Tarquinia, il 25 marzo una manifestazione per salvare il nosocomio

di REDAZIONE-

TARQUINIA (Viterbo)- Allarme per l’ospedale di Tarquinia, che, dopo la chiusura dei reparti di ostetricia e ginecologia, pare che ora rischi di perdere anche quello di ortopedia, giungendo, così ad un ulteriore declassamento del nosocomio a discapito dell’utenza limitrofa. Per questo è stata organizzata una manifestazione da parte dei cittadini per salvare l’ospedale ed avere un intervento da parte del comune.  La manifestazione prenderà avvio alle ore 10 in piazza del Comune e proseguirà con un corteo di protesta verso l’ospedale. Nella lettera di Articolo 32 indirizzata ad Asl, consiglieri regionali, regione Lazio e sindaci del comprensorio si legge: “L’ospedale è stato costruito nel 1933 con l’apporto di tutta la popolazione. Ha rappresentato per decenni un servizio efficiente per il territorio. Da tempo la struttura versa in condizioni di emergenza con molti reparti chiusi e altri drasticamente ridimensionati. Sono stati chiusi alcuni ambulatori specialistici e in altri si presentano lunghe file d’attesa. La situazione non garantisce i servizi di prevenzione e cura finalizzati alla tutela della salute dei cittadini, soprattutto dei più deboli e fragili. Al momento non risultano programmati quegli interventi urgenti e necessari che la drammatica situazione richiede. Chiediamo il ripristino in tempi rapidi ed efficaci della piena funzionalità dei laboratori, degli ambulatori specialistici e dei reparti compreso quello di ortopedia. Chiediamo inoltre la concreta attivazione dei 90 posti letto previsti dall’attuale atto aziendale e dai precedenti atti, l’assunzione del personale necessario per garantire i 90 posti letto, il completamento, in tempi rapidi, dei lavori di adeguamento alle norme antisismiche di tutta la struttura e l’esecuzione, in tempi accettabili, degli urgenti lavori di adeguamento delle sale operatorie e del pronto soccorso, già finanziati con fondo regionale”.

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