Tarquinia, domani serata di beneficenza con la Banda Musicale del Corpo della Gendarmeria Vaticana

di CINZIA DICHIARA-

TARQUINIA (Viterbo) – Si intitola “Aspettando…il Natale 2022”, l’iniziativa benefica a ingresso e offerta liberi organizzata dall’associazione internazionale di servizio Lions Club di Tarquinia con il sostegno del Comune di Tarquinia e dall’Accademia Tarquinia Musica, i cui proventi saranno destinati all’acquisto di strumentazione chirurgica per l’Unità Operativa Complessa (UOC) di Ortopedia dell’Ospedale locale.

Domenica 18 dicembre, alle ore 17.00 presso il Duomo della città etrusca, la Banda Musicale del Corpo della Gendarmeria Vaticana, con la partecipazione del soprano Anna Kazlova e del tenore Vasco Maria Vagnoli diretti dai maestri Giuseppe Cimini e Stefano Iannilli, presenterà un programma di musiche natalizie, brani sinfonici e colonne sonore.

L’attuale complesso bandistico si compone di un centinaio di musicisti di prim’ordine selezionati tra diverse Bande Militari Italiane e vanta un’intensa attività fin dalla sua istituzione nel 2007, allorquando in Vaticano si decise di riportare in auge, nell’elegante uniforme blu con berretto fregiato di stemma, la storica Banda della Gendarmeria Pontificia, nata nel luglio 1851 nell’ambito del Corpo dei Veliti Pontifici.

Tale compagine ci riporta indietro nel tempo, nella solennità della corte papale, all’interno della quale essa inizialmente comprendeva quattordici trombe a cavallo ed altrettanti tamburini a piedi. Disciolta dopo la breccia di Porta Pia e gli altri avvenimenti storici del 1870, la Banda veniva ricostituita nel 1904 con i suoi ventotto elementi per essere ancora preposta, secondo il vecchio regolamento, a funzioni militari istituzionali come il tributo degli onori. Il cerimoniale prescriveva che al passaggio del Papa le truppe facessero una genuflessione mentre le trombe intonavano e i tamburi scandivano il ritmo dell’Inno Pontificio di Viktorin Hallmayer (1831-72), direttore della Banda del Reggimento “Conte Kinsky” del presidio austriaco negli Stati Pontifici.

Dal 16 ottobre 1949, tuttavia, per disposizione di Pio XII, l’inno nazionale dello Stato del Vaticano fu sostituito dalla Marche Pontificale composta da Charles Gounod (1818-93), una grandiosa marcia alla francese suddivisa in tre differenti sezioni, che il musicista aveva dedicato a Pio IX per devozione filiale in occasione dell’anniversario della sua incoronazione.

La Banda esegue l’inno alla presenza del Santissimo Sacramento, del Santo Padre o di fronte a capi di stato esteri. Alla presenza della bandiera dello Stato Vaticano vengono suonate soltanto le prime otto battute della composizione e quando gli onori siano resi da reparti armati, è prassi che l’inno venga preceduto da tre squilli. La funzione esplicata dalla Banda era ancora di tipo militare nella presentazione delle armi davanti a Cardinali e Principi Assistenti al Sacro Soglio, che avveniva al suono della Marcia da campo.  Le armi si presentavano invece nel silenzio di tamburi e trombe, al cospetto dei quattro Prelati di Fiocchetto (appellativo che deriva dal fiocco che adornava la testa dei cavalli con i simboli della nobiltà ecclesiastica che li montava durante parate o processioni), vale a dire il Maggiordomo del Papa, il Vice Camerlengo, l’Uditore Generale della Camerata Apostolica e il Tesoriere Generale, nonché davanti ai ministri.

Dunque il complesso bandistico papalino, che per le proprie sessioni di prova si riunisce di consueto presso l’aula Paolo VI, è attivo nella missione di rappresentanza, in opere di solidarietà e in concerti che contemplano lo studio del repertorio lirico-sinfonico trascritto per il suo organico, accompagnando cerimonie religiose e civili.

Costituito da un gruppo di musicisti appartenenti alla Gendarmeria Pontificia, cioè al comparto dei Carabinieri del Papa, è strutturato su due criteri basilari ai quali resta ancor oggi fedele: il cattolicesimo e la solidarietà. La sua funzione è indubbiamente legata alla vita cristiana contemporanea, i cui valori esso testimonia nei suoi princìpi fondanti e nella sua missione volontaria. Ciò lo porta ad esibirsi non soltanto in contesto pontificio ma anche presso istituzioni di primaria importanza sociale come ad esempio gli ospedali e ovunque in occasione di sostegno e fratellanza. A tale riguardo è d’uopo ricordare che l’elemento musicale si rivela sempre un importante elemento di aggregazione, utile anche in circostanze di disagio: uno dei pregi del nostro mondo civilizzato è che la musica sia entrata non più soltanto nei luoghi ad essa deputati, come sale da concerto e teatri, o chiese e scuole, ma venga portata, grazie a numerose e continue iniziative benefiche, anche in luoghi di sofferenza come gli ospedali o gli istituti penitenziari, nei quali essa può creare momenti di serenità e di conforto per malati ed oppressi. Ed è per questo che diverse associazioni concertistiche talora organizzano incontri musicali negli atri o nei reparti di ospedali, mentre gruppi volontari di docenti, anche universitari, si recano oltre le sbarre per far ascoltare pagine di musica a detenuti avvicinandoli alla bellezza. Dunque, possiamo di certo affermare che, secondo un luogo comune colmo di verità, la musica fa del bene, e come minimo unisce le persone che ne condividano il valore.

Questo principio morale è assai chiaro ai componenti della Banda della Gendarmeria, il cui operato come dicevamo è ispirato a valori umani profondi e la cui attività si svolge in un orizzonte spirituale.

Oltre alle istituzionali parate d’onore, la Banda ha tenuto concerti presso la Basilica Lateranense, nel Cortile della Pigna dei Musei Vaticani e nei Giardini Vaticani, partecipando più volte alla festa di San Michele Arcangelo, patrono del corpo difensivo dello Stato del Vaticano, onorando Benedetto XVI in piazza San Pietro e a Castel Gandolfo, nonché suonando per la festa della Madonna Immacolata al tradizionale concerto di Piazza di Spagna. Rilevanti le sue esibizioni presso l’Ospedale Bambino Gesù e in occasione dell’inaugurazione dei nuovi ambulatori del Policlinico Gemelli. Spesso in trasferta fuori Roma, nel viterbese ha partecipato in particolare alla festa patronale di Montefiascone e a Tarquinia è già stata invitata dal Lions Club nel 2018.

A coronamento dei successi, infine, la Banda è stata designata quale destinataria del prestigioso Premio Maison des Artistes per l’edizione 2022.

Print Friendly, PDF & Email
Condividi con:
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE