula Magna del Rettorato dell’Università della Tuscia il seminario di studi internazionali «Democrazie e disuguaglianze tra Europa e Sud America». L’incontro, organizzato dal dottorato di ricerca «Società in Mutamento: Politiche, Diritti e Sicurezza», ha ospitato un confronto tra studiose e studiosi dell’Università del Cile e dell’accademica italiana. La giornata si è aperta con l’intervento di sua Eccellenza Ennio Vivaldi, Ambasciatore del Cile in Italia, che nella sua Lectio Magistralis ha ricostruito il ruolo determinante che l’università pubblica ha avuto nella storia politica cilena. A seguire, con le relazioni di Octavio Avendaño e Marìa Cristina Escudero (Universidad de Chile) si è discusso ancora sull’esperienza del Cile, sulle tensioni sociali e le crisi politiche che hanno attraversato la sua democrazia e messo in discussione la sua Costituzione. Il dibattito, aperto dagli interventi di Valentina Raffa (Università degli Studi di Messina) e Enrico Padoan (Università degli Studi della Tuscia) è stato moderata da Manuel Anselmi, docente di Sociologia politica presso l’Università degli Studi di Bergamo. La sessione pomeridiana è stata aperta dalla relazione di Tiziana Laureti e Ilaria Benedetti (Università degli Studi della Tuscia), che in una prospettiva di analisi statistico-economica hanno descritto in maniera puntuale disuguaglianze economiche e condizioni di vita in Europa. Ha chiuso la giornata Francesco Raniolo, Università della Calabria, riflettendo in una prospettiva comparata su processi e attori che, nel contesto europeo, intervengono nel rapporto tra democrazia e disuguaglianze. La discussione finale è stata moderata da Luca Massidda e animata da Rosalba Belmonte, entrambi docenti di sociologia politica presso l’ateneo viterbese.
Nel corso della giornata il Magnifico Rettore Stefano Ubertini, il suo Delegato per le relazioni internazionali prof. Simone Severini, e il Delegato per l’innovazione istituzionale prof. Alessandro Sterpa, hanno incontrato l’Ambasciatore Vivaldi e i professori in visita dall’Università del Cile. L’incontro ha costituito una prima importante occasione per iniziare a progettare nuove opportunità di collaborazione, di formazione e di ricerca, tra Unitus e il sistema universitario cileno.




Piani di Zona: un seminario per gli Enti del Terzo Settore

VITERBO – Entro il 30 aprile gli Uffici di Piano dei cinque Distretti socio-sanitari della Provincia dovranno predisporre i Piani sociali di zona 2024-2026. Gli Enti del Terzo Settore sono chiamati ad un percorso di preparazione del Piano sociale di zona, al suo monitoraggio e valutazione.
La Fondazione Semeion, il Laboratorio Tuscia Europa e il Centro Servizi Volontariato Lazio organizzano un seminario per favorire una migliore e più consapevole partecipazione degli Enti del Terzo Settore a tale percorso.
Il Seminario è rivolto ai responsabili degli Enti del Terzo Settore della provincia di Viterbo, ad altre organizzazioni no profit e a singoli professionisti interessati al tema.
La partecipazione è gratuita.
Il Seminario si terrà il 26 gennaio 2024 nei locali del CEDIDO, Piazza S. Lorenzo 6a, Viterbo.
con il seguente programma:
• 15:00-15:15 – Registrazione partecipanti
• 15:15-15:30 – Saluti introduttivi del prof. Luciano Osbat, Direttore del Centro Diocesano di
documentazione per la storia e la cultura religiosa
• 15:30-17:00 – “Il Terzo Settore e la costruzione partecipata dei Piani Sociali di zona: cosa,
perché e soprattutto come” (Martino Rebonato)
“Piani di Zona: co-programmazione e processi concertativi, modelli e buone prassi” (Chiara De Carolis)
o 17:00-17:50 Domande di chiarimento e approfondimento. Altri contributi
o 17:50-18:00 Conclusioni
Ai partecipanti sarà consegnata una pendrive, contenente i principali sussidi di riferimento.
Per prenotazione, inviare una mail ad uno dei seguenti indirizzi:
info@fondazionesemeion.org – labteuvt@gmail.com – viterbo@csvlazio.org

 




Esportazioni: nuove occasioni di crescita, il 18 gennaio terzo seminario

VITERBO – Nuovo appuntamento il prossimo giovedì 18 gennaio, dalle ore 15 alle 17, con il ciclo di seminari online “Esportazioni: nuove occasioni di crescita” organizzato dalla Camera di Commercio di Rieti Viterbo, con il supporto della propria Azienda speciale Centro Italia, nell’ambito delle attività a sostegno dei processi di internazionalizzazione delle imprese del Reatino e del Viterbese.

Un programma di incontri seminariali gratuiti con esperti del settore, organizzati nell’ambito del progetto SEI Sostegno all’Export dell’Italia promosso da Unioncamere, che puntano a fornire elementi pratici ed utili sia ad affacciarsi ai mercati internazionali, europei ed extraeuropei, sia a consolidare le proprie posizioni già acquisite per quelle imprese che già da più tempo sono presenti all’estero con i propri prodotti o servizi.

Relatore di questo terzo incontro sarà il consulente e dirigente aziendale Oreste Bertoni che parlerà della promozione sui mercati esteri, di partnership e vendite (distributor, joint venture, ecc.), dell’organizzazione dell’azienda, della logistica, per finire con cenni sulla gestione legale e finanziaria (contratti, valute, ecc.)

Per ricevere il link di partecipazione all’incontro (gratuito) è necessario inviare una email all’indirizzo promozione@aziendacentroitalia.it.

Il link per partecipare ai webinar sarà inviato ai partecipanti il giorno precedente l’evento.




“Il conflitto israelo-palestinese: nuovi scenari e riflessioni su un’educazione alla pace”, il seminario a Montefiascone

MONTEFIASCONE ( Viterbo) – Giovedì 14 Dicembre, dalle ore 09.50 alle ore 12.15, presso l’aula magna dell’Università Pontificia Salesiana sede aggregata della Tuscia il Comune di Montefiascone organizzerà un seminario dal titolo “Il conflitto israelo-palestinese: nuovi scenari e riflessioni sun un educazione alla pace” curata dal consigliere Dottor Michele Sances con delega Rapporti con l’Università, Politiche Comunitarie, centro storico. Interverranno come relatori la Professoressa Elena Mazzini (la sua tesi curata presso l’Università di Firenze è stata citata come la migliore dell’anno accademico 2002 tanto da essere premiata il 10 Settembre dello stesso anno dalla Comunità ebraica della Città), il Professor Emiliano Nisati (Avvocato e Docente con molteplici ambiti di competenza tra quali Diritto Civile, Conflittologia, Diritto della Famiglia e Tutela dei Diritti Umani), Professor Alessandro Ceci (Vicepresidente Società Internazionale di Conflittologia).

 




Ad Acquapendente il seminario su “Marketing tradizionale e marketing digitale per le aziende che si occupano di inclusione sociale”

ACQUAPENDENTE (Viterbo)- A poche settimane dalla consegna del premio al Milano wine week,, la Cooperativa Alicenova fa planare ad Acquapendente (S’Osteria 38) uno dei cardini della propria mission di sinergie solidali. Mercoledì 6 Dicembre alle ore 10.30 sarà tenuto da Sara Ercolani un seminario dal titolo “Marketing tradizionale e marketing digitale per le aziende che si occupano di inclusione sociale”. Il tutto nell’ambito del progetto “Tuscia Agrisociale racconti di buone pratiche e di reti territoriali” su cui ha deciso di puntare la Regione Lazio. Con poli attuativi le fattorie Alice di Viterbo, Ortostorto di Montalto di Castro e Montepozzino di Acquapendente, intende innescare progetti di miglioramento settore puntando tanto su pratiche di eccellenza quanto nell’individuazione di criticità mitigabili sebben parzialmente con soluzioni intelligenti. Asse di monitoraggio-valutazione che mette al centro Cooperative ed Associazioni a cui spetta realizzare uno sviluppo locale sostenibile economico, ambientale e sociale. Si spazierà in agricoltura sociale, innovative tecnologie mobili per il social networking, per la riorganizzazione di servizi sociali, per offerta prodotti e servizi.

 




Icwa, a Tarquinia workshop dedicato ai docenti per introdurre gli studenti alle tecniche di scrittura

TARQUINIA ( Viterbo) – Un seminario intensivo rivolto agli insegnanti per introdurre gli studenti in modo giocoso alle tecniche di scrittura.  Organizzato dall’Associazione italiana di scrittori e scrittrici per ragazzi (Icwa), nell’ambito della 18esima edizione del festival PAGINEaCOLORI che si aprirà alla fine di ottobre, in collaborazione con Centro Lisciani di Formazione e Ricerca, l’associazione culturale Dandelion e la Società Tarquiniense d’Arte e Storia (Stas), il workshop si svolgerà in una sola giornata a Tarquinia, sabato 11 novembre, alla sala Sacchetti, al civico 4 di via dell’Archetto. I docenti del corso saranno David Conati, autore e compositore, “katalizzautore”, traduttore; Marco Tomatis, autore per ragazzi e docente; Luisa Carretti, editore, editor e autrice per ragazzi.
La capacità di scrivere e comunicare non è solo innata, la si può anche costruire con l’allenamento e l’esercizio e soprattutto si può scoprire quale sia la forma che permette di esprimersi al meglio. Il seminario si propone di avvicinare in modo divertente alla scrittura e alla lettura, scoprendo e mettendo a frutto prima di tutto le proprie capacità, e fornendo gli strumenti per imparare a scrivere sempre, divertendosi ma senza trascurare l’obiettivo finale. Gli iscritti, opportunamente guidati, giocheranno con la lettura e la scrittura, sperimentando un approccio che potranno poi riproporre come attività didattica in classe ai propri studenti, per risvegliare interesse, curiosità ed entusiasmo intorno al compito di scrittura e non solo.
L’associazione Icwa riunisce dal 2012 gli scrittori italiani per ragazzi professionisti e soci sostenitori composti da aspiranti scrittori, autori esordienti, e persone che semplicemente amano e vogliono sostenere la letteratura per l’infanzia e per l’adolescenza. Promuove la lettura tra i bambini e i ragazzi con una serie di azioni rivolte a docenti, studenti universitari, biblioteche e istituzioni. Realizza occasioni pubbliche di confronto su diverse tematiche all’interno di fiere del settore e festival. Propone momenti formativi per insegnanti. Informiamo i soci su iniziative editoriali, concorsi, occasioni lavorative. Organizza da 10 anni lo Scampia Storytelling – Festival delle Periferie. Per informazioni, costi e iscrizioni al corso, che si chiuderanno martedì 30 ottobre, è possibile scrivere a segreteria@icwa.it. Per le informazioni tecniche e organizzative si può invece inviare una email a festivalpagineacolori@gmail.com.




Energia: i contributi per la transizione green, seminario online il 21 settembre

VITERBO – E’ dedicato ai contributi per la transizione green il primo incontro online gratuito organizzato per il prossimo 21 settembre a partire dalle ore 15,00 da Camera di Commercio Rieti Viterbo, Dintec e Unioncamere in collaborazione con l’Azienda speciale Centro Italia nell’ambito del ciclo di webinar sulla transizione energetica promosso nell’ambito dei progetti dei fondi perequativi di Unioncamere.

La transizione energetica è infatti un tema centrale nello scenario internazionale e nazionale come risposta alla crisi derivante dagli elevati costi di approvvigionamento energetico, ma anche dal punto di vista ambientale, economico, con rilevanti impatti sociali e di contrasto alla povertà energetica.

Un argomento, quindi, di particolare interesse per il mondo delle imprese che verrà aperto dal dirigente della Camera di Commercio Rieti Viterbo e direttore generale dell’Azienda speciale Centro Italia, Giancarlo Cipriano, per poi passare alla relazione “La Transizione energetica: caratteristiche, implicazioni ed opportunità per le imprese nell’ambito del progetto del Sistema Camerale” a cura di Antonio Romeo, direttore Dintec e responsabile nazionale del progetto sulla Transizione energetica. Seguirà l’approfondimento “Contributi per le imprese finalizzati alla transizione green” da parte di Francesco Colli, esperto Dintec finanza agevolata.

Al termine delle relazioni, le imprese avranno la possibilità di accedere a un desk per quesiti sui contributi finalizzati alla transizione green con l’esperto di Dintec. Per prenotarsi e indicare il proprio quesito è necessario compilare il modulo online https://docs.google.com/forms/d/1AwcsQEyxz7Igo9gvGuvUj-BOp_AYQpcZKOvzYDnf_Nk/edit?usp=sharing_eil_m&ts=6501bb9f

Per poter partecipare al webinar è necessario registrarsi al link https://us06web.zoom.us/webinar/register/WN_XrvCHZtVThSI-YlVbbafpA

Maggiori informazioni possono essere richieste agli indirizzi email pid@rivt.camcom.it oppure promozione@aziendacentroitalia.it .




“Ruolo delle applicazioni digitali agli agroecosistemi arborei nell’ottica della transizione ecologica”, il 4 luglio seminario gratuito online

VITERBO – “Ruolo delle applicazioni digitali agli agroecosistemi arborei nell’ottica della transizione ecologica” è il titolo del nuovo seminario gratuito in programma il prossimo 4 luglio dalle ore 15,30 alle 17,30 e promosso dal Punto Impresa Digitale della Camera di Commercio di Rieti Viterbo e dall’Azienda speciale camerale Centro Italia nell’ambito del progetto “Doppia transizione digitale ed ecologica”, in collaborazione con gli Ordini dei dottori agronomi e dei dottori forestali (ODAF) di Rieti e di Viterbo.

Relatore del webinar sarà Valerio Cristofori, professore associato del Dipartimento DAFNE, Università della Tuscia. “Le attuali proiezioni comunitarie a favore del Green Deal e del contrasto ai cambiamenti climatici in atto – spiega Cristofori – pongono l’accento sulla significatività dei paradigmi di “intensificazione sostenibile” e “digitalizzazione” degli agroecosistemi arborei da frutto, finalizzati a produrre di più impiegando meno input agronomici, calibrati sulla base delle effettive necessità colturali. In tal senso verranno esplorati i requisiti di idoneità aziendale ad applicazioni di agricoltura 3.0 e 4.0 ai sistemi arborei da frutto, insieme agli approcci più promettenti per sviluppare Sistemi di Supporto alle Decisioni (SSD), al fine di affiancare il frutticoltore nel fare la cosa giusta, al momento giusto, con la giusta quantità”.

Il seminario è accreditato dagli ODAF di Viterbo e Rieti per i Dottori Agronomi e Forestali riconoscendo 0,25 CF professionali per la partecipazione al webinar.

Per partecipare è necessario iscriversi al link: https://us06web.zoom.us/webinar/register/WN_nIR-iiniSxqd20oPwaji8g

Per informazioni è possibile inviare una mail all’indirizzo promozione@aziendacentroitalia.it.




Social Media Marketing, il secondo incontro presso l’OpenHub Lazio di Viterbo

VITERBO – Mercoledì 24 Maggio dalle ore 17.30 alle ore 19.00, presso l’OpenHub Lazio di Viterbo sito in via Luigi Rossi Danielli 11, avrà luogo il secondo seminario gratuito sul Social Media Marketing, a cura della Dott.ssa Elisa Iandiorio dello Studio Iandiorio.

Il seminario si propone di fornire ai partecipanti le competenze necessarie per sfruttare appieno il potenziale dei social media nella promozione dei propri prodotti, servizi o marchi. L’obiettivo principale è quello di consentire ai professionisti del settore di creare strategie efficaci, aumentare la visibilità online e coinvolgere in modo significativo il loro pubblico di riferimento. I partecipanti avranno l’opportunità di approfondire le tattiche avanzate di marketing sui principali social media, come Facebook, Instagram, Twitter e LinkedIn. Verranno fornite linee guida per identificare il target di riferimento, creare contenuti coinvolgenti e sviluppare una strategia di comunicazione coerente.

Saranno inoltre presentate le ultime tendenze nel campo del social media marketing e verranno forniti strumenti e risorse utili per analizzare le metriche e misurare il successo delle campagne. Durante questo secondo incontro, saranno esaminati casi di studio di successo nel social media marketing, al fine di illustrare le strategie vincenti adottate da aziende e professionisti del settore. Infine i presenti avranno l’opportunità di vedere sessioni pratiche, in cui potranno applicare le conoscenze apprese per creare e ottimizzare profili aziendali sui social media, sviluppare piani editoriali efficaci e utilizzare strumenti di monitoraggio e analisi per migliorare la propria presenza online.

In sintesi, il seminario di formazione sul social media marketing offre una preziosa opportunità per acquisire competenze avanzate e strategiche nel campo del marketing digitale. Gli iscritti saranno in grado di utilizzare i social media in modo più efficace per promuovere la propria attività e raggiungere i propri obiettivi di marketing, distinguendosi nella sempre più competitiva arena online.

Elisa Iandiorio si laurea in Marketing e Strategie Commerciali nel 2006 a Parma, lavora come consulente e docente di marketing dal 2007. Dopo aver collaborato con diverse agenzie su tutto il territorio italiano, dal 2016 decide di mettermi in proprio, aprendo uno studio che porta il suo nome. Nel tempo lo studio si è ampliato con altri professionisti e ad oggi conta 5 consulenti stabili e varie collaborazioni esterne. Dal 2016 insegna all’Università della Tuscia, nei corsi di laurea magistrale in Marketing e Qualità ed Economia Circolare. Nel 2019 esce il suo libro edito Dario Flaccovio “Big Data. Cosa Sono, come analizzarli e utilizzarli per fare marketing”. Dal 2023 è docente al “Sole 24 ore Business School” nel Master “Data Driven Marketing & Digital Analytics”

I posti sono limitati e per partecipare all’evento è necessario prenotare chiamando il numero verde 800 985099 o scrivendo all’indirizzo mail viterbo@openhublazio.it. È previsto il rilascio di attestati di partecipazione.




Opportunità di carriera a bordo delle navi, a Viterbo il primo seminario informativo gratuito

VITERBO – Venerdì 24 marzo dalle ore 10:00 fino le 12:00 presso l’Open Hub Lazio di Viterbo avrà luogo il primo seminario informativo gratuito sulle opportunità di carriera a bordo delle navi, a cura del dott. Vincenzo Fausto Pagnotta.

Lavorare nel settore Hospitality significa esercitare una professione all’interno di hotel, resort, villaggi e navi passeggeri. Quest’ultime sono dei veri e propri alberghi galleggianti dotati di tutti i comfort e servizi necessari, in cui lavorano molteplici figure professionali ad oggi fortemente richieste.

Le opportunità di lavoro sulle navi sono moltissime. Lavorare a bordo è un’esperienza molto sfidante, perfetta per chi ama il mare, ha voglia di viaggiare, visitare posti nuovi, conoscere persone provenienti da tutto il mondo e vivere in un ambiente ricco di nuovi stimoli e opportunità. In questo ambito il successo lavorativo è raggiunto grazie alla professionalità dei dipendenti, un costante lavoro in team e ad a un continuo investimento su corsi di formazione e aggiornamento. Le interazioni con le persone, clienti e soprattutto colleghi sono all’ordine del giorno, tanto da poter considerare il personale delle navi come una seconda famiglia.

Negli ultimi anni, per rispondere a un numero crescente di passeggeri, le strutture si sono organizzate in modo tale da poter accogliere una domanda di turismo in aumento, diventando sempre più grandi.  Nelle navi che possono ospitare 3.000 turisti, in media, viene assunto un nuovo dipendente ogni 3 passeggeri.

Le compagnie sono continuamente alla ricerca di nuove figure a bordo e le assunzioni possono riguardare sia candidati esperti che giovani alle prime esperienze. I profili professionali maggiormente richiesti sono: camerieri, cuochi, baristi, esperti di vini e sommelier, responsabili eventi a bordo, receptionist, animatori, hostess e assistenti di bordo e personale per la vendita.

Per tutte le qualifiche è necessaria la conoscenza della lingua inglese, considerata la lingua ufficiale delle navi, nonché una forte motivazione, spirito di adattamento e molta flessibilità.

Durante questo primo incontro verranno individuate e analizzate le possibilità di impiego in area servizi Hotel e Cucina, di particolare interesse per allieve ed allievi delle scuole e degli istituti alberghieri. Nello specifico gli argomenti trattati saranno i seguenti: tipologie di nave “Crociera-Traghetto”, diverse opportunità lavorative, requisiti per lavorare sulle navi, lavoro come primo imbarco, soft skill necessarie (gestione stress, capacità di risolvere inconvenienti quotidiani), livelli di responsabilità e di carriera, Iter e procedure da seguire per poter accedere a questi lavori. Il relatore di quest’evento è il dott. Vincenzo Fausto Pagnotta, coordinatore nazionale FIT-CISL. Interverranno il Com.te Colicchio e il Dott. Balestriere del Gruppo Grimaldi.

I posti sono limitati e per partecipare all’evento è necessario prenotare, chiamando il numero verde 800 985099 o scrivendo all’indirizzo mail viterbo@openhublazio.it