Rita Savagnone, questo pomeriggio all’Unione, l’iscrizione all’Albo d’Oro della Città di Viterbo

VITERBO – Serata d’onore al Teatro dell’Unione, a partire dalle ore 18, per l’iscrizione all’albo d’oro della città di Viterbo per Rita Savagnone.  Sul palcoscenico, per l’occasione, insieme alla signora Savagnone, saranno presenti Claudio, Federico e Alessia Amendola, Stefano ed Emanuela Fresi, Toni Fornari, Donatella Pandimiglio, Marco Guidotti e Cristiano Bellavia. 
Una colonna sonora gioiosa che accompagnerà la grande attrice e doppiatrice nell’inserimento nel prezioso registro, che annovera le più grandi personalità cittadine. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Per informazioni: teatrounioneviterbo@gmail.com | Tel. 388 95 06 826




Contaminando: Capodanno in musica e solidarietà al Teatro dell’Unione

di CHIARA TOSARONI –

VITERBO – “Contaminando”, torna il concerto di Capodanno al Teatro dell’Unione. L’appuntamento è alle ore 18:30 del prossimo 1° gennaio.
Protagonista dell’esibizione musicale sarà la voce incredibile e versatile dell’artista Dontatella Pandimiglio, che accompagnata da un band, farà rivivere i momenti più belli dei live di Mina.
Promosso dalla Fondazione Carivit in collaborazione con il Comune di Viterbo e ANCIT (Associazione Nazionale Cultura Impresa Territorio), l’iniziativa è stata presentata questa mattina nella Sala delle Assemblee di Palazzo Brugiotti, sede dell’Ente.
“La Fondazione Carivit intende celebrare il nuovo anno con un gesto di solidarietà, in collaborazione con il Comune di Viterbo e ANCIT (Associazione Nazionale Cultura Impresa Territorio), invita tutti i cittadini al Concerto di Capodanno 2025” – ha annunciato in apertura Luigi Pasqualetti, presidente della Fondazione Carivit. “ Protagonista della serata sarà la solidarietà – ha sottolineato – con l’ingresso ad offerta libera. ognuno di noi potrà contribuire a migliorare la vita di molte persone”
Il ricavato della serata sarà, infatti, devoluto in beneficienza alla Croce Rossa Italiana – Comitato di Viterbo per l’acquisto di un mezzo dedicato al trasporto di persone con disabilità.
A presentare i dettagli del concerto, il vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Viterbo, Alfonso Antoniozzi: “Donatella Pandimiglio è una delle più grandi interpreti del teatro musicale italiano. La sua capacità di dare vita ai testi che canta è straordinaria”. Antoniozzi ha poi ricordato la partecipazione della cantante a The Voice Senior e ha evidenziato il momento positivo che sta vivendo la Città, con il teatro tornato a essere un punto di riferimento culturale, grazie a una programmazione ricca di spettacoli, mostre e incontri. Successo attribuito alla collaborazione tra Enti, alla partecipazione del pubblico e ai ragazzi di ATCL – Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio.
Anche lo staff di ANCIT di Vasanello ha voluto ringraziare la Fondazione Carivit e il Comune di Viterbo per l’opportunità di collaborare a un evento tanto significativo.
La presidente del Comitato Croce Rossa di Viterbo, Cristina Bugiotti, ha messo in luce l’importanza dell’iniziativa: “Questo concerto non è solo un momento di grande valore culturale e musicale, ma anche un esempio concreto di solidarietà”. Ha poi aggiunto: “Il nuovo veicolo ci permetterà di rispondere meglio alle esigenze del territorio, abbattere barriere e promuovere l’inclusione. Garantiremo un servizio ancora più inclusivo e di alto impatto sociale”.
L’evento prevede circa 300 posti disponibili. Per partecipare, sarà possibile ritirare il proprio biglietto a partire dal 27 dicembre presso il Teatro dell’Unione. L’ingresso è a offerta libera e i fondi raccolti saranno interamente devoluti alla Croce Rossa Italiana – Comitato di Viterbo.

 




Al via “Un sasso nello stagno” Festival del Teatro Sociale Integrato, dal 12 al 15 dicembre al Teatro dell’Unione

di MARIA ANTONIETTA GERMANO –

VITERBO – Quattro spettacoli imperdibili aspettando il Natale, da giovedì 12 a domenica 15 dicembre, al Teatro dell’Unione sono proposti da “Un sasso nello stagno” Festival del Teatro Sociale Integrato, giunto, con grande consenso di pubblico, alla sua terza edizione. Il costo del biglietto è di 15 euro. Per l’abbonamento a due o più spettacoli, il costo scende a 10 euro l’uno.

La rassegna, curata da Francesco Cerra del Tetraedro APS in collaborazione con Eta Beta ODV e la cooperativa sociale ”Gli Anni in tasca”, è patricinata dalla Asl di Viterbo e sostenuta dal contributo dell’assessorato alla cultura del Comune di Viterbo e da quello della Regione Lazio (Comunità Solidali 2022) e realizzata grazie all’aiuto di imprese e attività locali. All’appuntamento natalizio di questa manifestazione culturale si sono aggiunte altre compagnie locali come la Gea, Fondazione Solidarietà e Cultura Onlus di Montalto, di Castro e CSR e la Cooperativa  sociale Alicenova.

Questa mattina, 2 dicembre, nella Sala della Cappella Palatina di Palazzo dei Priori, è stata presentata in una conferenza stampa la nuova rassegna “Un sasso nello stagno”, moderata dalla giornalista Cristina Pallotta, addetta stampa del Comune, alla presenza del vice sindaco e assessore alle iniziative per lo sviluppo della cultura, Alfonso Antoniozzi, all’assessore alle politiche sociali e all’educazione Rosanna Giliberto, all’onorevole e consigliere regionale alla cultuea Daniele Sabatini. Al tavolo dei relatori anche il dottor Marco Marcelli, direttore Tutela Salute Mentale e riabilitazione dell’Età evolutiuva-Asl Viterbo; Francesco Cerra, Tetraedro,  direttore artistico e organizzatore del Festival, e Francesa Burla, presidente dell’associazione Eta Beta ODV.

I vari laboratori di teatro che danno luogo alla conclusiva messa in scena “Pinocchio” (15 dicembre), appositamente pensato per il periodo natalizio, nascono grazie ai fondi Pai della Asl VT3 e raggiungono la massima inclusione sociale grazie a una consolidata rete territoriale costituita da:
 Asl di Viterbo UOS (servizio Asl Disabile Adulto), Servizi Sociali del Comune di Viterbo, Cooperativa sociale Gli anni in tasca (Consorzio il Cerchio), Cooperativa sociale Universale 2000 (Consorzio Il Mosaico), Associazione Eta Beta e Tetraedro A. P.S.

L’assessore Alfonso Antoniozzi ha precisato nel suo intervento: “Il teatro integrato ha una funzione sociale dichiarata per tutti. Accende un proiettore sulle persone e non è mai pietoso, anzi prende persone che tendiamo a relegare nelle pieghe delle esistenze e le mette sul palcoscenico. E non le esibisce, le accoglie facendo un lavoro incredibile di cucitura del tessuto sociale e cucitura del tessuto culturale. Se è vero come è vero che chi insegna, impara, allora chi lavora all’interno di questi spettacoli, con queste persone, impara tanto. E’ un processo di arricchimento e di crescita reciproca, per chi lo fa, per chi lo va a vedere, per chi lo mette in scena”.

Anche Rosanna Giliberto la pensa nello stesso modo e dice: “Entro in punta di piedi a un percoso già avviato da un paio d’anni. Poichè provengo dal mondo della scuola e ho partecipato a vari progetti  integrati  sono più che convinta la partecipazione integrata è l’unica modalità che può funzionare. E quello che posso fare, anche per il futuro, è di mettermi a disposizione a dare un qualsiasi supporto utile a un simile progetto”.

Dopo i saluti del dottor Marco Marcelli, direttore Tutela Salute Mentale e riabilitazione dell’Età evolutiuva-Asl Viterbo, è intervenuto il direttore artistico del festival Francesco Cerra che ha ringraziato il Comune  con queste parole e poi ha esposto il programma del festival: “Con il teatro integrato facciamo un vero e proprio cammino. Portiamo anche dei valori sul palcoscenico e questo aiuta il percorso di crescita personale dei ragazzi anche da un punto di vista sociale. Il teatro dell’Unione è diventato un aggregatore che coinvolge non solo le famiglie, ma una platea sempre più ampia. Questo è il senso vero dell’integrazione sociale e dell’inclusione. In questo contesto credo che Viterbo sia uno dei pochi comuni che ha varie proposte nel teatro comunale, tra cui una rassegna di teatro integrato”.

Infine interviene Francesca Burla, presidente di Eta Beta: “Dietro al festival c’è tanto lavoro, ma quest’anno siamo arrivati alla terza edizione con una naturalezza e serenità che non mi aspettavo. Abbiamo avuto due finanziamenti importanti, dal comune e dalla regione con Comunità solidale. Senza dimenticare il fondamentale contributo della StraViterbo, la corsa organizzata dagli allievi sottufficiali dell’esercito.Vedrò questo festival con la stessa curiosità del pubblico perché non sono entrata in merito all’organizzazione degli spettacoli, fidandomi ciecamente della squadra al lavoro. Speriamo di aprire ogni anno a una comunità sempre più ampia, fino ad arrivare a una collaborazione nazionale”.

Ad aprire il festival, giovedì 12 dicembre, è il concerto della corale polifonica San Giovanni di Bagnaia, diretto dalla M. Loredana Serafini che, insieme al M.Ferdinando Bastianini ha dato vita, nel settembre 2023, al coro integrato “Le voci di Eta Beta”.

Programma:

Giovedì 12 dicembre, ore 21 – “Sogni di Natale” II edizione – musica e cinema
Corale Polifonica San Giovanni di Bagnaia direzione M. Loredana Serafini in collaborazione con Associazione e Centro Studi Cesare Dobici Ferdinando Bastianini (pianoforte), Wanda Foliero (violino) -“Le Voci di Eta Beta” coro integrato e la partecipazione-Scuola di danza Art Ballet Studio diretta da Rita Proietti Gretti – Compagnia Tetraedro- Faith. Federica Sciamanna

Venerdì 13 dicembre, ore 21 – “Sul filo del racconto” -Cooperativa sociale Alicenova, regia Natalí de Anna

Sabato 14 dicembre, ore 21 -”Le città In-visibili”, liberamente tratto dalle “Città invisibili” di Italo Calvino – Compagnia Disorganizzata – Ass. Eta Beta ODV – Coop. Sociale Gli Anni in Tasca
regia Francesco Cerra, aiuto regia F. Heera Carola, sonorità Alfonso Prota, scenografie digitali: Stefano Fiori, Gilberto Charris in collaborazione con Hubstract Made for Art con la collaborazione: Franco Heera Carola e Gabrile Ludovici della Compagnia Tetraedro; Esibizione dell’A.B.Crew, i ragazzi del corso di Hip Hop e Breaking della scuola di danza Art Ballet Studio.

Domenica 15 dicembre, oe 18,30 “C’era una volta Pinocchio” –
Ass. Eta Beta ODV – Coop. Sociale Gli Anni in Tasca regia Paola Borgia- musiche dal vivo Massimiliano Felice -Liberamente tratto da “Le avventure di Pinocchio” di Collodi

Biglietti in vendita presso il botteghino del Teatro dell’Unione
Ulteriori informazioni: teatrounioneviterbo@gmail.com | Tel. 388.95.06.826




Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne: domani incontro con le scuole

di REDAZIONE-

VITERBO- Domattina, in occasione della Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne, si terrà l’incontro dalle ore 10 alle 12 – “Perché non è normale!” – Incontro con le scuole secondarie di II grado (classi IV e V scuole secondarie di II grado) presso il Teatro dell’Unione. Proiezione di video, letture di brani da cui far scaturire riflessioni da parte dei componenti del Tavolo permanente contro la violenza di genere. Le scuole invitate parteciperanno in maniera attiva attraverso loro contributi: domande, riflessioni, video, spot.

 




“Maria Chiara Camponeschi Music & Arts Productions” in collaborazione con il concorso lirico Fausto Ricci portano in scena all’Unione “La Traviata”

DI WANDA CHERUBINI
VITERBO- Maria Chiara Camponeschi, imprenditrice di Viterbo, residente in Svizzera e titolare della “Maria Chiara Camponeschi Music & Arts Productions”, porta avanti la tradizione lirica italiana, producendo in Italia e all’estero progetti di alto profilo, contribuendo a diffondere il nome di Viterbo nel panorama culturale internazionale. Camponeschi ha deciso di produrre l’opera La Traviata, che sarà rappresentata al Teatro dell’Unione di Viterbo questo fine settimana, e ha già in programma per il prossimo anno La Bohème di Puccini, in collaborazione con il concorso lirico Fausto Ricci.
Motivata dalla sua lunga esperienza come giurata del concorso e dal desiderio di valorizzare giovani talenti, Camponeschi ha scelto di offrire ai vincitori non solo premi, ma anche l’opportunità di esibirsi in ruoli principali. “Ho visto nascere questo concorso lirico internazionale e per anni sono stata in giuria ed ho elargito sempre una borsa di studio donata al ragazzo più meritevole a mio insindacabile giudizio – precisa- Ho deciso di produrre queste opere perché oltre al primo, secondo, terzo posto e la borsa di studio, noi mettiamo in palio anche il ruolo d’opera che vede come protagonisti ragazzi, che hanno già calcato palcoscenici di teatri molto importanti sia in Italia che all’estero. Questo progetto è sostenuto da collaboratori di grande prestigio, tra cui il regista Davide Garattini Raimondi, il costumista Danilo Coppola e il light designer Paolo Vitale, garantendo uno standard artistico di altissimo livello”. Importante la collaborazione con il Maestro Fabrizio Bastianini, direttore artistico del premio Fausto Ricci e dell’avvocato Giuliano Nisi, presidente del premio, che Camponeschi ritiene essere la realtà locale più prestigiosa e competente. Proprio il Maestro Bastianini sarà il direttore d’orchestra delle due opere co-prodotte.
La partecipazione della Camponeschi come giurata nel concorso Fausto Ricci, accanto a personalità di rilievo come Katia Ricciarelli, Nicoletta Mantovani Pavarotti e Sabino Lenoci, testimonia l’importanza del concorso, che attira giovani talenti da tutto il mondo, ma che, come sottolineato dalla Camponeschi, è ancora poco conosciuto a Viterbo. La co-produzione con il Fausto Ricci è destinata ad approdare su numerosi palcoscenici, sia italiani che internazionali, creando un’importante occasione di visibilità per la città.
Camponeschi, tuttavia, segnala la mancanza di sostegno locale. Nonostante l’indotto economico che queste produzioni potrebbero generare per la città, tra cui l’ospitalità e la ristorazione per decine di professionisti coinvolti, nessun supporto concreto è arrivato dagli imprenditori locali. Camponeschi lancia quindi un appello, in particolare alle imprenditrici viterbesi, per un sostegno che possa far crescere il progetto a beneficio della comunità.
La prossima produzione di Maria Chiara Camponeschi a Viterbo sarà un recital del celebre tenore viterbese Antonio Poli, un giovane artista di fama internazionale, che continua a distinguersi sui più importanti palcoscenici operistici italiani e stranieri.

 




Al Teatro dell’Unione di Viterbo il concerto op. 54 di Schumann per pianoforte e orchestra a favore dell’Associazione Giovani Diabetici della provincia di Viterbo

VITERBO- Armonie della sera, rassegna giunta alla sua ventesima edizione, è stata definita il primo festival “Wanderer” d’Italia per la sua prerogativa di spostarsi in tante diverse regioni e nei luoghi più belli e iconici del Belpaese. Nato nelle Marche da un’idea del pianista Marco Sollini e giunto quest’anno alla sua ventesima edizione, negli anni ha consolidato la sua fama ed è diventata una delle rassegne itineranti più apprezzate. Premiato con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e sostenuto dal Ministero della Cultura, conta media partner quali RAI Radio3 e Da Vinci Publishing di Osaka. L’edizione 2024, suddivisa nelle due “Serie Apollo”, appena conclusasi e che ha toccato nel periodo estivo le Marche in lungo e in largo ma anche luoghi preziosi come la Basilica Superiore di San Francesco d’Assisi, il Cenacolo di Santa Croce a Firenze, il Castello di Miramare a Trieste, il Teatro Olimpico di Vicenza, solo per citarne alcuni, apre la “Serie Afrodite” che da qui a dicembre toccherà l’Oratorio del Caravita e la Basilica di San Lorenzo in Lucina a Roma, la Basilica di San Nicola a Bari, la Basilica di San Paolo Maggiore a Napoli, l’Abbazia di Sant’Angelo in Formis a Capua, il Teatro Mazzacurati a Bologna, l’Oratorio San Filippo Neri a Torino, il Teatro dell’Aquila a Fermo ed altri luoghi d’incanto tra cui Viterbo con un bellissimo concerto al Teatro dell’Unione che avrà luogo domenica 29 settembre p.v. alle ore 18.00. Protagonisti di questo evento saranno l’Orchestra “Armonie della sera” diretta da Filippo Manci e con Salvatore Barbatano solista al pianoforte nel celebre Concerto in la minore op.54 di Robert Schumann. Oltre a questo in programma anche l’Egmond Ouverture op.54 di Ludwig van Beethoven e – in prima assoluta – la suite per orchestra “Babies’ Corner” op.36 di Marco Sollini che lo stesso M° Manci ha trascritto per orchestra dall’originale per pianoforte a 4 mani di Sollini. Un programma brillante e fantasioso, dal classicismo di Beethoven al tenero romanticismo di Schumann per concludere con la suite di Marco Sollini che è suddivisa in otto danze dalle atmosfere diverse, dalla iniziale sognante “Milo’s dream. Barcarolle” sino allo scatenato “Bebo’s Mambo” del finale. L’orchestra giovane ma con validissimi musicisti è costituita dallo stesso maestro Manci ed ha sede a Roma, svolge attività varie e collaborazioni con importanti concorsi pianistici. Il M° Manci svolge attività di organista collaborando stabilmente con la Chiesa di San Ignazio di Loyola a Roma e come direttore d’orchestra ha una brillante attività che lo ha portato a dirigere concerti in Italia ed all’estero tra cui alla prestigiosa Musikverein di Vienna. Salvatore Barbatano svolge una brillante attività solistica e cameristica, condividendo anche con Marco Sollini l’affermato Duo pianistico Sollini-Barbatano. Tra le sale ed istituzioni che lo hanno visto esibirsi la Smetana Hall di Praga, il Mozarteum di Salisburgo, il Festival dei Palazzi di San Pietroburgo, il Teatro Massimo di Palermo, la Salle Cortot di Parigi, la Cairo Opera House, il Teatro Manoel di Malta, l’Accademia Liszt di Budapest. Il concerto di Viterbo si realizza in collaborazione con l’Associazione XXI secolo ed è destinato a raccogliere fondi per l’Associazione Giovani Diabetici dimostrando ancora una volta che la Musica può essere prezioso volano per finalità benefiche. Il Direttore Artistico M° Marco Sollini esprime la sua gioia per questo evento: “Sono molto felice che la collaborazione con l’Associazione XXI secolo possa dimostrarsi vicina a chi ha bisogno di essere sostenuto ed in questo caso specifico l’Associazione Giovani Diabetici. L’Arte, la Musica sono pietre preziose per rendere la nostra vita migliore e noi con Armonie della sera siamo da un ventennio impegnati a far vivere il connubio tra le note e le Bellezze di tutta Italia”. “L’Associazione XXI Secolo – è felice di sottolinearlo il suo presidente, l’Avv. Giuliano Nisi – si dimostra una realtà del territorio che fa convergere a Viterbo importanti nomi del panorama musicale italiano e internazionale. Un buon volano per l’imminente 12ª edizione del Premio Fausto Ricci. Sono sicuro che la città risponderà bene”.

Tutte le info c/o www.armoniedellasera.it

 




“Mood – Stati d’animo”, al Ridotto dell’Unione la mostra fotografica di Simona Poncia

VITERBO – Dal 20 settembre al 26 ottobre, al Ridotto del Teatro dell’Unione, Mood – Stati d’animo, la mostra fotografica di Simona Poncia. L’evento, patrocinato dal Comune di Viterbo – assessorato alla cultura e all’educazione, sarà inaugurato domani alle ore 17, alla presenza dell’artista e dell’assessore Alfonso Antoniozzi. Nelle opere che verranno esposte sarà possibile trovare paesaggi estranei e visi familiari, animali selvatici ed edifici conosciuti che si fondono in una poesia personale eppure universale, istintiva e difficile.

“A prescindere dall’estetica e dallo stile di ogni scatto, è il messaggio che conta – spiega Simona Poncia -. Il mio modo di esprimere il mondo, i simboli e le visioni che più risuonano sulle corde della mia anima e che svelati ad uno ad uno mi spogliano di ogni sovrastruttura, per rivelare il nucleo di me e della mia espressione artistica. Il mio Virgilio è la nebbia. Il mio è un tentativo di catturare la vera natura delle cose attraverso il filtro della nebbia, che nasconde alla vista ma rivela all’orecchio, in una confusione di sensi che potrebbe portare alla verità, alla purezza. La nebbia nasconde, rivela ma soprattutto trasforma – aggiunge Simona Poncia -. Pennella magia sulla consuetudine, ammanta di mistero l’ovvio e il riconoscibile. Le forme familiari mutano grazie alla luce che, in qualche modo, una volta passata attraverso la nebbia non è più la stessa. L’assenza di colori nei miei scatti non è solo frutto di una scelta d’amore ma una rincorsa verso il sublime e l’onirico, da raggiungere un attimo prima che la tensione si rompa e la chiarezza cancelli lo spazio del sogno”.
La mostra è visitabile dal martedì al sabato e nei giorni di spettacolo con orario 10-13 e 15-19. Ultimo ingresso, 30 minuti prima della chiusura. La mostra rimarrà chiusa dall’8 al 12 ottobre per esigenze del Teatro. Ulteriori info: tel. 388 950 6826 – teatrounioneviterbo@gmail.com .




Santa Rosa 2024: Il Saluto del Capofacchino Sandro Rossi in una lettera inviata da Belcolle

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- Molta emozione questa mattina per il tradizionale incontro del Sodalizio con le autorità presso il Teatro dell’Unione, nel corso della quale il capofacchino Sandro Rossi ha inviato una commovente lettera ai suoi uomini dalla stanza dell’ospedale Belcolle, dove è ricoverato dopo un intervento per un infarto. Il messaggio è stato letto dal presidente del Sodalizio, Massimo Mecarini, tra gli applausi e la commozione dei presenti. Rossi, impossibilitato a partecipare al trasporto della Macchina di Santa Rosa, ha espresso il suo sostegno e incoraggiamento ai facchini, invitandoli a non perdere mai la fede e la forza che caratterizzano questo evento, chiedendo loro due “rugiti di leone” per sostenere l’impresa.

L’incontro ha visto anche la consegna dei premi “Ciuffo” e della rosa d’oro e d’argento a cittadini viterbesi che vivono all’estero o fuori provincia ma che ogni anno tornano per assistere al trasporto. Tra i premiati, Gianni Minelli da Monaco di Baviera e Fulvio Bentivoglio da Cremona, i riconoscimenti sono stati consegnati da rappresentanti istituzionali, tra cui il presidente del consiglio comunale Marco Ciorba e la sindaca Chiara Frontini.

Frontini ha sottolineato come il 2024 sia un anno di cambiamenti per la festa di Santa Rosa, un ritorno alle radici profonde della tradizione e alla centralità dei facchini. Altri interventi significativi sono stati quelli del costruttore Vincenzo Fiorillo e dell’ideatore di “Dies Natalis” Raffaele Ascenzi, che ha ricordato l’importanza spirituale della Macchina. Il prefetto Gennaro Capo ha invitato a considerare Santa Rosa come esempio quotidiano, mentre la vicepresidente dell’Europarlamento Antonella Sberna ha annunciato l’intenzione di portare la Macchina di Santa Rosa al parlamento europeo. Il vescovo Piazza ha affermato: “Andrà tutto bene, porteremo Rosa a casa”. Il questore Luigi Silipo ha evidenziato come Santa Rosa sia un evento di vita che rappresenta Viterbo ed il deputato Mauro Rotelli ha chiesto ai facchini di farci venire i brividi.

L’evento ha visto la partecipazione di ospiti illustri, tra cui le campionesse olimpiche della spada femminile a Parigi 2024, Mara Navarria, Alberta Santuccio e Giulia Rizzi,  che hanno condiviso il loro spirito di squadra e fede con quello dei facchini e Miss Mondo Italia, Lucrezia Mangilli, madrina del trasporto. L’incontro si è concluso con un sentito ringraziamento del presidente Mecarini, che ha esortato i facchini a continuare il loro lavoro con “cuore, anima e passione”, ricordando che la Macchina di Santa Rosa rappresenta non solo una tradizione, ma anche la vita stessa. Il capo trasporto di Dies Natalis Luigi Aspromonte ha quindi gridato per tre volte “Evviva Santa Rosa” tra applausi ed occhi lucidi.

 

 

 

 




Il 2 settembre al teatro Unione “I suoni di Sillene “Modugno 30”, orchestra di Sanremo

VITERBO- La terza edizione del Festival “I Suoni di Sillene”, per la direzione del maestro paolo Ponziano Ciardi, dopo aver animato l’estate di Chianciano Terme, si estenderà nel Lazio a Viterbo.
Al Teatro dell’Unione, lunedì 2 settembre alle ore 21, si celebrerà “Modugno 30”, spettacolo dedicato all’indimenticabile cantautore nel trentennale della scomparsa.
L’omaggio all’artista pugliese, nato nel 1928 e mancato nel 1994, è affidato all’Orchestra di Sanremo diretta dal maestro Giancarlo De Lorenzo e alla voce di Peppe Voltarelli.
La scaletta prevede l’esecuzione dei brani più celebri – canticchiati in tutto il mondo da generazioni- dell’autore della canzone “Nel blu, dipinto di blu”, nota anche come “Volare”. Oltre a “Vecchio frack”, “L’avventura”, “La donna riccia”, “Musetto”, “Dio come ti amo”, Meraviglioso”, il cantautore cosentino ci farà ascoltare il suo brano “Cantare”, da lui dedicato all’immenso Modugno.
“Modugno 30” si replica a Castiglion del Lago martedì 3 settembre alla Rocca Medievale alle 21.
Il Festival “I suoni di Sillene” è realizzato dall’Istituzione Sinfonica Italia Classica. Si avvale del patrocinio, tra l’altro, del Mibac, del Comune e della Proloco di Chianciano Terme, nonché della Regione Toscana.
Info: www.istituzionesinfonicaitaliaclassica.com
www.teatrounioneviterbo.it
Biglietti in prevendita TicketOne.it e in vendita la sera degli spettacoli Riduzioni over 65 eunder25 Informazioni: Ufficio turistico 0578 652322, Pro Loco 327 6081376 o 3476521355




Teatro Unione di Viterbo: presentata la stagione teatrale 2024-25 (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO-

VITERBO- “La stagione del Tetro dell’Unione è l’espressione culturale più alta su cui l’assessorato lavora a 360 gradi dall’inizio alla fine. Il teatro è la fucina di una società migliore. La domanda che deve farsi lo spettatore è: “Cosa vado a vedere?”

Con queste parole è iniziata la conferenza stampa questa mattina nel foyer del teatro, per la presentazione del programma, stagione 2024-2025, alla presenza della sindaca Chiara Frontini, l’assessore alla Cultura, Alfonso Antoniozzi e la direttrice artistica Atcl, Isabella Di Cola.

“La nostra proposta, ha detto l’assessore, è una proposta puramente culturale, che non tiene conto delle leggi di mercato. Infatti, una delle funzioni del teatro è quella di narrare la realtà, anche se non può piacere”.

Nei saluti istituzionali della sindaca Frontini, si evince pienamente questo concetto, che vuol essere spunto di lavoro e di investimenti importanti sulla cultura, che l’amministrazione propone.

Inoltre ha sottolineato, l’iniziativa più importante, il protocollo d’intesa con l’Università Unitus, per fare in modo che gli studenti universitari si possano inserire maggiormente nel tessuto sociale e culturale della città.

Infatti, una delle novità sarà proprio un prezzario speciale per i ragazzi e le ragazze dell’Unitus; gli artisti che andranno in scena, si recheranno all’università per un breve orientamento agli studenti prima degli spettacoli.

La stagione teatrale nasce dalla collaborazione tra il Comune di Viterbo e ATCL (Circuito Multidisciplinare del Lazio sostenuto da MIC) Ministero della Cultura e Regione Lazio.

La direttrice artistica dell’Atcl Di Cola, ha illustrato le nove proposte che inizieranno il 3 novembre 2024 per concludersi il 14 aprile 2025. Proposte che spaziano dal teatro classico a quello contemporaneo: Si comincia il 3 novembre alle 18 con “Il grande vuoto”, di Fabiana Iacozzilli, con Mona Abokhatwa, Ermanno De Biagi, Francesca Farcomeni, Piero Lanzellotti e Giusi Merli. Prima nazionale al “Romaeuropa Festival 2023”, lo spettacolo indaga l’ultimo pezzo di strada che una famiglia percorre prima di svanire nel vuoto, affidando alla tragedia forse più cupa del teatro shakespeariano, “Re Lear”, il compito di trasformare il dolore attraverso il gioco teatrale. Questo dissolversi, è amplificato dal progressivo annientamento delle funzioni cerebrali della madre, una ex attrice, colpita da una malattia neurodegenerativa alla quale rimane progressivamente solo il ricordo del suo cavallo di battaglia, un monologo tratto, appunto, da Re Lear.

Il 21 novembre, alle ore 21,00 andrà in scena “La locandiera”, testo tra i più fortunati e rappresentati di Carlo Goldoni. La locandiera, dal punto di vista del regista Antonio Latella, verte intorno al tema dell’eredità, che è il punto cardine di tutto: “credo che Goldoni con questo testo abbia fatto un gesto artistico potente ed estremo, un gesto di sconvolgente contemporaneità: scardina ogni tipo di meccanismo, eleva una donna formalmente a servizio dei suoi clienti a donna capace di sconfiggere tutto l’universo maschile, soprattutto una donna che annienta con la sua abilità tutta l’aristocrazia.” Sul palco, insieme alla “locandiera” Sonia Bergamasco, Marta Cortellazzo Wiel, Ludovico Fededegni, Giovanni Franzoni, Francesco Manetti, Annibale Pavone, Gabriele Pestilli e Marta Pizzigallo.

Un alto cumulo di macerie contorte, legno e metallo: è un’immagine potente a segnare l’ingresso in scena, il 6 dicembre alle ore 21,00, del vecchio e tormentato “Re Lear” che, scendendo dal trono, rinuncia al suo regno per intraprendere un doloroso viaggio alla scoperta di sé. Un re – quello di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia – che, nella sensibile interpretazione di De Capitani, è prima ancora uno sconfitto che un folle. Sono protagonisti accanto a lui Elena Russo Arman, Elena Ghiaurov e Viola Marietti nei ruoli delle figlie, Mauro Berardi, Mauro Lamantia, Giuseppe Lanino, Giancarlo Previati, Alessandro Quattro, Nicola Stravalaci, Umberto Terruso, Simone Tudda.

Il 21 dicembre l’ultimo spettacolo prima della pausa natalizia. Alle ore 21,00 “Il giardino dei ciliegi” di Anton Čechov, per la regia di Leonardo Lidi, con Francesca Mazza, Giuliana Vigogna, Ilaria Falini, Orietta Notari, Mario Pirrello, Christian La Rosa, Giordano Agrusta, Maurizio Cardillo, Massimiliano Speziani, Angela Malfitano, Tino Rossi e Alfonso De Vreese. Dopo “Il gabbiano” e “Zio Vanja”, Leonardo Lidi giunge all’ultima tappa del suo Progetto Čechov, portando in scena il più celebre lavoro del grande autore russo: affresco di una società di fronte a un cambiamento epocale, racconto dell’estremo saluto al tempo dell’infanzia, evocazione di “un luogo che vive solo nel ricordo”.

Saremo già nel 2025 quando, il 21 gennaio alle ore 21,00, salirà sul palco del Teatro dell’Unione Drusilla Foer con “Venere Nemica”. Scritto insieme a Giancarlo Marinelli, per la regia di Dimitri Milopulos, è ispirato alla favola di Apuleio “Amore e Psiche”, con una “Venere Nemica” che rilegge il Mito in modo divertente e commovente a un tempo, in bilico tra tragedia e commedia, declinando i grandi temi del Classico nella contemporaneità: la competizione suocera/nuora, la bellezza che sfiorisce, la possessività materna nei confronti dei figli, il conflitto secolare fra uomini e Dei.

Un viaggio, doloroso e con tanti buchi neri, ma costellato al contempo di leggerezza e densità. Così promette di essere “La gioia”, spettacolo dell’autore, attore e regista Pippo Delbono, in scena il 20 febbraio alle ore 21,00. Sul palco, iniseme a Delbono, Dolly Albertin, Gianluca Ballarè, Margherita Clemente, Ilaria Distante, Mario Intruglio, Nelson Lariccia, Gianni Parenti, Pepe Robledo, Grazia Spinella. Uno spettacolo sul sentimento più bello e misterioso, frutto di una circostanza unica e di un viaggio attraverso i sentimenti più estremi come l’angoscia, il dolore, la felicità, l’entusiasmo. Un vortice di suoni, immagini, movimenti, balli si fondono con la magia del circo, i colori dei clown e la malinconia del tango, in una girandola caleidoscopica di maschere, storie personali, stati d’animo, lungo il viaggio sempre unico di un racconto semplice ed essenziale. Un cammino verso la gioia che prosegue con il suo straordinario gruppo di attori/performer, ancor più dopo il vuoto lasciato dalla scomparsa di Bobò, fedele compagno di scena che ontinuerà ad essere una presenza-assenza dentro e fuori la scena in questo nuovo viaggio verso la gioia.
Il giorno successivo 21 febbraio, sempre alle ore 21,00, la replica dello spettacolo per i “non abbonati”.

A più di cinquant’anni di distanza, “Il rumore del silenzio” di Renato Sarti, in programma il 2 marzo alle ore 18,00, riporta in vita la tragedia di Piazza Fontana mettendo in luce la memoria, spesso dimenticata, delle vittime e dei loro cari, senza rinunciare a pochi ma essenziali cenni riguardanti i fatti politici e processuali. Laura Curino dà voce alla testimonianza di Licia Rognini, moglie di Giuseppe Pinelli, figura emblematica della tradizione anarchica libertaria. Partendo da oggetti simbolici come una cintura, un pacchetto di sigarette e una macchina da scrivere, in questa rappresentazione il quotidiano diventa Storia, nella convinzione che il teatro debba sempre interessare i legami affettivi e i sentimenti umani più profondi.

Il 21 marzo alle ore 21,00, “Boston marriage” di David Mamet. Stati Uniti, fine Ottocento, un salotto, due dame e una cameriera. Tutto farebbe pensare a una trama convenzionale e borghese, ma in Boston Marriage le forme sono solo apparenti e non corrispondono alla sostanza: le conversazioni dal vocabolario ricercato si macchiano presto di volgarità ed esplodono in scontri feroci, che rivelano un passato di coppia tutt’altro che risolto. Voce tra le più rappresentative della scena americana, Premio Pulitzer 1984 e più volte nominato agli Oscar per le sue sceneggiature cinematografiche, David Mamet ci consegna un piccolo capolavoro teatrale, diretto da Giorgio Sangati, con Maria Paiato, Mariangela Granelli, Ludovica D’Auria.

Il 10 aprile alle ore 21,00 “calerà il sipario” sulla stagione teatrale con Arturo Cirillo che porta in scena “Ferdinando”, capolavoro della drammaturgia di Annibale Ruccello. Con Cirillo, sul palco, Sabrina Scuccimarra, Anna Rita Vitolo e Riccardo Ciccarelli. Agosto 1870: il Regno delle Due Sicilie è caduto e la baronessa borbonica Donna Clotilde nella sua villa vesuviana si è “ammalata” di disprezzo per il re sabaudo e per l’Italia piccolo-borghese nata dalla recente unificazione. A fare da infermiera all’ipocondriaca nobildonna è Gesualda, cugina povera e inacidita dal nubilato, ma segreta amante di Don Catellino, prete di famiglia corrotto e vizioso. I giorni passano tutti uguali, tra pasticche, decotti, rancori e bugie. A sconvolgere lo stagnante equilibrio domestico è l’arrivo di un sedicenne dalla bellezza efebica che, rimasto orfano, viene mandato a vivere da Donna Clotilde, di cui risulta essere un lontano nipote. Sarà lui a gettare lo scompiglio nella casa, riaccendendo passioni sopite e smascherando vecchi delitti.
La campagna abbonamenti inizierà i primi del mese di agosto con molte offerte , per informazioni consultare www.teatrounioneviterbo.it e teatrounioneviterbo@gmail.com tel. 388.95.06.826.
ATCL Fabio Carosi – comunicazione@actallazio.it tel 348.716.72.86.

 




Balletto di Roma e teatro Gioco Vita presentano Il piccolo Re dei Fiori al teatro dell’Unione

VITERBO- Domenica 18 febbraio alle ore 18, al teatro dell’Unione, sarà la volta de Il piccolo re dei fiori, fiaba per musica, ombre e danza. Lo spettacolo, che porta la firma del Balletto di Roma e Teatro Gioco Vita, rientra nell’ambito della rassegna pensata per i bambini A teatro in famiglia, nata dalla collaborazione tra il Comune di Viterbo e ATCL Circuito multidisciplinare del Lazio, sostenuto da MIC – Ministero della Cultura e Regione Lazio
Il piccolo Re dei Fiori è il testo di Květa Pacovská intorno al quale si sono ritrovate due storiche strutture del teatro e della danza come Balletto di Roma, che ha celebrato nel 2020 i sessant’anni dalla fondazione, e Teatro Gioco Vita, che nel 2021 celebra i cinquant’anni dalla fondazione e alla fine degli anni Settanta ha incontrato il teatro d’ombre e ha dato un contributo originale alla nascita del teatro ragazzi. Il progetto esplora una forma di contaminazione tra linguaggi come la danza, l’ombra e la musica, pensandola espressamente per i più piccoli.
Il piccolo Re dei Fiori è una fiaba. Della fiaba c’è il classico “C’era una volta” e anche l’immancabile “Re” che però qui è piccolo e curioso, vive in solitudine, ama il suo giardino e ha le tasche piene di bulbi di tulipano. Della fiaba c’è anche il tema “dell’attesa”, la lunga attesa del Re prima dello sbocciare dei fiori e anche quello della “mancanza”. Mancanza di cosa? Il Re non lo sa, ma sa che i suoi tulipani, pur bellissimi, non riescono a renderlo felice. E allora ecco il “viaggio” alla ricerca di ciò che può colmare la sua mancanza. Un viaggio che è come un sogno, su rotte nuove e sconosciute al Re, che dura solo un giorno e una notte ma che sembra racchiudere il tempo di una vita. Nella luce del mattino il Re sente una voce sottile provenire da un fiore di tulipano appena dischiuso che ripete “sono qui, sono qui…”. Davanti a una piccola principessa il Re pieno di meraviglia si chiede “È forse lei che ho tanto a lungo cercato?”. Come in ogni fiaba che si rispetti non manca nemmeno il “e vissero tutti felici e contenti” e questo ci fa pensare che sì, era proprio lei che il Re aveva tanto a lungo desiderato.
Il piccolo Re dei Fiori è anche una storia che racconta di due giovani che abitano uno di fronte all’altra. Così vicini eppure così lontani da non aver mai incrociato i loro sguardi. Una mattina, però, lei lo vede, tutto malinconico, prendersi cura di una piccola aiuola davanti alle loro case, con quell’attenzione che si rivolge solo ai desideri più profondi. E così, osservandolo di nascosto, inizia a scrivere per lui, su piccoli biglietti, la fiaba che li condurrà al loro felice incontro.
Con il contrappunto di poche ma importanti parole, il racconto prende forma scenica grazie a un ricco tessuto musicale che accompagna e sostiene le spettacolari immagini d’ombra di Teatro Gioco Vita, tratte dalle splendide illustrazioni di Květa Pacovská, e gli espressivi gesti dei due danzatori-interpreti del Balletto di Roma, frutto delle originali coreografe di Valerio Longo.

BALLETTO DI ROMA e TEATRO GIOCO VITA presentano
Il piccolo Re dei Fiori
Fiaba per musica, ombre e danza
da Il piccolo Re dei Fiori di Květa Pacovská
una creazione di Valerio Longo e Fabrizio Montecchi
con Marcello Giovani e Benedetta Vecchioni
drammaturgia Enrica Carini e Fabrizio Montecchi
coreografe Valerio Longo
regia e scene Fabrizio Montecchi
musiche Paolo Codognola
sagome Nicoletta Garioni e Agnese Meroni (tratte dai disegni di Květa Pacovská)
costumi Sara Bartesaghi Gallo e Nicoletta Garioni
voci Valeria Barreca e Tiziano Ferrari
luci Anna Adorno
collaborazione alla drammaturgia Valerio Longo e Francesca Magnini
realizzazione scene e oggetti scenici Giovanni Mutti, Nicoletta Garioni e Agnese Meroni
coproduzione Balletto di Roma e Teatro Gioco Vita

Biglietti:
Bambini 5 €
Intero 10 € + 1 € di prevendita
Ridotto 8 € + 1 € di prevendita

Teatro dell’Unione
piazza Giuseppe Verdi – Viterbo
La biglietteria del Teatro è aperta dal martedì al sabato con orario 10.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00.
Aperto anche di domenica, con gli stessi orari, solo in caso di spettacoli o altre attività.
Chiuso il lunedì.

Per informazioni www.teatrounioneviterbo.it e teatrounioneviterbo@gmail.com
Tel. 388.95.06.826
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Celebrati i 60 anni della Banda Musicale dell’Esercito Italiano al teatro dell’Unione con uno strepitoso concerto di beneficenza (VIDEO)

di ANNA MARIA STEFANINI-

VITERBO-Entusiasmante concerto della Banda dell’Esercito italiano, tornata ad esibirsi ieri 1 febbraio, alle 21, a Viterbo, con ospiti illustri, in occasione dei 60 anni di attività. Un compleanno festeggiato in grande stile al teatro dell’Unione. Un appuntamento importante al quale non potevano mancare le più alte autorità civili e militari; tra esse il prefetto di Viterbo Gennaro Capo, il principe Francesco Ruspoli, la sindaca Chiara Frontini, il vice sindaco e assessore alla cultura e all’educazione Alfonso Antoniozzi, il comandante della Banda Musicale dell’Esercito Italiano, colonnello Vincenzo Lipari il consigliere comunale delegato ai rapporti con le forze Armate Giancarlo Martinengo, il comandante della Scuola Sottufficiali dell’Esercito, il generale di Corpo d’Armata Carlo Lamanna, il Generale di Brigata Roberto Vergori, il Comandante dell’Aves di Viterbo generale di Divisione Andrea Di Stasio, il generale di Divisione Roberto Vezzoli, il Comandante della Scuola Marescialli dell’Aeronautica Militare col. Gianluca Spina, gran parte dell’amministrazione comunale, Laura Allegrini, Donatella Salvatori, il presidente della Fondazione Carivit Luigi Pasqualetti, del Sodalizio dei Facchini Massimo Mecarini, della Croce Rossa Marco Sbocchia, dell’associazione culturale Vetus Urbs Sandro Iacoponi.

Un concerto strepitoso, applauditissimo e veramente particolare, durante il quale sono stati eseguiti brani da banda, colonne sonore e musica pop.

Prima di salire sul palco dell’Ariston il 10 febbraio, in occasione del festival di Sanremo, dunque, la Banda dell’Esercito Italiano è approdata nella città dei Papi e delle terme – una città in cui istituzioni, popolazione e militari hanno sempre collaborato e condiviso valori e sinergie – con un concerto benefico a sostegno di Beatrice Onlus, associazione presieduta da Patrizia Frittelli, che si occupa della prevenzione del tumore alla mammella. Se lo scorso anno il ricavato aveva finanziato un apparecchio per la dermopigmentazione dell’aureola mammaria, quest’anno sarà devoluto per stabilire una convenzione con la Croce Rossa per permettere a donne sole di ricevere l’aiuto di personale e auto specializzati per recarsi a fare le terapie necessarie.
Ospiti d’eccezione dell’eccezionale serata sono stati Nora e Phil Palmer, coppia nella vita e sul palco, lei figlia artistica di Franco Califano, lui chitarrista jazz e rock britannico, tra i più noti turnisti internazionali.
A presentare il concerto la giornalista e conduttrice tv Claudia Conte che ha affermato:
“Sono sempre emozionata nel poter accompagnare la Banda Musicale dell’ Esercito Italiano, nei suoi prestigiosi concerti. La musica è uno strumento eccezionale per diffondere i valori delle Forze Armate e affermare l’orgoglio del nostro tricolore”. Il comandante della Banda, Lipari, ha parlato di un forte legame con la città di Viterbo, con l’istituzione comunale e con la Scuola Allievi Sottufficiali della città dei Papi.
La Banda compie 60 anni. 60 anni di storia ma anche di futuro.

Fondata nel 1964, la Banda dell’Esercito è il complesso musicale istituzionale rappresentativo della Forza Armata. E’ costituita da centodue orchestrali, un archivista, un Maestro Direttore e un Maestro Vice Direttore, tutti diplomati al Conservatorio e reclutati tramite concorso nazionale.

È impegnata sia per i servizi istituzionali che in un’intensa attività concertistica, che l’ha vista protagonista nei più prestigiosi teatri italiani ed esteri. Dal Luglio 2019 la banda è diretta dal Maestro magg. Filippo Cangiamila.

Dalla Gazza Ladra alla Carmen di Bizet, da The time of my life di Dirty Dancing a I migliori anni della nostra vita di Renato Zero a Con il nastro rosa di Lucio Battisti, intonata anche dal pubblico presente, alle note della Leggenda del Pianista sull’oceano di Ennio Morricone al brano 2 giugno.
Un percorso musicale all’insegna della Bellezza in un periodo storico non facile. Ma la Musica, linguaggio universale, unisce popoli e culture, La chiave di violino apre il pentagramma della speranza di un futuro migliore.
Il comandante col. Vincenzo Lipari ha affermato:
“Questo concerto serve anche ad omaggiare chi ha servito l’esercito.Vedrete sul palco i pensionati e gli orchestrali in servizio che sono stati formati alla scuola Sottufficiali dell’Esercito”.
Un incontro intergenerazionale in nome dei valori e della musica. Il direttore Filippo Cangiamila ha ringraziato i militari in congedo diretti dal luogotenente Vito Perrazzi.

Il principe Francesco Ruspoli ha consegnato la medaglia d’oro alla banda. “Solidarietà e musica sono due attori che insieme producono tanti sentimenti- ha affermato il gen. Lamanna – e che possono unirsi per testimoniare vicinanza al prossimo”.
Tutti i presenti al teatro dell’Unione si sono infine alzati in piedi per cantare, con la mano sul cuore, l’inno Nazionale italiano, sulle note della Banda Musicale dell’Esercito Italiano.

 




Con il bel canto brinderemo al 2024 (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO-

VITERBO- Sarà un Capodanno in compagnia del tenore Antonio Poli, un viaggio straordinario ed emozionante dove la potenza della lirica incontrerà la dolcezza di brani popolari romani, napoletani, fino ad arrivare al crossover.

Presentato questa mattina presso la sala consigliare di Palazzo dei Priori l’evento “Note di Gala” in programma il 1 gennaio 2024 alle ore 17:00 presso il Teatro dell’Unione di Viterbo.

Con il tenore presenti la sindaca Chiara Frontini, il presidente della Fondazione Carivit Luigi Pasqualetti, l’assessore alla cultura Alfonso Antoniozzi.
Tra gli scranni della sala, la soprano Romina Cicoli che affiancherà il tenore, Salvatore Regoli con una rappresentanza dell’associazione Juppiter, il console Vincenzo Ceniti, e i consiglieri Di Fusco Umberto e Giancarlo Martinengo.

“Sarà il primo concerto dell’anno per far conoscere ed apprezzare le eccellenze della nostra città, con l’obiettivo rivolto alla solidarietà”
Con queste parole, la sindaca Frontini, ha salutato i presenti ed ha dato inizio alla conferenza.

Si è unito ai saluti il presidente Pasqualetti, che ha ribadito l’impegno della fondazione Carivit nel promuovere iniziative culturali che valorizzano persone e opere d’arte, del nostro territorio.
“Per me tornare a casa è una grande emozione, ha affermato il tenore, e cantare dopo tanto tempo al Teatro dell’Unione, sarà sentirsi a casa, veramente un momento particolare. Non avendo un’orchestra completa, avrà a disposizione 10 elementi di tutto rispetto. Nello stilare il programma, considerando la giornata particolare, ho pensato alla musica popolare, perché tutti i presenti dovranno apprezzare il bel canto”.

Poi ha rivolto un ringraziamento al suo mentore Alfonso Antoniozzi perché è stata la persona che lo ha scoperto e incoraggiato, insieme alla famiglia, ad intraprendere questo percorso, non affatto semplice. Un caloroso applauso ha concluso la conferenza e la mamma di Poli, si è unita al gruppo per una foto ricordo.

 




Al teatro dell’Unione l’evento per i 45 anni della fondazione del Sodalizio e per il decennale del riconoscimento Unesco

VITERBO – Domenica 3 dicembre 2023, alle ore 16, presso il Teatro dell’Unione, si terrà un grande evento per celebrare sia i 45 anni dalla fondazione del Sodalizio (1978), sia il decennale del riconoscimento UNESCO (4 dicembre 2013).
Nel corso della serata si alterneranno interventi delle autorità, dei rappresentanti della Rete e del Sodalizio, per ricordare le due importanti ricorrenze e le varie tappe che le due istituzioni hanno percorso ad oggi; saranno trasmessi diversi filmati relativi alla storia del Sodalizio e delle altre comunità della rete.
Saranno consegnate le targhe commemorative ai Facchini che hanno maturato 10-15-20-25-30-35 e 40 anni trasporto.
La serata sarà allietata da vari intermezzi musicali di due artisti di fama internazionale, ovvero il Maestro Fabrizio Viti al pianoforte e il Maestro Luca Seccafieno alla tromba.
L’ingresso è aperto a tutti.




Al via la stagione A teatro in famiglia

VITERBO- Sempre tanto attesa dal pubblico viterbese la rassegna pensata per i bambini A teatro in famiglia, nata dalla collaborazione tra il Comune di Viterbo e ATCL Circuito multidisciplinare del Lazio, sostenuto da MIC – Ministero della Cultura e Regione Lazio. Cinque appuntamenti da dicembre 2023 a marzo 2024 che offrono la possibilità di entrare in un mondo immaginifico, in cui le favole vengono rielaborate per creare nuovi stimoli e riflessioni più vicini e attinenti alla società contemporanea, sperimentando linguaggi diversi, dalla prosa, alla danza, alle videoproiezioni, alla clownerie.

Si inizia il 9 dicembre alle ore 18 con Fantateatro nel musical Gli elfi di Babbo Natale, regia Sandra Bertuzzi, allestimento di Federico Zuntini. La compagnia propone un tuffo nell’atmosfera magica del Natale, un viaggio nella poesia, nella dolcezza, ma anche tanta musica e divertimento, tutto dentro la colorata scenografia che rappresenta la casa di Babbo Natale. Siamo ormai alla vigilia di Natale, le renne e il carro con i regali sono quasi pronti, manca solo Babbo Natale… tutti gli elfi lo stanno aspettando ma lui non arriva… cosa sarà mai successo?

Factory compagnia transadriatica presenta il 27 gennaio ore 18 Peter Pan, scritto e diretto da Tonio De Nitto, con la collaborazione drammaturgica di Riccardo Spagnulo, con Francesca De Pasquale, Luca Pastore, Benedetta Pati, Fabio Tinella, coreografie di Barbara Toma e musiche di Paolo Coletta e il videomapping di Emanuela Candido, Andrea Carpentieri, Andrea Di Tondo – Insynchlab. Peter Pan è la storia di un’assenza, di un vuoto che spesso rimane incolmabile, di un tempo che sfugge al nostro richiamo e che a volte si ferma, delle esperienze che ci fanno diventare grandi senza volerlo e troppo presto. L’ispirazione viene dalle avventure di Peter e Wendy e dall’atmosfera un po’ misteriosa del primo romanzo di James Matthew Barrie, Peter Pan nei Giardini di Kensington dove il sentimento autobiografico di una mancanza incolmabile spinge l’autore a creare un mondo parallelo, un giardino prima, un’isola poi, dove i bambini caduti dalle carrozzine e dimenticati dai propri genitori si ritrovano in uno spazio senza confini fisici e temporali.

Il piccolo re dei fiori esplora una forma di contaminazione tra linguaggi come la danza, l’ombra e la musica, pensandola espressamente per i più piccoli grazie alla collaborazione tra il Balletto Di Roma e Teatro Gioco Vita. In scena il 18 febbraio ore 18 è una creazione di Valerio Longo e Fabrizio Montecchi, con Marcello Giovani e Benedetta Vecchioni, musiche di Paolo Codognola e sagome Nicoletta Garioni e Agnese Meroni. Il piccolo Re dei Fiori è uno spettacolo dove il tema della ricerca della felicità è reso con leggerezza e poesia, grazie a una trama semplice ed essenziale e un immaginario esuberante e fantasioso. Con il contrappunto di poche ma importanti parole, il racconto prende forma scenica grazie a un ricco tessuto musicale che accompagna e sostiene le spettacolari immagini d’ombra di Teatro Gioco Vita, tratte dalle splendide illustrazioni di Květa Pacovská, e gli espressivi gesti dei due danzatori-interpreti del Balletto di Roma, frutto delle originali coreografe di Valerio Longo.

Com’erano, da bambini, i cattivi delle fiabe? E perché sono diventati così? Il comico, scrittore, attore e cantautore Dario Vergassola approda per la prima volta al teatro ragazzi, ponendosi queste domande: nasce così Malefici, musical per famiglie con i muffins, di Fondazione AIDA ets in scena il 2 marzo ore 18. I protagonisti sono: la regina cattiva, ossessionata dall’idea di essere bella; il Gran visir, il personaggio più antipatico e scorbutico di tutti; la Strega del Mare che finalmente può fare a meno di avere una voce potente, perché oggi ci sono i microfoni a dare manforte; il Lupo delle fiabe, storicamente cattivo, in realtà vegano, ma si vergogna ad ammetterlo in pubblico.

Liberamente tratto da “I colori delle emozioni” di Anna LLenasv A pesca di emozioni di Umberto Banti, Simone Lombardelli (entrambi in scena) e Dadde Visconti che cura anche la regia, della compagnia Eccentrici Dadarò sarà in Teatro il 16 marzo ore 18. In questo periodo complesso, riconoscere le emozioni dell’altro nascosto dietro una mascherina diventa ancora più difficile. Per questo la compagnia ha deciso di trattare il tema centrale nell’infanzia dell’identificazione e del riconoscimento delle emozioni, utilizzando un linguaggio che appartiene al loro mondo, quello dei colori attraverso una storia “piccola”. Due uomini e la loro giornata di pesca in un paese dove si vive con un palloncino in testa, perché è lì, nel palloncino, che risiedono le emozioni. Piccole manie, piccoli gesti, piccoli litigi e piccole incomprensioni per riuscire a pescare un piccolo pesce che farà scoprire loro l’emozione più grande: l’amicizia, raccontata con l’essenzialità di una striscia disegnata a colori.

 

Biglietti:

Bambini 5 €

Intero 10 € + 1 € di prevendita

Ridotto 8 € + 1 € di prevendita

 

Teatro dell’Unione

piazza Giuseppe Verdi – Viterbo

La biglietteria del Teatro è aperta dal martedì al sabato con orario 10.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00.

Aperto anche di domenica, con gli stessi orari, solo in caso di spettacoli o altre attività.

Chiuso il lunedì.

 

Per informazioni www.teatrounioneviterbo.it e teatrounioneviterbo@gmail.com

Tel. 388.95.06.826

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Strepitoso successo per “I Pagliacci” al Teatro dell’Unione

di MARIA ANTONIETTA GERMANO –

VITERBO – Al Teatro dell’Unione l’opera lirica “I Pagliacci” di Ruggero Leoncavallo ha entusiasmato il pubblico che lo ha seguito con ovazioni e applausi nei tre spettacoli in programma (uno mattutino per le scuole). Domenica 12 novembre, nel pomeriggio, l’ultimo appuntamento con ‘I Pagliacci’, uno spettacolo nello spettacolo che, dopo tanto successo, lascia Viterbo per proseguire la tournée al teatro Traiano di Civitavechia.

Il teatro è pieno. La rappresentazione inizia a sipario calato dove si affacciano ‘pagliacci’ allegri e colorati che fanno da spalla al bravissimo baritono il quale, con un “Prologo”, si fa portavoce dell’autore e informa sulla poetica dell’opera. A questo punto si apre il sipario su una messa in scena strepitosa, vivace e fantastica. Sul palco si vedono gli spettatori accorsi ad ascoltare la piccola compagnia teatrale itinerante composta dal capocomico Canio, dalla moglie Nedda e dai due commedianti Tonio e Beppe. Commedia nella commedia con realtà e finzione che si mescolano, con sospetti, gelosia, tradimenti e morte.

Canio/Pagliaccio impersona nella farsa il marito tradito (No, Pagliaccio non son) e rinfaccia a Nedda/Colombina la sua ingratitudine ma questa rifiuta di dire il nome del suo amante, Canio accoltella a morte prima lei e poi Silvio, presente tra il pubblico, accorso sul palco per soccorrerla. A tragedia compiuta, secondo la partitura originale, Tonio/Taddeo esclama beffardo e compiaciuto, rivolgendosi al pubblico: “La commedia è finita!”. Ma non gli applausi del pubblico che scrosciano fragorosi agli eccellenti interpreti.

Interpreti e personaggi:
Arianna Cimolin/ Nedda (11/11)
Isidora Moles/ Nedda (12/11)
Alessandro Fantoni/ Canio
Tong Liu / Tonio
Alfonso Ciulla / Silvio
Marco Puggioni / Beppe
Orchestra sinfonica EtruriÆnsemble
Ensemble vocale Il Contrappunto
Regia Giovanni Dispenza
Direttore M° Fabrizio Bastianini
In coproduzione con Associazione Senzaspine e Associazione XXI Secolo




Pagliacci: applausi per la prova generale davanti agli studenti delle scuole viterbesi

VITERBO – Prove generali dei Pagliacci di Leoncavallo davanti ad un pubblico molto giovane: gli allievi delle scuole viterbesi.
Mattinata molto particolare per gli studenti dei licei ed istituto Paolo Savi, Ruffini, Buratti, Santa Rosa, Ccfp Alberghiero e della Scuola media Egidi, 450 in tutto ad ammirare, forse per la prima volta, un’opera lirica. L’invito dell’associazione XXI secolo è stato accolto con favore da insegnanti e studenti, che hanno testato quella che è stata la prova generale dell’opera prodotta dopo la selezione del Premio Fausto Ricci 2022.
Un’opera che si presenta allegra e colorata come il mondo del circo, che di fatto rappresenta, con sorpresa iniziale. Dopo il prologo, infatti, il cast ha conquistato la platea, giocando con i ragazzi, nei cui occhi è stato letto stupore e divertimento.
Occhi attenti, quindi, ed orecchie protese all’ascolto, con un piccolo tappeto di brusio assolutamente comprensibile con una pubblico così particolare, spettatori attenti di uno spettacolo che, come spesso accade nella lirica, affonda nella tragedia.
Due atti di colore completamente diverso, il primo fatto di divertimento per lo spettacolo di un circo che diventa scenario di una storia d’amore, quella di Nedda per Silvio, vera, appassionata, in contrasto con lo stanco matrimonio che la povera circense trascina ormai da tempo con Canio. Un tradimento che non sfugge all’occho attento di Tonio, anche lui segretamente innamorato della protagonista, pur respinto. E’ lui che avverte Canio, sbeffeggiandolo, da cui scaturisce la celebre aria Ridi Pagliaccio.
La fuga d’amore è pronta, ma non potrà mai avvenire, perché l’ultima rappresentazione si trasforma nella vendetta di un accecato Canio, tradito e disperato, che uccide i due amanti. La commedia è finita, dice Canio, e cala il sipario.
Tanti gli applausi dei ragazzi, tutti preparati in precedenza dai propri docenti, che hanno dimostrato di apprezzare la messa in scena, che dichiarano evidente apprezzamento per Tonio, Nedda e Canio, oltre che per il maestro Bastianini, che lascia la buca dell’orchestra per prendersi gli applausi insieme al regista.
Ora il sipario si alzerà per il pubblico, in versione completa con il coro, con la doppia rappresentazione, sabato 11 novembre alle 21 e domenica 12 novembre alle 16.30 (ultimi biglietti disponibili al botteghino del Teatro dell’Unione), con costi allineati alla stagione di prosa, a partire da 10 euro (piazza Verdi – Viterbo, dal martedì al sabato dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00) – online https://www.ticketone.it/eventseries/pagliacci-di-r-leoncavallo-3512564/?affiliate=IGA3
La tournée prosegue a Civitavecchia, il 25 novembre alle 21 al teatro Traiano.
Pagliacci è prodotto da Associazione XXI Secolo, nell’ambito del concorso lirico internazionale Fausto Ricci, con OperÆtruria, festival itinerante dedicato all’opera lirica, direttore d’orchestra Maestro Fabrizio Bastianini, regia Giovanni Dispenza; orchestra sinfonica EtruriÆnsemble e coro Ensemble vocale Il Contrappunto.

Pagliacci – Ruggero Leoncavallo
Dramma in un prologo e due atti
11 (ore 21) e 12 novembre (ore 16.30) 2023
Teatro dell’Unione
Cast
Arianna Cimolin (11 nov) Isidora Moles (12 nov) / Nedda
Alessandro Fantoni / Canio
Tong Liu / Tonio
Alfonso Ciulla / Silvio
Marco Puggioni /Beppe
Orchestra sinfonica EtruriÆnsemble
Ensemble vocale Il Contrappunto
Regia Giovanni Dispenza
Direttore M° Fabrizio Bastianini
Scenografie Matteo Soltanto, costumi Monica Mulazzani, light designer Matteo Mattioli, make up Francesca Bagnara, manifesto: opera Tina Loiodice, grafica Marcello Russo.
OperÆtruria in coproduzione con Associazione Senzaspine e Associazione XXI Secolo, patrocinio e contributo Ministero della Cultura, Regione Lazio, Comune di Viterbo, Fondazione Carivit, Scuola Musicale Comunale di Viterbo, Touring Club, Le Ali di Beatrice.




Buzzi (Fdi) su intervento di Antoniozzi: “Il teatro continua a funzionare solo per convenzione con Atcl”

VITERBO-Riceviamo dal coordinatore FDI Viterbo,  Luigi Maria Buzzi e pubblichiamo: “L’assessore Antoniozzi assomiglia sempre più a quei leader dei partiti della prima Repubblica che di fronte ad un risultato negativo davano la colpa agli elettori. Di solito dicevano di non essere stati capiti. Mai li sfiorava il dubbio di non essersi spiegati bene o di non avere un’idea da proporre.
Vale così anche per il nostro Teatro dell’Unione che, ad oggi, continua a funzionare solo per la convenzione con Atcl. Convenzione fatta oggetto di polemiche infinite durante gli anni che l’assessore Antoniozzi ha passato all’opposizione in cui non ha risparmiato lezioni e lezioncine all’allora maggioranza e all’allora assessore De Carolis.
Oggi siamo all’ennesima resa e la colpa stavolta è degli imprenditori viterbesi rei di non voler sostenere il progetto del teatro di produzione.
Ma qualcuno ha mai definito un progetto su cui chiamare a raccolta le forze imprenditoriali della città? Qualcuno ha definito dettagli organizzativi, gestionali e prospettive di un investimento importante che può essere condotto in porto solo con una intensa attività di concertazione e apertura alla città?
Ma pensa davvero l’assessore Antoniozzi che questa giunta sia in grado di rappresentare un livello di interlocuzione credibile per chi voglia investire in cultura con lo spettacolo, questo sì, che inscena quotidianamente e che non merita di certo il palcoscenico di un teatro prestigioso come l’Unione?
Questi sono temi serissimi per una città come Viterbo: sia sotto il profilo della produzione culturale sia sotto il profilo turistico.
Meriterebbero ben altro approfondimento e ben altra costanza nell’affrontarli.
Ad oggi mancano sia il primo sia la seconda. Attendiamo, senza soddisfazione perché amiamo Viterbo, il prossimo scivolone e la prossima rinuncia. Intanto si avvicina il Natale e a Palazzo dei Priori tutto tace”.
Coordinatore FDI Viterbo
Luigi M. Buzzi