Tuscia in Jazz for SLA: obbligatoria la prenotazione per i concerti al chiuso

CANEPINA ( Viterbo) – Tuscia in Jazz for SLA, vista la crescente richiesta di partecipazione agli eventi, informa gli appassionati e i sostenitori della manifestazione che a partire dal concerto del 28 marzo 2025 a Canepina (omaggio a Lucio Dalla con Pippo Matino e Silvia Barba), sarà obbligatoria la prenotazione per i concerti al chiuso. Qualora la richiesta fosse superiore alla capienza del luogo del concerto, il festival si impegna a effettuare due spettacoli, uno alle ore 21.00 e l’altro alle 22.30. L’organizzazione si scusa nuovamente per i disagi subiti da chi non è potuto entrare.

Di seguito il calendario dei prossimi spettacoli e i contatti per riservare il proprio posto: 28 marzo, Canepina, omaggio a Lucio Dalla con Pippo Matino e Silvia Barba; 21 aprile, Sutri, colazione-degustazione con concerto a Villa Savorelli; 21 aprile, Sutri, Palazzo Doebbing, Luca Casagrande e Sarah Jane Olog; 9 maggio, Viterbo, Auditorium Fondazione Carivit, “Dos” Enzo Pietropaoli e Eleonora Bianchini; 16 maggio, Gallese, Museo Marco Scacchi, omaggio a Fabrizio De André con Faber folk trio; 28 giugno, Caprarola, Rita Marcotulli e Enzo Pietropaoli.
La prenotazione agli spettacoli si può effettuare soltanto con messaggio WhatsApp al numero 366.1289196 oppure inviando una mail a info@tusciainjazzforsla.it. Gli eventuali posti liberi rimanenti saranno assegnati in base all’arrivo sul posto. Il programma completo del festival è disponibile sul sito www.tusciainjazzforsla.it.



“Tuscia in Jazz for SLA” presentato alla Camera dei Deputati

ROMA – Oggi, presso la Sala stampa della Camera dei deputati, la presentazione dell’evento inaugurale, che si svolgerà domani sera (28 febbraio) alle ore 21, all’Auditorium del Rettorato dell’Università degli Studi della Tuscia. “È con grande piacere ed emozione che ho deciso di sostenere questa iniziativa, che merita di uscire dai confini della provincia di Viterbo per essere attenzionata a livello nazionale”. Così il deputato Mauro Rotelli, presidente della Commissiona Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera. “Un’iniziativa che parte da una personalità straordinaria, quella di Italo Leali, che ha saputo tramutare un momento di grande difficoltà in un’opportunità”. Leali, in video-collegamento, ha voluto sottolineare che con questa iniziativa “la Tuscia dice basta al silenzio assordante intorno a questa malattia”, augurando che la grande adesione ricevuta da cittadini ed istituzioni sia “da monito per le cause farmaceutiche ad investire nella ricerca”. “Non possiamo far finta di non vedere perché significa lasciar soli questi cittadini e invito chiunque a dare voce a Italo e a tutte le persone colpite da questa terribile patologia”, ha affermato Carlo Galeotti, Direttore della testata online Tusciaweb. “Una campagna di sensibilizzazione – ha aggiunto Galeotto – ha senso solo se estesa a livello nazionale”. Si è infine detto “orgoglioso ed emozionato” il rettore dell’UNITUS, Stefano Ubertini, per il quale “compito dell’Università è avere impatto sociale sul territorio e sensibilizzare”. Patrizia Prosperi, infine, ha sottolineato “il prestigio internazionale dei musicisti che domani si esibiranno in concerto”, ovvero Rita Marcotulli e Israel Varela. A conclusione lo straordinario messaggio di Leali: “La vita è meravigliosa”.

 




“Tuscia in Jazz for SLA 2025” apre con l’omaggio a Pino Daniele di Rita Marcotulli e Israel Varela

VITERBO – Tutto pronto per il debutto di Tuscia in Jazz for SLA 2025Venerdì 28 febbraio alle ore 21.00 a Viterbo, presso l’Auditorium dell’Università della Tuscia (complesso di Santa Maria in Gradi), saliranno sul palco, per rendere omaggio a Pino Daniele di cui ricorre il decennale della scomparsa, due star del jazz internazionale: l’italiana Rita Marcotulli e il messicano Israel Varela.

I musicisti, che a lungo hanno collaborato con il grande cantautore napoletano, prima del concerto saranno intervistati da Carlo Galeotti e Patrizia Prosperi. Ad aprire la serata, presentata da Francesco Laurenti, i saluti del direttore del festival Italo Leali, quelli del professor Mario Sabatelli, direttore del Centro Clinico Nemo di Roma, presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli (in rappresentanza dei Comuni che hanno aderito alla campagna), del rettore dell’Università degli Studi della Tuscia Stefano Ubertini e del presidente della Banca Lazio Nord, sponsor ufficiale della serata.

Rita Marcotulli è una pianista e compositrice jazz italiana di fama internazionale. Nata a Roma nel 1959, ha iniziato a studiare pianoforte in tenera età presso il Conservatorio di Santa Cecilia. Dopo un interesse iniziale per i ritmi sudamericani, in particolare la musica brasiliana, verso i vent’anni si è avvicinata al mondo del jazz, ottenendo subito un grande successo. La sua carriera è stata caratterizzata da collaborazioni con alcuni dei più grandi nomi del jazz europeo e mondiale, tra cui Chet Baker, John Christensen, Palle Danielsson, Peter Erskine, Steve Grossman, Joe Henderson, Hélène La Barriere, Joe Lovano, Charlie Mariano, Tony Oxley, Michel Portal, Enrico Rava, Michel Bénita, Aldo Romano, Kenny Wheeler e Pat Metheny.

Tra le sue collaborazioni più significative, spicca proprio quella con Pino Daniele. I due si sono incontrati per la prima volta nel 1990, quando Marcotulli e Maria Pia De Vito andarono a casa del cantautore per fargli ascoltare alcuni loro lavori. Daniele rimase colpito dalla loro musica e iniziò a collaborare con loro. Rita Marcotulli ha partecipato a diversi progetti di Pino Daniele, sia in studio che dal vivo. Ha suonato le tastiere in alcuni brani dell’album “Dimmi cosa succede sulla terra” (1997) e ha partecipato al tour dello stesso anno, come testimonia il doppio album live “Tour 97“. Ha collaborato nuovamente con Pino Daniele nel 2006, suonando il piano in alcuni brani dell’album “Passi d’autore“. La collaborazione tra Rita Marcotulli e Pino Daniele è stata molto proficua e ha portato alla realizzazione di alcuni brani memorabili, in cui la sensibilità jazzistica di Marcotulli si fonde con la vena blues e rock di Daniele. Oltre alla sua attività di musicista, Marcotulli è anche una compositrice molto apprezzata. Le sue musiche sono caratterizzate da una grande profondità emotiva e da una capacità di spaziare tra diversi generi musicali.

Israel Varela è un artista messicano poliedrico, riconosciuto a livello internazionale come compositore, batterista, cantante e produttore. La sua musica è un crocevia di jazz, flamenco, world music e influenze latine. Nato a Tijuana nel 1979, Varela proviene da una famiglia di musicisti. Ha iniziato la sua carriera musicale in giovane età, esibendosi in pubblico come cantante e pianista. A dodici anni ha iniziato a studiare batteria e percussioni, e a quindici anni si è trasferito a Los Angeles per studiare con il leggendario batterista Alex Acuna.

Nel corso della sua carriera, Varela ha collaborato con alcuni dei più grandi nomi della musica internazionale, tra cui Pat Metheny, Charlie Haden, Mike Stern, Yo-Yo Ma, George Benson, Joaquin Cortes, Andrea Bocelli e molti altri. Ha suonato in tutto il mondo, esibendosi in prestigiosi festival jazz e teatri. Inoltre Varela ha avuto l’opportunità di collaborare con il grande Pino Daniele. Il loro incontro artistico è avvenuto in diverse occasioni, lasciando un’impronta indelebile nel panorama musicale italiano. Israel Varela ha avuto modo di accompagnare Daniele in diverse occasioni live, portando il suo tocco percussivo unico e la sua energia contagiosa sul palco. La loro collaborazione rappresenta un momento di grande arricchimento artistico per entrambi i musicisti, un incontro tra due anime musicali affini che hanno saputo creare qualcosa di unico e speciale.

L’ingresso al concerto è libero con donazioni facoltative a favore della ricerca contro la SLA.




Tuscia in jazz for sla: 15 mila euro donati al centro clinico Nemo di Roma

Il cuore della Tuscia batte al ritmo della solidarietà grazie a Italo Leali e all’iniziativa Tuscia in Jazz for SLA, che ha permesso di raccogliere e donare un contributo di 15.000 euro per la cura e la ricerca clinica del Centro Clinico NeMO di Roma, area adulti. Il Centro, specializzato sulle malattie neurodegenerative e neuromuscolari, è attivo dal 2015 presso la Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli. Guidato dalla direzione clinica del Prof. Mario Sabatelli, è oggi una delle sette sedi della rete nazionale dei Centri NeMO, gestita da Fondazione Serena ONLUS.

Italo Leali, colpito dalla SLA nel 2022, non ha mai smesso di lottare. Prima dell’esordio della malattia, ha portato Ronciglione e la Tuscia alla ribalta internazionale con eventi culturali e musicali dedicati al jazz. Oggi, trasforma questa sfida personale in una missione collettiva, sostenendo la ricerca scientifica e sensibilizzando la sua comunità attraverso la musica. Questo il messaggio forte lanciato da Leali alla consegna simbolica dell’assegno: “La vita con la SLA può sembrare noiosa, ma riesce ancora a sorprendermi. Invito chi affronta la mia stessa battaglia a non arrendersi, a credere nei propri sogni e a combattere per un mondo migliore. La vita resta meravigliosa”.

Grazie al supporto di TusciaWeb e alla mobilitazione di enti locali, scuole, aziende, associazioni culturali e filantropiche, l’intera comunità della Tuscia ha risposto in questi mesi all’appello di Leali. Tra i sostenitori figurano il Presidente della Provincia di Viterbo, con decine di sindaci della Provincia, la Comunità Montana dei Cimini, il Rettore dell’Università della Tuscia, il Vescovo della Diocesi e il Direttore Organizzativo del Tuscia Film Fest e dell’Italian Film Festival Berlin. Eventi come il Natale di solidarietà e il concerto del Cedric Shannon Rives Gospel Choir e dei 7 Hills hanno dato vita a uno straordinario “tsunami di generosità”, che culmina nella consegna della donazione che andrà a sostenere un progetto di ricerca del NeMO Roma.

Il Centro clinico, riferimento nel Lazio e tra i presidi autorizzati per le sperimentazioni cliniche sulle nuove terapie per la SLA, ha già seguito oltre 4.000 pazienti, di cui il 30% provenienti da altre regioni. La donazione, in particolare, consentirà di supportare l’identificazione di biomarcatori mediante analisi di proteomica su colture di fibroblasti di persone con SLA. Un progetto ambizioso, nato grazie alla collaborazione con altre Unità Operative della Fondazione Policlinico Gemelli. L’obiettivo dello studio è quello di approfondire la conoscenza dei meccanismi patogenetici alla base della malattia, per identificare nuovi target terapeutici.

La storia di Italo Leali e il sostegno della comunità della Tuscia sono un esempio di solidarietà, che sanno trasformare il limite in opportunità: “Quando penso alla mobilitazione di così tante persone, dai bambini agli adulti, capisco che l’amore e la solidarietà sono le forze più potenti di cui disponiamo”, conclude Italo. Gesti di amore capaci di promuovere una società inclusiva e consapevole, la stessa spinta di amore e coraggio che, oltre sedici anni fa, ha visto le Associazioni nazionali dei pazienti con malattie neurodegenerative e neuromuscolari – Fondazione Telethon, UILDM, AISLA, Fam. SMA a cui si uniscono Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport e Associazione SLAnciamoci – dare vita ai Centri Clinici NeMO, una risposta di cura per oltre 20.000 famiglie su tutto il territorio nazionale.




Cedric Shannon Rives Gospel a Caprarola chiudono il “Tuscia in Jazz for SLA”

CAPRAROLA ( Viterbo) – Tuscia in Jazz for SLdopo il successo dei concerti a Ronciglione, si trasferisce a Caprarola per il gran finale, con un grande concerto gospel all’insegna della ricerca contro la SLA. Ospite del festival un famoso coro gospel americano Cedric Shannon Rives Gospe. Il concerto si terrà presso il Teatro Don Paolo Stefani di Caprarola (ingresso libero con offerte volontarie al Centro Clinico Nemodomani 30 dicembre 2024 alle 21.

Cedric Shannon Rives è conosciuto negli Stati Uniti per le sue doti di cantante, compositore e anche attore di musical. Cedric è nato nel Missouri e ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza educato alla musica e alla preghiera. Come suo padre ha iniziato a cantare in un coro giovanile dimostrando ben presto l’intensità espressiva della sua voce carica di forte spiritualità.

A 9 anni Cedric cantava da solista e a 11 ha fatto il suo primo concerto accompagnato da un’intera orchestra. Diplomato al prestigioso “Central Visual and Performing Arts High School” in St. Louis, Cedric ha perfezionato il suo talento, diplomandosi in musica e teatro, jazz e musical. A 25 anni, Cedric ha esordito come artista gospel con l’album “Psalms of Deliverance”, vendendo 15.000 copie. Nel 1999 ha fatto parte del cast del musical “Be Careul, What You Pray For” e nel 2004 in “A House Divided”, ottenendo grande successo di critica.

Nel 2001 l’associazione musicale C-Jam lo porta per la prima volta in Italia e da allora si è esibito in prestigiosi teatri ed è stato ospite anche nel Concerto in Vaticano, cantando per Papa Wojtyla. Nel 2011 e 2012 il suo album ‘Sing You Out The 4 Walls’ è stato uno dei protagonisti del mercato discografico gospel.

Il Tuscia in Jazz for Sla dopo sei mesi di attività si ferma per tornare nel 2025 con un programma più vasto sempre all’insegna della solidarietà e a favore della ricerca. Il festival è realizzato grazie al contributo della Regione Lazio i comuni di Ronciglione, Caprarola e Carbognano. E agli sponsor Dea Nocciola e Unipolsai Viterbo.




“Tuscia in Jazz for SLA”, il grande Gospel arriva a Ronciglione

RONCIGLIONE ( Viterbo) – Tuscia in Jazz for SLA, dopo il successo dei concerti di Rita Marcotulli, Fabrizio Bosso e Enrico Pieranunzi, protagonista ancora a Ronciglione con un grande concerto gospel all’insegna della ricerca contro la SLA. Ospite del festival il famoso coro gospel americano Cedric Shannon Rives Gospel Choir accompagnato per l’occasione dal coro italiano 7Hills Gospel Choir per dar vita a una formazione di oltre 30 elementi. L’evento è in programma lunedì 23 dicembre 2024 alle ore 21.00 presso il Duomo dei SS. Pietro e Paolo in Piazza Principe di Napoli (ingresso libero con offerte volontarie al Centro Clinico Nemo del Policlinico Gemelli).

Cedric Shannon Rives è conosciuto negli Stati Uniti per le sue doti di cantante, compositore e anche attore di musical. Nato nel Missouri, ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza educato alla musica e alla preghiera. Come suo padre ha iniziato a cantare in un coro giovanile dimostrando ben presto l’intensità espressiva della sua voce carica di forte spiritualità. A nove anni Cedric canta da solista e a undici fa il suo primo concerto accompagnato da un’intera orchestra. Diplomato al prestigioso Central Visual and Performing Arts High School di St. Louis, Cedric perfeziona il suo talento, diplomandosi in musica e teatro, jazz e musical. A venticinque anni, Cedric esordisce come artista gospel con l’album “Psalms of Deliverance”, vendendo 15.000 copie. Nel 1999 fa parte del cast del musical “Be Careul, What You Pray For” e nel 2004 in “A House Divided”, ottenendo grande successo di critica. Nel 2001 l’associazione musicale C-Jam lo porta per la prima volta in Italia e da allora si esibisce in prestigiosi teatri, oltre che essere stato ospite nel concerto in Vaticano, cantando per Papa Giovanni Paolo II. Nel 2011 e 2012 il suo album “Sing You Out The 4 Walls” è stato uno dei protagonisti del mercato discografico gospel.
Il 7Hills Gospel Choir, il cui repertorio spazia tra il soul e il gospel, passando per il pop, ha partecipato a numerosi eventi televisivi su rete nazionale e a eventi musicali quali la messa in suffragio di Lucio Dalla nel secondo anniversario dalla morte tenuto presso la chiesa di San Domenico a Bologna e l’evento in ricordo del grande compositore Ennio Morricone, tenutosi ad Ostia Antica (Roma) nell’estate del 2023. Il coro ha collaborato con la banda della Marina Militare, cantando in un concerto tenutosi nella Basilica di Sant’Eugenio a Roma. Inoltre, nel novembre 2018, ha intonato l’inno della Nuova Zelanda allo Stadio Olimpico di Roma in occasione della partita di rugby contro l’Italia. Nel dicembre 2023 il Coro ha partecipato all’evento Dior creato per l’accensione dell’albero di Natale in Piazza di Spagna ed è attualmente in tour su tutte le piazze del Lazio per il consueto saluto di Natale.

I concerti di Ronciglione rientrano nel programma di Tuscia in Jazz che anche quest’anno ha come scopo principale la raccolta di fondi per la ricerca contro la SLA. Le offerte volontarie raccolte nel corso dei concerti, infatti, saranno interamente devolute al Centro Clinico Nemo, struttura d’avanguardia per la cura dei bambini e degli adulti colpiti dalle malattie del motoneurone e dalle distrofie muscolari. Grande chiusura il 30 dicembre 2024 al Teatro Stefani di Caprarola di nuovo con il Cedric Shannon Rives Gospel Choir. Tutti i concerti sono a ingresso libero con offerte volontarie al Centro Clinico Nemo.



Fabrizio Bosso a Ronciglione per “Tuscia in Jazz for SLA”

RONCIGLIONE ( Viterbo) – Dopo il successo del concerto di Rita Marcotulli, Tuscia in Jazz for SLA propone a Ronciglione un altro grande appuntamento a sostegno della ricerca contro la SLA. Ospite del festival la star della tromba Fabrizio Bosso, che martedì 10 dicembre 2024 alle ore 21.00 si esibisce presso la Chiesa di San Sebastiano in Piazza Vittorio Emanuele (ingresso libero con offerte volontarie al Centro Clinico Nemo del Policlinico Gemelli). Bosso è ospite del trio Enrico Mianulli (contrabbasso), Domenico Sanna (pianoforte) e Marco Valeri (batteria) nel concerto “Standards“.

Fabrizio Bosso si diploma al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. Nel 2000 pubblica “Fast Flight”, il primo disco a suo nome. Nel 2002 esce il primo disco degli High Five intitolato “Jazz For More”, al quale seguirà “Jazz Desire” nel 2004, per la prestigiosa Blue Note “Five For Fun” nel 2008 e “Split Kick” per Blue Note Japan nel 2010. Fin dall’inizio della sua carriera Fabrizio può vantare collaborazioni importanti come, fra i tanti, Gianni Basso, Enrico Pieranunzi, Rosario Giuliani, Charlie Haden. Con la Blue Note, pubblica nel 2007 uno dei suoi dischi più importanti, “You’ve Changed”, in quartetto e 13 archi magistralmente arrangiati da Paolo Silvestri, con alcuni ospiti come Stefano Di Battista, Bebo Ferra, Dianne Reeves e Sergio Cammariere. “Handful Of Soul”, ancora con gli High Five, che consacrerà al successo Mario Biondi. Nel 2011, un altro punto di svolta: la registrazione, presso gli Air Studios di Londra, dell’album “Enchantment. L’incantesimo di Nino Rota” con la London Symphony Orchestra. Negli anni, partecipa ancora a Sanremo, sia con Sergio Cammariere che con Simona Molinari, Raphael Gualazzi e Nina Zilli.

Tuscia in Jazz for SLA ritorna quindi sabato 14 dicembre a Ronciglione con altri due grandi ospiti, prima della chiusura con il gospel. Alle ore 21.00 ecco Enrico Pieranunzi (Pianoforte) e Rosario Giuliani (sax) con il concerto “Duke’s Dream“. Dopo due decenni di splendida collaborazione nei contesti più diversi, Pieranunzi e Giuliani si sono finalmente ritrovati in studio per un progetto tutto loro. Pubblicato dalla prestigiosa etichetta tedesca Intuition, il disco rende omaggio a Duke Ellington, vero gigante della musica del XX secolo le cui geniali composizioni, tra cui le note “Satin Doll“, “Come Sunday“, “I Got It Bad“, vengono interpretate dai due musicisti attraverso riletture raffinate ed originali. In “Duke’s Dream” Pieranunzi e Giuliani esprimono al meglio quella comune visione della musica che da tempo ha fatto di loro due protagonisti assoluti della scena jazzistica internazionale.

Grande chiusura il 23 dicembre al Duomo di Ronciglione e il 30 dicembre al Teatro Stefani di Caprarola con il Cedric Shannon Rives Gospel Choir direttamente dagli Stati Uniti. I concerti di Ronciglione rientrano nel programma di Tuscia in Jazz che anche quest’anno avrà come scopo principale la raccolta di fondi per la ricerca contro la SLA. Le offerte volontarie raccolte nel corso dei concerti, infatti, saranno interamente devolute al Centro Clinico Nemo, struttura d’avanguardia per la cura dei bambini e degli adulti colpiti dalle malattie del motoneurone e dalle distrofie muscolari.




Tuscia in Jazz for SLA, gran finale con Roderick Giles & Grace Gospel Choir

RONCIGLIONE ( Viterbo) – Al Duomo di Ronciglione l’ultimo dei concerti di Tuscia in Jazz for SLA. Lunedì 18 dicembre 2023 alle ore 21.30 in scena il Roderick Giles & Grace Gospel Choir, formato da sei cantanti del gruppo Grace capitanati appunto da Roderick Giles. Il coro interpreta diversi stili musicali, tutti ispirati al gospel che resta il genere alla base delle loro esibizioni. Si è esibito in molti luoghi celebri di Washington come Casa Bianca, U.S. Capitol, Kennedy Center, Washington Convention Center, BET Studios.

Unico coro statunitense a esibirsi in provincia di Viterbo in questo periodo di avvicinamento alle feste natalizie, Roderick Giles & Grace Gospel Choir si esibirà nello splendido Duomo dei SS. Pietro e Caterina edificato da Alessandro Farnese e dalla scuola del Vignola. L’ingresso è gratuito e chi vorrà potrà donare a favore del Centro Clinico Nemo del Policlinico Gemelli di Roma, eccellenza italiana per la ricerca sulla SLA.

Con questo concerto – dichiara Italo Leali, direttore del festival – si chiude un’edizione particolare di Tuscia in Jazz nel segno della musica e della solidarietà. Devo dire grazie a tutte le persone che mi hanno aiutato a realizzare gli eventi: senza di loro, a causa della malattia, non avrei potuto fare nulla. Dopo le feste natalizie effettueremo la nostra donazione al centro Nemo con quanto raccolto con le iniziative intraprese. Vorrei però segnalare una bambina, Mina Centaro, che da sola ha raccolto oltre 300 euro per la campagna costruendo e vendendo angeli in gesso. Lei è l’esempio per tutti noi che nulla è impossibile, neanche all’età di otto anni. Il contributo di Mina, insieme a quello di tutti noi, forse non cambierà le cose ma aiuterà a sensibilizzare verso la ricerca contro questo male orribile. Con questo concerto chiudiamo nella gioia del gospel il 2023 e siamo già al lavoro per il 2024“.




Rita Marcotulli e decine di musicisti a Ronciglione per Tuscia in jazz for Sla

RONCIGLIONE (Viterbo)- La pianista e compositrice tra i tanti artisti ospiti, per una grande festa tra concerti e solidarietà. Dopo i concerti del 7 e dell’8 dicembre 2023, Tuscia in Jazz for SLA conclude i quattro giorni di musica e solidarietà a Ronciglione con una vera e propria pioggia di concerti. Si parte sabato 9 dicembre con un doppio appuntamento. Alle ore 18.00 presso la chiesa di San Sebastiano si esibisce Esharef Ali Mghagag in trio con Francesco Mascio alla chitarra e Nicola Alesini al sassofono. Il cantante proporrà un concerto in cui il jazz si fonde con le sonorità arabe.

Alle ore 21.00 sempre a San Sebastiano è il turno di una star come Rita Marcotulli con il suo concerto in piano solo dal titolo “Autoritratto”. Pianista e compositrice nata a Roma nel 1959, ha studiato musica classica al Conservatorio di Santa Cecilia con il maestro Arnaldo Graziosi e con Susanna Spitanlick. Comincia a suonare professionalmente all’interno di piccoli gruppi negli anni Settanta e successivamente collabora con vari artisti internazionali, tra cui Jon Christensen, Palle Danielsson, Peter Erskine, Joe Henderson, Helène La Barrière, Joe Lovano, Charlie Mariano, Marilyn Mazur, Pat Metheny, Sal Nistico, Michel Portal, Enrico Rava, Dewey Redman, Aldo Romano, Kenny Wheeler, Norma Winstone. Nel 1987 viene votata come miglior nuovo talento attraverso un sondaggio della rivista Musica Jazz. Nel 1989 entra a far parte nel gruppo di Billy Cobham con il quale si esibisce in tutto il mondo. Nel 1992 è nel gruppo di Dewey Redman con il quale collabora per quindici anni suonando in tutta Europa e Sudamerica. Poi si trasferisce in Svezia, collaborando con musicisti nord europei come Palle Danielsson, Marilyn Mazur, Jon Christensen, Niels Petter Molevar, Anders Jormin, Tore Brumborg. Queste collaborazioni influenzano e consolidano il suo modo di comporre. Tornata in Italia, collabora fra gli altri con Ambrogio Sparagna e Pino Daniele. Nel 1996 accompagna Pat Metheny in un’esibizione al Festival di Sanremo.

Più recentemente ha partecipato alla realizzazione del film “Basilicata Coast to Coast”, per il quale si è occupata della colonna sonora. Grazie a questo lavoro la Marcotulli ha ricevuto il Ciak d’oro nel 2010, il Nastro d’argento alla migliore colonna sonora nello stesso anno, il David di Donatello per il miglior musicista nel 2011 (prima donna in assoluto a ricevere questo riconoscimento) e il Premio Top Jazz 2011 come miglior artista del jazz italiano secondo la rivista Musica Jazz. Nel febbraio 2013 è membro della giuria di qualità alla 63a edizione del Festival di Sanremo, condotta da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto.. Nel 2017 è stata nominata Ambasciatore dell’ Umbria nel mondo. Nel 2019 il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella ha consegnato a Rita Marcotulli l’onorificenza di Ufficiale della Repubblica e ancora nel 2019 la nomination come membro della Royal Academy di Svezia istituita nel 1774 dal re Gustavo. Oggi è una pianista e compositrice famosa e rispettata per il suo stile di suono unico e la capacità di improvvisare. La sua fonte di ispirazione è vasta e include anche influenze dalla musica brasiliana, africana e indiana.

Domenica 10 dicembre il festival si sposta nel borgo di Ronciglione dove dalle ore 10.30 fino alle 16.30 dà vita a una serie di concerti con Traindeville, Luca Casagrande, Riccardo Rinaudo, Sarah Jane Olog, Faber Folk trio, Anomanouche gipsy trio, Her Pillow Rossella Costa brazilian jazz duo e Miriana Bigi Quartet. Ad aprire la giornata la Banda Musicale Alceo Cantiani di Ronciglione con una sfilata tra le vie. Oltre ad ascoltare della buona musica è possibile degustare i prodotti del territorio grazie alle associazioni Nasi Rossi, Suor Mariangela Virgili e Città di Ronciglione. Alle ore 18.00 i concerti si spostano alla chiesa di San Sebastiano con una parata di star del jazz e della classica: Rosario Giuliani, Luciano Biondini, Gianmarco Casani, Gege Munari, Enrico Mianulli, Vittorio Cuculo e tanti ospiti a sorpresa si alternano sul palco.

L’ingresso a tutti gli eventi è gratuito e chi lo desidera può contribuire alla raccolta fondi con una donazione per la ricerca e per il Centro Clinico Nemo del Policlinico Gemelli di Roma, eccellenza italiana per la SLA.




Tuscia in Jazz for Sla, gran finale a Ronciglione tra solidarietà e musica

RONCIGLIONE (Viterbo)- Per l’intero ponte dell’Immacolata concerti con decine di musicisti. Domenica 10 dicembre l’evento #musicforsla. Ultima tappa di Tuscia in Jazz for SLA che chiude il suo viaggio di solidarietà e musica a Ronciglione, dove è nato ventidue anni fa. Dal 7 al 10 dicembre 2023 il paese di Marco Mengoni, che nel 2005 partecipò ai seminari del festival e località vincitrice del format Borgo dei Borghi 2023 della Rai, sarà invaso da decine di musicisti. Nel lungo ponte dell’Immacolata gli appassionati e i turisti, oltre che a godere delle bellezze del posto, potranno assistere ai concerti di qualità in programma.

Artisti come Enrico Pieranunzi, Rita Marcotulli, Rosario Giuliani, Luciano Biondini e Gegè Munari si esibiranno sul palco. Una giornata particolare sarà poi quella di domenica 10 dicembre, in cui a partire dalle ore 10.30 di mattina il borgo medievale di Ronciglione diventa il palcoscenico di #musicforsla, un grande concerto concertone che si protrarrà fino alle 16.00 e che vedrà la partecipazione di noti gruppi di ogni genere musicale. Si andrà dal folk italiano dei Traindeville a quello irlandese degli Her Pillow, dal blues di Luca Casagrande al pop di Riccardo Rinaudo e Sarah Jane Olog, dalle sonorità brasiliane di Rossella Costa a quelle swing italiano di Miriana Bigi, fino al gipsy dell’Anomanouche Trio e l’omaggio a Fabrizio De André del Faber Folk Trio.

Inoltre, grazie alla collaborazione tra il festival e le associazioni storiche ronciglionesi come i Nasi Rossi e Mariangela Virgili, sarà possibile degustare i famosi Rigatoni dei Nasi Rossi e i prodotti locali. A chiudere la giornata alle ore 18.00 alla Chiesa di San Sebastiano una grande jam session jazz con Rosario Giuliani, Gegè Munari, Luciano Biondini, Enrico Mianulli e tanti ospiti a sorpresa. L’ingresso a tutti gli eventi sarà gratuito e chi vorrà potrà donare a favore della ricerca e del Centro Clinico Nemo del Policlinico Gemelli di Roma, eccellenza italiana per la SLA. Dopo queste date, il festival prima di Natale terrà un ulteriore concerto al Duomo di Ronciglione il 18 dicembre con il coro gospel americano di Roderick Giles and Grace.

Programma Tuscia in Jazz for SLA a Ronciglione

Giovedì 7 dicembre – ore 21.30 – Teatro Petrolini – Enrico Pieranunzi e Rosario Giuliani
Venerdì 8 dicembre – ore 18.30 – Chiesa di San Sebastiano – Paolo Recchia e Jordan Corda
Sabato 9 dicembre – ore 18.30 – Chiesa di San Sebastiano – Esharef Ali Mghagag Trio
Sabato 9 dicembre – ore 21.30 – Teatro Petrolini – Rita Marcotulli “Piano solo. Autoritratto”
Domenica 10 dicembre – dalle ore 10.30 alle 16.00 – Borgo medioevale – #musicforsla con Traindeville, Luca Casagrande, Riccardo Rinaudo, Sarah Jane Olog, Faber Folk Trio, Anomanouche Trio, Her Pillow, Rossella Costa.
Domenica 10 dicembre – ore 18.00 – Chiesa di San Sebastiano – Rosario Giuliani, Gegè Munari, Luciano Biondini, Fabio Zeppetella
Lunedì 18 dicembre – ore 21.00 – Duomo – Roderick Giles and Grace Gospel Choir
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I Traindeville a Caprarola per “Tuscia in Jazz for SLA”

CAPRAROLA ( Viterbo) – I Traindeville e le loro canzoni da viaggio fanno tappa a Caprarola domenica 26 novembre 2023 alle ore 18.00 al Teatro Don Paolo Stefani per Tuscia in Jazz for SLA. Un treno metropolitano che tocca le stazioni più colorate della musica etnica, dall’indie folk ai Balcani, da Roma al flamenco passando per il klezmer, sulle ali del ritmo e della giocosità. I Traindeville hanno viaggiato per le strade dell’Italia, degli Stati Uniti, della Germania, della Polonia e dell’India, raccogliendo ovunque gioia e partecipazione e organizzando laboratori musicali con i bambini degli orfanotrofi e delle scuole indiane.

A Roma i due si sono esibiti in svariate manifestazioni estive, serate di comicità, danza e poesia, mercatini, presentazioni di libri e mostre artistiche oltre a tante altre situazioni di strada e di festa. I componenti del duo provengono dalle più varie esperienze musicali, dalla storica formazione gypsy-folk-rock Nuove Tribù Zulu alla tradizione romana rielaborata da Ardecore e BandaJorona, fino al klezmer del Dragan Trio, agli scatenati ottoni della street band Titubanda e alle collaborazioni con attori, giocolieri e danzatori: percorsi che si sono spesso intersecati creando nuove sonorità e affascinanti suggestioni narrative.

Anche questa serata sarà ad ingresso libero e chi vorrà potrà effettuare una donazione a favore della ricerca e del Centro Clinico Nemo del Policlinico Gemelli di Roma, eccellenza italiana per la SLA. Dopo il concerto di Caprarola, Tuscia in Jazz si trasferisce a Ronciglione dove dal 7 al 10 dicembre si esibiranno decine di artisti con lo scopo di raccogliere fondi per la ricerca sulla SLA. Ad aprire gli appuntamenti di Ronciglione sarà un gigante della musica jazz: il pianista Enrico Pieranunzi in duo con Rosario Giuliani.




Fabrizio Bosso a Caprarola per “Tuscia in Jazz for SLA”

CAPRAROLA ( Viterbo) – Tuscia in Jazz for SLA fa tappa a Caprarola (VT). Mercoledì 15 novembre 2023, alle ore 21.30, al Teatro Don Paolo Stefani il terzo appuntamento, con un ospite d’eccezione: il trombettista Fabrizio Bosso. Il noto musicista suonerà insieme al quartetto del giovane talento emergente del jazz Vittorio Cuculo, che vede inoltre come guest il leggendario batterista Gegè Munari. Con loro il contrabbassista viterbese Enrico Mianulli e Danilo Blaiotta al piano. Un quintetto esplosivo dove lo swing la fa da padrone, per un viaggio negli standard internazionali del jazz tra fast, ballade e blues. L’ingresso al concerto sarà libero e chi vorrà potrà effettuare una donazione a favore del Centro Clinico Nemo del Policlinico Gemelli di Roma, eccellenza italiana per la SLA.

Nel corso della sua lunga carriera, Fabrizio Bosso, nato a Torino nel 1973, è diventato uno dei musicisti più ricercati su scala nazionale e internazionale e vanta decine di collaborazioni con le star del panorama musicale. Dino Piana, Marco Tamburini, Dee Dee Bridgewater, Dianne Reeves, Rita Marcotulli, Stefano Di Battista, Enrico Rava, Furio Di Castri, Rosario Bonaccorso: sono tante le esperienze che Fabrizio Bosso ha incastonato nel suo straordinario curriculum artistico. Molti hanno voluto il suono della tromba di Fabrizio Bosso ad impreziosire la loro musica (anche sul palco di Sanremo), da Sergio Cammariere a Simona Molinari, da Raphael Gualazzi a Nina Zilli. Ma non è tutto. Il tocco inconfondibile di Bosso ha arricchito album di stelle come Renato Zero, Zucchero, Tiziano Ferro, Joe Barbieri, Claudio Baglioni, Franco Califano. La svolta della carriera di Fabrizio Bosso è avvenuta con la pubblicazione dell’album “You’ve changed” (2007, Blue Note), registrato in quartetto con Pietro Lussu al pianoforte, Luca Bulgarelli al basso e Lorenzo Tucci alla batteria insieme a un ensemble di archi diretti da Paolo Silvestri.
A questo si aggiunge la presenza al concerto di un’altra star del Jazz, Gegè Munari. Ultraottantenne ma con l’energia di un ragazzino, Munari rappresenta la storia del jazz italiano. All’anagrafe Eugenio Commonara, nasce nel 1934 a Fratta Maggiore, in provincia di Napoli, da una famiglia di musicisti ed è uno dei jazzisti più illustri della scuola partenopea. Negli anni Cinquanta decide di dedicarsi allo studio della batteria e successivamente si trasferisce a Roma dove suona con una band di talenti che comprende, oltre a lui, Gato Barbieri, Enrico Rava, Franco D’Andrea e Gianni Foccià. La sua batteria accompagna anche i tour di Martial Solal e Lee Konitz. Quest’ultimo lo vuole con sé anche nella realizzazione dell’album “Stereokonitz”. Molto apprezzato nell’ambiente jazz, affiancherà alcuni tra i maggiori protagonisti della scena musicale internazionale, da Mary Lou Williams a Jon Hendriks, a Dizzy Reece, a Johnny Griffin, a Dexter Gordon, a Chet Baker, ad Art Farmer e molti altri.
Alla serata del 15 novembre chi vorrà potrà contribuire alla raccolta fondi anche acquistando la crema spalmabile biologica dell’azienda Dea Nocciola creata appositamente per il festival. Dopo questo concerto, il Tuscia in jazz for SLA tornerà il 26 novembre sempre al teatro Don Paolo Stefani di Caprarola con i Traindeville e le loro canzoni da viaggio.



Il duo Rinaudo-Casagrande apre “Tuscia in Jazz for SLA”

CARBOGNANO ( Viterbo) – Al via da Carbognano Tuscia in Jazz for SLA. Nella location dell’ex Chiesa di Santa Maria, fatta erigere da Giulia Farnese che del borgo fu signora per vent’anni e abbellita da splendidi affreschi, martedì 31 ottobre 2023 alle ore 18.30 si esibiranno Riccardo Rinaudo e Luca Casagrande con un omaggio al grande blues e alla musica internazionale. Il vocalist e il chitarrista romani rappresentano due eccellenze della musica italiana. Il concerto è a ingresso libero e chi vuole potrà donare a favore della ricerca e del Centro Clinico Nemo del Policlinico Gemelli di Roma, eccellenza italiana per la SLA. Già dal primo pomeriggio il borgo di Carbognano sarà allestito dalle associazioni locali a tema Halloween, creando quindi un’atmosfera particolare per chi vorrà visitarlo. Sarà presente al concerto anche il direttore di Tuscia in Jazz, Italo Leali, per portare la sua testimonianza sulla SLA che sta vivendo in prima persona.

Riccardo Rinaudo, dotato di un’ottima tecnica vocale e di una notevole estensione, è considerato tra i migliori vocalist del panorama musicale. In qualità di cantante e corista partecipa a molti programmi televisivi Rai e Mediaset come Sanremo Giovani, I Migliori Anni 6, David di Donatello, Amici di Maria de Filippi, C’è posta per te, Capodanno con Gigi D’Alessio, Meno male che c’e Radio Due Celebration, Panariello sotto l’albero, La Corrida 2018, Miss Italia 2019 e alle colonne sonore di “Christmas in Love” (Filmauro), “Trolls“, “Gli ultimi saranno gli ultimi“, “Immaturi. La serie” e varie produzioni cinematografiche Disney, Warner, Sony.
Luca Casagrande, nato a Roma nel 1964, è uno dei fondatori della Jona’s Blues Band, distintasi nello scenario musicale romano sia per le importanti collaborazioni musicali, sia per la partecipazione a importanti festival internazionali (Calagonone Jazz Blues, Pistols Blues ’94). Ha collaborato e suonato con molti artisti italiani e stranieri, come Roberto Ciotti, Herbie Goins, Chicago Beau, Harold Bradley, Lavori in corso, Marco Armani, Dodi Moscati, Paolo Pietrangeli, James Cotton, Jimmy Witherspoon. Ha inoltre realizzato con la Jona’s due colonne sonore per Carlo Verdone: “Maledetto il giorno che ti ho incontrato” e “Perdiamoci di vista”. Vincitore dell’ Acoustic Festival di Parigi nel 2003, nel 2007 collabora come chitarrista nella trasmissione di Rai 2 ”Stile Libero“, condotta da Max Giusti. Attualmente è il chitarrista della Supermax Band di Max Giusti.
Dopo la data inaugurale a Carbognano il festival si sposta a Viterbo, dove il 4 novembre insieme alla Fondazione Carivit e al Tuscia Film Fest rende omaggio alla musica nel cinema con il duo Rosario Giuliani e Luciano Biondini in “Cinema Italia”.



Rosario Giuliani e Luciano Biondini a Viterbo per “Tuscia in Jazz for SLA”

VITERBO – Sabato 4 novembre 2023 alle ore 21.30 presso l’Auditorium della Fondazione Carivit (ingresso libero con offerte volontarie al Centro Clinico Nemo di Roma), Rosario Giuliani (Sax soprano e Sax contralto) e Luciano Biondini (fisarmonica) con il loro concerto Cinema Italia porteranno a Viterbo le magiche atmosfere delle composizioni di Ennio Morricone e Nino Rota.

I due protagonisti della serata, a pieno titolo nella storia della musica jazz italiana, hanno realizzato un accurato lavoro di ricerca e di studio su ogni singolo brano che proporranno e in ognuno di essi il pubblico troverà creatività ed eleganza. Un omaggio al grande cinema che ha contribuito a far conoscere l’Italia ovunque e che nel tempo ha consolidato una tradizione di eccellenza.

Il concerto di Viterbo rientra nel programma di Tuscia in Jazz – dieci appuntamenti dal 31 ottobre a Carbognano al 18 dicembre a Ronciglione – che quest’anno avrà come scopo principale la raccolta di fondi per la ricerca contro la SLA.

Le offerte volontarie raccolte nel corso dei concerti, infatti, saranno interamente devolute al Centro Clinico Nemo del Policlinico Agostino Gemelli di Roma, struttura d’avanguardia per la cura dei bambini e degli adulti colpiti dalle malattie del motoneurone e dalle distrofie muscolari.

“Il Tuscia in jazz e Tuscia Film Fest – dice Italo Leali, direttore artistico di Tuscia in Jazz for SLA – sono i due festival più longevi della provincia di Viterbo. In ventidue anni di storia hanno visto nascere e morire tanti grandi festival ma loro sono rimasti lì; crescendo e rinnovandosi ogni anno fino a diventare realtà regionali conosciute a livello nazionale ed oltre. Il segreto? L’amore e la passione che ci legano alla musica e al cinema, alla nostra terra e alle cose semplici. Il collaborare insieme a questo progetto è la logica conseguenza di tutto ciò”.

“Il Tuscia Film Fest – afferma Mauro Morucci, direttore organizzativo del Tuscia Film Fest – è onorato di aver ricevuto questa proposta di collaborazione da Tuscia in Jazz per la stima professionale e personale che ci lega da sempre a Italo Leali. Il cartellone proposto quest’anno abbina il consueto grande livello artistico a una causa che va sposata e sostenuta e siamo certi che in questo 2023 più che mai il festival riscuoterà un grande successo”.

Il Tuscia in Jazz for SLA 2023 partirà da Carbognano il 31 ottobre con il blues del duo Rinaudo-Casagrande e si chiuderà il 18 dicembre a Ronciglione con il coro gospel Roderik Giles and Grace. Nel mezzo tanti grandi concerti con i grandi del jazz italiano: oltre a Rosario Giuliani e Luciano Biondini a Viterbo, Fabrizio Bosso e i Traindeville a Caprarola ed Enrico Pieranunzi, Rita Marcotulli, ancora Rosario Giuliani, Fabio Zeppetella, Paolo Recchia e Eshref Ali Mhagag a Ronciglione.

Il 10 dicembre sempre a Ronciglione in calendario un’intera giornata musicale che vedrà la mattina decine di musicisti esibirsi nel Borgo dei Borghi 2023 degustando prodotti del territorio e nel pomeriggio dalle ore 18 al teatro Petrolini un evento conclusivo con numerosi ospiti sul palco.