di PIETRO BRIGLIOZZI-
TARQUINIA (Viterbo)- I lavori di riqualificazione del primo tratto di V.le Mediterraneo nel Lido di Tarquinia, voluti dall’ex sindaco Alessandro Giulivi, eseguiti dalla ditta Attanasi, sotto al guida del geometra Stefano Gentile e dell’arch. Fabio Gentili, su progetto dell’Arch. Valentina Troiani, ormai a conclusione, si rivelano un modello da seguire in tutto il resto del Lido. Lavori e progettazione di alto livello, svincolati da teorie ormai superate e fuori dalla realtà, che hanno interessato diversi settori; da quello floristico a quello urbanistico, da quello di risanamento delle infrastrutture sotto la sede stradale danneggiate dalle radici dei pini, a quello della massima razionalizzazione della sosta automobilistica in piena sicurezza.
Il settore floristico è stato completamente rivoluzionato con l’abbattimento di vecchi pini non così in piena salute e giustamente rimpiazzati con alberi meno dannosi, più adeguati all’ambiente urbano, come la vera cura e la responsabile attenzione al verde pubblico, richiede. Tra un paio di anni, quando le nuove piante saranno cresciute, ed i cittadini avranno compreso lo svilupparsi della circolazione, l’alta validità di questi lavori e la loro realizzazione si riveleranno ancora più evidenti ed importanti, con tutto il profondo decoro che daranno alla zona.
I vecchi pini, retaggio di una ideologia che oggi, fortunatamente, è in fase di totale abbandono, si sono rivelati estremamente dannosi, infatti, soltanto dopo l’estirpazione dei ciocchi, è emerso che, nel sottosuolo, con la loro rete di radici, avevano danneggiato sia la rete dell’approvvigionamento idrico, per cui, in alcune, case non vi era più l’adeguata pressione, come anche la rete elettrica della pubblica illuminazione, per cui alcuni lampioni spesso risultavano poco efficienti o ad intermittenza, senza dimenticare l’infiltrazione di radici nella la rete fognaria che, in qualche punto, è stata trovata quasi ostruita e lo smaltimento delle acqua sporche risultava molto lento con l’espandersi nell’aria l’acre e disgustoso odore che, attualmente, è presente anche in diversi punti del Lungomare dei Tirreni, ove realizzare una nuova rete fognaria, è estremamente urgente.
Il settore viario ed urbanistico è stato portato ad una qualità molto più razionale e funzionale alla stregua di una città a concezione moderna d’avanguardia. Le varie corsie sono state divise da aiuole con una lunga fila di nuove piante e la nuova illuminazione di superficie. Al centro le carreggiate di scorrimento nei due sensi di marcia; accanto le strade chiuse per il parcheggio auto dei residenti più sicuro, senza che interferisca con il traffico scorrevole, cosicché, uscendo dall’auto parcheggiata e scaricando i bagagli, non si rischia di essere travolti dalle auto in transito; più accanto ancora, la pista ciclabile ed il marciapiede. Peccato che non è stata realizzata La rotonda tra il Viale e viale del Porto Clementino; sarebbe stato raggiunto un buon livello, quasi perfetto, per la regolamentazione nella piena sicurezza del traffico automobilistico. In questi giorni verrà realizzata tutta la segnaletica con la conclusione dei lavori, anche se la corsia centrale de traffico, viene già usata; (mente ad Atene si discuteva, Sagunto veniva espugnata). E’ stata aggiunta la nuova rete per la fibra ottica, garantendo ai cittadini tutti i servizi di primaria importanza, con migliore qualità ed efficienza. Realizzare questo tipo di lavori anche sull’altro tratto: V.le del Porto Clementino/strada provinciale per le saline, ove ora è molto difficile camminare anche a piedi, è quanto mai necessario ed urgente, senza dimenticare, tutta Via Axia ed altre vie del Lido che versano nella stessa situazione con alcune piante che hanno perduto la loro corretta posizione verticale, per cui la loro caduta non è da escludere.
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