Terrorismo islamico, Procaccini (Fdi): “Nostri confini colabrodo, rafforzare la collaborazione internazionale”

“L’operazione contro la cellula islamista internazionale compiuta dalla polizia di Stato testimonia ancora una volta la pericolosità del terrorismo di matrice islamica operante in Italia e nell’intero territorio europeo. E’ necessario non abbassare la guardia e rafforzare la cooperazione in ambito internazionale per evitare che altre cellule terroristiche possano portare attacchi e creare disordine e violenze nel nostro Paese. Esprimo il mio plauso alle forze dell’ordine, che sono riuscite a intercettare il pericoloso gruppo pakistano legato, tra l’altro, all’operazione terroristica compiuta nel 2020 ai danni della redazione parigina del periodico satirico Charlie Hebdo. Serve un monitoraggio costante e attento che deve prevedere una stretta collaborazione con i Paesi di provenienza dei terroristi, come in questo caso il Pakistan. In tal senso sono impegnato a seguire da vicino il tema dei diritti umani proprio in Pakistan, dove mi sono recato di recente guidando una Delegazione permanente del Parlamento europeo e ho incontrato le principali autorità di quello Stato.

Ma questa operazione antiterrorismo mette in luce anche le evidenti carenze del sistema di controllo dell’immigrazione in Italia e i nostri confini colabrodo. Il capo della cellula terroristica sgominata in queste ore, infatti, era entrato legalmente in Italia nel 2015 senza essere sottoposto ad alcun tipo di controllo. Serve adottare nuove politiche e strategie riguardo l’immigrazione, come da sempre riteniamo necessario, mentre il governo e il ministro Lamorgese sembrano essere sordi ad ogni richiamo, come dimostrano i continui e incontrollati sbarchi degli ultimi giorni sulle nostre coste”.

È quanto afferma l’europarlamentare Nicola Procaccini, presidente della Delegazione permanente della UE – Sud Asia commentando l’operazione della Digos di Genova e dell’antiterrorismo che ha portato a sgominare una pericolosa cellula terroristica operante in Italia.

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