Terme dei Papi, il Tar dà ragione al Comune: possono continuare a prelevare 23 l/s

 di Redazione –

VITERBO – Acqua termale. Il Tar respinge e dichiara irricevibile il ricorso presentato dalle Terme dei Papi contro il comune di Viterbo per l’assegnazione della suboconcessione mineraria del pozzetto delle Terme dei Papi, che alimenta tutto lo stabilimento. La società che gestisce il polo termale nel 2017 aveva impugnato l’avviso pubblico del Comune e lo scorso dicembre è arrivata la sentenza del Tar. Le Terme dei Papi, quindi, potranno continuare  a prelevare solo 23 litri d’acqua al secondo, dando ragione a palazzo dei Priori con l’allora sindaco Michelini. Per i giudici del Tar il limite massimo di 23 litri d’acqua al secondo sarebbe  “rispondente all’esigenza di salvaguardare l’ambiente anche sotto il profilo idrogeologico”. Ed al riguardo i giudici citano anche lo studio del professore di Geologia Vincenzo Piscopo, ritenuto un  “utile elemento a riprova della necessità di un intervento delle amministrazioni pubbliche a garanzia di un utilizzo sostenibile delle risorse idrotermali, senza trascurare lo sviluppo delle attività imprenditoriali”.

Sulla sentenza, pubblicata lo scorso dicembre,  si legge che “del tutto legittimamente e doverosamente l’amministrazione comunale ha proceduto all’indizione della procedura selettiva per l’affidamento della subconcessione. La legittimità della scelta operata dall’amministrazione – continuano i giudici del Tar – trova fondamento anche nella diversa prospettiva, pure oggetto di contestazioni da parte della ricorrente in relazione, in specie, alla previsioni del bando riferite ai quantitativi di acqua emungibili, della discrezionalità dell’ente, al quale certamente compete stabilire le modalità di gestione valutate più congrue, nella prospettiva imprescindibile di salvaguardia del bacino termale”.

Le terme dei Papi avevano fatto  già  ricorso al Tar nel 2015,  ritenendo non sufficienti i 23 litri d’acqua al secondo, richiedendone 40, necessari, a loro dire, per far funzionare tutto il complesso stabilimento ed i relativi servizi. Ed anche in quel caso, il Tar confermò la possibilità di attingere a soli 23 litri d’acqua al secondo. Le Terme dei Papi sono tornare dal Tar nel 2017, contestando questa volta la scelta della procedura ad evidenza pubblica, al posto dell’affidamento diretto a loro favore, visto che erano già concessionari della gestione dello stabilimento. Ma anche in questo caso i giudici hanno dato ragione all’amministrazione comunale.

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