Sicurezza, Micci (Lega): “Il taser potrà essere introdotto anche a Viterbo”

VITERBO – Riceviamo da Andrea Micci (Consigliere comunale Lega Viterbo) e pubblichiamo: “Grazie all’emendamento della Lega al Mille Proroghe, l’utilizzo del taser è stato esteso anche ai Comuni con un ridotto numero di abitanti. Si tratta di una pistola a impulsi elettrici in grado di contrarre i muscoli di una persona, mettendola nell’impossibilità di muoversi e, quindi, di aggredire. Il taser è uno strumento che potrà essere messo a disposizione della Polizia locale, del quale auspichiamo presto l’introduzione anche nel nostro Comune. Si tratta, infatti, di un dispositivo che ha una funzione prettamente deterrente e qualora se ne presenti la necessità, può essere utilizzato in alternativa a strumenti  dalle conseguenze irreversibili, come la pistola, per intervenire e risolvere eventuali situazioni critiche, in modo efficace, e sicuro, sia per gli agenti che operano, sia per i cittadini. Riteniamo fondamentale che la Polizia Municipale, a cui viene chiesta un’operatività sempre più estesa e diversificata, abbia una dotazione organica e di risorse, sia economiche sia strumentali, adeguate al complesso e delicato ruolo che è chiamata a svolgere nella collettività, intervenendo in una miriade di situazioni che definiscono la quotidianità cittadina. La sicurezza urbana non è un valore da essere rivisto al “ribasso”, crogiolandosi nell’assunto che “Viterbo è una città tranquilla”. Riteniamo, invece, che ogni misura, progetto e, soprattutto, “innovazione” in grado di innalzare lo standard della sicurezza in città, vada colta senza esitazione. Riteniamo, quindi, che il taser, anche a Viterbo, così come il sistema di videosorveglianza, il vigile di quartiere e, nelle zone più a rischio, un presidio fisso delle forze dell’ordine o di quelle armate grazie al progetto “Strade sicure”, non potrà che contribuire a migliorare quelle statistiche che non ci assegnano la maglia nera della criminalità, ma che non per questo non debbano essere ulteriormente migliorate”.




Viterbo, nel centro storico uomo nudo brandisce coltello da cucina e minaccia i poliziotti: gli agenti usano il Taser

VITERBO – Nella nottata di ieri personale dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura di Viterbo è intervenuto in una strada del centro storico del capoluogo a seguito di segnalata persona che urlava e gettava oggetti dalla finestra della propria abitazione.
Sul posto un uomo, completamente nudo, brandiva un coltello da cucina minacciando gli operatori di andarsene. Visto che il soggetto, nonostante le ripetute richieste di lasciar cadere l’arma da taglio, perseverava nel suo comportamento è stato necessario l’uso da parte degli agenti della pistola ad impulso elettrico “taser” nel rispetto della procedura che prevede una prima fase di avvertimento ed estrazione dell’arma, poi l’azionamento della scarica elettrica ed infine l’esplosione dei dardi.
L’uomo, un 42enne italiano, raggiunto al torace dai due elettrodi che lo hanno reso inoffensivo, è stato fermato in condizioni di sicurezza e visitato subito dopo dai sanitari del 118 che ne hanno constatato le buone condizioni di salute.
Al termine dell’intervento il soggetto è stato denunciato in stato di libertà per minaccia e resistenza a pubblico ufficiale e il coltello sottoposto a sequestro.
Ancora una volta l’utilizzo del taser si è dimostrato particolarmente efficace nel risolvere una delicata situazione in tempi brevi e senza che venissero creati pericoli ad alcuno.




Viterbo: primo utilizzo del Taser da parte della Polizia di Stato

VITERBO – Nel pomeriggio di ieri personale dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura di Viterbo è intervenuto in una piazza del centro storico del capoluogo a seguito di segnalata persona ubriaca che disturbava in strada pervenuta al numero unico di emergenza 112.
Mentre erano in corso le operazioni di identificazione del soggetto gli operatori si spostavano in una vicina abitazione dopo aver sentito grida disperate di aiuto da parte di una donna. Sulla porta di ingresso un viterbese 21enne impediva fisicamente l’accesso degli agenti con un fare minaccioso e aggressivo.
Quindi, per consentire il soccorso alla ragazza, un poliziotto ha estratto l’arma ad impulsi elettrici mostrandola al giovane ed avvertendolo delle conseguenze cui sarebbe andato incontro con il perdurare del suo atteggiamento e, successivamente, visto che lo stesso non intendeva spostarsi azionava l’arco elettrico tra le due cartucce puntando i mirini con il laser rosso sul suo corpo.
Soltanto a questo punto il 21enne desisteva allontanandosi dalla porta di casa senza che fosse necessaria l’esplosione delle cartucce e consentendo l’intervento del personale.
Il ragazzo è stato poi accompagnato in Questura e denunciato in stato di libertà per violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.
Si tratta del primo caso di utilizzo della pistola taser ad impulsi elettrici in dotazione da alcuni giorni anche alle forze di polizia viterbesi che consentono un’ulteriore ed importante possibilità di azione agli operatori per risolvere in maniera efficace delicati interventi su situazioni caratterizzate da violenza come risse, liti in strada o maltrattamenti in famiglia.




Taser, arma in più per forze dell’ordine

VITERBO- Dopo aver affrontato uno specifico periodo di formazione, gli Agenti della Polizia di Stato, i Carabinieri e la Guardia di Finanza, della provincia di Viterbo, da oggi, 18 luglio 2022, avranno in dotazione un nuovo strumento per il controllo del territorio: la pistola ad impulsi elettrici modello “Taser X2”.
Nel rispetto di un rigido disciplinare, lo strumento, alternativo rispetto alla pistola già in dotazione alle Forze di Polizia, ha la funzione di gestire situazioni particolari in cui è necessario inibire i movimenti di una persona.
Il taser (acronimo dell’inglese Thomas A. Swift’s Electric Rifle, “fucile elettrico di Thomas A. Swift”), chiamato anche pistola elettrica o storditore elettrico, è un dispositivo classificato come arma non letale che fa uso dell’elettricità per impedire il movimento del malintenzionato colpito facendone contrarre i muscoli al fine di immobilizzarlo, nel rispetto dell’integrità fisica degli operatori e del soggetto stesso.




Taser a Viterbo, Albertelli (S.A.P): “Finalmente uno strumento efficace a tutela degli agenti di polizia”

VITERBO – Piena soddisfazione da parte del Segretario Provinciale del SAP di Viterbo, Enrico ALBERTELLI. Anche gli Agenti della Polizia di Stato della provincia di Viterbo sono stati muniti di TASER, la pistola ad impulsi elettrici che, nel corso della sperimentazione condotta in alcune Questure “pilota” italiane ed in base ai dati delle statistiche rilevate, si è rivelato uno strumento altamente efficace e con forte azione dissuasiva, a tutela dei Poliziotti in servizio di controllo del territorio.

“Finalmente anche in provincia di Viterbo le forze dell’Ordine potranno operare con la certezza di un valido strumento di autotutela. Questo è l’apice della battaglia condotta dal SAP negli ultimi anni, a tutela del personale della Polizia di Stato, dopo innumerevoli e gravi episodi in cui sono rimasti vittima diversi colleghi.

L’utilizzo di tale strumento permetterà finalmente una gestione più semplice e con maggior sicurezza durante i tanti interventi a cui sono demandati istituzionalmente le donne e gli uomini della Polizia di Stato.

Una storica vittoria ed un primo fattivo intervento verso una più favorevole gestione dell’attività di Polizia, nell’ottica di una sempre maggiore tutela della  sicurezza pubblica, sia verso i cittadini che degli operatori di Polizia”, conclude ALBERTELLI, non senza una evidente soddisfazione.

 




Taser, USPP Lazio: “La Polizia Penitenziaria ne ha bisogno”

ROMA – “L’uso del taser costituirebbe un passo importante verso la direzione della tutela dell’incolumità fisica degli agenti e del mantenimento dell’ordine e della disciplina delle carceri italiane” questo è quanto si legge in una nota della Segreteria Nazionale USPP in ordine all’apertura della Ministra Cartabia, che rispondendo alla Camera ad una in terrogazione dell’On.le Luca Paolini, sulla possibile sperimentazione del taser alla Polizia Penitenziaria.
“Non deve stupire, infatti, come l’utilizzo di quest o tipo di dissuasore elettrico possa risolvere, sul
nascere, molti eventi critici che quotidianamente si verificano negli istituti penitenziari” continua la
nota.
Il sindacato USPP, tra i maggioritari del settore penite nziario, spiega che “mentre si è appena
consumata l’ennesima aggressione di un detenuto ad un agente nel carcere di Velletri, che è stato
portato in ospedale per accertamenti strumentali, è da anni che ne sta chiedendo l’impiego, perché è uno strumento con il quale si può fare prevenzione e, se necessario, repressione alle azioni violente dei detenuti che non rispettano le regole penitenzia rie e che privilegiano la via dell’aggressione fisica, spesso con l’ausilio di armi rudimentali, nei confronti del pe rsonale di Polizia Penitenziaria, che devono contrastarla a mani nude”.
La Segreteria Nazionale USPP aggi unge inoltre che “a chi obietta che sia considerabile come uno
strumento di tortura, replichiamo che i primi ad essere torturati nelle carceri sono proprio gli agenti
di Polizia Penitenziaria. A chi obietta che il taser non si può portare in un a sezione detentiva,
ribattiamo che noi non l’abbiamo mai considerata una “arma” individuale che gli agenti devono
portare al seguito all’interno dei reparti detentiv i, ma una “arma” di reparto, di cui debba esserne
fornito un gruppo di intervento che, in determinate circostanze, tutte da di sciplinare con chiarezza
ed in modo inequivocabile, possa intervenire nei casi di necessità che ne richiedano l’impiego” .
In conclusione, l’USPP spera che “non si perd a altro tempo e si avvii rapidamente la
sperimentazione dell’utilizzo del taser anche negli istituti penitenziari, dopo la miope inerzia che ha
contraddistinto l’azione del dicaste ro della Giustizia, che non si è voluto unire a quelli di cui fanno
parte le altre forze di polizia, perché la Polizia Penitenziaria costituisce il baluardo della legalità e
del contrasto alla criminalità in carcere ed esercita un ruolo fondamentale nel sistema sicurezza del
Paese, che nessuno deve dimenticare”.