Nel testamento di Silvio Berlusconi, Pier Silvio e Marina Berlusconi ricevono la maggioranza di Fininvest, raggiungendo insieme il 53% del gruppo con quote paritarie. Questo è quanto riportato nel testamento. Nel testamento sono presenti anche legati di 100 milioni di euro al fratello Paolo Berlusconi, 100 milioni di euro a Marta Fascina e 30 milioni di euro a Marcello Dell’Utri.
Nella lettera ai figli, Silvio Berlusconi ringrazia con affetto e amore i suoi figli, esprimendo il suo desiderio per il bene che ha voluto loro e per quello che loro hanno voluto a lui. La lettera è contenuta in una busta non sigillata datata 19 gennaio 2022, con la scritta “ai miei figli” e un foglio di carta intestata che contiene le disposizioni relative alle donazioni al fratello, a Fascina e a Dell’Utri. La decisione riguardante Fininvest e il patrimonio era stata presa già nel 2006.
Il testamento è stato scritto su un blocco note giallo paglierino con intestazione “Villa San Martino”. Silvio Berlusconi ha scritto a mano le sue volontà in modo chiaro e conciso. Lascia l’intera quota disponibile in parti uguali ai suoi figli Marina e Pier Silvio, mentre il resto del patrimonio viene diviso equamente tra i suoi cinque figli: Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi. Nel 2020 sono state aggiunte le disposizioni a favore del fratello.
Dopo la lettura del testamento, le azioni di Fininvest sono diminuite in Borsa. Secondo gli analisti, si sono verificate prese di profitto su MFE, poiché il titolo era cresciuto nelle settimane precedenti a seguito delle speculazioni di una possibile vendita, ipotesi sempre smentita in modo categorico dalla famiglia Berlusconi. Le azioni di MFE B, con il maggior numero di diritti di voto, hanno subito una diminuzione dell’0,8% a 0,72 euro, mentre MFE A è in calo dell’1,5% a 0,53 euro. Anche Mondadori ha registrato un calo dell’0,9% a 2,13 euro in Piazza Affari.
