Telli scrive al sindaco Arena: “Aspettiamo ancora che qualcuno ci risponda”

VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo: “Ormai non si parla altro che di “movida” commercianti e ztl. Ma davvero pensiamo che la vita economica e sociale della città dipende interamente dalle birrerie e pizzerie del centro? Nelle nostre cinque domande al sindaco del 15 maggio scorso abbiamo provato a spostare l’attenzione su qualcos’altro che ci sta a cuore: centri anziani e servizi sociali, riapertura delle scuole, situazione del lavoro e dell’occupazione in città, assegnazione dei buoni-famiglia. Aspettiamo ancora che qualcuno ci risponda, rendendo pubblici i dati. Siccome siamo un partito d’inchiesta, abbiamo fatto qualche indagine ulteriore, e ci sono venute in mente altre questioni.

1) Lo scorso anno per la festa di S. Rosa il Comune ha sborsato più di 140.000 euro. Visto che la festa del prossimo settembre verrà annullata o ridimensionata, il Comune che intende fare con tutti i soldi che improvvisamente non dovrà più spendere?

2) Stesso discorso per i soldi stanziati per l’“estate viterbese”. Ma qui i dati pare che nemmeno si trovino. Domanda: quanto ha speso il Comune lo scorso anno? E quest’anno con quei soldi che si farà?

3) Da qualche rapido calcolo sui numeri dello scorso anno, pare che il Comune abbia incassato in tre o quattro mesi circa 200.000 euro dalla tassa di soggiorno (il contributo fisso da 1,5 a 3 euro circa che ogni cliente versa a un albergo o b&b e che va nelle casse dei Comuni). Che ne è stato di quei soldi? E come intende utilizzarli il Comune?

Insomma, ci viene da dire che “i soldi ci sono”. Forse bisogna fare meglio i conti? In tempi di emergenza Covid, si potrebbe pensare a re-investirli nella città e nel suo corpo sociale: ad esempio finanziando buoni-spesa per le famiglie destinati all’acquisto dei libri scolastici, in vista della riapertura delle scuole. È solo una delle tante proposte possibili. C’è la volontà politica?”

Luigi Telli

Partito della Rifondazione Comunista (Sinistra Europea)

Segretario Circolo di Viterbo

P.S. Il centro storico intanto torna ai fasti di un tempo. Maggioranza e opposizione si dividono: nel dubbio se riempire le piazze di sedie tavoli e tovaglie (a costo zero), oppure adibirle a parcheggio selvaggio per auto spalmate fin sui gradini delle chiese medievali (a costo zero), le vie del centro gradualmente tornano a svolgere la loro funzione di orinatoio, con risse, urla fino a notte fonda, lattine e bottiglie rotte. I residenti ringraziano”.

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