di REDAZIONE – E’ salito a 120 il numero dei morti del terremoto di magnitudo 6 che questa notte alle 3:36 ha colpito il confine tra Marche e Lazio con epicentro a 2 chilometri da Accumoli (Rieti), 10 da Arquata del Tronto ed Amatrice (Rieti). L’ipocentro è stato a soli 4 chilometri di profondità, per questo i danni sono stati rilevanti.
Al momento sono 368 i feriti e imprecisato il numero dei dispersi. 1500 le persone rimaste senza casa nella sola area marchigiana.
Tra i luoghi maggiormente colpiti c’è Amatrice, “E’ un dramma, il paese non c’è più” le parole del sindaco Sergio Pirozzi. Per far fronte all’emergenza si è mobilitato anche l’Esercito con una componente del 6° Reggimento Genio di Roma, partito con mezzi speciali. C’è bisogno di sangue di tutti i tipi. Chi volesse donare può recarsi al centro trasfusionale dell’ospedale Belcolle di Viterbo, aperto H24.
Per coordinare i soccorsi a Roma si è riunito il Comitato Operativo per il coordinamento della risposta emergenziale. Squadre cinofile per la ricerca dei dispersi sono in arrivo da tutta Italia.
La priorità, come spiegato da Fabrizio Curcio, Capo Dipartimento della Protezione Civile, è salvare vite umane. Si sta già pensando anche all’assistenza alla popolazione con l’allestimento di tendopoli. Successivamente si valuteranno i danni.
Visto il ripetersi delle scosse, Anpas ricorda le buone pratiche di protezione civile della campagna “Io non rischio” da adottare dopo un terremoto:
– assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te e, se necessario, presta i primi soccorsi;
– prima di uscire chiudi gas, acqua e luce e indossa le scarpe;
– uscendo, evita l’ascensore e fai attenzione alle scale, che potrebbero essere danneggiate;
– una volta fuori, mantieni un atteggiamento prudente;
– se sei in una zona a rischio maremoto, allontanati dalla spiaggia e raggiungi un posto elevato;
– limita, per quanto possibile, l’uso del telefono;
– limita l’uso dell’auto per evitare di intralciare il passaggio dei mezzi di soccorso; raggiungi le aree di attesa previste dal Piano di emergenza comunale.